Cerca nel blog

martedì 20 gennaio 2009

Trasporti/ Siremar, Apprendi (Pd): Bruxelles dia il via libera

"Siamo consapevoli del fatto che l'Unione europea consideri aiuti di Stato i fondi dirottati per i trasporti minori, ma intendiamo fare forza sulla continuità territoriale per ottenere da Bruxelles il via libera alla proroga necessaria per mantenere i servizi di trasporto in favore dei cittadini che vivono nelle Isole minori della Sicilia, in attesa che la Regione riorganizzi l'intero sistema dei trasporti. Lo dice il deputato del Pd, Pino Apprendi, a margine del vertice romano con il ministro dei trasporti, incontro programmato per discutere del caso Siremar, la compagnia del gruppo Tirrenia che assicura i collegamenti con le Egadi, Pantelleria e le Eolie.
"In tale direzione si è impegnato lo stesso ministro Matteoli che ha espresso una cauta speranza, anche in virtù del precedente con la Grecia, paese a cui è già stata concessa la proroga". "Un vertice - spiega Apprendi - che è servito per istituire un tavolo tecnico permanente che si occuperà dei problemi delle isole minori".

Trasporti: Bruno intenzionato a percorrere anche le vie legali, se necessario

In attesa dei riscontri europei il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, nelle vesti di presidente dell'Ancim Sicilia "mette le mani avanti". Domani sarà a Palermo per valutare insieme ad un amministrativista di fiducia la possibilità di porre in essere "eventuali azioni legali, risarcitorie per le comunità isolane se le decisioni sui trasporti, prese ai livelli nazionale, regionale ed europeo, dovessero rivelarsi lesive dei diritti di chi nelle isole vive, lavora e deve poter godere di ogni diritto così come garantito a coloro che vivono sulla terraferma".

Trasporti/ Siremar, deputati Ars: C'è ok Tremonti a dare 46 mln

"I servizi di collegamento marittimo tra la Sicilia e le isole minori per tutto il 2009 continueranno grazie all'impegno del Ministro Altero Matteoli. Ma tutto è rinviato all'incontro che il Titolare dei Trasporti avrà a Bruxelles con i responsabili della Direzione Generale per i Trasporti". Lo affermano in una nota il presidente e il vice presidente della commissione attività produttive dell'Ars, l'assemblea regionale siciliana, Salvino Caputo (Pdl) e Pino Apprendi (Pd) in merito al tavolo tecnico in corso a Roma al Ministero dei trasporti, per la vicenda Siremar.
"Abbiamo ottenuto una prima conferma - scrivono i due parlamentari siciliani - ma è chiaro che il ministro Tremonti ha subordinato la erogazione dei 46 milioni di euro alla proroga che deve dare l'Unione Europea, che intende conoscere l'intero piano dei servizi marittimi".

E' sceso il sipario sulla prima riunione del tavolo tecnico. La parola a Bruxelles

Il ministro ai Trasporti Altero Matteoli sarà a Bruxelles il prossimo 27 gennaio per ottenere una proroga per Tirrenia e, quindi, per la Siremar. Lo ha annunciato l' esponente del Governo Berlusconi in apertura dei lavori del tavolo tecnico di concertazione per il trasporto marittimo pubblico nelle isole minori che si è aperto oggi a Roma alla presenza, tra gli altri, del vice-presidente della Regione Sicilia Titti Bufardeci, del sindaco di Lipari e presidente dell'Ancim Sicilia Mariano Bruno, di alcuni esponenti politici nazionali, degli altri primi cittadini isolani e del Comitato eoliano per i trasporti oltre che della componente tecnica e direttiva del Ministero. L'incontro(chiusosi intorno alle 17 e 30) si è tenuto, praticamente, in due fasi: una prima alla quale era presente il ministro Matteoli, una seconda più tecnica nella quale è iniziato l'esame e la discussione sui temi oggetto del documento approvato, oltre che dall'amministrazione e dal consiglio comunale di Lipari, anche dagli altri sindaci delle isole siciliane e dalle apposite commissioni dell'ARS. Si tratta della mozione passata in consiglio a Lipari e che, nella tarda serata di lunedì, dopo l'inserimento di un paio di punti, ha ottenuto il via libera anche a Palermo. Il ministro, annunciando il viaggio a Bruxelles, si è detto fiducioso per l'ottenimento di una proroga e ha confermato che per il 2009 saranno trovati i 49 milioni di euro necessari per garantire il “top” dei servizi verso le isole. Non è stato in grado di dare, e d'altronde non poteva farlo, garanzie per il futuro in quanto tutto dipende dall'Unione Europea. Unione Europea dove ha, comunque, anticipato sosterrà con forza quanto previsto dal Trattato di Amsterdam. E' stato anche affrontato il tema dello “spacchettamento” di Siremar da Tirrenia così come richiesto dalle amministrazioni isolane sostenute dal vice-presidente della Regione Bufardeci. Anche questo un argomento entrato con forza nel tavolo ma che, comunque, è indissolubilmente legato a quanto accadrà a Bruxelles.
Il sindaco di Lipari Mariano Bruno, inoltre, ha sostenuto con forza come “ogni singolo arcipelago italiano in materia di trasporti marittimi non può essere assolutamente equiparato ad un altro e, quindi, il confronto non può che avvenire che su tavoli diversi”.
Come da noi anticipato fuori dal palazzo del Ministero i cittadini di Stromboli(oltre 150), così come promesso, hanno messo in atto la loro singolare forma di protesta. Hanno allestito un “tavolo etnico” con i prodotti caratteristici delle Eolie, provvedendo a distribuire a tutti coloro che si avvicinano capperi, malvasia, dolci tipici delle Eolie, pietra pomice. Notevole il riscontro sottenuto. L'area, tutt'intorno al banchetto, oltre ad essere meta di cittadini che hanno solidarizzato con gli strombolani e con le loro richieste, era presidiata da televisioni e inviati delle varie testate giornalistiche nazionali. Gli strombolani sono arrivati a Napoli ieri mattino alle sette a bordo della M/N Laurana della Siremar per poi proseguire verso Roma. Con gli strombolani è rimasto per buona parte della giornata il consigliere comunale del “Faro” Gesuele Fonti mentre, durante una pausa del “vertice”, il sindaco Mariano Bruno li ha raggiunto per ringraziarli di questa “iniziativa forte e di grande civiltà”.

Trasporti: Interrogazione alla Commissione Europea dell'on. Fava(SD). Il comunicato stampa

COMUNICATO STAMPA
Una interrogazione alla Commissione Europea, relativa al problema dei trasporti marittimi gestiti dalla società Siremar, è stata presentata stamani dall’on. Claudio Fava, coordinatore nazionale di Sinistra Democratica e parlamentare europeo; si riporta a seguire il testo integrale:
“Premesso
- che il gruppo Tirrenia, di cui fa parte la società Siremar, è avviato alla privatizzazione in ottemperanza a quanto richiesto dalla Commissione europea in virtù della normativa sulla concorrenza;
- che la sopracitata società Siremar esercita un servizio pubblico essenziale di cabotaggio marittimo per le isole minori (isole Eolie);
- che l'art 158 del Trattato di Amsterdam mira a ridurre il divario tra le regioni meno favorite, tra cui le regioni insulari e che la dichiarazione 30 ad esso allegata riconosce la possibilità di adottare norme comunitarie specifiche a favore di queste regioni che a motivo della loro insularità soffrono di svantaggi strutturali;
- che gli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato relativi ai trasporti marittimi stabiliscono che “un obbligo di servizio pubblico può essere imposto per garantire servizi regolari verso porti che collegano regioni periferiche della Comunità o rotte poco servite e considerate vitali per lo sviluppo economico delle regioni interessate, nei casi in cui il libero gioco delle forze di mercato non garantirebbe un sufficiente livello del servizio”;
Non ritiene la Commissione europea che sussistano le condizioni per uno scorporo immediato della società Siremar dal gruppo Tirrenia con il blocco del processo di privatizzazione della stessa Siremar, in quanto la suddetta società garantisce servizi pubblici essenziali verso aree periferiche quali le isole minori siciliane e quindi perfettamente compatibili con la vigente normativa dell’Unione Europea?
Non ritiene, inoltre, la Commissione europea che una deroga alla privatizzazione possa consentire la trasformazione di Siremar in una compagnia a capitale statale e/o regionale?”
Il Circolo di Sinistra Democratica di Lipari, ringraziando l’on. Fava per il suo intervento, informerà tempestivamente i cittadini riguardo alle risposte fornite dalla Commissione, che rappresentano un passaggio cruciale per la soluzione dell’intera vicenda e che auspichiamo possano essere favorevoli alle istanze della comunità eoliana.

TRASPORTI: BUFARDECI, OK A SIREMAR ENTRO PRIMA SETTIMANA FEBBRAIO

"Le prime somme di cui disporrà la Tirrenia dovranno essere utilizzate per il programma di esercizio 2009 della Siremar, la società che effettua i collegamenti marittimi da e per le isole minori siciliane”.
Lo afferma il vicepresidente della Regione siciliana e assessore ai Trasporti, Titti Bufardeci, alla fine del primo incontro del tavolo tecnico dedicato alla vertenza Siremar, che si è svolto oggi nella Capitale. La richiesta è contenuta in una nota che il dipartimento dei Trasporti ha inviato al Ministero. “Nel corso di questa prima riunione del tavolo tecnico, il ministro Matteoli ha confermato l’impegno del governo a reperire le risorse per coprire il surplus di costi di cui necessita Tirrenia - prosegue il vicepresidente - e questo è il segnale di una grande attenzione verso i problemi del trasporto marittimo per le isole minori siciliane”. “La proroga per i prossimi dodici mesi alle attività di Tirrenia e quindi di Siremar - continua Bufardeci - arriverà proprio nei prossimi giorni. Si tratta ora di avere fiducia e aspettare qualche giorno. Matteoli sarà a Bruxelles la settimana prossima per affrontare la questione con la commissione competente. Siamo consapevoli della rigidità mostrata dall’Unione Europea che assimila il contributo erogato al vettore marittimo alla stregua di un aiuto di Stato. Questo porterebbe ad escludere una proroga più ampia, ma sul futuro prossimo della Siremar, e sulla certezza che i collegamenti non verranno interrotti c’è il fortissimo impegno del governo regionale.
Sono convinto che nel corso della prossima riunione del tavolo tecnico - prevista per la prima settimana di febbraio - saremo in grado di predisporre il vero e proprio piano operativo d’esercizio per la Siremar”.

