Cos’hanno in comune una simpatica vecchietta francese impegnata per una gestione più sostenibile dei rifiuti a Stromboli, un ragazzo marocchino che ha recuperato un terrazzamento nella Valle del Brenta per
coltivarci la menta, e un gruppo di signori bolognesi alle prese con i
loro orti urbani alla periferia della città? Sono i protagonisti di tre
pellicole italiane in concorso quest’anno a CinemAmbiente, uno dei festival più importanti a livello internazionale nell’ambito del cinema ambientale, che si aprirà questa sera a Torino.
Tre film in realtà un po’ speciali, perché, in linea con il cambio di
passo della kermesse, abbandonano l’approccio angosciante di certi
documentari (comunque molto pregevoli) sui disastri ecologici, e
assumono un atteggiamento più costruttivo. “Dopo anni di
documentari che terrorizzavano il pubblico con le prospettive
apocalittiche dello sfruttamento dell’ambiente, adesso è arrivato il
momento di lungometraggi che propongono delle soluzioni”, spiega il direttore artistico Gaetano Capizzi. Film che, aggiunge il responsabile Programmazione del Festival Francesco Giai Via “rappresentano milioni di persone che si prendono sulle spalle la responsabilità del cambiamento”. Proprio come loro.
Salvo Manzone è il regista de “La crociera delle bucce di banana”,
primo capitolo di un documentario più ampio, ancora in fase di
lavorazione, sulla gestione dei rifiuti. Protagonista è Aimée, anziana
signora francese che da 40 anni abita a Stromboli: combatte per una
corretta gestione dei rifiuti sulla sua isola, dove le limitazioni del
suolo obbligano a trasportare tutto via mare. Le soluzioni ci sarebbero
(il compostaggio, il progetto sperimentale di raccolta “carretta
carretta”), ma il politico, “che rappresenta la forza
conservatrice, preferisce lasciare tutto com’è e creare il problema dei
rifiuti da usare come pretesto per ricevere finanziamenti”, racconta il regista, lui stesso impegnato nell’associazione Rifiuti Zero Sicilia. Di fronte a esperimenti di gestione alternativa ben riusciti, infatti, “si giustifica ingigantendo il problema, dicendo che tutto è molto più complicato di come sembra”.
E così Stromboli, diventa il “paradigma della Sicilia. In scala
ridotta sono riconoscibili le stesse dinamiche della regione e
dell’Italia intera: l’emergenza rifiuti, l’assenza di raccolta
differenziata, il disagio dei netturbini, le lotte degli ambientalisti e
l’opposizione dei potenti”. Alla fine, in bocca rimane il sapore dolce
amaro delle piccole buone pratiche finite in una bolla di sapone, ma
l’impegno di Aimée e la sua determinazione autorizzano a sperare.
Così come lasciano un po’ di spazio all’ottimismo le storie raccontate da Michele Trentini in “Piccola Terra”, ambientato in Valstagna, in provincia di Vicenza.
I protagonisti, racconta il regista, “sono persone che con entusiasmo
cercano di dare nuova vita ad un paesaggio terrazzato piuttosto
suggestivo” oggi spesso in stato di abbandono. Tra di loro c’è anche Aziz,
un ragazzo di origine marocchina che “ha avuto la felice intuizione di
adottare un terrazzamento per coltivarvi la menta del Maghreb e
l’integrazione. Assieme siamo andati sui monti dell’Atlante per
recuperarla”. Accanto a questa, ci sono altre storie di ritorno alla terra, controcorrente:
da chi rimane aggrappato con ostinazione e orgoglio all’antico podere
di famiglia, a chi decide di lasciare il posto di operaio presso una
cava per ritrovare se stesso, fino a chi, venendo dal mondo urbano,
decide di prendersi cura di campi e muri a secco grazie a un innovativo
progetto di adozione. “Ognuno dei protagonisti – spiega Trentini, che si
è laureato a Dresda con tesi su una comunità ecologista della Germania
dell’Est – comunica le idee e i valori in cui crede. La menta di Aziz,
ad esempio, ha un grande valore simbolico; riuscire a mettere le mani
nella terra che da anni ti ospita è un po’ come affermare per sé e per i
propri figli: ‘Questa è anche la nostra terra’. In generale ognuno dei
protagonisti è la dimostrazione di quanto si possa ricevere dalla terra e dall’ambiente, non solo in termini materiali, se ci si prende cura di loro”.
Proprio come avviene tra gli anziani del centro sociale Casa del Gufo, che coltivano gli orti urbani nella periferia bolognese. La loro storia è al centro di “Ortobello. Primo concorso di bellezza per orti”, diretto da Marco Landini e Gianluca Marcon.
“E’ una comunità molto interessante di persone che frequentano l’orto e
hanno molte cose da raccontare”, spiega Landini. Dalle parole degli
ortolani, “a emergere è il rapporto dell’uomo con la natura,
l’inesorabile scorrere del tempo che appassisce il primo e fa maturare
la seconda e l’esperienza di un gruppo di anziani trasformata nel
racconto di una memoria collettiva, pubblica e universale”. Tra zucche e
pomodori, in questi pezzetti di terra “bellissimi anche dal punto di
vista estetico”, infatti, “si vive in un tempo dilatato e sospeso,
lontano dai ritmi concitati della città. Negli orti non serve andare veloci: è un buon modo di affrontare la vita”.
