Avendo letto sul tuo giornale la risposta della
gentilissima Presidente del Comitato UNICEF di Messina, Avv. Luisa Carrozza,
circa le mie considerazioni a seguito di alcuni post lanciati da membri del
Gruppo Fabebook “Voglio nascere a Lipari ma forse non potrò più farlo” dopo
l’adozione da parte del Consiglio Comunale di Lipari della delibera “Io come
Tu”.
Nel confermare che nessuna polemica è stata fatta nei
confronti della “lodevole” iniziativa dell’UNICEF, che sarei pronto a sottoscrivere
immediatamente, desidero, attraverso la presente, che ti prego di pubblicare,
chiarire il perché di qualche rammarico (non certamente per il contenuto della
proposta “Io e Tu).
Conosciamo
bene la “missione” dell’UNICEF il cui mandato
principale è quello di tutelare e promuovere i diritti di bambine, bambini e
adolescenti, in tutto il mondo, nonché di contribuire al miglioramento delle
loro condizioni di vita e, parimenti,
conosciamo la campagna promossa dall’UNICEF Italia “Io come Tu “ per affermare il diritto
alla non discriminazione dei bambini e degli adolescenti di origine straniera
che vivono, studiano e crescono in Italia.
Confermiamo, quindi, nel caso
si potesse pensare il contrario, che personalmente e tutti i 1.444 membri del
Gruppo Facebook “Voglio Nascere a Lipari ma forse non potrò più farlo”,
condividiamo e siamo ben lieti di sostenere l’iniziativa “Io come Tu”: un gesto simbolico per prendere coscienza del dibattito che si è aperto
in Italia per l’'ottenimento della cittadinanza
per i minorenni di origine straniera, un elemento sempre più importante della nostra società.
Ci permettiamo, però, di
citare anche un eccezionale slogan che l’UNICEF ha coniato per l’occasione e
che apprezziamo ”Tutti uguali davanti alla vita, tutti uguali di fronte alle
leggi”.
Oserei dire, tuttavia, che a
Lipari, per l’aspetto che ci riguarda, questo slogan non funziona
perché, appunto, non siamo “Tutti uguali davanti alla vita, tutti uguali di
fronte alle leggi”.
Qui come ormai tantissimi
sapranno, non si ha il sacrosanto diritto di poter nascere e, di
conseguenza, è negata la sacralità naturale che il “nascere” contiene e
dal quale emerge e si rivela la inviolabilità dell'intera natura (alla
quale peraltro il "nascere" fornisce “l'etimo”).
Da
almeno tre anni ci stiamo battendo per garantire il diritto di “Nascere a
Lipari” in contrasto con la posizione che fino a ieri ha avuto
l’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia.
Su
questa richiesta di civiltà e di rispetto di diritti Costituzionali gli attuali
amministratori sono stati sempre al nostro fianco e qualcuno di loro è
stato fra i promotori del Movimento che come potrà capire ha un significato non
solo morale e civico ma anche sociale perché, tra l’altro, l'obbligo delle
partorienti di trasferirsi fuori dall’isola colpisce soprattutto le famiglie
più disagiate.
Il
nostro semplice e civile commento all’adozione della delibera da parte del
Consiglio Comunale di Lipari sull’argomento è scaturito perché ci ha sorpreso
non il fatto che ha votato il provvedimento ma che lo ha fatto senza affermare
almeno nella dichiarazione di voto che né l’Amministrazione, né il Consiglio ha
smesso di lottare per rivendicare il sacrosanto diritto di poter nascere
eoliani.
Il
momento della delibera “Io come Tu” poteva e doveva
essere un'occasione del Consiglio comunale per riaccendere i riflettori sul
problema del Centro Nascite di Lipari alla vigilia della
pubblicazione della sentenza del CGA.
Solo per questo il nostro
rincrescimento.
Ci
rammarichiamo, invece, per lo zelo che qualcuno ha avuto nell’avvertire il Presidente del Comitato UNICEF di Messina e avrebbe fatto bene, piuttosto, a
riproporre la ferma determinazione a difendere il diritto dei più deboli.
Purtroppo
ha perso l’occasione per dirlo chiaramente anche ai cittadini Eoliani senza
bisogno di dover ricorrere a intermediari.
Un grazie
comunque al Presidente del Comitato UNICEF
di Messina, Avv. Luisa Carrozza per
aver voluto supplire chi doveva dare le risposte in questo frangente e abbia,
Caro Presidente, i nostri più cordiali apprezzamenti e auguri.
Saverio Merlino
Gruppo Facebook “Voglio Nascere
a Lipari ma forse non potrò più farlo”.
Lipari, 3 Gennaio 2013
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.