Grande serata ieri a Lipari con cinema, moda e tanta bella gente. Il tutto in quello che è diventato uno degli appuntamenti clou dell'estate eoliana: ovvero il Gran Galà della Twentieth Century Fox Italia.
Un omaggio che il patron Osvaldo De Santis, ormai liparese d'adozione, fa da cinque anni all'arcipelago.
Quest'anno, oltre al tradizionale appuntamento con l'anteprima nazionale di un film , si è celebrato un gemellaggio con la moda attraverso la sfilata della griffe "Abbiddikkia" della stilista panarellese Giovanna Mandarano che, al castello di Lipari, ha presentato in anteprima assoluta la sua nuova collezione Spring Summer 2012.
Il tutto anticipato dal cocktail e dalla cena di gala tenutasi presso il noto ristorante Filippino.
Al castello di Lipari era presente il pubblico delle grandi occasioni con la bella e brava Tania Zamparo, presentatrice Sky, chiamata ad introdurre sia le anteprime della Fox che la sfilata della "Abbiddikkia". Per la cronaca dobbiamo evidenziare che tra le modelle che hanno sfilato vi era la bellissima ucraino-liparota Viktoriya Romashko (vedi foto a destra e in basso)
Per quanto riguarda il cinema la Twentieth Century Fox ha dapprima presentato in anteprima nazionale il promo del film “Come trovare nel modo giusto l’uomo sbagliato” , seguito dall'intera rappresentazione de “I pinguini di Mr. Popper” con Jim Carrey.
Tra il pubblico, tra gli altri, gli attori Enrico Silvestrin e Federico Angelucci.
VI PROPONIAMO UN AMPIO SERVIZIO FOTOGRAFICO SULL'EVENTO
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venerdì 8 luglio 2011
SICILIA: GOVERNO RIPROPORRA' NORMA SU PERSONALE EAS
"E' volonta' del Governo regionale dare definitiva soluzione ai problemi del personale dell'Ente Acquedotti Siciliani, attraverso la riproposizione della norma impugnata, appositamente riveduta, da inserire nel primo provvedimento legislativo utile". Lo annuncia una nota dell'assessorato regionale all'Economia che prosegue "Il Governo regionale, anche nella vicenda dei dipendenti dell'Eas, lavora con concretezza. In particolare, riguardo ai rilievi formulati dal Commissario dello Stato va rilevato che al momento dell'approvazione della norma relativa agli oneri del personale in liquidazione l'intesa con lo Stato sull'utilizzo dei fondi Fas era ancora in itinere ed in ogni caso il termine fissato dalla norma (31 luglio) non e' ancora scaduto. Quindi ci sono i margini per garantire la copertura alla spesa.
Tra l'altro il bilancio regionale presenta una disponibilita' piu' che sufficiente a garantire sia la copertura dell'articolo impugnato che gli oneri discendenti dall'eventuale mancata sottoscrizione dell'intesa".
"Il ritardo registrato per la definizione dell'intesa e per la riprogrammazione delle risorse FAS, piu' volte sollecitata ai Ministri competenti - conclude la nota dell'Economia - non e' certamente imputabile alla Regione. La causa di ogni ulteriore pregiudizio alla Sicilia va individuata nella politica del governo nazionale volta a soffocare la Sicilia".
Tra l'altro il bilancio regionale presenta una disponibilita' piu' che sufficiente a garantire sia la copertura dell'articolo impugnato che gli oneri discendenti dall'eventuale mancata sottoscrizione dell'intesa".
"Il ritardo registrato per la definizione dell'intesa e per la riprogrammazione delle risorse FAS, piu' volte sollecitata ai Ministri competenti - conclude la nota dell'Economia - non e' certamente imputabile alla Regione. La causa di ogni ulteriore pregiudizio alla Sicilia va individuata nella politica del governo nazionale volta a soffocare la Sicilia".
E' arrivata la calura (di Luca Chiofalo)
E’ arrivata la calura!...
Prova inconfutabile gli sconclusionati (e deboli nei contenuti) interventi di "simpatici amici", sedicenti accorati Eoliani, a difesa di bar (spacciati per locali notturni) e dell'omertà sulle condizioni igienico-sanitarie delle isole.
Andiamo con ordine. La storiella dei giovani da far assolutamente divertire nei bar fino a notte fonda con la musica amplificata non regge neanche davanti ai giovani stessi (se dotati di cervello), perchè in nessuna località turistica e civile del mondo (a parte quartieri appositamente dedicati) è consentito trasformare le vie del centro in discoteche a cielo aperto. Aggiungo che i "perseguitati" locali in oggetto non credo posseggano i requisiti di legge perchè ciò avvenga in sicurezza; quanto fino ad oggi "permesso" dall'amministrazione comunale di Lipari è già ben oltre i "limiti", se non della legge sicuramente del buonsenso e del rispetto dovuto ai cittadini Eoliani non interessati a fare baldoria. Andando oltre il fatto contingente, sostenere che la strategia turistica per le Eolie debba essere quella di "svendersi" ad orde di nottambuli a cui concedere tutto è una follia che si commenta da sola. Da precisare un altro punto su cui spesso si glissa: nel rispetto delle regole, che garantiscono una leale concorrenza, ognuno ha diritto di svolgere al meglio e senza ostacoli la propria attività; fuori dalle regole, in un paese civile, non dovrebbero essere tollerate pretese, giustificate dal classico "avimu a travagghiari", che altro non sono che abusi.
Per venire all'altro argomento caldo della settimana, i "topi di Filicudi", credo si stia, veramente, sfiorando il ridicolo.
Tutti conosciamo la "verve" polemica e brillante di Luigi Barrica, le sue amabili "esagerazioni" e il gusto per l'iperbole, ma farlo passare per un traditore delle Eolie mi sembra davvero troppo. Pur riconoscendo una sorta di "tafazzismo all'eoliana" in molti messaggi divulgati all'esterno, se a Filicudi una condizione di disagio igienico-sanitario esiste, non si può pretendere da un cronista l'omertà. Qualora si tratti di un'invenzione giornalistica se ne dimostra la non corrispondenza al vero, se il problema, invece, è reale si risponde rapidamente con la soluzione, individuando contestualmente i responsabili del "danno" chiedendone loro conto: questo è comportarsi da EOLIANI che amano le proprie isole!
Civiltà e progresso hanno un "prezzo sociale" e richiedono una modifica dei nostri "costumi", ma il "premio" è la soluzione di tanti problemi che zavorrano la nostra comunità... Meditate amici, meditate...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Il Vespucci a Salina e le iniziative collaterali
Tappa a Salina oggi della nave scuola Vespucci e nell'occasione una serie di eventi a Santa Marina Salina che esalteranno il ruolo centrale dell'isola: un convegno di Marevivo alle 16; concerto del corpo bandistico "Isola verde" in piazza alle 20 per celebrare il 150esimo dell'Unità d'Italia e anteprima nazionale alle 24 del film "Win Win" della Century Fox. Il sindaco Massimo Lo Schiavo nella mattinata accoglierà il comandante del "Vespucci" Giacomo Paolo Reale in Municipio e l'alto ufficiale ricambierà in serata con un vin d'honneur a bordo.