Veronica Ulivieri
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giovedì 31 maggio 2012
Sisma nel Golfo di Policastro. Paura ma nessun danno a sud di Salerno
(FONTE TELECOLORE) Sono state avvertite in diversi centri del Golfo di Policastro, a sud
Salerno, le due scosse registrate nelle prime ore di oggi dall’Istituto
nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). Le scosse, la prima si e’
verificata intorno all’1.45, mentre la seconda alle 4,45, non hanno
causato danni anche se in alcune abitazioni sono cadute a terra le
suppellettili poste sui mobili. Tanta, invece, e’ stata la paura tra i
cittadini. A Sapri, in particolare, decine di persone sono scese per
strada nel corso della seconda scossa che e’ stata avvertita
maggiormente rispetto a quella dell’1.45. Di fronte la fascia costiera
del Golfo di Policastro c’e’ il vulcano marino “Palinuro” che si trova a
32 km di distanza dalla costa, di fronte lo specchio d’acqua di Scario,
frazione marina del comune di San Giovanni a Piro.
Il vulcano Palinuro dista circa a 150 km. dal golfo partenopeo e a 83 dalla costa calabra di Diamante, in direzione nord-est rispetto ad un altro vulcano sottomarino, il Marsili. L’origine risale a meno di due milioni di anni fa. Proprio gli eventi sismici degli ultimi giorni hanno riportato all’attenzione la possibile pericolosità della cintura tirrenica di vulcani. Una sorta di cintura di fuoco immersa negli abissi: il Vesuvio, il Marsili, il Valinov, il Palinuro, i vulcani delle Eolie.
Uno dei più pericolosi, comunque, sarebbe il Marsili, tra i vulcani marini più grandi d’Italia. Uno studio del C.N.R. ne ha rilevato gli aspetti più delicati. Alto 3000 m. il vulcano sottomarino Marsili dista 150 km. a sud del golfo di Napoli e 70 km. dalle isole Eolie. Si sviluppa da 3000 a 505 m. di profondità. Lungo 55 km. e largo 35, ha due milioni di anni, le sue fumarole furono riprese nel 1990 da un video-robot di ricercatori americani.
A lanciare l’allarme sul Marsili è stato nei giorni scorsi Franco Ortolani, direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio ed ordinario di Geologia presso l’università Federico II di Napoli che avrebbe segnalato un risveglio dell’attività e la preoccupazione per una sua eruzione e conseguenti eventi franosi sui suoi versanti. Allo stesso tempo Ortolani, pur dedicando molta attenzione a ciò che avverrà nel Marsili, ha invitato ad evitare facili allarmismi. Per il geologo, comunque, è fondamentale organizzare, nel più breve tempo possibile, dei ‘sistemi di difesa dei litorali‘. Ortolani dà un’idea di come si realizzano tali sistemi mediante uno studio approfondito pubblicato sul Portale Meteo del Mar Mediterraneo, con il quale collabora da diverso tempo.
Secondo l’idea del professore, si potrebbero sfruttare le isole dell’arcipelago delle Eolie come delle vere e proprie ‘sentinelle’, che possano preannunciare con un tempo sufficiente all’organizzazione l’arrivo dell’onda anomala. Questo studio è stato definito dal professor Ortolani in seguito al maremoto verificatosi il 30 dicembre del 2002, e che aveva colpito Stromboli, le isole nelle vicinanze e anche le coste della Sicilia vicino a Milazzo e quelle campane di Marina di Camerota. I dati raccolti in quell’occasione e pubblicati dal dipartimento di fisica dell’università di Bologna e dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma hanno rivelato come, negli ultimi duemila anni, sono stati 72 i movimenti anomali del mare che si sono abbattuti lungo le coste italiane.
Rilievo dell’Osservatorio Vesuviano degli effetti del maremoto di Stromboli del 30.12.2002 sulla costa salernitan
Il vulcano Palinuro dista circa a 150 km. dal golfo partenopeo e a 83 dalla costa calabra di Diamante, in direzione nord-est rispetto ad un altro vulcano sottomarino, il Marsili. L’origine risale a meno di due milioni di anni fa. Proprio gli eventi sismici degli ultimi giorni hanno riportato all’attenzione la possibile pericolosità della cintura tirrenica di vulcani. Una sorta di cintura di fuoco immersa negli abissi: il Vesuvio, il Marsili, il Valinov, il Palinuro, i vulcani delle Eolie.
Uno dei più pericolosi, comunque, sarebbe il Marsili, tra i vulcani marini più grandi d’Italia. Uno studio del C.N.R. ne ha rilevato gli aspetti più delicati. Alto 3000 m. il vulcano sottomarino Marsili dista 150 km. a sud del golfo di Napoli e 70 km. dalle isole Eolie. Si sviluppa da 3000 a 505 m. di profondità. Lungo 55 km. e largo 35, ha due milioni di anni, le sue fumarole furono riprese nel 1990 da un video-robot di ricercatori americani.
A lanciare l’allarme sul Marsili è stato nei giorni scorsi Franco Ortolani, direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio ed ordinario di Geologia presso l’università Federico II di Napoli che avrebbe segnalato un risveglio dell’attività e la preoccupazione per una sua eruzione e conseguenti eventi franosi sui suoi versanti. Allo stesso tempo Ortolani, pur dedicando molta attenzione a ciò che avverrà nel Marsili, ha invitato ad evitare facili allarmismi. Per il geologo, comunque, è fondamentale organizzare, nel più breve tempo possibile, dei ‘sistemi di difesa dei litorali‘. Ortolani dà un’idea di come si realizzano tali sistemi mediante uno studio approfondito pubblicato sul Portale Meteo del Mar Mediterraneo, con il quale collabora da diverso tempo.
Secondo l’idea del professore, si potrebbero sfruttare le isole dell’arcipelago delle Eolie come delle vere e proprie ‘sentinelle’, che possano preannunciare con un tempo sufficiente all’organizzazione l’arrivo dell’onda anomala. Questo studio è stato definito dal professor Ortolani in seguito al maremoto verificatosi il 30 dicembre del 2002, e che aveva colpito Stromboli, le isole nelle vicinanze e anche le coste della Sicilia vicino a Milazzo e quelle campane di Marina di Camerota. I dati raccolti in quell’occasione e pubblicati dal dipartimento di fisica dell’università di Bologna e dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma hanno rivelato come, negli ultimi duemila anni, sono stati 72 i movimenti anomali del mare che si sono abbattuti lungo le coste italiane.