Tavolino etnico si imbandisce ai bandi di NAVE STROMBOLI

(da NAVE STROMBOLI) Roma, 20 gennaio 2009 - Mentre Ministro, Sindaci ed esperti lavoravano nel chiuso del Ministero delle Infrastrutture a Roma, all'aperto si apriva il Tavolo Etnico Eoliano.
Offerti ai passanti ed ai partecipanti capperi sotto sale e malvasia. Ma non ci fu concesso di dare dei Vastadduzzi ai nostri amministratori, impegnati nella verifica degli altrettanto salati conti del dissesto della compagnia navale Siremar (che collega le isole tra loro e con Napoli e Milazzo).
Dopo brindisi con bicchierini di plastica della sfortunata compagnia marittima prossima al decesso (gentilmente offertici dall'equipaggio della M/N Laurana nel viaggio Stromboli - Napoli), i numerosi partecipanti provenienti sia da Stromboli che dalle altre isole Eolie hanno indossato magliette recanti altrettanto sapide pillole di saggezza, ironia e d'arte del sopravvivere: "Stromboli terra di Dio, abbandonata dagli Uomini"; "Stromboli non vive solo d'estate"; "Prigionieri in casa nostra"; "Moriremo di capperi".
Circa 300 i presenti quando alcuni cittadini italiani ed europei che vivono nell'arcipelago si sono uniti nell'attesa che i Loro rappresentati li educessero su quello che sarebbe stato il futuro in termini di trasporti.
Il sindaco di Lipari è finalmente uscito a rassicurare tutti con promesse e parole di conforto cui per il momento, ahinoi, non fanno seguito ancora riscontri pratici ed efficaci.
Il piano di ristrutturazione dei servizi presentato al consiglio comunale di Lipari il giorno 18 (e portato dal sindaco al tavolo tecnico) infatti non accoglie integralmente le richieste fatte dalla delegazione comunale di Stromboli e neppure quelle del gruppo di isolani venuti a Roma: vi si propone l'ulteriore riduzione delle corse invernali della nave per Napoli (da 2 a 1) che degli aliscafi interisole su Stromboli a fronte di un potenziamento delle linee estive.
Piano proposto in velocità e senza consultazione popolare.
Aspettiamo dunque di vedere riconosciuto il ruolo degli abitanti NON stagionali delle isole nella fase in cui saranno prese decisioni riguardanti il loro futuro. Fatto chiaro sembra essere, in base alle dichiarazioni del sindaco, che la prospettiva futura indica come unica via percorribile quella di una gara d'appalto europea per i servizi di trasporto non remunerativi (cioè durante l'inverno) per assegnare un contributo pubblico e/o comunitario.
Dunque, al nostro Tavolo Etnico imbadito (ora) scopriamo la notizia di una gara che si bandisce (poi) e che ci auguriamo sia secondo regole chiare ed il soddisfacimento di esigenze vitali (sempre).
Se questo porterà al consolidamento di un servizio che garantisca la vivibilità delle nostre isole lo scopriremo solo vivendo-ci. e partecipando alle decisioni ed alle responsabilità.
Alla fine delle dichiarazioni abbiamo offerto al sindaco un plico contenente una saponetta regalataci dall'equipaggio della nave: speriamo che la sappia utilizzare per lavar via ogni altro interesse che non sia quello leggittimo dei cittadini che rappresenta.

Strombolani a Roma.. davanti al Ministero dei Trasporti

Sequenza fotografica degli strombolani a Roma davanti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Lipari: Consegnate borse di studio AVIS

Sono state consegnate stamani nell'aula magna dell'Istituto d'istruzione superiore “Isa Conti” di Lipari le borse di studio per studenti donatori. Sono state assegnate dall'AVIS di Lipari per gli studenti eoliani donatori diplomatisi nell'anno scolastico 2007/2008.
Alla cerimonia erano presenti gli studenti delle quinte classi, il dirigente scolastico prof.ssa Tommasa Basile, alcuni docenti, il presidente dell'Avis Lipari Giovanni Biviano e altri componenti il direttivo.
Tra le studentesse il premio di 500 euro è stato suddiviso tra Jessica Raffaele di Lipari(5^A commerciale) e Anita Zavone di Santa Marina Salina(5^C commerciale) che si sono piazzate exequo al primo posto della graduatoria stilata dal direttivo dell'associazione nella riunione del 14 gennaio. Tra gli studenti il premio di 500 euro è andato a Nicolò Villanti di Pianoconte (5^A Liceo scientifico).
Per il giovane, fuori sede per motivi scolastici, il premio è stato ritirato dall'amico Francesco Favaloro alla presenza anche della mamma di Nicolò. La cerimonia è coincisa con la “Giornata per la donazione del sangue” inserita di recente nel programma didattico dell'Istituto Conti, nel contesto del progetto “Educazione alla salute”.

Roma: Grande riscontro per il "tavolo etnico"...in attesa dei risultati del tavolo tecnico

E' in corso a Roma al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti , da circa 40 minuti, il tavolo tecnico per i trasporti marittimi pubblici nelle isole minori. Intanto fuori dal palazzo del Ministero i cittadini di Stromboli(oltre 200), così come promesso, stanno mettendo in atto la loro singolare forma di protesta. Hanno allestito un “tavolo etnico” con i prodotti caratteristici delle Eolie, provvedendo a distribuire a tutti coloro che si avvicinano capperi, malvasia, dolci tipici delle Eolie, pietra pomice.
Notevole il riscontro sino ad ora ottenuto. L'area, tutt'intorno al banchetto, oltre ad essere meta di cittadini che solidarizzano con gli strombolani e con le loro richieste, è presidiata da televisioni e inviati delle varie testate giornalistiche nazionali.
Gli strombolani sono arrivati a Napoli stamattina alle sette a bordo della M/N Laurana della Siremar per poi proseguire verso Roma. Quanti hanno assistito al Consiglio Comunale di Lipari, hanno avuto modo di diffondere le proposte che il sindaco intende proporre e presentare al Ministro nell'incontro di oggi. Tali proposte, raccolte in un'ennesima mozione, propongono una razionalizzazione dei trasporti che solo in parte accoglie le richieste minime e vitali espresse dagli strombolani.“Ed in quanto minime e vitali”, ha commentato il presidente della circoscrizione Carlo Lanza, “non sono per noi negoziabili”.
Anche molti altri eoliani, residenti a Roma o nelle vicinanze, stanno presidiando la piazza.

Trasporti: Le osservazioni di UDC, Eolie nel cuore e Nuovo Giorno sul documento approvato ieri dalla maggioranza

Comunicato stampa.
Come volevasi dimostrare, ieri la maggioranza ha approvato un documento che, pur partendo da premesse analoghe all’o.d.g. votato dal consiglio comunale del 5 gennaio, lo vincola a ipotesi di razionalizzazione sostanzialmente difformi tra loro. Ciò non potrà che generare una comprensibile confusione tra gli interlocutori del famoso tavolo tecnico; ma l’aspetto più grave è costituito dal fatto che presentarsi con una gamma di proposte sulla rimodulazione e riduzione delle corse, in questa fase, distoglie l’attenzione dal vero e prioritario nodo del problema, lo scorporo della Siremar da Tirrenia e la necessità di una (tardiva) assunzione di responsabilità da parte dei governi nazionale e regionale. Pur apprezzando gli sforzi degli estensori delle “razionalizzazioni”, va rilevato come – se non si ottenesse lo scorporo – gli stessi avranno, stranamente, reso un ottimo servigio ai privati che si aggiudicheranno i bandi relativi ai trasporti marittimi delle Eolie.
Ribadiamo pertanto le motivazioni che ci hanno spinto a non condividere tale scelta, inappropriata nei tempi e nei modi e adatta solo a chi si attende di incassare un risultato inferiore alle lecite aspettative degli eoliani, o a chi vuole ritagliarsi una via d’uscita attraverso un “piano B” per sottrarsi alle sue precise responsabilità politiche e amministrative.
Con l’occasione, esprimiamo la nostra solidarietà al consigliere Gugliotta, che finalmente può comprendere lo smarrimento che si prova nel vedere una seduta del consiglio comunale disertata in blocco da una parte dei suoi componenti, smarrimento che noi “sciacalli politici” (come lui stesso ci definisce) purtroppo conosciamo bene, grazie anche al passo lesto con il quale lui e i suoi colleghi della maggioranza hanno abbandonato la nave e i cittadini nel corso del consiglio comunale dell’8 gennaio scorso.
I consiglieri comunali di Eolie nel Cuore, Nuovo Giorno e U.D.C.