Al convegno di Marevivo, dedicato ala risorsa Eolie nell'ambito del Mediterraneo, interverranno Mario Cavaleri, Marisa Mercurio, Valeria Piccinini, Beppe Picciolo, Marcello Saija e Salvatore Scuto.
Domani, sempre a Santa Marina Salina convegno Confartigianato sul tema "Turismo, innovazione e identità". Vi parteciperanno Giuseppe Interdonato, Filippo Ribisi, Antonino Messina, Giuseppe Martelli, Christian Del Bono, Salvatore Scalisi, Cesare Fumagalli, Daniele Tranchida; moderatore, Mario Cavaleri. Coordinatore dell'iniziativa Carlo Canzonieri, direttore Confartigianato
Al convegno di Marevivo, dedicato ala risorsa Eolie nell'ambito del Mediterraneo, interverranno Mario Cavaleri, Marisa Mercurio, Valeria Piccinini, Beppe Picciolo, Marcello Saija e Salvatore Scuto.
Domani, sempre a Santa Marina Salina convegno Confartigianato sul tema "Turismo, innovazione e identità". Vi parteciperanno Giuseppe Interdonato, Filippo Ribisi, Antonino Messina, Giuseppe Martelli, Christian Del Bono, Salvatore Scalisi, Cesare Fumagalli, Daniele Tranchida; moderatore, Mario Cavaleri. Coordinatore dell'iniziativa Carlo Canzonieri, direttore Confartigianato
giovedì 7 luglio 2011
Rocca di Lipari - studi e ricerche per la conoscenza per la conservazione. Comunicato stampa
Nel novembre del 2009, venti giovani laureati in architettura presso l'ateneo calabrese, coadiuvati dalla Prof.ssa Simonetta Valtieri, Presidente del Corso di laurea in Restauro della Facolta' di Architettura reggina e dall'arch. Alessia Bianco, di concerto con l'Amministrazione comunale di Lipari, hanno, per la prima volta, raccolto minuziosamente vecchie stampe, disegni, schizzi, foto. Un 'esperienza unica per misurarsi con lo spazio costruito e con il delicato ecosistema della Rocca. Rilievi manuali, triangolazioni, livellamenti, misurazioni laser, insomma un vero studio per una prima ricostruzione cronologica dei fatti, a cominciare dal IV millennio a .C.. Una lettura didascalica attentissima, ma anche critica. Il passo successivo è stato quello di focalizzare l’attenzione sul rilievo integrato, partendo dallo studio fisico della cinta muraria e dei fabbricati inglobati all’interno di essa. Si è cosi arrivati alla realizzazione di un modello tridimensionale dell’intera rocca che costituisce il primo rilievo in assoluto del sito.
Nel libro, curato anche dall'arch. Michele Benfari, che sarà presentato l'11 luglio alle ore 19, presso lo spazio della Chiesa dell'Addolorata al Castello, sono stati approfonditi anche alcuni aspetti che riguardano l’evoluzione della storia sismica e geomorfologica della rocca, mettendo in relazione tutti i parametri raccolti per una migliore valutazione dei danni in caso di terremoti, individuando tutte le criticità dei volumi che costituiscono il patrimonio culturale del castello di Lipari.
Alla presentazione del volume parteciperanno il Prof. Enzo Bentivoglio, Direttore del Dipartimento Patrimonio Architettonico e Urbanistico dell'ateneo di Reggio Calabria, la Prof.ssa Simonetta Valtieri, Presidente del corso di Laurea in Restauro Monumentale della Facoltà di Architettura di Reggio Calabria, il Prof. Maurizio Spina, della Facoltà di Ingegneria di Catania, il Sindaco di Lipari, dott Mariano Bruno, l'Assessore alla Cultura del Comune di Lipari, Dott Ivan Ferlazzo, l'arch. Michele Benfari, Dirigente del Museo Regionale Eoliano L. Bernabò Brea e il dott. Umberto Spigo, Direttore del Parco Archeologico delle Isole Eolie.
Ivan Ferlazzo
Assessore alla Cultura
Comune di Lipari
Domenica prossima festa della Madonna delle Grazie a Vulcano-Gelso
La Parrocchia SS. Angeli di Vulcano come ogni anno organizza la festa DELLA MADONNA DELLE GRAZIE a Gelso. Si terrà domenica 10 luglio.
Il programma prevede:
Il programma prevede:
alle ore 5:00 pellegrinaggio a piedi con partenza dalla Portella di Gelso. A seguire la Santa Messa
alle ore 17:30 Processione in mare del venerato simulacro: al rientro S. Messa
alle ore 21:00 musica in Piazza con salsicciata
ore 23:00 fuochi pirotecnici.
Ex Pumex rimuovono ramo d'albero dalla Falcone-Borsellino
A distanza di poco meno di 12 ore dalla segnalazione della nostra lettrice Felicia Zaia si è intervenuti sulla via Falcone-Borsellino per rimuovere il ramo spezzato e per eliminare la situazione di pericolo. Ad intervenire una squadra di ex Pumex
Autorizzazioni per il suolo pubblico e disparità di trattamento. L'interrogazione di Giovanni Sardella
AL SIG. SINDACO DEL COMUNE
LIPARI
Oggetto: Interrogazione urgente
Avendo appreso della lettera pubblica a firma dell’Avv.to Rosario Venuto con la quale evidenzia delle irregolarità nel rilascio delle Autorizzazioni di Suolo Pubblico e “disparità di trattamento” il sottoscritto invita la S.S. a disporre un’inchiesta amministrativa al fine di accertare:
1) se tutte le nuove autorizzazioni di suolo pubblico (stagionali e permanenti) per le attività di somministrazione sono state rilasciate in conformità a quanto disposto dalla Circolare dell’Assessore alla Sanità del 07.01.1997 n° 907 e dall’art.9 comma 4 del Regolamento comunale per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (D.CC. n° 30/2001);
2) se le autorizzazioni di suolo pubblico permanenti già rilasciate sono state regolarizzate alle disposizioni sanitarie, così come disposto dall’art. 24 del citato Regolamento.
Il sottoscritto resta in attesa di una urgente risposta e porge distinti saluti.
