di Chiara Billitteri -
Per alcuni minuti Sala D’Ercole più che un parlamento è sembrata l’accademia delle Scienze. Per la prima volta da quando è stato nominato nell’esecutivo guidato da Rosario Crocetta, Antonio Zichichi, assessore ai Beni culturali e scienziato di caratura internazionale, ha presenziato ad una seduta d’Aula, dove è stato chiamato a rispondere ad un’interrogazione circa il futuro della gestione dei siti museali e dei lavoratori delle società concessionarie.
Il fisico, però, ha lasciato quasi interdetti i deputati che si aspettavano un chiarimento sullo stato delle revoche alle società ‘Nova Musa’ e ‘Luoghi di Arcadia’, e si è lanciato in un intervento per il riscatto dell’identità siciliana: “la Sicilia – ha detto – non è terra di mafia, è terra di Archimede”.
Nella sua carriera in giro per il mondo, ha raccontato lo scienziato, l’idea che all’estero hanno della nostra terra è “sempre la stessa”. Sicilia uguale mafia, insomma. E Archimede? “Pensano tutti che sia greco, nessuno sa che era di Siracusa”. “Lui aveva capito cose che nessuno aveva mai capito – ha continuato Zichichi – : ‘datemi un punto fisso e vi solleverò il mondo’. Eppure cadde nell’oblio non per un giorno, ma per duemila anni: se non fosse stato dimenticato, oggi noi conosceremmo quello che invece sapremo nell’anno 4.000, ma grazie a lui oggi conosciamo comunque un sacco di cose, come il valore del famoso ‘pi greco’, o il rapporto fra la circonferenza del cerchio e il suo diametro. Sappiamo anche che ci sono 100 miliardi di galassie, ogni galassia è formata da 100 miliardi di stelle, e tutto si muove alla velocità di un milione di chilometri l’ora: è come andare da Palermo a New York in un minuto.Archimede lo aveva capito, aveva capito che nel mondo tutto si muove”.
Antonino Zichichi, assessore ai Beni culturali della Sicilia ha scelto di mettere le radici. Poteva emigrare, magari “andare a sostituire Alemanno a Roma”. La scommessa dell’assessore è appena cominciata: ”Come si fa a dire no a chi ti chiede di volere voltare pagina in Sicilia? In altre occasioni avevo sempre detto no, avevo detto che non avrei mai fatto politica. Mi avevano proposto di fare il capolista al Parlamento europeo nel Nord-Est dove io sono molto popolare, ma non vi dico in che partito, cosi’ come mi avevano proposto di fare il candidato sindaco di Firenze e di Roma e ma anche il ministro, ma ho sempre detto no”.
LA FISICA - Da fronteggiare però ci sono le critiche. Troppe assenze, dicono i maligni. Così Zichichi si arrocca sul suo campo, la fisica. “Non e’ necessario essere fisicamente in un luogo per potere fare bene l’assessore”, dice l’assessore rispondendo cosi’ ai deputati che in aula, nelle scorse sedute, avevano lamentato la sua assenza nell’assessorato. “Io ho presentato ben dodici progetti per la Sicilia e non l’ha fatto nessun altro”, ha detto ancora.”E poi non e’ vero che non ci metto piede – ha aggiunto - dieci minuti dopo la mia nomina ero li’ in assessorato, e subito dopo ho incontrato tutti i direttori dei musei e dei siti culturali della Sicilia”. E alla domanda se anche lui fara’ la rotazione dei dirigenti come accaduto all?Assessorato alla Formazione, Zichichi replica: “La genialita’ e’ di Crocetta, io mi occupo solo delle cose che devo fare”.
BATTIATO E’ GRANDE - Poi, sull’altro “solito” grande assente: “Franco Battiato e’ un grande personaggio che da’ alla Sicilia un’immagine e fa cose per la Sicilia che pochi sanno fare. A chi dice che la nostra e’ una Giunta di immagine rispondo che l’immagine ha un valore enorme”.
VINCIULLO - L’intervento ha riscosso grande successo in Aula, e molti deputati hanno ringraziato l’assessore per le parole “che restituiscono dignità alla Sicilia” e per la battaglia culturale che lo scienziato sta promuovendo. “Archimede è stato un grande patriota – ha replicato Vincenzo Vinciullo (Pdl), siracusano – grazie a lui Siracusa è simbolo della cultura occidentale, anche più di Atene”.
CRACOLICI - Ma il tema delle società di gestione dei siti museali continua a preoccupare. “Dalle dichiarazioni dell’assessore – ha detto Antonello Cracolici (Pd) – ho capito che l’iter dell’annunciata revoca delle gare d’appalto non è ancora stato concluso. Così rischiamo di aprire una fase di contenzioso che potrà gravare sulle finanze di questa amministrazione: chiederò al governo di riferire sulla vicenda”.
In effetti lo stesso Zichichi ha riferito che le revoche delle gare non sarebbero ancora state firmate, e in ballo c’è il futuro di molti lavoratori che si occupano dei cosiddetti ‘servizi aggiuntivi’: servizi di biglietteria, accoglienza dei turisti, servizi di ristorazione. Adesso la gestione di questi servizi potrebbe essere affidata ai dipendenti delle società partecipate della Regione, ma Zichichi ha rassicurato i lavoratori: “c’è la volontà del governo di evitare che le persone vengano licenziate – ha riferito a Sala D’Ercole – , ma i bandi d’ora in poi dovranno essere fatti in modo rigoroso”.
GIANNI - E Pippo Gianni (gruppo misto) ha chiesto che il presidente della Quinta commissione legislativa, Cultura e formazione, faccia un approfondimento. “E’ strano – ha detto Gianni – che non siano ancora stati sequestrati i beni delle società, e che ancora non siano stati trasferiti alle nuove incaricate personale e appalti”. La seduta è stata rimandata al ventotto febbraio, da domani i deputati saranno impegnati in campagna elettorale. Ma il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, ha assicurato che “per il bene della Sicilia” le commissioni continueranno a lavorare anche nel periodo di stop ai lavori. A fine febbraio prenderà il via la sessione di bilancio.