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sabato 27 luglio 2013

La Processione della Madonna di Porto a Lipari (4° gruppo di foto scattate da Massimo Bonfante)

Per quanto concerne la Processione della Madonna di Porto Salvo di domenica scorsa ci ritroviamo un archivio vastissimo. Non volendo far perdere neanche un attimo della suggestiva processione proviamo a pubblicarle tutte. Ci vorrà, comunque, del tempo. In seguito creeremo un album sul profilo fb del nostro direttore.
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Nta stati o me paisi! Poesia di G. Giardina-18-07-2013









Si Diu nun m’avissi datu aiùtu,
a st’ura ....già mi nn’avissi iùtu ,
Nun bastava ca ‘nto‘nviernu stàmu esiliàti ,
pi cumpletari , ci mancava sulu a stati !

Pi nesciri fora e ghirimi a svagàri
nu sacciu mancu iò p’unni pigghiàri.
E l’ammininistraturi allura, chi ci stà a fari ?
Tra chiddu co n’ha fattu e chiddu c’on fasci nenti,
mi livàru puru u spassu, di iri o Portinenti .

Scuola, giustizia, trasporti, sanità, ecc..
su tutti segni di alta civiltà !!
Ma n’uautri , simu sulu buoni pi pagàri ,
e quannu poi ha bisuognu , eh ! pò cripàri !

Mi disci u dutturi : “ Niesci, vatti a svagàri ”
Unni ? Quannu ? S’on truovu mancu u largu pi pisciàri,”
A machina mia, già l’ebbi a fermàri,
pirchì ‘nta stu paisi, ‘un si pò cir-co-là-ri !!

Machini, casini, divieti unni và và,
questa è la nuda e cruda realtà !
Ca scusa ca i turisti portanu sordi,
nuautri , nni ritruvàmu cchiù ‘nta merda !

Tra fiesti, fistini, sonàti , cazzi e mazzi,
c’esti cu futti e cu è chi fa ’ntrallàzzi ,
e u rincoglionitu, dintra, nun capisci,
quannu cumincia a stati e quannu finisci !
E allura u svinturàtu ch’avi a fari ?
Mancu na vuccàta d’aria pò pigghiàri !
Stàsci crusciàtu dintra e si dumanna,
sa sua è pinitenza, o na cunnana .

L’anzianu,u sciuncu, u poviru, u disgraziàtu,
quannu mai, ha statu cunsidiràtu ?
Smanìa dintra ,di niervi mancu mancia,
e spera sempri , ca musica ci cancia !

Comunque : Iò stu Sinnacu u ringraziu,
ca pi l’aria, ancòra ‘un pagu daziu
e quannu mi fazzu cacchi caminàta,
un pagu ancòra a carta bullàta !

La Processione della Madonna di Porto a Lipari (3° gruppo di foto scattate da Massimo Bonfante)





 Per quanto concerne la Processione della Madonna di Porto Salvo di domenica scorsa ci ritroviamo un archivio vastissimo. Non volendo far perdere neanche un attimo della suggestiva processione proviamo a pubblicarle tutte. Ci vorrà, comunque, del tempo. In seguito creeremo un album sul profilo fb del nostro direttore.
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Pavone: "il Giudice del Lavoro di Roma continua a dare ragione all'ANIEF sul diritto dei precari alla medesima progressione stipendiale spettante al personale di ruolo"

Carissimo Direttore, 
con la presente nota desidero informare  il personale scolastico non di ruolo  che il Giudice del Lavoro di Roma continua a dare ragione all'ANIEF sul diritto dei precari alla medesima progressione stipendiale spettante al personale di ruolo e questa volta dà piena ragione non solo per il precedente, ma anche per il futuro. 
L'Avv. Salvatore Russo, alla cui professionalità e competenza l'ANIEF ha da sempre affidato la tutela dei propri iscritti sul territorio, ottiene la piena applicazione di quanto previsto dalla clausola quattro dell'Accordo Quadro sul lavoro a tempo determinato allegato alla direttiva 1999/70/CE e la condanna a carico del MIUR non solo di corrispondere quanto prima non percepito dalla nostra iscritta a titolo di anzianità di servizio, ma anche di tener conto, per il futuro, della sua corretta progressione stipendiale anche se destinataria di altri contratti di lavoro a tempi determinati. Sono convinto che questo comunicato sia di gradimento anche per molti docenti precari residenti nelle nostre isole Eolie. 
Cordiali saluti. 
Ins. Bartolo Pavone (dirigente sindacale regionale Anief).

“SOGNO D’AMORE UBRIACO – STUDIO SU OTELLO” CONCLUDE LA RASSEGNA “EOLIE, DONNE E CULTURA”