Giovanni Sardella
Consigliere UDC
A proposito dei concertini (di Aldo Natoli)
Ho letto le lamentele di Jean Claude Lemoine, uno dei protagonisti del turismo sull’isola, che sono anche di tanti altri cittadini e turisti, nonchè l’Ordinanza del Sindaco sugli intrattenimenti musicali. Personalmente ritengo, come Jean Claude, che le Eolie sono fatte per un turismo raccolto e silenzioso, ma purtroppo questo aspetto interessa solo a pochi nostalgici. Il fenomeno comunque ormai esiste e quindi bisogna affrontarlo e possibilmente regolamentarlo. Per farlo a mio avviso bisognerebbe aprire gli occhi sul Mondo, o quantomeno su quelle località che hanno le stesse peculiarità delle nostre isole. A Capri si balla nelle discoteche ed i concertini all’esterno nei bar o nei ristoranti si tengono fino a mezzanotte senza usare strumenti amplificati. Ricordo di aver ascoltato più volte nella famosa Piazzetta dell’isola la voce di Roberto Murolo, che si accompagnava con la sua chitarra, e di Peppino Di Capri, con il pianoforte. Stessa cosa mi è capitato di assistere qualche mese addietro a Roma in Piazza Navona, a Campo dei Fiori ed in Piazza del Pantheon, con artisti altrettanto famosi.
Quindi questa potrebbe essere una soluzione percorribile. Anche perché nel nostro Paese esiste anche un problema di controlli. I Carabinieri sono giustamente impegnati in problemi molto più gravi e complessi e la Polizia Municipale alle ore 21 chiude i battenti. Pertanto mi domando chi dovrebbe controllare che l’Ordinanza del Sindaco venga rispettata?
Salvatore Sarpi
Regione. Nuove regole per le concessioni demaniali
Sarà più facile ottenere la concessione demaniale per aprire piccole attività commerciali al di fuori delle spiagge. Mentre si infittiscono le regole per rendere migliori lidi e stabilimenti balneari sul litorale. Eccolo il decreto che riscrive le norme per ottenere le concessioni sul demanio: l’assessore all’Ambiente, Gianmaria Sparma, lo ha firmato ieri, a cinque anni di distanza dall’ultimo provvedimento. Ora tocca ai Comuni riscrivere su questa traccia i cosiddetti Piani di utilizzo del demanio marittimo.
Il decreto prevede che tra ogni stabilimento, area attrezzata o punto di ristoro debba essere lasciata una distanza minima di 100 metri. Dunque, nella parcellizzazione del litorale che può essere ceduto in concessione, i Comuni dovranno attenersi a questo limite. Il vincolo non c’è invece per i litorali delle isole minori, dentro gli ambiti portuali e lontano dalle spiagge (per esempio sulla strada costiera). Il fronte mare di ogni concessione non può superare i cento metri. E in queste zone l’altezza di ogni manufatto non potrà superare i 4 metri e mezzo mentre l’altezza delle sole cabine è limitata a 2 metri e 70 centimetri. I manufatti devono essere smontabili e realizzati con materiali eco-bio-compatibili: non è consentita la realizzazione di opere fisse in cemento.
Ogni costruzione in lidi, stabilimenti o ristoranti, può avere un massimo di tre colori di cui almeno due devono essere di tonalità simili. Tutti i manufatti realizzati nella stagione turistica devono essere poi smontati, pena la decadenza della concessione. E soprattutto, lo spazio utilizzato per lo stabilimento e quelli limitrofi devono essere puliti per tutto l’anno dal titolare della concessione. E nelle strutture vanno sempre sistemati i contenitori per la raccolta differenziata.
In ogni stabilimento balneare devono essere realizzati almeno tre bagni, di cui uno per disabili. Devono essere presenti anche cabine-spogliatoio pari almeno al 10% degli ombrelloni, due docce al coperto e 4 all’aperto (in questo caso con acqua fredda). La superfice che può essere data in concessione per lidi e stabilimenti non può essere superiore a 3 mila metri quadrati e di questa area solo il 10% può essere coperto.
Fin qui le regole per lidi e stabilimenti balneari. Ma ci sono anche precise prescrizioni per la spiaggia libera. Fra ogni lido dato in concessione va realizzato un accesso libero al mare: il limite massimo di distanza da un accesso all’altro è di 150 metri. La fascia di spiaggia libera va da un minimo di un metro e mezzo a un massimo di cinque metri dalla battigia.
C’è un margine di discrezionalità invece per la realizzazione di ristoranti e bar al di fuori dei lidi. Il limite è individuato nella «prudente valutazione del fabbisogno» e va comunque «privilegiato il rapporto di complementarietà con gli usi del mare». In ogni caso la superficie massima che può essere data in concessione per questi scopi non può superare i 400 metri quadrati, di cui solo la metà può essere coperta.
Nuove norme anche per la aree attrezzate per animali. Il decreto prevede che «si dovranno prevedere in prossimità di alcuni stabilimenti balneari degli spazi riservati agli animali domestici». Qui dovranno sempre trovarsi un’area per il gioco degli animali, 10 box all’ombra in cui sistemare i cani (con struttura in legno e copertura in canne). Dovranno essere realizzati anche servizi per fare la doccia al cane. Per quanto riguarda chioschi e ristoranti, la superficie occupata non può essere superiore a 100 metri quadrati al netto di pedane e piattaforme.
Il decreto prevede che tra ogni stabilimento, area attrezzata o punto di ristoro debba essere lasciata una distanza minima di 100 metri. Dunque, nella parcellizzazione del litorale che può essere ceduto in concessione, i Comuni dovranno attenersi a questo limite. Il vincolo non c’è invece per i litorali delle isole minori, dentro gli ambiti portuali e lontano dalle spiagge (per esempio sulla strada costiera). Il fronte mare di ogni concessione non può superare i cento metri. E in queste zone l’altezza di ogni manufatto non potrà superare i 4 metri e mezzo mentre l’altezza delle sole cabine è limitata a 2 metri e 70 centimetri. I manufatti devono essere smontabili e realizzati con materiali eco-bio-compatibili: non è consentita la realizzazione di opere fisse in cemento.
Ogni costruzione in lidi, stabilimenti o ristoranti, può avere un massimo di tre colori di cui almeno due devono essere di tonalità simili. Tutti i manufatti realizzati nella stagione turistica devono essere poi smontati, pena la decadenza della concessione. E soprattutto, lo spazio utilizzato per lo stabilimento e quelli limitrofi devono essere puliti per tutto l’anno dal titolare della concessione. E nelle strutture vanno sempre sistemati i contenitori per la raccolta differenziata.
In ogni stabilimento balneare devono essere realizzati almeno tre bagni, di cui uno per disabili. Devono essere presenti anche cabine-spogliatoio pari almeno al 10% degli ombrelloni, due docce al coperto e 4 all’aperto (in questo caso con acqua fredda). La superfice che può essere data in concessione per lidi e stabilimenti non può essere superiore a 3 mila metri quadrati e di questa area solo il 10% può essere coperto.
Fin qui le regole per lidi e stabilimenti balneari. Ma ci sono anche precise prescrizioni per la spiaggia libera. Fra ogni lido dato in concessione va realizzato un accesso libero al mare: il limite massimo di distanza da un accesso all’altro è di 150 metri. La fascia di spiaggia libera va da un minimo di un metro e mezzo a un massimo di cinque metri dalla battigia.
C’è un margine di discrezionalità invece per la realizzazione di ristoranti e bar al di fuori dei lidi. Il limite è individuato nella «prudente valutazione del fabbisogno» e va comunque «privilegiato il rapporto di complementarietà con gli usi del mare». In ogni caso la superficie massima che può essere data in concessione per questi scopi non può superare i 400 metri quadrati, di cui solo la metà può essere coperta.
