La processione e i festeggiamenti per San Bartolomeo a Sydney (Australia) il 21 febbraio scorso.
Pubblichiamo altre 8 foto tra quelle inviateci da Josie Merlino.
Le foto si ingrandiscono cliccandoci sopra.
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mercoledì 3 marzo 2010
martedì 2 marzo 2010
La Federalberghi Eolie per un tavolo tecnico di confronto e proposte per le aree portuali di Milazzo e Messina
Una richiesta di "istituzione di un tavolo tecnico di confronto e proposte per le aree portuali di Milazzo e Messina" è stata inoltrata dalla Federalberghi Eolie all' Autorità Portuale di Messina, alla Provincia Regionale di Messina, al Comune di Messina, al Comune di Milazzo, alla Capitaneria di Porto di Messina, alla Capitaneria di Porto di Milazzo, alla Siremar S.p.A., all' Ustica Lines S.p.A. e p.c.
all' Assessorato Regionale ai Trasporti, al Comune di Lipari, al Comune di Leni, al Comune di Malfa e al Comune di Santa Marina Salina.
IL TESTO:
La nostra associazione, da diversi anni presente sul territorio e da sempre attenta alle tematiche connesse all’industria turistica, costituisce, attraverso le strutture associate diffuse nell’arcipelago eoliano, un organismo di rilevazione e monitoraggio degli umori e delle impressioni dei turisti in visita alle Isole Eolie.
A seguito della nostra comunicazione del 6 aprile 2009, dell’incontro tenutosi presso l’Autorità Portuale di Messina, alla presenza del Presidente Dario Lo Bosco e ai contatti intercorsi con il Presidente della Provincia di Messina, On. Nanni Ricevuto e con i Sindaci dei Comuni di Milazzo, Lipari e Santa Marina Salina, ci permettiamo pertanto di proporre:
1. l’istituzione di un tavolo tecnico di confronto e di raccordo tra gli Enti e le società interessate al fine di migliorare l’efficienza del sistema portuale e di quello dei collegamenti
Area portuale di Milazzo
a. Modificare la pensilina provvisoria davanti all'attracco degli aliscafi affinché possa costituire un idoneo riparo per i passeggeri in arrivo e in partenza.
b. Illuminare l'attracco in testata (dove attualmente attracca il catamarano della Ustica Lines).
c. Dotare l’area di segnaletica tale da creare un percorso facilmente individuabile per l’utente che non conosce l’ubicazione delle biglietterie rispetto alle aree di imbarco.
d. Offrire la possibilità di distribuire materiale informativo presso l’area portuale.
e. Monitorare l’area portuale anche relativamente all’accesso di persone non autorizzate impegnate nell’adescamento di visitatori in transito verso le Eolie.
f. Creare un sistema di comunicazione audio-video tra le biglietterie e le aree di imbarco/sbarco, per garantire all’utenza un flusso aggiornato e facilmente visibile di informazioni.
g. Dotare gli imbarcaderi di un pannello elettronico comune riportante informazioni sugli orari di arrivo e di partenza dei mezzi.
h. Prevedere un totem informativo che consenta di ottenere informazioni in tempo reale dai portali web delle ferrovie dello stato, da quelli dei vettori su gomma, dalle compagnie aeree ecc.
i. Prevedere la creazione di alcuni servizi di prima necessità, da affidare a terzi, quali ad esempio: armadietti, deposito bagagli, servizi igienici autopulenti, carrelli a moneta per bagagli ecc.
j. Far si che il parcheggio, situato di fronte alla futura stazione marittima, possa essere organizzato per ospitare soste non solo orarie ma anche giornaliere.
k. Razionalizzare il sistema di accesso in auto all’area portuale per evitare che si debba percorrere per due volte lo stesso tratto di strada con relativo grave appesantimento del traffico.
l. Lasciare la possibilità, in vista dello spostamento delle biglietterie navi, di fare il biglietto nei pressi dell'imbarco, onde evitare ai passeggeri sprovvisti di auto di dover percorrere un lungo tratto a piedi.
m. Valutare l’ipotesi di riportare la fermata del bus proveniente dalla stazione FS di fronte alla biglietteria Siremar (attualmente si trova a circa 200 mt di distanza).
Sarebbe, inoltre, necessario collocare le tabelle con gli orari alla fermata presso il terminal arrivi degli aliscafi.
n. Adeguare alle esigenze dei disabili le passerelle di imbarco-sbarco passeggeri.
o. Valutare l’ipotesi di spostare la zona mercantile (carico e scarico merci) in modo da poterla destinare all’imbarco/sbarco passeggeri, riducendo quindi l’attuale distanza dalla biglietteria Siremar.
Area portuale Messina
a. Prevedere, qualora non fosse già previsto, di dotare l’area di servizi quali ad esempio: armadietti-deposito bagagli, servizi igienici autopulenti, carrelli a moneta per bagagli ecc.
b. Dotare l’area di segnaletica tale da creare un percorso facilmente individuabile per l’utente che non conosce l’ubicazione delle biglietterie rispetto alle aree di imbarco.
c. Fornire maggiori informazioni (anche sul sito web) relativamente alle modalità di collegamento aeroportopontile di attracco.
Un tavolo tecnico congiunto consentirebbe, inoltre e soprattutto, di affrontare tutta una serie di altri problemi di raccordo, quali ad esempio la gestione integrata ed efficiente dell’intermodalità in relazione ai vari mezzi di trasporto, alle coincidenze, alle informazioni, ai fabbisogni logistico-operativi e alla gestione dei vari servizi accessori di supporto al sistema dei porti e dei trasporti.
In attesa di un gradito riscontro, si porgiamo i nostri migliori saluti.
Christian Del Bono
presidente
Federlaberghi Isole Eolie
all' Assessorato Regionale ai Trasporti, al Comune di Lipari, al Comune di Leni, al Comune di Malfa e al Comune di Santa Marina Salina.
IL TESTO:
La nostra associazione, da diversi anni presente sul territorio e da sempre attenta alle tematiche connesse all’industria turistica, costituisce, attraverso le strutture associate diffuse nell’arcipelago eoliano, un organismo di rilevazione e monitoraggio degli umori e delle impressioni dei turisti in visita alle Isole Eolie.
A seguito della nostra comunicazione del 6 aprile 2009, dell’incontro tenutosi presso l’Autorità Portuale di Messina, alla presenza del Presidente Dario Lo Bosco e ai contatti intercorsi con il Presidente della Provincia di Messina, On. Nanni Ricevuto e con i Sindaci dei Comuni di Milazzo, Lipari e Santa Marina Salina, ci permettiamo pertanto di proporre:
1. l’istituzione di un tavolo tecnico di confronto e di raccordo tra gli Enti e le società interessate al fine di migliorare l’efficienza del sistema portuale e di quello dei collegamenti
Area portuale di Milazzo
a. Modificare la pensilina provvisoria davanti all'attracco degli aliscafi affinché possa costituire un idoneo riparo per i passeggeri in arrivo e in partenza.
b. Illuminare l'attracco in testata (dove attualmente attracca il catamarano della Ustica Lines).
c. Dotare l’area di segnaletica tale da creare un percorso facilmente individuabile per l’utente che non conosce l’ubicazione delle biglietterie rispetto alle aree di imbarco.
d. Offrire la possibilità di distribuire materiale informativo presso l’area portuale.
e. Monitorare l’area portuale anche relativamente all’accesso di persone non autorizzate impegnate nell’adescamento di visitatori in transito verso le Eolie.
f. Creare un sistema di comunicazione audio-video tra le biglietterie e le aree di imbarco/sbarco, per garantire all’utenza un flusso aggiornato e facilmente visibile di informazioni.
g. Dotare gli imbarcaderi di un pannello elettronico comune riportante informazioni sugli orari di arrivo e di partenza dei mezzi.
h. Prevedere un totem informativo che consenta di ottenere informazioni in tempo reale dai portali web delle ferrovie dello stato, da quelli dei vettori su gomma, dalle compagnie aeree ecc.
i. Prevedere la creazione di alcuni servizi di prima necessità, da affidare a terzi, quali ad esempio: armadietti, deposito bagagli, servizi igienici autopulenti, carrelli a moneta per bagagli ecc.
j. Far si che il parcheggio, situato di fronte alla futura stazione marittima, possa essere organizzato per ospitare soste non solo orarie ma anche giornaliere.
k. Razionalizzare il sistema di accesso in auto all’area portuale per evitare che si debba percorrere per due volte lo stesso tratto di strada con relativo grave appesantimento del traffico.
l. Lasciare la possibilità, in vista dello spostamento delle biglietterie navi, di fare il biglietto nei pressi dell'imbarco, onde evitare ai passeggeri sprovvisti di auto di dover percorrere un lungo tratto a piedi.
m. Valutare l’ipotesi di riportare la fermata del bus proveniente dalla stazione FS di fronte alla biglietteria Siremar (attualmente si trova a circa 200 mt di distanza).
Sarebbe, inoltre, necessario collocare le tabelle con gli orari alla fermata presso il terminal arrivi degli aliscafi.
n. Adeguare alle esigenze dei disabili le passerelle di imbarco-sbarco passeggeri.
o. Valutare l’ipotesi di spostare la zona mercantile (carico e scarico merci) in modo da poterla destinare all’imbarco/sbarco passeggeri, riducendo quindi l’attuale distanza dalla biglietteria Siremar.
Area portuale Messina
a. Prevedere, qualora non fosse già previsto, di dotare l’area di servizi quali ad esempio: armadietti-deposito bagagli, servizi igienici autopulenti, carrelli a moneta per bagagli ecc.
b. Dotare l’area di segnaletica tale da creare un percorso facilmente individuabile per l’utente che non conosce l’ubicazione delle biglietterie rispetto alle aree di imbarco.
c. Fornire maggiori informazioni (anche sul sito web) relativamente alle modalità di collegamento aeroportopontile di attracco.
Un tavolo tecnico congiunto consentirebbe, inoltre e soprattutto, di affrontare tutta una serie di altri problemi di raccordo, quali ad esempio la gestione integrata ed efficiente dell’intermodalità in relazione ai vari mezzi di trasporto, alle coincidenze, alle informazioni, ai fabbisogni logistico-operativi e alla gestione dei vari servizi accessori di supporto al sistema dei porti e dei trasporti.
In attesa di un gradito riscontro, si porgiamo i nostri migliori saluti.
Christian Del Bono
presidente
Federlaberghi Isole Eolie
La Sicilia continua a franare. A Caronia per una frana evacuate 32 famiglie
Sono in corso gli accertamenti di verifica dell'estensione e dell'evoluzione della frana di contrada Lineri, a Caronia, nel Messinese. Lo smottamento interessa la periferia sud del centro abitato, per un'estensione di circa 50 ettari di superficie.
La frana, che ha distrutto 24 abitazioni e una scuola media, ha interrotto i servizi, distruggendo un traliccio dell'Enel. Sono state gia' evacuate 32 famiglie per un totale di 105 persone che sono state sistemate provvisoriamente da amici, parenti, e in parte in albergo.
Sono andati distrutti parte di un deposito e circa 100 metri della strada provinciale 168, che collega Caronia a Capizzi: il transito e' stato deviato sulla circonvallazione della citta'.
Sul posto sono gia' al lavoro tecnici del dipartimento regionale della Protezione civile, geologi, vigili del fuoco, agenti della forestale, vigili urbani dei Comuni limitrofi e forze dell'ordine.
La frana, che ha distrutto 24 abitazioni e una scuola media, ha interrotto i servizi, distruggendo un traliccio dell'Enel. Sono state gia' evacuate 32 famiglie per un totale di 105 persone che sono state sistemate provvisoriamente da amici, parenti, e in parte in albergo.
Sono andati distrutti parte di un deposito e circa 100 metri della strada provinciale 168, che collega Caronia a Capizzi: il transito e' stato deviato sulla circonvallazione della citta'.
Sul posto sono gia' al lavoro tecnici del dipartimento regionale della Protezione civile, geologi, vigili del fuoco, agenti della forestale, vigili urbani dei Comuni limitrofi e forze dell'ordine.
Turismo. Strano convoca conferenza regionale del settore
L'assessore regionale al Turismo Nino Strano, di concerto con il presidente della Regione Raffaele Lombardo, ha convocato la prima "Conferenza regionale del turismo - Sicilia, mito in un'isola di luce".
Parteciperanno tutti gli attori della filiera turistica, dai tour operator agli albergatori, dalle compagnie aeree, ai sindacati del settore, ai responsabili degli aeroporti siciliani.
"Abbiamo voluto questa adunata - ha detto Strano - che si terra' il prossimo 9 aprile a Giardini Naxos, perche' dopo l'esperienza della Bit, vogliamo verificare l'utilita' della nostra presenza alle borse del turismo, migliorare l'attuale piano di propaganda e ottimizzare la spesa pubblica in un'ottica piu' produttiva possibile per il settore".
Tra gli altri temi che si affronteranno ci saranno le nuove frontiere della promozione (internet, telematica, nuovi media), i mercati esteri e i finanziamenti per l'internazionalizzazione, prospettive e strategie del turismo interno, le infrastrutture per il turismo, professioni e professionalita' della ricettivita' alberghiera.
I lavori saranno conclusi dal presidente Lombardo.
Parteciperanno tutti gli attori della filiera turistica, dai tour operator agli albergatori, dalle compagnie aeree, ai sindacati del settore, ai responsabili degli aeroporti siciliani.
"Abbiamo voluto questa adunata - ha detto Strano - che si terra' il prossimo 9 aprile a Giardini Naxos, perche' dopo l'esperienza della Bit, vogliamo verificare l'utilita' della nostra presenza alle borse del turismo, migliorare l'attuale piano di propaganda e ottimizzare la spesa pubblica in un'ottica piu' produttiva possibile per il settore".
Tra gli altri temi che si affronteranno ci saranno le nuove frontiere della promozione (internet, telematica, nuovi media), i mercati esteri e i finanziamenti per l'internazionalizzazione, prospettive e strategie del turismo interno, le infrastrutture per il turismo, professioni e professionalita' della ricettivita' alberghiera.
I lavori saranno conclusi dal presidente Lombardo.
FRANE: ACCORDO DI PROGRAMMA SICILIA-MINISTERO-PROTEZIONE CIVILE
"Un accordo di programma tra Regione siciliana, ministero dell'Ambiente e Protezione civile sara' formalizzato nel prossimo incontro al ministero". Lo ha detto l'assessore al Territorio e Ambiente, Roberto Di Mauro, nel corso dell'incontro che si e' tenuto alla prefettura di Messina con il prefetto Francesco Alecci, i rappresentanti della commissione Territorio e Ambiente del Senato presieduta dal senatore Antonio D'Ali', il presidente della commissione Ambiente dell'Assemblea regionale siciliana, Fabio Mancuso, e i sindaci del territorio dei Nebrodi.
L'assessore Di Mauro ha evidenziato che il dissesto, in tutto il territorio isolano, ha fatto registrare, dallo scorso ottobre alla fine di febbraio, quasi mille frane per un totale di eventi franosi censiti di circa 33 mila.
"L'accordo di programma - ha aggiunto Di Mauro - avviera' una strategia coordinata e concertata che servira' a mettere insieme i fondi necessari e, soprattutto, a stilare un programma unico di interventi per mettere in sicurezza le aree a rischio del territorio, sulla base del Piano di assetto idrogeologico (Pai) vigente e sui fenomeni franosi non ancora registrati".
L'assessore Di Mauro ha evidenziato che il dissesto, in tutto il territorio isolano, ha fatto registrare, dallo scorso ottobre alla fine di febbraio, quasi mille frane per un totale di eventi franosi censiti di circa 33 mila.
"L'accordo di programma - ha aggiunto Di Mauro - avviera' una strategia coordinata e concertata che servira' a mettere insieme i fondi necessari e, soprattutto, a stilare un programma unico di interventi per mettere in sicurezza le aree a rischio del territorio, sulla base del Piano di assetto idrogeologico (Pai) vigente e sui fenomeni franosi non ancora registrati".
PESCA: PROROGA PER ISTANZE CALAMITA' NATURALI
E' stato prorogato di trenta giorni il termine per la presentazione delle istanze di indennita' a favore del settore della Pesca, stabilite dalla legge 33 del 1998 per le calamita' naturali.
La circolare con lo schema della domanda e le indicazioni per tempi e modalita' di presentazione delle istanze era stata pubblicata lo scorso 2 febbraio. I termini di presentazione sarebbero scaduti proprio oggi. Una nuova circolare e' stata emanata oggi dal dirigente generale del dipartimento regionale della Pesca, Gianmaria Sparma, per prorogare di trenta giorni i termini.
"E' la prima volta - spiega l'assessore regionale Titti Bufardeci - che si applica questa legge con la quale si introduce l'istituto delle calamita' naturali per la pesca, ed e' comprensibile concedere una maggiore disponibilita' di tempo, anche per fare in modo che tutte le risorse vengano impiegate, a maggior ragione in un momento come questo che vede il settore ittico regionale sotto pressione per la crisi economica".
La norma una dotazione finanziaria di 35 milioni di euro.
La circolare con lo schema della domanda e le indicazioni per tempi e modalita' di presentazione delle istanze era stata pubblicata lo scorso 2 febbraio. I termini di presentazione sarebbero scaduti proprio oggi. Una nuova circolare e' stata emanata oggi dal dirigente generale del dipartimento regionale della Pesca, Gianmaria Sparma, per prorogare di trenta giorni i termini.
"E' la prima volta - spiega l'assessore regionale Titti Bufardeci - che si applica questa legge con la quale si introduce l'istituto delle calamita' naturali per la pesca, ed e' comprensibile concedere una maggiore disponibilita' di tempo, anche per fare in modo che tutte le risorse vengano impiegate, a maggior ragione in un momento come questo che vede il settore ittico regionale sotto pressione per la crisi economica".
La norma una dotazione finanziaria di 35 milioni di euro.
Presentato disegno di legge sulla "Semplificazione dell'ordinamento dei beni culturali e del paesaggio"
E' stato presentato stamattina a palazzo d'Orleans a Palermo, durante una conferenza stampa, il disegno di legge sulla 'Semplificazione dell'ordinamento dei beni culturali e del paesaggio'.
"Anche in materia di gestione dei beni culturali e paesaggistici va semplificato il rapporto dell'amministrazione pubblica con i cittadini e con le imprese".
Lo ha detto l'assessore regionale ai Beni culturali e all'Identita' siciliana, Gaetano Armao, presentando stamattina, a palazzo d'Orleans, nel corso di una conferenza stampa, il disegno di legge sulla 'Semplificazione dell'ordinamento dei beni culturali e del paesaggio'.
"Con questo provvedimento - ha detto Armao - si punta ad applicare in Sicilia il codice dei beni culturali, eliminando le complessita' interpretative. A cominciare dalla redazione dei Piani paesaggistici".
Nel 1999 la Regione si e' dotata di linee guida per la redazione dei Piani paesaggistici. Ma ad oggi, su 17 ambiti (ogni ambito non e' altro che una porzione della nostra regione che dovrebbe essere dotata di un Piano paesaggistico territoriale), risultano definitivamente approvati i Piani di Pantelleria, Ustica e delle Eolie, mentre quelli delle Egadi, di alcune aree del Trapanese e del Nisseno sono stati adottati.
"Una volta che il Parlamento dell'isola avra' approvato il disegno di legge - ha precisato l'assessore - i soggetti interessati avranno 180 giorni di tempo per approvare i Piani paesaggistici".
"L'approvazione dei Piani - ha aggiunto Gedo Campo, dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali della Regione - dara' certezze ai cittadini e agli imprenditori, se e' vero che fino ad oggi, in assenza di questi strumenti, le Soprintendenze sono state costrette ad occuparsi di tante questioni, affrontandole, spesso, caso per caso".
