In particolare e’ stata soppressa la figura del segretario generale aggiunto, sono stati ridotti gli uffici da 29 a 21 e gli incarichi di vertice passano da 13 a 11 compreso l’incarico di datore di lavoro attribuito a Paolo Modica prima segretario generale aggiunto. E’ stato dato poi mandato al Presidente e al segretario generale di revocare due incarichi di compiti particolari e sei incarichi di reggenze uffici. Prevista anche la riduzione del 20 per cento del trattamento tabellare per il personale assunto dal primo gennaio 2013 a seguiro dell’espletamento dei concorsi conclusi nel 2012, la soppressione dell’indennita’ compensativa di produttivita’ per il segretario generale. In aggiunta al blocco degli aumenti previsto dal vigente contratto per il personale dell’Ars valido fino al 31 dicembre 2014 e’ stato decisa la riduzione del 25 per cento dell’indennita’ di funzione vicesegretari regionali, di direttori, dei capi uffici, dei responsabili delle unita’ operative. Non solo. Prevista anche la riduzione del 25 per cento delle indennita’ di mansione e la riduzione del 15 per cento di altre indennita’, quali notturno, festivo, missioni e reperibilita’. Il risparmio complessivo, come conferma Ardizzone, e’ parri a unmione di euro annui e di 2 milioni per il 2013 e 2014, “preventivato dal Consiglio di Presidenza nel bilancio di previsione dellArs”. “Riteniamo di avere fato un ottimo lavoro”, dice Ardizzone.
Con i tagli applicati al personale dell’Assemblea regionale siciliana e annunciati dal Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, il segretario generale di Palazzo dei Normanni Giovanni Tomasello perderebbe oltre trentamila euro all’anno dal suo stipendio. Tomasello, sollecitato dai giornalisti durante la presentazione della spending review, non ha voluto dire quanto guadagnera’ con i tagli subiti. “Potete andare a guardare sul sito dell’Ars”, si limita a dire. Nei mesi scorsi, piu’ volte il Presidente della Reigone siciliana Rosario Crocetta aveva ribadito che “e’ assurdo che il segretario generale guadagni quanto il segretario generale dell’Onu”.
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