Nuove norme anche per la aree attrezzate per animali. Il decreto prevede che «si dovranno prevedere in prossimità di alcuni stabilimenti balneari degli spazi riservati agli animali domestici». Qui dovranno sempre trovarsi un’area per il gioco degli animali, 10 box all’ombra in cui sistemare i cani (con struttura in legno e copertura in canne). Dovranno essere realizzati anche servizi per fare la doccia al cane. Per quanto riguarda chioschi e ristoranti, la superficie occupata non può essere superiore a 100 metri quadrati al netto di pedane e piattaforme.
Sulla scorta di queste indicazioni, i Comuni dovranno approvare in consiglio il Piano di utilizzo del demanio entro 180 giorni. I piani vanno poi spediti all’assessorato regionale all’Ambiente che li approva entro i successivi 60 giorni. I canoni restano invece immutati: l’ultimo decreto di aumento è di un anno e mezzo fa.
Tirrenia: D'Andrea a sindacati, procedura vendita va avanti
La procedura di vendita di Tirrenia va avanti e i servizi di navigazione continueranno ad operare anche durante il periodo estivo. Questa la rassicurazione che il commissario straordinario della compagnia marittima Giancarlo D'Andrea ha fornito ai sindacati dei trasporti Fitl-Cgil, Fit-Cisl e Uilt nel corso di un incontro formale. D'Andrea, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, ha spiegato ai sindacati che la procedura prosegue anche se non c'e' stata ancora la firma per il passaggio del compendio aziendale Tirrenia alla cordata Cin (Compagnia italiana di navigazione). In ogni caso il Commissario straordinario e' pronto ad affrontare il periodo estivo nella normalita' del servizio pubblico fino al passaggio alla Cin, auspicando che avvenga il prima possibile
mercoledì 6 luglio 2011
L'albero spezzato....invisibile? Lettere al direttore
Gent.mo Salvatore, con la presente vorrei far notare che, in data 01/07, in tarda serata, si è letteralmente "spezzato" un grande ramo di un albero sito in via Falcone/Borsellino (per essere più precisi esattamente c/o lo stop che si trova accanto al meccanico Mantineo). E' mai possibile che nessuno se ne sia ancora accorto? Mi sembra molto evidente e per di più è una strada principale (dove passano spesso operai comunali e vigili urbani), quindi suppongo che qualcun'altro oltre me lo abbia visto.
NDD- Giriamo la segnalazione a chi di competenza, sperando in un intervento. Anche perchè è evidente che l'albero, oltre a costituire pericolo, intralcia il traffico pedonale. Costringendo i pedoni a scendere in strada
Topi a Filicudi? "Io non ne ho visti". Ci scrive una nostra lettrice
Gentile Signor Sarpi,
ho letto su Repubblica l'articolo sui milioni di topi presenti a Filicudi.
Sono stata in vacanza sull'isola dal 13 al 23 giugno scorsi e per mia fortuna non ne ho mai avvistato uno. E dire che ero tutto il giorno in giro sui sentieri, per il porto, a Pccorini. Dei milioni di topi ,anzi grandi ratti neri, non ne ho incrociato nessuno? Meglio così,mi dico.
Però un dubbio mi viene:che l'articolo abbia esagerato sulle proporzioni del problema?
Cordialmente
Maria Luisa F.
ho letto su Repubblica l'articolo sui milioni di topi presenti a Filicudi.
Sono stata in vacanza sull'isola dal 13 al 23 giugno scorsi e per mia fortuna non ne ho mai avvistato uno. E dire che ero tutto il giorno in giro sui sentieri, per il porto, a Pccorini. Dei milioni di topi ,anzi grandi ratti neri, non ne ho incrociato nessuno? Meglio così,mi dico.
Però un dubbio mi viene:che l'articolo abbia esagerato sulle proporzioni del problema?
Cordialmente
Maria Luisa F.
La realtà turistica eoliana vista da un giovane. Ci scrive Gianfranco Taranto
Riceviamo e pubblichiamo:
Premetto che questo è solo un punto di vista e non un capo di accusa/replica/smentita verso qualcuno.
Ho solo 22 anni, non sarò un pozzo di scienza e neanche una persona che può affermare di avere tutta l’esperienza di questo mondo.
Ma ho gli occhi per vedere come stanno le cose in realtà.
Chi vive nelle isole, Lipari in particolare, ha notato da diverso tempo che il turismo è del tutto cambiato…ha preso piede quello che in molti chiamano "turismo di massa" a discapito di quello “d’elite”. Questo magari potrà dipendere da diversi fattori: la crisi economica, la "caduta" libera del tenore di vita degli Italiani, le offerte vantaggiose verso l’estero, la minore rilevanza del punto di vista naturalistico; ma direi che la colonna portante del cambiamento sia la trasformazione della società, ovvero un adattamento ai tempi che corrono.
Chi è andato all’estero o comunque viaggiato anche per l’Italia sa come vanno le cose nei locali notturni. Premetto che molte città italiane hanno strade piene di locali uno accanto all'altro che fanno a gara a chi suona di più fino alle prime luci dell’alba, molti nei centri storici e vicini a chiese. Io personalmente studio a Palermo e posso nominare due vie consone con quanto detto su (zona della Champagneria, di fronte al Teatro Massimo e Via dei Candelai). Certo magari questo tipo di locali non sono adatti a tutte le fasce d'età, ma è anche vero che sull'isola non viene solo gente sulla soglia dei 40anni passati e che vuole stare in tranquillità, se la cittadinanza vuole che l’isola sia solo uno sbarco per gente di questo tipo, non può lamentarsi se un giorno non lavorerà più.
Chi offre un certo tipo di servizio, è normale che sia diretto ad un certo tipo di clientela; il divertimento e la confusione sono due prerogative dei giovani che vanno in vacanza.
Non metto in discussione il fatto che ognuno abbia i propri problemi di salute o morali che siano, per carità ci mancherebbe; ma è anche vero che chiunque deve poter lavorare, voglio dire…allora l’affollamento che si crea sul Corso principale fino a Marina Corta???
Già lavoriamo 2 mesi l’anno se va bene.
Se cominciamo a venir meno a quelli che sono i servizi richiesti dai tempi che corrono, se non ci adattiamo, tanto vale che chiudiamo tutto e andiamo via…
L’amministrazione impone certe norme con tanto di limite di orario e concede tanto di autorizzazioni, e queste vengono rispettate...