Con i Piani paesaggistici, e' stato piu' volte ribadito nella conferenza stampa di stamattina, verra' meno la discrezionalita'. E saranno i Comuni, nel rispetto di quanto previsto dai Piani paesaggistici, a confrontarsi con i cittadini e con le imprese, mentre le soprintendenze monitoreranno l'operato dei Comuni.
"Le soprintendenze - ha detto ancora Armao - torneranno al loro ruolo naturale: che e' quello di tutelare il nostro patrimonio artistico e monumentale. Cio' consentira' di trasferire agli enti locali competenze e una parte del personale dalle stesse soprintendenze, secondo quanto prevede il principio di sussidiarieta'".Il disegno di legge si occupa anche dei musei regionali, del Centro per il restauro, del Centro del Catalogo e via continuando.Fino ad oggi per regolamentare la vita di questi uffici si e' intervenuti con leggi.
Il ddl stabilisce che si potra' invece intervenire con i regolamenti.
"Con un regolamento - ha concluso Armao - abbiamo riformato la 'macchina' amministrativa regionale. E con i regolamenti renderemo piu' funzionali e piu' flessibile l'attivita' di questi uffici".
Vi proponiamo le immagini e l'intervista (parziale, così come fornita dalla Regione) all'assessore ai Beni culturali e all'Identita' siciliana, Gaetano Armao:
"Anche in materia di gestione dei beni culturali e paesaggistici va semplificato il rapporto dell'amministrazione pubblica con i cittadini e con le imprese".
Lo ha detto l'assessore regionale ai Beni culturali e all'Identita' siciliana, Gaetano Armao, presentando stamattina, a palazzo d'Orleans, nel corso di una conferenza stampa, il disegno di legge sulla 'Semplificazione dell'ordinamento dei beni culturali e del paesaggio'.
"Con questo provvedimento - ha detto Armao - si punta ad applicare in Sicilia il codice dei beni culturali, eliminando le complessita' interpretative. A cominciare dalla redazione dei Piani paesaggistici".
Nel 1999 la Regione si e' dotata di linee guida per la redazione dei Piani paesaggistici. Ma ad oggi, su 17 ambiti (ogni ambito non e' altro che una porzione della nostra regione che dovrebbe essere dotata di un Piano paesaggistico territoriale), risultano definitivamente approvati i Piani di Pantelleria, Ustica e delle Eolie, mentre quelli delle Egadi, di alcune aree del Trapanese e del Nisseno sono stati adottati.
"Una volta che il Parlamento dell'isola avra' approvato il disegno di legge - ha precisato l'assessore - i soggetti interessati avranno 180 giorni di tempo per approvare i Piani paesaggistici".
"L'approvazione dei Piani - ha aggiunto Gedo Campo, dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali della Regione - dara' certezze ai cittadini e agli imprenditori, se e' vero che fino ad oggi, in assenza di questi strumenti, le Soprintendenze sono state costrette ad occuparsi di tante questioni, affrontandole, spesso, caso per caso".
Con i Piani paesaggistici, e' stato piu' volte ribadito nella conferenza stampa di stamattina, verra' meno la discrezionalita'. E saranno i Comuni, nel rispetto di quanto previsto dai Piani paesaggistici, a confrontarsi con i cittadini e con le imprese, mentre le soprintendenze monitoreranno l'operato dei Comuni.
"Le soprintendenze - ha detto ancora Armao - torneranno al loro ruolo naturale: che e' quello di tutelare il nostro patrimonio artistico e monumentale. Cio' consentira' di trasferire agli enti locali competenze e una parte del personale dalle stesse soprintendenze, secondo quanto prevede il principio di sussidiarieta'".Il disegno di legge si occupa anche dei musei regionali, del Centro per il restauro, del Centro del Catalogo e via continuando.Fino ad oggi per regolamentare la vita di questi uffici si e' intervenuti con leggi.
Il ddl stabilisce che si potra' invece intervenire con i regolamenti.
"Con un regolamento - ha concluso Armao - abbiamo riformato la 'macchina' amministrativa regionale. E con i regolamenti renderemo piu' funzionali e piu' flessibile l'attivita' di questi uffici".
Vi proponiamo le immagini e l'intervista (parziale, così come fornita dalla Regione) all'assessore ai Beni culturali e all'Identita' siciliana, Gaetano Armao:
Museo di Lipari e Sovrintendenza del mare. Progetto scuola-museo "Alla riscoperta di antichi porti"
MUSEO ARCHEOLOGICO EOLIANO “BERNABO’ BREA” DI LIPARI / SOPRINTENDENZA DEL MARE
Comunicato stampa
Nell’ambito delle iniziative culturali intraprese dal Museo Regionale Archeologico Eoliano di Lipari (Me) e dalla Soprintendenza del Mare, nei giorni 28, 29 e 30 aprile si svolgeranno a Lipari le attività didattiche previste dal progetto Scuola Museo “Alla riscoperta di antichi porti. I risultati di recenti indagini archeologiche”. Trattasi di un importante momento di studio ed arricchimento culturale, riservato agli studenti di scuola superiore, finalizzato a favorire la conoscenza delle Eolie, attraverso un breve excursus sulla storia dell’Arcipelago Eoliano, anche attraverso le recenti scoperte archeologiche subacquee sull’antico porto di Lipari, e la visita guidata del Museo, con particolare riferimento all’importante collezione dei reperti subacquei in esso custoditi.
L’iniziativa, sulla base delle adesioni già pervenute, vedrà la presenza a Lipari di studenti dell’I.S.M. Regina Margherita di Palermo e del Lycèe Chateaubriand di Rennes che, in un ottica di incentivazione dei rapporti tra le scuole di varie Nazioni della Comunità Europea, avranno modo di confrontarsi e conoscersi con i pari età dell’Istituto Tecnico “Isa Conti Eller Vainicher” di Lipari.
A conclusione del percorso formativo, con la simulazione di un cantiere archeologico subacqueo, saranno organizzate, sotto la guida di esperti operatori della Soprintendenza del Mare e del Museo, esperienze di immersione e/o snorkeling al fine di coinvolgere attivamente gli studenti con l’apprendimento diretto delle modalità di esecuzione di uno scavo archeologico in ambiente marino.
Il progetto, ancora una volta, conferma la volontà del Museo Archeologico Eoliano di Lipari di “aprirsi” all’esterno e, con una ritrovata filosofia di rinnovamento e multidisciplinarietà, ricercare e favorire momenti di studio, di collaborazione e di analisi con la comunità scientifica ed il mondo della scuola.
Nella foto: Sebastiano Tusa, Soprintendente del Mare e Michele Benfari, Direttore del Museo.
Comunicato stampa
Nell’ambito delle iniziative culturali intraprese dal Museo Regionale Archeologico Eoliano di Lipari (Me) e dalla Soprintendenza del Mare, nei giorni 28, 29 e 30 aprile si svolgeranno a Lipari le attività didattiche previste dal progetto Scuola Museo “Alla riscoperta di antichi porti. I risultati di recenti indagini archeologiche”. Trattasi di un importante momento di studio ed arricchimento culturale, riservato agli studenti di scuola superiore, finalizzato a favorire la conoscenza delle Eolie, attraverso un breve excursus sulla storia dell’Arcipelago Eoliano, anche attraverso le recenti scoperte archeologiche subacquee sull’antico porto di Lipari, e la visita guidata del Museo, con particolare riferimento all’importante collezione dei reperti subacquei in esso custoditi.
L’iniziativa, sulla base delle adesioni già pervenute, vedrà la presenza a Lipari di studenti dell’I.S.M. Regina Margherita di Palermo e del Lycèe Chateaubriand di Rennes che, in un ottica di incentivazione dei rapporti tra le scuole di varie Nazioni della Comunità Europea, avranno modo di confrontarsi e conoscersi con i pari età dell’Istituto Tecnico “Isa Conti Eller Vainicher” di Lipari.
A conclusione del percorso formativo, con la simulazione di un cantiere archeologico subacqueo, saranno organizzate, sotto la guida di esperti operatori della Soprintendenza del Mare e del Museo, esperienze di immersione e/o snorkeling al fine di coinvolgere attivamente gli studenti con l’apprendimento diretto delle modalità di esecuzione di uno scavo archeologico in ambiente marino.
Il progetto, ancora una volta, conferma la volontà del Museo Archeologico Eoliano di Lipari di “aprirsi” all’esterno e, con una ritrovata filosofia di rinnovamento e multidisciplinarietà, ricercare e favorire momenti di studio, di collaborazione e di analisi con la comunità scientifica ed il mondo della scuola.
Nella foto: Sebastiano Tusa, Soprintendente del Mare e Michele Benfari, Direttore del Museo.
UN PARCO PER LE EOLIE O MEGLIO...L'ENNESIMO PACCO PER LE EOLIE. L'INTERVENTO DELLE ASSOCIAZIONI VENATORIE
Riceviamo e pubblichiamo la lettera che la FEDERAZIONE ITALIANA DELLA CACCIA, Sez. Locale di Lipari e l'ENALCACCIA, Sez. Locale di Lipari hanno inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri, On. le Sivio Berlusconi, al Presidente Regione Sicilia, On.le Raffaele Lombardo, all'On.le Francesco Rutelli, all' Assessorato Territorio e Ambiente Regione Sicilia, al Sindaco del Comune di Lipari, al Presidente Nazionale F.I.D.C., al Presidente Regionale F.I.D.C., al Presidente Provinciale F.I.D.C., al Presidente CONFAVI, Unione Nazionale Enalcaccia Pesca e Tiro, all'Unione Nazionale Enalcaccia Pesca e Tiro sez. Provinciale, al Partito Caccia e Ambiente, all'on.le Sergio Berlato.
IL TESTO:
Da qualche giorno circolano notizie ufficiali dell'imminente perimetrazione dell'istituendo Parco delle Isole Eolie, addirittura entro la fine di Marzo del corrente anno, decantando i molti benefici che tale area protetta apporterà alla comunità eoliana senza però considerare gli svantaggi e le ripercussioni negative che il Parco avrà sulla stessa.
A nostro avviso sarebbe stato più corretto informare la cittadinanza su quelli che sono gli effetti positivi e negativi di un Parco naturale e di un Area Marina Protetta, prima di procedere a qualsiasi perimetrazione, ma, come al solito, come è avvenuto per le Riserve Naturali e per tutti gli altri vincoli terrestri presenti nell'Arcipelago Eoliano (zps, sic, vincolo paesaggistico ed idrogeologico ecc.), anche questo ci viene imposto dall'alto, da parte di un ministro che si reca nel nostro arcipelago solo per passare qualche settimana di vacanze, durante il periodo estivo, disconoscendo totalmente le realtà e le problematiche locali.
Cosa ancora più grave è che qualcuno parla di successo, che l'istituzione di queste aree protette, non sarebbe altro che il frutto di una lunga e complessa opera di concertazione iniziata da diversi anni con le categorie interessate, tuttavia, ci preme sottolineare che nessuna categoria interessata è mai stata interpellata, né tantomeno vi è stata alcuna campagna di informazione.
E' palese come l'istituzione di una simile area protetta danneggi pesantemente alcune categorie, quali, cacciatori, agricoltori, proprietari terrieri, allevatori e pescatori, oltre ad essere in contrasto con la Legge 157/92 che stabilisce: “Il territorio agro-silvo-pastorale di ogni regione è destinato per una quota dal 20 al 30 per cento a protezione della fauna selvatica”; e con la Legge Regionale 33/97 che all’art. 14 comma 3 stabilisce: “È destinata a protezione della fauna selvatica una quota del 25 per cento del territorio agro-silvo-pastorale di ciascuna provincia regionale, ivi compresi i territori nei quali sia comunque vietata l'attività venatoria anche per effetto di altre leggi e disposizioni. Nelle isole minori la quota del 25 per cento va computata nell'ambito del proprio territorio”; ed ancora al comma 4: “Il territorio agro-silvo-pastorale di cui al comma 3 comprende anche le oasi di protezione e rifugio della fauna selvatica, le zone di ripopolamento e cattura ed il centro pubblico di riproduzione e smistamento della fauna selvatica di cui agli articoli successivi, i parchi e le riserve naturali”
Nel regolamento che disciplina tali aree protette vige il divieto di: cattura, raccolta e danneggiamento delle specie animali e vegetali nonché l'asportazione di minerali e di reperti archeologici, alterazione dell'ambiente geofisico e delle caratteristiche chimiche e idrobiologiche delle acque, introduzione di armi, di esplosivi e ogni altro mezzo distruttivo e di cattura, navigazione a motore ecc., basta leggere questo regolamento per capire come all'interno di simili aree protette, attività come la caccia, la pesca, la pastorizia, la raccolta di funghi, la stessa agricoltura e l'edilizia verrebbero fortemente limitate se non addirittura cancellate.
Tuttavia, per quanto riguarda la caccia, l'unica specie stanziale cacciabile sul nostro territorio è il coniglio selvatico che è una specie molto prolifera che arreca gravi danni all'agricoltura, la caccia a questo selvatico, oltre a rappresentare una tradizione isolana, soprattutto nelle isole di Lipari e di Vulcano, affonda le proprie radici nel tempo e vede impegnati, oggi, oltre 350 cacciatori locali e serve anche a contenere il numero di questi mammiferi ed evitare il loro dilagare.
La caccia nel nostro arcipelago non ha mai arrecato alcun danno, né viene vista dalla popolazione locale come attività di disturbo, né si sono mai verificati incidenti, essendo prevalentemente praticata in zone lontane dai centri abitati.
Il cacciatore eoliano è in perenne contatto con la natura e più di ogni altra persona ha conoscenza dei luoghi, dei sentieri e dei mutamenti ambientali ed ha interesse alla conservazione dell'ambiente che lo circonda ed è sempre stato contrario a qualsiasi forma di deturpazione ambientale.
L'istituzione del Parco oltre a cancellare la caccia ed a limitare la pesca, avrà gravi ripercussioni anche sul mondo agricolo, sull'artigianato e sulla proprietà privata, infatti i proprietari dei terreni ricadenti all'interno del perimetro protetto, vedranno letteralmente crollare il loro valore di mercato, nonché saranno soggetti al disbrigo di tutta una serie di pratiche burocratiche per la loro fruizione, oltre quanto previsto dall’art. 15 comma 1 della L. 394/91 (Legge sui Parchi) ovvero: “L'Ente Parco, nel quadro del programma di cui al comma 7, può prendere in locazione immobili compresi nel parco o acquisirli, anche mediante espropriazione o esercizio del diritto di prelazione di cui al comma 5, secondo le norme generali vigenti”.
Tutto ciò penalizza pesantemente i proprietari di terreni e di ruderi che ricadono all’interno dell'area protetta, comprimendo il loro diritto di proprietà.
Per quanto riguarda l’attività venatoria, non si vede quali spiragli possano esserci per integrare i cacciatori in una realtà come quella del Parco, essendo l'attività venatoria all'interno dei Parchi vietata.
Vivendo in una realtà isolana, è improponibile che un cacciatore Eoliano debba spostarsi in Sicilia o in altri luoghi per poter esercitare un suo diritto, riconosciuto dalla Legge Italiana, che è quello di andare a caccia, in quanto dovrebbe fare domanda di ammissione e dopo l'eventuale ammissione, pagare, per poter esercitare la caccia in altri A.T.C., ma soprattutto dovrebbe sobbarcarsi dei costi spropositati per tali spostamenti che trasformerebbero l'attività venatoria, nelle Isole Eolie, in uno sport da nababbi.
Gli americani, oltre a darci lezioni di democrazia, ci danno anche lezioni in materia di tutela ambientale, basti pensare alle cd. Aree Wilderness, si tratta di aree protette che pongono dei vincoli molto forti, ma tutto-sommato, non mummificano il territorio come i parchi, conservando gli habitat di molte specie animali e vegetali ed inoltre sono vivibili dai cacciatori, dai pescatori, dai cercatori di funghi e dai pastori.
Al loro interno, la caccia, praticata nel rispetto di un codice etico, non viene vista come un danno o come attività di disturbo per l'ambiente.
Al contrario delle zone a Parco o a Riserva Naturale, dove questi usi consuetudinari sono di solito vietati o impositivamente sottoposti a rigida disciplina dalle autorità politiche superiori, quali Stato o Regioni.
Infatti, nel nostro paese, sia da parte della politica nazionale che di quella regionale, vige un metodo autoritario ed impositivo con il quale si stanno istituendo Parchi Nazionali e Regionali, spesso consentiti dalle autorità locali solo perché sotto “pressione” o dietro promesse economiche (sono noti i pentimenti di molte amministrazioni comunali, allettate ad entrare nei Parchi con promesse di finanziamenti poi mai mantenuti o di sviluppi socio-economici mai verificatisi).
Una decisione così importante, come l'istituzione di un Parco, non può essere presa di punto in bianco solo da un drappello di politici locali, sempre pronti a chinare il capo ed a obbedire con atteggiamenti servilisti, alle decisioni del ministro di turno, pertanto, motiviamo il nostro dissenso rispetto ad una simile iniziativa, poiché ci sembra giusto e corretto che i cittadini eoliani, siano consapevoli del sacrificio che verrà loro imposto, evidenziando come in Sicilia l'istituzione di tutte queste aree protette ha comportato solo una mummificazione del territorio a causa dei pesanti vincoli, senza alcuna ricaduta positiva per l'economia.
In realtà le condizioni di gran parte dei Parchi Nazionali e Regionali è oggi scoraggiante, le popolazioni sono insoddisfatte, gli squilibri ambientali e faunistici gravissimi, i danni alla flora e alle colture, in certe aree protette del paese, sono evidenti ed accertabili, senza poi contare l'emorragia di denaro pubblico che lo Stato deve sostenere per gestire queste aree e nel rifondere i danni causati alle colture dal sovrappopolamento degli animali ed il tutto si ripercuote inesorabilmente sulle tasche degli italiani, tanto che ormai da tempo si parla di una modifica della legge 394/91 che disciplina i Parchi, trattandosi ormai di una legge antiquata, poiché in Italia molti animali entrano tra le specie protette, ma nessuno esce da questo elenco, neppure nell'ipotesi in cui si verifichi un sovrappopolamento e diventi nocivo.
Il territorio delle Isole Eolie risulta per 80% sottoposto a vincoli di ogni genere che di fatto strangolano la nostra economia, basti pensare che l'isola di Lipari, tutt'oggi non ha un porto sicuro che garantisca agli abitanti la piena mobilità con la terraferma, infatti, basta qualche nodo di vento per far saltare i collegamenti marittimi per giorni, facendo sì che i pendolari debbano spendere una parte dei loro stipendi in alberghi, ristoranti e costosi viaggi a bordo di elicotteri che atterrano su piste improvvisate alla meglio, poiché se escludiamo quella dell'Ospedale, utilizzata per il pronto soccorso, non esiste neppure una pista ad hoc per questi velivoli.
Paradossalmente, è anche incerto il futuro delle attuali compagnie di navigazione e lo dimostrano gli scioperi e l'occupazione di qualche traghetto da parte della popolazione locale inferocita dai continui tagli, così rischiando, le nostre amate Isole Eolie, Patrimonio dell'Umanità, inserite nella World Heritage List, di rimanere isolate dal resto del mondo.
Non è neppure un mistero che, per una famiglia di turisti, raggiungere le Isole Eolie, oltre ad essere un odissea, ha dei costi eccessivi che inducono molti ad optare per altre località, dove potranno trascorrere, con lo stesso budget di denaro, qualche giorno di vacanza in più.
