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giovedì 1 dicembre 2016

Tragedia Sansovino. Domani forse le autopsie. Ci sono le prime iscrizioni nel registro degli indagati. Ad uccidere potrebbe essere stato l'idrogeno solforato, un gas "killer"

Potrebbe essere quello odierno il giorno chiave per concretizzare i primi risultati delle indagini sull'incidente mortale avvenuto sulla Sansovino martedì pomeriggio. 
Ieri in Procura è stata una giornata intensa per il pool coordinato dall'aggiunto Giovannella Scaminaci. 
Il magistrato, tra l'altro, ha scelto di avvalersi di altri sostituti, già impegnati in precedenti accertamenti su vicende relative alla sicurezza marittima. A loro ha chiesto aiuto anche per effettuare tutti gli adempimenti necessari, tanti, in vista delle autopsie sui corpi dei tre marinai morti.
L'esame medico legale, affidato ad un perito dell'Istituto di medicina legale di Messina, potrebbe essere effettuato già domani. Servirà a confermare o smentire quello che le testimonianze raccontano e i rilevatori dei Vigili del Fuoco della squadra NCBR hanno evidenziato già martedì sera, ossia la presenza dell'idrogeno solforato, il gas killer sprigionatosi dall'interno della sentina, mentre due marittimi ispezionavano le pompe. Un gas spietato e sottile, spesso inodore e difficile da rintracciare quando avvelena il corpo delle vittime, tanto che potrebbe servire il supporto di un laboratorio specializzato, e quindi di almeno un altro esperto tossicologo, per completare l'analisi.
Hanno portato a compimento i rilievi a loro affidati, invece, i Ris di Messina del comandante Sergio Schiavone, che hanno consegnato al chimico della Capitaneria del Porto, Giuseppe Recupero, i campioni recuperati sulla Sansovino martedì sera.
Proseguono a tamburo battente, invece, gli accertamenti affidati alla Capitaneria di Porto: hanno sentito prima tutti i testimoni in grado di riferire su quel che è accaduto quel drammatico pomeriggio, sulla nave, poi i responsabili della sicurezza, a tutti i livelli. A cominciare dal responsabile del personale di Caronte &Tourist, Tiziano Minuti, e al comandante della nave, il trapanese Salvatore Virzì. Anche lui è rimasto intossicato durante le operazioni di soccorso dei marittimi a lavoro sulla nave cisterna.
E' stato lui, in particolare, a tirare fuori Ferdinando Puccio, che ha trovato svenuto all'ingresso del locale sentina. La vita del palermitano è ancora appesa ad un filo. Virzì resta invece sotto osservazione medica, anche se le sue condizioni vanno verso un netto miglioramento.
In vista delle autopsie, in Procura ieri sono state effettuate anche le prime iscrizioni nel registro degli indagati. Le ipotesi di reato restano omicidio colposo plurimo e mancato rispetto delle norme di sicurezza. L'iscrizione nel registro degli indagati (al momento non si conoscono ufficialmente i nomi ma non è difficile capire chi potrebbero essere) è un atto dovuto a tutela degli stessi indagati che avranno così la possibilità di far partecipare un loro perito alle autopsie)
Per individuare eventuali responsabilità, la Procura sta vagliando anche parecchie immagini estrapolate dai sistemi di video sorveglianza del porto, così come tutte le registrazioni audio disponibili, a cominciare dalle comunicazioni a bordo della nave.
I file audio raccontano, come la lugubre diretta radio cronaca di una disgrazia, gli attimi concitati a bordo della Sansovino. Gli ultimi, prima che i marittimi cadessero, uno dopo l'altro. Tre di loro per sempre.
I rilievi tecnici sull'imbarcazione e le testimonianze degli altri marittimi a bordo saranno fondamentali per chiarire le domande chiave accese da queste vite spezzate: 
Cosa ha permesso al gas killer di liberarsi? 
Un guasto o una errata manovra? E da parte di chi?
E i marittimi perchè hanno inalato questo gas? Erano dotati di tutte le strumentazioni necessarie a salvarsi la vita ed operare in un contesto così delicato o no?
Rientrava nelle loro mansioni?

