Il capogruppo del Pd
aggiunge: "Non condividiamo la scelta di cambiare la natura del governo,
questa scelta di Lombardo ci preoccupa". "Si è chiusa una fase e se ne
apre un'altra - afferma Cracolici - Adesso lavoreremo per le alleanze
future tra progressisti e moderati".
"Chiediamo sobrietà e
senso delle istituzioni al presidente della Regione, Raffaele Lombardo.
Non vorremmo che il governo che deve accompagnare la Sicilia al voto di
ottobre diventi un governo elettorale. E' chiaro che vigileremo".
Il Pd non presenterà
una mozione di sfiducia a Raffaele Lombardo, "per il semplice motivo che
il presidente ha già annunciato che si dimetterà il 28 luglio.
Dimissioni subito significherebbe andare al voto ad agosto. Pdl e Pid
sono d'accordo? Ci vadano loro da soli", ha aggiunto.
"VICENDA GIUDIZIARIA LOMBARDO PESA". "Non dobbiamo essere ipocriti: l'imputazione coatta del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo (é accusato di concorso esterno alla mafia) ha influito e ha contribuito a rendere più fragile il quadro politico. Questa vicenda sta pesando sul logoramento del governo". Ha aggiunto Cracolici.
UDC E MPA INTERLOCUTORI PER ALLEANZE. "L'Udc è un interlocutore essenziale, al momento ci guardiamo da lontano. Il Mpa? Vediamo chi sarà l'interlocutore, Lombardo mi pare che ha già detto che non si ricandiderà, che si dedicherà al processo e ho letto addirittura che vuol creare un altro soggetto politico".
DIMISSIONI ASSESSORI? SCELTA PERSONALE. "Non ho mai chiesto e il Pd non ha mai chiesto al presidente Raffaele Lombardo di nominare qualcuno in giunta. Certo, nessuno nasce sotto il cavolo: è chiaro che qualcuno degli assessori è ascrivibile all'area progressista. Detto questo, il Pd non chiede a nessuno di farsi da parte. Lo faranno loro nelle prossime ore? Non lo so, non tifo perché lo facciano o meno. E' una scelta loro". Così il capogruppo del Pd all'Assemblea regionale, Antonello Cracolici, ha risposto ai cronisti sulla permanenza o meno nel governo degli assessori di area Pd, dopo la scelta del gruppo parlamentare di togliere l'appoggio all'esecutivo Lombardo. Gli assessori in quota Pd sono Marco Venturi alle Attività produttive, Mario Centorrino all'Istruzione e Pier Carmelo Russo alle Infrastrutture.
"VICENDA GIUDIZIARIA LOMBARDO PESA". "Non dobbiamo essere ipocriti: l'imputazione coatta del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo (é accusato di concorso esterno alla mafia) ha influito e ha contribuito a rendere più fragile il quadro politico. Questa vicenda sta pesando sul logoramento del governo". Ha aggiunto Cracolici.
UDC E MPA INTERLOCUTORI PER ALLEANZE. "L'Udc è un interlocutore essenziale, al momento ci guardiamo da lontano. Il Mpa? Vediamo chi sarà l'interlocutore, Lombardo mi pare che ha già detto che non si ricandiderà, che si dedicherà al processo e ho letto addirittura che vuol creare un altro soggetto politico".
DIMISSIONI ASSESSORI? SCELTA PERSONALE. "Non ho mai chiesto e il Pd non ha mai chiesto al presidente Raffaele Lombardo di nominare qualcuno in giunta. Certo, nessuno nasce sotto il cavolo: è chiaro che qualcuno degli assessori è ascrivibile all'area progressista. Detto questo, il Pd non chiede a nessuno di farsi da parte. Lo faranno loro nelle prossime ore? Non lo so, non tifo perché lo facciano o meno. E' una scelta loro". Così il capogruppo del Pd all'Assemblea regionale, Antonello Cracolici, ha risposto ai cronisti sulla permanenza o meno nel governo degli assessori di area Pd, dopo la scelta del gruppo parlamentare di togliere l'appoggio all'esecutivo Lombardo. Gli assessori in quota Pd sono Marco Venturi alle Attività produttive, Mario Centorrino all'Istruzione e Pier Carmelo Russo alle Infrastrutture.
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