Orbene, mancando tutte queste strutture primarie, non si vede come sia pensabile realizzare un Parco, mummificando un territorio e penalizzando l'intera collettività, per offrire che cosa?
E' impensabile fare turismo durante il periodo invernale se non siamo neppure in grado di assicurare il rientro dei nostri ospiti, cosa che non avviene in altre località, facendogli saltare le prenotazioni dei treni o degli aerei, né si può pensare di farli rientrare a bordo di elicotteri, poiché anche il sorvolo, delle aree protette nelle Eolie, con questi mezzi è stato oggetto di contestazione da parte di qualche frangia ambientalista, poiché sembrerebbe, a loro dire, che ciò arrecherebbe disturbo e stress alla fauna.
Il turismo all'interno dei Parchi rappresenta solo una piccola parte marginale e trascurabile del flusso turistico che investe la Sicilia e non è un mistero che molti di questi Parchi si sono rivelati solo un flop, ma ancora più scorrette ci sembrano le promesse di opportunità lavorative, quando si sa benissimo che quelle create da siffatte istituzioni sono molto limitate e riservate a pochissimi eletti, l'Ente Gestore del Parco, che dovrà gestire anche il sito UNESCO, non sarà sicuramente composto da persone del luogo, basta leggere il regolamento per capire come avvengono le nomine, pertanto il sacrificio imposto alla collettività eoliana appare del tutto irragionevole.
Le Associazioni Venatorie Eoliane, sono contrarie all'istituzione del parco non accettando nessun genere di compromesso, in quanto, nelle Isole Eolie, per tutelare il territorio bastano già i vincoli presenti, ciò che occorre è solo un maggiore controllo, in particolare, potenziando il corpo forestale che rispetto alle esigenze delle isole è sotto-organico.
Si rimprovera all'amministrazione locale di non aver tenuto sino ad oggi alcuna campagna di sensibilizzazione della collettività sui pro ed i contro dell'istituzione di una simile area protetta e su come questa inciderà sulla vita quotidiana della nostra comunità, avendo tenuto un atteggiamento passivo ed a meno di un mese dalla perimetrazione del Parco.
Anche noi siamo fieri ed orgogliosi che le nostre isole sono Patrimonio dell'Umanità, ci mancherebbe, saremmo dei folli a pensarla diversamente, ma stranamente, ci chiediamo: Tutto questo, quanti altri sacrifici comporterà per la comunità eoliana?
Visto che fino ad oggi si è adottata una strana linea politica: Prima proibiamo e chiudiamo...(come è avvenuto nel caso delle cave di pomice), beh, poi si vedrà!!!
E' sotto gli occhi di tutti come l'applicazione di una politica, rivolta a tutelare ad ogni costo il territorio, non controbilanciata dalla creazione di nuovi posti di lavoro o quantomeno da impieghi alternativi, non ha fatto altro che paralizzare l'economia dell'isola, facendo crescere in maniera esponenziale la disoccupazione.
Non vorremmo che una simile politica scellerata venisse applicata anche per l'istituzione del Parco, dietro false promesse di finanziamenti e posti di lavoro, poiché vedere altri disoccupati che protestano e vagano per la Casa Comunale è una sconfitta per le nostre isole, ma soprattutto, è un offesa per la dignità di tutte quelle persone oneste che hanno fatto del lavoro e della famiglia la loro unica ragione di vita.
Si ricordi, infine, come in passato, per l'istituzione delle riserve naturali, la comunità eoliana si era espressa contro le aree protette, rifiutandole per ben due volte, ormai stanca delle decine di vincoli imposti dall'alto, presentando in consiglio comunale una petizione popolare con oltre 1.500 firme raccolte in soli due giorni grazie all'opera dei cacciatori ed anche questa volta, tutti uniti, indipendentemente dall'associazione di appartenenza, siamo pronti a scendere in campo, chiedendo la collaborazione delle associazioni venatorie nazionali e regionali, del Partito Caccia Ambiente, dei politici e di tutti coloro che hanno a cuore la caccia, la pesca e le antiche tradizioni, per difendere il territorio delle nostre isole da questa ennesima vergogna.
Lipari, lì 01/03/2010
Federazione Italiana della Caccia
il Presidente della sezione locale
Geom. Angelo Scafidi
Enalcaccia
il Presidente della sezione locale
Antonino Acquaro
IL TESTO:
Da qualche giorno circolano notizie ufficiali dell'imminente perimetrazione dell'istituendo Parco delle Isole Eolie, addirittura entro la fine di Marzo del corrente anno, decantando i molti benefici che tale area protetta apporterà alla comunità eoliana senza però considerare gli svantaggi e le ripercussioni negative che il Parco avrà sulla stessa.
A nostro avviso sarebbe stato più corretto informare la cittadinanza su quelli che sono gli effetti positivi e negativi di un Parco naturale e di un Area Marina Protetta, prima di procedere a qualsiasi perimetrazione, ma, come al solito, come è avvenuto per le Riserve Naturali e per tutti gli altri vincoli terrestri presenti nell'Arcipelago Eoliano (zps, sic, vincolo paesaggistico ed idrogeologico ecc.), anche questo ci viene imposto dall'alto, da parte di un ministro che si reca nel nostro arcipelago solo per passare qualche settimana di vacanze, durante il periodo estivo, disconoscendo totalmente le realtà e le problematiche locali.
Cosa ancora più grave è che qualcuno parla di successo, che l'istituzione di queste aree protette, non sarebbe altro che il frutto di una lunga e complessa opera di concertazione iniziata da diversi anni con le categorie interessate, tuttavia, ci preme sottolineare che nessuna categoria interessata è mai stata interpellata, né tantomeno vi è stata alcuna campagna di informazione.
E' palese come l'istituzione di una simile area protetta danneggi pesantemente alcune categorie, quali, cacciatori, agricoltori, proprietari terrieri, allevatori e pescatori, oltre ad essere in contrasto con la Legge 157/92 che stabilisce: “Il territorio agro-silvo-pastorale di ogni regione è destinato per una quota dal 20 al 30 per cento a protezione della fauna selvatica”; e con la Legge Regionale 33/97 che all’art. 14 comma 3 stabilisce: “È destinata a protezione della fauna selvatica una quota del 25 per cento del territorio agro-silvo-pastorale di ciascuna provincia regionale, ivi compresi i territori nei quali sia comunque vietata l'attività venatoria anche per effetto di altre leggi e disposizioni. Nelle isole minori la quota del 25 per cento va computata nell'ambito del proprio territorio”; ed ancora al comma 4: “Il territorio agro-silvo-pastorale di cui al comma 3 comprende anche le oasi di protezione e rifugio della fauna selvatica, le zone di ripopolamento e cattura ed il centro pubblico di riproduzione e smistamento della fauna selvatica di cui agli articoli successivi, i parchi e le riserve naturali”
Nel regolamento che disciplina tali aree protette vige il divieto di: cattura, raccolta e danneggiamento delle specie animali e vegetali nonché l'asportazione di minerali e di reperti archeologici, alterazione dell'ambiente geofisico e delle caratteristiche chimiche e idrobiologiche delle acque, introduzione di armi, di esplosivi e ogni altro mezzo distruttivo e di cattura, navigazione a motore ecc., basta leggere questo regolamento per capire come all'interno di simili aree protette, attività come la caccia, la pesca, la pastorizia, la raccolta di funghi, la stessa agricoltura e l'edilizia verrebbero fortemente limitate se non addirittura cancellate.
Tuttavia, per quanto riguarda la caccia, l'unica specie stanziale cacciabile sul nostro territorio è il coniglio selvatico che è una specie molto prolifera che arreca gravi danni all'agricoltura, la caccia a questo selvatico, oltre a rappresentare una tradizione isolana, soprattutto nelle isole di Lipari e di Vulcano, affonda le proprie radici nel tempo e vede impegnati, oggi, oltre 350 cacciatori locali e serve anche a contenere il numero di questi mammiferi ed evitare il loro dilagare.
La caccia nel nostro arcipelago non ha mai arrecato alcun danno, né viene vista dalla popolazione locale come attività di disturbo, né si sono mai verificati incidenti, essendo prevalentemente praticata in zone lontane dai centri abitati.
Il cacciatore eoliano è in perenne contatto con la natura e più di ogni altra persona ha conoscenza dei luoghi, dei sentieri e dei mutamenti ambientali ed ha interesse alla conservazione dell'ambiente che lo circonda ed è sempre stato contrario a qualsiasi forma di deturpazione ambientale.
L'istituzione del Parco oltre a cancellare la caccia ed a limitare la pesca, avrà gravi ripercussioni anche sul mondo agricolo, sull'artigianato e sulla proprietà privata, infatti i proprietari dei terreni ricadenti all'interno del perimetro protetto, vedranno letteralmente crollare il loro valore di mercato, nonché saranno soggetti al disbrigo di tutta una serie di pratiche burocratiche per la loro fruizione, oltre quanto previsto dall’art. 15 comma 1 della L. 394/91 (Legge sui Parchi) ovvero: “L'Ente Parco, nel quadro del programma di cui al comma 7, può prendere in locazione immobili compresi nel parco o acquisirli, anche mediante espropriazione o esercizio del diritto di prelazione di cui al comma 5, secondo le norme generali vigenti”.
Tutto ciò penalizza pesantemente i proprietari di terreni e di ruderi che ricadono all’interno dell'area protetta, comprimendo il loro diritto di proprietà.
Per quanto riguarda l’attività venatoria, non si vede quali spiragli possano esserci per integrare i cacciatori in una realtà come quella del Parco, essendo l'attività venatoria all'interno dei Parchi vietata.
Vivendo in una realtà isolana, è improponibile che un cacciatore Eoliano debba spostarsi in Sicilia o in altri luoghi per poter esercitare un suo diritto, riconosciuto dalla Legge Italiana, che è quello di andare a caccia, in quanto dovrebbe fare domanda di ammissione e dopo l'eventuale ammissione, pagare, per poter esercitare la caccia in altri A.T.C., ma soprattutto dovrebbe sobbarcarsi dei costi spropositati per tali spostamenti che trasformerebbero l'attività venatoria, nelle Isole Eolie, in uno sport da nababbi.
Gli americani, oltre a darci lezioni di democrazia, ci danno anche lezioni in materia di tutela ambientale, basti pensare alle cd. Aree Wilderness, si tratta di aree protette che pongono dei vincoli molto forti, ma tutto-sommato, non mummificano il territorio come i parchi, conservando gli habitat di molte specie animali e vegetali ed inoltre sono vivibili dai cacciatori, dai pescatori, dai cercatori di funghi e dai pastori.
Al loro interno, la caccia, praticata nel rispetto di un codice etico, non viene vista come un danno o come attività di disturbo per l'ambiente.
Al contrario delle zone a Parco o a Riserva Naturale, dove questi usi consuetudinari sono di solito vietati o impositivamente sottoposti a rigida disciplina dalle autorità politiche superiori, quali Stato o Regioni.
Infatti, nel nostro paese, sia da parte della politica nazionale che di quella regionale, vige un metodo autoritario ed impositivo con il quale si stanno istituendo Parchi Nazionali e Regionali, spesso consentiti dalle autorità locali solo perché sotto “pressione” o dietro promesse economiche (sono noti i pentimenti di molte amministrazioni comunali, allettate ad entrare nei Parchi con promesse di finanziamenti poi mai mantenuti o di sviluppi socio-economici mai verificatisi).
Una decisione così importante, come l'istituzione di un Parco, non può essere presa di punto in bianco solo da un drappello di politici locali, sempre pronti a chinare il capo ed a obbedire con atteggiamenti servilisti, alle decisioni del ministro di turno, pertanto, motiviamo il nostro dissenso rispetto ad una simile iniziativa, poiché ci sembra giusto e corretto che i cittadini eoliani, siano consapevoli del sacrificio che verrà loro imposto, evidenziando come in Sicilia l'istituzione di tutte queste aree protette ha comportato solo una mummificazione del territorio a causa dei pesanti vincoli, senza alcuna ricaduta positiva per l'economia.
In realtà le condizioni di gran parte dei Parchi Nazionali e Regionali è oggi scoraggiante, le popolazioni sono insoddisfatte, gli squilibri ambientali e faunistici gravissimi, i danni alla flora e alle colture, in certe aree protette del paese, sono evidenti ed accertabili, senza poi contare l'emorragia di denaro pubblico che lo Stato deve sostenere per gestire queste aree e nel rifondere i danni causati alle colture dal sovrappopolamento degli animali ed il tutto si ripercuote inesorabilmente sulle tasche degli italiani, tanto che ormai da tempo si parla di una modifica della legge 394/91 che disciplina i Parchi, trattandosi ormai di una legge antiquata, poiché in Italia molti animali entrano tra le specie protette, ma nessuno esce da questo elenco, neppure nell'ipotesi in cui si verifichi un sovrappopolamento e diventi nocivo.
Il territorio delle Isole Eolie risulta per 80% sottoposto a vincoli di ogni genere che di fatto strangolano la nostra economia, basti pensare che l'isola di Lipari, tutt'oggi non ha un porto sicuro che garantisca agli abitanti la piena mobilità con la terraferma, infatti, basta qualche nodo di vento per far saltare i collegamenti marittimi per giorni, facendo sì che i pendolari debbano spendere una parte dei loro stipendi in alberghi, ristoranti e costosi viaggi a bordo di elicotteri che atterrano su piste improvvisate alla meglio, poiché se escludiamo quella dell'Ospedale, utilizzata per il pronto soccorso, non esiste neppure una pista ad hoc per questi velivoli.
Paradossalmente, è anche incerto il futuro delle attuali compagnie di navigazione e lo dimostrano gli scioperi e l'occupazione di qualche traghetto da parte della popolazione locale inferocita dai continui tagli, così rischiando, le nostre amate Isole Eolie, Patrimonio dell'Umanità, inserite nella World Heritage List, di rimanere isolate dal resto del mondo.
Non è neppure un mistero che, per una famiglia di turisti, raggiungere le Isole Eolie, oltre ad essere un odissea, ha dei costi eccessivi che inducono molti ad optare per altre località, dove potranno trascorrere, con lo stesso budget di denaro, qualche giorno di vacanza in più.
Orbene, mancando tutte queste strutture primarie, non si vede come sia pensabile realizzare un Parco, mummificando un territorio e penalizzando l'intera collettività, per offrire che cosa?
E' impensabile fare turismo durante il periodo invernale se non siamo neppure in grado di assicurare il rientro dei nostri ospiti, cosa che non avviene in altre località, facendogli saltare le prenotazioni dei treni o degli aerei, né si può pensare di farli rientrare a bordo di elicotteri, poiché anche il sorvolo, delle aree protette nelle Eolie, con questi mezzi è stato oggetto di contestazione da parte di qualche frangia ambientalista, poiché sembrerebbe, a loro dire, che ciò arrecherebbe disturbo e stress alla fauna.
Il turismo all'interno dei Parchi rappresenta solo una piccola parte marginale e trascurabile del flusso turistico che investe la Sicilia e non è un mistero che molti di questi Parchi si sono rivelati solo un flop, ma ancora più scorrette ci sembrano le promesse di opportunità lavorative, quando si sa benissimo che quelle create da siffatte istituzioni sono molto limitate e riservate a pochissimi eletti, l'Ente Gestore del Parco, che dovrà gestire anche il sito UNESCO, non sarà sicuramente composto da persone del luogo, basta leggere il regolamento per capire come avvengono le nomine, pertanto il sacrificio imposto alla collettività eoliana appare del tutto irragionevole.
Le Associazioni Venatorie Eoliane, sono contrarie all'istituzione del parco non accettando nessun genere di compromesso, in quanto, nelle Isole Eolie, per tutelare il territorio bastano già i vincoli presenti, ciò che occorre è solo un maggiore controllo, in particolare, potenziando il corpo forestale che rispetto alle esigenze delle isole è sotto-organico.
Si rimprovera all'amministrazione locale di non aver tenuto sino ad oggi alcuna campagna di sensibilizzazione della collettività sui pro ed i contro dell'istituzione di una simile area protetta e su come questa inciderà sulla vita quotidiana della nostra comunità, avendo tenuto un atteggiamento passivo ed a meno di un mese dalla perimetrazione del Parco.
Anche noi siamo fieri ed orgogliosi che le nostre isole sono Patrimonio dell'Umanità, ci mancherebbe, saremmo dei folli a pensarla diversamente, ma stranamente, ci chiediamo: Tutto questo, quanti altri sacrifici comporterà per la comunità eoliana?
Visto che fino ad oggi si è adottata una strana linea politica: Prima proibiamo e chiudiamo...(come è avvenuto nel caso delle cave di pomice), beh, poi si vedrà!!!
E' sotto gli occhi di tutti come l'applicazione di una politica, rivolta a tutelare ad ogni costo il territorio, non controbilanciata dalla creazione di nuovi posti di lavoro o quantomeno da impieghi alternativi, non ha fatto altro che paralizzare l'economia dell'isola, facendo crescere in maniera esponenziale la disoccupazione.
Non vorremmo che una simile politica scellerata venisse applicata anche per l'istituzione del Parco, dietro false promesse di finanziamenti e posti di lavoro, poiché vedere altri disoccupati che protestano e vagano per la Casa Comunale è una sconfitta per le nostre isole, ma soprattutto, è un offesa per la dignità di tutte quelle persone oneste che hanno fatto del lavoro e della famiglia la loro unica ragione di vita.
Si ricordi, infine, come in passato, per l'istituzione delle riserve naturali, la comunità eoliana si era espressa contro le aree protette, rifiutandole per ben due volte, ormai stanca delle decine di vincoli imposti dall'alto, presentando in consiglio comunale una petizione popolare con oltre 1.500 firme raccolte in soli due giorni grazie all'opera dei cacciatori ed anche questa volta, tutti uniti, indipendentemente dall'associazione di appartenenza, siamo pronti a scendere in campo, chiedendo la collaborazione delle associazioni venatorie nazionali e regionali, del Partito Caccia Ambiente, dei politici e di tutti coloro che hanno a cuore la caccia, la pesca e le antiche tradizioni, per difendere il territorio delle nostre isole da questa ennesima vergogna.
Lipari, lì 01/03/2010
Federazione Italiana della Caccia
il Presidente della sezione locale
Geom. Angelo Scafidi
Enalcaccia
il Presidente della sezione locale
Antonino Acquaro
Comunicato commerciale
Si cerca socio/a con cui iniziare attività di intermediazione finanziaria/immobiliare/assicurativa. Non servono capitali ma solo buona volontà e serietà professionale.
Per maggiorni informazioni rivolgersi al 366-8043762 o inviare mail a questo indirizzo grico@virgilio.it
Per maggiorni informazioni rivolgersi al 366-8043762 o inviare mail a questo indirizzo grico@virgilio.it
I "tagli" Siremar sulle Eolie e il "trasferimento" della nave veloce "Isola di Vulcano" in Adriatico. Interviene il consigliere Biviano
Ha per oggetto "Movimento navi sociali e noleggio nave “Isola di Vulcano” la nota che il consigliere comunale Giacomo Biviano (PD) ha inviato al Ministero dei Trasporti Repubblica Italiana, alla Società Siremar, all' Assessorato ai Trasporti Regione Sicilia e, p.c., al Sindaco del Comune di Lipari.
IL TESTO:
Nei giorni scorsi la società Siremar ha comunicato il nuovo movimento delle navi sociali a seguito della necessità di adeguamento del naviglio alle Direttive 2003/25/CE “Stockholm Agreement”. L'uscita dal servizio dell'unità Paolo Veronesi, richiamata in cantiere, e il dirottamento della Novelli in sostituzione, ha portato così' alla riduzione nel settore Eolie di una nave.