Meetuplipari del Movimento 5stelle. Considerazioni sul Punto nascite a Lipari

Riceviamo e pubblichiamo:
Desideriamo fare qualche considerazione in merito alla nota del responsabile sanità di Forza Italia di qualche giorno fa, a proposito dell’ospedale, che così conclude le sue argomentazioni: “Quindi, rinunciando ad inutili lotte anti-leggi non attuabili, propongo all’attenzione di tutte le forze sul campo di pretendere ospedale ad evoluzione emergenziale rinunciando alla sterile lotta per il punto nascite perché non si può ottenere, perché contro legge attuale.”
Ma questo non è del tutto condivisibile…
Andiamo con ordine: il Ministro della salute Lorenzin ha firmato l'11 novembre 2015 un decreto che affida al Comitato percorso nascita nazionale (un comitato composto da tecnici) il compito di esprimere un parere sulle richieste di deroghe avanzate dalle regioni o dalle province di Trento e Bolzano; il citato Comitato avrà novanta giorni per esprimersi; con questa modalità si potrebbero mantenere attivi i punti nascita inferiori a 500 parti annui, in deroga a quanto previsto dall'Accordo Stato-regioni del 16 dicembre 2010. Esiste un “Protocollo Metodologico per la valutazione delle richieste di mantenere in attività punti nascita con volumi di attività inferiori ai 500 parti/annui e in condizioni oro-geografiche difficili” (art. 1 D.M. 11/11/2015).
Pantelleria ha ottenuto la deroga, Ischia ha ottenuto la deroga. In Lombardia, senza avere alcuna isola, hanno 9 punti nascita in deroga ed il presidente Maroni ha chiaramente detto di volersi battere per mantenerne aperti almeno 8 anche oltre il 2017.
Dichiara Baldo Gucciardi (PD) assessore regionale: “La competenza sulla deroga dei Punti nascita il cui numero di parti è inferiore a 500 l’anno, appartiene al ministero della Salute; alle Regioni ed alle rispettive Aziende sanitarie spetta il compito di mettere in sicurezza i Punti nascita per i quali dicastero ha concesso la deroga”.
Cosa non del tutto esatta. La Regione non solo può dire la sua sulla chiusura dei Punti nascita , ma deve fornire studi e documentazioni che supportino la richiesta presso il Ministero, e naturalmente per metterli in sicurezza non ha bisogno di aspettare nulla.
E da noi dunque cosa succede?
Noi non solo non abbiamo il punto nascita, in realtà per adesso non abbiamo neanche il personale che sulla carta ci spetterebbe.
Noi abbiamo un Presidente della Regione che fino a poco tempo fa, proprio nella nostra isola, dichiarava al microfono di un esterrefatto cronista che a Lipari ci sono 5 parti l’anno e che lui non poteva fare niente per noi. E costui dovrebbe perorare la nostra causa presso il Ministero?
Non vogliamo affermare che ottenere una deroga sia cosa facile e automatica, ma onestamente il presidio di Lipari ha tutte le caratteristiche per averla, anche e soprattutto per il ruolo di riferimento che svolge per le altre isole più piccole . Non riuscire ad ottenerla significa non volerla, e se poi guardiamo chi sono gli attori coinvolti è difficile non capire che il problema del nostro punto nascita non è meramente legislativo. Il “non averne diritto” non c’entra, pare piuttosto di assistere ad un triste giochetto politico delle parti.
Il governo nazionale a guida PD decide di sbaraccare un pò di Punti nascita in Sicilia. Il governo regionale, a guida PD, fa finta di opporsi, ma nella realtà dei fatti non fa nulla di concreto, ci mancherebbe, è sempre PD… La stessa cosa avviene poi ovviamente nei comuni a guida PD. A protestare contro la chiusura del Punto nascita delle Madonie è Magda Culotta, sindaco di Pollina e parlamentare nazionale del PD. Ma il Punto nascita è stato chiuso lo stesso. La stessa scena si verifica a Santo Stefano di Quisquina, in provincia di Agrigento. Da mesi, in prima fila, a difendere il Punto nascita di Santo Stefano ci sono i parlamentari e gli amministratori locali, tutti del PD. Tutti contro la Ministra Lorenzin. Ma il Punto nascita è stato chiuso lo stesso, e anche le vicende eoliane non fanno eccezione.
Insomma lo sanno tutti che ci stanno prendendo in giro, vi pare che se avessero realmente voluto tenerli aperti non lo avrebbero già fatto? Ma il teatrino serve (secondo loro) a conservarsi i nostri voti. Così quando vi chiederanno il voto e voi direte: “ma non è il PD che mi ha chiuso l’ospedale?”, loro potranno rispondervi: “sì, ma è anche il PD che ha protestato contro questa chiusura.” E lo spettacolo può continuare.
Noi pensiamo solo che come Eoliani, a prescindere da qualunque appartenenza politica, non dovremmo mai rassegnarci alla perdita dei nostri diritti.
Per chi usa Facebook questo il link dell'intervento in aula all'Ars del nostro portavoce Francesco Cappello, in merito al tema punti nascita:
https://www.facebook.com/fcappello5stelle/videos/1165497650171835/
Anche il mare è pieno di Stelle....
meetuplipari

