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giovedì 24 luglio 2008

Lipari: I cacciatori replicano alla nota di Lo Cascio sugli incendi

Questo il testo di una lunga nota, a firma del presidente Angelo Scafidi, con la quale l'associazione cacciatori eoliani di Lipari interviene su una nota del consigliere Pietro Lo Cascio, relativa agli incendi.
"Scrivo, in qualità di cittadino e di Presidente della Federazione Italiana della Caccia, Sez. di Lipari, associandomi al Consigliere del Comune di Lipari Pietro Lo Cascio, nel condannare il folle gesto di alcuni piromani che hanno appiccato incendi in diverse località dell'isola di Lipari, soprattutto nella frazione di Pianoconte, devastando una cospicua parte di macchia mediterranea.
Tuttavia, intendo anche replicare ad alcune affermazioni contenute nella lettera a firma dello stesso consigliere Lo Cascio, in ordine agli incendi della scorsa settimana e mandata in onda dalle emittenti televisive locali. Il fine è quello di evitare che mediante stampa e televisioni vengano divulgate notizie non corrette, tali da suscitare, nei confronti di chi legge o ascolta, una visione distorta della realtà, come in passato è accaduto per una presunta sassaiola ad una bacheca, di proprietà dello stesso consigliere, ad opera di qualche soggetto poco educato e di cui condanno il gesto. Televisioni e giornali locali fecero un gran parlare di attentato, di presunti colpi di arma da fuoco esplosi contro la suddetta bacheca, di presunte intimidazioni commesse nei confronti del consigliere Lo Cascio e così via. Tutta questa pubblicità sviluppò nel pensiero di chi ascoltò o lesse quelle notizie che a Lipari si sono vissute scene tratte dal film “Il Padrino” e addirittura in paese circolavano voci di un presunto atto di ripicca commesso da parte di qualche cacciatore per i fatti inerenti la denuncia dello stesso consigliere per l'esercizio della caccia nelle zone SIC e ZPS, cosa questa assolutamente non vera. .....seguono disquisizioni sulla capacità dei danni causati da arma da fuoco(ndr)
Ritornando alla lettera si legge "il consigliere esordisce con la seguente affermazione “a Lipari si aggirano individui che dedicano la loro domenica a dare alle fiamme il territorio dell'isola in cui vivono insieme alle loro famiglie”. Orbene, con tale affermazione, mi auguro che il consigliere non faccia riferimento al fatto che, autori di questi gesti, possano essere abitanti dell'isola, poiché ciò sarebbe molto grave, infatti da quanto mi risulta, a tutt'oggi non è stato tratto in arresto nessuno, né vi sono sospetti o indizi che possano far risalire ai colpevoli.
Non vedo su quali basi un rappresentante dei cittadini possa fare simili affermazioni, peraltro inopportune e fuori luogo, soprattutto, per rispetto degli abitanti di Pianoconte dove personalmente vivo con la mia famiglia. Forse non tutti sanno che gli incendi estivi rappresentano un danno per la categoria dei cacciatori di cui sono portavoce, in quanto oltre ad arrecare danni a flora e fauna, precludono l'esercizio della caccia nelle zone percorse dal fuoco per alcuni anni come stabiliscono le leggi in materia e riducono drasticamente i territori in cui si può esercitare l'attività venatoria. Per questo motivo i cacciatori, sono sempre stati contrari agli incendi e condannano pubblicamente non solo il gesto compiuto dai piromani ma anche qualsiasi gesto che abbia come fine quello di arrecare un danno alla natura, dove gli stessi passano gran parte del loro tempo libero.
Tuttavia, vorrei far notare al consigliere che gli incendi estivi sono un problema che da anni affliggono non solo Lipari e l'Italia, ma il mondo intero, per tale motivo mi sembra pretestuoso e futile l'attacco che viene mosso contro l'amministrazione Bruno, a suo dire “incapace di difendere la propria isola dagli incendi”. In realtà non è così, poiché, nonostante la sincronia con cui sono stati appiccati gli incendi, è stato dimostrato come nell'arco di poche ore, con l'intervento dei Canadair della Protezione Civile, degli uomini dei Vigili del Fuoco e della Forestale si è riusciti a domare le fiamme ed evitare maggiori danni rispetto a quelli creati.
Forse il consigliere non ricorda che in un passato recente gli incendi sull’isola venivano fronteggiati con olio di gomito da pochi uomini della Forestale, dai volontari e con l’ausilio delle sole autobotti messe a disposizione dal Comune di Lipari, allora sì che c’era da piangere e si assisteva impotenti alla distruzione di centinaia di ettari di macchia mediterranea, eppure nessuno sollevava stati di calamità naturali come oggi alcuni vogliono farci credere. Anche in passato, quando i colori politici erano diversi, Lipari fu devastata da grossi incendi, solo per citarne uno, si ricordi quello che devastò l'isola da San Salvatore fino a San Calogero, allora sì che andò in fumo mezza isola, eppure nessuno parlò di catastrofe, anche qui si vuole ricordare solo quello che fa comodo.
Oggi che invece abbiamo uomini, mezzi e tecnologia si grida al disastro, alla catastrofe, per un incendio spento in poco tempo ma soprattutto si parla di “impotenza”, come se domare fiamme di una decina di metri con il bosco secco e con il vento, fosse un gioco da ragazzi, alla portata di tutti. Poiché gli incendi sono eventi imprevedibili ed incontrollabili, vista anche la vastità del territorio, la parola “difendersi”, può assumere un duplice significato, il primo è quello di “prevenire il verificarsi di un determinato evento”, il secondo deve intendersi come “capacità e prontezza di reazione, per impedire, qualora l'evento si sia verificato, che questo possa arrecare maggiori danni”, ed è questa seconda ipotesi quella che si è verificata negli incendi della settimana scorsa, infatti, l'isola messa a dura prova, è riuscita a fronteggiarli tutti in poche ore, grazie all'intervento di mezzi e persone professionalmente competenti e preparate.
Se per ogni incendio divampato nel mondo dovesse cadere un governo o un amministrazione comunale saremmo nel caos totale.
Ma il consigliere, dopo queste sviolinate, per salvare l'isola dagli incendi, esordisce con un rimedio davvero singolare, ovvero, dar vita alla “Riserva Naturale Orientata”, in quanto come da lui sostenuto “avere un area protetta equivale ad avere un ente gestore, che tra i suoi compiti istituzionali ha anche quello del controllo e della prevenzione degli incendi”, (se questo fosse il rimedio agli incendi l’intero globo terrestre sarebbe stato trasformato in una R.N.O.).
Anche qui mi permetto di sollevare una precisazione: è sotto gli occhi di tutti che i parchi, le riserve e le oasi protette più importanti d'Italia non sono immuni agli attacchi dei piromani, basta leggere i giornali.
Dal sito del Corpo Forestale dello Stato è possibile avere un resoconto allarmante degli incendi estivi, oltre 600 roghi nei parchi nazionali nel corso del 2007, qui già si parla di parchi con degli enti gestori che percepiscono finanziamenti di gran lunga superiori a quelli di una riserva, che hanno subito notevoli danni a causa degli incendi appiccati dai piromani, non mi sembra che i piani di difesa anti-incendio di questi enti gestori siano poi così infallibili. Infatti, l'efficienza di questi enti gestori è talmente scarsa che lo stesso Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, di recente ha annunciato una gestione privata degli enti parchi, definendoli come una “sorta di poltronificio” (basti pensare a quanto ammonta la spesa che lo Stato deve sostenere per il mantenimento di queste aree protette e soprattutto quanto percepiscono di stipendi i relativi presidenti) il tutto al fine di ridurre lo sperpero di denaro pubblico. Non è un mistero che intorno a queste poltrone ruotano molteplici interessi e rappresentano una sorta di “parcheggio” per gli amici di qualche politico. Non è neppure un mistero che una gestione privata affidata a fondazioni faccia tremare il mondo ambientalista, visto che finirebbero gli sperperi per studi e ricerche inutili. E' la classica storia all'italiana, dove i nostri soldi vengono bruciati, dove anche uno scarafaggio deve essere oggetto di studio da parte di qualche cervellone che per farlo percepisce uno stipendio faraonico.
Se gli enti gestori dei parchi più importanti d'Italia non sono in grado di garantire il controllo e la prevenzione degli incendi, mi chiedo come potrà farlo l'ente gestore di una riserva così imponente come quella di Lipari, con un territorio fortemente variegato, ci troveremmo di fronte all'ennesimo sperpero di denaro pubblico per insediare altre poltrone.
Tuttavia, questa è l'isola di coloro che gridano allo scandalo se una società non locale gestirà una banchina, ma poi sono contenti se regaliamo gran parte della nostra isola ad un ente gestore di una riserva e sono anche contenti se il valore dei terreni comprati con tanti sacrifici sarà pressoché azzerato (tanto i soldi per comprarli non li hanno spesi loro). Tutto ciò scaturisce dal fatto che in quest'isola manca l’orgoglio di essere eoliani e non si apprezzano i sacrifici che i nostri padri e soprattutto i nostri nonni hanno fatto per comprare un pezzo di terra, alzandosi la mattina alle quattro per scavare pomice a Porticello, trovando alcuni di loro la morte per silicosi o altro, oppure facendo i lavori più umili al servizio di qualche signorotto del paese, purtroppo coloro che non hanno mai fatto sacrifici, non potranno mai capire chi invece ha duramente lavorato.
Ma la frase che lascia perplessi nella lettera del consigliere è che il “Sindaco abbia il dovere morale di rivedere alcune sue convinzioni” in ordine all'istituzione della Riserva, come se questa fosse una priorità assoluta. Penso che i doveri morali di un Sindaco e di un amministrazione siano ben altri, basti pensare agli ex dipendenti Pumex, a chi è senza casa o a chi non riesce a raggiungere la fine del mese con la sua paga, rifiuto qualsiasi commento ad una simile affermazione, visto che l'esistenza e la stessa sopravvivenza di un individuo con la sua famiglia vale meno di una Riserva.
Per concludere, il consigliere a supporto delle sue teorie evidenzia una sorta di impietoso raffronto tra Salina e Lipari, spudoratamente, senza considerare che si tratta di due isole completamente diverse fra loro, sia per dimensioni (Salina è più piccola di Lipari), assetto territoriale (Salina si presenta con due montagne di oltre 800 mt d'altezza, mentre Lipari è collinare con dei tratti pianeggianti), numero di abitanti (Salina ha circa 3.000 abitanti mentre Lipari ne conta oltre 10.000) e presenze durante il periodo estivo (la maggior parte del flusso turistico viene assorbito da Lipari, mentre solo una piccola parte da Salina) e facendo passare Salina, grazie alla sua riserva, per una gallina dalle uova d'oro. Peccato che nella sua lettera il consigliere non parli dell'incendio che ha colpito l'isola di Salina nell'agosto del 2007, in particolare il Monte Porri, creando gravi danni alla riserva e dove ci sono voluti addirittura diversi giorni per domare le fiamme o peggio ancora lo spaventoso incendio del 2000 che durò ben quattro giorni, mandando completamente in fumo Monte Fossa delle Felci con buona parte della sua riserva.
Infine, non riesco a capire ancora quali sono queste “migliori opportunità”, considerato che, molti giovani sono costretti a lasciare Salina per andare a lavorare altrove, peccato, che nella lettera si parli solo dei pro e non anche dei contro, della Riserva.
Con ciò non intendo assolutamente sminuire la bellezza di Salina, che non ha certamente bisogno di simili confronti, ma non mi sembra il caso di sfruttare un dramma come quello degli incendi per dar vita ad un inutile Riserva che non risolverà assolutamente nessuno di questi problemi. Sarebbe pura utopia predicare che non ci saranno più incendi o che questi diminuiranno, mentre sarebbe più ragionevole lavorare per fronteggiarli, mediante l’ausilio di uomini, mezzi e strutture, ovvero potenziando, durante il periodo estivo, il Corpo Forestale e dei Vigili del Fuoco e creando nelle zone più esposte delle barriere anti-incendio al fine di migliorare l'ottimo lavoro che queste persone stanno già facendo.
Peccato, infine, che nella sua lettera il consigliere Lo Cascio non ha sprecato una sola riga per ringraziare i ragazzi dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale ed i volontari che con molti sacrifici e con uno splendido lavoro, sono riusciti a domare gli incendi, grazie anche all'ausilio dei Canadair, nonostante questa caduta di stile del consigliere, mi sembra doveroso un ringraziamento a nome mio e di tutti i cacciatori a tutti coloro che hanno contribuito e che contribuiscono a tutelare ed a salvare con il loro lavoro il patrimonio naturale dell'isola.