CONSIDERATO
che tali motivazioni porteranno altre navi ad essere richiamate in cantiere nei prossimi mesi, per consentire ai mezzi stessi di espletare gli adeguamenti tecnici necessari;
La frequente soppressione di corse di aliscafi e navi per motivazioni attribuite spesso alle condizioni meteo marine o all'avaria dei mezzi;
L'attuale piano a tre dei mezzi veloci, invece di quello a quattro, così come previsto dal ministero, e la conseguente riduzione di corse giornaliere;
L' esiguità e l'inadeguatezza dei mezzi in dotazione alla Siremar che non consentono di prevedere la sostituzione di mezzi già impegnati su rotte insopprimibili;
L'altissimo costo che abitanti, visitatori e operatori turistici sono costretti a pagare per la conseguente soppressione delle corse;
La non assoluta condivisione di una politica societaria che ha previsto la riduzione di un'unità navale senza prima predisporne un'altra in sostituzione, che oltretutto risultava percorribile.
ALLA LUCE DI QUANTO SOPRA, SI CHIEDE DI SAPERE:
SE CORRIPONDE AL VERO CHE LA SIREMAR, IN QUESTI GIORNI, HA NOLEGGIATO ALLA SOCIETA' MADRE “TIRRENIA” LA NAVE “ISOLA DI VULCANO”, TRASFERENDO QUEST' ULTIMA NELLE ACQUE DELL'ADRIATICO, SULLA TRATTA CON LE ISOLE TREMITI.
SE SI, QUALI SONO I MOTIVI DI UNA SCELTA A DIR POCO INCOMPRENSIBILE, DATO CHE LA STESSA NAVE AVREBBE POTUTO GARANTIRE I COLLEGAMENTI CON LE ISOLE EOLIE IN SOSTITUZIONE DELLE UNITA' NAVALI SOGGETTE AGLI ADEGUAMENI TECNICI, PER ALTRO PREVEDIBILI.
SE IL MINISTERO DEI TRASPORTI E' A CONOSCENZA DI TALI SCELTE E SE INTENDE DIFFIDARE LA SOCIETA' PER UNA POLITICA SOCIETARIA CHE, ALLA LUCE DI QUANTO PROBABILMETE VERIFICATOSI, NON GARANTISCE ASSOLUTAMENTE QUELLA CONTINUITA' TERRITORIALE RICONOSCIUTA DALLA STESSA COMUNITA' EUROPEA.
SI CHIEDE, INOLTRE,
ALLA SIREMAR di provvedere immediatamente alla sostituzione della nave “Pietro Novelli” con un'altra unità navale, se il caso noleggiandola, e in futuro di prevedere e programmare la sostituzione dei mezzi che di volta in volta dovranno essere richiamati in cantiere per gli adeguamenti tecnici necessari.
Al MINISTERO DEI TRASPORTI di prevedere, nella definizione delle convenzioni con i vettori che in futuro andranno a gestire il servizio, delle precise e forti clausole sanzionatrici per eventuali soppressioni di corse e/o tratte non dovute a motivi prevedibili; dei meccanismi di monitoraggio tali da garantire il rispetto dei diritti dei cittadini, con riferimento alla qualità del servizio, alla frequenza e alla effettiva effettuabilità delle corse.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
(Dott. Giacomo Biviano)
IL TESTO:
Nei giorni scorsi la società Siremar ha comunicato il nuovo movimento delle navi sociali a seguito della necessità di adeguamento del naviglio alle Direttive 2003/25/CE “Stockholm Agreement”. L'uscita dal servizio dell'unità Paolo Veronesi, richiamata in cantiere, e il dirottamento della Novelli in sostituzione, ha portato così' alla riduzione nel settore Eolie di una nave.
CONSIDERATO
che tali motivazioni porteranno altre navi ad essere richiamate in cantiere nei prossimi mesi, per consentire ai mezzi stessi di espletare gli adeguamenti tecnici necessari;
La frequente soppressione di corse di aliscafi e navi per motivazioni attribuite spesso alle condizioni meteo marine o all'avaria dei mezzi;
L'attuale piano a tre dei mezzi veloci, invece di quello a quattro, così come previsto dal ministero, e la conseguente riduzione di corse giornaliere;
L' esiguità e l'inadeguatezza dei mezzi in dotazione alla Siremar che non consentono di prevedere la sostituzione di mezzi già impegnati su rotte insopprimibili;
L'altissimo costo che abitanti, visitatori e operatori turistici sono costretti a pagare per la conseguente soppressione delle corse;
La non assoluta condivisione di una politica societaria che ha previsto la riduzione di un'unità navale senza prima predisporne un'altra in sostituzione, che oltretutto risultava percorribile.
ALLA LUCE DI QUANTO SOPRA, SI CHIEDE DI SAPERE:
SE CORRIPONDE AL VERO CHE LA SIREMAR, IN QUESTI GIORNI, HA NOLEGGIATO ALLA SOCIETA' MADRE “TIRRENIA” LA NAVE “ISOLA DI VULCANO”, TRASFERENDO QUEST' ULTIMA NELLE ACQUE DELL'ADRIATICO, SULLA TRATTA CON LE ISOLE TREMITI.
SE SI, QUALI SONO I MOTIVI DI UNA SCELTA A DIR POCO INCOMPRENSIBILE, DATO CHE LA STESSA NAVE AVREBBE POTUTO GARANTIRE I COLLEGAMENTI CON LE ISOLE EOLIE IN SOSTITUZIONE DELLE UNITA' NAVALI SOGGETTE AGLI ADEGUAMENI TECNICI, PER ALTRO PREVEDIBILI.
SE IL MINISTERO DEI TRASPORTI E' A CONOSCENZA DI TALI SCELTE E SE INTENDE DIFFIDARE LA SOCIETA' PER UNA POLITICA SOCIETARIA CHE, ALLA LUCE DI QUANTO PROBABILMETE VERIFICATOSI, NON GARANTISCE ASSOLUTAMENTE QUELLA CONTINUITA' TERRITORIALE RICONOSCIUTA DALLA STESSA COMUNITA' EUROPEA.
SI CHIEDE, INOLTRE,
ALLA SIREMAR di provvedere immediatamente alla sostituzione della nave “Pietro Novelli” con un'altra unità navale, se il caso noleggiandola, e in futuro di prevedere e programmare la sostituzione dei mezzi che di volta in volta dovranno essere richiamati in cantiere per gli adeguamenti tecnici necessari.
Al MINISTERO DEI TRASPORTI di prevedere, nella definizione delle convenzioni con i vettori che in futuro andranno a gestire il servizio, delle precise e forti clausole sanzionatrici per eventuali soppressioni di corse e/o tratte non dovute a motivi prevedibili; dei meccanismi di monitoraggio tali da garantire il rispetto dei diritti dei cittadini, con riferimento alla qualità del servizio, alla frequenza e alla effettiva effettuabilità delle corse.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
(Dott. Giacomo Biviano)
Fino al 5 marzo astensione di giudici onorari e giudici di pace
Astensione congiunta fino a venerdì 5 per i giudici di pace, i giudici onorari di tribunale e i vice procuratori, dalle udienze civili e penali. L'iniziativa è concordata tra Angdp, Federmot, e Magistrati onorari uniti. Questo nonostante la convocazione delle categorie da parte del ministro della Giustizia Alfano per oggi, poiché afferma l'Angdp «non sono venute meno le ragioni che hanno indotto la magistratura laica a proclamare scioperi comuni», l'organismo infatti chiede «il ritiro del disegno di legge sulla riforma» poiché «non ha recepito alcuna istanza dei cosiddetti onorari».
In una nota diffusa dalla segreterie provinciali si legge che «la dichiarata riforma annunciata dal Ministro non muta l'assetto attuale della magistratura onoraria (disattendendo i dicta della Corte Costituzionale, che finora non aveva censurato l'attuale normativa solo in virtù della sua temporaneità), rinnovando la disciplina solo in senso ancora più afflittivo per coloro che, proprio a dire del ministro, contribuiscono in modo determinante al funzionamento della giustizia in Italia "con ammirevole impegno e abnegazione"».
Si legge ancora in un comunicato della Federmot che si «continua ad affidare la tutela di diritti fondamentali dei cittadini a una giurisdizione precaria», ed è anacronistico «mantenere un sistema di pagamento a cottimo e nell'omettere di riconoscere copertura in caso di malattia, maternità, previdenza proprio a coloro che devono, tra l'altro, sanzionare i datori di lavoro in caso di mancato versamento dei contributi previdenziali». Si auspica quindi «una valorizzazione della professionalità dei magistrati onorari in servizio».
In una nota diffusa dalla segreterie provinciali si legge che «la dichiarata riforma annunciata dal Ministro non muta l'assetto attuale della magistratura onoraria (disattendendo i dicta della Corte Costituzionale, che finora non aveva censurato l'attuale normativa solo in virtù della sua temporaneità), rinnovando la disciplina solo in senso ancora più afflittivo per coloro che, proprio a dire del ministro, contribuiscono in modo determinante al funzionamento della giustizia in Italia "con ammirevole impegno e abnegazione"».
Si legge ancora in un comunicato della Federmot che si «continua ad affidare la tutela di diritti fondamentali dei cittadini a una giurisdizione precaria», ed è anacronistico «mantenere un sistema di pagamento a cottimo e nell'omettere di riconoscere copertura in caso di malattia, maternità, previdenza proprio a coloro che devono, tra l'altro, sanzionare i datori di lavoro in caso di mancato versamento dei contributi previdenziali». Si auspica quindi «una valorizzazione della professionalità dei magistrati onorari in servizio».
Pallavolo: domenica negativa
Comunicato stampa
Domenica ancora negativa per gli atleti eoliani, ma per situazioni “penalizzanti”.
Iniziamo con la squadra maschile Avis-Lipari che contro lo Jonio Volley Messina ha perso per 3 set a 0.
Una partita combattuta dove i padroni di casa hanno tirato fuori la grinta e la determinazione per vincere, ma che purtroppo si sono infranti contro la maggiore esperienza della Jonio Volley: prima nel girone senza aver subito nessuna sconfitta e formata da atleti di categoria superiore. Nonostante ciò al termine della partita i giovani eoliani sono usciti dal campo tra gli applausi del pubblico per aver lottato su ogni pallone, mettendo in crisi la squadra ospite ogni volta che qualche titolare restava fuori, dimostrando che i giovani dell’Avis volley tecnicamente non demeritano nemmeno di fronte al quotato avversario, ma il problema è la mancanza di esperienza. Tutto ciò fa ben sperare per il futuro in previsione di poter raggiungere l'agognata salvezza.
La squadra femminile di prima divisione si è ritrovata in formazione ridotta a causa della gita scolastica a cui hanno preso parte tre elementi. E' stato necessario dunque utilizzare le giovanissime Sara Greco e Martina Caruso titolari nella squadra di seconda divisione.
La trasferta a Barcellona contro la Polisportiva Sirio, è stata sì una sconfitta per 3 set a 0, ma ha visto l’esordio di Sara come alzatrice, dopo una settimana d’influenza, e di Martina come schiacciatrice di mano.
Le fasi di gioco nonostante tutto sono state semplici e regolari e in alcuni momenti le eoliane erano addirittura in vantaggio. Purtroppo è stato difficile per le titolari sopperire alla giovane formazione e nonostante gli sforzi hanno ceduto ad una squadra che in fondo non era brillante.
Patrizia Lo Surdo
Domenica ancora negativa per gli atleti eoliani, ma per situazioni “penalizzanti”.
Iniziamo con la squadra maschile Avis-Lipari che contro lo Jonio Volley Messina ha perso per 3 set a 0.
Una partita combattuta dove i padroni di casa hanno tirato fuori la grinta e la determinazione per vincere, ma che purtroppo si sono infranti contro la maggiore esperienza della Jonio Volley: prima nel girone senza aver subito nessuna sconfitta e formata da atleti di categoria superiore. Nonostante ciò al termine della partita i giovani eoliani sono usciti dal campo tra gli applausi del pubblico per aver lottato su ogni pallone, mettendo in crisi la squadra ospite ogni volta che qualche titolare restava fuori, dimostrando che i giovani dell’Avis volley tecnicamente non demeritano nemmeno di fronte al quotato avversario, ma il problema è la mancanza di esperienza. Tutto ciò fa ben sperare per il futuro in previsione di poter raggiungere l'agognata salvezza.
La squadra femminile di prima divisione si è ritrovata in formazione ridotta a causa della gita scolastica a cui hanno preso parte tre elementi. E' stato necessario dunque utilizzare le giovanissime Sara Greco e Martina Caruso titolari nella squadra di seconda divisione.
La trasferta a Barcellona contro la Polisportiva Sirio, è stata sì una sconfitta per 3 set a 0, ma ha visto l’esordio di Sara come alzatrice, dopo una settimana d’influenza, e di Martina come schiacciatrice di mano.
Le fasi di gioco nonostante tutto sono state semplici e regolari e in alcuni momenti le eoliane erano addirittura in vantaggio. Purtroppo è stato difficile per le titolari sopperire alla giovane formazione e nonostante gli sforzi hanno ceduto ad una squadra che in fondo non era brillante.
Patrizia Lo Surdo
Lipari. Domani la "Filippo La Rosa onlus" presenta ufficialmente il corso di formazione per diplomandi geometri
COMUNICATO STAMPA
La Filippo La Rosa Onlus ,informa che giorno 3 marzo 2010 alle ore 11:00, presso l'aula magna dell'Istituo Superiore Isa Conti Eller Vainicher, sarà presentato ufficialmente il corso di formazione per diplomandi geometri che l'associazione ha organizzato con i propri sponsor, per dare ai giovani eoliani una opportunità formativa, che completa l'offerta didattica data dalla scuola.
Alla presentazione parteciperanno i docenti del corso stesso, che hanno messo a disposizione dei ragazzi la loro professionalità ed esperienza, i rappresentanti delle istituzioni ,oltre alle imprese edili che hanno garantito il loro sostegno al corso con la disponibilità allo stage formativo presso i loro cantieri.
Anche il comune di Lipari, ha dato disponibilità affinchè i giovani geometri, post diploma, possano seguire uno stage formativo presso gli uffici tecnici comunali.
Il periodo di stage formativi, con il supporto del colleggio dei geometri e della scuola edile della Provincia di Messina, sarà valido ai fini del perido di pratica per l'abilitazione alla professione di geometra.
Un grazie in anticipo a tutti coloro che hanno sostenuto questa iniziativa, e ne hanno consentito l'avvio.
Il corso avrà una durata complessiva di 120 ore, tra lezioni e stage formativi.
Questi l'elenco dei docenti:
Dott. Ing. Gaetano Merlino
Dott. Ing. Massimiliano Cortese
Dott. Arch. Luana Biviano
Dott.ssa Anna Spinella
Dott.ssa Milena Profilio
Geom. Salvatore Spartà
Geom. Claudio Benenati
Perito Industriale Filippo Sabato
Rag. Roberta Cacace
Geom. Bernadette Marsile
Geom. Addamo Kevin
La Filippo LA Rosa Onlus è certa che tale iniziativa "PILOTA", con il sostegno di chi crede al merito dei Giovani eoliani,
possa essere un punto di partenza per una futura esperienza formativa ancora più completa.
Il Presidente
Ing. Gaetano Merlino
La Filippo La Rosa Onlus ,informa che giorno 3 marzo 2010 alle ore 11:00, presso l'aula magna dell'Istituo Superiore Isa Conti Eller Vainicher, sarà presentato ufficialmente il corso di formazione per diplomandi geometri che l'associazione ha organizzato con i propri sponsor, per dare ai giovani eoliani una opportunità formativa, che completa l'offerta didattica data dalla scuola.
Alla presentazione parteciperanno i docenti del corso stesso, che hanno messo a disposizione dei ragazzi la loro professionalità ed esperienza, i rappresentanti delle istituzioni ,oltre alle imprese edili che hanno garantito il loro sostegno al corso con la disponibilità allo stage formativo presso i loro cantieri.
Anche il comune di Lipari, ha dato disponibilità affinchè i giovani geometri, post diploma, possano seguire uno stage formativo presso gli uffici tecnici comunali.
Il periodo di stage formativi, con il supporto del colleggio dei geometri e della scuola edile della Provincia di Messina, sarà valido ai fini del perido di pratica per l'abilitazione alla professione di geometra.
Un grazie in anticipo a tutti coloro che hanno sostenuto questa iniziativa, e ne hanno consentito l'avvio.
Il corso avrà una durata complessiva di 120 ore, tra lezioni e stage formativi.
Questi l'elenco dei docenti:
Dott. Ing. Gaetano Merlino
Dott. Ing. Massimiliano Cortese
Dott. Arch. Luana Biviano
Dott.ssa Anna Spinella
Dott.ssa Milena Profilio
Geom. Salvatore Spartà
Geom. Claudio Benenati
Perito Industriale Filippo Sabato
Rag. Roberta Cacace
Geom. Bernadette Marsile
Geom. Addamo Kevin
La Filippo LA Rosa Onlus è certa che tale iniziativa "PILOTA", con il sostegno di chi crede al merito dei Giovani eoliani,
possa essere un punto di partenza per una futura esperienza formativa ancora più completa.
Il Presidente
Ing. Gaetano Merlino
Privatizzazione Tirrenia. Nobile chiede convocazione al presidente Berlusconi.
Al Presidente del Consiglio On.le SILVIO BERLUSCONI è indirizzata una "richiesta di convocazione per processo di privatizzazione Gruppo Tirrenia di Navigazione" da parte del presidente USCLAC/UNCDIM, Nobile.
IL TESTO:
Onorevole Presidente,
La scrivente Organizzazione Sindacale, quale rappresentante delle Categorie dei
Comandanti e Direttori di Macchina, nel dichiararne lo stato di agitazione, chiede alla Signoria
Vostra quanto in oggetto con il dichiarato intento di perseguire un accordo quadro nel quale
sia contenuto l’impegno che i bandi di gara di FINTECNA e delle Regioni contengano delle
clausole sociali a tutela dei livelli occupazionali e reddituali dei Lavoratori interessati. Tali
bandi di gara dovranno essere perfezionati attraverso preventiva discussione con i possibili
acquirenti che, nei loro piani industriali, dovranno prevedere lo sviluppo delle Società di
Navigazione in fase di privatizzazione.
Rimanendo in attesa di cortese riscontro, certi che tutte le parti Sociali interessate
abbiamo l’unico obiettivo di perseguire armonioso sviluppo del cabotaggio italiano in un
contesto di giustizia sociale, porgiamo i nostri più distinti saluti.
USCLAC/UNCDIM
Il Presidente
(A. Nobile)
IL TESTO:
Onorevole Presidente,
La scrivente Organizzazione Sindacale, quale rappresentante delle Categorie dei
Comandanti e Direttori di Macchina, nel dichiararne lo stato di agitazione, chiede alla Signoria
Vostra quanto in oggetto con il dichiarato intento di perseguire un accordo quadro nel quale
sia contenuto l’impegno che i bandi di gara di FINTECNA e delle Regioni contengano delle
clausole sociali a tutela dei livelli occupazionali e reddituali dei Lavoratori interessati. Tali
bandi di gara dovranno essere perfezionati attraverso preventiva discussione con i possibili
acquirenti che, nei loro piani industriali, dovranno prevedere lo sviluppo delle Società di
Navigazione in fase di privatizzazione.
Rimanendo in attesa di cortese riscontro, certi che tutte le parti Sociali interessate
abbiamo l’unico obiettivo di perseguire armonioso sviluppo del cabotaggio italiano in un
contesto di giustizia sociale, porgiamo i nostri più distinti saluti.