Si veda l’Ordinanza n. 38/2009
Consentire intrattenimenti musicali, presso le attività di pubblici esercizi, secondo gli orari di seguito elencati:
- dalle ore 19,00 alle ore 24,00, valido per tutto il mese di luglio ad eccezione del venerdì e sabato con re e chiusura alle ore 00,30;
- dalle ore 19,00 alle ore 01,30 dal 1° al 23 agosto;
- dalle ore 19,00 alle ore 00,30 dal 24 al 31 agosto;
- dal 1° settembre e seguenti dalle ore 19,00 alle ore 24,00;
Un pioniere del turismo eoliano, dovrebbe accettare l'idea che oggi le cose stanno così e non più come 50anni fa, e soprattutto dovrebbe incentivare i giovani del posto a fare di tutto affinché le persone continuino a tornare sull’Isola..non solo per le spiagge, il mare ecc…ma anche per i servizi offerti.
Ecco perché penso sia un pò egoistico detto da chi col turismo ha lavorato per anni.
Io, come molti dei miei coetanei e giovani residenti sull’Isola, che all’arrivo della stagione estiva decidiamo di lavorare, non lo facciamo solo perché dobbiamo…ma perché un giorno saremo noi, e quelli futuri a mandare avanti la nostra località turistica.
Non credo sia incoraggiante demoralizzare chi ha dei progetti…a maggior ragione se portati avanti da giovani.
Purtroppo le parole di un giovane sono meno importanti di un vero e proprio adulto, ma siamo ancora in un paese libero dove ognuno può dire quello che pensa.
Gianfranco Taranto mo cosa ci
Schiamazzi notturni. Un articolo di giornale e una sentenza della Cassazione
Riceviamo da Jean Claude Lemoine e pubblichiamo un articolo apparso su "Il Centro" e una sentenza della Cassazione relativa a schiamazzi da locali notturni
Il CentroSchiamazzi, bar condannato
Due vicini avranno un risarcimento per le notti insonni
TERAMO. Hanno vinto la loro battaglia per conquistare un sonno tranquillo. Sono due vicini di un frequentato bar in centro, il bar del Carmine, che è stato condannato dal giudice monocratico Angela Di Girolamo per "disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone". La sentenza stabilisce il pagamento di un'ammenda e un risarcimento ai due vicini.
Tutto nasce da una serie di esposti e denunce per schiamazzi che si protaevano fino a tarda notte. A fine 2007 la procura ha dato incarico all'Arta di fare i rilievi fonometrici, da cui è risultato che venivano superati i limiti imposti dalla legge. In realtà simili verifiche erano state già fatte in passato, ma il bar aveva sanato l'irregolarità con un'oblazione. Possibilità negata, nel secondo caso, dal giudice visto il perdurare del problema. In alternativa il bar avrebbe potuto offrire un indennizzo ai vicini costretti a notti insonni e munirsi di vigilantes per evitare schiamazzi.
Ma visto che questo non è stato fatto, si è arrivati al processo e alla condanna: secondo una sentenza della Cassazione il titolare di un esercizio è responsabile anche del comportamento degli avventori nelle immediate vicinanze del locale. <<Dopo anni passati a fare querele e denunce>>, commenta Pietro Ferrari, uno dei vicini che si è costituito parte civile, difeso da Giacinta Cingoli, <<i residenti di piazza del Carmine e via Stazio hanno trovato giustizia.
Quella giustizia invano sperata dagli amministratori comunali. Il sindaco, autorità di pubblica sicurezza, promise in campagna elettorale che tutti i bar aperti fino a tardi avrebbero dovuto dotarsi di vigilantes. Non è avvenuto. La dilatazione eccessiva degli orari di chiusura costringe i residenti a subire autentiche vessazioni, dannose per la salute>>.
(a.f.)
24 settembre 2010
NEL DIRITTO.IT GIURISPRUDENZA
Approfondimenti:
Materia CONTRAVVENZIONI
IL GESTORE DEL BAR DEVE IMPEDIRE SCHIAMAZZI NELLE ORE NOTTURNE
CORTE DI CASSAZIONE, SEZ. I PENALE - SENTENZA 5 aprile 2011, n.13599
MASSIMA
Risponde della contravvenzione di cui all'art. 659 il gestore di un locale pubblico che non ottempera all'obbligo di controllare il volume delle emissioni sonore musicali prodotte all'interno del locale e di impedire schiamazzi da parte degli avventori, specie in ora notturna dedicata al riposo dalla massima parte dei cittadini.
CASUS DECISUS
Il Tribunale di Modica in composizione monocratica dichiarava il titolare e gestore di un bar-pizzeria colpevole della contravvenzione di cui all'art. 659 c.p., per aver disturbato la quiete delle persone dimoranti nei pressi del locale, diffondendo musica ad alto volume fino a notte fonda e non impedendo lo schiamazzo degli avventori.
Avverso tale sentenza proponeva ricorso per cassazione l'anzidetto imputato.
ANNOTAZIONE
TESTO DELLA SENTENZA
CORTE DI CASSAZIONE, SEZ I PENALE - SENTENZA 5 aprile 2011, n.13599 - Pres. Giordano - est. Zampetti
Svolgimento del processo
1. - Con sentenza in data 15.01.2010 il Tribunale di Modica in composizione monocratica dichiarava C.G. colpevole della contravvenzione di cui all'art. 659 c.p., così condannandolo alla pena di Euro 600,00 di ammenda.
Con la stessa sentenza l'anzidetto imputato era condannato al risarcimento dei danni in favore della costituita parte civile, danni liquidati direttamente in via equitativa in Euro quattromila, oltre spese di lite.
Detto Tribunale riteneva invero provato che il C., quale titolare e gestore di un bar-pizzeria sita in zona centrale ed abitata, avesse disturbato la quiete delle persone dimoranti nei pressi, diffondendo musica ad alto volume fino a notte fonda e non impedendo lo schiamazzo degli avventori.
2. Avverso tale sentenza proponeva ricorso per cassazione l'anzidetto imputato che motivava l'impugnazione deducendo: a) violazione di legge e vizio di motivazione, posto che non era risultato provato alcuno dei profili di condotta che erano stati contestati; b) insufficiente valutazione delle deposizioni, nel complesso di segno contrastante; c) errata valutazione della perizia giurata del tecnico audiometrico.
Motivi della decisione
3. - Il ricorso, manifestamente infondato, deve essere dichiarato inammissibile con ogni dovuta conseguenza di legge.
Tutte le proposte deduzioni, invero, involgono valutazione nel merito non consentita in questa sede di legittimità, risultando peraltro logica e coerente la motivazione dell'impugnata sentenza. E' palesemente infondato, del resto, il primo motivi di ricorso, posto che il complesso probatorio assunto ha pienamente confermato l'ipotesi accusatoria, e cioè la riscontrata presenza di musica ad alto volume e di non sopiti schiamazzi degli avventori fino a notte fonda, il che - all'evidenza - configura la materialità del contestato reato, secondo specifica giurisprudenza di questa Corte, in casi del tutto analoghi (cfr. Cass. Pen. Sez. 1, n. 48122 in data 03.12.2008, Rv. 242808, Baruffaldi; Cass. Pen. Sez. 1, n. 11310 in data 26.02.2008, Rv. 239165, Fresina; Cass. Pen. Sez 1, n. 1466 in data 06.11.2007, Rv. 238525, Perrone; ecc). Pacifico, dunque, l'obbligo per il gestore di un simile locale di controllare il volume delle emissioni sonore musicali e di impedire schiamazzi da parte degli avventori, specie in ora notturna dedicata al riposo dalla massima parte dei cittadini. Il Tribunale ha poi correttamente escluso anche la possibile incidenza di altre fonti numerose, atteso che è risultato - circostanza non potuta contrastare dall'odierno ricorrente-che nel periodo di cui alla contestazione (2005-2007) non vi erano, nelle vicinanze, altri locali che fossero aperti in ora notturna.