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SICILIA: FRANCESCO AIELLO ASSESSORE ALLE RISORSE AGRICOLE
Palermo, 31 mag. (SICILIAE) - Francesco Aiello e' il nuovo assessore
alle risorse agricole della Regione siciliana. Aiello, nominato questo
pomeriggio dal presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo
subentra a Elio D'Antrassi. Deputato regionale dalla IX alla XI
legislatura, Aiello ha gia' ricoperto l'incarico di assessore
all'agricoltura nel 46° e nel 47° governo regionale, nel periodo
compreso tra il 1992 e il 1993. Francesco Aiello e' stato anche sindaco e
consigliere comunale di Vittoria, l'importante centro agricolo in
provincia di Ragusa
Lipari (Me): teatro del fuoco dal 26 al 28 luglio
La più grande delle sette sorelle dell'arcipelago Eoliano, Lipari, ospiterà dal 26 al 28 luglio prossimi la V edizione del teatro del fuoco, international firedancing festival che prevede una serie di spettacoli notturni al castello di Lipari.
Ritorna dunque un appuntamento unico nel suo genere in Italia: il
festival dei danzatori del fuoco inserito nel calendario dei grandi
eventi della Regione Siciliana, che già da quattro anni viene realizzato
nell'arcipelago eoliano.
Il Teatro del Fuoco rappresenta un valore aggiunto per l'offerta turistica eoliana ed è un progetto artistico nato per valorizzare il territorio attraverso l’arte del fuoco
con una varietà di canali espressivi potenti che vanno dalla danza, al
canto, alla pantomina, fino al mimo ed al cabaret. L’espressione del
corpo in movimento, nel recupero di una gestualità primordiale, la
sublimazione delle forme e delle suggestioni, sono strumenti propri del
Teatro del Fuoco, che della luce e del calore delle fiamme fa un’arte
espressiva vitale e purificatrice. Esprimersi attraverso il corpo è dare voce all’anima mentre il fuoco è vita, energia, conservazione, forza creatrice. Con
questa idea Amelia Bucalo Triglia ha dato vita alla spettacolare
kermesse, attingendo a piene mani dalla natura e dai suoi elementi per
creare un indimenticabile viaggio evocativo fra suggestioni e
rappresentazioni di altissimo livello portate in scena da artisti che
sono giunti dalla Germania, Polonia, Argentina, Israele, Spagna,
Australia, Francia, Nuova Zelanda, Austria ed Italia.
La valenza e l’importanza di questa iniziativa carica di cultura siciliana ed internazionale, ha suscitato l’interesse del presidente
della Repubblica, Giorgio Napolitano che, nel 2009, ha conferito
all’evento eoliano una medaglia per il suo valore strategico di
marketing territoriale.
Il Fuoco diventa il simbolo
metaforico dello spirito e della giovialità del popolo siciliano, della
sua natura, della sua tradizione antica. Le Isole Eolie, con i due
vulcani attivi (Stromboli e Vulcano) e vitali ed i suoi luoghi selvaggi e
incontaminati tutelati dall’Unesco, rappresentano uno scenario unico e
ideale per questo tipo di teatro che di anno in anno rafforza il legame
atavico fra fuoco e spettatore in una sorta di magia sacrale.
Ogni anno il fuoco esprime un significato diverso. E'
stato rappresentato come Energia (2008), Trasformazione (2009), Dio e
Miti del Fuoco (2010) e Passione (2011), ma per il tema delle
rappresentazioni del 2012 l'organizzazione lascia ancora un velo di
mistero.
Giorni vissuti ardentemente in un palcoscenico naturale fra i più belli al mondo con artisti internazionali pieni di talento,
estro e gioia di vivere regaleranno immagini indimenticabili destinate
ad incastonarsi nella memoria come lapilli ardenti sparati nella notte
dalla bocca di un vulcano. Incontri, performaces, laboratori di tango ed
espressione corporea, daranno luogo a un mix di culture, organizzazioni
sociali e valori capaci di attrarre e sedurre il viaggiatore che farà
tappa alle Eolie.
Lipari. Maquillage in corso
Continua l'opera di maquillage di aree e strade dell'isola di Lipari
su disposizione della giunta municipale presieduta dal sindaco Marco
Giorgianni.
Nelle foto di oggi: (1 e 2) operai comunali al lavoro per il rifacimento della segnaletica sul Corso V.E.
3) ex Pumex ed operai comunali al lavoro per ridare dignità all'area archeologica di Diana, dove, negli ultimi tempi, le testimonianze storiche della antica civiltà eoliana erano sepolte sotto un notevole quantitativo di erbacce.
In quest'area l'intervento si presenta alquanto difficoltoso perchè nei giorni a venire si interverrà su quella parte di area prospicenti il Viale Vescovile (Via Mons. Bernardino Re) dove gli operai troveranno una vera e propria "giungla"
Nelle foto di oggi: (1 e 2) operai comunali al lavoro per il rifacimento della segnaletica sul Corso V.E.
3) ex Pumex ed operai comunali al lavoro per ridare dignità all'area archeologica di Diana, dove, negli ultimi tempi, le testimonianze storiche della antica civiltà eoliana erano sepolte sotto un notevole quantitativo di erbacce.