USCLAC/UNCDIM
Il Presidente
(A. Nobile)
La processione e i festeggiamenti per San Bartolomeo a Sydney (segue domani)
La processione e i festeggiamenti per San Bartolomeo a Sydney (Australia) il 21 febbraio scorso.
Pubblichiamo le seconde 8 foto tra quelle inviateci da Josie Merlino.
Le foto si ingrandiscono cliccandoci sopra.
Pubblichiamo le seconde 8 foto tra quelle inviateci da Josie Merlino.
Le foto si ingrandiscono cliccandoci sopra.
lunedì 1 marzo 2010
S. Marina Salina: Domenico Arabia nuovo assessore
COMUNICATO STAMPA
Il sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo, ha provveduto in data odierna a nominare il Dr. Domenico Arabia Assessore di questo Comune, in seguito alle dimissioni per motivi personali, dell’Assessore Gaetano Tesoriero nei giorni addietro.
Il neo Assessore, che ha ricoperto l’incarico di “Esperto del Sindaco per l’attuazione del programma politico- amministrativo” nell’Amministrazione Lo Schiavo, nonché il ruolo di componente del C.d.a. di Sviluppo Eolie e vice Presidente della stessa Società( dalla quale si è dimesso per incompatibilità) si occuperà di Programmazione, Mobilità e Infrastrutture, tutte deleghe detenute precedentemente dal Sindaco.
Al dimissionario assessore Tesoriero vanno il personale ringraziamento del Sindaco e dell’Amministrazione tutta per il lavoro svolto finora con dedizione, scrupolo e impegno durante gli anni di lavoro per le Comunità di Santa Marina Salina e Lingua.
Il neo Assessore, che ha ricoperto l’incarico di “Esperto del Sindaco per l’attuazione del programma politico- amministrativo” nell’Amministrazione Lo Schiavo, nonché il ruolo di componente del C.d.a. di Sviluppo Eolie e vice Presidente della stessa Società( dalla quale si è dimesso per incompatibilità) si occuperà di Programmazione, Mobilità e Infrastrutture, tutte deleghe detenute precedentemente dal Sindaco.
Al dimissionario assessore Tesoriero vanno il personale ringraziamento del Sindaco e dell’Amministrazione tutta per il lavoro svolto finora con dedizione, scrupolo e impegno durante gli anni di lavoro per le Comunità di Santa Marina Salina e Lingua.
L'ambulanza "sbaglia isola" e...purtroppo...c'è poco da ridere!
Esce l'ambulanza per un soccorso ma ...."sbaglia" isola. E' accaduto stasera a Lipari.
No, non abbiamo un'ambulanza anfibia in grado di trasferirsi di isola in isola ma, semplicemente, è accaduto che il mezzo di soccorso cercava a Lipari il "porto di Levante".
A rimettere l'ambulanziere sulla "retta via" ci ha pensato il consigliere Adolfo Sabatini che, interpellato in prossimità del porto di Sottomonastero, ha fatto presente che il Porto di Levante si trova da tutt'altra parte...in tutt'altra isola...a Vulcano per la precisione.
Ora non sappiamo se si è trattato di un disguido...se alla centrale operativa hanno capito male o inoltrato la richiesta d'intervento nell'isola sbagliata... se l'ambulanza ha sbagliato porto e magari doveva andare a Marina Corta.....se si è trattato di uno scherzo di cattivo gusto da parte di chi ha richiesto l'intervento.
Quel che è certo è che, altre volte, è accaduto che l'ambulanza diretta in una determinata via di Lipari finisca da tutt'altra parte in quanto gli operatori non conoscono strade e stradelle. E siccome, in casi del genere, anche un solo minuto di ritardo può valere una vita, forse sarebbe meglio "istruire" gli operatori sulla "cartellonistica viaria" di Lipari o avere a bordo qualcuno del posto.
No, non abbiamo un'ambulanza anfibia in grado di trasferirsi di isola in isola ma, semplicemente, è accaduto che il mezzo di soccorso cercava a Lipari il "porto di Levante".
A rimettere l'ambulanziere sulla "retta via" ci ha pensato il consigliere Adolfo Sabatini che, interpellato in prossimità del porto di Sottomonastero, ha fatto presente che il Porto di Levante si trova da tutt'altra parte...in tutt'altra isola...a Vulcano per la precisione.
Ora non sappiamo se si è trattato di un disguido...se alla centrale operativa hanno capito male o inoltrato la richiesta d'intervento nell'isola sbagliata... se l'ambulanza ha sbagliato porto e magari doveva andare a Marina Corta.....se si è trattato di uno scherzo di cattivo gusto da parte di chi ha richiesto l'intervento.
Quel che è certo è che, altre volte, è accaduto che l'ambulanza diretta in una determinata via di Lipari finisca da tutt'altra parte in quanto gli operatori non conoscono strade e stradelle. E siccome, in casi del genere, anche un solo minuto di ritardo può valere una vita, forse sarebbe meglio "istruire" gli operatori sulla "cartellonistica viaria" di Lipari o avere a bordo qualcuno del posto.
Lipari. L'Associazione I.Dee organizza "8 marzo e dintorni"
COMUNICATO STAMPA
L’associazione I.Dee, giunta al terzo anno di attività, organizza la terza edizione della manifestazione “ 8 marzo e dintorni”.
Quest’anno l’iniziativa prevede due incontri, che si terranno nella sede del CST in Via Maurolico a Lipari :
sabato 6 marzo alle ore 19,30 “Marinella ed altre storie” raccontate dalla voce e dalla chitarra di Fabrizio Zanotti”, che molti ricorderanno per lo splendido concerto dedicato a De Andrè il 4 settembre scorso a Marina Corta.
Domenica 7 marzo alle ore 18,00 “Omaggio ad Alda Merini” , con la voce di Paola Centurrino e la partecipazione di Emanuela Mondiello.
Gli allestimenti video e fotografici delle due serate sono curati da Elena Caronia ed Emilie Di Paola.
Contiamo sulla partecipazione di tutti.
Lipari, 1 marzo 2010
Il Comitato Direttivo
L’associazione I.Dee, giunta al terzo anno di attività, organizza la terza edizione della manifestazione “ 8 marzo e dintorni”.
Quest’anno l’iniziativa prevede due incontri, che si terranno nella sede del CST in Via Maurolico a Lipari :
sabato 6 marzo alle ore 19,30 “Marinella ed altre storie” raccontate dalla voce e dalla chitarra di Fabrizio Zanotti”, che molti ricorderanno per lo splendido concerto dedicato a De Andrè il 4 settembre scorso a Marina Corta.
Domenica 7 marzo alle ore 18,00 “Omaggio ad Alda Merini” , con la voce di Paola Centurrino e la partecipazione di Emanuela Mondiello.
Gli allestimenti video e fotografici delle due serate sono curati da Elena Caronia ed Emilie Di Paola.
Contiamo sulla partecipazione di tutti.
Lipari, 1 marzo 2010
Il Comitato Direttivo
I-dee organizza a Lipari un laboratorio di teatro-danza
COMUNICATO – STAMPA
L’associazione I.Dee, nell’ambito delle iniziative in programma per il 2010, propone a tutti (soci, simpatizzanti, curiosi) la partecipazione ad un Laboratorio di teatro-danza, condotto da Clara Burgio *
Lo stage si terrà nei giorni di:
venerdì 12 marzo dalle ore 20,00 alle 22,00
sabato 13 marzo dalle ore 16,00 alle 19,00
domenica 14 marzo dalle ore 10,00 alle 13,00
presso la sede della Scuola di danza Magmarhei (Lipari)
Per informazioni su costi ed iscrizioni :
328.2085245
090-9811183
L’associazione I.Dee, nell’ambito delle iniziative in programma per il 2010, propone a tutti (soci, simpatizzanti, curiosi) la partecipazione ad un Laboratorio di teatro-danza, condotto da Clara Burgio *
Lo stage si terrà nei giorni di:
venerdì 12 marzo dalle ore 20,00 alle 22,00
sabato 13 marzo dalle ore 16,00 alle 19,00
domenica 14 marzo dalle ore 10,00 alle 13,00
presso la sede della Scuola di danza Magmarhei (Lipari)
Per informazioni su costi ed iscrizioni :
328.2085245
090-9811183
Cantieri regionali di lavoro. Incontro oggi a Catania
L'assessore regionale al Lavoro, Nicola Leanza, ha incontrato oggi a Catania, nel teatro Sangiorgi, i sindaci dei comuni delle province di Messina, Catania, Siracusa, Ragusa ed Enna, per illustrare le iniziative intraprese e da intraprendere per l'attivazione dei cantieri regionali di lavoro.
Nel video l'intervista a Leanza a conclusione della riunione
Nel video l'intervista a Leanza a conclusione della riunione
Acquacalda: Il mare danneggia le cisterne di alcune abitazioni della zona di S. Gaetano
Ad Acquacalda continua a "piovere sul bagnato". Ai problemi atavici si aggiungono anche i danni che il mare in tempesta ha causato a diverse abitazioni site sul lungomare. Oltre ai "consueti" danni alle strutture abitative i marosi hanno reso insevibili alcune cisterne dell'acqua e danneggiato fortemente altre.
Intanto, come visibile dal video realizzato sabato scorso, anche in condizioni di mare relativamente agitato per la zona del lungomare è sempre "allarme rosso".
IL VIDEO:
Stromboli: Il presidente Lanza su ambulanza e 118
Una lettera è stata inviata dal presidente della Circoscrizione di Stromboli Carlo Lanza alla coordinatrice del servizio di Continuità ass istenziale dott.ssa M. Cinciulla.
Oggetto: Isola di Stromboli. Ambulanza e personale del 118.
Egregia dott.ssa Ciciulla, in riferimento alla lettera di cui all’oggetto mi preme ribadire quanto segue:La suddetta lettera nasce da un’esigenza prioritaria della comunità strombolana di riuscire ad ottenere finalmenteun servizio e un trattamento sanitario di eguale qualità al resto del paese. Come già detto, non si pretende un servizio d’avanguardia, ma quello garantito dalla Costituzione. Il che non è possibile al momento per vari aspetti.
Come già riferito, si chiede che sia funzionante l’ambulanza, che ci sia un autista autorizzato, che la stessa sia dotata di apparecchiature per il primo soccorso (soprattutto per la rianimazione cardio-polmonare), che ci sia presente sul posto un equipe di 118 in grado di ottemperare, con l’ausilio degli strumenti adeguati, ad emergenze da codice rosso.
La mia lettera non intendeva offendere ne tanto meno diffamare i medici del presidio di C.A., ma come detto in precedenza, evidenziare i problemi che caratterizzano la mancanza di un adeguato servizio sanitario per la nostra comunità.
Sono, anzi, siamo coscienti dell’impegno che fino ad ora voi medici del presidio offrite alla comunità soprattuttoin virtù del fatto che nella stragrande maggioranza dei casi operate da soli e senza l’ausilio di strumentazione adeguata, senza ottenere ne la giusta ricompensa economica ne quella morale.
Non crede che nel 2010 in uno Stato civile, un medico non debba essere lasciato in balia di se stesso senza l’aiutodi personale medico e paramedico specializzato? Crede che basti lavorare con scienza e coscienza per colmare le gravi lacune generate da un sistema mal strutturato? Lei crede che su un’isola così distante dalla terraferma, dove il trasporto, in special modo d’inverno, diventa un terno al lotto, non sia auspicabile avere un presidio fisso di 118 che ottemperi alle emergenze per garantire, ai cittadini residenti e anche agli ignari stranieri che frequentano l’isola, il diritto alla salute? Non devo fare ne nomi ne cognomi. Non è mia competenza indagare su presunti fatti di mala sanità, il mio compito è quello di migliorare i servizi sull'isola, individuare problemi e tentare di risolverli. Per il resto, credo che se qualcuno abbia da denunciare dei danni subiti, lo possa fare nelle sedi competenti. Non è meglio individuare quali sono i problemi di un sistema che non va senza aspettare che accada qualcosa di spiacevole? Voi medici m'insegnate che “prevenire è meglio che curare”.
Lei ritiene sia meglio costruire le case secondo i canoni indicati dalle normative antisismiche o piangere i morti e individuare i colpevoli dopo?
Piuttosto che soffermarsi su un termine che il sottoscritto ha scelto in maniera infelice, sarebbe il caso che Lei e i suoi colleghi, vi uniste alla popolazione, per risolvere i problemi evidenziati nella lettera a cui fa riferimento.Voi siete i tecnici!!! Aiutate la comunità di Stromboli ad esercitare un sacrosanto diritto: avere un servizio sanitario adeguato. Io non faccio parte del “partito dell’odio” ne quantomeno di quello dell’amore, queste cose lasciamole dire ai politici. Non fomento niente e nessuno, ma per scelta dei miei concittadini sono il loro portavoce ed è corretto che mi faccia sentire con le autorità competenti se sull’isola di Stromboli le cose non vanno comedovrebbero andare.
Continuo a scrivere lettere all’ASP di competenza sui problemi che comporta il non avere un medico di base sull’isola, sulla mancanza di un servizio primario ed essenziale, ma ad oggi non ho avuto risposta. Perché i miei concittadini non hanno diritto ad una prescrizione medica per un esame come il resto dei cittadini italiani? A tal proposito la comunità, stanca di essere stata dimenticata, ha intenzione di organizzare delle manifestazioni di protesta al fine di ottenere dagli enti preposti risposte certe e non imbarazzanti silenzi. Visto che, come Lei evidenzia nella sua lettera, i medici di base sono strapagati, chiederemo di essere cancellati dalle loro liste in maniera tale da non gravare inutilmente sul servizio sanitario.
Se il medico di base non può garantire la sua presenza sull’isola a causa delle condizioni meteorologiche avverse, allora, sempre che ciò sia possibile, chiederemo di affidare il servizio al vostro presidio con oneri ed onori annessi. Ma il problema va risolto definitivamente. Le pare possibile che ogni qualvolta si richieda l’intervento dell’ambulanza si debba fare ricorso ad autistivolontari, improvvisati e non autorizzati, ai volontari della Misericordia che, nonostante l’estrema generosità, non possono garantire una turnazione h24, specialmente nel periodo estivo?
Stromboli è l’isola più a nord delle isole Eolie e non avendo un ospedale in loco necessità di un presidio medico ben organizzato, strutturato ed attrezzato. La gente è stanca di avere dei servizi da “causa di forza maggiore” nella normalità: e se scoppiasse una vera emergenza?
Io sono convinto che ognuno di noi prima o poi si stanca di lottare contro i mulini a vento e credo altresì che potrebbe essere rischioso per la popolazione, se un medico, stanco della sordità delle Istituzioni, decidesse di ammainare bandiera attenendosi ai protocolli di base, al “minimo sindacale” e demandando ai presidi meglio organizzati compiti che dovrebbe svolgere. Noi tutti non vogliamo che ciò accada. Siamo fermamente convinti che sulle ali dell’entusiasmo si lavori meglio e con maggiori stimoli.
Pertanto Le chiedo in qualità di coordinatore del presidio C.A. di coadiuvarmi per instaurare un tavolo di concertazione per la risoluzione dei problemi evidenziati, con la collaborazione delle Istituzioni in indirizzo, i dirigenti dell’ASP di Messina, del Distretto di Lipari e i responsabili del servizio 118. Tutto questo per poter garantire agli abitanti di Stromboli e ai suoi visitatori, il diritto alla salute e alla vita.
Rimanendo a Sua disposizione per ulteriori chiarimenti e soprattutto per una fattiva collaborazione, porgodistinti saluti.
Il Presidente della Circoscrizione di Stromboli
Carlo Lanza
Oggetto: Isola di Stromboli. Ambulanza e personale del 118.
Egregia dott.ssa Ciciulla, in riferimento alla lettera di cui all’oggetto mi preme ribadire quanto segue:La suddetta lettera nasce da un’esigenza prioritaria della comunità strombolana di riuscire ad ottenere finalmenteun servizio e un trattamento sanitario di eguale qualità al resto del paese. Come già detto, non si pretende un servizio d’avanguardia, ma quello garantito dalla Costituzione. Il che non è possibile al momento per vari aspetti.
Come già riferito, si chiede che sia funzionante l’ambulanza, che ci sia un autista autorizzato, che la stessa sia dotata di apparecchiature per il primo soccorso (soprattutto per la rianimazione cardio-polmonare), che ci sia presente sul posto un equipe di 118 in grado di ottemperare, con l’ausilio degli strumenti adeguati, ad emergenze da codice rosso.
La mia lettera non intendeva offendere ne tanto meno diffamare i medici del presidio di C.A., ma come detto in precedenza, evidenziare i problemi che caratterizzano la mancanza di un adeguato servizio sanitario per la nostra comunità.
Sono, anzi, siamo coscienti dell’impegno che fino ad ora voi medici del presidio offrite alla comunità soprattuttoin virtù del fatto che nella stragrande maggioranza dei casi operate da soli e senza l’ausilio di strumentazione adeguata, senza ottenere ne la giusta ricompensa economica ne quella morale.
Non crede che nel 2010 in uno Stato civile, un medico non debba essere lasciato in balia di se stesso senza l’aiutodi personale medico e paramedico specializzato? Crede che basti lavorare con scienza e coscienza per colmare le gravi lacune generate da un sistema mal strutturato? Lei crede che su un’isola così distante dalla terraferma, dove il trasporto, in special modo d’inverno, diventa un terno al lotto, non sia auspicabile avere un presidio fisso di 118 che ottemperi alle emergenze per garantire, ai cittadini residenti e anche agli ignari stranieri che frequentano l’isola, il diritto alla salute? Non devo fare ne nomi ne cognomi. Non è mia competenza indagare su presunti fatti di mala sanità, il mio compito è quello di migliorare i servizi sull'isola, individuare problemi e tentare di risolverli. Per il resto, credo che se qualcuno abbia da denunciare dei danni subiti, lo possa fare nelle sedi competenti. Non è meglio individuare quali sono i problemi di un sistema che non va senza aspettare che accada qualcosa di spiacevole? Voi medici m'insegnate che “prevenire è meglio che curare”.
Lei ritiene sia meglio costruire le case secondo i canoni indicati dalle normative antisismiche o piangere i morti e individuare i colpevoli dopo?
Piuttosto che soffermarsi su un termine che il sottoscritto ha scelto in maniera infelice, sarebbe il caso che Lei e i suoi colleghi, vi uniste alla popolazione, per risolvere i problemi evidenziati nella lettera a cui fa riferimento.Voi siete i tecnici!!! Aiutate la comunità di Stromboli ad esercitare un sacrosanto diritto: avere un servizio sanitario adeguato. Io non faccio parte del “partito dell’odio” ne quantomeno di quello dell’amore, queste cose lasciamole dire ai politici. Non fomento niente e nessuno, ma per scelta dei miei concittadini sono il loro portavoce ed è corretto che mi faccia sentire con le autorità competenti se sull’isola di Stromboli le cose non vanno comedovrebbero andare.
Continuo a scrivere lettere all’ASP di competenza sui problemi che comporta il non avere un medico di base sull’isola, sulla mancanza di un servizio primario ed essenziale, ma ad oggi non ho avuto risposta. Perché i miei concittadini non hanno diritto ad una prescrizione medica per un esame come il resto dei cittadini italiani? A tal proposito la comunità, stanca di essere stata dimenticata, ha intenzione di organizzare delle manifestazioni di protesta al fine di ottenere dagli enti preposti risposte certe e non imbarazzanti silenzi. Visto che, come Lei evidenzia nella sua lettera, i medici di base sono strapagati, chiederemo di essere cancellati dalle loro liste in maniera tale da non gravare inutilmente sul servizio sanitario.