La diffusività delle emissioni è stata ben provata (riferita anche ad abitazioni situate a decine di metri di distanza).
L'entità dei disturbi è poi plasticamente evidenziata dalle dedotte conseguenze (chi ha dovuto installare vetri isolanti alle finestre, chi ha cambiato casa).
La motivazione dell'impugnata sentenza risulta dunque del tutto corretta, in relazione ai parametri di legge ed ai principi giurisprudenziali in materia, nonchè logica e coerente.
Nè sussistono i dedotti contrasti tra testimoni, quelli di difesa avendo apportato elementi sostanzialmente irrilevanti, quali la presenza in zona di altri locali (ma in periodi di tempo diversi da quello di cui all'imputazione), le direttive dell'imputato per ridurre i rumori (in sostanza non efficaci), o il rispetto delle disposizioni dell'autorità in relazione a singoli eventi musicali (il che non esime dalla responsabilità ove, in concreto, i disturbi si manifestino e si propaghino ugualmente: cfr., ex pluribus, la sopra citata sentenza Rv. 239165, Fresina; ecc.).
Irrilevante, infine, la deduzione del ricorrente in ordine alle modalità di espletamenti dei rilievi acustici (teste O.), posto che il giudizio di condanna non si è basato su tale elemento, ma precipuamente sulle plurime e concordi fonti testimoniali (v. la parte conclusiva dell'impugnata motivazione).
Il ricorso, palesemente infondato e proposto su temi in fatto non consentiti, e dunque inammissibile ex art. 591 c.p.p. e art. 606 c.p.p., comma 3.
Alla declatoria di inammissibilità segue per legge, in forza del disposto dell'art. 616 c.p.p., la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento ed al versamento della somma, tale ritenuta congrua, di Euro 1.000,00 (mille) in favore della Casse delle Ammende, non esulando profili di copia nel ricordo totalmente infondato (v. sentenza Corte Cost. n. 186/2000).
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso. Condanna il ricorrente C.G. al pagamento delle spese processuali ed al versamento della somma di Euro 1.000,00 (mille) in favore della Casse delle Ammende.
SPARMA, "PER STROMBOLI ATTUEREMO IL MODELLO ETNA"
"Per l'isola di Stromboli occorre attuare un modello coordinato di gestione del rischio, cosi' come avviene per l'Etna, perche' e' interessata sia a eventi vulcanici, che sismici e idrogeologici".
Lo ha detto l'assessore regionale al Territorio Gianmaria Sparma, che oggi ha presieduto sull'isola un vertice cui hanno partecipato il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, il dirigente generale del Corpo forestale della Regione siciliana, Piero Tolomeo, e i responsabili locali della protezione civile, della polizia municipale e dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
Il vulcano ieri aveva ripreso l'attivita' stromboliana, con esplosioni e lancio di lapilli, che hanno incendiato anche oltre sei ettari di terreno incolto preoccupando isolani e turisti.
Lo Stromboli e' considerato uno dei vulcani piu' attivi del mondo ed e' continuamente monitorato da equipe dell'INGV, insieme alle universita' di Roma, Napoli, Palermo, Catania e Firenze.
"Il corpo forestale intanto effettuera' - ha aggiunto Sparma -un'attivita' straordinaria di pulizia e ripristino dei sentieri, per prevenire gli incendi e ampliare le vie di fuga, mentre il servizio Difesa del suolo dell'assessorato, provvedera' a rivedere i Piani d'assetto idrogeologico, aggiornando le zone dell'isola che vanno messe in sicurezza".
Lo ha detto l'assessore regionale al Territorio Gianmaria Sparma, che oggi ha presieduto sull'isola un vertice cui hanno partecipato il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, il dirigente generale del Corpo forestale della Regione siciliana, Piero Tolomeo, e i responsabili locali della protezione civile, della polizia municipale e dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
Il vulcano ieri aveva ripreso l'attivita' stromboliana, con esplosioni e lancio di lapilli, che hanno incendiato anche oltre sei ettari di terreno incolto preoccupando isolani e turisti.
Lo Stromboli e' considerato uno dei vulcani piu' attivi del mondo ed e' continuamente monitorato da equipe dell'INGV, insieme alle universita' di Roma, Napoli, Palermo, Catania e Firenze.
"Il corpo forestale intanto effettuera' - ha aggiunto Sparma -un'attivita' straordinaria di pulizia e ripristino dei sentieri, per prevenire gli incendi e ampliare le vie di fuga, mentre il servizio Difesa del suolo dell'assessorato, provvedera' a rivedere i Piani d'assetto idrogeologico, aggiornando le zone dell'isola che vanno messe in sicurezza".
Intrattenimento musicale. L'ordinanza che disciplina il settore
Ordinanza n. 38/2009
COMUNE DI LIPARI
IL SINDACO
VISTA la nota del commissariato di P.S. di Milazzo Categ. 10.B/09 del 18/03/2009, con la quale viene fatto rilevare che "in concomitanza dell'esercizio di attività di trattenimenti musicali e danzanti, vengono di frequente segnalati episodi di disturbo alla quiete pubbloica che impongono una valutazione circa l'opportunità di intraprendere idonee iniziative dirette ad incidere significativamente su tali aspetti, ripristinando condizioni di ottimale vivibilità a tutela anche delle esigenze di mobilità della collettività";
RICHIAMATE le ordinanze Sindacali n. 71 del 22 aprile 2003 e n. 48/06 del 07 agosto 2006;
CONSIDERATO che i titolari di pubblici esercizi continuano a non ottemperare a quanto disposto dal D.P.C.M. n.215 del 16 aprile 1999;
VISTO l'art. 9 comma 1 della Legge n. 447 del 26 ottobre 1995, che consente al Sindaco l'emissione di ordinanze contingibili e urgenti per il temporaneo contenimento o abbattimento delle emissioni sonore, inclusa l'inibizione parziale o totale di determinate attività;
RICORDATO che, secondo la normativa vigente, l'intrattenimento deve intendersi come attività semplicemente accessoria, che mai deve sostituirsi a quella principale per la quale si è ottenuta regolare licenza (bar, ristorante, ecc.);
CONSIDERATO che in questo periodo l'afflusso turistico è notevole;
AL FINE di evitare schiamazzi notturni selvaggi ed incontrollati;
VISTO l'Ordinamento degli Enti Locali della Regione Siciliana;
ORDINA
IN VIA CONTINGIBILE E URGENTE
1) consentire intrattenimenti musicali, presso le attività di pubblici esercizi, secondo gli orari di seguito elencati:
INFORMA CHE
*La violazione della presente ordinanza comporterà l'applicazione della sanzione amministrativa nei confronti del trasgressore da € 1.032,00 a € 10.329,00;
*In caso di accertamento di tre infrazioni il Dirigente dei IV Settore di questo Ente ordinerà obbligatoriamente la chiusura fino al massimo di sette giorni del pubblico esercizio;
La presente sostituisce la precedente ordinanza in materia (n. 48/06 del 7/8/2006);
DISPONE
Che copia della presente va resa nota al pubblico mediante affissione all'Albo della Residenza Municipale, nonchè sul sito web ufficiale del Comune di Lipari www.comunelipari.it e notificata a tutte le forze dell'ordine preposte alla vigilanza.