In quest'area l'intervento si presenta alquanto difficoltoso perchè nei giorni a venire si interverrà su quella parte di area prospicenti il Viale Vescovile (Via Mons. Bernardino Re) dove gli operai troveranno una vera e propria "giungla"
Finanziaria regionale: operativa da oggi
Gazzetta del Sud
PALERMO Sarà subito promulgata e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Regione la legge che consentirà di pagare gli stipendi fino al prossimo dicembre ai 27 mila operai della forestale, ai dipendenti dell'Eas e dell'Esa e che prevede la corresponsione altri otto milioni ai teatri di Palermo, Catania, Messina e Agrigento, alle associazioni dei ciechi e dei sordomuti e per alcune fondazioni e società sportive. Il commissario dello Stato, infatti, non ha impugnato la norma finanziaria approvata il 23 maggio scorso. Per dare copertura a questa legge, parte dei fondi necessari sono stati recuperati riducendo ulteriormente gli stanziamenti per i comuni (-35 milioni), per le province (-5 mln) e cinque milioni e 600 mila euro dai fondi destinati al pagamento del buono scuola. Per la parte rimanente si provvederà con l'accensione di un mutuo di 140 milioni e non da 180 milioni come previsto inizialmente.
Di queste somme, 93 milioni sono destinati al pagamento degli stipendi ai forestali, 11,600 milioni ai dipendenti Eas e 4 milioni ai dipendenti Esa. Inoltre, 3,5 milioni sono destinati al Teatro Bellini di Catania, un milione ciascuno al Vittorio Emanuele di Messina, al Biondo di Palermo e alla Fondazione Teatro Massimo di Palermo; due milioni all'Orchestra sinfonica siciliana. (m. c.)
PALERMO Sarà subito promulgata e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Regione la legge che consentirà di pagare gli stipendi fino al prossimo dicembre ai 27 mila operai della forestale, ai dipendenti dell'Eas e dell'Esa e che prevede la corresponsione altri otto milioni ai teatri di Palermo, Catania, Messina e Agrigento, alle associazioni dei ciechi e dei sordomuti e per alcune fondazioni e società sportive. Il commissario dello Stato, infatti, non ha impugnato la norma finanziaria approvata il 23 maggio scorso. Per dare copertura a questa legge, parte dei fondi necessari sono stati recuperati riducendo ulteriormente gli stanziamenti per i comuni (-35 milioni), per le province (-5 mln) e cinque milioni e 600 mila euro dai fondi destinati al pagamento del buono scuola. Per la parte rimanente si provvederà con l'accensione di un mutuo di 140 milioni e non da 180 milioni come previsto inizialmente.
Di queste somme, 93 milioni sono destinati al pagamento degli stipendi ai forestali, 11,600 milioni ai dipendenti Eas e 4 milioni ai dipendenti Esa. Inoltre, 3,5 milioni sono destinati al Teatro Bellini di Catania, un milione ciascuno al Vittorio Emanuele di Messina, al Biondo di Palermo e alla Fondazione Teatro Massimo di Palermo; due milioni all'Orchestra sinfonica siciliana. (m. c.)
La Siremar umanizzi il lavoro. L'appello della Federmar Cisal
"La Siremar umanizzi il lavoro". Questo l'appello lanciato dalla
Federmar Cisal Sicilia in una nota inviata al Commissario straordinario
Giancarlo D'Andrea e al direttore generale Martino Casagrande. "La
società - ha scritto il rappresentante della sigla sindacale Gesualdo
Accardi- propone per l'estate stessi servizi, stessi tempi e stessi
orari. Ma non tiene conto di tutte quelle componenti che rendono
impossibile il rispetto degli orari programmati, che se lo sono stati
fino al passato recente non sono più attuali e pertanto costringono le
maestranze a rincorrere i tempi di attuazione di ogni servizio. Lo
stress psico-fisico raggiunge livelli di guardia, la sicurezza potrebbe ,
se fosse necessario, non essere garantita". Nella nota si evidenzia
anche come " i ritardi accumulati insieme alle operazioni di bunkeraggio
assorbono i tempi che sulla carta sembrerebbero periodi di sosta in
porto, mentre la vetustà dei mezzi non rende, spesso, fruibile il
programma a quattro oppure a tre e perfino a due aliscafi. Pertanto -
viene fatto rilevare- alle invettive dei viaggiatori sono da sommare
quelle degli operatori commerciali che scaricano sul personale marittimo
imbarcato la loro frustrazione nel caso di un servizio ridimensionato a
causa di mezzi fuori servizio per guasti; condizione non proprio rara".
Federmar Cisal ha ovviamente richiesto un'incontro per cercare di
risolvere i problemi più urgenti.
Al Conti oggi incontro con il dottor Gratteri e il professor Nicaso, autori del libro "La mafia fa schifo
COMUNICATO STAMPA
OGGETTO: Conferenza “Incontro con l’Autore”
Il giorno 30 maggio
2012, presso l’Aula Magna dell’Istituto istruzione Superiore “Isa conti – eller
Vainicher” – Lipari, si è svolta una conferenza sul tema della legalità e della
lotta contro la mafia.
Di fronte ad
una cospicua componente degli studenti della scuola, che per iniziativa di
docenti, nel corso dell’anno scolastico hanno partecipato a specifici progetti
curricolari ed extra curricolari sul tema della legalità e della cittadinanza
attiva, il magistrato Nicola Gratteri e il
prof. Antonio Nicaso, autori del libro “La mafia fa schifo”, hanno sensibilizzato i giovani alla presa
di coscienza del fenomeno mafioso in Italia, promuovendo nei singoli una
concreta azione di prevenzione e contrasto del fenomeno mafioso.
La manifestazione, introdotta dalla dirigente scolastica, prof.ssa
Tommasa Basile, si è svolta in un clima
di serena e proficua partecipazione; gli studenti hanno poi rappresentato i
lavori tematici realizzati nel corso dell’anno scolastico, con riflessioni
personali e di gruppo.
Non è stato possibile invece allargare alla cittadinanza la stessa
conferenza, su richiesta specifica del giudice Gratteri; unica eccezione, la
prof.ssa Caterina Conti, ex insegnante ed icona dell’istituto, che ha
relazionato sulla lotta intrapresa, negli anni ’70 del secolo scorso, dai
cittadini di Filicudi, contro l’arrivo di mafiosi sull’isola e presentando il
libro “le giornate di Filicudi”, dell’isolano Giuseppe la Greca.