Trasporti/ Dalla Gazzetta del sud di oggi

Collegamenti via mare: Oggi al Ministero il vertice tecnico con Matteoli e Bufardeci
Documento del consiglio comunale di Lipari. Strombolani con capperi e malvasia a Roma
Salvatore Sarpi
Si terrà stamattina a Roma, nella sede del Ministero dei Trasporti, la prima riunione del tavolo tecnico di concertazione sui trasporti marittimi pubblici per le isole minori. Vi parteciperanno, oltre al Ministro e ai tecnici, il vicepresidente della regione e assessore ai Trasporti, Titti Bufardeci, il presidente dell'Ancim Sicilia e sindaco di Lipari Mariano Bruno e i sindaci delle altre isole. Intanto ieri il consiglio comunale di Lipari(presidente Pino Longo) , presenti solo i consiglieri di maggioranza (l'opposizione aveva preannunciato il dissenso sulla linea seguita da sindaco e maggioranza) ha approvato una mozione che sarà portata dal sindaco al tavolo romano. Allegata anche uno schema di razionalizzazione dei servizi marittimi e la proposta "Guarino", dal nome del consigliere che l'ha preparata. Il consiglio comunale con l'ordine del giorno, stilato sentendo anche i rappresentanti istituzionali dei comuni di Santa Marina Salina, Leni e Malfa, nel rinnovare il mandato al sindaco Bruno affinché rappresenti le istanze, in tutte le sedi istituzionali, nell'interesse della comunità eoliana, ha espresso forte preoccupazione per il futuro dei servizi marittimi della Siremar che collegano le Eolie e ha fissato i punti sui quali non si può transigere. E cioè: scorporo immediato della Siremar dalla Tirrenia; blocco del processo di privatizzazione della Siremar in quanto questa garantisce servizi pubblici essenziali verso aree periferiche quali le isole minori siciliane e quindi compatibili con la normativa europea; previsione nel medio e nel lungo termine di una compagine sociale costituita dallo Stato, dalla Regione e dai comuni isolani; una radicale ristrutturazione aziendale della Siremar che consenta, ottimizzando le risorse disponibili, di garantire servizi efficienti e mirati al reale soddisfacimento della domanda e delle esigenze del territorio; stipula di una nuova convenzione con la società Siremar spa sino al 31 dicembre 2012 che preveda i collegamenti e le frequenze necessarie a garantire, unitamente a quelli erogati dalle società appaltatrici della Regione Siciliana, servizi "adeguati ad assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse alla mobilità e allo sviluppo economico e sociale delle comunità isolane"; approvazione immediata di un piano di razionalizzazione che tenga conto delle priorità individuate dai documenti giunti all'amministrazione e dalla stessa prodotte; stanziamento per il periodo 2009/2012 delle somme necessarie a garantire quantomeno le linee e le frequenze di cui al piano di razionalizzazione; mantenimento del tavolo tecnico permanente di concertazione tra le amministrazioni centrali, regionali, locali, rappresentanti delle forze politiche, delle associazioni e dei sindacati; blocco della dismissione del naviglio e rinnovo dello stesso prevedendo unità conformi agli standard europei e in grado quindi di ottenere un considerevole contenimento dei costi di gestione; considerare la tratta Milazzo-Eolie-Napoli quale trasporto pubblico locale al pari dei collegamenti con i porti della Sicilia".
Il consiglio comunale di Lipari ha anche chiesto che il deliberato sia recepito dall'Ars, a integrazione dell'ordine del giorno approvato il 13 gennaio scorso; che la Regione assuma un ruolo attivo dichiarando la disponibilità a entrare nella proprietà e nella gestione della nuova Siremar a fianco dello Stato e delle altre amministrazioni isolane interessate, stanziando a tal fine le risorse adeguate in compartecipazione con lo Stato; mantenimento degli attuali livelli occupazionali del personale marittimo imbarcato sulle unità Siremar nonché del personale occupato dal relativo indotto, quali ormeggiatori e personale delle agenzie marittime; previsione di un piano di recupero dei servizi non erogati a qualunque titolo nel periodo invernale attraverso un calendario da stabilire con le amministrazioni locali; creazione di un garante per la corretta applicazione della convenzione tuttora in vigore; previsione di un ampliamento dello studio sui trasporti marittimi attraverso l'uso di collegamenti per via aerea (aerei ed elicotteri).
Intanto gli abitanti di Stromboli, oltre ad avere prodotto una petizione con 350 firme, inviata tra gli altri al Presidente della Repubblica, al Presidente del consiglio dei Ministri, al ministro Matteoli, al commissario ai Trasporti della Comunità Europea, hanno annunciato per oggi una singolare iniziativa davanti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Una folta rappresentanza di cittadini di Stromboli "ciascuno a titolo personale, ma non per questo meno rappresentativi delle istanze di tutti", allestirà un tavolino "etnico" con capperi, malvasia, sale e pomice (l'economia delle Eolie nell'800) per riassaggiare e riproporre un passato che corre il rischio di diventare attualità. Ovvero la prospettiva di tornare indietro di cent'anni.

Lipari: L'Asl non ha più competenza sui due immobili degradati nel centro storico. China: "Bisogna intervenire"

(Dalla Gazzetta del Sud) Nessun intervento può essere effettuato dall'Ausl 5 di Messina sui due mastodontici immobili siti nel cuore del centro storico di Lipari che stanno cadendo a pezzi con grave pregiudizio per la pubblica incolumità.
Lo sottolinea in una nota il direttore generale dott. Salvatore Furnari rispondendo ai quesiti e alla richiesta di intervento avanzata ad ottobre dall'assessore all'Ambiente e al Patrimonio del comune di Lipari, Giulio China(nella foto). «Gli immobili – scrive il dott. Furnari – sono stati dichiarati "disponibili" con deliberazione n.6207 del 19/12/2002 e sono pertanto destinati all'alienazione. Le relative procedure, tuttavia, ai sensi dell'art.9 della legge regionale 28/12/2004, n.17, non competono più a questa Azienda, ma alla Società mista promossa dalla Regione Siciliana per la valorizzazione, trasformazione e commercializzazione dei beni immobili non destinati ad uso assistenziale di proprietà delle Aziende sanitarie. Conseguentemente, con deliberazione n.3628 del 30/11/2007, gli stessi immobili, insieme a diversi altri, sono stati conferiti ad apposito Fondo immobiliare». Nella missiva, che risponde alle sollecitazioni dell'assessore Giulio China, viene anche evidenziato come, a quanto risulta alla direzione dell'USL, la società mista promossa dalla Regione siciliana avrebbe già completato il censimento degli immobili e provvederà quanto prima ad attivare le procedure di alienazione degli stessi, verosimilmente attraverso procedura di gara aperta. L'assessore China ringrazia delle informazioni e replica: « In attesa che i due beni vengano alienati, chi li detiene non può sottrarsi dall'obbligo di intervenire, assumendosi in caso contrario ogni responsabilità derivante dalle precarie condizioni strutturali degli immobili che si manifestano, tra l'altro, con piccoli crolli interni e distacchi di calcinacci ed altro che finiscono sulla pubblica via». Salvatore Sarpi

lunedì 19 gennaio 2009

Pontile Ex Italpomice: Le foto del degrado e dell'usura

In uno dei passaggi della lettera inviata dal presidente Enzo Mottola del C.A.S.T.A. (Comitato apartitico salvaguardia territorio Acquacalda) con riferimento al pontile ex Italpomice veniva evidenziato:" ...... alleghiamo documentazione fotografica dalla quale si può evincere il grave stato di usura di alcuni sostegni del manufatto prospiciente l’unica strada, già tanto disastrata, che ci collega al resto dell’isola".
Nelle foto tre immagini più che significative

UDC, Eolie nel cuore, Nuovo Giorno, solidarietà agli strombolani

Comunicato stampa
Desideriamo manifestare la nostra adesione ideale all’iniziativa organizzata dal comitato di abitanti di Stromboli domani a Roma davanti alla sede del Ministero dei Trasporti, alla quale non possiamo partecipare fisicamente solo per problemi logistici e di tempi ristretti, avendone appreso la notizia soltanto nel pomeriggio e a mezzo stampa. Abbiamo tuttavia contattato alcuni parlamentari di opposizione, che hanno garantito la loro presenza in segno di solidarietà alla manifestazione.
Questa manifestazione testimonia, ancora una volta, la necessità di un pieno coinvolgimento delle comunità delle isole minori dell’arcipelago nelle decisioni e nella scelta delle iniziative per la difesa dei trasporti marittimi e dei diritti di tutti gli eoliani; coinvolgimento che è stato richiesto con una lettera inviata il 10 gennaio dal consigliere comunale Pietro Lo Cascio, di concerto con gli altri colleghi della minoranza, al “Comitato per la difesa dei trasporti marittimi” e alla quale – purtroppo – ancora oggi non ha fatto seguito alcun riscontro.
Siamo certi che gli strombolani sapranno rappresentare democraticamente e con efficacia le istanze e le aspettative di tutti gli eoliani, che oggi vedono gravemente minacciati i loro diritti per colpa della superficialità del governo nazionale, di quello regionale e dell’amministrazione comunale, che hanno omesso di intervenire quando la situazione dei trasporti marittimi era ancora un problema risolvibile e non un’emergenza dichiarata.
I consiglieri comunali di Eolie nel Cuore, Nuovo Giorno e U.D.C.

Stromboli: isolani isolati. Domani manifestano a Roma

(da avvisatore.it) Arriveranno da Stromboli in massa, per manifestare a partire dalle 12 contro la cessazione dei servizi Siremar e della nave che collega l’isola delle Eolie con la città di Napoli. Uomini, donne e persino i bambini dell’isola del fuoco aspetteranno, riuniti davanti alla sede del Ministero delle Infrastrutture (Piazza della Croce Rossa 2), che Matteoli decida il futuro delle rotte marittime di trasporto che consentono loro di rifornirsi, spostarsi e ricevere i turisti. Una rappresentanza di cittadini, ciascuno a titolo personale ma non per questo meno rappresentativi delle istanze di tutti, ha deciso infatti di partecipare così all'incontro che il Ministro ha indetto con la rappresentanza dei sindaci delle comunità toccate dalla cessazione dei servizi Siremar, al fine di chiedere :
1) la continuità del trasporto marittimo sulla rotta Stromboli - Napoli, garantita 2 volte a settimana nel periodo autunno-inverno e 3 o più volte durante il periodo estivo, assicurata e garantita su base di sovvenzionamento statale e/o comunitario, con mezzi e navigli idonei, collaudati e certificati secondo legge;
2) la continuità ed il potenziamento dei collegamenti tra le isole facenti capo a Stromboli e Ginostra, che garantiscano di potersi recare a Lipari e/o Milazzo e tornare nella stessa giornata per potere accedere al diritto allo studio, alla salute, la continuità territoriale nonchè a tutti servizi pubblici essenziali assenti sull'isola ma fruibili nel nostro comune e nella nostra provincia;
3) la responsabilizzazione dell'amministrazione comunali, provinciali, regionali, nazionali e comunitarie nell'assicurare i bisogni della popolazione in termini di servizi essenziali.
4) la certezza che vengano mantenuti od integrati tutti gli attuali collegamenti ed orari in termini di navi ed aliscafi con le tariffe agevolate per i cittadini residenti.
“Ministro, sindaci e funzionari decidono del nostro futuro”, ha commentato presidente di Circoscrizione Stromboli Carlo Lanza, “loro dentro siederanno al Tavolo Tecnico previsto dal Governo per discutere, noi fuori aspetteremo ad un Tavolino Etnico con capperi, malvasia, sale e pomice per riassaggiare il passato nella speranza che non torni d’attualità anche l'i-solitudine. A tutti coloro che nelle Eolie ci vivono e che vi hanno vissuto momenti indimenticabili, diciamo: non dimenticate quei momenti, non dimenticate questo momento. Che senso ha essere patrimonio dell'umanità se diventa un luogo disabitato in cui si potrà arrivare solo se in possesso di una barca?”

