Vuol dire che i giochi sono fatti? Questo no, perché può sempre capitare qualcosa d’imprevisto, ma è difficile che si verifichi un ribaltamento della situazione.
La prima rilevazione dell’anno è firmata dall’Istituto Piepoli che indica il Partito Democratico in cima alla graduatoria con il 33 per cento, a conferma di una consolidata stabilità. Il Pd sembra trascinare anche Sel che insieme ai democratici ha svolto le primarie, ed è stato premiato anche per questa ragione. Un dato di stabilità che caratterizza anche l’altro partito di Centrosinistra coinvolto nelle primarie per il Parlamento, Sinistra Ecologia e Libertà, che si attesta al 6%. Sommando altri schieramenti minori della coalizione, il centrosinistra potrebbe aspirare al 42%.
Il Popolo della Libertà (17 per cento) perde per strada mezzo punto, la nuova formazione di La Russa, Meloni e Crosetto raggiungerebbe il 2 per cento, Intesa Popolare il 2 per cento e La Destra il 3 per cento. Il centrodestra potrebbe aspirare così al 24%, con la Lega Nord (6%) al 30 per cento. Le rilevazioni di Piepoli non sono generose con lo schieramento che sostiene il premier Monti (12%), e con il Movimento 5 Stelle. Che in 14 giorni dal 14% arretrerebbe all’11%.
La ricerca del Cise per il Sole 24 Ore, coordinata dal professore Mario D’Alimonte, disegna invece un quadro diverso:
- Coalizione del centro-sinistra (PD + SEL), con la guida di Pierluigi Bersani (36,2%)
- Coalizione del centro (UDC + Italia Futura), con la guida di Mario Monti (23,3%)
- Coalizione del centro-destra (PdL + Lega Nord), con la guida Silvio Berlusconi (21,8%).
Significative differenze si verificherebbero, secondo il sondaggio all’Istituto Cise fra il voto ai partiti e quello alle coalizioni nelle intenzioni di voto. Il Partito Democratico otterrebbe il 34,6% delle preferenze, appena due punti in meno della coalizione Pd-Sel, il Popolo delle Libertà il 19,7% e il Movimento 5 Stelle il 14,3%. L’Udc e la Lista Montezemolo-Riccardi – in coalizione al 21,6% , da soli otterrebbero rispettivamente il 6,4% e il 3,0%.
Il risultato del sondaggio di Sky appare in sintonia con i risultati dell’Istituto Piepoli: per Pd, Sel e le liste minori di centrosinistra indica il 40%; il Pdl e la Lega, più altre liste, concederebbero al centrodestra il 30%. Il raggruppamento di Monti, invece, è quotato al 12% sommando tutti gli alleati, mentre M5S ottiene il 19 per cento.
Ricapitolando, il sondaggio di Sky offre questi numeri: Pd: 35,3%, Pdl: 19,5%, Movimento 5 Stelle: 16%, Lista Monti: 6%, Udc: 4,8%, Sinistra, Ecologia e Libertà: 4,1%, Lega Nord: 3,9%, Rivoluzione Civile: 3,8%, Futuro e libertà: 1,2%
Il sondaggio dell’Istituto piepoli: Pd: 33%, Pdl: 17%, coalizione Monti (Udc+Fli+Lista Monti+Montezemolo): 12%, Movimento 5 stelle: 11%, Lega Nord: 6%, Sel: 6%.
Un’annotazione finale, Terza Primavera – associazione che promuove Antonio Ingroia – con una nota all’Ansa suggerisce a Grillo di dare un’occhiata ai sondaggi. “Si accorgerebbe che il suo movimento unito ad Ingroia vincerebbe le elezioni politiche”. ”Silvio Berlusconi”, rivela la nota, “ha visto i sondaggi riservati e non ancora pubblici che assegnano alla lista ‘Rivoluzione Civile’ di Ingroia percentuali a doppia cifra ed è nervoso il Cavaliere per l’erosione da ogni parte dei suoi voti”.
Dobbiamo tenere conto anche dei sondaggi riservati? Ci pare troppo, in verità.