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giovedì 10 maggio 2012

Pensierino post- elettorale (diFelice Lopes)

Le elezioni amministrative si sono finalmente concluse . Gioie e dolori lasciano il posto alla normalità .
E’ pur vero che dieci anni di ininterrotta amministrazione Bruno hanno lasciato il segno e che segno e che la dipartita , che somiglia ad una waterloo , è figlia di una serie interminabile di errori di gestione, di scelte , di accentramento autoritario e di scarsissima valorizzazione dei giovanissimi collaboratori di giunta .
Il paese è in ginocchio ed i tempi che ci aspettano non promettono niente di buono .
L’amministrazione entrante avrà il suo bel da fare e sarebbe riduttivo far finta che niente sia successo e che tutto andrà nel senso della riconciliazione .
Il leone sommessamente curerà le ferite e quanto prima farà risentire il suo ruggito più forte di prima per cui nessuno si illuda che ,per la nuova amministrazione ,sarà una navigazione facile , anche perché le richieste ,non sempre fondate e meritorie , sono tante e le poltrone poche.
Speriamo che il giovane Giorgianni abbia l’autorevolezza per potersi imporre nelle scelte dei collaboratori di giunta ( ed io suggerirei anche esterni su specifiche tematiche)   inserendo personaggi  validi che utilizzano la propria funzione  al servizio del pubblico interesse e non a vantaggio del gruppo dominante .
Infatti, l’utilizzo del potere per interessi personali o di fazione ha reso palese e ,nel contempo giustificato, il   distacco dei cittadini dalla precedente amministrazione ed il risultato è sotto gli occhi di tutti .
Ricordiamoci dei giovani non soltanto quando li spupazziamo nelle liste di comodo per raccogliere consensi fatui .
Non sottovalutiamo il fatto che i nostri giovani vedono nel loro futuro soltanto sopraffazione e disoccupazione .
Se sono decisi a trovare un lavoro , se lo devono cercare altrove ; se restano , devono subire le conseguenze del clientelismo ,adattarsi a chiedere dei favori, accettare la negazione dei più elementari diritti.
In queste condizioni, con questi giovani, sarà sempre più difficile cambiare la nuova classe dirigente .
Pertanto mi auspico e faccio voti affinché  la nuova amministrazione metta al bando subito il clientelismo di appartenenza , si dimentichi dei sassolini nelle scarpe , valorizzi le competenze , il rigore, la morale e le priorità nella conduzione della res pubblica .
Sono frasi di buon senso  e se recepite non smetterò di augurarLe  “Buon lavoro SINDACO MARCO GIORGIANNI !”
Tutto ciò premesso , mi sembra opportuno fare qualche considerazione sulle passate elezioni , con lo spirito del curioso e non del commentatore .
Sull’elezione del candidato a sindaco il paese si è espresso secondo gli schemi che gli sono stati offerti . Su un totale di 6.554 schede valide per i sindaci , ben 1269 schede non hanno riportato il contrassegno sul candidato .
 Questa differenza ,pari al 20% circa , è da attribuire principalmente ad una errata conoscenza delle modalità di voto .
Sull’elezione a consigliere , ben differente è stata la  diversificazione di voto tra candidati consiglieri e candidati sindaci degli stessi raggruppamenti . Qui il voto disgiunto l’ha fatto da padrone. Il caso più eclatante è quello del candidato a sindaco RIZZO la cui affermazione ,con 941 preferenze su 373 voti di lista , merita ogni più ampio riconoscimento.
Entriamo adesso nel gioco delle preferenze per i vari candidati a sindaco .
Prendiamo il caso del candidato GIORGIANNI con  5 liste di coalizione .Il raggruppamento ha ottenuto complessivamente 4.264 preferenze contro le 3.693 del candidato a sindaco .
La differenza di 571 preferenze è pari al 15% in meno dei consensi ricevuti dal candidato.
Nel caso del candidato GRASSO  le 3 liste di coalizione  hanno conquistato complessivamente 1.829 preferenze contro le 1.072 del candidato a sindaco .
La differenza di 757 preferenze è pari al 71%  in meno dei consensi ricevuti dal candidato .
Nel caso del candidato RIZZO le preferenze di lista sono appena di 391  ,contro le 941 preferenze personali .Una vera esplosione di consensi pari al 241% in più , con un esubero di voti pari a 550 ,che lascia ben sperare .
Nel caso del candidato Pajno le preferenze di lista sono 501  ,contro le 424 preferenze personali . Il calo dei consensi è stato del 18% in meno , pari a 76 preferenze.
Nel caso del candidato LO CASCIO  le preferenze di lista sono appena di 391  ,contro le 424 preferenze personali .I consensi sono stati in più del 7,8 % con un incremento di 33 unità .
A questo punto nasce spontanea la domanda : Ma se la legge regionale avesse imposto ad ogni candidato a sindaco una sola lista ,cosa sarebbe successo in queste elezioni ?
Prendiamo il caso GIORGIANNI.
Nel caso di una sola lista le 4.264 preferenze sarebbero state divise per 5 ottenendo 853 preferenze . Togliendo il 15% di gradimento pari a 128 preferenze il risultato definitivo sarebbe stato di 725 voti .
Prendiamo il caso GRASSO .
Nel caso di una sola lista i voti di coalizione pari a  1.829 sarebbero stati divisi per 3 con il risultato di 610 preferenze . Togliendo il 71% di gradimento pari a 372 preferenze , i voti validi sarebbero stati pari a 238 .
I candidati RIZZO , PAJNO e LO CASCIO avrebbero mantenuto i propri consensi attestandosi singolarmente su 941 – 424 – 424 preferenze .
A conclusione di questo giochino delle preferenze avremmo avuto quale sindaco l’Avv. CICCIO RIZZO con 941 preferenze , seguito da GIORGIANNI con 725 ,PAJNO e LO CASCIO al 3^ posto a pari merito con 424 preferenze ed ultimo GRASSO con appena 238 preferenze .
Finito il giochino e messa da parte la speranza di un domani più equilibrato e privo dello strapotere dei partiti , non mi resta altro da fare che riformulare gli auguri di buon lavoro al Sindaco Marco Giorgianni , pregandolo di non dimenticare quanto precedentemente gli ho ricordato.
Lipari, li 10/05/2012
                                                                              Ing. Felice Lopes

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