Lipari: Riaprirà a giorni all'utenza l'ex ufficio di collocamento nell'area antistante l'ufficio postale

Con la firma del verbale di consegna tra il sindaco Mariano Bruno e il direttore dell'UPL di Messina, Antonio Marcantonio, i locali di proprietà comunale, storicamente adibiti ad ufficio di Collocamento e chiusi da qualche anno per lavori di manutenzione straordinaria e di adeguamento alla normativa vigente in materia di sicurezza, sono tornati alla loro destinazione originaria. Il tempo necessario per gli opportuni trasferimenti di mobili e documenti e saranno riaperti all'utenza interessata.
Al tempo stesso tra il sindaco di Lipari, il direttore dell'UPL e il rappresentante dello Sportello Multifunzionale, Luigi Megna- come si legge in un comunicato a firma della signora Rosaria Corda- sono stati dichiarati intendimenti condivisi per favorire la crescita e le possibilità di occupazione professionalmente qualificabili, attraverso la prossima apertura, in quasi tutte le isole di recapiti per l'orientamento formativo, anche attraverso l'erogazione di corsi di formazione in loco secondo il bisogno avvertito dalle singole comunità.
Lo stesso, e in piena sinergia con tutti gli operatori interessati, sarà al più presto attivato anche per i Comuni dell'isola di Salina.

Emergenza Eolie: Altri poteri al prefetto-commissario

ORDINANZA DEL PRESIDENTE DEL C.D.M.- Interventi atti a fronteggiare il contesto emergenziale nel territorio delle isole Eolie. (GU n.165 del 16-7-08)
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Visto....(vengono citati i vari articoli, ordinanze, decreti e dichiarazioni di stati d'emergenza....... Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data11 gennaio 2008 con cui e' stato prorogato lo stato d'emergenza, finoal 31 dicembre 2008, nel territorio delle isole Eolie; Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 gennaio 2008, n. 3646, recante: «Ulteriori interventi diprotezione civile diretti a fronteggiare il contesto emergenziale inatto nel territorio delle isole Eolie»; Considerato che in seguito all'emanazione del citato provvedimento emergenziale con il quale il Prefetto di Messina e' nominato Commissario delegato si rende necessario effettuare la compiuta ricognizione dei poteri commissariali; Ritenuto che l'approssimarsi della stagione estiva acuisce la situazione di emergenza in atto nel territorio delle isole Eolie, e che, pertanto, si rende necessario provvedere con ogni consentita urgenza alla ricognizione dei compiti e delle funzioni commissariali al fine di assicurare la salvaguardia della popolazione e del territorio altresi' assicurando l'operato commissariale; Considerata, altresi', l'esigenza di garantire la continuita' delle azioni gia' intraprese per conseguire il definitivo superamento del contesto di criticita' che interessa le isole Eolie; Viste le note del Dipartimento della protezione civile dellaPresidenza del Consiglio dei Ministri 21341, del 3 aprile 2008 e 24945, del 16 aprile 2008; Acquisita l'intesa della Regione siciliana con nota 32139, del 1° luglio 2008; Su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
Dispone:
Art. 1. 1. Al fine di assicurare la risoluzione del contesto emergenziale in atto nel territorio delle isole Eolie il Commissario delegato-Prefetto di Messina nominato con ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 gennaio 2008, n. 3646 esercita le funzioni di cui all'ordinanza n. 3225/2002, articoli 1, 2 e 4 anche mediante l'esercizio dei poteri derogatori di cui all'art. 6 della medesima ordinanza e dell'art. 17 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 marzo 2003, n. 3266, nonche' le ulteriori funzioni indicate nei commi seguenti.
2. Il Commissario delegato-Prefetto di Messina provvede per il ripristino e per la realizzazione di ulteriori adeguate infrastrutture, in particolare viarie e portuali, sull'intero territorio delle isole Eolie.
3. All'art. 1 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 marzo 2003, n. 3266 il comma 1, primo capoverso e'sostituito dal seguente: «Il Capo del Dipartimento della protezione civile - Commissario delegato, in relazione agli effetti indotti dal vulcanismo in atto nel territorio delle isole Eolie, svolge le attivita' e pone in essere gli interventi inerenti al ciclo dell'emergenza per quanto concerne le fasi della previsione,monitoraggio, sorveglianza, presidio ed allertamento assicurando il potenziamento ed il funzionamento delle strutture e dei mezzi inerenti a tali fasi, anche avvalendosi del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Prefetto di Messina - Commissario delegato per le fasi del ciclo dell'emergenza riguardanti le attivita' di contrasto, soccorso e assistenza alle popolazioni effettua gli interventi urgenti per rimuovere ogni situazione di pericolo per l'incolumita' pubblica e privata e pone in essere le attivita' di prima assistenza e sistemazione delle popolazioni colpite dagli eventi calamitosi».
4. All'art. 1, comma 2, dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 marzo 2003, n. 3266 e' abrogata la frase «ed il Sindaco del Comune di Lipari» .
5. Agli articoli 2, 3 e 7, dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 marzo 2003, n. 3266 le parole «Il Sindaco diLipari», sono sostituite dalle seguenti «il Commissario delegato-Prefetto di Messina».
6. All'art. 6 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio deiMinistri 7 marzo 2003, n. 3266 la frase «d'intesa con il Commissario delegato ed il Sindaco di Lipari» e' sostituita dalla seguente«d'intesa con il Commissario delegato Prefetto di Messina».
7. All'art. 12 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 marzo 2003, n. 3266 la frase «Il Capo del Dipartimentodella protezione civile - Commissario delegato ovvero il Sindaco del Comune di Lipari sono autorizzati» e' sostituita dalla seguente «Il Commissario delegato - Prefetto di Messina e' autorizzato».
8. All'art. 16 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio deiMinistri 7 marzo 2003, n. 3266 dopo le parole «Commissario delegato»sono inserite le seguenti «Prefetto di Messina».
9. All'art. 18 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 marzo 2003, n. 3266 la frase «il Sindaco del Comune di Lipari e' nominato funzionario delegato ed» e' sostituita dalla seguente «Il Commissario delegato - Prefetto di Messina».
10. All'art. 14 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 marzo 2003, n. 3266 e' aggiunto il seguente comma « 6. Il Dipartimento della protezione civile pone in essere le attivita' di supporto logistico per la manutenzione e la gestione delle reti di monitoraggio e di sorveglianza afferenti al Dipartimento anche attraverso i centri di competenza di cui al decreto del Capo del Dipartimento n. 4324, dell'11 settembre 2007, unitamente alle azioni per la manutenzione e gestione delle pertinenze tecnologiche e logistiche e per lo svolgimento di attivita' tecniche di valutazione,anche scientifica, e di pianificazione di protezione civile poste in essere dal Centro operativo avanzato istituito presso l'isola diStromboli che costituisce presidio territoriale avanzato del medesimo Dipartimento.»
11. All'art. 6, dell'ordinanza del Presidente del Consiglio deiMinistri 10 settembre 2004, n. 3375 la frase «il Sindaco del comune di Lipari - Commissario delegato, ai sensi dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 marzo 2003, n. 3266, fornisce alle competenti autorita', entro trenta giorni a decorrere dalla datadi pubblicazione della presente ordinanza» e' sostituita dallaseguente «Il Commissario delegato - Prefetto di Messina fornisce alle competenti autorita', entro trenta giorni». Il periodo temporale indicato e' da intendersi decorrente dalla data di pubblicazione della presente ordinanza.
12. All'art. 7, dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 gennaio 2005, n. 3397 le parole «Il Commissario delegato- Sindaco del comune di Lipari» sono sostituite dalle seguenti «Il Commissario delegato - Prefetto di Messina».
13. All'art. 1, dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° agosto 2005, n. 3452 la frase «il Sindaco del comune diLipari - Commissario delegato» e' sostituita dalla seguente «il Commissario delegato - Prefetto di Messina».
14. Per l'espletamento delle funzioni di cui alla presenteordinanza il Commissario delegato - Prefetto di Messina e'autorizzato ad avvalersi delle amministrazioni periferiche dello Stato, della Regione, della Provincia, dei Comuni di Lipari, Leni, S.Marina Salina, Malfa, dell'Universita' degli studi di Messina e di istituzioni scientifiche, senza oneri a carico dei fondi attribuitial Commissario delegato.
15. Il Commissario delegato - Prefetto di Messina e' autorizzato ad avvalersi di un Comitato tecnico amministrativo per l'istruttoria tecnico amministrativa degli interventi, la valutazione ed ogni altra eventuale procedura afferente all'approvazione dei progetti. Detto Comitato e' composto da un Avvocato dello Stato, da due dirigenti ingegneri designati dalla Regione siciliana, da un ingegnere dell'Ufficio del genio civile opere marittime, nonche' da un dirigente dotato della necessaria professionalita' anche titolare diposizione di vertice nell'amministrazione di provenienza. Con separato atto il Commissario delegato - Prefetto di Messina determina il compenso, sulla base di criteri di rigorosa perequazione connessi alla specifica professionalita' posseduta dai componenti, da attribuire ai detti componenti con oneri a carico dei fondi commissariali.
16. Per lo svolgimento delle funzioni commissariali il Commissario delegato - Prefetto di Messina e' autorizzato ad istituire una struttura amministrativa composta da non piu' di tre unita' di personale in servizio presso la Prefettura di Messina. A detto personale verra' attribuito, in ragione delle funzioni svolte e dei livelli di responsabilita' assunti, un compenso determinato con apposito provvedimento commissariale con oneri a carico dei fondi commissariali.
17. Al fine di realizzare risparmi di spesa e' abrogato l'art. 7,comma 2, dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 luglio 2006, n. 3536.