Pontile ex Italpomice: Il C.A.S.T.A. torna a lanciare l'allarme e chiede interventi risolutori

Dopo il crollo il pontile di Acquacalda continua a resta li con i suoi rottami, con il suo stato di grande pericolosità. Il presidente del comitato cittadino CASTA(Comitato Apartitico Salvaguardia Territorio Acquacalda , Enzo Mottola ha scritto all'Assessorato Territorio ed Ambiente, all'Assessorato ai Beni Culturali e alla pubblica istruzione, all'ARPA, alla Provincia, alla Capitaneria di Porto e all'Ufficio Circondariale marittimo.
IL TESTO:
Oggetto: Crollo pontile “Italpomice”
Con ordinanza N°34/2008 del 24/11/2008 il locale Ufficio Circondariale Marittimo ha segnalato la pericolosità della zona interessata dal crollo del pontile di proprietà della ditta “Italpomice S.p.A.” , vietandone l’accesso.
Non un accenno alla rimozione della macerie!
E siamo alle solite: le Autorità competenti transennano, vietano, impongono limitazioni, ma nulla fanno per risolvere, in via definitiva, ciò che ha causato il disastro.
Disastro, anche nel caso in esame, ampiamente annunciato dalle tante lamentele e dalle visibili, anche ad occhi poco esperti, corrosioni che nel tempo hanno minato la stabilità dell’opera, lasciata, nel totale abbandono dal 2004, anno del luttuoso incidente, alle intemperie ed alla furia del nostro mare.
E allorché il mare ha dato il colpo di grazia a questa traballante struttura, gettandone in acqua una buona parte, non ci risulta, ad oggi, che alcuna istituzione civile o marittima abbia richiesto, all’ Italpomice S.p.A., la rimozione del relitto.
Un semplice divieto, peraltro non recepito, non risolve il problema e non ci fornisce alcuna tutela o sicurezza.
A salvaguardia di tutti gli abitanti di Acquacalda richiediamo, dunque, la rimozione della parte del pontile, ora sommersa, la messa in sicurezza dell’intera struttura e la bonifica di tutta la zona interessata, ivi compresa la parte insistente sulla spiaggia e sulla strada.
A tal riguardo alleghiamo documentazione fotografica dalla quale si può evincere il grave stato di usura di alcuni sostegni del manufatto prospiciente l’unica strada, già tanto disastrata, che ci collega al resto dell’isola.
Anche in questo caso si attende il disastro per poi dar vita all’inqualificabile teatrino del “a chi tocca”?
Desideriamo infine sottolineare la reale urgenza per un intervento complessivo e definitivo poiché solo un’opera di bonifica immediata e totale consentirà ai cittadini, agli operatori turistici, a coloro che ancora vorranno spendere il loro tempo ed il loro denaro ad Acquacalda, di poter usufruire pienamente, senza alcuna limitazione causata dall’umana insipienza, delle bellezze del litorale e del mare che la nostra borgata può offrire, peraltro come unica vera alternativa alla spiaggia di Canneto.
La stagione turistica è già in avanzato stato di programmazione e promozione e la mancanza di seri interventi risolutori causerebbe un grave danno per tutta la borgata, del ché riterremo pienamente responsabili gli Enti competenti.
Distinti saluti.
Enzo Mottola
Presidente C.A.S.T.A

Stop ai traghetti Napoli-Eolie, protesta a Roma di abitanti di Stromboli

(Il mattino.it) Una delegazione di abitanti di Stromboli, della quale faranno parte anche donne e bambini, manifesterà domani a Roma contro la cessazione dei servizi Siremar e della nave che collega l'isola delle Eolie con Napoli. I manifestanti si raduneranno a mezzogiorno davanti alla sede del Ministero delle Infrastrutture, in concomitanza con l'incontro che il ministro Altero Matteoli ha indetto con i sindaci delle isole minori siciliane colpite dalla cessazione dei servizi Siremar. «Ministro, sindaci e funzionari decidono del nostro futuro - ha commentato presidente di circoscrizione Stromboli Carlo Lanza - loro dentro siederanno al tavolo tecnico previsto dal Governo per discutere, noi fuori aspetteremo ad un tavolino etnico con capperi, malvasia, sale e pomice per riassaggiare il passato nella speranza che non torni d'attualità anche l'i-solitudine. A tutti coloro che nelle Eolie ci vivono e che vi hanno vissuto momenti indimenticabili - conclude Lanza - diciamo: non dimenticate quei momenti, non dimenticate questo momento. Che senso ha essere patrimonio dell'umanità se diventa un luogo disabitato in cui si potrà arrivare solo se in possesso di una barca?».

"Il Faro" sostiene l'iniziativa dei cittadini di Stromboli. Fonti domani con loro a Roma

COMUNICATO STAMPA
Così come ufficialmente rappresentato all’ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale, i consiglieri comunali del gruppo “IL FARO” non hanno potuto prendere parte all’odierna riunione del Consiglio Comunale, tuttavia, sentito l’appello del Comitato cittadino dell’isola di Stromboli, ed il pressante invito rivolto alla cittadinanza per una pacifica protesta contro i tagli nei trasporti marittimi nelle isole Eolie,
si comunica
la piena adesione ed il massimo sostegno del gruppo consiliare “IL FARO” alla mobilitazione che i cittadini di Stromboli intendono attuare domani, 20 Gennaio 2008, davanti al Ministero delle Infrastrutture,
Il gruppo IL FARO, pertanto sarà domani a Roma, rappresentato dal CONSIGLIERE GESUELE FONTI, insieme ai cittadini di Stromboli, ai quali va riconosciuto il grande merito, di aver promosso un’iniziativa che va ben oltre i confini geografici dell’isola da cui muove, a difesa degli inalienabili diritti dell’intera comunità eoliana e di tutte le isole minori siciliane.
LIPARI 19 GENNAIO 2009

La protesta degli ex Pumex

Lettere anonime, critiche, accuse di fare poco e male. Tutto a "carico" degli ex lavoratori della Pumex di Lipari che, ovviamente e giustamente, non ci stanno.
Non ci stanno e rimandano al mittente ogni accusa e, anzi, pongono in evidenza, attraverso un cartello affisso(vedi foto) prima dell'ingresso dell'aula consiliare, le condizioni in cui si trovano ad operare.
Per loro, però, a nostro avviso parlano gli interventi effettuati nel recente passato(San Calogero, stradelle varie, area archeologica, ecc.) e qualcosa del presente. Basta vedere come hanno tirato a lucido, dopo la recente mareggiata, la piazza di San Cristoforo a Canneto....nonostante gli attrezzi "casalinghi"

La nostra notizia della protesta degli strombolani a Roma ripresa dalle agenzie

Roma, 19 gen. - (Adnkronos) - Il comitato cittadino spontaneo di Stromboli manifestera' domani a Roma di fronte al Ministero dell'Infrastrutture, per scongiurare la dismissione del servizio della Siramar, che collega le isole Eolie fra loro, oltre che con Napoli e Milazzo. Domani mattina alle 12, in concomitanza con il tavolo tecnico fra Ministro e sindaci dei quattro comuni eolici, convocato per affrontare la questione, il comitato allestira' al di fuori del Ministero, un tavolo etnico: i cittadini di Stromboli imbandiranno dei banchetti con i prodotti della loro terra, come capperi, malvasia e e pomice. "Sono i prodotti che ci permettevano di sopravvivere nell'800 quando vivevamo dell'esportazione di capperi. Sono le cose di cui ci nutriremo, se e' questo il futuro che ci viene proposto: quello di tornare a un' economia chiusa e insulare e di essere privati del diritto di cittadinanza oltre che essere esclusi dal processo di sviluppo umano". Lo ha affermato Davide Liuni, esponente del comitato.

(AGI) - Oltre 300 abitanti dell’isola di Stromboli saranno domani a Roma per chiedere che siano garantiti navi e aliscafi, in coincidenza con l’incontro tra il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, e il vicepresidente della Regione, Titti Bufardeci, sul futuro della Siremar, compagnia del gruppo Tirrenia. Gli stessi abitanti di Stromboli hanno lanciato anche un appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che frequenta da tempo l’isola surante le sue vacanze. “Chiediamo e chiederemo - ha detto il presidente della circoscrizione Carlo Lanza - che le nostre esigenze, vitali e irrinunciabili vengano riconosciute”. Gli isolani vogliono la continuita’ del trasporto sulla rotta Stromboli-Napoli due volte a settimana nel periodo autunno-inverno e 3 o piu volte in estate, il potenziamento delle rotte interisole facenti capo a Stromboli e Ginostra, per poter raggiungere Lipari o Milazzo e rientrare nella stessa giornata.