"Chisti simu" ma.... (di Luca Chiofalo)
La mia
battuta sui consiglieri comunali ("sciarriati" con la lingua
italiana) non voleva essere un giudizio di valore sugli "eletti",
era, appunto, solo una battuta. Certo, un po' di forma in più non guasterebbe,
ma ciò che conta in questo momento difficile è la cruda sostanza.
Mi auguro
che, come al solito, la "pratica supererà la grammatica" e, nel mio e
nel comune interesse, faccio una grande apertura di credito anche alla giunta
appena insediatasi, la quale lascia trasparire ottime intenzioni e sincera
voglia di lavorare al servizio della comunità.
"Chisti
simu", ma se ognuno fa la sua parte con impegno e responsabilità
(necessaria anche l'opposizione, perchè le "maggioranze bulgare" non
hanno mai fatto cose buone) superemo la crisi sociale ed economica che ci
attanaglia da tempo.
CORDIALMENTE
LUCA
CHIOFALO
Accadde un anno fa
Vi proponiamo un articolo da noi pubblicato lo scorso anno, nello stesso giorno
Franco Giunta riconfermato presidente del comitato pro-festeggiamenti in onore della Madonna di Porto Salvo
Una riconferma meritata dopo la più che ottima organizzazione, nonostante i problemi di natura economica derivanti dal mancato contributo comunale, dello scorso anno.
In questa nuova "avventura" il presidente Giunta sarà affiancato da Bartolo Basile (commissario), Antonino Mirabito (sindaco), Rita La Macchia, Ermelinda Biviano, Concetta Ziino, Grazia Profilio, Beatrice Dias (socie segretarie), Angelo Mollica (socio collaboratore).
Il presidente Franco Giunta, che già si è messo all'opera per l'effettuazione di festeggiamenti all'altezza della situazione, non nasconde la sua preoccupazione per la più che probabile mancanza di contributi da parte degli Enti Locali. "Mi impegnerò a fondo- ha detto- ma con questo andazzo è chiaro che si corre il rischio di perdere una delle feste più attese dell'estate eoliana".
Giunta fa appello a chiunque può farlo a contribuire economicamente alla riuscita dei festeggiamenti.
AGRICOLTURA: COMITATO DI SORVEGLIANZA PSR SICILIA IL 7 GIUGNO
Si svolgera' il 7 giugno prossimo, al Palace hotel di Mondello, a
Palermo, la riunione del Comitato di sorveglianza del Psr Sicilia
2007-2013 per discutere sullo stato dell'arte del programma comunitario.
L'appuntamento e' fissato a partire dalle ore 9,30.
Auguri a....
Gli auguri di oggi sono per Claudio Utano
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo. L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno.
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Vento Eoliano organizza protesta per trasporti. Si terrà il 10 Giugno a Sottomonastero
Il movimento Vento Eoliano, come preannunciato nel documento
sottoscritto dal consigliere Annarita Gugliotta in data 16/05/2012,
riunito in assemblea ordinaria in data odierna, convoca la cittadinanza
tutta giorno 10 Giugno, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, presso il porto
di Lipari, per protestare contro i pesanti tagli ai collegamenti
marittimi che vedono questo arcipelago trattato sempre piu' come una
realtà di secondo piano.Tutti gli eoliani sono quindi chiamati a
rivendicare il loro diritto a non essere Isolati: "Eolie come Capri".
La presente sarà inoltrata, insieme ad ulteriori istruzioni, a tutte le isole minori per coordinare la manifestazione in tutto l'arcipelago.
Tutte le associazioni sono invitate a partecipare alla riunione di coordinamento che si terrà martedì 5 Giugno, alle ore 19.00 in luogo da stabilire.
Si esorta inoltre l'Amministrazione a dare un segnale forte di attivismo che affianchi il cittadino in questa battaglia.
Cordialmente il Vento Eoliano
La presente sarà inoltrata, insieme ad ulteriori istruzioni, a tutte le isole minori per coordinare la manifestazione in tutto l'arcipelago.
Tutte le associazioni sono invitate a partecipare alla riunione di coordinamento che si terrà martedì 5 Giugno, alle ore 19.00 in luogo da stabilire.
Si esorta inoltre l'Amministrazione a dare un segnale forte di attivismo che affianchi il cittadino in questa battaglia.
Cordialmente il Vento Eoliano
mercoledì 30 maggio 2012
Giorgianni: "Nessun allarme tusnami. Ho solo portato il mio saluto agli intervenuti ad un congresso sulla materia"
Comunicato
Il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, a proposito della notizia apparsa sui siti locali circa una sua partecipazione ad un “summit” sul paventato allarme tsunami che potrebbe interessare il nostro comprensorio chiarisce che la presenza, all’incontro di oggi 30.05.12, era semplicemente un saluto di benvenuto ai partecipanti ad un congresso organizzato sulla materia, quale ordinaria attività di prevenzione e studio, come anche riportato nel proseguo degli articoli in questione.
NOTA DEL DIRETTORE - Apprendiamo con grande soddisfazione e nello stesso tempo ci da grande sicurezza quanto riportato nel comunicato del sindaco Marco Giorgianni.
Per dovere di cronaca ricordiamo che l'articolo in questione, così come il titolo inerente ad un "rischio tsunami" è stato ripreso dall'organo di informazione 5w e non è scritto da questa redazione.
Il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, a proposito della notizia apparsa sui siti locali circa una sua partecipazione ad un “summit” sul paventato allarme tsunami che potrebbe interessare il nostro comprensorio chiarisce che la presenza, all’incontro di oggi 30.05.12, era semplicemente un saluto di benvenuto ai partecipanti ad un congresso organizzato sulla materia, quale ordinaria attività di prevenzione e studio, come anche riportato nel proseguo degli articoli in questione.
