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venerdì 11 maggio 2012

Lo Cascio: Un ringraziamento e qualche considerazione

La campagna per le amministrative è appena conclusa ed è ormai tempo di passare oltre, ma vorrei esprimere alcune considerazioni. Le prime riguardano i toni della campagna stessa; se a qualcuno è apparsa priva di passione, a mio modesto avviso ha invece recuperato i pregi di un confronto sereno, pur se con qualche eccezione, che agevola la valutazione dei contenuti piuttosto che quella della potenza vocale o della capacità di elaborare insulti; certamente, la vicenda poco edificante del voto fotografato nella cabina da un elettore – sulla quale intendo andare a fondo – rivela la persistenza di fenomeni illegali e anti-democratici dei quali, purtroppo, si fa fatica a liberarsi, persino in una piccola comunità come quella eoliana.  
In merito ai risultati, va detto che in un paese certamente non incline a un voto “di sinistra”, la nostra lista – che contava appena 15 candidati, la maggior parte dei quali alla prima esperienza elettorale – ha superato il quorum minimo, raggiungendo il 5.31%: anche se in parecchi abbiamo creduto o sperato in qualcosa di più, si tratta di un dato certamente soddisfacente, che ci ha garantito una presenza in consiglio comunale e ci sprona a un impegno sempre maggiore, coerente con il nostro programma e rivolto in particolare alle comunità delle isole periferiche, ai temi del lavoro, dell’ambiente, della partecipazione, dei diritti sociali e di quelli civili – sempre più spesso calpestati da uno stato e da una regione indifferenti ai problemi insulari – e della qualità della nostra vita. Da questi punti deve ripartire La Sinistra, senza gli indugi che hanno forse rallentato la fase iniziale della nostra esperienza, per rafforzare il suo ruolo quale punto di riferimento critico e lucido, fatto di onestà intellettuale ma anche di chiarezza di metodo e di una visione a lungo termine, che ritengo abbia costituito il tratto distintivo più evidente della nostra proposta politica. E dobbiamo ripartire innanzitutto dai nostri errori, perché gli errori sono inevitabili, cercando di essere più incisivi e determinati laddove – soprattutto per problemi di tempo o di organizzazione – non abbiamo saputo comunicare in maniera nitida i contorni delle Eolie che volevamo, e che vogliamo.
Al nuovo sindaco e alla sua giunta, supportati da una larga maggioranza consiliare, rivolgo auguri sinceri; il nostro supporto costruttivo non mancherà di fronte a proposte e a progetti che mirano a un reale miglioramento della vita del paese, pur nel rispetto del ruolo che l’elettorato ci ha assegnato e che ci colloca in posizione minoritaria, al di fuori della compagine amministrativa.
Ringrazio coloro che mi hanno accordato la loro fiducia come candidato a sindaco, nella consapevolezza che una vittoria era al di là delle plausibili aspettative; considero questi voti, più trasversali rispetto a quelli conseguiti dalla lista, un riconoscimento alla sostenibilità e alla lungimiranza delle nostre proposte, ma anche al linguaggio e al metodo con il quale le abbiamo illustrate alla comunità. Per questo motivo mi ritengo onorato dal consenso di più di quattrocento elettori: forse un piccolo numero, ma sicuramente un’espressione di una reale esigenza di innovazione, e dunque una grande sfida, che sarebbe stolto ignorare o trascurare; in ogni caso, un risultato impensabile senza la qualità – umana e politica – della squadra di assessori designati e di candidati al consiglio, di coloro che hanno “messo la faccia” in un progetto coraggioso, solido, ma accompagnato anche da una nota di poesia, che non guasta, perché la politica può essere molto meno arida di quanto spesso appaia. Un ultimo pensiero va al formidabile gruppo che ha saputo colorare di simpatia e di entusiasmo una campagna elettorale imperniata sul rispetto verso le posizioni altrui e sull’amore per la verità: giovani come Sara, Rosellina, Francesca, Chiara, Consuelo, Denise, Matteo, Michelangelo, e gli altri, donne e gli uomini di ogni età, che hanno messo a disposizione generosamente il loro tempo, le loro idee, la loro contagiosa  fiducia; non troverò mai parole sufficienti per dichiarare la gratitudine e l’orgoglio di avere dato voce alla loro speranza, condivisa, di una Lipari diversa e migliore.

Pietro Lo Cascio

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