COMUNICATO STAMPA
Alle 21:30 presso il sagrato della Chiesa dell’Addolorata – Castello di Lipari, la consegna del Premio Caterina Conti e lo spettacolo della compagnia Daf – Teatro dell’Esatta Fantasia.
Giungerà al termine questa sera, alle 21:30, nella suggestiva cornice del sagrato della Chiesa dell'Addolorata, presso il Castello di Lipari, la rassegna "Eolie, Donne e Cultura", organizzata dal Comune di Lipari - Assessorato alla Cultura e ai Beni Culturali con la collaborazione della Consulta Comunale Giovanile e il supporto logistico a cura di Daf-Associazione Culturale.
Cinque serate di grande successo, cinque tappe un viaggio incredibile in cui gli ospiti di grande prestigio ( tra gli altri il gen. Luciano Garofano, la scrittrice Macrina Marilena Maffei, la regista Giovanna Taviani, il giornalista Luigi Barrica) con i loro preziosi interventi hanno raccontato la “Donna” e le donne eoliane esplorandone i più svariati aspetti e significati attraverso l’arte, il cinema, l’architettura, la musica, il teatro ma anche attraverso tematiche più complesse e gravose come l'educazione scolastica e il terribile fenomeno del femminicio.
E prezioso è stato il pubblico, giunto sempre numeroso, di cui è necessario sottolineare la grande partecipazione e l’interesse da parte di turisti e vacanzieri.
Al culmine di "Eolie, donne e cultura", ci sarà la consegna del premio “Caterina Conti”, alla sua prima edizione. Un riconoscimento, fortemente voluto dall' Assessore Tiziana De Luca, che a partire da quest’anno sarà assegnato a personalità del mondo femminile che hanno dimostrato il proprio talento e valore in maniera esemplare all’interno del proprio ambito di riferimento, dando risalto al contesto territoriale di appartenenza. Non poteva che portare il nome di Caterina Conti: imprenditrice, insegnante, presidente del Cipra Eolie, attraverso cui si è impegnata per la valorizzazione del patrimonio artistico di Lipari, donna determinata e battagliera che con fierezza e coraggio ha portato e porta tutt’ora avanti numerose battaglie sociali per le sue isole, dai tempi dei mafiosi sbarcati a Filicudi fino all’ultima per il punto nascite dell’ospedale.
L'ultima parola andrà alla Compagnia Teatrale Daf- Teatro dell'Esatta Fantasia, che dopo un lungo e intenso lavoro svolto durante la settimana di residenza teatrale, porterà in scena “Sogno d’Amore Ubriaco – studio su Otello”, un’originale drammaturgia del classico shakespeariano, a cura di Angelo Campolo, che la interpreterà insieme ad Annibale Pavone, Federica De Cola, Margherita Smedile e Tino Calabrò, per la regia di Campolo e Pavone, assistente alla regia Mariaclara Spartà, scenografia Giulia Drogo.
Uno spettacolo che oscilla tra commedia e tragedia, gioco e inganno, odio, amore e speranza di redenzione. Iago e Otello, qui capovolti anagraficamente, si fronteggiano in uno scontro generazionale tra giovani e adulti, che in controluce diventa il racconto di un insanabile conflitto tra figli e “cattivi” genitori. A cominciare dalla distorta visione del mondo dell’alfiere Iago, che vuole la donna relegata ad oggetto non pensante, vittima solo delle violenze e degli sfoghi della frustrazione maschile. Sarà questo supremo atto di egoismo nei confronti della donna a portare alla rovina una delle più grandi storie d'amore mai raccontate.

Uno spettacolo energico appassionato e suggestivo, un viaggio poetico tra le urla straziate di voci afone, ci accompagna verso un finale che riserva una sorprendente svolta al corso degli eventi. Un finale che regala una possibile redenzione ai protagonisti della tragedia. Una possibile luce in ciò che avrebbe potuto essere, ma non è stato.

Tariffe residenti. La signora Fonti torna a scrivere al portavoce Giacomantonio

Gent.mo dott.Giacomoantonio,
la ringrazio per la sua attenzione, ma quello delle tariffe di viaggio e' davvero un problema concreto e spesso anche dissuasivo per le cifre.
Mi e' sfuggito il passaggio in cui risponde " intende che e' residente la famiglia di provenienza non  la persona che fa la richiesta". A me sembrava scontato.
Un bambino che deve nascere ha gia' una sua residenza o piuttosto acquisisce alla nascita quella della mamma e della sua famiglia pur essendo nato fuori dalle isole per mancanza di ospedale ?
Capisco il problema delle compagnie, preoccupate di estendere troppo la tariffa agevolata tramite nativi card, ma francamente dire che uno e' messinese solo per le 48  ore del parto.....Io mi sento eoliana, putroppo le carte sono altra
cosa.
Nel salutarla le chiederei se ha avuto qualche contatto con i  dirigenti dell'Ustica lines sul problema esposto e anche se e' possibile sapere quando temporalmente verra' fuori il prossimo bando regionale per la determinazione delle compagnie incaricate dei collegamenti,  che dovrebbe includere la tariffa agevolata per i  proprietari d'immobili.
Grazie.  

Margherita Fonti.    

Studio delle meduse anche a Santa Marina Salina

Comunicato stampa congiunto Comune di Santa Marina – Delphis Center
Nella giornata di oggi, nella sala consiliare del Comune si è tenuta la presentazione del progetto internazionale che si occuperà per i prossimi tre anni dello studio delle meduse nelle acque del Mediterraneo e che coinvolgerà tra le altre località, anche l’isola di Salina. Il progetto ha lo scopo di studiare la proliferazione delle meduse, le cause che determinano il loro aumento e l’eventuale posizionamento di reti che possano permettere la balneazione sicura, senza però creare danno alle altre specie.
Con orgoglio vogliamo comunicare che la partecipazione al progetto non graverà in alcun modo sulle casse comunali. Per ulteriori informazioni, vi invitiamo a contattare il Comune di Santa Marina o il centro Delphis.

"Navetta del sorriso", punto nascite, problematiche dell'ospedale di Lipari.Interviste alla prof.ssa Paino, al commissario Magistri e al direttore sanitario Catalfamo

La professoressa Graziella Paino, presidente dell'associazione Salus D'Agostino, ha presentato stamani, presso l'ospedale di Lipari, il progetto "La Navetta del sorriso". Com'è noto questo prevede, ormai da qualche mese, tra unanimi consensi, il trasporto gratuito dei cittadini della fascia dei Nebrodi e delle Isole Eolie che devono effettuare il ciclo chemioterapico presso l'Ospedale di Taormina. Alla presentazione erano presenti anche il commissario dell'ASP5, Manlio Magistri e il direttore del presidio ospedaliero eoliano, Franco Catalfamo
Unitamente a Peppe Paino abbiamo realizzato una ampia intervista  dove si parlerà non solo dell'efficiente "Navetta del sorriso", della chemio da effettuare a Lipari, delle contraddizioni legate al punto nascite (dopo l'ultimo parto effettuato nei giorni scorsi a Lipari, una dottoressa sarebbe stata trasferita), dell'ortepedico che non c'è e del gastroscopio che non funziona, del centro dialisi e dello stato delle ambulanze, di una  foresteria da realizzarsi nello stesso  nosocomio per i medici che vengono da fuori. 
Dopo l'intervista il dottor Magistri, accompagnato dal direttore Catalfamo, dal dottor Paino e dall'avvocato Niutta, ha fatto una ricognizione un giro per l'ospedale di Lipari per "toccare con mano" quella che è la situazione del presidio ospedaliero

