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lunedì 26 gennaio 2009

Lipari: Sulla "liquidità dell'Ente" la risposta del ragioniere Subba al consigliere Casilli.

Nei giorni scorsi il consigliere Antonio Casilli era intervenuto con una nota sull'allarme "liquidità" lanciato dal ragioniere capo del comune di Lipari dott. Francesco Subba. Quest'ultimo, in data odierna, con una comunicazione inviata, oltre che al consigliere Casilli, al sindaco, agli assessori, a tutti i consiglieri comunali, al segretario generale, ai dirigenti e al presidente del colleggio dei revisori dei conti, puntualizza alcuni passaggi e situazioni.
Riscontro la Sua nota relativa al problema “carenza di liquidità” che è stata consegnata alla stampa e non agli uffici interessati (oggi 26/01/2009 alle ore 10:33 il protocollo mi comunica formalmente che non è prevenuto alcun documento a Sua firma mentre lo stesso è pubblicato ormai da giorni sui siti della stampa locale), e analizzando la stessa, dopo aver ricambiato i sentimenti di stima che la S.S. ha espresso per il sottoscritto, evidenzio quanto segue:
preliminarmente sono da contestare tutte le Sue affermazioni relative all’attività degli addetti all’Ufficio Tributi Comunale, Ufficio che si ritrova in uno stato di gravissima precarietà dal punto di vista del personale (oggi sono rimasti solo Mondello e Ziino a presidiare lo stesso) e nonostante ciò riesce a dare buoni risultati in termini di accertamento dell’evasione dei tributi locali e, in particolare nell’ultimo triennio:
Anno 2006 riscossi per accertamento di evasione di tributi locali € 251.725,94
Anno 2007 riscossi per accertamento di evasione di tributi locali € 496.731,36
Anno 2008 riscossi per accertamento di evasione di tributi locali € 436.822,74
certo che a “Crik e Crok”, che già non riescono a fronteggiare l’afflusso del pubblico e le ordinarie scadenze di legge, non si può certo chiedere di incrociare i dati con quelli del catasto elettrico, con quelli dell’annona, con quelli dell’anagrafe ecc. se già non riescono ad incrociarli con quelli del Catasto (grazie anche alle Sue pressioni il Servizio Tributi li sta acquisendo i dati del catasto elettrico ma non se ne farà nulla senza il personale che possa lavorarli).
Perchè la S.S. non si pone il problema di come mai, nonostante il deliberato del Consiglio Comunale n. 77 del 28/10/2002, con il quale il civico consesso dell’ente ha deciso “di procedere all’accertamento dell’evasione tributaria esclusivamente tramite il Servizio Tributi dell’ente, potenziando lo stesso”, oggi l’Ufficio Tributi risulta depotenziato?
Come mai la S.S. non attenziona le formali richieste semestrali rese dal sottoscritto, in sede di relazione del Sindaco al Consiglio Comunale, nelle quali viene testualmente riportato:
“Il servizio tributi gestisce in proprio l’attività di accertamento dell’evasione nonostante la grave precarietà connessa alla carenza di risorse umane.”
“Da ribadire ancora una volta il grande progetto per il Servizio che purtroppo non si riesce a concretizzare a causa delle difficoltà finanziarie e dei limiti di legge per assunzioni a tempo indeterminato: un’organizzazione interna che sia in grado di predisporre i pagamenti, notificarli, riscuoterli e successivamente controllare l’evasione, senza ricorrere ad intermediari o enti che oggi non ci consentono di raggiungere i livelli di efficienza ai quali siamo certi di poter arrivare.”
“A tal proposito, anche in relazione agli indirizzi politici forniti dal Consiglio Comunale dell’ente, si continua a chiedere all’Amministrazione di dotare l’ufficio delle risorse umane (soprattutto tecnici che possano effettuare gli accertamenti sul territorio) necessarie per gestire in proprio la riscossione ed il controllo dell’evasione dei tributi locali, evitando l’interazione con altri enti.”
Come mai non viene riportata la grande attività di accertamento resa dall’ufficio nel momento in cui ha avuto a disposizione due tecnici a tempo determinato per soli 35 giorni lavorativi?
Comprendo l’esigenza di fare un po’ di quella che noi eoliani definiamo “SCHIUMAZZA”, pur di dare una risposta ad un dirigente che richiede riscontri, ma è troppo facile chiedere di fare accertamenti dell’evasione dei tributi senza far nulla perché ciò possa avvenire e pensare di essere a posto con la propria coscienza.