Il ciclo delle acque e i possibili danni di un "depuratore" inefficiente. Interrogazione del sen. Randazzo al Governo

Una interrogazione sul ciclo delle acque e sulla depurazione è stata presentata dal sen. eolo-australiano Nino Randazzo (PD) al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'interno e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Ne sintetizziamo il contenuto riportanto i passi essenziali:
....Il mancato adeguamento degli impianti di depurazione sta compromettendo seriamente la salute della popolazione residente, l'ambiente e l'economia locale; sebbene il Comune di Lipari si fosse mosso per tempo, ora si è avviato un contenzioso che potrebbe bloccare la situazione, con riflessi gravissimi per l'ambiente e l'economia locale; infatti nell'aprile del 2000, l'allora sindaco, dottor Michele Giacomantonio, preso atto del decreto con cui la Regione aveva disposto un finanziamento per la realizzazione di un depuratore nel comune di Lipari e del fatto che tale finanziamento era rimasto fino ad allora inutilizzato, e che comunque erano in corso trattative tra la Regione Siciliana e il Governo nazionale per un Accordo di programma quadro relativo al problema dell'acqua, pubblicava un bando di gara, aggiudicato a un raggruppamento temporaneo di imprese capeggiato dalla Lotti S.p.A., per un progetto relativo al ciclo dell'acqua (produzione di acqua, ciclo fognario e depurazione delle acque reflue con riutilizzo a scopi non umani) per tutte le isole del comune; il Sindaco dell'epoca, forte di tale documentazione, fece richiesta alla Regione ed al Ministero dell'ambiente per ottenere i finanziamenti; il suo successore, attuale Sindaco di Lipari, dottor Mariano Bruno, insediatosi dal novembre 2001, nell'agosto 2002 è stato nominato Commissario di Governo e successivamente gli sono stati affidati ingenti risorse finanziarie per risolvere le criticità infrastrutturali; infatti, nel luglio 2004 veniva disposto un primo finanziamento al Comune di Lipari di 6 milioni di euro per il depuratore seguito da ulteriori stanziamenti che ammontano ad oltre 34 milioni di euro;
considerato che:
finalmente, dopo circa cinque anni dalla nomina, nel gennaio 2007 il Sindaco-Commissario comunicava al Ministero dell'ambiente che il Comune di Lipari era in possesso di un progetto preliminare per il ciclo dell'acqua redatto dall'associazione temporanea di imprese Lotti S.p.A. ed altri; a fine aprile 2007, durante la passata campagna elettorale per il rinnovo dell'amministrazione comunale, si è tenuta una conferenza di servizio al Ministero dove sono state chieste al raggruppamento temporaneo di imprese capeggiato dalla Lotti S.p.A. alcune integrazioni, che sono state consegnate dai progettisti al Comune nei primi giorni di luglio; inspiegabilmente, invece di trasmettere il progetto munito delle richieste integrazioni, il Sindaco di Lipari, nelle vesti di Commissario straordinario, ha dato un incarico alla Sogesid, senza espletare alcuna gara, in parziale sovrapposizione al contratto in corso tra il Comune di Lipari e il raggruppamento temporaneo di imprese capeggiato dalla Lotti S.p.A.; la Sogesid sta procedendo alla redazione del medesimo progetto e per cercare di differenziare la propria elaborazione da quella della Lotti, ha prima localizzato il depuratore in un'area già oggetto di localizzazione di insediamenti per gli artigiani di Lipari (creando in tal modo allarme sociale e rallentando ulteriormente la realizzazione del depuratore) e poi ha presentato un'ulteriore soluzione che comporta interferenze con il porto di Pignataro; in ogni caso il progetto della Sogesid supera l'attuale disponibilità finanziaria e pertanto fa correre il rischio di lasciare delle situazioni "incompiute"; infine, nonostante tra le priorità del decreto di nomina del Commissario dell'agosto 2002 vi fosse un preciso riferimento alla necessità di provvedere al rifornimento idrico delle contrade di Lipari (Pianoconte, Quattropani, Acquacalda), il progetto presentato dalla Sogesid non prevede nulla per tali interventi,
Si chiede di sapere:
se il Presidente del Consiglio dei ministri e i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa; quali urgenti provvedimenti si intendano adottare al fine di dotare l'isola di Lipari di un impianto di depurazione delle acque reflue adeguato alle esigenze del territorio nel rispetto delle norme nazionali ed europee vigenti;se non si ritenga opportuno chiedere notizie sui controlli in corso di effettuazione da parte del Nucleo operativo ecologico (NOE), al fine di verificare i danni che fino ad oggi il mancato funzionamento del depuratore ha causato all'ambiente, in particolare al mare, e alla salute pubblica e, se rilevati, quali urgenti iniziative si intendano adottare per la loro eliminazione; se, anche in considerazione dell'alta vocazione turistica dell'isola di Lipari, non si ritenga opportuno prevedere un costante monitoraggio ambientale dell'area; se non si ritenga che la grave situazione determinatasi nell'isola di Lipari rappresenti un grave danno anche per l'intera economia del territorio, soprattutto in considerazione del fatto che la mancanza di un depuratore a norma non consente alle nuove attività ricettive, turistiche e residenziali, in corso di realizzazione, di allacciarsi alla rete fognaria; quale sia il motivo per cui la Sogesid ha voluto inserirsi in un percorso già delineato ed avviato e quasi a conclusione, complicandone fortemente l'iter e innescando un contenzioso ingiustificato; se, comunque, l'incarico alla Sogesid non sia in contrasto con le norme sugli appalti, e la convenzione sia illegittima sotto molteplici aspetti (il Testo unico degli appalti, il regolamento d'attuazione e l'Autorità di vigilanza prevedono che la figura del supporto al responsabile unico del procedimento sia incompatibile con quella di progettista e direttore dei lavori) e, in particolare, se sia vero che la Sogesid, che è una società pubblica, viene pagata come una società privata (in contrasto con lo spirito della legge n. 109 del 1994 che prevede la progettazione da parte dei soggetti pubblici non pagata a tariffa, bensì ex articolo 18, cioè con l'incentivo del 2 per cento che viene distribuito tra i componenti l'ufficio, e che non può superare l'importo dello stipendio) e pertanto non producendo alcun risparmio rispetto al mercato; se, alla luce dei fatti esposti, non si ritenga opportuno procedere, oltre alla sostituzione già avvenuta del Sindaco di Lipari come Commissario per l'emergenza con il Prefetto di Messina, all'indicazione al Prefetto che il Commissario possa avvalersi delle attività di progettazione già esistenti e prodotte da altri enti, al fine di evitare duplicazioni di costi e agire tempestivamente chiedendo al Comune di Lipari di trasmettere tempestivamente i progetti presentati dalla Lotti fin dal luglio 2007.

mercoledì 23 luglio 2008

Lipari: Il consiglio comunale e la "testa sotto la sabbia"

Sedici i consiglieri presenti oggi pomeriggio alla riunione del consiglio comunale dove si doveva parlare di Ato e di bilancio. La discussione è stata aperta solo sul primo argomento per poi, all'unanimità, decidere per una riconvocazione del consiglio prima del 5 agosto in modo da dare la possibilità alle due apposite commissioni di riunirsi per produrre quello che dovrebbe essere lo statuto della nuova ATO delle isole minori. Saggia decisione anche se il percorso da condividere anche con le altre isole minori siciliane non appare dei più facile. Il consigliere Fonti ha chiesto che le commissioni affrontino in modo più ampio anche tutta la tematica collegata al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Due i momenti particolari della riunione. La prima durata una ventina di minuti con l'assessore Corrado Giannò e il consigliere Gianfranco Guarino(nella foto) impegnati a far funzionare l'impianto audio dell'aula consiliare, costato fior di quattrini. Strano però che debbano essere un assessore e un consigliere a provvedere a ciò e non vi sia un dipendente, un tecnico "istruito" per l'operazione. Comunque, grazie ai due, che fonici non sono, alla fine si è riusciti a dare "voce" al presidente del consiglio.
Il secondo momento particolare è coinciso con l'intervento del primo cittadino. Questi ha dichiarato di essere contento che tale riunione fosse stata convocata. Peccato che solo il giorno prima le affermazioni fossero state diverse e la decisione del presidente Longo, cosi come le modalità di convocazione, non condivise. Al punto che si era evidenziata la necessità di far slittare il tutto.
Evidentemente la notte, ma anche una salutare chiacchierata a due davanti ad una tavola imbandita, ha portato consiglio e non solo al primo cittadino ma anche a chi, messo (politicamente) con le spalle al muro anche nei confronti degli ex lavoratori della pomice, ha ingoiato il rospo. Ma per il bene del paese si fa di tutto....anche precipitose marce indietro. E' uno dei misteri gaudiosi della politica....di quella liparese in particolare.
A proposito: oggi è arrivata una prima conferma. C'è chi parla..parla...e poi... mette la testa sotto la sabbia. Ma potrebbe essere la prima di una lunga serie

Lipari: Ieri visita del commissario ed ennesimo sollecito del dott. Subba

E' arrivato ieri mattino al comune di Lipari il dottor Girolamo Gianci, commissario nominato il 25 giugno scorso dalla Regione per l'approvazione del bilancio. E a proposito di bilancio si deve evidenziare l'ennesimo sollecito inoltrato dal dottore Francesco Subba(ragioniere capo del comune) all'amministrazione e al segretario generale a proposito della deliberazione con cui si devono verificare la quantità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, di cui all’art. 172 lett. c) del D.Lgs 267/2000, che costituisce allegato al bilancio di previsione e che in atto non risulta pervenuta.

martedì 22 luglio 2008

Filicicudi: La sanità come nei film di Totò. Petizione per il medico di base

Questo il testo di una petizione, inviata da residenti e turisti, al sindaco del Comune di lipari, al Direttore generale AUSL n. 5, al presidente Ordine dei Farmacisti, al Dirigente generale ispettorato regionale sanitario, all' Assessorato per la sanita’ regione siciliana e al Prefetto di Messina
"Alcuni abitanti e villeggianti dell’isola di Filicudi, vorrebbero, con la presente, ringraziare il Dott. Cucinotta Orazio di Leni, per il servizio prestatoci presso il dispensario di Filicudi già dal 1992 e tutt’ora presente, grazie al quale siamo stati forniti di tutte le medicine necessarie per mantenerci in buona salute.Vorremmo altresì precisare le caratteristiche sia professionali che umane che il Dott. Cucinotta ha messo a nostra disposizione, senza riserve alcune, per tutti questi anni ed in modo continuativo, non lasciandoci mai scoperti di medicine anche quando il dispensario era chiuso, sia in estate che in inverno. Esperto conoscitore di medicine anche in campo erboristico, è stato e lo è tutt’ora, un valido aiuto per consigli e delucidazioni, e nel dimostragli la nostra gratitudine, ci auguriamo che continui ancora per molto tempo, a far parte della nostra comunità, ed a fornirci di tutto il necessario, medicine e parole di conforto. Teniamo a precisare, inoltre, che essendo da qualche mese presente, oltre al dispensario, anche una nuova farmacia, è nostro dovere e volere, ringraziare tutti gli organi competenti, per tanta solerzia e generosità, sperando che si estenda anche alla presenza di un medico di base di cui l’isola è carente già da qualche anno, cosa che riteniamo di notevole importanza e decisamente prioritario".