...l'ordinanza sul decoro urbano diventa oggetto di satira. Il fotomontaggio è di "Satira Eoliana"


DOMENICA 28 LUGLIO A SANTA MARINA DI SALINA: PIF AL SALINA FESTIVAL 2013. LEGALITÀ E MAFIA AL CENTRO DELLA SERATA DEL PREMIO “CINEMAREMUSICA” CONSEGNATO ALLA MEMORIA DI PEPPINO IMPASTATO

Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif,sarà ospite al Salina Festival 2013domenica 28 luglio 8domani) dalle ore 20,30, durante la serata di consegna del premio “CineMareMusica” alla memoria di Peppino Impastato assassinato da cosa nostra il 9 maggio del 1978.
Ideatore de “Il Testimone”, programma di MTV che ha spesso puntato la lente d’ingrandimento su Mafia e Lotta alla Mafia, e autore, interprete e regista del film “La mafia uccide solo d’estate” (una produzione Wildside con Rai Cinema nelle sale italiane dal 28 novembre 2013 per 01 Distribution), Pif vanta un approccio alla Mafia e alla Legalità molto personale, utilizzando «un linguaggio semplice, diretto, non retorico, dritto al cuore, con "allegria", immaginando il futuro che noi tutti vorremmo - commenta così l’invito Massimo Cavallaro direttore del Salina Festival - come Antonio Skàrmetane I giorni dell'arcobaleno”  “l'allegria di chi non si arrende è più forte di qualunque violenza e corruzione"  - e la speranza di costruire un futuro migliore sta proprio nell'opporre all'orrore non soltanto la memoria di quello che è stato, ma anche e soprattutto di quello che noi vorremmo fosse. Sorridere e immaginare il futuro si può».
Il premio “CineMareMusica” sarà consegnato idealmente a Peppino Impastato, tramite il fratello Giovanni Impastato, con la seguente motivazione «A Peppino Impastato per aver avuto il coraggio di usare l’arma dell’ironia e la leggerezza delle parole contro la mafia che, come diceva, è una montagna di merda».

La Processione della Madonna di Porto a Lipari (2° gruppo di foto scattate da Massimo Bonfante)

 Per quanto concerne la Processione della Madonna di Porto Salvo di domenica scorsa ci ritroviamo un archivio vastissimo. Non volendo far perdere neanche un attimo della suggestiva processione proviamo a pubblicarle tutte. Ci vorrà, comunque, del tempo. In seguito creeremo un album sul profilo fb del nostro direttore.
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Le Eolie e le date da ricordare (a cura del dottor Giuseppe (Pino) La Greca)

27 luglio 1929
La Grande Evasione
La clamorosa fuga di Rosselli, Lussu e Nitti nel luglio del 1929 rappresentò una vera e propria cesura nella storia della Colonia di Lipari.
Dai documenti di archivio risulta che le autorità fasciste erano state abbondantemente ed esattamente informate dal progetto di evasione di Carlo Rosselli, Emilio Lussu e Francesco Fausto Nitti. Le informazioni venivano dai confidenti infiltrati nell’ambiente dell’emigrazione antifascista. Tanto più bruciante fu quindi lo smacco e esplose l’ira del capo della polizia Bocchini allorché “nonostante le misure adottate con ogni diligenza” il 27 luglio 1929 i tre antifascisti se ne partirono da Lipari.
«Nella notte dal 27 al 28 luglio sono evasi da Lipari i confinati ex deputato Emilio Lussu, prof. Carlo Rosselli e Francesco Fausto Nitti». Attenzione alle date. Il giornale ufficiale del regime, il “Popolo d’Italia”, impiega più di una settimana a decidere se pubblicare o no la notizia, e sia pure in quella forma scheletrica soltanto il 9 agosto 1929.
La verità è che di quella evasione si stanno già occupando i giornali di mezzo mondo. A Parigi Salvemini si è fatto «impresario» del terzetto dei fuggiaschi e li trascina da una conferenza stampa all’altra. A ragione. La fuga da Lipari sarà l’evasione più importante e più clamorosa del ventennio, insieme con l’uscita clandestina dall’Italia di Filippo Turati. «Il raid di Lipari - scriverà Lussu - fu una vera impresa di guerra, in cui la audacia di pochi uomini infranse lo sbarramento di un’isola di deportazione e, con rapidità fulminea, trasse in salvo dei condannati politici». «Fu sì un capolavoro di organizzazione, ma in fondo non fu che una fuga. Ora, a scappare tutti suon buoni».
Da quella fuga il fascismo riceve un colpo all’immagine di cui porterà a lungo il segno. Non per niente nei primissimi giorni di libertà Lussu scrive un pamphlet (un instant book, si direbbe oggi) in cui descrive l’autentico sistema carcerario in cui il fascismo ha imprigionato la vita degli italiani.