La P.M. e tutte le forze dell'ordine sono incaricati dell'esecuzione e della osservanza della presente ordinanza, fatto salvo quanto previsto dagli artt. 650 e 659 del C.P..
Dalla residenza Municipale 01/07/2009
IL SINDACO
Dott. Mariano Bruno
COMUNE DI LIPARI
IL SINDACO
VISTA la nota del commissariato di P.S. di Milazzo Categ. 10.B/09 del 18/03/2009, con la quale viene fatto rilevare che "in concomitanza dell'esercizio di attività di trattenimenti musicali e danzanti, vengono di frequente segnalati episodi di disturbo alla quiete pubbloica che impongono una valutazione circa l'opportunità di intraprendere idonee iniziative dirette ad incidere significativamente su tali aspetti, ripristinando condizioni di ottimale vivibilità a tutela anche delle esigenze di mobilità della collettività";
RICHIAMATE le ordinanze Sindacali n. 71 del 22 aprile 2003 e n. 48/06 del 07 agosto 2006;
CONSIDERATO che i titolari di pubblici esercizi continuano a non ottemperare a quanto disposto dal D.P.C.M. n.215 del 16 aprile 1999;
VISTO l'art. 9 comma 1 della Legge n. 447 del 26 ottobre 1995, che consente al Sindaco l'emissione di ordinanze contingibili e urgenti per il temporaneo contenimento o abbattimento delle emissioni sonore, inclusa l'inibizione parziale o totale di determinate attività;
RICORDATO che, secondo la normativa vigente, l'intrattenimento deve intendersi come attività semplicemente accessoria, che mai deve sostituirsi a quella principale per la quale si è ottenuta regolare licenza (bar, ristorante, ecc.);
CONSIDERATO che in questo periodo l'afflusso turistico è notevole;
AL FINE di evitare schiamazzi notturni selvaggi ed incontrollati;
VISTO l'Ordinamento degli Enti Locali della Regione Siciliana;
ORDINA
IN VIA CONTINGIBILE E URGENTE
1) consentire intrattenimenti musicali, presso le attività di pubblici esercizi, secondo gli orari di seguito elencati:
- dalle ore 19,00 alle ore 24,00, valido per tutto il mese di luglio ad eccezione del venerdì e sabato con re e chiusura alle ore 00,30;
- dalle ore 19,00 alle ore 01,30 dal 1° al 23 agosto;
- dalle ore 19,00 alle ore 00,30 dal 24 al 31 agosto;
- dal 1° settembre e seguenti dalle ore 19,00 alle ore 24,00;
INFORMA CHE
*La violazione della presente ordinanza comporterà l'applicazione della sanzione amministrativa nei confronti del trasgressore da € 1.032,00 a € 10.329,00;
*In caso di accertamento di tre infrazioni il Dirigente dei IV Settore di questo Ente ordinerà obbligatoriamente la chiusura fino al massimo di sette giorni del pubblico esercizio;
La presente sostituisce la precedente ordinanza in materia (n. 48/06 del 7/8/2006);
DISPONE
Che copia della presente va resa nota al pubblico mediante affissione all'Albo della Residenza Municipale, nonchè sul sito web ufficiale del Comune di Lipari www.comunelipari.it e notificata a tutte le forze dell'ordine preposte alla vigilanza.
La P.M. e tutte le forze dell'ordine sono incaricati dell'esecuzione e della osservanza della presente ordinanza, fatto salvo quanto previsto dagli artt. 650 e 659 del C.P..
Dalla residenza Municipale 01/07/2009
IL SINDACO
Dott. Mariano Bruno
Topi a Filicudi? Ma quando mai! Il presidente della circoscrizione scrive a Repubblica
Dal comune di Lipari ci girano e la pubblichiamo la lettera che il presidente della circoscrizione Filicudi-Alicudi Giovanni Rando ha inviato al quotidiano "La Repubblica" a proposito dell'articolo relativo ad una presunta invasione di topi nell'isola.
Oggetto: Articolo apparso sul quotidiano La Repubblica - Precisazioni
Con riferimento all’articolo del 05/07/2011 apparso sul quotidiano “La Repubblica” a firma del giornalista Pietro Del Re, nel quale si parla di invasione di milioni di topi nell’isola di Filicudi, desidero precisare che quanto affermato non risponde assolutamente al vero e che il Comune di Lipari ha provveduto, come tutti gli anni, ad affidare ad una società specializzata il servizio di derattizzazione sull’isola.
Il primo dei tre interventi previsti è stato effettuato il 29/06/2011 dal personale della ditta accompagnato sui luoghi da una persona di fiducia da me incaricata ed i successivi sono previsti nei mesi di Luglio ed Agosto.
Si invita pertanto codesta direzione ai sensi delle legge sulla stampa alla pubblicazione integrale della sopraindicata precisazione.
Il Presidente della Circoscrizione di Filicudi
(Sig.Giovanni Rando)
Oggetto: Articolo apparso sul quotidiano La Repubblica - Precisazioni
Con riferimento all’articolo del 05/07/2011 apparso sul quotidiano “La Repubblica” a firma del giornalista Pietro Del Re, nel quale si parla di invasione di milioni di topi nell’isola di Filicudi, desidero precisare che quanto affermato non risponde assolutamente al vero e che il Comune di Lipari ha provveduto, come tutti gli anni, ad affidare ad una società specializzata il servizio di derattizzazione sull’isola.
Il primo dei tre interventi previsti è stato effettuato il 29/06/2011 dal personale della ditta accompagnato sui luoghi da una persona di fiducia da me incaricata ed i successivi sono previsti nei mesi di Luglio ed Agosto.
Si invita pertanto codesta direzione ai sensi delle legge sulla stampa alla pubblicazione integrale della sopraindicata precisazione.
Il Presidente della Circoscrizione di Filicudi
(Sig.Giovanni Rando)
Siamo sinceri. Riflessioni di Salvatore Campo
Riceviamo da Salvatore Campo e pubblichiamo:
Siamo sinceri, eravamo in ansia, già quasi in piena estate ed ancora non sentivamo l’eco mediatico di notizie sconvolgenti che ogni anno “puntualmente” appaiono sulle più importanti testate giornalistiche italiane (e di conseguenza ampliate da quelle internazionali) che raccontano delle nostre splendide isole come luoghi infestati da megagalattici roditori e da ogni sorta di problema igienico sanitario.
