Il vulcano Palinuro dista circa a 150 km. dal golfo partenopeo e a 83 dalla costa calabra di Diamante, in direzione nord-est rispetto ad un altro vulcano sottomarino, il Marsili. L’origine risale a meno di due milioni di anni fa. Proprio gli eventi sismici degli ultimi giorni hanno riportato all’attenzione la possibile pericolosità della cintura tirrenica di vulcani. Una sorta di cintura di fuoco immersa negli abissi: il Vesuvio, il Marsili, il Valinov, il Palinuro, i vulcani delle Eolie.
Il Vulcano Marsili
A lanciare l’allarme sul Marsili è stato nei giorni scorsi Franco Ortolani, direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio ed ordinario di Geologia presso l’università Federico II di Napoli che avrebbe segnalato un risveglio dell’attività e la preoccupazione per una sua eruzione e conseguenti eventi franosi sui suoi versanti. Allo stesso tempo Ortolani, pur dedicando molta attenzione a ciò che avverrà nel Marsili, ha invitato ad evitare facili allarmismi. Per il geologo, comunque, è fondamentale organizzare, nel più breve tempo possibile, dei ‘sistemi di difesa dei litorali‘. Ortolani dà un’idea di come si realizzano tali sistemi mediante uno studio approfondito pubblicato sul Portale Meteo del Mar Mediterraneo, con il quale collabora da diverso tempo.
Secondo l’idea del professore, si potrebbero sfruttare le isole dell’arcipelago delle Eolie come delle vere e proprie ‘sentinelle’, che possano preannunciare con un tempo sufficiente all’organizzazione l’arrivo dell’onda anomala. Questo studio è stato definito dal professor Ortolani in seguito al maremoto verificatosi il 30 dicembre del 2002, e che aveva colpito Stromboli, le isole nelle vicinanze e anche le coste della Sicilia vicino a Milazzo e quelle campane di Marina di Camerota. I dati raccolti in quell’occasione e pubblicati dal dipartimento di fisica dell’università di Bologna e dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma hanno rivelato come, negli ultimi duemila anni, sono stati 72 i movimenti anomali del mare che si sono abbattuti lungo le coste italiane.
Rilievo dell’Osservatorio Vesuviano degli effetti del maremoto di Stromboli del 30.12.2002 sulla costa salernitan
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