NOTA DEL DIRETTORE - Apprendiamo con grande soddisfazione e nello stesso tempo ci da grande sicurezza quanto riportato nel comunicato del sindaco Marco Giorgianni.
Per dovere di cronaca ricordiamo che l'articolo in questione, così come il titolo inerente ad un "rischio tsunami" è stato ripreso dall'organo di informazione 5w e non è scritto da questa redazione.
Contributi ai comuni, nessun ritardo
Palermo, 30 mag (SICILIAE) - "Il dipartimento regionale delle Autonomie
locali ha gia' provveduto, da febbraio scorso, a predisporre i mandati
per il pagamento della quarta rata per il 2011 relativa ai contributi
per i comuni siciliani. A oggi, solamente 7 comuni non hanno incassato
le somme, in quanto risulta che non hanno ancora provveduto a fare
pervenire agli uffici la documentazione necessaria per la liquidazione".
Lo afferma l'assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, in merito ad alcune notizie su presunti ritardi nel pagamento della quarta trimestralita' agli enti locali.
"Per quanto riguarda il pagamento delle cosiddette riserve - prosegue l'assessore - il 60 per cento dei mandati risulta essere stato gia' emesso, mentre la parte restante e' in fase di istruttoria o di riparto, visto che i nuovi meccanismi introdotti dalla legge hanno richiesto differenti modalita' operative".
In tema di quote di premialita' per il 2011, che comunque rappresentano lo 0,08 per cento di tutto il Fondo, il dipartimento ha definito i nuovi criteri che devono essere approvati dalla Conferenza Regione-Autonomie locali, attualmente in fase di ricostituzione con la nomina di rappresentanti da parte degli enti locali.
"Per il 2012, infine, tenuto conto che sono in discussione in parlamento disegni di legge ad hoc - conclude l'assessore - tuttora non si ha contezza della reale consistenza del Fondo per le Autonomie, per cui ad oggi non e' possibile procedere al riparto".
Lo afferma l'assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, in merito ad alcune notizie su presunti ritardi nel pagamento della quarta trimestralita' agli enti locali.
"Per quanto riguarda il pagamento delle cosiddette riserve - prosegue l'assessore - il 60 per cento dei mandati risulta essere stato gia' emesso, mentre la parte restante e' in fase di istruttoria o di riparto, visto che i nuovi meccanismi introdotti dalla legge hanno richiesto differenti modalita' operative".
In tema di quote di premialita' per il 2011, che comunque rappresentano lo 0,08 per cento di tutto il Fondo, il dipartimento ha definito i nuovi criteri che devono essere approvati dalla Conferenza Regione-Autonomie locali, attualmente in fase di ricostituzione con la nomina di rappresentanti da parte degli enti locali.
"Per il 2012, infine, tenuto conto che sono in discussione in parlamento disegni di legge ad hoc - conclude l'assessore - tuttora non si ha contezza della reale consistenza del Fondo per le Autonomie, per cui ad oggi non e' possibile procedere al riparto".
Cracolici: esaurito l’appoggio al governo Lombardo
Riteniamo esaurita e
chiusa la fase del governo tecnico, anche perché non c'è più un governo
tecnico". Lo dice il capogruppo del Pd all'Ars, Antonello Cracolici, in
conferenza stampa dopo la riunione del gruppo parlamentare convocata per
un'analisi della situazione alla Regione dopo la nomina da parte del
governatore Raffaele Lombardo di due assessori politici Alessandro Aricò
(Fli) e Giuseppe Spampinato (Api) che ha fatto venir meno la natura
tecnica della giunta. Il gruppo parlamentare ha chiesto al segretario
del partito, Giuseppe Lupo, di convocare la direzione regionale "per
assumere politicamente le conseguenze della nostra decisione".
Il capogruppo del Pd
aggiunge: "Non condividiamo la scelta di cambiare la natura del governo,
questa scelta di Lombardo ci preoccupa". "Si è chiusa una fase e se ne
apre un'altra - afferma Cracolici - Adesso lavoreremo per le alleanze
future tra progressisti e moderati".
"Chiediamo sobrietà e
senso delle istituzioni al presidente della Regione, Raffaele Lombardo.
Non vorremmo che il governo che deve accompagnare la Sicilia al voto di
ottobre diventi un governo elettorale. E' chiaro che vigileremo".
Il Pd non presenterà
una mozione di sfiducia a Raffaele Lombardo, "per il semplice motivo che
il presidente ha già annunciato che si dimetterà il 28 luglio.
Dimissioni subito significherebbe andare al voto ad agosto. Pdl e Pid
sono d'accordo? Ci vadano loro da soli", ha aggiunto.
"VICENDA GIUDIZIARIA LOMBARDO PESA". "Non dobbiamo essere ipocriti: l'imputazione coatta del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo (é accusato di concorso esterno alla mafia) ha influito e ha contribuito a rendere più fragile il quadro politico. Questa vicenda sta pesando sul logoramento del governo". Ha aggiunto Cracolici.
UDC E MPA INTERLOCUTORI PER ALLEANZE. "L'Udc è un interlocutore essenziale, al momento ci guardiamo da lontano. Il Mpa? Vediamo chi sarà l'interlocutore, Lombardo mi pare che ha già detto che non si ricandiderà, che si dedicherà al processo e ho letto addirittura che vuol creare un altro soggetto politico".
