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lunedì 1 marzo 2010

Giorgianni, il Movimento per l'Autonomia e il vero problema di questo paese: "la crisi politica". Ci scrive il dott. La Greca

Riceviamo dal dott. Pino La Greca e pubblichiamo:
Ieri mattina un autorevole consigliere comunale del PDL (di cui non farò il nome per evitargli rappresaglie) mi chiedeva cosa ne pensavo della recente polemica tra Giorgianni e l’MPA e dell’attuale situazione politica; come eoliani ci conosciamo da sempre e pur se su opposti fronti politici abbiamo sempre mantenuto rapporti cordiali e civili nel rispetto reciproco delle posizioni.
Negli ultimi quindici anni la classe politica eoliani è stata investita dalla “transumanza partitica”, ed i “cambi di casacca” sono stati così tanti che per raccontarli tutti occorre una versione tascabile dell’enciclopedia Treccani; tuttavia, in tutti i casi il “cambio” è sempre riconosciuto dall’altra parte con un posto in giunta o con una presidenza di società partecipate, o con qualche presenza in un qualche consiglio di amministrazione, in altre parole, si cambia per ottenere un beneficio personale diretto ed immediato. Nel caso di Marco Giorgianni, per stare alla polemica di questo giorni, non abbiamo nulla di tutto questo. L’UDC ha deciso di uscire dall’amministrazione, ha quindi perso posizioni di potere per fare una scelta politica diversa.
Dopo la sconfitta al ballottaggio i consiglieri dell’UDC e Nuovo Giorno che avevano sostenuto la candidatura di Marco Giorgianni hanno proseguito in un’azione politica di opposizione insieme al Centro sinistra, una opposizione chiara, determinata e coesa.
Per quanto di mia conoscenza in quasi tutte le riunione in cui si è discusso delle interrogazioni e delle autoconvocazione da porre in essere, le discussioni sono state intense ed hanno portato alla stesura di documenti condivisi all’unanimità dei presente, la partecipazione di Marco Giorgianni non è mai mancata, lo stesso dicasi per il suo contributo di idee e di esperienza politico-amministrativa. Le forze di opposizione, quindi, sono riuscite ad amalgamare le reciproche esperienze politiche, hanno discusso, si sono confrontate tra di loro, ed hanno prodotto idee, programmi, deliberazioni in tutte le direzione nell’interesse del Paese, senza stare a fare le pulci al passato di ognuno; ogni singolo consigliere ha “portato” nella discussione la propria capacità personale.
Non ritengo di dover entrare nel giudizio dei singoli e dell’atteggiamento dei singoli, ma se sono le azioni che qualificano gli uomini non posso che spezzare una lancia a favore di Marco Giorgianni che ha fatto una scelta, e la sta seguendo con coerenza ed onestà intellettuale.
Il vero problema, la vera crisi politica di questo Paese, è quella che non si parla più di Politica, quella con la P maiuscola, non si affrontano i problemi della nostra collettività. Negli ultimi due anni all’interno del Consiglio Comunale non si è mai affrontato seriamente una discussione sui grandi problemi del nostro Comune, dal Piano Regolatore Generale, ai trasporti Marittimi, ai problemi occupazionali degli ex dipendenti Pumex ai tanti lavori precari dei nostri giovani, alla programmazione complessiva del territorio, dal Parco Nazionale delle Isole Eolie, al Piano di Gestione del sito Unesco al Distretto turistico. Non si parla più, si fa soltanto gossip nel migliore dei casi, da mesi si discute esclusivamente di chi deve andare ad occupare questa o quella poltrona.
Il gruppo di minoranza ha lanciato sempre l’iniziativa per affrontare le discussioni in seno al consiglio comunale, se i partiti che compongono la maggioranza hanno idee e programmi chiedano al Presidente del Consiglio di convocare i consigli comunali su questi argomenti e ci si confronti sulle idee e non sul pettegolezzo da bar.
Giuseppe La Greca