Eolie: I vip e il crollo del turismo "normale"


Eolie sempre più vippaiole in mare, sempre più ai minimi termini per quanto riguarda le presenze nelle strutture turistico-ricettive. E' davvero una estate a "doppia faccia" quella di quest'anno nell'arcipelago. L'ennesima riprova "sul campo" la si è avuta in quest'ultimo fine settimana. Mentre le baie e le rade, in parte anche i pontili galleggianti, pullulavano di barche di ogni dimensione e specie, nelle strutture turistico-ricettive i numeri continuano a restare paurosamente in rosso. Accade allora che, mentre lo stilista Valentino si concede la sua ormai consueta passeggiata estiva in pieno centro a Lipari e lo stilista Roberto Cavalli e l'imprenditore Francesco Caltagirone si crogiolino al sole nelle loro mastodontiche imbarcazioni, alcuni importanti punti di ritrovo serali e notturni delle isole segnino fortemente il passo con i proprietari o gestori che non sanno più a che Santo votarsi per un bel pienone "non stop" così come accadeva tutto sommato sino allo scorso anno.
Una crisi che si tocca sempre più con mano se è vero , come è vero, che in un'attività ricettiva di Lipari (e non del livello più basso) si è arrivati ad offrire a chi pensava di trascorrere gli ultimi 4 giorni di luglio nell'isola anche un giorno di bonus, il primo di agosto. Una offerta assolutamente impensabile sino allo scorso anno e, probabilmente, anche sino a qualche mese fa. Ma non è l'unico neo di questa stagione e probabilmente non sarà neanche l'ultimo se si pensa che, per la prima volta, nell'ultimo decennio almeno, la settimana centrale di agosto potrebbe non fare segnare il tutto esaurito. In atto molti sono, in quel periodo, i posti liberi nelle strutture alberghiere ed extra-alberghiere dove addirittura si registra ancora qualche disdetta.
Un crollo del mercato turistico quantificabile al momento intorno al 35-40% che però non può essere solo addebitato alla crisi che sta investendo tutto il paese. Sul banco degli accusati non possono che finire i trasporti marittimi che tra precarietà, incertezze e costi esorbitanti hanno sicuramente contributo al regresso turistico delle Eolie. Ma non solo loro. Un posto di primo piano lo merita chi non ha saputo o voluto programmare, chi ha pensato al turista come un "pollo da spennare", chi ha pensato che sole e mare potessero essere sempre la molla per superare tutti gli ostacoli.
Allora questa stagione "nera" può costituire una occasione per riflettere e ripartire, con un altro spirito però. Un detto sostiene: "Solo chi cade può rialzarsi". Aggiungiamo noi, se ne ha la voglia e possibilmente senza incorrere negli errori commessi....tanti

Lipari: E' approdato il "Veliero dei delfini"

E' approdato ieri a Lipari il "Veliero dei Delfini", l'imbarcazione che ormai da sei anni intraprende un viaggio lungo il Mediterraneo per promuovere la salvaguardia ambientale e con essa la sopravvivenza di delfini, balene ecc. A bordo dell'imbarcazione, ormeggiata nel porto di Sottomonastero, si è tenuto un incontro al quale hanno partecipato l'assessore Ivan Ferlazzo, il consigliere di minoranza Pietro Lo Cascio e il comandante di porto Luca Politi. In precedenza ai microfoni di Tirreno Sat e Eolienews il portavoce del "Veliero dei delfini" Paola Richard aveva lanciato l'allarme sullo stato del "mare nostrum" sottolineando "come la situazione è peggiorata negli ultimi anni al punto che in mare si trova più plastica che delfini". Per le Eolie ha auspicato la creazione dell'area marina protetta. Un appello già lanciato lo scorso anno, in occasione del primo arrivo nell'arcipelago, e sino ad ora caduto nel vuoto.
In serata a Marina Corta gli artisti di strada, al seguito del "Veliero dei delfini, hanno messo in scena uno spettacolo di ottima fattura. Nella piazza è stato allestito anche un punto informativo,


lunedì 21 luglio 2008

La festa di Porto Salvo: Lettera aperta dell'assessore Maggiore

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE DI LIPARI
"Allorquando, circa un mese fa, ricevetti la lettera con la quale il Sac. Mons. Gaetano Sardella mi comunicava l’impossibilità di organizzare la tradizionale “Festa in onore della Madonna di Porto Salvo” da laico amministratore del Comune di Lipari ebbi un momento di scoramento, perché avvertivo la netta sensazione che qualcosa nella nostra realtà sociale si stava rompendo e si cominciavano, quasi inconsapevolmente, tranciare i legami con la tradizione.
Ormai da diversi anni, anche per le esperienze culturali e di vita accumulate, sono giunto alla conclusione che se un popolo estirpa le proprie radici non ha futuro ed è destinato inevitabilmente ad eclissarsi sino a scomparire del tutto.
La storia insegna che le comunità che sopravvivono alle vicissitudini ed all’erosione del tempo sono quelle che tengono fertili e vive le loro tradizioni, la loro cultura, la loro memoria.
Le nostre tradizioni e la nostra cultura hanno trovato nelle manifestazioni religiose, che hanno assunto via via negli anni le caratteristiche di festa popolare, una forte spinta propulsiva. Lasciar morire tali tradizioni significa cominciare a percorrere la strada del declino.
Le mie riflessioni non potevano però restare un vuoto esercizio intellettuale, anche se accompagnato fa una forte tensione emotiva, ma dovevano trovare un riscontro operativo e reale. La festa andava salvata !
A quel punto è comparso nella mia mente un principio che ha accompagnato nella sua vita politica Robert Kennedy: “La maggior parte degli uomini vedono le cose nella loro realtà e si chiedono: perché? Io sogno le cose impossibili e mi domando: perché no?”.
Mancavano pochi giorni all’evento, le forze umane del Comune sono quelle che sono, in mancanza di Bilancio non vi erano le risorse economiche disponibili. Sembrava un sogno impossibile. Ma mi sono detto perché non tentare?
Ho deciso quindi che il Comune di Lipari aveva l’obbligo politico e morale di farsi carico dell’organizzazione dell’evento. Devo dire, però, che tutto sarebbe stato vano se non avessi avuto, sin da subito, l’aiuto, intellettuale prima e materiale poi, di alcuni cittadini, facenti parte nel passato del Comitato per i festeggiamenti, che con il trascorrere dei giorni sono diventati sempre più numerosi ed entusiasti, che volontariamente, sacrificando molte ore della loro giornata, con impegno certosino e costante, hanno trovato tutto quanto occorreva per organizzare nel migliore dei modi tale manifestazione. Risorse economiche, apporti umani, ricerca di attrezzature.
Non potrò mai finire di ringraziare questi cittadini, che hanno dimostrato amore per la propria terra, passione per le proprie tradizioni, lucida visione del futuro.
Non si può infatti dimenticare che queste feste religiose e popolari hanno anche una valenza di carattere turistico perché suscitano una forte curiosità ed un notevole interesse nei visitatori delle nostra isole.
Il connubio tradizione-sviluppo deve costituire l’essenza della nostra azione politico-amministrativa e del nostro comportamento quotidiano.
Alla luce di tutto ciò sono rimasto estremamente amareggiato quando si sono sollevati aspetti del tutto marginali rispetto all’importanza sociale e turistica dell’evento e la mia amarezza si è amplificata dinanzi alla dimensione mediatica che si è data agli stessi. Il partito del non fare, che cercava di mettere i bastoni tra le ruote a quello del fare.
Nell’immediato ho preferito tacere al fine di evitare che tali questioni potessero divenire sterile polemica politica ed offuscare il significato vero e profondo della Festa.
Io ritengo che la festa della Madonna di Porto Salvo, oltre ad essere stata salvata, pur nelle difficoltà contingenti e nei quotidiani problemi, sia perfettamente riuscita ed ha consentito alle nostre genti di partecipare e continuare a percorrere, pur guardando al domani e vivendo appieno l’oggi, il cammino tracciato dai nostri avi.
In questa vicenda, citando Max Weber: “ il vizio ha dovuto rendere omaggio alla virtù”.
Con cordialità
Avv Giovanni Maggiore
Assessore al Turismo

"Lipari brucia...ma lei è concentrato sui porti". Lettera di La Greca al sindaco Bruno

"Emergenza incendi". Lettera di Pino La Greca al sindaco Mariano Bruno. Il testo: "Signor Sindaco,a distanza di circa 20 giorni dalla mia prima lettere sulla problematica degli incendi e dopo aver letto di una presa di posizione da parte del consigliere comunale Lo Cascio, del gruppo “Eolie nel Cuore”, mi sento in dovere di riscriverLe per quella che ormai sta diventando l'emergenza incendi all'interno dell'isola di Lipari ed adesso anche di Vulcano (le uniche due isole dove non è operante la riserva naturale orientata, lo ricordo a me stesso).Da un lato appare veramente inquietante che i consiglieri comunali e le forze politiche che così tanti consensi hanno raccolto nelle frazioni di Pianoconte e Quattropani tacciano e non abbiano sentito l'esigenza di convocare una seduta urgente del consiglio per conoscere le azioni poste in essere o da porre in essere da subito per cercare di porre un freno a questo disastro ambientale, dall'altro, senza voler polemizzare, vedo Lei concentrato sulla questione Porti, che son ben lontano dal divenire, mentre Lipari brucia nella indifferenza più totale.Un'emergenza costruita, ormai ripetitiva, che distrugge fette del nostro territorio di anno in anno senza che si registrino sostanziali novità o interventi. L'anno passato, subito dopo il disastro di Patti, la Prefettura di Messina si è attivata per varare un piano di intervento contro gli incendi. Nessun segnale in tale direzione è arrivato dalla Sua amministrazione. Sabato per rifornire d'acqua le autobotti impegnate negli spegnimenti, in assenza di punti di appresamento nelle zone alte, dovevano scendere a Pignataro per rifornirsi, con una perdita di tempo allucinante in situazioni simili. Abbiamo avuto l'intero inverno per creare delle cisterne per l'emergenza incendi e siamo all'anno zero e non soltanto su questo aspetto.Le confermo quanto scritto nella mia precedente nota e La invito a dare una corretta informazione in merito a questa problematica rispondendo a quanto richiesto ai sensi di tutte le norme di legge previste per la trasparenza amministrativa che Lei conosce perfettamente e non è in caso di ribadirle in questa sede".