La mozione sui trasporti marittimi votata dal consiglio comunale di Lipari

MOZIONE SUI TRASPORTI MARITTIMI ESSENZIALI PER LE ISOLE EOLIE
Il Consiglio comunale di Lipari con il presente Ordine del Giorno, sentiti anche i rappresentanti istituzionali dei Comuni di Santa Marina Salina, Leni e Malfa, esprime forte preoccupazione per il futuro dei servizi marittimi della Siremar che collegano le Isole Eolie con il territorio nazionale.
PREMESSO
che la Tirrenia, con le sue controllate regionali Siremar, Caremar, Toremar e Saremar, esercita un servizio pubblico di cabotaggio marittimo per le isole minori Italiane in base a specifiche convenzioni scadute il 31.12.2008;
che la Finanziaria 2007 (Legge n° 296 del 27/12/2006) art. 1 comma 998, ha previsto la stipula di nuove convenzioni tra lo Stato e le società di cui sopra, aventi scadenza non anteriore al 31/12/2012, al fine di predisporre e completare il processo di liberalizzazione del settore di cabotaggio marittimo privatizzando le società esercenti i servizi di collegamento essenziali;
che il comma 999 dell’art 1 della Legge n° 296 del 27/12/2006, prevede nelle more della stipula delle suddette convenzioni e della verifica della loro compatibilità con il regime comunitario, l’applicazione delle convenzioni attualmente in vigore;
che per quanto sopra il Ministero delle Finanze vista la complessità dell’operazione ha chiesto alla Commissione Europea il mantenimento dell’attuale sistema regolatorio fino alla data del 31/12/2009.
che con il decreto legge n° 185 del 29 novembre 2008 all’art. 26 il Governo, al fine di consentire l’attivazione delle procedure di privatizzazione delle Società Tirrenia e delle società controllate ha autorizzato la spesa di 65 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011
CONSIDERATO
che l'Unione Europea, che sollecita il processo di privatizzazione, ha riconosciuto nel Trattato di Amsterdam, la possibilità di una deroga per le realtà insulari e periferiche che all’art. 158 ha aggiunto un allegato (numero 30) chiamato "Dichiarazione sulle regioni insulari" nel quale la Conferenza riconosce che queste soffrono, a motivo della loro insularità, di svantaggi strutturali il cui perdurare ostacola lo sviluppo economico e sociale;
che quindi ai sensi degli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato ai trasporti marittimi, si è definito che “un obbligo di servizio pubblico può essere imposto per garantire servizi regolari verso porti che collegano regioni periferiche della Comunità o rotte poco servite e considerate vitali per lo sviluppo economico delle regioni interessate, nei casi in cui il libero gioco delle forze di mercato non garantirebbe un sufficiente livello del servizio”;
che mediante l’osservanza di questi obblighi si mira a garantire il rispetto del principio di continuità territoriale e un livello sufficiente di servizi regolari di trasporto verso le isole minori, in modo da soddisfare le esigenze di sviluppo economico e sociale di queste ultime;
che in ragione di ciò, la Commissione dell’Unione Europea ha chiaramente affermato che il sistema di convenzioni pubbliche ai vettori marittimi può giustificarsi soltanto in riferimento a quelle linee, come quella relativa ai collegamenti con le isole minori, in cui il servizio non può essere svolto adeguatamente da imprese private;
che, in ogni caso, secondo la giurisprudenza comunitaria, per aver diritto alla compensazione, gli obblighi di servizio pubblico devono essere fissati in anticipo e con precisione dalle autorità pubbliche senza lasciare all’impresa incaricata del servizio la libertà di determinare il numero delle frequenze da operare ovvero di decidere autonomamente se le convenga o no prestare tale servizio in funzione del mercato.
RITENUTO
che in virtù del vigente quadro normativo :
i servizi di collegamento marittimo con le isole minori “debbono assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse con lo sviluppo economico e sociale delle aree interessate,……” ( comma 1 dell’art. 8 della legge n° 684/74);
“ il numero delle linee, la periodicità dei collegamenti ed il tipo di naviglio debbono essere adeguati a soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini, contribuendo a promuovere lo sviluppo socio – economico di ciascuna isola” (art. 3 Legge 169/75);
che le modifiche delle convenzioni vigenti sono ammesse solo quando “per esigenze economiche e sociali si ravvisi la necessità di migliorare il servizio” (art. 4 legge 169/75).
VISTO
che la natura dell’arcipelago eoliano che da qualche tempo ha avviato un processo di sviluppo eco-sostenibile in atto caratterizzato da un turismo ancora fortemente concentrato nella stagione estiva;
che non esistono le condizioni economiche per garantire un’attività di cabotaggio di natura privatistica, tanto che anche gli operatori privati attualmente presenti sul territorio, nonostante operino su tratte commercialmente appetibili, riescono a garantire il servizio soltanto grazie ad un sostanzioso contributo pubblico erogato dalla Regione Siciliana;
che rimane necessario un sostegno pubblico a questo servizio essenziale sia per la qualità della vita dei cittadini sia per lo stesso sviluppo socio-economico dell’arcipelago eoliano;
che il principio della continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini delle isole minori siciliane, a garanzia del soddisfacimento dei bisogni primari del cittadino (salute, istruzione, sicurezza, giustizia, lavoro), è stabilito dall’art. 3 della Costituzione e dal trattato di Amsterdam;
che il collegamento Milazzo-Eolie-Napoli rappresenta, da quasi un secolo, il sostegno per lo sviluppo socio-economico delle popolazioni dell’intero arcipelago e di alcune comunità che sono cresciute ed hanno investito nella consapevolezza di tale collegamento;
che attraverso programmi di finanziamento e sviluppo comunitari (488, patti territoriali ecc.), gli imprenditori isolani hanno sostenuto notevoli investimenti per la realizzazione, l’ampliamento e l’ammodernamento di strutture turistico-ricettive e commerciali che presuppongono il miglioramento qualitativo e l’incremento quantitativo dei servizi di collegamento esistenti al momento in cui tali investimenti sono stati effettuati.
che la disastrosa gestione degli ultimi anni (soprattutto quella relativa agli anni 2007 e 2008) da parte della direzione della Siremar ha portato alla soppressione di diverse linee di aliscafi e navi procurando notevoli disagi sia ai residenti che ai turisti che hanno deciso di raggiungere le Isole Eolie, quali la soppressione parziale, da circa due mesi, delle linee C6 e C2 e ALC4 e ALC2bis alcune delle quali fondamentali per il trasporto degli studenti e altre previste addirittura dal piano della protezione civile per i casi di evacuazione degli abitanti delle isole in caso di rischio sismico legato all’attività vulcanica;
che i servizi appaltati dalla Regione Siciliana, con contratto quinquennale, ai vettori privati N.G.I. e Usticalines, sono da considerare come integrativi di quelli erogati dalla Siremar ed a supporto dello sviluppo socio-economico quello relativo ai mezzi veloci e per poter assicurare il trasporto di carburante e merci pericolose quello relativo al servizio ro-ro;
che i collegamenti erogati dai vettori privati hanno dimostrato, in diverse occasioni, di non essere sufficienti ed in grado di garantire i servizi nei termini previsti dai contratti.
Che la spesa prevista dal Governo, al comma 1 dell’art. 26 del decreto legge n° 185/2008 , di 65 milioni di euro è totalmente inadeguata a coprire i servizi gestiti in atto dalla Siremar, comportando di conseguenza notevoli tagli ai trasporti marittimi in atto espletati dalla stessa nelle Eolie
CONSIDERATO ALTRESI’
Che nell’incontro di Roma, con il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Sen. Altero Matteoli, tra i Sindaci delle isole minori Siciliane e l’Assessore ai trasporti della Regione Sicilia, ha prodotto nell’immediato, come riferito dal Sindaco di Lipari:
l’istituzione di un tavolo tecnico, il cui primo incontro è stato fissato per il 20.01.09, nell’ambito del quale affrontare con le rappresentanze regionali e comunali, le diverse problematiche sui trasporti marittimi nelle isole minori siciliane;
l’impegno da parte del Ministro Matteoli a stanziare una somma pari a euro 46 milioni necessaria, insieme ai 174 già stanziati per la TIRRENIA, a garantire i collegamenti effettuati dalla SIREMAR, nell’anno 2008;
che successivamente all’incontro tenuto dai Sindaci eoliani presso la terza e quarta commissione, l’Assemblea Regionale Siciliana ha votato un ordine del giorno a sostegno della problematica sui trasporti marittimi che investe le isole minori della Sicilia;
che a seguito degli incontri tra i funzionari governativi e i tecnici della UE, il Direttore Generale della d.g. Energia e Trasporti, con lettera del 19 dicembre 2008, ha ribadito che l’art. 998 della finanziaria 2007 (che fissava una proroga fino al 2012 delle convenzioni Tirrenia in scadenza il 31.12.2008) rappresenta una violazione del regolamento del consiglio 3577/92 Cee;
che in base a tali determinazioni si rende necessario l’immediato scorporo della Siremar dalla Tirrenia, considerato che la società regionale opera su tratte essenziali il cui libero gioco delle forze di mercato non garantirebbe un sufficiente livello di servizi;
che attraverso il decreto legge del 30 dicembre 2008, n. 207, pubblicato sulla GU n. 304 del 31.12.2008, all’art. 26 (Proroghe convenzioni Tirrenia), si prevede che: al fine di pervenire alla completa liberalizzazione del settore del cabotaggio marittimo attraverso il completamento, entro il 31 dicembre 2009, del processo di privatizzazione delle societa' esercenti i servizi di collegamento ritenuti essenziali per le finalita' di cui all'articolo 8 della legge 20 dicembre 1974, n. 684, e agli articoli 1 e 8 della legge 19 maggio 1975, n. 169, e successive modificazioni, a condizioni che assicurino la migliore valorizzazione delle suddette societa', le convenzioni attualmente in vigore sono prorogate fino al 31 dicembre 2009, nei limiti degli stanziamenti di bilancio in essere. Conseguentemente al comma 999 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, le parole: «le convenzioni», ovunque ricorrenti, sono sostituite dalle seguenti: «le nuove convenzioni».
che il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 16.01.09, in materia di federalismo fiscale, ha approvato un emendamento per il recupero dei costi aggiuntivi derivanti dai disagi collegati all’effetto insularità per le regioni Sicilia e Sardegna, riaffermando – anche per le isole maggiori - il principio del rispetto della continuità territoriale;
che il Comune di Lipari a seguito dell’incontro di Roma con il Ministro Matteoli dell’8 gennaio 2009, ha elaborato un piano di razionalizzazione dei collegamenti marittimi effettuati dalla Siremar nell’Arcipelago eoliano (che si allega e diventa parte integrante della presente delibera) nei limiti delle risorse rese disponibili nell’ambito del suddetto incontro che rispetto al 2008 consente di ottenere una riduzione dei costi, un incremento dei ricavi e un miglioramento dei servizi a sostegno dello sviluppo socioeconomico delle isole Eolie;
considerata la forte mobilitazione dei cittadini eoliani che nei giorni scorsi ha manifestato il proprio disagio contro decisioni in totale contrasto con il rispetto dei loro diritti e che mettono a repentaglio il futuro socio-economico di queste isole.
Tutto ciò premesso e considerato,
IL CONSIGLIO COMUNALE DI LIPARI
CHIEDE
lo scorporo, immediato, della Siremar S.p.A. dalla capogruppo Tirrenia;
il blocco del processo di privatizzazione della Siremar S.p.A. in quanto questa garantisce servizi pubblici essenziali verso aree periferiche quali le isole minori siciliane e quindi perfettamente compatibili con la vigente normativa dell’Unione Europea;
che per la Siremar S.p.A. si preveda nel medio e nel lungo termine una compagine sociale costituita dallo Stato, dalla Regione e dai Comuni isolani interessati;
una radicale ristrutturazione aziendale della Siremar S.p.A. che consenta, ottimizzando le risorse disponibili, di garantire servizi più efficienti e mirati al reale soddisfacimento della domanda e delle esigenze del territorio;
la stipula di una nuova convenzione con la società Siremar S.p.A. sino al 31/12/2012 cosi come previsto nel comma 998 dell’art. 1 della legge n°296 del 27/12/2006, che preveda i collegamenti e le frequenze necessarie a garantire, unitamente a quelli erogati dalle società appaltatrici della Regone Siciliana, servizi “adeguati ad assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse alla mobilità e allo sviluppo economico e sociale delle comunità isolane” (comma 1 dell’art. 8 della legge n° 684/74);
l’approvazione immediata di un piano di razionalizzazione che tenga conto delle priorità individuate dai documenti giunti all'amministrazione e dalla stessa prodotte;
lo stanziamento per gli anni 2009, 2010, 2011 e 2012 delle somme necessarie a garantire quantomeno le linee e le frequenze di cui al piano di razionalizzazione allegato;
il mantenimento del tavolo tecnico permanente di concertazione tra le Amministrazioni centrali, regionali, locali, i rappresentanti delle forze politiche, delle associazioni e dei sindacati, che possa partecipare all’organizzazione dei servizi oggetto di convenzione e monitorarne l’efficienza;
il blocco della dismissione del naviglio ed il rinnovo dello stesso prevedendo unità conformi agli standard europei ed in grado quindi anche di ottenere un considerevole contenimento dei costi di gestione;
di considerare la tratta Milazzo-Eolie-Napoli quale trasporto pubblico locale al pari dei collegamenti con i porti della Sicilia, in quanto il concetto di continuità territoriale non può essere considerato soltanto in termini geografici ma deve contemplare tutti gli aspetti commerciali e socio-economici del territorio dell’arcipelago eoliano;
che il presente deliberato sia recepito dall’A.R.S., ad integrazione dell’ordine del giorno approvato in data 13.01.09;
che la Regione Siciliana assuma un ruolo attivo dichiarando immediatamente la propria disponibilità ad entrare nella proprietà e nella gestione della nuova Siremar a fianco dello Stato e delle altre amministrazioni isolane interessate, stanziando a tal fine le risorse adeguate in compartecipazione con lo Stato;
il mantenimento degli attuali livelli occupazionali nell’ambito degli organici del personale marittimo imbarcato sulle unità della Siremar S.p.A., nonché del personale occupato dal relativo indotto, quali gli ormeggiatori e il personale delle agenzie marittime;
previsione di un piano di recupero dei servizi non erogati a qualunque titolo nel periodo invernale attraverso un calendario da stabilire con le amministrazioni locali;
creazione di un garante per la corretta applicazione della convenzione tutt'ora in vigore;
previsione di un ampliamento dello studio sui trasporti marittimi attraverso l'uso di collegamenti per via aerea (aerei ed elicotteri)
Il Consiglio Comunale rinnova il mandato al Sindaco affinché lo stesso rappresenti le summenzionate istanze, in tute le sedi istituzionali, nell’interesse della comunità eoliana.
Lipari, 19/01/2009