Un posto di rilievo nella memorialistica della grande evasione trova l’eoliano Edoardo Bongiorno.
Nitti: (…) Un bravissimo ed onestissimo cittadino, il sig. Buongiorno, socialista, ci fu amico in segreto fin dal primi giorni, era stato perseguitato e minacciato, lui liparese, di “confino” in un’isola! Doveva quindi essere molto prudente nei suoi rapporti con noi. Ma sempre ricorderemo la sua fisionomia aperta e leale di brav’uomo e il suo gran cuore.
Busoni: Edoardo Bongiorno, a torto dimenticato nella rievocazione televisiva della fuga diversi anni or sono fatta dalla TV, era una singolare ed esemplare figura di cittadino democratico. Fino dal lontano 1895, quando aveva 16 anni, aveva fondato a Lipari il Movimento operaio socialista. Per la sua correttezza, la sua dirittura, la sua serenità, la sua fede professata con fermezza e cortesia, e per la quale non aveva mai perduto occasione durante tutta la sua vita di cercare di comunicarla e trasmetterla agli altri con la parola e l’esempio, era da tutti considerato con riguardo e simpatia, ed era generalmente conosciuto dai liparesi, malgrado la modesta ascendenza e la modesta condizione economica, come “don Eduardu”.
Musicologo appassionato aveva diretto per molti anni la Scuola di musica. Capobanda del corpo musicale locale – di cui per un certo periodo fu anche direttore – si era trovato poi a farne parte anche durante il periodo fascista, quando era invalsa l’abitudine di far precedere ogni manifestazione dal suolo di “Giovinezza” o della “Marcia reale”. Ebbene, al suolo di quegli inni, il capomusica Bongiorno non partecipava ed ostentava il suo gesto polemico mantenendo in tutta evidenza – con compiacimento particolare di noi confinati – abbassato il suo strumento, per riprendere poi a suonare le musiche del repertorio normale.
Naturalmente, per quanto più che rispettato dai suoi concittadini, era nell’occhio delle autorità che, dopo la fuga di Rosselli, Lussu e Nitti, lo diffidarono a lasciare l’isola senza loro autorizzazione. E la sua casa veniva messa ripetutamente a soqquadro con perquisizioni diurne e notturne e grave disagio soprattutto dalla moglie. Fu tra l’una e le due di una di quelle notti che ai tre poliziotti i quali lo invitavano a controllare la perquisizione disse: “Fate per vostro conto quello che volete. Ma se nelle vostre tasche avete delle carte compromettenti che vi hanno ordinato di inserire in un mio libro per scoprirle alla prossima perquisizione, arrestatemi subito e dite che le avete già trovate”.
Per poter contribuire con lo stipendio della moglie, insegnante da Canneto e che doveva percorrere ogni giorno cinque chilometri a piedi all’andata e al ritorno, aveva ottenuto l’incarico di gestire un’agenzia marittima. Due eminenti fascisti locali scrissero alla società concedente per fargli togliere il posto. Edoardo venne a conoscenza anche dei loro nomi, e il figlio Leonida fu stupito che, incontrandoli, il padre accettasse le loro abituali manifestazioni di affetto e di amicizia invece di rinfacciare aspramente la loro malvagità e doppiezza. E quasi sentisse la non espressa sorpresa del figlio, ripreso il cammino, ponendogli una mano sulla spalla gli disse: “non ti meravigliare: è povera gente”.
Lo stesso atteggiamento tenne anche quando, presidente del CLN dopo la liberazione, il governatore alleato colonnello Joe, gli chiese di fornirgli indicazioni circa i fascisti liparesi da processare, facendo scorrere fra le mani un foglio sul quale erano i nomi di Ninì Fiorentino, di Vitale, Lino Carnevale, Saltalamacchia e altri. Rispose: “Questa gente io non la conosco”. E a chi poi, negli anni che seguirono e che videro la fortunosa rimonta politica di alcuni di quei fascisti frettolosamente confluiti nella democrazia cristiana, gli rimproverava quelle generosità considerata eccessiva anche per il suo alto senso d’umanità, spiegava: “La vendetta e l’odio non sono mai state buon nutrimento. Mi è bastato mortificarli dimostrando loro che li avevo sempre ignorati”.
Fu nel suo bugigattolo d’agenzia a Sottomonastero dove, fra il rilascio di una polizza e di un biglietto di viaggio studiava i suoi amati spartiti musicali, che si consultava con Nitti e particolarmente con Rosselli, per i dettagli della fuga e fu lì che consegnò a Rosselli le cartine nautiche poi passate a me per farle giungere a Firenze alla moglie di Carlo, la quale li inoltrò a Parigi e servirono ai guidatori del motoscafo per venire a prelevare i fuggitivi. Anticlericale e tuttavia credente, col suo carattere bonario e cordiale che non disdegnava le facezie, non mancava di motteggiare e redarguire anche con invettive dantesche i parroci liparesi i quali malgrado ciò, continuarono a stimarlo e a volergli bene; finché sull’ultima panca della chiesa di S. Pietro, il 2 gennaio 1961, alla fine del rito funebre per un nipote a lui caro, silenziosamente e placidamente, reclinata la testa sulle mani poggiate sul pomo del bastone, immobile e fermo nella sua forte figura di un metro e ottantadue di altezza, “don Eduardu” si addormentò del sotto eterno.

Di lui ha raccontato Giuseppe di Salvo nel “Progresso italo-australiano” di Thoresbury che Filippo Turati col quale era in contatto ebbe a dire: “è un innovatore sociale di tale compatta levatura quell’Edoardo, che la sua personalità diviene quasi un enigma e un rimprovero per gli uomini di poca fede”.

Auguri a...

Eolienews augura Buon Compleanno ad Ida Coluccio

Isole invase dalle meduse (dalla Gazzetta del sud di oggi)

Il prof. Stefano Piraino spiega il perché del fenomeno, presente in tutto il Mediterraneo, e come limitarne i danni. Uno studio approfondito già in cantiere. Consigli utili per i bagnanti

Le meduse rischiano di rovinare le vacanze dei bagnanti. Il mare cristallino dell’arcipelago da domenica scorsa è invaso da questi animaletti planctonici e urticanti a contatto con la pelle umana. Nell’isola ormai vanno a ruba maschere subacquee e retini per raccoglierle e farle sciogliere al sole prima di poter dare ad amici o familiari il via libera per un tuffo rigenerante e senza preoccupazioni. Ma per il momento c’è poco da fare se non provare a collocare delle reti a protezione dei bagnanti. E proprio quello che sarà fatto alle Eolie a fine agosto o comunque nella prossima stagione estiva grazie al progetto di monitoraggio e prevenzione” Med- Jellrisk” finanziato dall’Ue e presentato al Comune di Lipari dal prof. Stefano Piraino dell’Università del Salento e coordinatore dell’iniziativa. «I motivi della loro proliferazione – ha dichiarato – sono ancora poco chiari ma il Mediterraneo essendo un bacino semi chiuso ha una sensibilità maggiore ai cambiamenti climatici anche se si tratta di un fenomeno diffuso in ogni parte del mondo.