Panarea: Tassisti abusivi e anarchia.

L'allarme "vivibilità" a Panarea lo aveva lanciato già nei giorni scorsi, con un appello al ministro Stefania Prestigiacomo, l'associazione "AmaPanarea". Una situazione di difficoltà che evidentemente "pesa" anche su coloro che nell'isola non risiedono, ma che vi trascorrono da decenni le vacanze estive, se a porre l'accento sullo stato di grande disagio e "anarchia" che si vive nell'isola interviene, con una lettera alla nostra redazione, la signora Alessandra Contini. «Ho ormai da tempo smesso – esordisce – di contare gli anni che mi separano dalla prima volta che misi piede a Panarea. Peccato però che di anno in anno i problemi si aggravano sempre più. È possibile che, con un intero inverno a disposizione, vengano disposti i lavori al molo proprio nel pieno della stagione estiva provocando non pochi problemi a chi decide di soggiornare? E soprattutto – si domanda la signora Contini – è normale che la nave di linea non possa ormeggiare mentre i barconi con centinaia di "mordi e fuggi" a bordo (e non senza pericoli visti i precedenti) hanno libertà assoluta facendo anche il più delle volte attendere a largo gli aliscafi provocando ritardi e continui disagi?» Ponendo l'accento sulla mancanza di controlli in tale settore la turista di Panarea affonda il dito in un'altra piaga dell'isola ovvero il «continuo caos di auto elettriche. Ogni anno aumentano a dismisura. E la cosa grave è che vi sono anche autisti improvvisati che percepiscono somme di denaro per una corsa come se fossero veri e propri tassisti». Auspicando controlli della Guardia di Finanza «per combattere questa evasione fiscale non da poco» e delle altre forze dell'ordine (carabinieri e vigili urbani) la signora Alessandra Contini si rivolge al sindaco Mariano Bruno sottolineando come «ogni anno, caro sindaco, quest'isola sia abbandonata a se stessa e ai suoi problemi. Purtroppo a promettere siamo bravi tutti. Sono i fatti che contano. E lei – conclude la turista –, glielo dico con grande rammarico, non è ancora riuscito a farne».

domenica 20 luglio 2008

Pianoconte: Gravissimo danno ambientale e naturalistico



Telemedicina e ospedale. Soddisfazione dell'ANSPI dopo la visita del dottor Furnari

Sopralluogo nell'arcipelago del direttore generale dell'Ausl 5 di Messina Salvatore Furnari. Accompagnato dal direttore sanitario facente funzioni Mario Paino e dal segretario ANSPI-regione Sicilia e direttore del progetto di telemedicina "Eolienet", ha visitato i presidi di "Continuità Assistenziale" di Stromboli e Panarea e ha visionato i lavori in corso presso il presidio ospedaliero di Lipari.
Per i presidi di "Continuità Assistenziale" il dottor Furnari, avendo verificato la funzionalità degli apparecchi impiantati, ha disposto di concerto con il capoprogetto Giovanni Puglisi che, nella prossima settimana, venga concretamente avviato il piano sperimentale di Telemedicina "Eolienet" finanziato dal Ministero della Salute e realizzato attraverso una convenzione tra Ministero della Salute – AUSL 5 di Messina e assessorato regionale alla Sanità, in collaborazione con l'Associazione Nazionale Sanità Piccole Isole. Per quanto concerne i lavori in corso nell'ospedale di Lipari si è concordato con i responsabili della ditta esecutrice dei lavori di accelerarne il completamento, al fine di rendere fruibile e funzionante la nuova ala, destinata ad accogliere il pronto soccorso, le sale chirurgiche ed i servizi, nel più breve tempo possibile. Si ipotizza la fine dei lavori al settembre del 2009.
Contestualmente è stato confermato l'impegno del potenziamento estivo dei servizi ospedalieri attraverso la presenza costante di un ortopedico, di un otorinolaringoiatra e di un oculista.
Soddisfazione è stata espressa da Salvatore De Gregorio dell'ANSPI per l'impegno mostrato nell'affrtare le complesse problematiche della sanità eoliana. Impegno e pensiero perfettamente in sintonia con i principi che ispirano i progetti per una sanità delle isole proposte dall'"Associazione Nazionale Sanità Piccole Isole".

sabato 19 luglio 2008

L'incendio di Pianoconte (foto)

Pubblichiamo due nostre foto su come si presentava il sole a chi lo osservava da Lipari centro durante l'incendio di Pianoconte

Incendi a Lipari e Vulcano

Eolie ancora "sotto scacco" ad opera dei piromani. Incendi si sono sviluppati oggi pomeriggio nell'isola di Vulcano e a Pianoconte in località San Calogero-Bruca. Particolarmente delicato il rogo che si è sviluppato a Vulcano Piano in prossimità delle abitazioni per poi propagarsi verso la pineta. Forestali e volontari si sono attivati per fronteggiare le fiamme e per mettere in sicurezza le abitazioni. L'incendio è stato comunque domato.
Altrettanto pericoloso l'incendio sviluppatosi nelle zone di S.Calogero-Bruca nella frazione liparese di Pianoconte. Le fiamme a tratti altissime hanno carbonizzato piante secolari e lambito a più riprese le abitazioni. Tanta è stata la paura. Sul posto hanno vigili del fuoco e forestale con il supporto di due canadair e un elicottero.
Nella foto: di Giovanni Biviano: L'incendio a Pianoconte

Stromboli: Festival-teatro del fuoco

Dal 23 agosto al 6 settembre a Stromboli artisti del fuoco provenienti da tutto il mondo – Austria, Francia, Germania, Nuova Zelanda, Australia, Italia – daranno vita ad uno spettacolo itinerante ricco di vitalità, sensualità e grazia trasportando ogni spettatore in una dimensione dove la ricchezza, la complessità e la maestosità dell’arte ritorna a noi attraverso la magia dei fuochi danzanti.L’iniziativa vedrà il fuoco protagonista di giochi di equilibrio, eleganza, ironia ed entusiasmo proprio nell’unica isola dell’arcipelago eoliano (fatta eccezione per Vulcano) dove i “monti di fuoco” sono ancora in attività. I danzatori del fuoco si esibiranno in performance ogni giorno diverse, ponendosi come unico limite solo quello del proprio sentire in un crescendo di ritmiche suggestioni, di volteggianti colori, di tintinnanti armonie e soavi armi di seduzione. L’idea di un festival-teatro del fuoco nasce dalla volontà di far convergere in una grande manifestazione-spettacolo due culture che hanno al centro il fuoco: quella della “comunità del fuoco”, una comunità internazionale di artisti e giocolieri con specifici esercizi legati al fuoco, e quella strombolana che da sempre convive con l’energia vitale del vulcano, creando un’ occasione unica di incontro, scambio, creazione, innovazione ed esibizione contribuendo a dare impulso alla cultura locale e arricchendola di nuove possibilità artistiche ed espressive. – Un’occasione unica di visitare le isole Eolie attraverso spettacoli e iniziative che valorizzano e promuovono l’economia del territorio offrendo divertimento per tutta la famiglia”.– dichiara Amelia Bucalo Triglia, che cura l’organizzazione della manifestazione Oltre agli spettacoli itineranti che coinvolgeranno l’intera isola di Stromboli, compresa Ginostra raggiungibile solo via mare e abitata da un centinaio di anime, il 24 e il 31 agosto gli artisti realizzeranno un laboratorio con “spettacoli di giocoleria e clownerie” per divertire i bambini attraverso l’utilizzo di bastoni, clave, hula hoop e corda, mentre il 6 settembre si svolgerà una grande festa di chiusura. Lo Stromboli è il più attivo dei vulcani europei, le sue eruzioni avvengono con una frequenza media di circa dieci minuti. Gli strombolani “Iddu”, “Lui”, come se riaffiorasse la memoria della natura divina che un tempo era riconosciuta ai fenomeni naturali incontrollabili. Il flusso turistico verso l’isola, che costituisce attualmente la principale risorsa economica di Stromboli, fino agli anni 70 fu rappresentato soprattutto da persone alla ricerca di un ambiente particolare, ancora naturale, integro e “incontaminato” dove gli aspetti che normalmente vengono associati alla scomodità (mancanza di elettricità, scarsità d’acqua) diventano elementi estremamente ricercati attraverso i quali rifuggire il caos e lo stress della città. Nei decenni successivi il turismo è molto cresciuto, anche se resta limitato prevalentemente ai mesi centrali dell’estate. La manifestazione – che si svolgerà a ridosso dell’estate - nasce anche con l’intento di destagionalizzare il turismo isolano.“Ho deciso di imbarcarmi in quest’avventura perché credo nelle scommesse – sostiene Amelia Bucalo Triglia – se l’evento dovesse rispondere, come credo, alle nostre aspettative diventerà solo l’inizio di un percorso di crescita culturale ed economica di Stromboli, una delle maggiori perle del Mediterraneo”.Ricordiamo che quella dei danzatori del fuoco è un’arte, tutti gli artisti che si esibiranno a Stromboli, possono, infatti vantare esperienze e partecipazioni a manifestazioni, festival ed eventi di carattere internazionali. Il loro obiettivo è quello di intrattenere attraverso uno spettacolo “impressionante”, ma mai pericoloso.