DIMISSIONI ASSESSORI? SCELTA PERSONALE. "Non ho mai chiesto e il Pd non ha mai chiesto al presidente Raffaele Lombardo di nominare qualcuno in giunta. Certo, nessuno nasce sotto il cavolo: è chiaro che qualcuno degli assessori è ascrivibile all'area progressista. Detto questo, il Pd non chiede a nessuno di farsi da parte. Lo faranno loro nelle prossime ore? Non lo so, non tifo perché lo facciano o meno. E' una scelta loro". Così il capogruppo del Pd all'Assemblea regionale, Antonello Cracolici, ha risposto ai cronisti sulla permanenza o meno nel governo degli assessori di area Pd, dopo la scelta del gruppo parlamentare di togliere l'appoggio all'esecutivo Lombardo. Gli assessori in quota Pd sono Marco Venturi alle Attività produttive, Mario Centorrino all'Istruzione e Pier Carmelo Russo alle Infrastrutture.
"VICENDA GIUDIZIARIA LOMBARDO PESA". "Non dobbiamo essere ipocriti: l'imputazione coatta del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo (é accusato di concorso esterno alla mafia) ha influito e ha contribuito a rendere più fragile il quadro politico. Questa vicenda sta pesando sul logoramento del governo". Ha aggiunto Cracolici.
UDC E MPA INTERLOCUTORI PER ALLEANZE. "L'Udc è un interlocutore essenziale, al momento ci guardiamo da lontano. Il Mpa? Vediamo chi sarà l'interlocutore, Lombardo mi pare che ha già detto che non si ricandiderà, che si dedicherà al processo e ho letto addirittura che vuol creare un altro soggetto politico".
DIMISSIONI ASSESSORI? SCELTA PERSONALE. "Non ho mai chiesto e il Pd non ha mai chiesto al presidente Raffaele Lombardo di nominare qualcuno in giunta. Certo, nessuno nasce sotto il cavolo: è chiaro che qualcuno degli assessori è ascrivibile all'area progressista. Detto questo, il Pd non chiede a nessuno di farsi da parte. Lo faranno loro nelle prossime ore? Non lo so, non tifo perché lo facciano o meno. E' una scelta loro". Così il capogruppo del Pd all'Assemblea regionale, Antonello Cracolici, ha risposto ai cronisti sulla permanenza o meno nel governo degli assessori di area Pd, dopo la scelta del gruppo parlamentare di togliere l'appoggio all'esecutivo Lombardo. Gli assessori in quota Pd sono Marco Venturi alle Attività produttive, Mario Centorrino all'Istruzione e Pier Carmelo Russo alle Infrastrutture.
Sisma previsto al Sud, scontro Ingv-Enea Gresta: "Allarmismo per accaparrare soldi"
Il presidente dell'Istituto di geofisica e vulcanologia attacca il direttore dell'Enea, Martelli, che aveva parlato di un sisma prevedibile in Sicilia e Calabria dalla forza devastante che si sarebbe potuto verificare "a breve"
di TURI CAGGEGI
Stefano Gresta
E' una risposta dura e diretta che sembra aprire un fronte di scontro con l'Enea, altro ente di ricerca pubblico: è stato infatti il direttore del centro ricerche Enea di Bologna, Alessandro Martelli, a "predire" che un terremoto catastrofico, molto più forte di quello dell'Emilia o dell'Aquila, possa colpire "nei prossimi mesi o in un anno o forse due", le estreme regioni meridionali italiane. A supporto Martelli ha citato i risultati di tre algoritmi utilizzati da varie equipe impegnate sul fronte della previsione dei terremoti. Una "previsione" che ha scatenato ansia e paura soprattutto sul web, dove la notizia è rimbalzata e condivisa di bacheca in bacheca su Facebook e di tweet in tweet, provocando commenti e discussioni a valanga.
Gresta però ha deciso di accantonare la diplomazia e smentire seccamente queste affermazioni, con dichiarazioni
E anche quest'area, come tutta la Sicilia orientale e la Calabria meridionale, è tra zone considerate a maggior rischio sismico in Italia. Parecchi terremoti distruttivi hanno colpito queste zone: nel 1693 fu rasa al suolo la Sicilia sud orientale, nel 1783 una scossa devastò la Calabria e Messina, e nel 1908 un altro sisma catastrofico colpì Messina e Reggio Calabria facendo quasi 100 mila morti. Tutti terremoti vicini o superiori alla magnitudo 7.
Dunque, ha argomentato Gresta, "sappiamo che la Sicilia orientale è ad alto rischio sismico, ma lo sappiamo non perché ora sarebbe stato messo a punto un esperimento scientifico, ma da quello che ci dice la storia. Le previsioni attualmente hanno un margine di errore e di incertezza troppo ampio per poter essere utilizzate nella pratica. E chi ha fatto quelle previsioni non ha detto quanti falsi allarmi ha generato negli anni quello strumento, quante volte è stato previsto un evento che poi non si è verificato. E che facciamo, spostiamo milioni di persone per due anni e blocchiamo mezza Italia per un evento che magari poi non si verificherà?"
Anche l'Ingv, ha annunciato Stefano Gresta, adesso sta sperimentando un algoritmo di previsione che, relativamente alle zone colpite dell'Emilia, dà una certa probabilità del verificarsi di un terremoto di magnitudo superiore a 4 o a 5.5: "Vi posso dire che nelle prossime 24 ore c'è il 28% di probabilità per un sisma di magnitudo 4 e l'1% per la magnitudo 5.5, ma si tratta solo di probabilità. E noi adesso daremo ogni giorno questi dati alla Protezione civile". Ma, ha ammonito il presidente dell'Ingv, "bisogna fare attenzione a chi fa allarmismo e per quali fini. Fare prevenzione è giusto e va fatto prima possibile, ma non può essere un solo Ente a ricevere i fondi per farla".
Il WHR seminar sbarca in Sicilia in collaborazione con Federalberghi
Il
WHR Seminar quest'anno propone alcune giornate di formazione gratuita
che precedono il grande evento di novembre e che verteranno su Hotel
Management, Web Strategy, Distribuzione On Line e Revenue Management.