Se il medico di base non può garantire la sua presenza sull’isola a causa delle condizioni meteorologiche avverse, allora, sempre che ciò sia possibile, chiederemo di affidare il servizio al vostro presidio con oneri ed onori annessi. Ma il problema va risolto definitivamente. Le pare possibile che ogni qualvolta si richieda l’intervento dell’ambulanza si debba fare ricorso ad autistivolontari, improvvisati e non autorizzati, ai volontari della Misericordia che, nonostante l’estrema generosità, non possono garantire una turnazione h24, specialmente nel periodo estivo?
Stromboli è l’isola più a nord delle isole Eolie e non avendo un ospedale in loco necessità di un presidio medico ben organizzato, strutturato ed attrezzato. La gente è stanca di avere dei servizi da “causa di forza maggiore” nella normalità: e se scoppiasse una vera emergenza?
Io sono convinto che ognuno di noi prima o poi si stanca di lottare contro i mulini a vento e credo altresì che potrebbe essere rischioso per la popolazione, se un medico, stanco della sordità delle Istituzioni, decidesse di ammainare bandiera attenendosi ai protocolli di base, al “minimo sindacale” e demandando ai presidi meglio organizzati compiti che dovrebbe svolgere. Noi tutti non vogliamo che ciò accada. Siamo fermamente convinti che sulle ali dell’entusiasmo si lavori meglio e con maggiori stimoli.
Pertanto Le chiedo in qualità di coordinatore del presidio C.A. di coadiuvarmi per instaurare un tavolo di concertazione per la risoluzione dei problemi evidenziati, con la collaborazione delle Istituzioni in indirizzo, i dirigenti dell’ASP di Messina, del Distretto di Lipari e i responsabili del servizio 118. Tutto questo per poter garantire agli abitanti di Stromboli e ai suoi visitatori, il diritto alla salute e alla vita.
Rimanendo a Sua disposizione per ulteriori chiarimenti e soprattutto per una fattiva collaborazione, porgodistinti saluti.
Il Presidente della Circoscrizione di Stromboli
Carlo Lanza
Tributi Italia passa al contrattacco
In un comunicato “Tributi Italia Spa informa che il Consiglio di Stato, IV sez. con ordinanza 916/2010, in data 24 febbraio 2010, ha accolto l’istanza di sospensione di esecutività della sentenza del Tar del Lazio, II sez. n° 01009/2010 del 27 gennaio 2010 confermando il Decreto del Presidente del Consjglio di Stato n° 571 del 3 febbraio 2010”.
La società, pertanto, si legge ancora nel documento continuerà ad espletare il servizio di gestione di tutte le entrate dei comuni in concessione.
“ Tributi Italia- si legge ancora nella nota- si riserva di quantificare gli aspetti evidenti del danno subiti e richiedere il loro ristoro nelle opportune sedi, in particolare nei confronti di quei comuni che hanno pronunciato illegittimamente la revoca, risoluzione o decadenza dal servizio, dichiarandosi comunque disposta a risolvere le questioni insorte con tutti i comuni in sede di composizione dei rispettivi interessi e di tutela dei valori occupazionali ed aziendali”.
La società, pertanto, si legge ancora nel documento continuerà ad espletare il servizio di gestione di tutte le entrate dei comuni in concessione.
“ Tributi Italia- si legge ancora nella nota- si riserva di quantificare gli aspetti evidenti del danno subiti e richiedere il loro ristoro nelle opportune sedi, in particolare nei confronti di quei comuni che hanno pronunciato illegittimamente la revoca, risoluzione o decadenza dal servizio, dichiarandosi comunque disposta a risolvere le questioni insorte con tutti i comuni in sede di composizione dei rispettivi interessi e di tutela dei valori occupazionali ed aziendali”.
Giorgianni, il Movimento per l'Autonomia e il vero problema di questo paese: "la crisi politica". Ci scrive il dott. La Greca
Riceviamo dal dott. Pino La Greca e pubblichiamo:
Ieri mattina un autorevole consigliere comunale del PDL (di cui non farò il nome per evitargli rappresaglie) mi chiedeva cosa ne pensavo della recente polemica tra Giorgianni e l’MPA e dell’attuale situazione politica; come eoliani ci conosciamo da sempre e pur se su opposti fronti politici abbiamo sempre mantenuto rapporti cordiali e civili nel rispetto reciproco delle posizioni.
Negli ultimi quindici anni la classe politica eoliani è stata investita dalla “transumanza partitica”, ed i “cambi di casacca” sono stati così tanti che per raccontarli tutti occorre una versione tascabile dell’enciclopedia Treccani; tuttavia, in tutti i casi il “cambio” è sempre riconosciuto dall’altra parte con un posto in giunta o con una presidenza di società partecipate, o con qualche presenza in un qualche consiglio di amministrazione, in altre parole, si cambia per ottenere un beneficio personale diretto ed immediato. Nel caso di Marco Giorgianni, per stare alla polemica di questo giorni, non abbiamo nulla di tutto questo. L’UDC ha deciso di uscire dall’amministrazione, ha quindi perso posizioni di potere per fare una scelta politica diversa.
Dopo la sconfitta al ballottaggio i consiglieri dell’UDC e Nuovo Giorno che avevano sostenuto la candidatura di Marco Giorgianni hanno proseguito in un’azione politica di opposizione insieme al Centro sinistra, una opposizione chiara, determinata e coesa.
Per quanto di mia conoscenza in quasi tutte le riunione in cui si è discusso delle interrogazioni e delle autoconvocazione da porre in essere, le discussioni sono state intense ed hanno portato alla stesura di documenti condivisi all’unanimità dei presente, la partecipazione di Marco Giorgianni non è mai mancata, lo stesso dicasi per il suo contributo di idee e di esperienza politico-amministrativa. Le forze di opposizione, quindi, sono riuscite ad amalgamare le reciproche esperienze politiche, hanno discusso, si sono confrontate tra di loro, ed hanno prodotto idee, programmi, deliberazioni in tutte le direzione nell’interesse del Paese, senza stare a fare le pulci al passato di ognuno; ogni singolo consigliere ha “portato” nella discussione la propria capacità personale.
Non ritengo di dover entrare nel giudizio dei singoli e dell’atteggiamento dei singoli, ma se sono le azioni che qualificano gli uomini non posso che spezzare una lancia a favore di Marco Giorgianni che ha fatto una scelta, e la sta seguendo con coerenza ed onestà intellettuale.
Il vero problema, la vera crisi politica di questo Paese, è quella che non si parla più di Politica, quella con la P maiuscola, non si affrontano i problemi della nostra collettività. Negli ultimi due anni all’interno del Consiglio Comunale non si è mai affrontato seriamente una discussione sui grandi problemi del nostro Comune, dal Piano Regolatore Generale, ai trasporti Marittimi, ai problemi occupazionali degli ex dipendenti Pumex ai tanti lavori precari dei nostri giovani, alla programmazione complessiva del territorio, dal Parco Nazionale delle Isole Eolie, al Piano di Gestione del sito Unesco al Distretto turistico. Non si parla più, si fa soltanto gossip nel migliore dei casi, da mesi si discute esclusivamente di chi deve andare ad occupare questa o quella poltrona.
Il gruppo di minoranza ha lanciato sempre l’iniziativa per affrontare le discussioni in seno al consiglio comunale, se i partiti che compongono la maggioranza hanno idee e programmi chiedano al Presidente del Consiglio di convocare i consigli comunali su questi argomenti e ci si confronti sulle idee e non sul pettegolezzo da bar.
Giuseppe La Greca
Negli ultimi quindici anni la classe politica eoliani è stata investita dalla “transumanza partitica”, ed i “cambi di casacca” sono stati così tanti che per raccontarli tutti occorre una versione tascabile dell’enciclopedia Treccani; tuttavia, in tutti i casi il “cambio” è sempre riconosciuto dall’altra parte con un posto in giunta o con una presidenza di società partecipate, o con qualche presenza in un qualche consiglio di amministrazione, in altre parole, si cambia per ottenere un beneficio personale diretto ed immediato. Nel caso di Marco Giorgianni, per stare alla polemica di questo giorni, non abbiamo nulla di tutto questo. L’UDC ha deciso di uscire dall’amministrazione, ha quindi perso posizioni di potere per fare una scelta politica diversa.
Dopo la sconfitta al ballottaggio i consiglieri dell’UDC e Nuovo Giorno che avevano sostenuto la candidatura di Marco Giorgianni hanno proseguito in un’azione politica di opposizione insieme al Centro sinistra, una opposizione chiara, determinata e coesa.
Per quanto di mia conoscenza in quasi tutte le riunione in cui si è discusso delle interrogazioni e delle autoconvocazione da porre in essere, le discussioni sono state intense ed hanno portato alla stesura di documenti condivisi all’unanimità dei presente, la partecipazione di Marco Giorgianni non è mai mancata, lo stesso dicasi per il suo contributo di idee e di esperienza politico-amministrativa. Le forze di opposizione, quindi, sono riuscite ad amalgamare le reciproche esperienze politiche, hanno discusso, si sono confrontate tra di loro, ed hanno prodotto idee, programmi, deliberazioni in tutte le direzione nell’interesse del Paese, senza stare a fare le pulci al passato di ognuno; ogni singolo consigliere ha “portato” nella discussione la propria capacità personale.
Non ritengo di dover entrare nel giudizio dei singoli e dell’atteggiamento dei singoli, ma se sono le azioni che qualificano gli uomini non posso che spezzare una lancia a favore di Marco Giorgianni che ha fatto una scelta, e la sta seguendo con coerenza ed onestà intellettuale.
Il vero problema, la vera crisi politica di questo Paese, è quella che non si parla più di Politica, quella con la P maiuscola, non si affrontano i problemi della nostra collettività. Negli ultimi due anni all’interno del Consiglio Comunale non si è mai affrontato seriamente una discussione sui grandi problemi del nostro Comune, dal Piano Regolatore Generale, ai trasporti Marittimi, ai problemi occupazionali degli ex dipendenti Pumex ai tanti lavori precari dei nostri giovani, alla programmazione complessiva del territorio, dal Parco Nazionale delle Isole Eolie, al Piano di Gestione del sito Unesco al Distretto turistico. Non si parla più, si fa soltanto gossip nel migliore dei casi, da mesi si discute esclusivamente di chi deve andare ad occupare questa o quella poltrona.
Il gruppo di minoranza ha lanciato sempre l’iniziativa per affrontare le discussioni in seno al consiglio comunale, se i partiti che compongono la maggioranza hanno idee e programmi chiedano al Presidente del Consiglio di convocare i consigli comunali su questi argomenti e ci si confronti sulle idee e non sul pettegolezzo da bar.
Giuseppe La Greca
..Abbiamo bisogno di voi. L'appello del capitano della Ludica Lipari
Riceviamo da Fabio Currò, capitano della Ludica Lipari e pubblichiamo:
Non scrivo da un bel po',forse perche'questo nostro stranissimo campionato-spezzatino non mi permette di essere tranquillo e razionalizzare cio'che sta succedendo.
Ieri siamo tornati in campo dopo circa un mese e mezzo, per via dei tanti rinvii a causa del maltempo, e purtroppo e'andata male ancora una volta.
Non mi spiego cosa stia succedendo, giochiamo bene(ieri abbiamo sprecato l'inverosimile....) ma alla prima loro azione prendiamo goal e tutto diventa piu'difficile.
Un'altra sconfitta,seppur immeritata,ma che complica ancora di piu'una situazione che,vi giuro,mi sembra surreale.
Ieri,mentre giocavo e vedevo i miei compagni dannarsi in avanti per cercare uno strameritato goal, mi chiedevo come fosse possibile essere sotto di 2 reti giocando a senso unico per quasi 90 minuti.
E'un momeno molto delicato e dobbiamo per forza di cose risollevarci,ma ci serve nche il vostro aiuto.
Mercoledi e domenica avremo due delicatissime partite qui al "Moteleone"e senza l'aiuto di voi tifosi sara'ancora piu'dfficile fare bottino pieno.
Ieri sugli spalti saranno stati in 50 ma, le loro urla e il loro sostegno costante, hanno aiutato i nostri avversari ad ottenere una vittoria che,seppur a mio avviso immeritata, li ha proiettati fuori dalla zona a rischio della classifica.
Ecco,vorrei che anche mercoledi,anche domenica,quelle 50 o piu'persone fossero sui nostri spalti ad incitare i loro ragazzi.
La nostra salvezza passa anche e soprattutto da voi......
Abbiamo l'obbligo morale di aiutare la Ludica Lipari!
Fabio Currò
Non scrivo da un bel po',forse perche'questo nostro stranissimo campionato-spezzatino non mi permette di essere tranquillo e razionalizzare cio'che sta succedendo.
Ieri siamo tornati in campo dopo circa un mese e mezzo, per via dei tanti rinvii a causa del maltempo, e purtroppo e'andata male ancora una volta.
Non mi spiego cosa stia succedendo, giochiamo bene(ieri abbiamo sprecato l'inverosimile....) ma alla prima loro azione prendiamo goal e tutto diventa piu'difficile.
Un'altra sconfitta,seppur immeritata,ma che complica ancora di piu'una situazione che,vi giuro,mi sembra surreale.
Ieri,mentre giocavo e vedevo i miei compagni dannarsi in avanti per cercare uno strameritato goal, mi chiedevo come fosse possibile essere sotto di 2 reti giocando a senso unico per quasi 90 minuti.
E'un momeno molto delicato e dobbiamo per forza di cose risollevarci,ma ci serve nche il vostro aiuto.
Mercoledi e domenica avremo due delicatissime partite qui al "Moteleone"e senza l'aiuto di voi tifosi sara'ancora piu'dfficile fare bottino pieno.
Ieri sugli spalti saranno stati in 50 ma, le loro urla e il loro sostegno costante, hanno aiutato i nostri avversari ad ottenere una vittoria che,seppur a mio avviso immeritata, li ha proiettati fuori dalla zona a rischio della classifica.
Ecco,vorrei che anche mercoledi,anche domenica,quelle 50 o piu'persone fossero sui nostri spalti ad incitare i loro ragazzi.
La nostra salvezza passa anche e soprattutto da voi......
Abbiamo l'obbligo morale di aiutare la Ludica Lipari!
Fabio Currò
Emergenza randagiosmo a Pianoconte. Nuovo intervento del consigliere Biviano
Emergenza randagismo nella Frazione di Pianoconte, località Varisana sotto: Reitero richiesta d’intervento immediato.
E' l'oggetto della nota che il consigliere Giacomo Biviano (PD) ha inviato al Sindaco del Comune di Lipari, Al Dirigente del IV settore, Al Resp. Tecnico Uff. Randagismo, Al Resp. Amm.vo Uff. Randagismo, A S.E. il Prefetto di Messina, all'Azienda Sanitaria provinciale –
Area Dipartimentale Sanità Pubblica Veterinaria di Messina e, p.c. alla stazione dei carabinieri di Lipari
IL TESTO:
Apprendo dagli organi di stampa di una denuncia presentata dalla Signora Rosaria Casamento alla stazione dei carabinieri di Lipari a seguito dell'increscioso episodio verificatosi in località Schiccione (Varisana Sotto), dove alcuni cani, presumibilmente randagi, hanno letteralmente sbranato il proprio cane di piccola taglia.
Rammaricato per l'accaduto non posso non ricordare alle SS.VV. come già nel dicembre scorso avevo inviato una nota, introitata al protocollo generale del Comune di Lipari in data 07/12/2009, al n. 45690, con la quale segnalavo e contestualmente chiedevo un' intervento immediato per la cattura dei cani randagi nella suddetta località. Lì, infatti, numerose e diffuse erano state, fino ad allora, le segnalazioni per la presenza di randagi aggressivi, protagonisti, purtroppo, di violenti attacchi a bambini, anziani ed animali, con esiti talvolta drammatici per questi ultimi.
Riporto di seguito le richieste avanzate nella precedente missiva:
“Alla luce dei gravissimi fatti avvenuti a Pianoconte, in località Varisana sotto, urge un intervento immediato da parte delle autorità competenti a salvaguardia dell’incolumità dei nostri cittadini, in particolar modo di bambini e anziani. Si chiede, pertanto, di intervenire, se il caso anche attraverso una procedura di somma urgenza, affinchè vengano catturati i gruppi di cani randagi che da mesi preoccupano gli abitanti della zona e/o di verificare se detti cani siano riconducibili a qualche proprietario. Si ricorda, se ce ne fosse bisogno, che negli ultimi mesi, nella suddetta località, numerosi sono stati i casi di aggressione a persone ed animali, con esiti talvolta drammatici”.
Purtroppo, però, nessun intervento è stato effettuato e l'unico riscontro è stata una nota del Dirigente Domenico Russo, indirizzata per conoscenza al sottoscritto, dove, su richiesta di chiarimenti da parte della stessa Prefettura di Messina, lo stesso scrive:
"Con riferimento alla prefettizia richiamata in oggetto introitata al protocollo generale dell'Ente in data 04/02/2010, al n. 4326, si informa che questo Comune ha proceduto, al fine di affrontare il fenomeno del randagismo canino ad affidare alla Ditta Happy Dog di Taurianova (RC) il servizio per la cattura, mantenimento e custodia dei cani vaganti e regolarmente procede ad una campagna di sterilizzazione e microcippatura dei cani randagi.
Purtroppo il fenomeno segnalato dal Consigliere Biviano non è di immediata risoluzione in quanto i branchi di cani, che si formano durante il periodo dell'accoppiamento, data l'articolazione del territorio non si riescono a catturare con facilità senza l'ausilio di attrezzature speciali quali ad esempio fucili o pistole narcotizzanti.
In ogni caso questo Comune è pronto, su precise segnalazioni dell'ASP competente, ad intervenire in quei casi ove la cattura diviene indispensabile al fine di garantire la pubblica incolumità".
Il Dirigente, quindi, chiarisce che oltre al servizio di mantenimento e custodia dei cani, che al nostro comune costa circa 5100 euro al mese a causa della mancanza di un canile comunale, alla ditta happy Dog è stato anche affidato il servizio di cattura.
Non si capisce, allora, il perchè il Dirigente, nonostante le suddette segnalazioni, non abbia ancora proceduto ad incaricare chi di competenza per la cattura dei randagi, alla luce, soprattutto, dei fatti accaduti negli ultimi mesi.
Non si capisce, inoltre, il perchè abbia bisogno delle segnalazioni dell'ASP per poter intervenire, nonostante il pericolo che corrono i nostri cittadini, o perchè, viceversa, non sia Lui a segnalare alla stessa ASP la gravità dei fatti e a richiedere, quindi, un intervento immediato.
Non si capisce, ancora, il perchè lo stesso Sindaco non intervenga d'autorità, dato l'immobilismo di chi di competenza, su una questione che rischia di mettere seriamente in pericolo l'incolumità dei nostri cittadini..
Cosa si aspetta? Dobbiamo, forse, attendere che succeda quello che un Amministrazione attenta ed efficiente potrebbe invece evitare?
Con la presente, pertanto, reitero la richiesta d' intervento immediato, anche attraverso procedura di somma urgenza, affinchè vengano catturati i gruppi di cani randagi che da mesi preoccupano e terrorizzano gli abitanti della zona e/o di verificare se detti cani siano riconducibili a qualche proprietario.