Eolie in Video 2008: Ancora pochi giorni e partirà con un programma ricco di ospiti ed eventi

Mancano ormai pochi giorni all’inizio della quinta edizione del festival Eolie In Video, la kermesse cinematografica che si terrà nella magnifica cornice di Lipari dal 22 al 26 Luglio 2008. C’è grande attesa di conoscere il vincitore del Premio MINI BMW Italia di 3000 € e di assistere agli eventi speciali alla presenza dei grandi ospiti Daniele Luchetti e Gianni Minoli. Ma tutto il programma presenta momenti di grande interesse, a partire dal primo giorno del festival, martedì 22 luglio quando, alle 20.30, come evento speciale, verrà proiettato il documentario “Scoppio” di D. Holzer e D. Bertholet, girato a Stromboli nel 1953 e mai apparso in Italia, ed a seguire sarà presentato Oltremare di Nello Correale, film di impegno sociale già proiettato a New York nell’ambito di una grande manifestazione sul tema dell’emigrazione siciliana.
Il giorno seguente, mercoledì 23 luglio, sarà invece dedicato ad una delle grandi scommesse di questa edizione di Eolie in Video, il giovane e promettente regista palermitano Gaetano Di Lorenzo, vincitore lo scorso anno del concorso ufficiale per cortometraggi, del quale potremo vedere in anteprima nazionale il collage documentaristico Palermo Story.
Giovedì 24 luglio il festival entrerà pienamente nel vivo, con la presentazione, alle ore 19.00, del progetto del Museo del Cinema delle Isole Eolie, curato dal principe Francesco Alliata, evento che vedrà la partecipazione di Marcello Sorgi, Tano Gullo, Maria Lombardo e Francesco Torre; la serata continuerà con assaggi e degustazione di prodotti tipici eoliani, e si concluderà con la proiezione dei cortometraggi in concorso: Vietato Fermarsi (9’) di Pierluigi Ferrandini; L’Oro Rosso (12’) di Cesare Fragnelli; Onde Corte (12’) di Simone Catania, Ciao Tesoro (11’) di Amedeo Procopio; Sotto il Mio Giardino (19’) di Alessandro Lodovichetti; A piedi nudi sul palco (6’) di Andrea Rovetta; Maradona Baby (10’) del siciliano Nino Sabella; La Lampara (14’) di Giovanni Sinopoli; Il Mistero del pesce (10’) di Giovanni Maccelli; Il Marchese Ciminna e lo Spirito Santo (19’) di Lorenzo Bertuglia

Brevi dalle Eolie

Il Direttore Generale dell’Asl 5, Dr. Salvatore Furnari, il Direttore Sanitario dell’Ospedale di Lipari Mario Paino e Salvatore De Gregorio, Direttore del Progetto di telemedicina, hanno ispezionato giovedì e venerdì scorso le guardie mediche di Stromboli e Panarea per avviare, già da lunedì prossimo, l’utilizzo delle sofisticate apparecchiature già in dotazione ma mai adoperate. Un sopraluogo è stato effettuato anche all'ospedale di Lipari per verificare l'avanzamento dei lavori in corso. Per gli approfondimenti vi rinviamo alle prossime edizioni.

Convocato per mercoledì 23 luglio alle 18,30 il consiglio comunale di Lipari. Due i punti all’ordine del giorno: Liquidazione società d’ambito e costituzione consorzio per la nuova Ato delle isole minori e il bilancio di previsione 2008 e quello pluriennale 2008/2010.

Il dottor Pino La Greca e la portualità. Lettera al sindaco di Lipari

Una lunga missiva con oggetto "Portualità isola di Lipari" è stata inviata dal dott. Pino La Greca, ex segretario PD Eolie, al Dott. Mariano Bruno (Sindaco del Comune di Lipari), e per conoscenza al Ministero dell'ambiente tutela del territorio e del mare, al Presidente dalla Regione Siciliana, all'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente- Servizio IX Demanio Marittimo, all'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente- Dirigente 2° V.A.S. - VIA U.O. Opere marittime, Portuali e civili in genere, all'Assessorato Regionale BB.CC.AA. E P.I. Dipartimento Beni Culturali, Ambientali ed educazione Permanente, alla Soprintendenza del Mare, all'Assessorato Regionale BB.CC.AA. E P.I.- Soprintendenza dei Beni Culturali, all'Amministrazione Provinciale di Messina, all'assessorato regionale LL.PP., all'assessorato regionale LL.PP. Ufficio del Genio Civile, alla capitaneria di Porto di Milazzo, all'Ufficio Circondariale marittimo di Lipari, alla società Lipari, ai consigilieri Comunali di Lipari. Il testo:
"Signor sindaco,
Lei nell'invito trasmesso l'8 luglio 2008 agli enti in indirizzo esplicitamente ammettere che l'incontro è indirizzata alla ricerca di un percorso condiviso per stabile una procedura normativa per la realizzazione delle strutture portuale, infatti, scrive “in considerazione della valenza dell'iniziativa, si ravvisa la necessità di avviare un percorso condiviso, sia sotto il profilo procedimentale che squisitamente tecnico, in merito alla realizzazione delle infrastrutture, il cui costo per la realizzazione è totalmente a carico della società”.
Nell'incontro pomeridiano del 18 luglio u.s. Lei ha affermato di poter realizzare le opere previsti dalla Lipari porti S.p.A., senza dover dotare il nostro Comune del Piano Regolatore dei Porti, menzionando un non meglio specificato Accordo di Programma Quadro ed il recepimento in Sicilia della Legge Burlando, senza citare specifici riferimenti legislativi né esempi concreti, come andrò a fare nel proseguo della nota.
In merito al decreto Burlando, le faccio presente sin d'ora, che evita di realizzare strumenti di programmazione solo e soltanto per i porti che hanno destinazione turistica non vale per i porti commerciali, passeggeri e pescherecci, nel nostro caso, Sottomonastero e Marina Corta sono classificati come commerciale e servizio passeggeri, Pignataro come commerciale, peschereccia, turistica e diporto, ed infine Marina Lunga come Commerciale – Petrolifera dal Decreto 156 del 2004, quindi se stiamo alle Sue affermazioni la Lipari Porti S.p.A., potrebbe realizzare soltanto una parte del porto di Pignataro.
Alla luce di queste affermazioni incerte e in assenza di un chiaro “percorso condiviso” ritengo di poter esprimere una serie di valutazioni su quello che deve essere, a mio parere, il corretto percorso per risolvere la complessa ed annosa problematica dei porti nelle nostre isole e soprattutto per Lipari.
Progettualità della “Lipari Porti S.p.A.”e Piano Regolatore dei Porti
La L.R. 29 aprile 1985 n. 21 “Norme per l’esecuzione dei lavori pubblici in Sicilia. all'art. 30, II comma, (Piano Regolatore dei Porti) prevede che i piani regolatori dei porti regionali sono approvati con decreto dell'assessore regionale al territorio e l'ambiente, su proposta del Consiglio Comunale.
Negli ultimi due anni diversi sono stati i Piani regolatori dei Porti approvati dall'assessorato Territorio e Ambiente: con Decreto 9 gennaio 20071, è stato approvato il piano regolatore del porto turistico, da diporto e peschereccio di S. Nicola L'Arena, nel comune di Trabia, mentre con Decreto 15 novembre 20072, è stato approvato il piano regolatore portuale del comune di Palma di Montechiaro.
Le faccio osservare, inoltre, che il porto di Trabia, è classificato secondo il D.P.R. n. 156 dell'1 giugno 2004, di categoria II - classe III con destinazione turistica e da diporto, peschereccia; lo stesso dicasi per quello di Palma di Montechiarodi categoria II – classe III con destinazione turistica e da diporto, ambedue, quindi, come tutti i porti delle Isole Eolie.
I piani regolatori dei porti sono stati redatti secondo le "Linee guida per la redazione dei piani regolatori portuali" emanate nel 2004 dal Consiglio superiore dei lavori pubblici.”
Naturalmente non ho riportato le indicazioni relative all'approvazione del Piani dei Porti delle città di Palermo e Catania ma sono disponibile a fornirle parte degli elaborati.
Come vede non c'è nessun bisogno di inventarsi proprio nulla di particolare, la strada maestra è dettata dalla legge; l'amministrazione deve completare l'iter di approvazione del Piano regolatore dei Porti e consegnare le direttive al Consiglio Comunale per le approvazioni relative.
Progettuali della “Lipari Porti S.p.A.” e Piano Territoriale Paesistico delle Isole Eolie
Ferme restando le considerazioni di cui sopra vorrei sapere se la progettualità della Lipari Porti S.p.A., rispetta le indicazioni detate dal Piano Territoriale Paesistico delle Isole Eolie.
Il P.T.P., prevede due articoli in merito alla portualità l’art. 44, “Opere Marittimi costiere e portuali”, e l’art. 45 per la portualità dell’isola di Lipari.
L' Art. 44 richiede che “La progettazione di nuove opere marittime, l'adeguamento o la trasformazione di opere esistenti e delle strutture di servizio connesse, ai fini della possibilità di esame ed eventuale nulla osta della soprintendenza, devono essere sempre studiate, progettate e proposte in unica soluzione con il contesto delle aree e delle infrastrutture connesse.”
Comunque tutti i progetti di opere marittime debbono essere accompagnati da studi approfonditi di valutazione di impatto ambientale, relative all'opera ed al contesto delle aree ed infrastrutture connesse, come previsto dalla normativa in materia e da studi sul paesaggio che assicurino un corretto inserimento nel paesaggio visivo circostante.
L'articolo 45, sul sistema portuale di Lipari, detta norme ancora più precise:
Il problema, con particolare riferimento al sistema portuale di Lipari, non può essere affrontato a livello di semplici attrezzature portuali, di opere a mare e singole infrastrutture. Infatti l'indotto urbanistico della portualità è rilevantissimo in fatto di viabilità, servizi, parcheggi di scambio, parcheggi di sosta, rimessaggi, ricettività a rotazione d'uso, servizi di vendita specifici e generali, capitaneria di porto, rifornimento di carburanti a mare e a terra connessi agli attracchi, modificazione del tessuto urbano a monte ai fini della permeabilità verso il mare e delle destinazioni d'uso e di nuove coerenti destinazioni d'uso.
Inoltre le zone di attracco, così come le parti esposte alla vista delle rotte interisole, richiedono speciali attenzioni paesistiche in relazione al livello mondiale del loro interesse culturale.
Il Piano territoriale paesistico prescrive ai fini dell'esame per nulla osta di compatibilità paesistica:
1) un piano esecutivo che includa e metta in sistema tra loro le attrezzature portuali a mare e quelle a terra relativamente a tutto il vasto entroterra implicato nell'organizzazione del nuovo sistema portuale e dei suoi sviluppi in corso di definizione;
2) un piano dei porti conforme a detto piano urbanistico esecutivo.
Come si può leggere anche il P.T.P., rinvia esplicitamente al Piano regolatore dei porti. Il Piano dei Porti del Comune di Lipari, quindi, deve essere conforme non solo al PRG ma addirittura ad un Piano Urbanistico esecutivo PUE, specifico per l'area portuale.
Quindi, ancora una volta, mi chiedo cosa pensa Lei di poter approvare un sistema portuale che investe bel quattro strutture portuali e l'intera baia dell'isola di Lipari senza predisporre il Piano regolatore dei Porti, conformandosi alle prescrizione del PTP e del PRG.?
Interazione tra Piano dei Porti e Piano Regolatore Generale
Mentre i Piani regolatori dei porti precedenti alla Legge 84/94 consistevano semplicemente in un disegno, più o meno valido, delle opere marittime per l’ampliamento dei porti, le nuove metodologie di redazione del Piano regolatore dei Porti si propone di governare lo sviluppo del porto, inteso come spazio fisico e sistema infrastrutturale, ma anche centro dinamico di traffici e di attività economiche, snodo di sistemi complessi, parte vitale del territorio, dell’ambiente e della società, a maggior ragione nel caso delle nostre Isole e in special modo di Lipari.
In questa direzione si inquadrano le indicazioni sommarie e sintetiche dettate nella relazione generale del Piano Regolatore Generale del Comune di Lipari
Portualità e infrastrutture della mobilità e dell’energia.
(....) Molto ampia è la dimensione degli studi e delle proposte che si sono succeduti sulla questione portuale. Dallo «Studio delle rade di particolare interesse delle Isole del Comune di Lipari», condotto dallo Studio Volta nel 1979 per la Regione Siciliana, agli Studi e alle proposte degli Ing. Mallandrino e Napolitano, al più recente «Progetto di fattibilità tecnico economica per le opere portuali delle isole Eolie», condotto dall’Ing. Rodriquez con la collaborazione della Eolie Servizi Spa, il quadro appare completo e ricco di interessanti soluzioni.
Nel merito il Prg non può che individuare ambiti entro cui verranno allestiti i progetti finalizzati al miglioramento delle aree portuali esistenti e alla definizione degli attracchi e scali di nuovo impianto, sulla base degli studi in atto, in buona parte già compiuti. Gli interventi si attueranno con Pue o progetti unitari di iniziativa pubblica anche, se possibile, con la partecipazione dei privati. Essi dovranno essere definiti secondo principi ispirati al minore impatto ambientale e sono soggetti alla preventiva approvazione della Soprintendenza BB.CC.AA., oltre che degli Uffici competenti per le opere marittime.
Appare evidente, ancora una volta, che, nel predisporre il PRP, l'intera impostazione del waterfront urbano e l'uso degli specchi acquei protetti, ferme restando le esigenze di carattere operativo e gestionali, devono integrarsi armoniosamente con il PRG adottato dal Comune di Lipari. A titolo di esempio nel caso del Comune di Palma di Montechiaro la redazione del piano regolatore del porto risulta contemporanea alla definizione del piano regolatore generale. Gli strumenti di programmazione urbanistica hanno quindi avuto la possibilità di essere concepiti sinergicamente, e di fatto completano la pianificazione del territorio di Palma di Montechiaro in linea con una visione complessiva di sviluppo sociale ed economico, che appare assente o carente nel caso delle Isole del Comune di Lipari e per la stessa Lipari.
Portualità e Piano di Gestione del sito Unesco
Sfatiamo, infine, un mito, che in qualche modo il Piano di Gestione del sito Unesco abbiamo “approvato” il porto di Lipari. La legge non indica nessuna competenza in capo all'Unesco per l'approvazione dei Porti in Sicilia. Il decreto di approvazione è emanato dall'assessorato Regionale Territorio e Ambiente dopo un iter chiaro e preciso, il cui primo tassello è l'approvazione del Piano regolatore dei Porti da parte del Consiglio Comunale di Lipari. Il Piano di Gestione del sito Unesco si limita a dare dei consigli ed in effetti esplicitamente dice: “L'Unesco ha chiesto di valutare esaurientemente ed ampiamente l'impatto ambientale dell'allargamento del Porto di Lipari incluso la stima dell'impatto delle navi da crociera”.
Naturalmente una loro valutazione negativa non implica la mancata approvazione del Piano dei Porti ma l'eventuale esclusione del nostro comune dalla lista dei Siti Patrimonio dell'Umanità, ma molto prima della valutazione della Fondazione Unesco il Piano dei Porti deve raccogliere i pareri positivi degli enti regionali preposti, come, il servizio VIA – VAS, l'assessorato ai BB.CC.AA.. ecc. ecc.
Incarico Mallandrino – Napolitano
Infine, per evitare ulteriori debiti fuori bilancio per il nostro Comune sulla portualità (vista la recente emersione del debito per i componenti la commissione di selezione della gara per l'individuazione del socio privato) le ricordo che La Giunta Municipale con deliberazione n. 833/94 del 10.11.1994 ha conferito incarico al Prof. GiuseppeMallandrino ed al dott. Ing. Michelangelo Napolitano di Palermo per la redazione e la progettazione del Piano Regolatore dei Porti del Comune di Lipari come intende regolarsi nei confronti di questi professionisti?
Le rammento che Lei con nota 40969 del 18 novembre 2004 a scritto all'assessorato regionale al turismo comunicazioni e trasporti per chiedere un finanziamento specifico a copertura del suddetto incarico. Addirittura nel corpo delle lettere Lei scrive : ”Tenuto conto che la definizione e l'acquisizione di detto piano rappresenta il raggiungimento di uno degli obiettivi prioritari dell'amministrazione, poiché finalizzato ad una espasione e qualificazione della portualità turistica che costituisce uno snodo determinate per la crescita sociale ed economica della comunità eoliana” (..) aggiungendo infine che il Piano Regolatore dei Porti “costituisce elemento importante del Piano Regolatore Generale del Comune di Lipari, come meglio espresso in narrativa”
appare strano che Lei a distanza di quattro anni senza la necessità di individiare un “percorso condiviso” il merito alla realizzazione delle nuove opere portuali.
Ritengo che Lei sia in dovere di fornire i documenti in grado di dimostrare le Sue affermazioni e chiedo agli Enti in indirizzo di dare una risposta esaustiva alla delicatissima problematica, chiarendo se è possibile programmare un intervento portuale su tutte le strutture portuali della rada di Lipari in assenza del Piano regolare dei porti, invito, infine, il Consiglio Comunale di Lipari (ove giace una richiesta di autoconvocazione da parte di un gruppo di consigli comunali di minoranza) a riappropriarsi del proprio ruolo sulla della delicatissima materia per dare risposte chiare alla nostra comunità".
Distinti Saluti
Giuseppe La Greca