Al "Conti" di Lipari domani adesione al lutto cittadino. Previste iniziative


Convocato in sessione urgente il Consiglio comunale di Lipari


"Pescando" nell'archivio video di Eolienews: Carnevale eoliano 2013: video dei carri "Vulissi tonna a nasciri a' Lipari" e "Ma quannu Maya"

Ottantaquattresima puntata. Oggi: Carnevale eoliano 2013: video dei carri "Vulissi tonna a nasciri a' Lipari" e "Ma quannu Maya"

Milazzo: Tentata rapina con sparatoria ai danni di un portavalori diretto a Lipari. E' accaduto al terminal degli aliscafi

Tentativo di rapina a mano armata, poco prima delle sette di stamattina al terminal degli aliscafi di Milazzo. Due uomini, travestiti da militari (uno in tuta mimetica e l’altro con divisa da marinaio) hanno aggredito una guardia giurata che a piedi stava trasferendo una valigia con valori sull’aliscafo diretto a Vulcano - Lipari.
Tutto è avvenuto in pochi secondi poco fuori del terminal, nell’area portuale. 

La guardia giurata sarebbe stata colpita alla testa, presumibilmente, con il calcio di una pistola. 
Di certo è avvenuta una violenta colluttazione. 
I malviventi non sono però riusciti a prendere la valigia che era assicurata al polso della guardia giurata con le manette e sono fuggiti a piedi verso la Marina Garibaldi. 
Sarebbero stati esplosi almeno 5 colpi di pistola.
Si sospetta vi fosse un terzo complice in attesa su un’automobile che - visto l'evolversi della situazione - si è allontanato, salvo, poi, presumibilmente, recuperare i rapinatori.  
Comprensibile paura tra i presenti nell'area interessata al fatto, tra i quali molti pendolari diretti alle Eolie.
La guardia giurata è stata trasportata dal 118 al pronto soccorso dell'ospedale di Milazzo ma le sue condizioni non destano preoccupazione.

Sicurezza sul lavoro. Sit-in oggi delle organizzazioni sindacali al molo Norimberga di Messina

CGIL – CISL – UIL di Messina e le rispettive Federazioni di categoria dei Trasporti esprimono vicinanza e cordoglio alle famiglie dei marittimi deceduti sulla nave traghetto Sansovino e augurano sollecita e completa guarigione ai feriti.
Ancora una volta siamo a dover piangere la perdita di vite umane sul posto di lavoro, una condizione inaccettabile per il Sindacato, per i lavoratori, per la coscienza di ognuno di noi.
Chiediamo che si faccia piena luce sulla dinamica dei fatti, sulle eventuali cause e responsabilità, perché non abbiano mai più a ripetersi simili tragedie e perché non sia mai minimamente abbassata la guardia in tema di salute e sicurezza.
Chiediamo che si riapra immediatamente il tavolo istituzionale di monitoraggio e di verifica sui temi della sicurezza e della salute nella nostra provincia per ridare vigore alle iniziative di vigilanza e di controllo delle condizioni di lavoro in tutti i settori.
Per sensibilizzare ulteriormente istituzioni e controparti su queste tematiche e per esprimere tutta la vicinanza e il sostegno ai marittimi tutti, le OO.SS. terranno oggi giovedì 1 dicembre a partire dalle ore 15.30 un sit-in di lavoratori e delegati presso il molo Norimberga del porto di Messina in prossimità della nave ormeggiata.