Oggi siamo contenti, l’ansia è svanita, finalmente apprendiamo la colossale notizia, lanciata dai massmedia, che gli “abituali” roditori che ogni anno ad inizio estate (???) “tartassano” l’isola di Panarea quest’anno hanno deciso di provare nuove emozioni emigrando in blocco verso un’altra isola del nostro arcipelago lamitica Filicudi, forse attratti dalle antiche storie di miti e legende locali.
E qui, sembra, che addirittura emulano nelle gesta il leggendario Tarzan volando da un albero all’altro, che apportino sciagure epicali e che forse si nutrano pure di bambini in fasce !!
Siamo seri, ora al di là della notizia in se stessa, che ognuno di noi, nella sua libera intelligenza può ritenere più o meno veritiera, accettare o meno l’enfasi con la quale vengono raccontate certe scene, quello che più ci sconcerta è la puntuale cadenza annuale, di solito in primavera o inizio estate, con la quale vengono divulgate, da fonti locali, notizie sicuramente non confortanti per tutti coloro che devono programmare una vacanza alle isole Eolie.
Notizie che, ormai, non si fermano più nel nostro “orticello eoliano” ma raggiungono, attraverso i massmedia e la forte cassa di risonanza del web tutti gli angoli del mondo !!
In pratica facciamo partecipi tutti delle nostre bellezze, anche attraverso costose campagne pubblicitarie, ma facciamo anche ridere e inorridire chi legge dei nostri problemi con le prevedibili ripercussioni sulla nostra economia che si basa quasi esclusivamente sul turismo.
Ora non volendo addentrarci direttamente nel problema, sicuramente di competenza delle varie istituzioni pubbliche, consapevoli della necessaria e giusta “libertà di stampa e di pensiero”, ma anche della necessaria ed immediata risoluzione dei numerosi problemi che assillano la nostra comunità, ci chiediamo, da profani della materia, perché non si cerca di evitare di diffondere notizie allarmanti e destabilizzanti dell’ambiente eoliano ??
Forse si registrerebbe una minore visibilità sui massmedia di coloro che forniscono le notizie, ma siamo sicuri che gli stessi apporterebbero sicuramente dei benefici alla già tanto provata economia turistica locale contribuendo anche a non vanificare quel poco di promozione turistica che ancora gli enti pubblici riescono a realizzare nonostante la pesante crisi che attanaglia tutti noi.
In parole povere, come dicevano i nostri predecessori, i panni sporchi è sempre meglio lavarseli in casa propria !
Grazie per l’ospitalità.
Salvatore Campo
NDD - Caro Salvatore, la tua lettera non meriterebbe alcun commento tanto è profonda e puntuale nelle riflessioni e nelle considerazioni.
Solo un "piccolo inciso" che poi null'altro è che un passaggio della tua lettera. Probabilmente questo tam-tam (vero o falso sarà accertato da chi di competenza se è vero che il sindaco Bruno, come ci ha anticipato, intende agire in sede giudiziaria) si sposa con la "visibilità sui massmedia".
Da parte nostra (non per dire che siamo i più bravi e i più belli) abbiamo preferito non dare spazio alla notizia. Anche perchè da accertamenti effettuati la portata dell'evento (?) è decisamente inferiore....
Siamo sinceri, eravamo in ansia, già quasi in piena estate ed ancora non sentivamo l’eco mediatico di notizie sconvolgenti che ogni anno “puntualmente” appaiono sulle più importanti testate giornalistiche italiane (e di conseguenza ampliate da quelle internazionali) che raccontano delle nostre splendide isole come luoghi infestati da megagalattici roditori e da ogni sorta di problema igienico sanitario.
Oggi siamo contenti, l’ansia è svanita, finalmente apprendiamo la colossale notizia, lanciata dai massmedia, che gli “abituali” roditori che ogni anno ad inizio estate (???) “tartassano” l’isola di Panarea quest’anno hanno deciso di provare nuove emozioni emigrando in blocco verso un’altra isola del nostro arcipelago lamitica Filicudi, forse attratti dalle antiche storie di miti e legende locali.
E qui, sembra, che addirittura emulano nelle gesta il leggendario Tarzan volando da un albero all’altro, che apportino sciagure epicali e che forse si nutrano pure di bambini in fasce !!
Siamo seri, ora al di là della notizia in se stessa, che ognuno di noi, nella sua libera intelligenza può ritenere più o meno veritiera, accettare o meno l’enfasi con la quale vengono raccontate certe scene, quello che più ci sconcerta è la puntuale cadenza annuale, di solito in primavera o inizio estate, con la quale vengono divulgate, da fonti locali, notizie sicuramente non confortanti per tutti coloro che devono programmare una vacanza alle isole Eolie.
Notizie che, ormai, non si fermano più nel nostro “orticello eoliano” ma raggiungono, attraverso i massmedia e la forte cassa di risonanza del web tutti gli angoli del mondo !!
In pratica facciamo partecipi tutti delle nostre bellezze, anche attraverso costose campagne pubblicitarie, ma facciamo anche ridere e inorridire chi legge dei nostri problemi con le prevedibili ripercussioni sulla nostra economia che si basa quasi esclusivamente sul turismo.
Ora non volendo addentrarci direttamente nel problema, sicuramente di competenza delle varie istituzioni pubbliche, consapevoli della necessaria e giusta “libertà di stampa e di pensiero”, ma anche della necessaria ed immediata risoluzione dei numerosi problemi che assillano la nostra comunità, ci chiediamo, da profani della materia, perché non si cerca di evitare di diffondere notizie allarmanti e destabilizzanti dell’ambiente eoliano ??
Forse si registrerebbe una minore visibilità sui massmedia di coloro che forniscono le notizie, ma siamo sicuri che gli stessi apporterebbero sicuramente dei benefici alla già tanto provata economia turistica locale contribuendo anche a non vanificare quel poco di promozione turistica che ancora gli enti pubblici riescono a realizzare nonostante la pesante crisi che attanaglia tutti noi.
In parole povere, come dicevano i nostri predecessori, i panni sporchi è sempre meglio lavarseli in casa propria !
Grazie per l’ospitalità.
Salvatore Campo
NDD - Caro Salvatore, la tua lettera non meriterebbe alcun commento tanto è profonda e puntuale nelle riflessioni e nelle considerazioni.
Solo un "piccolo inciso" che poi null'altro è che un passaggio della tua lettera. Probabilmente questo tam-tam (vero o falso sarà accertato da chi di competenza se è vero che il sindaco Bruno, come ci ha anticipato, intende agire in sede giudiziaria) si sposa con la "visibilità sui massmedia".
Da parte nostra (non per dire che siamo i più bravi e i più belli) abbiamo preferito non dare spazio alla notizia. Anche perchè da accertamenti effettuati la portata dell'evento (?) è decisamente inferiore....
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