Le ragazze del Meligunis per la campagna Avis "Insieme per la vita"




Trasporti: Bufardeci incontra Matteoli per la Siremar

Comunicato stampa
(Piero Messina) E' previsto per domattina, nella sede del Ministero dei Trasporti a Roma, l'incontro tra il vicepresidente della regione siciliana e assessore ai Trasporti, Titti Bufardeci e il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. Il vertice è dedicato alla vicenda Siremar, la compagnia di proprietà dell'armatore statale Tirrenia, che gestisce i trasporti marittimi da e per le isole minori della Sicilia.
Il principale nodo da sciogliere è quello relativo alla programmazione dei servizi che Siremar potrà effettuare nel 1009 (ndr 2009). Ovviamente il 1009 del comunicato è un lapsus o un refuso. A meno che alla Regione invece che di trent'anni non ci vogliono riportare indietro di mille anni. )
Intanto si è concluso il consiglio comunale di Lipari che ha approvato all'unanimità una mozione che dovrà essere portata dal sindaco Mariano Bruno al tavolo tecnico a Roma. Sindaco che oggi pomeriggio sarà a Palermo per un incontro preliminare.
Allegata alla MOZIONE anche una proposta di razionalizzazione dei servizi marittimi e la proposta "Guarino"
Seguiranno i documenti

Strombolani verso Roma. Ed è già partita una petizione con oltre 350 firme

Petizione inviata dagli strombolani al Presidente della Repubblica, al Presidente del consiglio dei Ministri, al Ministro Matteoli, al Commissario ai Trasporti della Comunità Europea, al Prefetto di Messina, al sindaco di Lipari, al presidente della Circoscrizione di Stromboli e al Comitato per i trasporti.
Noi, abitanti dell'isola di Stromboli, comune di Lipari (ME) riunitici in assemblea spontanea il 14 gennaio 2009, ci siamo trovati uniti e d'accordo sulle nostre esigenze e sui nostri bisogni, data la situazione che si prospetta e ci vedrà ingiustamente e illegalmente penalizzati dagli ultimi avvenimenti relativi alle rotte marittime di trasporto.
Le nostre esigenze vitali e irrunciabili, sono:
1) La continuità del trasporto marittimo sulla rotta Stromboli - Napoli, garantita due volte a settimana nel periodo autunno-inverno e 3 o più volte durante il periodo estivo, assicurata e garantita su base di sovvenzionamento pubblico con mezzi e navigli idonei, collaudati e certificati secondo legge;
2) la continuità ed il potenziamento delle rotte interisole facenti capo a Stromboli, che garantiscano di potersi recare a Lipari e/o Milazzo e tornare nella stessa giornata per potere accedere al diritto allo studio, alla salute, alla continuità territoriale nonchè a tutti servizi pubblici essenziali assenti sull'isola ma fruibili nel nostro comune e nella provincia;
3) la responsabilizzazione delle amministrazioni comunali, provinciali, regionali e nazionali nell'assicurare i bisogni della popolazione in termini di servizi essenziali.
Determinati dunque all'azione, ci uniamo a tutti gli eoliani e isolani in genere che vogliano vedere riconosciuti i loro bisogni ed esigenze, appoggiando la "mozione sui trasporti marittimi essenziali per le Isole Eolie"(promanata dalle amministrazioni comunali di Lipari, Santa Marina Salina, Malfa e Leni e altri interlocutori interessati) in tutte le parti e le azioni che siano volte a tutelare e vedere concretizzate le nostre proposte.
Attenti agli sviluppi e fiduciosi in un esito concreto e positivo dell'incontro al Tavolo di Concertazione del 20 gennaio 2009 indetto a Roma dal Ministro Matteoli, ci riserviamo il diritto di manifestare con tenacia e determinazione in difesa dei nostri diritti, insieme a tutte quelle comunità che condividono la nostra stessa situazione.
Noi strombolani, gente capace nell'arte di sopravvivere, di fronte alla prospettiva di ritrovarci prigionieri in casa nostra, sapremo dimostrare la volontà di vivere e prosperare in queste isole, rifiutandoci di sottometterci alla mancanza di attenzione e sensibilità per le comunità disagiate come le nostre, eppure tanto belle e celebri da essere Patrimonio dell'Umanità.
La petizione è corredata da oltre 350 firme
Durante la riunione del consiglio comunale di Lipari è stato annunciato che una rappresentanza di cittadini di Stromboli, "ciascuno a titolo personale, ma non per questo meno rappresentativi delle istanze di tutti, si recherà domani a Roma, davanti al Ministero delle Infrastutture, durante l'incontro che il Ministro Matteoli avrà con la rappresentanza dei sindaci delle comunità toccate dal disagio causato dal cessazione dei servizi Siremar.
"Dentro- è stato affermato in un comunicato- siederanno al Tavolo Tecnico previsto dal Governo per discutere. NOI fuori aspetteremo allestendo un tavolino "Etnico" con capperi, malvasia, sale e pomice (l'economia delle Eolie nell'800) per riassaggiare e riproporre un passato che corre il rischio di diventare attualità. Ovvero la prospettiva di tornare indietro di cent'anni, nell'i-solitudine.
A tutti coloro che nelle Eolie ci vivono e che vi hanno vissuto momenti indimenticabili, diciamo: non dimenticate quei momenti. Venite anche voi il 20 gennaio alle 12 a fare una pro-festa con noi davanti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Piazza della Croce Rossa 2, ROMA
Che senso ha essere patrimonio dell'umanità se poi per arrivarci bisogna possedere la barca per andare in un luogo disabitato?"

Lipari: Consiglio sui trasporti in corso. Presenti solo i consiglieri di maggioranza.

E' in corso a Lipari la seduta del consiglio comunale che dovrà produrre un documento da portare oggi pomeriggio a Palermo e domani al tavolo tecnico di Roma. All'apertura dei lavori presenti in aula nove consiglieri comunali, tutti di maggioranza. Come è risaputo, con apposito documento, pubblicato ieri su Eolienews, la minoranza consiliare ha deciso di non partecipare ai lavori.
Da qualche minuto si è conclusa una riunione, che ha fatto seguito ad una momentanea sospensione del consiglio, che ha "affrontato" la mozione che dovrà essere votata così come l'allegata "Proposta di razionalizzazione dei servizi marittimi Siremar nelle Eolie".

domenica 18 gennaio 2009

Arriverderci, amore ciao di PIERO ROUX

Riceviamo da Piero Roux e pubblichiamo:

Cittadini eoliani non sperate di PIERO ROUX

(Piero Roux) “Tirrenia nel caos, Brunetta: è colpa di una cultura tarata ideologicamente”
Questa è la sintesi del pensiero liberista del Governo Berlusconi: privatizzare lo stato e mandare a quel paese i cittadini del Belpaese
Cittadini eoliani non sperate.
I giochi sono già stati fatti. Il sindaco Bruno, con il suo triennale silenzio è colpevole quanto la maggioranza del governo centrale e regionale, che decideranno giorno 20 c.m, del nostro futuro.
Una nuova era si profila per queste martoriate terre, l'emarginazione, la miseria e l'emigrazione.
Agli eoliani non resterà che prendere atto che lo Stato Italiano li ha abbandonati e ringraziare con un sonoro suono vocale: il Presidente del Consiglio Berlusconi ed i vari tirapiedi, Brunetta in testa; il Presidente della Regione Siciliana Lombardo ed il nostro amato Sindaco Mariano Bruno.
Pronto a porgere le proprie scuse a tutti gli attori di questa messinscena, qualora il Governo accettasse gli 11 punti delineati dal documento elaborato dal Comitato Civico e votato all’unanimità dal Consiglio Comunale nella seduta consiliare del 5 gennaio.
Il cittadino
Piero Roux

