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giovedì 3 gennaio 2013

Io come tu. Lettera aperta di Saverio Merlino al presidente del Comitato provinciale UNICEF

Caro Direttore,
Avendo letto sul tuo giornale la risposta della gentilissima Presidente del Comitato UNICEF di Messina, Avv. Luisa Carrozza, circa le mie considerazioni a seguito di alcuni post lanciati da membri del Gruppo Fabebook “Voglio nascere a Lipari ma forse non potrò più farlo” dopo l’adozione da parte del Consiglio Comunale di Lipari della delibera “Io come Tu”.
Nel confermare che nessuna polemica è stata fatta nei confronti della “lodevole” iniziativa dell’UNICEF, che sarei pronto a sottoscrivere immediatamente, desidero, attraverso la presente, che ti prego di pubblicare, chiarire il perché di qualche rammarico (non certamente per il contenuto della proposta “Io e Tu).
Conosciamo bene la “missione” dell’UNICEF il cui mandato principale è quello di tutelare e promuovere i diritti di bambine, bambini e adolescenti, in tutto il mondo, nonché di contribuire al miglioramento delle loro condizioni di vita e, parimenti, conosciamo la campagna promossa dall’UNICEF Italia Io come Tu “ per affermare il diritto alla non discriminazione dei bambini e degli adolescenti di origine straniera che vivono, studiano e crescono in Italia.
Confermiamo, quindi, nel caso si potesse pensare il contrario, che personalmente e tutti i 1.444 membri del Gruppo Facebook “Voglio Nascere a Lipari ma forse non potrò più farlo”, condividiamo e siamo ben lieti di sostenere l’iniziativa “Io come Tu”: un gesto simbolico per prendere coscienza del dibattito che si è aperto in Italia per l’'ottenimento della cittadinanza per i minorenni di origine straniera, un elemento sempre più importante della nostra società.
Ci permettiamo, però, di citare anche un eccezionale slogan che l’UNICEF ha coniato per l’occasione e che apprezziamo ”Tutti uguali davanti alla vita, tutti uguali di fronte alle leggi”.
Oserei dire, tuttavia, che a Lipari, per l’aspetto che ci riguarda, questo slogan non funziona perché, appunto, non siamo “Tutti uguali davanti alla vita, tutti uguali di fronte alle leggi”.
Qui come ormai tantissimi sapranno, non si ha il sacrosanto diritto di poter nascere e, di conseguenza, è negata la sacralità naturale che il “nascere” contiene e dal quale emerge e si rivela la inviolabilità dell'intera natura (alla quale peraltro il "nascere" fornisce “l'etimo”).
Da almeno tre anni ci stiamo battendo per garantire il diritto di “Nascere a Lipari” in contrasto con la posizione che fino a ieri ha avuto l’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia.
Su questa richiesta di civiltà e di rispetto di diritti Costituzionali gli attuali amministratori sono stati sempre al nostro fianco e qualcuno di loro è stato fra i promotori del Movimento che come potrà capire ha un significato non solo morale e civico ma anche sociale perché, tra l’altro, l'obbligo delle partorienti di trasferirsi fuori dall’isola colpisce soprattutto le famiglie più disagiate.
Il nostro semplice e civile commento all’adozione della delibera da parte del Consiglio Comunale di Lipari sull’argomento è scaturito perché ci ha sorpreso non il fatto che ha votato il provvedimento ma che lo ha fatto senza affermare almeno nella dichiarazione di voto che né l’Amministrazione, né il Consiglio ha smesso di lottare per rivendicare il sacrosanto diritto di poter nascere eoliani.
Il momento della delibera “Io come Tu” poteva e doveva essere un'occasione del Consiglio comunale per riaccendere i riflettori sul problema del Centro Nascite di Lipari alla vigilia della pubblicazione della sentenza del CGA.
Solo per questo il nostro rincrescimento.
Ci rammarichiamo, invece, per lo zelo che qualcuno ha avuto nell’avvertire il Presidente del Comitato UNICEF di Messina e avrebbe fatto bene, piuttosto, a riproporre la ferma determinazione a difendere il diritto dei più deboli.
Purtroppo ha perso l’occasione per dirlo chiaramente anche ai cittadini Eoliani senza bisogno di dover ricorrere a intermediari. 
Un grazie comunque al Presidente del Comitato UNICEF di Messina, Avv. Luisa Carrozza per aver voluto supplire chi doveva dare le risposte in questo frangente e abbia, Caro Presidente, i nostri più cordiali apprezzamenti e auguri.
Saverio Merlino 
Gruppo Facebook “Voglio Nascere a Lipari ma forse non potrò più farlo”.

Lipari, 3 Gennaio 2013

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