Evasione dai domiciliari: Marocchino arrestato a Malfa

Detenuto agli arresti domiciliari è stato arrestato per evasione. I militari dell’Arma lo hanno sorpreso mentre faceva rientro nella sua abitazione da dove non sarebbe però dovuto uscire. E' accaduto a Malfa, nell'isola di Salina. Omar ABDENBAOU, nato in Marocco il 10.11.1969, già noto alle forze dell’ordine per i suoi trascorsi giudiziari, sentito dai carabinieri, non ha dato alcuna spiegazione circa i motivi per cui si trovava fuori dal proprio domicilio. È così finito per la seconda volta in manette. I carabinieri della stazione di Santa Marina Salina hanno poi provveduto al suo trasferimento al carcere messinese di Gazzi dove si trova a disposizione dell'Autorità giudiziaria. Il cittadino extracomunitario è da tempo agli arresti domiciliari poiché responsabile di maltrattamenti in famiglia.

PD Eolie: Nominato l'ufficio di Presidenza

Il ragioniere Saverio Merlino, vicesegretario del PD Eolie ed attuale reggente(dopo le dimissioni di La Greca), così come convenuto nell’ultima riunione del Comitato Cittadino, ha provveduto a nominare l’Ufficio di Presidenza che lo collaborerà nell’adempimento del mandato ricevuto. Ha nominato: Giacomo Biviano, Maria Carnevale, Giuseppe Cincotta, Ersilia Paino, Mimmo Montalbano, Tiziana De Luca e Michele Giacomantonio.

Portualità di Lipari: Impatto ambientale meno pesante ma...

Cambia quasi radicalmente la previsione di portualità integrata di Lipari che prevede interventi da parte della "Porti di Lipari" per circa 80 milioni di euro a Marina Corta, Sottomonastero, Marina Lunga e Porto Pignataro. Solo quest'ultima area mantiene, quasi inalterata, quella che era l'intervento previsto nello studio di fattibilità presentato, a suo tempo, da Condotte d'acqua. Il nuovo studio di fattibilità, presentato ieri al comune di Lipari, in due differenti momenti e con padrino d'eccezione l'assessore regionale agli Enti Locali Francesco Scoma, appare a prima vista più "leggero" rispetto al precedente sia per l'impatto ambientale, per la quantità di cemento "gettato" in mare, così come per l'abbassamento degli stabili previsti in ambito portuale nel progetto originario. Certo si potrebbero apportare ancora dei correttivi come, ad esempio, a Marina Corta dove la Penisoletta del Purgatorio cambia completamente dimensione e diventa più ampia della piazza limitrofa.
«Lo sviluppo di una portualità importante – ha detto Scoma – è fondamentale per lo sviluppo e la crescita economica delle Eolie così come per la mobilità di residenti e turisti. La mia presenza qui è la dimostrazione di come il Governo regionale creda allo sviluppo e all'importanza delle isole minori». Oltre all'approdo per le navi da crociera sono circa trecento i posti barca che si intendono realizzare, supportati anche da aree di alaggio. Due i punti d'approdo(doppio posto) per gli aliscafi previsti a Sottomonastero. In quest'area, comunque, tutto è indissolubilmente legato all'entità dei ritrovamenti archeologici sottomarini.
Gli esperti della Sovrintendenza del mare, presenti alla riunione, da noi avvicinati, hanno annunciato che solo dopo che sarà stabilito il tipo e la dimensione del bene archeologico che si trova in quei fondali si potrà decidere il da farsi e dare le relative indicazioni. Non mancano, comunque, le perplessità che potranno accentuarsi nei prossimi giorni nel momento in cui le "carte" potranno essere attentamente studiate e visionate.
Una delle perplessità, che si trascina ormai sin dal progetto iniziale, è legata ad eventuali contraccolpi che lo sviluppo di strutture collaterali e la gestione stessa della portualità potrebbe avere sull'economia isolana. La "Porti di Lipari", la società mista nata per realizzare e gestire tale portualità, ha più volte evidenziato che nessun aggravio vi sarà nè per i pescatori nè per gli utenti eoliani a livello di incidenza sul costo del biglietto di trasporto. Alla riunione mattutina avevano chiesto di partecipare anche alcuni consiglieri comunali di minoranza che, come evidenziano in una nota, «si sono visti negare l'accesso dal sindaco Mariano Bruno in persona. Non vi faccio entrare – scrivono Giacomo Biviano, Adolfo Sabatini e Pietro Lo Cascio – ha subito puntualizzato il sindaco al nostro arrivo, invitandoci a tornare per l'incontro del pomeriggio. Ci scusiamo – continuano i tre consiglieri di minoranza – con i cittadini di Lipari che ci hanno accordato la loro fiducia eleggendoci loro rappresentanti presso la più alta istituzione del paese, il consiglio comunale. Ci scusiamo perché, in buona fede, eravamo convinti di poter rappresentare le loro istanze, manifestare le loro esigenze, esprimere la loro volontà, in merito alle tante, delicate questioni che investono la vita del nostro comune. Stamattina, invece, abbiamo compreso che la realtà è diversa da come la immaginavamo. Abbiamo scoperto di ricoprire un ruolo privato dell'effettiva capacità di incidere nel dibattito e nelle scelte del paese. E lo abbiamo scoperto presentandoci a una fantomatica "conferenza di servizi" (che è stata definita tale, senza realmente esserlo) o, forse, a una "riunione tecnica" indetta dal sindaco e aperta a tutti, assessori regionali, tecnici comunali, capitanerie di porto, soprintendenze del mare e di terra, farmacisti esperti di porti, ma non a noi».
Fonti interne all'amministrazione hanno precisato che si trattava di una riunione di servizio e che consiglieri, associazioni e semplici cittadini sono stati messi in condizione di portare il loro contributo nella riunione svoltasi nel pomeriggio.
E in questa riunione non sono mancate le prese di posizione(giuste), i distinguo e le polemiche(quest'ultime inutili). L'impressione finale è che, se si vuole arrivare a dotare l'isola di una portualità efficiente, bisogna smussare(nell'interesse di tutti) gli angoli, così come qualcuna delle strutture previste. Logico chiedersi se Condotte e la Porti di Lipari ci staranno.

venerdì 18 luglio 2008

"Porti di Lipari". Le foto di alcune delle opere previste

Cliccare sulle foto per ingrandirle.