Trasporti: La petizione e l'appello di Aimeé Carmoz di Stromboli

Richiesta intensa e urgente di aiuto, vogliono toglierci i collegamenti marittimi con Napoli , che sono vitali per Stromboli, anche d'inverno.
Potete firmare e fare firmare l'ultimo foglio e mandare a me per e-mail carmoz@tiscali.it oppure per fax al numero 090 986386. Aimée Carmoz
Ps Vi prego aggiungere alla firma, nome, cognome e indirizzo leggibili, grazie.
IL DOCUMENTO "STROMBOLI"
Negli ultimi anni gli isolani hanno assistito ad un peggioramento dei servizi di collegamento garantiti dalla Siremar con l'abolizione di 4 delle 6 corse estive da e per Napoli, con disservizi nelle altre linee, dovuti in particolare alla carenza di mezzi idonei ed alla mancanza di adeguata manutenzione degli stessi.
Corriamo ora il rischio concreto della cancellazione di ogni collegamento assicurato dallo stato e attualmente svolto da Siremar ed in particolare della linea Napoli-Isole Eolie che storicamente, fin dall'inizio del Novecento, collega il nostro arcipelago al continente. La comunità eoliana verrebbe così di colpo catapultata ai tempi delle grandi migrazioni del dopoguerra.
Noi, abitanti dell'isola di Stromboli, comune di Lipari,
riunitici in assemblea spontanea il giorno 14 gennaio 2009, ci siamo trovati uniti e d'accordo sulle nostre esigenze e sui nostri bisogni, data la situazione che si prospetta e che ci vedrà ingiustamente e illegalmente penalizzati dai prossimi avvenimenti relativi alle rotte marittime di trasporto.
Le nostre esigenze, vitali e irrinunciabili, sono:
1) la continuità del trasporto marittimo sulla rotta Stromboli - Napoli, garantita due volte a settimana nel periodo autunno-inverno e tre o più volte durante il periodo estivo, assicurata e garantita su base di sovvenzionamento pubblico con mezzi e navigli idonei, collaudati e certificati secondo legge;
2) la continuità ed il potenziamento delle rotte interisole facenti capo a Stromboli, che garantiscano di potersi recare a Lipari e/o Milazzo e tornare nella stessa giornata per potere accedere al diritto allo studio, alla salute, alla continuità territoriale nonchè a tutti servizi pubblici essenziali assenti sull'isola ma fruibili nel nostro comune e provincia;
3) la responsabilizzazione delle amministrazioni comunali, provinciali, regionali e nazionali nell'assicurare i bisogni della popolazione in termini di servizi essenziali.
Determinati dunque all'azione, ci uniamo a tutti gli eoliani e isolani in genere che vogliano vedere riconosciuti i loro bisogni ed esigenze, appoggiando la "mozione sui trasporti marittimi essenziali per le isole Eolie" (promanata dalle amministrazioni comunali di Lipari, Santa Marina Salina, Malfa e Leni e altri interlocutori interessati) in tutte le parti e le azioni che siano volte a tutelare e vedere concretizzate le nostre proposte.
Attenti agli sviluppi e fiduciosi in un esito concreto e positivo dell'incontro al tavolo di concertazione del 20 gennaio 2009 indetto a Roma dal Ministro Matteoli, ci riserviamo il diritto di manifestare con tenacia e determinazione in difesa dei nostri diritti insieme a tutte quelle comunità che condividono la nostra stessa situazione.
Noi eoliani, gente capace nell'arte di sopravvivere, di fronte alla prospettiva di ritrovarci prigionieri in casa nostra, sapremo dimostrare la volontà di vivere e prosperare in queste isole, rifiutandoci di sottometterci alla mancanza di attenzione e sensibilità per le comunità disagiate come le nostre, eppure tanto belle e celebri da essere patrimonio dell'umanità.

Tirrenia: Un miliardo di fondi pubblici spesi per nulla. La Corte dei Conti: privatizzazione a rischio

(da La Stampa) Con il decreto anticrisi il governo finanzia la privatizzazione della Tirrenia con 65 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011. L’operazione, che rientra nel più ampio quadro della liberalizzazione del cabotaggio in Italia imposta dalla Ue, dovrebbe andare in porto nel 2012. Dovrebbe, perché «sulle prospettive del gruppo permane un clima di incertezza che non giova all’esigenza di definire in tempi rapidi» tale processo. Anzi, tutta la vicenda, compreso il passaggio alle Regioni delle quattro compagnie controllate, che coprono i collegamenti con le isole minori, «si trova in una situazione di stallo che non offre prospettive di possibile soluzione in tempi brevi». A scriverlo è la Corte dei Conti, nella sua relazione sulla gestione finanziaria delle società per gli esercizi dal 2003 al 2007. Un documento che passa ai «raggi X» l’amministrazione dell’eterno Franco Pecorini l’Ad che dal 1984 e 18 governi guida la compagnia pubblica, tra le più grandi d’Europa, controllata al 100% da Fintecnica. E quindi, dal Tesoro. La conclusione? «L’enorme esposizione debitoria, prevalentemente nei confronti degli istituti di credito, oltre a generare notevoli interessi passivi, dimostra scarsa potenzialità dell’impresa a creare risorse finanziarie per garantire nel tempo l’equilibrio di bilancio». Un equilibrio che probabilmente avrebbe già fatto «splash» se il governo non avesse lanciato la ciambella di salvataggio. «Il risultato d’esercizio non può non essere influenzato dai contributi erogati dallo Stato...» riconoscono i giudici contabili. Il personale Alla Corte dei Conti risulta che al 31 dicembre 2003 il totale del personale del gruppo (la capofila Tirrenia, più la non ancora incorporata Adriatica e le quattro controllate regionali) fosse di 3.750 dipendenti. Un esercito che negli anni si è ridotto, sino alle 3.134 unità del 2007, sull’onda degli incentivi all’esodo. E il peso degli stipendi, oneri sociali, Tfr e altri costi relativi è sceso dai 173 milioni del 2003 ai 139,8 del 2007. Le navi Erano 42 nel 2003, 36 nel 2004, 26 alla fine del 2007. Undici navi, annota la Corte dei Conti, «hanno un’età che va dai 13 ai 32 anni». Buona parte della flotta, inoltre, è gravata da ipoteca «a favore di banche, a garanzia dei debiti». I passeggeri Il gruppo, a fronte della lievitazione delle spese e della riduzione dei contributi dello Stato (-26,34% nel 2007) ha dismesso alcune navi, soprattutto le più vecchie, e ha ridotto l’attività nautica: meno collegamenti, meno viaggi (-5,7% nel 2004, -6,8% nel 2005, -6% nel 2007), meno miglia percorse. «Si è ridotto, così, il numero dei passeggeri trasportati, delle auto a seguito e il traffico di automezzi commerciali». I compensi del cda Quelli dei consiglieri d’amministrazione e dei sindaci «sono di importo notevolmente superiore all’importo complessivo stabilito per gli organi della società capogruppo e il loro ammontare si è triplicato nel corso del quinquennio, senza che i documenti di bilancio forniscano alcuna indicazione su tale andamento». Il cumulo dei compensi per i consiglieri d’amministrazione è passato dai 320.287 euro del 2003 ai 973.313 del 2007. Nel frattempo il numero dei dirigenti è passato da 34 a 23. La corsa alle consulenze La compagnia, negli anni in esame, ha conferito numerosi incarichi di consulenza, soprattutto nel campo legale. «La spesa media è fra i 600 e i 400 mila euro». Si è ridotta, però, a 139.531 nel 2007. Gli aiuti di Stato Al gruppo, dal 2003 al 2007, sono stati erogati contributi in conto esercizio per 1,024 miliardi, che «corrispondono in gran parte al corrispettivo per i servizi svolti in convenzione» (265,5 milioni dal 2004 al 2007), alla remunerazione dei capitali investiti e alla compensazione dei minori introiti derivanti dall’applicazione di tariffe agevolate, ad esempio quelle per i residenti nelle isole. «Gestione negativa» La Corte dei Conti dice che «sia sotto il profilo economico e sia patrimoniale»la gestione della Tirrenia Spa «presenta risultati negativi», considerando che «l’utile d’esercizio più cospicuo che si è avuto negli ultimi due esercizi è di 23,135 milioni nel 2006 e di 14,050 nel 2007». I giudici puntano l’indice sugli oneri finanziari che riducono «mediamente del 50% la differenza fra il valore e i costi della produzione». La parte passiva dello stato patrimoniale, infatti, «presenta debiti di 889,606 milioni nel 2006 e di 813,834 nel 2007». Di interessi e commissioni a banche Tirrenia ha versato 32,1 milioni del 2007. Per far fronte a prestiti, è stato ipotecato persino il Palazzo Caravita di Sirignano, la sede generale. La Versailles napoletana dell’Ad Pecorini.