Nel merito della questione carenza di liquidità, che era l’oggetto della nota del sottoscritto, mi chiedo e Le chiedo ma cosa c’entra l’accertamento dell’evasione dei tributi con la carenza in termini di liquidità? Quando si accerta l’evasione dei tributi e questa si trasforma in entrata di bilancio si appostano nello strumento finanziario le maggiori entrate ma si appostano anche le maggiori spese correlate, determinando il relativo pareggio. Le entrate continueranno ad entrare con ritardo e le spese si continueranno a sostenere mensilmente e quindi, paradossalmente, le maggiori entrate appostate in bilancio a seguito dell’azione di accertamento acuiranno ancor di più il problema della carenza di liquidità. L’accertamento dell’evasione è fondamentale per garantire equità tributaria e per l’attuazione del principio “pagare tutti per pagare meno” ma non ha alcuna attinenza con il problema sollevato dal sottoscritto per la carenza di liquidità. Comprendo che la S.S. non sia un tecnico ma prima di scrivere sarebbe necessario informarsi…. o meglio…. Riflettere…!!!
Dall’ultimo passaggio della Sua nota pubblicata dalla stampa, con il quale la S.S. chiede al Dirigente di suggerire al politico le soluzioni ai problemi, capisco che la nostra nota, prot. n. 739 del 14/01/2009, non è stata letta per intero, o con la dovuta attenzione, ed infatti nella stessa è testualmente riportato: “sull’argomento Vi ho intrattenuti più volte, prospettando soluzioni a breve, medio e lungo termine”.
La formalizzazione delle soluzioni è stata ovviamente rappresentata prevalentemente all’organo di governo ma anche, almeno in parte, a quello che esercita il controllo (vedi riunione di maggioranza all’Hotel Gattopardo) ma visto che la S.S. ha il desiderio di avere ribadite le soluzioni prospettate ritengo opportuno rappresentarLe non solo queste ma anche il consequenziale operato degli organi politici e tecnici del Comune:
Soluzioni prospettate per il breve periodo:
Assumere impegni di spesa solo per servizi indispensabili - ed invece abbiamo visto assumere impegni per acquisto di mobili di rappresentanza, per festività natalizie, per festività carnevalesche ecc., che non mi pare rientrino tra i servizi indispensabili di cui al decreto del Ministero dell’Interno del 28/05/1993.
Procedere solo con le liquidazioni assolutamente improcrastinabili – nel mese di Dicembre le liquidazioni si sono più che raddoppiate rispetto ai mesi precedenti.
Soluzione prospettata per il medio periodo:
Procedere con urgenza all’approvazione del Bilancio per incrementare l’anticipazione di tesoreria da € 2.500.000,00 ad € 4.000.000,00 – siamo bloccati a causa della mancata approvazione da parte del Consiglio Comunale dell’ente del Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2009/2011 e di altri documenti, che costituiscono allegati obbligatori al Bilancio di Previsione. La S.S. nella qualità di capogruppo consiliare ha ricevuto le nostre note di sollecito prot. 32364 del 07/10/2008, prot. n. 36564 dell’11/11/2008, prot. n. 40508 del 04/12/2008, come mai non ha ritenuto di intervenire per chiedere lumi sulla mancata approvazione del Piano Triennale delle OO.PP. 2009/2011, il cui termine è scaduto il 30/09/2008?
Soluzione prospettata per il lungo periodo:
Anticipare la riscossione del ruolo TARSU e dei corrispettivi da servizio idrico integrato – ci è stato risposto che non è possibile per evitare lamentele di chi dovrà pagare.
Ma cosa dobbiamo proporre di più? Quante altre risposte negative dobbiamo ottenere? Quanti altri comportamenti che vanno in senso diametralmente opposto alle soluzioni prospettate dobbiamo sopportare?
Sarebbe forse opportuno che la S.S., consigliere di maggioranza che ha il diritto e i dovere di esercitare il potere di controllo, interloquisse con l’organo di governo per verificare quali strade intraprendere per dare soluzione alla problematica.
In ultimo una considerazione, che La accomuna con altri destinatari della nostra nota, che oggi vedo attenti ed interessati, prima della nostra prot. n. 739 del 14/01/2009, che Lei ha riscontrato, avevamo inviato un’altra missiva praticamente identica (prot. 42197 del 12/12/2008) e indirizzata agli stessi organi politici e tecnici, che però non era stata oggetto di attenzione da parte della stampa locale e, conseguentemente, da parte di alcuno dei destinatari della stessa. Come mai la S.S. non aveva riscontrato la nota precedente e oggi riscontra quella pubblicata dai media?
A mio modesto avviso un amministratore dovrebbe valutare le problematiche per la loro valenza, per la loro delicatezza, per la loro importanza e magari per tanti altri aspetti ma non di certo perché le stesse vengono o meno portate all’attenzione dell’opinione pubblica.
Con rinnovata stima per la Sua sempre solerte attività di Consigliere Comunale dell’ente porgo distinti saluti.
Il Ragioniere Generale
(Dott. Francesco Subba)