Ex lavoratori pomice di nuovo "agitati" e a ragione

Ci giunge in redazione un comunicato degli ex lavoratori della pomice. Si tratta del documento inviato al sindaco Mariano Bruno e al dirigente Nico Russo. Il testo:
"Visto che ad oggi- si legge- non è stata ancora stipulata la Convenzione che prevede l’utilizzazione di tutti gli ex lavoratori della pomice in attività di supporto alle esigenze lavorative del Museo e delle aree archeologiche di Lipari, Filicudi e Panarea; Visto che ad oggi il Comune di Lipari non ha provveduto a richiedere all’Assessorato al Lavoro della Regione Siciliana le somme destinate a coprire l’integrazione salariale cosi’ come definito nella riunione del 24.01.2008 tenutasi a Palermo presso il sopra detto Assessorato.Gli ex lavoratori della pomice, delusi e sconfortati di ricevere promesse e rassicurazioni in merito alla loro precaria situazione economica\occupazionale che, puntualmente, vengono, nei fatti, disattese lasciando gli stessi in una situazione di profonda incertezza mortificandoli per una dignità professionale che non è stata nei fatti sostituita con il tanto acclamato progetto di ricollocazione occupazionale che vedeva fra gli attori principali il Comune di Lipari, dichiarano lo stato di “agitazione” in assemblea permanente, durante l’orario di lavoro, a partire da oggi 18.07.2008 sino a quando non saranno formalizzati tutti gli atti concreti per restituire dignità, certezze e tranquillità a circa quaranta famiglie di EOLIANI".

L'assessore Scoma a Lipari: Regione già attiva per risolvere esigenze isole minori.Porto fondamentale per sviluppo

''Il Governo regionale presta molta attenzione alle Isole minori e si e' gia' attivato per risolvere alcune delle questioni piu' delicate come, ad esempio, i trasporti da e per la Sicilia e la raccolta dei rifiuti''. Lo ha dichiarato l'assessore regionale siciliano della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Francesco Scoma, al termine del vertice operativo legato alla presentazione dello studio di fattibilità della nuova portualità integrata di Lipari. ''E' chiaro che il porto turistico - ha detto Scoma - e' fondamentale per lo sviluppo e la crescita economica delle Eolie. Il Governo e' impegnato a risolvere le difficolta' che ci sono per raggiungere Lipari e altre Isole. La mia presenza a questa riunione ha proprio questo significato: stiamo lavorando tanto anche per le isole minori e diamo grande importanza alla realizzazione del nuovo porto turistico di Lipari che riteniamo vitale per questa realta'''. Inoltre, Scoma ha annunciato che, per quanto di sua competenza come assessore alle Autonomie locali, ''valutero' assieme ai funzionari dell'assessorato l'ipotesi di concedere dei contributi straordinari ai comuni delle isole minori che, piu' di altri, hanno difficolta' di cassa e dunque non possono garantire la regolarita' di alcuni servizi essenziali, come la raccolta dei rifiuti''. Con il sindaco Bruno, infine, Scoma ha discusso anche la possibilita' di realizzare un progetto che, dal punto di vista socio sanitario, possa garantire alcune prestazioni per i soggetti indigenti che risiedono nell'arcipelago messinese.

Panarea: Lettera-sfogo di una turista, habituè dell'isola

Problemi su problemi, lavori pubblici sul molo, barconi, auto elettriche e taxi "finti" sono al centro di questa lettera-sfogo della signora Alessandra Contini, turista habituè a Panarea. Il testo:
"Eccomi anche quest’anno sulla mia adorata isola! Ho ormai da tempo smesso di contare gli anni che mi separano dalla prima volta che misi piede a Panarea.
Ne è passato di tempo. Peccato però che di anno in anno i problemi non riescono mai ad essere risolti, anzi…peggiorano sempre più!
E’ possibile che con un intero inverno a disposizione vengono disposti i lavori al molo proprio nel pieno della stagione estiva provocando non pochi problemi a chi decide di soggiornare???
E soprattutto, è normale che la nave di linea non può ormeggiare mentre i barconi con centinaia di “mordi e fuggi” a bordo (e non senza pericoli visti i precedenti) hanno libertà assoluta facendo anche il più delle volte attendere a largo gli aliscafi provocando ritardi e continui disagi???
Tutto ciò chi lo controlla?
Per non parlare poi del continuo caos di auto elettriche che scorazzano per l’isola. Ogni anno aumentano a dismisura. E la cosa grave è che vi sono dei finti taxi che percepiscono somme di denaro per una corsa come se fossero dei veri e propri taxi!
Mi chiedo se la Guardia di Finanza abbia mai davvero fatto qualcosa per combattere questa evasione fiscale non da poco!
E le forze dell’ordine (carabinieri e vigili Urbani), esistono su quest’isola o no?
Ogni anno, caro Sindaco, quest’isola è abbandonata a se stessa e ai suoi problemi.
Purtroppo a promettere siamo bravi tutti. Sono i fatti che contano. E lei, glielo dico con grande rammarico, non è ancora riuscito a farne!!! ".

Lipari: In corso "riunione di servizio sulla portualità"

E' in corso al comune di Lipari la riunione di servizio inerente la portualità integrata dell'isola di Lipari per la quale, come preannunciato, si riparte con una proposta riveduta e corretta dello studio di fattibilità. All'incontro, tra gli altri, è presente anche l'assessore regionale agli Enti Locali Francesco Scoma. Durante questa riunione è stato spiegato i vari uffici verranno informati in maniera ufficiale delle iniziative in corso ed ognuna si riterrà coinvolta per la parte delle competenze strettamente pertinenti. Intanto, in attesa della riunione del pomeriggio(ore 16), aperta a tutti qualcosa comincia a trapelare rispetto a quello che il nuovo studio di fattibilità, presentato, tra l'altro, ieri sera in anteprima per un gruppo di persone durante una serata in un noto ritrovo di Canneto. Dal punto di vista dell'impatto si tratta di un progetto più armonico, sono state eliminate alcune sopra elevazioni, abbassato il muro fronte mare di Marina Corta e modificati in maniera sostanziale, anche geometricamente, i vari bracci sia a Marina Corta così come a Sottomonastero e Marina Lunga. Tutto sommato uguale resta il progetto per Pignataro. Intanto una interrogazione è stata presentata dal consigliere Bartolo Lauria "per i 420 mila euro(ndr 367.000 per la precisione) da liquidare ad una commissione comunale che aveva il compito di decidere quale società doveva affiancare il comune per la realizzazione dei porti.
Nella qualità di consigliere comunale- ha scritto al sindaco- interrogo la S.S. per conoscere:
1) se tale importo è stato pagato con i fondi previsti dal progetto;
2) se in caso contrario è stato posto a carico del bilancio comunale;
3) se in questo secondo caso, l'importo è stato già allocato nel bilancio comunale, oppure dobbiamo ritenerlo un "debito
fuori bilancio".
4) i criteri selettivi per la composizione della commissione comunale e risposta scritta unitamente alla copia del verbale sottoscritto dalla commissione

Salina: Barcaiolo palpeggiò turista, condannato

(Leonardo Orlando- Gazzetta del Sud) Condannato dal tribunale di Barcellona il barcaiolo libertino che col pretesto del giro dell'isola alla ricerca di calette e spiagge esclusive, si sarebbe reso protagonista di audaci avances nei confronti di una avvenente turista romana in vacanza col fidanzato nell'isola di Salina. Ieri il Tribunale, presidente Donica Mandalà, componenti Gianluca Grasso e Paolo Corda, ha condannato a 1 anno e 2 mesi di reclusione per abusi sessuali il barcaiolo, E. C. 48 anni di Salina che, secondo l'accusa, nell'assolato pomeriggio del 23 luglio del 2004, dopo aver preso a bordo una turista romana di 20 anni che aveva espresso il desiderio di fare il bagno in una spiaggetta riservata, in una caletta inaccessibile da terra, avrebbe insidiato la giovane donna, palpandola a più riprese. L'imputato, difeso dagli avv. Gaetano Pino e David Bongiovanni, ha avuto concessa la sospensione della pena per un episodio che è stato classificato come di lieve entità rispetto a ipotesi più gravi. Secondo l'accusa sostenuta in aula dal pm Domenico Musto che aveva chiesto la condanna a 1 anno e 8 mesi di reclusione, il barcaiolo una volta giunto sulla spiaggetta avrebbe abbracciato la donna, tentando di baciarla. L'episodio contestato all'imputato aveva avuto un prologo il giorno precedente, quando nel molo del porticciolo di Santa Marina Salina, si recarono la turista ventenne e il suo fidanzato. Qui incontrarono il barcaiolo – così come ha raccontato la stessa turista nella denuncia ai carabinieri – che si offrì di accompagnarli, il giorno dopo, con la sua barca alla scoperta delle insenature dell'isola.
L'indomani, all'appuntamento, si presentò la turista ventenne con costume e pareo e tanta voglia di fare il bagno. Il fidanzato – ha poi raccontato – aveva preferito dormire. Il barcaiolo ha quindi accompagnato la giovane in una caletta. Poi le presunte avances, che sarebbero state respinte dalla giovane, la quale – una volta rientrata in porto – ha denunciato l'episodio.La ragazza si è costituita parte civile con l'avv. Sara Composto