Tirrenia, la flotta nata per il rilancio marcisce in porto

(da La STAMPA) La ruggine. Il nemico del traghetto superveloce Taurus, l’orgoglio della flotta Tirrenia, non sono le onde, perché la sua prua affilata non se le ricorda nemmeno più. Al massimo gli arriva l’eco delle mareggiate che si insinua tra i moli del porto di Genova e fa oscillare la nave di qualche centimetro. Il Taurus è fermo da anni. Entrato in servizio nel 1998, dopo appena qualche stagione di gloria è stato abbandonato in un molo defilato. Una nave nuova condannata a essere mangiata dal salino. A Genova nessuno o quasi si ricorda del Taurus, perso tra traghetti in riparazione e ferrivecchi in demolizione. Una delle centinaia di navi ormeggiate nel porto, città nella città, con una superficie pari quasi a quella dell’altra Genova. Il Taurus doveva diventare il simbolo della Tirrenia moderna che si avviava a nuove sfide e, invece, potrebbe essere il simbolo della crisi della compagnia. E per capire gli errori e le difficoltà della Tirrenia bisogna visitare il Taurus. Ecco l’ingresso pretenzioso che accoglieva i viaggiatori: le scale mobili ferme da anni, la moquette annerita. Entrare non è difficile, «suonare il campanello» c’è scritto, ma chiunque può farsi avanti. All’interno ci si perde nei saloni che per poche stagioni hanno accolto i passeggeri. Ovunque abbandono, puzza di petrolio. Il ponte di comando, che ricorda quello di un aereo, da anni è affacciato sullo stesso orizzonte: il porto. Ogni tanto arriva un tecnico della Tirrenia e si porta via un pezzo. L’equipaggio del Taurus oggi è composto da quattro marinai: passano le giornate aggirandosi per i corridoi vuoti, accendendo i giganteschi motori, provando le luci per un viaggio immobile. Eppure sul sito internet della Tirrenia il Taurus figura tra le unità in servizio: «40 nodi di velocità, 146 metri di lunghezza», ricorda con orgoglio la compagnia. Alle tre gemelle (Aries, Scorpio e Capricorn) è capitata una sorte appena migliore: stanno ormeggiate per dieci mesi l’anno e d’estate vengono riesumate per qualche viaggio. Non è andata meglio allo Scatto e al Guizzo, i due traghetti veloci varati all’inizio degli anni Novanta: uno è già in disarmo. E pensare che queste navi sono costate alla Tirrenia, e quindi al contribuente, circa cinquecento miliardi di lire. Dovevano servire per dare una boccata d’ossigeno alla Fincantieri in crisi e per lanciare un nuovo modo di navigare. «Gioielli della tecnologia, peccato che si bevessero tonnellate di gasolio per fare poche miglia. Bellissimi, ma totalmente antieconomici...», allargano le braccia i marinai che ci hanno navigato. Insomma, una scelta fallimentare. Chissà che fine faranno i traghetti superveloci. Chissà a che cifra saranno svenduti. Secondo Credit Suisse, l’intera flotta Tirrenia non varrebbe più di 650 milioni. Meno dei debiti della società che ora deve essere privatizzata. Già, dopo l’Alitalia tocca alla compagnia di bandiera del mare (in tutto 90 navi). E le similitudini tra le due vicende non finiscono qui: anche Tirrenia vanta una voragine nei suoi conti con 800 milioni di debiti. Non basta: per Tirrenia si rischia di assistere a uno spezzatino con le linee in passivo rifilate alle regioni e quelle più redditizie (con le navi più moderne) vendute ai privati. Nonostante le ripetute sollecitazioni dell’Ue, di certezze sulla privatizzazione non ce ne sono molte. A parte l’interessamento dei privati: da Gianluigi Aponte - napoletano, emigrato in Svizzera, che guida uno dei maggiori gruppi armatoriali del mondo - a Vincenzo Onorato della rivale Moby. Ma che cosa ne sarà dei tremila dipendenti (2.400 naviganti e 600 amministrativi)? «Sarà peggio dell’Alitalia», è convinto Roberto Scotti, segretario Filt Cgil settore marittimo. Aggiunge: «Nel trasporto marittimo non sono previsti ammortizzatori sociali. Non solo: i dipendenti della Tirrenia vengono in gran parte dalla Campania, da zone con gravi problemi occupazionali e sociali». La soluzione? «Forse per garantire l’occupazione bisognerebbe escludere dall’asta gli armatori concorrenti che finirebbero per accorpare e tagliare posti». Ma Scotti pone altri interrogativi: «I privati si prenderanno carico delle linee meno redditizie o dei collegamenti invernali?». Ieri sera sul Genova-Olbia viaggiavano solo 106 passeggeri, sufficienti a coprire meno di un quinto dei 50mila euro di costo della traversata. «Questo - conclude Scotti - è il momento peggiore per vendere. La crisi del settore ha ridotto i prezzi a un decimo di pochi mesi fa, si rischia di svendere, magari facendo un favore a qualcuno». Di sicuro, però, c’è che a timonare Tirrenia verso la privatizzazione sarà Franco Pecorini, l’uomo che forse vanta il record mondiale di permanenza alla guida di una società. Era il 1984 quando salì sul ponte di comando. Da allora non si è mosso, ha resistito a diciotto governi: si diceva che fosse in quota socialista, ma Craxi è passato e Pecorini no. Prodi, pare, si era ripromesso di sostituirlo e non lo fece. Berlusconi, si racconta tra i moli, assicurò un avvicendamento e lo ha riconfermato. Pecorini di certo è stimato in Vaticano: qualcuno racconta dei funerali di papa Wojtyla, con il numero uno della Tirrenia accanto a Bush. E proprio Giovanni Paolo II lo nominò Gentiluomo di Sua Santità.

Lipari: "Valide le multe effettuate dagli ausiliari del traffico" lo dichiara il comandante Russo

Peppe Paino- Gazzetta del sud
Gli effetti della sentenza n° 551 della Cassazione che stabilisce che gli ausiliari non possono fare le multe alle moto e ai motorini in sosta sui marciapiedi ha creato non poche perplessità nell'isola. La Cassazione ha disposto che devono attenersi strettamente al compito di garantire "la funzionalità dei posteggi" e "degli spazi riservati allo stazionamento e alla fermata" dei mezzi pubblici gli ausiliari che dipendono dalle aziende di trasporto urbano e quelli alle dipendenze delle imprese di gestione dei posteggi pubblici a pagamento. «Gli ausiliari del traffico del Comune di Lipari – spiega il dirigente e comandante del Corpo di Polizia municipale, Nico Russo – non sono più Lsu ma impiegati pubblici e dipendenti comunali a tutti gli effetti e come tali anche pubblici ufficiali che avendo svolto un corso interno al Corpo, sono anche abilitati, in base alla legge finanziaria, a elevare contravvenzioni. Per quanto riguarda i ricorsi contro le multe presentate al Giudice di Pace – ha aggiunto il comandante Russo – fino a qualche mese fà non è stato tenuto conto dell'effettivo status di questi dipendenti. Aspetto, questo, chiarito in un incontro tra il sindaco, il sottoscritto e lo stesso giudice di pace. I nostri ausiliari pertanto possono contravvenzionare e tra l'altro, stanno per cambiare qualifica. Presto infatti - ha concluso- diventeranno, Vigili urbani effettivi»-

Consiglio comunale sui trasporti. "Perchè non ci saremo" comunicato stampa dell'opposizione consiliare

Comunicato stampa: ecco perché non parteciperemo al consiglio comunale di lunedì 19 gennaio.
Desideriamo innanzitutto scusarci con la cittadinanza, che ieri(venerdi ndr) si attendeva un gesto di rispetto da parte del consiglio comunale e la possibilità di assistere in forma adeguata al dibattito; possibilità che, nonostante la richiesta del trasferimento dei lavori nella più capiente sala del palacongressi, è stata negata con l’astensione dei consiglieri di maggioranza, che hanno addotto futili motivazioni.
Riguardo al dibattito, rileviamo come – ieri più che mai – le tesi sostenute dal sindaco abbiano rivelato una strategia “istituzionale” tardiva e contraddittoria, e come tale non più credibile. Non comprendiamo come ci si possa dichiarare soddisfatti per i risultati degli incontri che il primo cittadino ha avuto a livello europeo, nazionale e regionale, quando questi non hanno in realtà prodotto alcun elemento tangibile a supporto delle richieste contenute nell’o.d.g. approvato dal consiglio comunale il 5 gennaio scorso.
Un bilancio realistico della situazione non lascia molti argomenti all’ottimismo: il ministro Matteoli, che redarguisce la Siremar ma non ottiene nemmeno il ripristino della linea C2-C6 e il ritorno della m/n “Isola di Stromboli”, promette fondi-tampone che – a dieci giorni di distanza – non ci è dato sapere se e dove verranno reperiti, e in ogni caso si guarda bene dal condividere, anche con un accenno, la nostra tesi sul nodo fondamentale della questione, che è e resta lo scorporo della Siremar dalla Tirrenia; i deputati dell’Assemblea Regionale Siciliana si dimostrano talmente sensibili verso le nostre richieste da votare un o.d.g. che – palesemente e tragicamente – le boicotta, e sposano appieno le istanze del comune di Pantelleria che ha imboccato un’altra strada, quella dei bandi di evidenza pubblica, antitetici al nostro obiettivo del mantenimento delle tratte attraverso una compagnia, sia essa regionale o mista statale e regionale; ma soprattutto, ieri giunge dall’Unione Europea un attendibile e perentorio diniego alle ipotesi di proroga per la Tirrenia e le sue collegate. Dove sono, allora, questi interlocutori bendisposti e attenti ai problemi delle Eolie che il sindaco, ancora ieri sera, ci raccontava di avere incontrato?
E soprattutto, come credere a un passaggio degno di sublime arte oratoria, “ci batteremo per lo scorporo fino alla morte”, mentre qualche istante dopo il suo autore lo svuota di significato aggiungendo che è però necessario mettere a punto un “piano alternativo” per attenuare il disastro che si profila all’orizzonte?
No, noi ci rifiutiamo di condividere queste strategie confuse e improvvisate all’insegna di un poco credibile pragmatismo. La sensazione diffusa è quella di assistere a giochi già fatti e confezionati, a danno dei nostri trasporti marittimi e della possibilità di mantenerli attraverso una compagnia pubblica. Lo si comprende chiaramente nelle dichiarazioni del dirigente regionale Falgares (16/01/09 al TgWeb): “il timer di Bruxelles per fermare Tirrenia è partito già nel 2004 e tutti sapevano che alla fine dell’anno appena trascorso non sarebbe stato possibile fare più nulla. Per Siremar arriverà una breve proroga … ma resta il colpevole ritardo accumulato in questi anni”; lo si legge esplicitamente nel diniego della UE a qualsiasi proroga per la Tirrenia, che si abbatte come una mannaia sui nostri trasporti marittimi solo perché la superficialità del governo centrale, di quello regionale e dell’amministrazione comunale hanno fatto in modo che nessuno pretendesse – a chiare lettere e in tempi ragionevoli – il preventivo scorporo della Siremar. Come è possibile che un sindaco, vicepresidente nazionale e responsabile del settore trasporti dell’ANCIM, non abbia avuto la prontezza di intervenire quando c’era ancora tempo per una soluzione ragionata e pianificata?
Il sindaco invoca oggi l’unità della cittadinanza, mentre la sua maggioranza l’accusa di essersi fatta sobillare e strumentalizzare nella protesta, come se la gente fosse priva della capacità di mobilitarsi autonomamente di fronte a un disastro annunciato, o addirittura come se fosse dotata di poca intelligenza, affermazione che qualcuno – inadeguato a ricoprire il ruolo istituzionale che riveste – si è permesso di esternare ieri, lasciando la cittadinanza pigiata fuori dalle transenne. L’unità della cittadinanza per la difesa dei propri diritti però non si prenota su ordinazione: è un fatto spontaneo, che si cementa per arginare disastri che altri hanno procurato, o colpevolmente sottovalutato.
Non è questo il momento di predisporre piani alternativi, né di votare ulteriori documenti, che equivarrebbero a mostrare segni di debolezza e a sottoscrivere preventivamente la cambiale di una sconfitta. Per noi vale un solo documento, quello proposto da un comitato civico e votato all’unanimità dal consiglio comunale nella seduta del 5 gennaio, dove si chiede con chiarezza lo scorporo della Siremar quale unica, seppur tardiva, via d’uscita da questa tragica situazione. Ciò che non dovesse rispettare tale deliberato nelle sue parti essenziali, rappresenterebbe una sconfitta, una sconfitta che rigettiamo, perché rende sempre meno credibile chi la propone come scappatoia e perché ha precise responsabilità politiche.
Per queste ragioni intendiamo non partecipare al consiglio comunale di lunedì 19 gennaio. Lo facciamo innanzitutto per rispetto della gente, che si attende la prosecuzione di una trattativa lungo la strada stabilita dal deliberato del 5 gennaio, e dei lavoratori della Siremar, che vedono il loro futuro sempre più incerto in un gioco dove sembrano finora prevalere le logiche della privatizzazione e gli interessi di chi ha favorito tale situazione.
I consiglieri comunali di Eolie nel Cuore, Nuovo Giorno e UDC.