Dopo
il grande successo della tappa partenopea, il WHR arriva in Sicilia con
due tappe, Palermo il 7 giugno e Catania l’8 giugno, grazie anche alla
ormai consolidata collaborazione di URAS - Federalberghi Sicilia. Il
programma delle giornate sarà ricco di contenuti e, come desiderano
sottolineare gli organizzatori, la PARTECIPAZIONE ASSOLUTAMENTE GRATUITA
per entrambe le giornate.
Si alterneranno sul palco dei relatori Expedia, Serenissima Informatica, Travelclick, FormazioneTurismo.com, VDA e Sicaniasc.
Sul sito web ufficiale del WHR tutte le informazioni necessarie, il programma dettagliato e il modulo di iscrizione.
Rischio tsunami e terremoto per Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia
(fonte 5w) In queste ore il Paese è piagato dalla tragedia del terremoto in
Emilia-Romagna, ma bisogna prepararsi anche a un probabile tsunami nel
Mediterraneo. Sono Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia le
regioni a rischio maremoto. A Stromboli sono stati invitati a
partecipare a un summit, su una delle isole del Mediterraneo più esposte
al rischio, rappresentanti dei tre Centri di competenza del
Dipartimento della Protezione civile (Ingv, Ispra e Università di
Bologna) e cinque delle regioni italiane più esposte, con il sindaco di
Lipari.
Dal 30 maggio si tiene il workshop sul rischio maremoto. L'iniziativa è organizzata dal Programma euro-mediterraneo Pprd South, in collaborazione con l’Ioc dell’Unesco. Obiettivo dell’iniziativa - come comunicano dalla Protezione civile -, coinvolgere attivamente i rappresentanti dei Paesi esposti al rischio maremoto nel Mediterraneo nelle attività intraprese dal gruppo di lavoro Neamtws per la costituzione di un sistema di allertamento da rischio maremoto per il Nord Est Atlantico, Mediterraneo e Mari collegati.
Sul tema dell’allertamento per il rischio tsunami, il Dipartimento della Protezione civile ha avviato in questi ultimi anni un percorso di studio, collaborazione e scambio di esperienze sia con la comunità scientifica italiana, sia a livello europeo e internazionale, con la Commissione Europea e l’Unesco. Un percorso importante perché, anche se meno frequenti rispetto a quelli che si verificano nell’Oceano Pacifico o Indiano, gli tsunami nel Mediterraneo hanno causato nel corso dei secoli ingenti danni e perdite di vite umane.
In particolare, nell’ambito del progetto Neamtws, nel 2009 il Dipartimento si è proposto come Centro regionale di allertamento (Twp, Tsunami Watch Providers), insieme a Portogallo, Francia, Grecia e Turchia, per diventare un punto di collegamento nella catena del sistema di allertamento in grado di assicurare la disseminazione dei messaggi di allerta non solo verso la sua catena di allertamento nazionale, ma anche verso altri Paesi del Mediterraneo. La proposta, che è in via di attuazione, fa riferimento, come modello organizzativo, a quanto è attualmente operativo a scala nazionale per il monitoraggio di fenomeni di maremoto, ossia al sistema nazionale di allertamento costituito dalla rete dei centri funzionali.
In occasione del workshop sarà rilanciato il dossier Rischio maremoto, che inquadra il fenomeno tsunami nel Mediterraneo e in Italia, ripercorre gli eventi che storicamente hanno interessato il nostro Paese, e presenta il sistema di monitoraggio e allertamento attivo sul territorio nazionale, anticipandone i futuri sviluppi anche in relazione alla rete di allertamento Neamtws.
Dal 30 maggio si tiene il workshop sul rischio maremoto. L'iniziativa è organizzata dal Programma euro-mediterraneo Pprd South, in collaborazione con l’Ioc dell’Unesco. Obiettivo dell’iniziativa - come comunicano dalla Protezione civile -, coinvolgere attivamente i rappresentanti dei Paesi esposti al rischio maremoto nel Mediterraneo nelle attività intraprese dal gruppo di lavoro Neamtws per la costituzione di un sistema di allertamento da rischio maremoto per il Nord Est Atlantico, Mediterraneo e Mari collegati.
Sul tema dell’allertamento per il rischio tsunami, il Dipartimento della Protezione civile ha avviato in questi ultimi anni un percorso di studio, collaborazione e scambio di esperienze sia con la comunità scientifica italiana, sia a livello europeo e internazionale, con la Commissione Europea e l’Unesco. Un percorso importante perché, anche se meno frequenti rispetto a quelli che si verificano nell’Oceano Pacifico o Indiano, gli tsunami nel Mediterraneo hanno causato nel corso dei secoli ingenti danni e perdite di vite umane.
In particolare, nell’ambito del progetto Neamtws, nel 2009 il Dipartimento si è proposto come Centro regionale di allertamento (Twp, Tsunami Watch Providers), insieme a Portogallo, Francia, Grecia e Turchia, per diventare un punto di collegamento nella catena del sistema di allertamento in grado di assicurare la disseminazione dei messaggi di allerta non solo verso la sua catena di allertamento nazionale, ma anche verso altri Paesi del Mediterraneo. La proposta, che è in via di attuazione, fa riferimento, come modello organizzativo, a quanto è attualmente operativo a scala nazionale per il monitoraggio di fenomeni di maremoto, ossia al sistema nazionale di allertamento costituito dalla rete dei centri funzionali.
In occasione del workshop sarà rilanciato il dossier Rischio maremoto, che inquadra il fenomeno tsunami nel Mediterraneo e in Italia, ripercorre gli eventi che storicamente hanno interessato il nostro Paese, e presenta il sistema di monitoraggio e allertamento attivo sul territorio nazionale, anticipandone i futuri sviluppi anche in relazione alla rete di allertamento Neamtws.
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