Giacomo Biviano (PD)
E' l'oggetto della nota che il consigliere Giacomo Biviano (PD) ha inviato al Sindaco del Comune di Lipari, Al Dirigente del IV settore, Al Resp. Tecnico Uff. Randagismo, Al Resp. Amm.vo Uff. Randagismo, A S.E. il Prefetto di Messina, all'Azienda Sanitaria provinciale –
Area Dipartimentale Sanità Pubblica Veterinaria di Messina e, p.c. alla stazione dei carabinieri di Lipari
IL TESTO:
Apprendo dagli organi di stampa di una denuncia presentata dalla Signora Rosaria Casamento alla stazione dei carabinieri di Lipari a seguito dell'increscioso episodio verificatosi in località Schiccione (Varisana Sotto), dove alcuni cani, presumibilmente randagi, hanno letteralmente sbranato il proprio cane di piccola taglia.
Rammaricato per l'accaduto non posso non ricordare alle SS.VV. come già nel dicembre scorso avevo inviato una nota, introitata al protocollo generale del Comune di Lipari in data 07/12/2009, al n. 45690, con la quale segnalavo e contestualmente chiedevo un' intervento immediato per la cattura dei cani randagi nella suddetta località. Lì, infatti, numerose e diffuse erano state, fino ad allora, le segnalazioni per la presenza di randagi aggressivi, protagonisti, purtroppo, di violenti attacchi a bambini, anziani ed animali, con esiti talvolta drammatici per questi ultimi.
Riporto di seguito le richieste avanzate nella precedente missiva:
“Alla luce dei gravissimi fatti avvenuti a Pianoconte, in località Varisana sotto, urge un intervento immediato da parte delle autorità competenti a salvaguardia dell’incolumità dei nostri cittadini, in particolar modo di bambini e anziani. Si chiede, pertanto, di intervenire, se il caso anche attraverso una procedura di somma urgenza, affinchè vengano catturati i gruppi di cani randagi che da mesi preoccupano gli abitanti della zona e/o di verificare se detti cani siano riconducibili a qualche proprietario. Si ricorda, se ce ne fosse bisogno, che negli ultimi mesi, nella suddetta località, numerosi sono stati i casi di aggressione a persone ed animali, con esiti talvolta drammatici”.
Purtroppo, però, nessun intervento è stato effettuato e l'unico riscontro è stata una nota del Dirigente Domenico Russo, indirizzata per conoscenza al sottoscritto, dove, su richiesta di chiarimenti da parte della stessa Prefettura di Messina, lo stesso scrive:
"Con riferimento alla prefettizia richiamata in oggetto introitata al protocollo generale dell'Ente in data 04/02/2010, al n. 4326, si informa che questo Comune ha proceduto, al fine di affrontare il fenomeno del randagismo canino ad affidare alla Ditta Happy Dog di Taurianova (RC) il servizio per la cattura, mantenimento e custodia dei cani vaganti e regolarmente procede ad una campagna di sterilizzazione e microcippatura dei cani randagi.
Purtroppo il fenomeno segnalato dal Consigliere Biviano non è di immediata risoluzione in quanto i branchi di cani, che si formano durante il periodo dell'accoppiamento, data l'articolazione del territorio non si riescono a catturare con facilità senza l'ausilio di attrezzature speciali quali ad esempio fucili o pistole narcotizzanti.
In ogni caso questo Comune è pronto, su precise segnalazioni dell'ASP competente, ad intervenire in quei casi ove la cattura diviene indispensabile al fine di garantire la pubblica incolumità".
Il Dirigente, quindi, chiarisce che oltre al servizio di mantenimento e custodia dei cani, che al nostro comune costa circa 5100 euro al mese a causa della mancanza di un canile comunale, alla ditta happy Dog è stato anche affidato il servizio di cattura.
Non si capisce, allora, il perchè il Dirigente, nonostante le suddette segnalazioni, non abbia ancora proceduto ad incaricare chi di competenza per la cattura dei randagi, alla luce, soprattutto, dei fatti accaduti negli ultimi mesi.
Non si capisce, inoltre, il perchè abbia bisogno delle segnalazioni dell'ASP per poter intervenire, nonostante il pericolo che corrono i nostri cittadini, o perchè, viceversa, non sia Lui a segnalare alla stessa ASP la gravità dei fatti e a richiedere, quindi, un intervento immediato.
Non si capisce, ancora, il perchè lo stesso Sindaco non intervenga d'autorità, dato l'immobilismo di chi di competenza, su una questione che rischia di mettere seriamente in pericolo l'incolumità dei nostri cittadini..
Cosa si aspetta? Dobbiamo, forse, attendere che succeda quello che un Amministrazione attenta ed efficiente potrebbe invece evitare?
Con la presente, pertanto, reitero la richiesta d' intervento immediato, anche attraverso procedura di somma urgenza, affinchè vengano catturati i gruppi di cani randagi che da mesi preoccupano e terrorizzano gli abitanti della zona e/o di verificare se detti cani siano riconducibili a qualche proprietario.
Giacomo Biviano (PD)
Un aeroporto da realizzarsi nella fascia tirrenica
La realizzazione di un aeroporto di secondo livello nella fascia tirrenica della provincia di Messina. E' l'istanza avanzata da una delegazione di deputati nazionali e regionali ricevuta dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo.
L'aereoporto andrebbe ricavato in una area che sara' individuata da uno studio ambientale e da un piano socio economico.
La delegazione ha chiesto, inoltre, al presidente della Regione di incontrare il presidente dell'Enac, Vito Riggio, per rappresentare le necessita' del territorio interessato dalla nascita dell'infrastruttura e per la possibilita' di investimenti economici.
Aeroporto e gestione saranno realizzati con un sistema di project financing che prevede la partecipazione di privati.
L'aereoporto andrebbe ricavato in una area che sara' individuata da uno studio ambientale e da un piano socio economico.
La delegazione ha chiesto, inoltre, al presidente della Regione di incontrare il presidente dell'Enac, Vito Riggio, per rappresentare le necessita' del territorio interessato dalla nascita dell'infrastruttura e per la possibilita' di investimenti economici.
Aeroporto e gestione saranno realizzati con un sistema di project financing che prevede la partecipazione di privati.
La processione e i festeggiamenti per San Bartolomeo a Sydney (segue domani)
Ludica Lipari: Ancora una sconfitta in trasferta. In terza categoria vince solo il Malfa
Non riesce a sbloccarsi la Ludica Lipari che, ancora una volta, torna da una trasferta a mani vuote e vede la sua classifica sempre più critica.
Gli eoliani oggi pomeriggio sono stati superati per due a zero dall'Aluntina.
Fondamentale diventa, a questo punto, il recupero di mercoledì prossimo al Monteleone contro il S. Stefano.
In terza categoria il Filicudi è stato sconfitto per 9 a 2 sul campo della capolista Messina Sud; lo Stromboli è stato superato per 2 a 1 in trasferta dal Peloro; Canneto-Robur si è chiusa sull'1 a 1; il Malfa, tra le mura amiche, ha superato il Venetico per 7 a 1.
Tra le eoliane il miglior piazzamento è per lo Stromboli che è settimo in classifica (19 punti) con tre gare da recuperare
Gli eoliani oggi pomeriggio sono stati superati per due a zero dall'Aluntina.
Fondamentale diventa, a questo punto, il recupero di mercoledì prossimo al Monteleone contro il S. Stefano.
In terza categoria il Filicudi è stato sconfitto per 9 a 2 sul campo della capolista Messina Sud; lo Stromboli è stato superato per 2 a 1 in trasferta dal Peloro; Canneto-Robur si è chiusa sull'1 a 1; il Malfa, tra le mura amiche, ha superato il Venetico per 7 a 1.
Tra le eoliane il miglior piazzamento è per lo Stromboli che è settimo in classifica (19 punti) con tre gare da recuperare
domenica 28 febbraio 2010
Sydney: Celebrata la festività di San Bartolomeo (di Josie Merlino)
(Josie Merlino) Domenica 21 Febbraio 2010, la comunità eoliana di Sydney (Australia) si è riunita per celebrare la festività di San Bartolomeo.
Tutto è cominciato con il rosario a cui ha fatto seguito la processione con la statua del Patrono San Bartolomeo.
A conclusione della processione è stata concelebrata la Santa Messa con Monsignor Anthony Fisher, Padre Atanasio Gonelli, Padre Gulian Belich e Padre Maurizio Pettena.
Subito dopo i parlamentari ed i consiglieri comunali hanno parlato alla comunità. Tra loro gli eoliani, Marie Ficarra e John Sidoti.
Subito dopo i parlamentari ed i consiglieri comunali hanno parlato alla comunità. Tra loro gli eoliani, Marie Ficarra e John Sidoti.
A Sydney è stata come sempre grande festa con abbondanza di cibo, caffè, gelato, giostre per i bambini, musica ed intrattenimento.
Grazie a Josie Merlino a partire da domani pubblicheremo una serie di servizi fotografici dedicati alla processione e ai festeggiamenti. Tanti i nostri concittadini d'Australia immortalati. A conclusione dei servizi fotografici pubblicheremo dei video realizzati con le stesse foto.
La Ludica Lipari e quei giovani persi....per strada
Riceviamo dal presidente della Ludica Lipari, Peppe Cirino e pubblichiamo:
Oggi alle ore 14:00, la Ludica Lipari, scenderà in campo a San Marco D’Alunzio , contro l’Aluntina.
Parta cruciale per la Ludica che, deve a tutti i costi racimolare punti, per sganciarsi dal fondo classifica, anche in vista delle due partite in casa previste per mercoledì 3 marzo e domenica 7 marzo rispettivamente contro il Santo Stefano ( partita di recupero) e contro il Sant’Agata. Pertanto i ragazzi di Caruso, sono fiduciosi in un rilancio della squadra anche in vista delle successive due partite di recupero, contro il Sacro Cuore ed il Finale, sfide non certo facili ed è per questo che, i bianco azzurri dovranno dimostrate di che pasta sono fatti puntando soprattutto all’obiettivo salvezza. La posizione in classifica è sicuramente immeritata, causata da una serie di fattori (infortuni e assenze) che, hanno pesantemente inciso sull’andamento in campionato.
La mia preoccupazione più grande non è rappresentata dalla posizione in classifica, in quanto sono fiducioso in uno scatto di orgoglio da parte dei miei ragazzi, ma bensì dai calciatori più giovani che anziché rappresentare il punto di forza e una amalgama per la squadra, garantendo un futuro per il calcio a Lipari, preferiscono abbandonare i loro doveri sportivi, per lasciarsi trasportare dal mare di apatia e disinteresse, che in questo luogo regna sovrano. Voglio però ringraziare tutti quei giovani ragazzi che, con abnegazione ed impegno hanno tenuto alto l’onore della squadra, rappresentando per gli altri un esempio da seguire ed è per questo che mi sembra giusto chiamarli per nome: Antonio Formica, Ruben Caruso, Cesare Saltalamacchia, Riccardo Morales, Alessandro Fonti, Francesco Caprara.
Parta cruciale per la Ludica che, deve a tutti i costi racimolare punti, per sganciarsi dal fondo classifica, anche in vista delle due partite in casa previste per mercoledì 3 marzo e domenica 7 marzo rispettivamente contro il Santo Stefano ( partita di recupero) e contro il Sant’Agata. Pertanto i ragazzi di Caruso, sono fiduciosi in un rilancio della squadra anche in vista delle successive due partite di recupero, contro il Sacro Cuore ed il Finale, sfide non certo facili ed è per questo che, i bianco azzurri dovranno dimostrate di che pasta sono fatti puntando soprattutto all’obiettivo salvezza. La posizione in classifica è sicuramente immeritata, causata da una serie di fattori (infortuni e assenze) che, hanno pesantemente inciso sull’andamento in campionato.
La mia preoccupazione più grande non è rappresentata dalla posizione in classifica, in quanto sono fiducioso in uno scatto di orgoglio da parte dei miei ragazzi, ma bensì dai calciatori più giovani che anziché rappresentare il punto di forza e una amalgama per la squadra, garantendo un futuro per il calcio a Lipari, preferiscono abbandonare i loro doveri sportivi, per lasciarsi trasportare dal mare di apatia e disinteresse, che in questo luogo regna sovrano. Voglio però ringraziare tutti quei giovani ragazzi che, con abnegazione ed impegno hanno tenuto alto l’onore della squadra, rappresentando per gli altri un esempio da seguire ed è per questo che mi sembra giusto chiamarli per nome: Antonio Formica, Ruben Caruso, Cesare Saltalamacchia, Riccardo Morales, Alessandro Fonti, Francesco Caprara.
A tutti gli altri dico che, la vita non è fatta solo di coriandoli e balletti ecc. ecc. ecc., esiste anche L’ONORE IL RISPETTO E LA PAROLA. La società ha creduto in voi… ha sperato in voi.. ha speso, ed anche tanto per voi… . Ora voi dove siete…? Cosa avete saputo dare…? .
Riflettete, perché il calcio può essere solo un gioco ma la vita, è qualcosa di serio e concreto e senza un valido allenamento è difficile raggiungere traguardi importanti.
P.S. voglio allegare una foto risalente all’anno 1938/39 , quando quei maglifici eroi Eoliani e gente venuti da terre lontane ( confinati politici), gettarono nel terreno di gioco del mitico Santa Lucia il piccolo seme del calcio, dal quale sbocciarono negli anni seguenti, in un paese che aveva fame di rinascita i grandi nomi del nostro sport .- A tal proposito informo la cittadinanza che, stiamo provvedendo a raccogliere materiale fotografico e testimonianze sul vecchio C.S. Lipari, per organizzare una manifestazione commemorativa, al fine di rendere omaggio a quanti, con il loro coraggio ed il impegno hanno scritto una pagina della nostra storia.
P.S. voglio allegare una foto risalente all’anno 1938/39 , quando quei maglifici eroi Eoliani e gente venuti da terre lontane ( confinati politici), gettarono nel terreno di gioco del mitico Santa Lucia il piccolo seme del calcio, dal quale sbocciarono negli anni seguenti, in un paese che aveva fame di rinascita i grandi nomi del nostro sport .- A tal proposito informo la cittadinanza che, stiamo provvedendo a raccogliere materiale fotografico e testimonianze sul vecchio C.S. Lipari, per organizzare una manifestazione commemorativa, al fine di rendere omaggio a quanti, con il loro coraggio ed il impegno hanno scritto una pagina della nostra storia.
PEPPE CIRINO
sabato 27 febbraio 2010
Bagnamare: Delimitata la "zona a rischio". Invito alla prudenza
Dopo la frana di oggi (della quale abbiamo già scritto) persiste una situazione di pericolo sulla strada provinciale Lipari-Canneto all'altezza di Bagnamare.
Il pericolo è generato da altro possibile distacco di materiale da quell'area non protetta da rete di recinzione.
Sul posto per delimitare la parte più a rischio sono intervenuti gli operai comunali, Antonio Favata in testa, che sotto il diretto coordinamento dell'ispettore Agostino Portelli hanno provveduto a delimitare la zona apponendovi anche la necessaria segnaletica. Nell'immediatezza della frana sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono anche intervenuti gli ispettori di polizia municipale Guido Natoli e Piero Palazzotto, l'assessore Corrado Giannò e il geometra Vito Torre della Provincia.
E' fuor di dubbio che, nel più breve tempo possibile, l'area deve essere oggetto di idoneo intervento atto ad eliminare il pericolo. Nel frattempo consigliamo ad automobilisti e centauri la massima attenzione sia per il rischio frane sia per il restringimento della sede stradale.
Nel video sottostante l'area interessata:
Il pericolo è generato da altro possibile distacco di materiale da quell'area non protetta da rete di recinzione.
Sul posto per delimitare la parte più a rischio sono intervenuti gli operai comunali, Antonio Favata in testa, che sotto il diretto coordinamento dell'ispettore Agostino Portelli hanno provveduto a delimitare la zona apponendovi anche la necessaria segnaletica. Nell'immediatezza della frana sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono anche intervenuti gli ispettori di polizia municipale Guido Natoli e Piero Palazzotto, l'assessore Corrado Giannò e il geometra Vito Torre della Provincia.
E' fuor di dubbio che, nel più breve tempo possibile, l'area deve essere oggetto di idoneo intervento atto ad eliminare il pericolo. Nel frattempo consigliamo ad automobilisti e centauri la massima attenzione sia per il rischio frane sia per il restringimento della sede stradale.
Nel video sottostante l'area interessata:
Il dramma degli ex Pumex arriva sulle Dolomiti. Simone Merlino, figlio di un ex lavoratore, se ne fa portavoce. Appello a Napolitano e Prestigiacomo
Oggi, nel contesto del gemellaggio Eolie-Dolomiti , si è tenuta una conferenza dove hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Lipari, Mariano Bruno e il dott. Domenico Russo.
Nel corso della conferenza, é stato letto da Simone Merlino Simone (alunno della quarta classe dell'Istituto Tecnico e per Geometri "Isa Vainicher Conti") un documento pro lavoratori della pomice nella quale veniva evidenziato il "disagio" di padri e figli per la calamità abbattutasi sull'economia eoliana a causa della chiusura delle cave di pomice e la conseguente perdita del posto di lavoro per i circa quaranta lavoratori.
Attimi di commozione si sono avuti proprio quando Simone(nella foto), figlio di Carlo Merlino, ex lavoratore della pomice in mobilità, ha letto l'accorato appello alle istituzioni con a capo il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ed il Ministro al Territorio ed Ambiente, Stefania Prestigiacomo.
Alla fine e' stato consegnato ai presenti anche un volantino con il riassunto dello stato "dell'arte" degli ex lavoratori della pomice con due splendide foto di Lipari.
Il dott. Domenico Russo ha spiegato le difficoltà oggettive che si sono venute a creare dalla chiusura repentina delle cave di pomice e la ripercussione che cio' ha avuto sull'occupazione nelle Eolie.
IL TESTO DELLA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE NAPOLITANO E AL MINISTRO PRESTIGIACOMO, LETTA STAMANI DA SIMONE MERLINO
Lettera Aperta
Al Presidente Giorgio Napolitano
Al Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo.
Sono uno dei fortunati studenti che hanno avuto la possibilità di partecipare al gemellaggio fra le
Quarte classi dell’Istituto Superiore di Lipari – Isole Eolie e gli alunni del Liceo Linguistico di
Auronzo di Cadore.
Sono orgoglioso che le mie Isole come le Dolomiti si possano fregiare del titolo di Siti Patrimonio dell’umanità per le loro specificità ambientali. Purtroppo però, e questo il motivo che mi ha indotto a scrivere e a leggere questa lettera, sono anche uno di quei ragazzi i cui padri hanno perso il avoro nelle cave di pomice di Lipari che sono state chiuse, perché Lipari e le Isole Eolie potessero continuare ad essere nella World Heritage List!!!!
Vorrei che il mio disagio, e il disagio di tutti quei giovani che vedono i loro genitori in grandi difficoltà – alcuni di loro hanno perso anche la mobilità, arrivasse al cuore del nostro Presidente, che conosce le nostre Isole e tanto le ama, perché si adoperi affinché chi di competenza ricordi le tante promesse..
Vorrei che le mie parole accorate giungessero al Ministro Prestigiacomo, che ben conosce la situazione dei lavoratori Pumex, perché risvegli dal torpore le coscienze di “chi può e deve…
Vorrei che anche i miei compagni delle Dolomiti, ai quali auguro di non vivere le medesime difficoltà, partecipassero alla stesura di un documento che sia frutto di questa esperienza che sicuramente ci ha arricchiti, ma che ci ha fatto riflettere anche come certe scelte, volute da molti, hanno bisogno del sacrificio di alcuni! Ma perché questo sacrificio non sia troppo arduo da sopportare è necessario che ci sia la volontà di rendere esecutivo quel piano di ricollocazione di cui tanto si è parlato!