ARS: APPRODA IN AULA NORMA SALVA-PRECARI IN ARRIVO 100 MILIONI PER I CONTRATTI

Approvata martedì in commissione Bilancio all’Assemblea regionale, la norma che proroga i contratti di circa 22 mila precari degli Enti locali e dell’amministrazione regionale oggi è approdata in aula.
Quasi 100 milioni complessivi serviranno a coprire le proroghe ‘secche’, e cioè senza modifiche che potrebbero portare a rinnovi contrattuali, somma che era già stata prevista nel bilancio, nonostante la norma fosse poi stata stralciata dalla finanziaria a fine aprile. Incardinato il testo, si passerà alla votazione degli articoli nella seduta di martedì prossimo.
Entro lunedì i deputati dell’Ars potranno presentare emendamenti, e c’è già chi denuncia il tentativo “di introdurre modifiche finalizzate ad imbarcare nelle file del precariato soggetti esterni”.Marco Falcone, vicecapogruppo del Popolo delle Libertà, è intervenuto oggi proprio per ‘stoppare’ questo tentativo: “Abbiamo evitato – ha detto il deputato del Pdl – l’azione furbesca di chi, spudoratamente, tenta di approfittare dell’occasione per sistemare parenti e amici. Impedendo l’assalto alla diligenza di soggetti assolutamente fuori dalla platea del precariato, abbiamo, altresì, evitato, il depauperamento del personale dell’amministrazione regionale a favore di altri enti”.



L’équipe del Centro Clinico NEMO SUD a casa Biviano

La famiglia Biviano ha ricevuto ieri nella loro casa di Lipari l’équipe del Centro Clinico NEMO SUD. L’eccezionalità di questa trasferta nasce da una richiesta specifica dell’ASP di Messina e del Comune di Lipari di attenzionare la situazione di estrema difficoltà della famiglia Biviano: due fratelli e due sorelle affetti da una grave malattia neuromuscolare che necessitano di una continua valutazione delle proprie condizioni psico-fisiche e di un costante aggiornamento del percorso terapeutico.Palmina, Elena, Sandro e Marco Biviano, rispettivamente 41, 36, 35 e 31 anni, vivono nella frazione di Pianoconte e sono tutti affetti da distrofia muscolare facio-scapolo-omerale. Il Commissario dell'Asp Manlio Magistri e l’Avv. Giancarlo Niutta dell’ASP di Messina hanno chiesto un intervento del Centro Clinico NEMO SUD . Impossibilitati a lasciare Lipari, hanno bisogno di un consulto medico specialistico. 
Il Prof. Giuseppe Vita, Direttore Clinico del Centro NEMO SUD, ha risposto a questa richiesta in modo propositivo: «Si tratta di quattro fratelli affetti tutti dalla stessa patologia i quali non possono spostarsi dall’isola. Una situazione del tutto eccezionale. Siamo contenti di aver potuto dare il nostro contributo. Il Centro Clinico NEMO SUD nasce per iniziativa delle Associazioni di pazienti. Per questo motivo il paziente e la sua famiglia sono sempre al Centro della nostra attenzione». Il Centro Clinico NEMO SUD, sito presso il Policlinico di Messina al IV piano del Pad. B è infatti gestito da Fondazione Aurora Onlus i cui soci sono, oltre che Università di Messina e Policlinico Universitario "G.Martino", UILDM, AISLA, Fondazione TELETHON e Famiglie SMA. 
Le sorelle Palmina ed Elena sono state quindi visitate direttamente a casa loro dal Direttore clinico prof.Giuseppe Vita, dal vice direttore clinico Sonia Messina, dal Coordinatore dei fisioterapisti Filippo Cavallaro, dalla psicologa Stefania La Foresta, dalla pneumologa Claudia Profazio: una squadra medica d’eccellenza che si è interessata alla storia di questa famiglia e che sin da subito si è dimostrata disponibile ad affiancarla in un percorso terapico e assistenziale su misura per ognuno dei pazienti prospettando la possibilità di ricoveri presso il Centro Clinico NEMO SUD.
La visita è avvenuta alla presenza dell’avv. Niutta, del responsabile del distretto sanitario di Lipari, Francesco Catalfamo, dei medici del NEMO SUD, della madre Provvidenza Famularo e dell’amica di famiglia Rossella Profilio. 

Pietro Lo Cascio : "A quando l’accesso ai gabinetti pubblici di Marina Corta?"

Lipari, 26 luglio 2013
Gentile Sindaco,
mi rivolgo a lei con una lettera aperta – piuttosto che con una formale interrogazione – per richiamare l’attenzione dell’amministrazione e dell’opinione pubblica su un aspetto che ritengo assolutamente coerente alla ricerca di standard minimi di “decoro” dalla quale – presumibilmente – scaturisce la recente ordinanza di divieto di circolazione in costume da bagno nel centro storico. L’ottima manifestazione “Eolie, donne e cultura”, oltre ai numerosi pregi che le si devono riconoscere, ha indirettamente conseguito un risultato per nulla trascurabile: dopo anni, ha saputo infrangere il tabù dell’inaccessibilità dei locali di proprietà comunale assegnati per mezzo secolo alla società Lipari Porto.
In questi locali esistono ottimi bagni di nuova fattura che, credo, siano praticamente intonsi e quasi mai utilizzati, data la notoria frequenza con la quale la società si riunisce negli stessi e, in generale, la fervida attività che ne caratterizza l’operato.
Qualche anno fa ci siamo chiesti perché, dotando la struttura di una minima forma di vigilanza, non aprirli al pubblico durante le ore diurne, in particolare la mattina, quando sulla banchina di Marina Corta sbarcano centinaia di persone costrette a utilizzare i locali igienici degli esercizi commerciali della piazza (gli unici disponibili in prossimità del molo). Lo abbiamo fatto raccogliendo oltre trecento firme in un paio di giorni, forti delle quali avevamo sollecitato un responso – mai pervenuto – all’allora sindaco Bruno. Ho ancora con me – fortunatamente – le copie, e sono certo che ai latori di questa petizione se ne aggiungerebbero rapidamente altri, nella consapevolezza diffusa che si tratti di un gesto di civiltà, di accoglienza e di decoro, non meno significativo di quello che pretendiamo rivestendo turisti in giro per le vie del paese.
Non è difficile: basterebbe aprire uno solo dei due locali dell’immobile, incaricare uno o più disoccupati dei compiti di vigilanza, assistenza e pulizia periodica, per i quali potrebbero essere remunerati stabilendo una piccola quota di ingresso – non più di 50 centesimi – e avremmo risolto il tutto. È lesivo dell’immagine della società? Non credo; in ogni caso, non lo sarebbe più di tenere inutilmente chiuso un locale che, oltre ad essere di proprietà dell’Ente, risulta assegnato a una società della quale l’Ente è parte integrante.
Confidando nella sua comprensione e condivisione delle ragioni di questa istanza, e augurandomi che vorrà assumere a breve una decisione in merito, la ringrazio anticipatamente.
Pietro Lo Cascio

