Le elezioni amministrative si sono finalmente concluse .
Gioie e dolori lasciano il posto alla normalità .
E’ pur vero che dieci anni di ininterrotta amministrazione
Bruno hanno lasciato il segno e che segno e che la dipartita , che somiglia ad
una waterloo , è figlia di una serie interminabile di errori di gestione, di
scelte , di accentramento autoritario e di scarsissima valorizzazione dei
giovanissimi collaboratori di giunta .
Il paese è in ginocchio ed i tempi che ci aspettano non
promettono niente di buono .
L’amministrazione entrante avrà il suo bel da fare e sarebbe
riduttivo far finta che niente sia successo e che tutto andrà nel senso della
riconciliazione .
Il leone sommessamente curerà le ferite e quanto prima farà
risentire il suo ruggito più forte di prima per cui nessuno si illuda che ,per
la nuova amministrazione ,sarà una navigazione facile , anche perché le
richieste ,non sempre fondate e meritorie , sono tante e le poltrone poche.
Speriamo che il giovane Giorgianni abbia l’autorevolezza per
potersi imporre nelle scelte dei collaboratori di giunta ( ed io suggerirei
anche esterni su specifiche tematiche)
inserendo personaggi validi che
utilizzano la propria funzione al
servizio del pubblico interesse e non a vantaggio del gruppo dominante .
Infatti, l’utilizzo del potere per interessi personali o di
fazione ha reso palese e ,nel contempo giustificato, il distacco dei cittadini dalla precedente
amministrazione ed il risultato è sotto gli occhi di tutti .
Ricordiamoci dei giovani non soltanto quando li spupazziamo
nelle liste di comodo per raccogliere consensi fatui .
Non sottovalutiamo il fatto che i nostri giovani vedono nel
loro futuro soltanto sopraffazione e disoccupazione .
Se sono decisi a trovare un lavoro , se lo devono cercare altrove
; se restano , devono subire le conseguenze del clientelismo ,adattarsi a
chiedere dei favori, accettare la negazione dei più elementari diritti.
In queste condizioni, con questi giovani, sarà sempre più
difficile cambiare la nuova classe dirigente .
Pertanto mi auspico e faccio voti affinché la nuova amministrazione metta al bando
subito il clientelismo di appartenenza , si dimentichi dei sassolini nelle
scarpe , valorizzi le competenze , il rigore, la morale e le priorità nella
conduzione della res pubblica .
Sono frasi di buon senso
e se recepite non smetterò di augurarLe
“Buon lavoro SINDACO MARCO GIORGIANNI !”
Tutto ciò
premesso , mi sembra opportuno fare qualche considerazione sulle passate
elezioni , con lo spirito del curioso e non del commentatore .
Sull’elezione
del candidato a sindaco il paese si è espresso secondo gli schemi che gli sono
stati offerti . Su un totale di 6.554 schede valide per i sindaci , ben 1269
schede non hanno riportato il contrassegno sul candidato .
Questa differenza ,pari al 20% circa , è da
attribuire principalmente ad una errata conoscenza delle modalità di voto .
Sull’elezione
a consigliere , ben differente è stata la
diversificazione di voto tra candidati consiglieri e candidati sindaci
degli stessi raggruppamenti . Qui il voto disgiunto l’ha fatto da padrone. Il
caso più eclatante è quello del candidato a sindaco RIZZO la cui affermazione
,con 941 preferenze su 373 voti di lista , merita ogni più ampio
riconoscimento.
Entriamo
adesso nel gioco delle preferenze per i vari candidati a sindaco .
Prendiamo il
caso del candidato GIORGIANNI con 5
liste di coalizione .Il raggruppamento ha ottenuto complessivamente 4.264
preferenze contro le 3.693 del candidato a sindaco .
La
differenza di 571 preferenze è pari al 15%
in meno dei consensi ricevuti dal candidato.
Nel caso del
candidato GRASSO le 3 liste di
coalizione hanno conquistato
complessivamente 1.829 preferenze contro le 1.072 del candidato a sindaco .
La
differenza di 757 preferenze è pari al 71% in
meno dei consensi ricevuti dal candidato .
Nel caso del
candidato RIZZO le preferenze di lista sono appena di 391 ,contro le 941 preferenze personali .Una vera
esplosione di consensi pari al 241%
in più , con un esubero di voti pari a 550 ,che lascia ben sperare .
Nel caso del
candidato Pajno le preferenze di lista sono 501
,contro le 424 preferenze personali . Il calo dei consensi è stato del 18% in meno , pari a 76
preferenze.
Nel caso del
candidato LO CASCIO le preferenze di
lista sono appena di 391 ,contro le 424
preferenze personali .I consensi sono stati in più del 7,8 % con un incremento di 33 unità .
A questo
punto nasce spontanea la domanda : Ma se la legge regionale avesse imposto
ad ogni candidato a sindaco una sola lista ,cosa sarebbe successo in queste
elezioni ?
Prendiamo il
caso GIORGIANNI.
Nel caso di
una sola lista le 4.264 preferenze sarebbero state divise per 5 ottenendo 853
preferenze . Togliendo il 15% di gradimento pari a 128 preferenze il risultato definitivo sarebbe stato di
725 voti .
Prendiamo il
caso GRASSO .
Nel caso di
una sola lista i voti di coalizione pari a
1.829 sarebbero stati divisi per 3 con il risultato di 610 preferenze .
Togliendo il 71% di gradimento pari a 372 preferenze , i voti validi sarebbero stati pari a 238 .
I candidati
RIZZO , PAJNO e LO CASCIO avrebbero mantenuto i propri consensi attestandosi
singolarmente su 941 – 424 – 424
preferenze .
A
conclusione di questo giochino delle preferenze avremmo avuto quale sindaco
l’Avv. CICCIO RIZZO con 941 preferenze , seguito da GIORGIANNI con 725 ,PAJNO e
LO CASCIO al 3^ posto a pari merito con 424 preferenze ed ultimo GRASSO con
appena 238 preferenze .
Finito il
giochino e messa da parte la speranza di un domani più equilibrato e privo
dello strapotere dei partiti , non mi resta altro da fare che riformulare gli
auguri di buon lavoro al Sindaco Marco Giorgianni , pregandolo di non
dimenticare quanto precedentemente gli ho ricordato.
Lipari, li
10/05/2012
Ing. Felice Lopes