Ridare la dignità di un lavoro ai nostri genitori, sarà per noi giovani eoliani uno stimolo in più a credere nello Stato, nella forza della Giustizia e ad impegnarci per migliorare il nostro paese.
Senza dimenticare i problemi, riprendiamo i lavori del nostro gemellaggio, sicuri, come giovani cittadini responsabili, di poter contribuire alla crescita nostra e delle nostre comunità.
Grazie e ci vediamo presto a Lipari, nella speranza che allora la problematica sia stata risolta.
Al Presidente Giorgio Napolitano
Al Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo.
Sono uno dei fortunati studenti che hanno avuto la possibilità di partecipare al gemellaggio fra le
Quarte classi dell’Istituto Superiore di Lipari – Isole Eolie e gli alunni del Liceo Linguistico di
Auronzo di Cadore.
Sono orgoglioso che le mie Isole come le Dolomiti si possano fregiare del titolo di Siti Patrimonio dell’umanità per le loro specificità ambientali. Purtroppo però, e questo il motivo che mi ha indotto a scrivere e a leggere questa lettera, sono anche uno di quei ragazzi i cui padri hanno perso il avoro nelle cave di pomice di Lipari che sono state chiuse, perché Lipari e le Isole Eolie potessero continuare ad essere nella World Heritage List!!!!
Vorrei che il mio disagio, e il disagio di tutti quei giovani che vedono i loro genitori in grandi difficoltà – alcuni di loro hanno perso anche la mobilità, arrivasse al cuore del nostro Presidente, che conosce le nostre Isole e tanto le ama, perché si adoperi affinché chi di competenza ricordi le tante promesse..
Vorrei che le mie parole accorate giungessero al Ministro Prestigiacomo, che ben conosce la situazione dei lavoratori Pumex, perché risvegli dal torpore le coscienze di “chi può e deve…
Vorrei che anche i miei compagni delle Dolomiti, ai quali auguro di non vivere le medesime difficoltà, partecipassero alla stesura di un documento che sia frutto di questa esperienza che sicuramente ci ha arricchiti, ma che ci ha fatto riflettere anche come certe scelte, volute da molti, hanno bisogno del sacrificio di alcuni! Ma perché questo sacrificio non sia troppo arduo da sopportare è necessario che ci sia la volontà di rendere esecutivo quel piano di ricollocazione di cui tanto si è parlato!
Ridare la dignità di un lavoro ai nostri genitori, sarà per noi giovani eoliani uno stimolo in più a credere nello Stato, nella forza della Giustizia e ad impegnarci per migliorare il nostro paese.
Senza dimenticare i problemi, riprendiamo i lavori del nostro gemellaggio, sicuri, come giovani cittadini responsabili, di poter contribuire alla crescita nostra e delle nostre comunità.
Grazie e ci vediamo presto a Lipari, nella speranza che allora la problematica sia stata risolta.
IL VOLANTINO CHE E' STATO DISTRIBUITO E CHE RIPERCORRE IL "CALVARIO" DEGLI EX PUMEX
Siamo contenti di essere qui accomunati da un importante fregio qual è l’inserimento nella World Heritage List dell’Unesco sia delle Isole Eolie che delle Dolomiti.
In particolare ci accomuna la motivazione che ha sancito l’ingresso dei nostri territori nella lista dei siti patrimonio dell’umanità, ovvero la splendida natura che da nord a sud unisce idealmente la nostra Italia.
Però, purtroppo, questo importante riconoscimento per le Isole Eolie è stato, e continua ad essere, anche causa di una grave crisi socio – economica che ha coinvolto, loro malgrado, alcuni nostri genitori e concittadini. Ci riferiamo al fatto che 38 ex lavoratori delle cave di pomice hanno perso il loro onesto lavoro precipitando, con le loro famiglie, in una profonda crisi economico finanziaria che sicuramente sta lasciando il segno in una comunità piccola come la nostra che è già, di per se, disagiata dall’insularità. Quante promesse, ma ad oggi l'unica realtà e' che per dieci di loro e' pure finito il periodo di mobilità, senza che Regione – Comune, Stato ed Unesco abbiano fatto un qualche cosa di concreto.
Ad oggi possiamo dire all’UNESCO che sembra inutile dettare REGOLE e/o RACCOMANDAZIONI, se queste vengono puntualmente disattese senza, soprattutto, ESERCITARE NESSUNA VIGILANZA sullo stato “dell’arte”.
Questo e’ quello che e’ avvenuto alle EOLIE sulle spalle degli ex Lavoratori della Pomice!!!!
Infatti sin della Missione presieduta dal Professore Hamilton in visita ufficiale a Lipari dal 21 al 28 Marzo 2007 è stato evidenziato chiaramente il problema occupazionale relativo ai circa “quaranta” lavoratori impiegati nelle cave di pomice. Nel verbale conclusivo la Commissione dichiarava che il problema principale dei lavoratori di cava era dettato dalla mancanza di una occupazione alternativa chiara ed immediata. Veniva evidenziato altresi’ che la riassunzione ed il riaddestramento erano stati discussi non solo a livello comunale ma anche con le autorità Regionali e veniva raccomandato che un programma comprensivo di ricollocazione doveva essere effettuato immediatamente.
Nella 31° sessione dell’Unesco tenutasi in Nuova Zelanda dal 23.06.07. al 02.07.07, veniva ulteriormente ribadito che uno degli elementi essenziali affinché il sito Eoliano fosse conservato, era la chiusura delle cave di Pomice (punto 3.1) veniva, altresì, analizzato il problema occupazionale conseguente alla cessazione delle attività minerarie stabilendo che “ un programma comprensivo, ben concepito, per la riassunzione ed il riaddestramento del personale debba essere effettuato immediatamente”. In data 23.01.2009, con nota protocollo DPN-2009-0001309, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare trasmetteva a tutti gli enti interessati la relazione sull’attuazione delle condizioni poste dall’UNESCO per il mantenimento del sito Isole Eolie nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
In tale documento veniva evidenziato come a partire dal 01.02.09, essendo stato già risolto il primo punto (chiusura delle cave di pomice), le Autorità avrebbero dovuto affrontare i restanti otto punti espressi nella decisione “31-COM-7B-24” dove, tra l’altro, alla lettera “f” si parla di un programma di riassunzione e/o riqualificazione dei lavoratori interessati.
A tale proposito già il 03.12.2008 in una riunione tenutasi presso il Ministero dell’Ambiente alla presenza degli Amministratori Regionali si era discusso circa il reimpiego degli ex lavoratori del settore pomicifero presso strutture Museali sia esistenti ché in fase di progettazione (Museo Archeologico Regionale Eoliano “Bernabò Brea” ed Eco - Museo Regionale della Pietra Pomice) come suggerito dall’UNESCO.
In considerazione di quanto sopra al punto 3° (implementazione delle condizioni richieste dalla decisione 31-COM-7B.24 paragrafo “6” lettera “f”) veniva individuato il percorso per la realizzazione, con finanziamenti pubblici, dell’Eco – Museo della Pietra Pomice e, comunque, veniva evidenziato come già il 24.01.2008 la Regione Siciliana aveva attivato una formale procedura di reimpiego dei lavoratori dell’ex comparto pomicifero nelle strutture Museali esistenti a Lipari (Museo Archeologico “Bernabò Brea”).
Ma attenzione la storia recita, che il Comune e la Regione restano Immobili - l’UNESCO non vigila e 38 lavoratori, con le loro famiglie, muoiono di fame.
Solo questo noi oggi chiediamo in questa occasione gioiosa e particolare, cioè che ognuno si assuma le proprie responsabilità senza scaricarle sugli altri, e quindi vi invitiamo a sedervi tutti attorno ad un tavolo:
STATO, UNESCO, REGIONE, e COMUNE per affrontare e risolvere il problema degli ex lavoratori della pomice in modo definitivo e, soprattutto, fare in modo che quanto accaduto non abbia più a ripetersi.
Grazie e ci vediamo presto a Lipari, nella speranza che allora la problematica sia stata risolta.
In particolare ci accomuna la motivazione che ha sancito l’ingresso dei nostri territori nella lista dei siti patrimonio dell’umanità, ovvero la splendida natura che da nord a sud unisce idealmente la nostra Italia.
Però, purtroppo, questo importante riconoscimento per le Isole Eolie è stato, e continua ad essere, anche causa di una grave crisi socio – economica che ha coinvolto, loro malgrado, alcuni nostri genitori e concittadini. Ci riferiamo al fatto che 38 ex lavoratori delle cave di pomice hanno perso il loro onesto lavoro precipitando, con le loro famiglie, in una profonda crisi economico finanziaria che sicuramente sta lasciando il segno in una comunità piccola come la nostra che è già, di per se, disagiata dall’insularità. Quante promesse, ma ad oggi l'unica realtà e' che per dieci di loro e' pure finito il periodo di mobilità, senza che Regione – Comune, Stato ed Unesco abbiano fatto un qualche cosa di concreto.
Ad oggi possiamo dire all’UNESCO che sembra inutile dettare REGOLE e/o RACCOMANDAZIONI, se queste vengono puntualmente disattese senza, soprattutto, ESERCITARE NESSUNA VIGILANZA sullo stato “dell’arte”.
Questo e’ quello che e’ avvenuto alle EOLIE sulle spalle degli ex Lavoratori della Pomice!!!!
Infatti sin della Missione presieduta dal Professore Hamilton in visita ufficiale a Lipari dal 21 al 28 Marzo 2007 è stato evidenziato chiaramente il problema occupazionale relativo ai circa “quaranta” lavoratori impiegati nelle cave di pomice. Nel verbale conclusivo la Commissione dichiarava che il problema principale dei lavoratori di cava era dettato dalla mancanza di una occupazione alternativa chiara ed immediata. Veniva evidenziato altresi’ che la riassunzione ed il riaddestramento erano stati discussi non solo a livello comunale ma anche con le autorità Regionali e veniva raccomandato che un programma comprensivo di ricollocazione doveva essere effettuato immediatamente.
Nella 31° sessione dell’Unesco tenutasi in Nuova Zelanda dal 23.06.07. al 02.07.07, veniva ulteriormente ribadito che uno degli elementi essenziali affinché il sito Eoliano fosse conservato, era la chiusura delle cave di Pomice (punto 3.1) veniva, altresì, analizzato il problema occupazionale conseguente alla cessazione delle attività minerarie stabilendo che “ un programma comprensivo, ben concepito, per la riassunzione ed il riaddestramento del personale debba essere effettuato immediatamente”. In data 23.01.2009, con nota protocollo DPN-2009-0001309, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare trasmetteva a tutti gli enti interessati la relazione sull’attuazione delle condizioni poste dall’UNESCO per il mantenimento del sito Isole Eolie nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
In tale documento veniva evidenziato come a partire dal 01.02.09, essendo stato già risolto il primo punto (chiusura delle cave di pomice), le Autorità avrebbero dovuto affrontare i restanti otto punti espressi nella decisione “31-COM-7B-24” dove, tra l’altro, alla lettera “f” si parla di un programma di riassunzione e/o riqualificazione dei lavoratori interessati.
A tale proposito già il 03.12.2008 in una riunione tenutasi presso il Ministero dell’Ambiente alla presenza degli Amministratori Regionali si era discusso circa il reimpiego degli ex lavoratori del settore pomicifero presso strutture Museali sia esistenti ché in fase di progettazione (Museo Archeologico Regionale Eoliano “Bernabò Brea” ed Eco - Museo Regionale della Pietra Pomice) come suggerito dall’UNESCO.
In considerazione di quanto sopra al punto 3° (implementazione delle condizioni richieste dalla decisione 31-COM-7B.24 paragrafo “6” lettera “f”) veniva individuato il percorso per la realizzazione, con finanziamenti pubblici, dell’Eco – Museo della Pietra Pomice e, comunque, veniva evidenziato come già il 24.01.2008 la Regione Siciliana aveva attivato una formale procedura di reimpiego dei lavoratori dell’ex comparto pomicifero nelle strutture Museali esistenti a Lipari (Museo Archeologico “Bernabò Brea”).
Ma attenzione la storia recita, che il Comune e la Regione restano Immobili - l’UNESCO non vigila e 38 lavoratori, con le loro famiglie, muoiono di fame.
Solo questo noi oggi chiediamo in questa occasione gioiosa e particolare, cioè che ognuno si assuma le proprie responsabilità senza scaricarle sugli altri, e quindi vi invitiamo a sedervi tutti attorno ad un tavolo:
STATO, UNESCO, REGIONE, e COMUNE per affrontare e risolvere il problema degli ex lavoratori della pomice in modo definitivo e, soprattutto, fare in modo che quanto accaduto non abbia più a ripetersi.
Grazie e ci vediamo presto a Lipari, nella speranza che allora la problematica sia stata risolta.
Parco Nazionale terrestre e marino delle Eolie: Minoranza chiede autoconvocazione urgente del consiglio comunale di Lipari
Comunicato stampa
Venerdì 26 febbraio è stata depositata presso una richiesta di autoconvocazione urgente del Consiglio Comunale, a firma dei consiglieri di opposizione (primo firmatario Pietro Lo Cascio), avente per oggetto l’espressione di un “parere favorevole all’istituzione del Parco Nazionale Terrestre e Marino delle Isole Eolie” e le relative valutazioni da parte del Consiglio. La richiesta è stata corredata da una proposta di deliberazione, ai sensi del vigente Regolamento Comunale; i consiglieri di opposizione auspicano che l’Ufficio di Presidenza, stante la necessità di affrontare questo importante e fondamentale tema, si adoperi, nel rispetto dei modi e dei termini previsti dalla legge, per porre tale proposta all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale.
Appare, infatti, incomprensibile come il Consiglio non abbia avuto modo – finora – di pronunciarsi in merito alle scelte e alle strategie connesse a questo delicato passaggio, che investe numerosi aspetti relativi alla gestione e al miglioramento della qualità ambientale del territorio del Comune e avrà necessariamente importanti riflessi sulle future prospettive economiche e occupazionali delle nostre comunità. Sempre più spesso assistiamo ai tentativi dell’Amministrazione Bruno di esautorare il Consiglio Comunale dall’esercizio del proprio ruolo e dei propri poteri, sottraendo argomenti che investono anche le competenze di quest’ultimo per discuterli e concordarli in assoluta autonomia e “solitudine” presso le vari sedi istituzionali.
Notizie stampa e lo stesso sito web del Ministero dell’Ambiente annunciano infatti che il prossimo 31 marzo sarà completato l’iter della perimetrazione dell’istituendo Parco Nazionale, ma il Consiglio Comunale non ha avuto e, in assenza della nostra proposta di autoconvocazione, non avrebbe avuto alcuna voce in capitolo; nessuno sa o dice nulla, ma il Sindaco Bruno rilascia tranquillamente dichiarazioni all’indomani dell’incontro tenuto a Roma in presenza del Ministro On.le Prestigiacomo, come se l’intera vicenda riguardasse egli soltanto, e non l’intera comunità. È necessario e urgente abbandonare questo atteggiamento, affrontare un dibattito, favorire la diffusione delle informazioni e assumere le dovute responsabilità nei confronti della cittadinanza che il Consiglio rappresenta.
La proposta di deliberazione depositata dalle forze consiliari di minoranza è elencata qui a seguire:
1) esprimere il parere favorevole all’istituzione del Parco Nazionale Terrestre e Marino delle Isole Eolie, attraverso il pieno coinvolgimento del Consiglio Comunale e dell’intera comunità per l’individuazione e perimetrazione delle aree pertinenti allo stesso e per le scelte relative all’istituzione dell’Ente Gestore del costituendo Parco Nazionale;
2) costituire un’apposita commissione consiliare che affianchi l’Amministrazione Comunale in tutte le fasi della costituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie;
3) chiedere all’Amministrazione Comunale interventi per garantire la massima diffusione e il massimo risalto alle iniziative contestuali a tali fasi, allo scopo di garantire la partecipazione e il coinvolgimento di tutta la comunità eoliana nella costituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie;
4) dare atto che la presente deliberazione non comporta impegni di spesa per il comune;
5) attivare l’amministrazione a trasmettere copia della presente deliberazione alle amministrazione dei comuni di Leni, Malfa e Santa Marina Salina.
I consiglieri di Eolie nel Cuore, SEL, PD, UDC, Nuovo Giorno
Venerdì 26 febbraio è stata depositata presso una richiesta di autoconvocazione urgente del Consiglio Comunale, a firma dei consiglieri di opposizione (primo firmatario Pietro Lo Cascio), avente per oggetto l’espressione di un “parere favorevole all’istituzione del Parco Nazionale Terrestre e Marino delle Isole Eolie” e le relative valutazioni da parte del Consiglio. La richiesta è stata corredata da una proposta di deliberazione, ai sensi del vigente Regolamento Comunale; i consiglieri di opposizione auspicano che l’Ufficio di Presidenza, stante la necessità di affrontare questo importante e fondamentale tema, si adoperi, nel rispetto dei modi e dei termini previsti dalla legge, per porre tale proposta all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale.
Appare, infatti, incomprensibile come il Consiglio non abbia avuto modo – finora – di pronunciarsi in merito alle scelte e alle strategie connesse a questo delicato passaggio, che investe numerosi aspetti relativi alla gestione e al miglioramento della qualità ambientale del territorio del Comune e avrà necessariamente importanti riflessi sulle future prospettive economiche e occupazionali delle nostre comunità. Sempre più spesso assistiamo ai tentativi dell’Amministrazione Bruno di esautorare il Consiglio Comunale dall’esercizio del proprio ruolo e dei propri poteri, sottraendo argomenti che investono anche le competenze di quest’ultimo per discuterli e concordarli in assoluta autonomia e “solitudine” presso le vari sedi istituzionali.
Notizie stampa e lo stesso sito web del Ministero dell’Ambiente annunciano infatti che il prossimo 31 marzo sarà completato l’iter della perimetrazione dell’istituendo Parco Nazionale, ma il Consiglio Comunale non ha avuto e, in assenza della nostra proposta di autoconvocazione, non avrebbe avuto alcuna voce in capitolo; nessuno sa o dice nulla, ma il Sindaco Bruno rilascia tranquillamente dichiarazioni all’indomani dell’incontro tenuto a Roma in presenza del Ministro On.le Prestigiacomo, come se l’intera vicenda riguardasse egli soltanto, e non l’intera comunità. È necessario e urgente abbandonare questo atteggiamento, affrontare un dibattito, favorire la diffusione delle informazioni e assumere le dovute responsabilità nei confronti della cittadinanza che il Consiglio rappresenta.
La proposta di deliberazione depositata dalle forze consiliari di minoranza è elencata qui a seguire:
1) esprimere il parere favorevole all’istituzione del Parco Nazionale Terrestre e Marino delle Isole Eolie, attraverso il pieno coinvolgimento del Consiglio Comunale e dell’intera comunità per l’individuazione e perimetrazione delle aree pertinenti allo stesso e per le scelte relative all’istituzione dell’Ente Gestore del costituendo Parco Nazionale;
2) costituire un’apposita commissione consiliare che affianchi l’Amministrazione Comunale in tutte le fasi della costituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie;
3) chiedere all’Amministrazione Comunale interventi per garantire la massima diffusione e il massimo risalto alle iniziative contestuali a tali fasi, allo scopo di garantire la partecipazione e il coinvolgimento di tutta la comunità eoliana nella costituzione del Parco Nazionale delle Isole Eolie;
4) dare atto che la presente deliberazione non comporta impegni di spesa per il comune;
5) attivare l’amministrazione a trasmettere copia della presente deliberazione alle amministrazione dei comuni di Leni, Malfa e Santa Marina Salina.
I consiglieri di Eolie nel Cuore, SEL, PD, UDC, Nuovo Giorno
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