consigliere comunale de “La Sinistra”

venerdì 26 luglio 2013

Pubblicata l'ordinanza che vieta di circolare nel centro storico in costume da bagno

Come vi avevamo anticipato ieri sera è stata pubblicata oggi l'ordinanza del sindaco Marco Giorgianni che obbliga di circolare con abbigliamento decoroso- divieto di circolazione in costume da bagno. Per visualizzare l'ordinanza cliccare su questo link. http://www.comunelipari.gov.it/mc/mc_attachment.php?x=79e5ba09a0fc8e3bca041e919f5b042b&mc=8424
VI RICORDIAMO CHE DA IERI SERA SULL'ARGOMENTO VI STIAMO PROPONENDO UN SONDAGGIO CHE TROVERETE NELLA HOME PAGE DI QUESTO SITO IN ALTO A DESTRA

La Processione della Madonna di Porto a Lipari (1° gruppo di foto scattate da Massimo Bonfante)

 Per quanto concerne la Processione della Madonna di Porto Salvo di domenica scorsa ci ritroviamo un archivio vastissimo. Non volendo far perdere neanche un attimo della suggestiva processione proviamo a pubblicarle tutte. Ci vorrà, comunque, del tempo. In seguito creeremo un album sul profilo fb del nostro direttore.
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La Processione della Madonna di Porto a Lipari (15° gruppo di foto)




  Per quanto concerne la Processione della Madonna di Porto Salvo di domenica scorsa ci ritroviamo un archivio vastissimo. Non volendo far perdere neanche un attimo della suggestiva processione proviamo a pubblicarle tutte. Ci vorrà, comunque, del tempo. In seguito creeremo un album sul profilo fb del nostro direttore.
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Un cannetaro, un sindaco e il solito Silvano. Riceviamo dal portavoce Giacomantonio e pubblichiamo

Un cannetaro, un sindaco, il solito Silvano
Il cannetaro
Il portavoce riflette ed il cittadino risponde ed interroga. Ho letto la riflessione del portavoce del sindaco in merito alle reazioni di alcuni cittadini, registratesi a seguito degli accertamenti svolti dal corpo dei V.U. in data 23 luglio u.s. a Canneto, e mi sembra opportuno chiarire alcuni dubbi avanzati. Innanzitutto è vero che i rilevamenti potevano essere svolti a Lipari (centro) Stromboli o Vulcano ma sono stati effettuati a Canneto e da due soli agenti  del corpo dei vigili, e questo è un dato di fatto. Dai dati in suo possesso, e da lei riportati, sono stati effettuati 18 controlli ed elevati otto verbali che di conseguenza dovrebbero essere agli atti, e quindi riscontrabili, cioè un dato di fatto.
Normalmente quando si procede ad effettuare un controllo di polizia  chi effettua il controllo deve sapere quale è l’ambito di competenza se quindi un suolo è comunale o demaniale e quindi il comando ed il comune prima di inviare i v.u. deve sapere dove potere, o meglio dove è LORO DOVERE  EFFETTUARE I CONTROLLI. Se così non fosse al cittadino potrebbero sorgere dei dubbi sulla serietà ed obiettività del controllo, in quanto questo potrebbe essere viziato, parziale, diseguale ed ingiusto.
Ma esiste un problema enorme che macchia lo stato di diritto che peggiore dell’ILLEICITA’ che è LA DISEGUAGLIANZA e L’IMPUNITA’, cioè quando le regole e le sanzioni non vengono applicate allo stesso modo per tutti i cittadini e quando questi non vengono neanche messi nelle condizioni di rispettarle.
I cittadini di Canneto amano come tutti la legalità, ed io per primo,ma nel caso del suolo pubblico è doveroso munirsi di un adeguato regolamento  al quale i cittadini possano rifarsi per richiedere il godimento di tale bene, tanto agognato per molte attività e tanto abusato.  Bisogna garantire agli operatori economici “seri” di questo paese di poter svolgere serenamente il loro lavoro è questo il compito primario di chi amministra. Come viene occupato oggi  il suolo pubblico attraverso quali strutture fisse, mobili, semi mobili? Vengono garantiti gli spazi di vivibilità pedonale, di sicurezza, di decoro urbano al di là dell’aspetto tributario? Che caratteri ha questo tipo di occupazione temporanea, permanente e cosa prevede il codice per tale tipi di reati? Ogni quanto vengono effettuati certi tipi di controlli? Ed inoltre se qualcuno legittimamente fa notare qualcosa deve zittirsi?  
Inoltre a giorni la Marina Garibaldi verrà invasa dalle “bancarelle”; la domanda che le faccio è: se tutti coloro che hanno un banchetto, anche piccolo, avranno un autorizzazione di suolo pubblico e verseranno al comune una tassa per il suolo occupato? Se così fosse Canneto  e le sue attività avranno un disagio ma le casse del comune si rimpingueranno regalando un vago sapore di giustizia sociale. Faranno i V.U. i controlli per tutte le realtà espositive o bancarelle che sorgeranno per la strada?
Vuole che apriamo una seria riflessione sul codice della strada? Mi dica dove esiste nel codice la possibilità in una strada urbana a scorrimento veloce come la M.GARIBALDI  dove esistano realtà (autorizzate dal nostro comune) costituite da  pedane e tavoli dentro la carreggiata con un altissimo rischio per gli avventori dei locali ed i conducenti. Quale codice contempla un  luogo dove chi seduto in un bar può sentirsi passare  a dieci centimetri  autobus gran turismo, macchine e moto ad altissima velocità con un rischio ALTISSIMO PER L’INCOLUMITA’ PUBBLICA? E parliamo di incolumità pubblica non di suolo pubblico! E mi pare che incidenti accaduti anni orsono dovevano essere un monito per tale prassi autorizzativa!
E la Cesare Battisti non è anch’essa Canneto? Strada dove insistono piante e fioriere che ostruiscono la sosta ed il passaggio dei pedoni, e lì rilevamenti i vigili non ne fanno per verificare come viene occupato il suolo pubblico?
Io sono sicuro che chi ha chiamato il sindaco per chiedere informazioni riguardo i controlli a Canneto lo ha fatto per il rapporto di fiducia e di stima che magari si ha nella figura del sindaco e non per garantirsi l’impunità ma l’equità. Quando si stima una persona o un amministrazione la prima cosa che il cittadino fa è rapportarsi con questa e chiedere lumi e non sconti o riduzioni della pena (multa) ma regole certe ed applicate a tutti perché la porta del municipio è sempre aperta. In questo caso come intende procedere il comune?
La ringrazio per essere intervenuto sulla questione, anche se non interpellato da nessuno, perché ho avuto modo di farvi notare alcune incongruenze in quest’operazione. Se qualcuno pensa che io stia dicendo cose astruse ribatta altrimenti operi, ciò che asserisco è dimostrabile dallo stato dei fatti e dei luoghi, quindi un dato dei fatti. Mi zittisco dando al mio silenzio nuovamente dignità e valore. Nulla di personale continuo pubblicamente a palesare la mia personale Stima nei suoi confronti, io faccio tutto nel rispetto dei ruoli Lei fa il portavoce del sindaco, il sindaco fa il sindaco ed io il cittadino…….che risponde.
Un Cannetaro ovvero Livio Sciacchitano

Il sindaco
Gentile Dott. Giacomantonio,
nel leggere le sue dichiarazioni che rispondono ad una lettera di un cittadino di Lipari, che ritengo conosca bene le Isole eolie, desidero chiarire che nessuno cade in un tranello nell’affermare che “l’isola del vicino è sempre la più verde”, soprattutto se l’isola è Salina.Preciso inoltre che per ciò che riguarda le sue affermazioni su una parte dei bancarellisti provenienti da Santa Marina Salina dovrebbe chiedere all’Assessore Sardella, presente alla Festa Patronale, come queste erano disposte, con quale decoro e precisione, visto che lo stesso Assessore ha fatto pubblici complimenti proprio per la nostra organizzazione.
Per quanto riguarda le manifestazioni che facciamo a Salina, La invito a partecipare al nostro “Augusteo Programma estivo”.
Il Sindaco 
Massimo Lo Schiavo

Il solito Silvano
E si una volta c'era ed esisteva il vero Comune di Lipari. Altri tempi. Eppure sembrano ieri i tempi gloriosi del nostro Comune. Amministrato saggiamente dall'indimenticabile vecchietto Checchino Vitalw. Tutti eravamo contenti e tutto andava bene. Le Eolie erano veramente ricche, il turismo era al top di vacanzieri e villeggianti. Adesso invece non c'e un giorno che non appena apriamo il nostro giornale online delle Isole Eolie di Bartolino Leone tutto ormai  non ci sorprende piu'. Anzi ci siamo abituati nel leggere che vi sono indagati e rinviati direttamente a giudizio. Come rimpiagiamo i vecchi tempi. E' quello che purtroppo ci meritiamo. Essere amministrati da personaggi assatanati di potere, con le Eolie in piena crisi specialmente sul  fattore turismo e perche' no anche quello del lavoro per i giovani e del settore della pesca. Tutto e' abbandonato a se stesso. Strade rotte con buche e fossi molto pericolosi  per i motocicli, fioriere abbandonatem fiori secchi e non curati e non annaffiati,topi e bratte che uscendo dai tombini passeggiano indisturbati sia sul Corso Vittorio Emanuele che su strade secondarie e vicoli dove esistono da anni ristorantini tipici Eoliani. Insomma stavamo meglio quando stavamo peggio.
Purtroppo ci siamo illusi tutti. I riscontri sono stati azzerati tutto tagliato. I comizi fatti dai balconi del Corso Vittorio Emanuele ne sono ancora testimoni. Tutti ci siamo messi in giuoco dalle appena passate elezioni dove noi tutti avevamo avuto garanzie assolute sullo sviluppo delle Isole ma specialmente quello sul Turismo e del lavoro per i giovani, garanzie precise fatte dagli attuali amministratori e Sindaco. Promesse che tutto sarebbe cambiato. Tutti dovevamo avere insieme una voce per portare avanti questo martoriato Comune di Lipari invece tutte chiacchiere e promesse al vento, ma quello di ponente e libeccio forza nove...! E spero anche presto, prestissimo si possa definire l'iter delle 29 costruzioni abusive per cui dovrà essere fatta l'immissione in possesso da parte del Comune.

Non una risposta ma alcune considerazioni…in libertà
Oggi, mi si perdoni, non sono in vena di risposte per cui ho messo in fila tre interventi diversi, due indirizzate a me (quella di Sciacchitano del Sindaco Lo Schiavo) ed una che invece spara nel mucchio. Ma se non sono in vena di risposte mi sembra giusto che sia dia conto nella rubrica “Voi chiedete. L’Amministrazione risponde” ugualmente di questi interventi.
Mi si permetta solo alcune considerazioni un pò peregrine ed un po’ in libertà.
I politici di oggi sono “assatanati di potere” invece al tempo di Vitale tutto avveniva nella legalità e nel disinteresse. E nella legalità e nel disinteresse fu compiuto il sacco di Vulcano e sulla gestione amministrativa scandalizzammo Italia nostra che il 9 giugno del 1973 tenne un seminario a Taormina dal titolo “Strumenti per la tutela delle isole Eolie”.
Il Sindaco di S. Marina Salina non si preoccupi, sappiamo tutti che Salina è più verde di Lipari. Non sapevamo invece, e non se ne abbia a male, che per le feste patronali il Comune mettesse a disposizione dei gestori delle bancarelle per i “bisogni” della giornata vari bagni chimici, una doccia a gettoni, un servizio di sicurezza notturno per garantire il loro riposo. Riposo che gli espositori godono alloggiati, tramite una convenzione stipulata grazie al Comune, presso le strutture alberghiere dell’isola in modo che non dormano – fatto certo non decoroso - per strada o in tenda, ecc. ecc. Cioè che S. Marina ha già provveduto a mettere in atto tutti quei suggerimenti che il dott. Danilo Conti avanza al Comune di Lipari per rendere queste manifestazione adeguate ad un turismo di qualità.
Infine il Cannetaro come lui stesso si firma. Caro Livio, perché tanta polemica quando mi sembra che è giusto che ognuno si metta in regola col pagamento del suolo pubblico? Anche durante le festività di S. Cristoforo. Anzi mi auguro che già in questa festa si comincino ad applicare almeno qualcuno dei consigli che il dott. Conti avanzava per le nostre feste patronali.
MICHELE GIACOMANTONIO

La Processione della Madonna di Porto a Lipari (14° gruppo di foto)

 Per quanto concerne la Processione della Madonna di Porto Salvo di domenica scorsa ci ritroviamo un archivio vastissimo. Non volendo far perdere neanche un attimo della suggestiva processione proviamo a pubblicarle tutte. Ci vorrà, comunque, del tempo. In seguito creeremo un album sul profilo fb del nostro direttore.
Le foto si ingrandiscono cliccandoci sopra

L’UNSIC sede zonale di Lipari e la F.S.C. Group Service Soc. Coop. Soc. presentano il progetto “I Work-in”.

L’UNSIC sede zonale di Lipari e la F.S.C. Group Service Soc. Coop. Soc. presentano il progetto “I
Work-in”.
I Work-in è un servizio offerto da diverse figure professionali che operano in diversi settori che mettono le loro professionalità per offrire servizi a supporto della competitività di imprese e della Pubblica Amministrazione. Il sistema I Work-in richiama e rappresenta in modo sempre più diffuso l’incubatore per startup.
Il progetto mira ad innescare processi di sviluppo economico e sociale sul territorio, incrementando la quantità e la qualità delle competenze trasferite alle PMI e promuovendo lo sviluppo e la nascita di imprese ad alto tasso di innovazione, oltre ad offrire supporto alla Pubblica Amministrazione.
Può usufruire dei servizi di I Work-in, chiunque abbia un progetto d’impresa innovativo, coloro che vogliono valorizzare risultati di rilievo delle proprie attività attraverso la costituzione di uno spin off, gli imprenditori che decidono di diversificare la propria attività creando una nuova impresa, i giovani con un’idea imprenditoriale, forse ad alto potenziale, le proposte saranno prese in esame dal comitato tecnico-scientifico intercettando gli strumenti necessari al progetto.
I Work-in si distingue dagli incubatori tradizionali perché utilizza un modello diverso e sostanziale attraverso una pre-incubazione. Gli incubatori comuni accolgono aziende neo-costituite o in via di costituzione nella fase di avviamento della loro attività, offrendo assistenza in termini di spazi, attrezzature e servizi.
I Work-in dà il suo supporto alle persone e a gruppi di lavoro, prima dell’incubazione, nella fase in cui è necessario svolgere una serie di verifiche tecniche e di natura economico-legale, funzionali alla costituzione della nuova impresa. Particolare che contraddistinguerà le imprese costituite tramite i servizi di I Work-in sarà la redazione del Bilancio Sociale di Impresa, elemento indispensabile in quadro di sviluppo territoriale complessivo.
I futuri imprenditori attraverso I Work-in avranno alcuni servizi come:
1) La valutazione dell’idea imprenditoriale:
In questa fase si terrà conto di alcuni fattori determinanti come il valore innovativo dell’idea, la
propensione imprenditoriale e la concretezza del piano di lavoro.
2) Avvio del gruppo di sviluppo:
Valutata positivamente la proposta, e sottoscritto il contratto di affiancamento per la costituzione del gruppo di sviluppo, si passa alla fase di esecuzione del piano di lavoro, nella quale verranno svolte tutte le verifiche economiche, tecniche e normative, riferite al servizio e/o prodotto da realizzare.
Per l’espletamento delle attività di I Work-in, l’UNSIC e la F.S.C. Group Service metteranno a disposizione spazi attrezzati, servizi e risorse necessarie per avviare le attività in progetto e affiancare i futuri imprenditori con un consulente (“coach”) al fine di condividere le scelte preliminari alla costituzione della start-up. Questo percorso di pre-incubazione può avere durate variabili che vanno fino ad un massimo di 18 mesi.
3) Costituzione dell’impresa:
Validate le prime due fasi e quindi alla presenza delle condizioni di sostenibilità economica e autonomia operativa, si concorderà la data per la costituzione della nuova impresa.
I Work-in propone numerose professionalità al suo interno che operano in campo finanziario, in rapporti con la Pubblica Amministrazione, nell’economia sociale e nel settore Tecnico.
Ogni fruitore dei servizi di I Work-in concorderà le modalità di way-out per le attività svolte, in base alla tipologia di proposta trattate e concluse.
Per avere maggiori informazioni potete contattare l’indirizzo email:
workineolie@gmail.com
Oppure
UNSIC sede zonale di Lipari Antonino Casilli 335-8076478;

"Eolie, Donne & Cultura". La signora Conti comunica che la premiazione avverrà ad inizio serata

Carissimo direttore,
volevo pregarti di avvertire tutti coloro che eventualmente sono interessati alla manifestazione "Eolie, Donne & Cultura", che la premiazione avverrà all'inizio della serata e non alla fine.
Un abbraccio
Caterina Conti