Oggi è Giovedì 1° Dicembre. Buongiorno con questa cartolina dalle Eolie

Il laghetto di Lingua (Salina) e Lipari sullo sfondo

mercoledì 30 novembre 2016

Strage di marittimi a Messina: "Mio genero, ufficiale, trattato come un manovale". Intervista a Repubblica del suocero di Gaetano D'Ambra

(Da Repubblica.it) "Voleva cambiare lavoro, non ne poteva più", racconta Antonino Natoli, suocero di Gaetano D'Ambra, una delle vittime della nave Sansovino. Chiedono di sapere di più i famigliari: "Vogliamo chiarezza", invoca il parente. (di Salvo Palazzolo e Giorgio Ruta)
Per visualizzare l'intervista cliccare sul sottostante link
http://video.repubblica.it/edizione/palermo/strage-di-marittimi-a-messina-mio-genero-ufficiale-trattato-come-un-manovale/261095/261423?ref=drvr2-6

Da Crocetta a Messina tre rose in mare per Gaetano, Christian e Santo. Il Governatore ha poi reso omaggio alle salme

Il "nostro" Gaetano D'Ambra, una delle vittime
“Per Gaetano”, “per Christian” e “per Santo”. Con queste parole il Governatore Rosario Crocetta ha reso omaggio, oggi pomeriggio, a Messina alle tre vittime del tragico incidente che si è consumato a bordo della nave “Sansovino”.
Il Presidente della Regione si è recato al molo Norimberga per gettare tre rose nel mare, in ricordo di chi, appena ventiquattro ore fa, ha perso la vita mentre stava svolgendo il proprio lavoro.
Il Governatore ha espresso tutta la sua amarezza per una tragedia assurda: “La mia presenza qui è un segno di vicinanza verso le famiglie e i colleghi di questi poveri ragazzi, ho lasciato l’Ars in fretta e furia, ma lo ritengo assolutamente doveroso. Spero che queste giovani vite stroncate siano un monito affinchè aumenti la sicurezza nei cantieri, il lavoro deve migliorare la vita, non interromperla. Mi auguro che gli inquirenti facciano chiarezza sull’accaduto. La nostra terra non dovrà più piangere i propri figli morti in questo modo”.
Il Presidente della Regione - così come riportano le agenzie- si è poi recato alla camera mortuaria dell’ospedale Papardo, per rendere omaggio alle salme di Gaetano D’Ambra, Christian Micalizzi e Santo Parisi e dimostrare tutta la vicinanza della Regione alle rispettive famiglie.

Seconda laurea per Barbara Pajno. Ha riportato la votazione di 110 e lode

Oggi 30/11/2016, 
Barbara Pajno 
ha conseguito all'Università Louiss di Roma, la seconda laurea in Giurisprudenza, discutendo brillantemente la tesi "Il contratto rent to buy" e riportando la votazione di 110 e lode.
A Barbara gli auguri più cari ed affettuosi da mamma, papà, nonni, zii, Mimma, Gaetano, Emilia, Davide e di tutti gli amici.
A Barbara le nostre felicitazioni per questo nuovo importante traguardo che - sicuramente - nell'alto del cielo, dove ora si trova, avrà fatto gioire la nonna Vannina 

Rapina Antonveneta a Lipari del 2007: assolto dalla Corte d’Appello l'ex cassiere

(AdnKronos)  Era finito in carcere con l'accusa di essere il basista di una rapina avvenuta nell'estate del 2007 nella filiale della Banca Antonveneta di Lipari, nelle isole Eolie, in cui lavorava come cassiere. Adesso, a distanza di nove anni, Giacomo Sparaco, è stato assolto dalla Corte d'Appello di Messina. E' stata la stessa Procura generale a chiedere per l'uomo l'assoluzione. Che è arrivata nella tarda serata di ieri. Ma nel frattempo, Sparaco, originario di Palermo, è stato sospeso dal suo incarico in banca e da tempo non ha più né un lavoro né uno stipendio. Tutto inizia il 13 luglio del 2007, quando a Lipari, la più grande delle isole Eolie, ci fu una rapina presso la filiale della Banca Antonveneta. Giacomo Sparaco, era sospettato di essere stato il basista e complice della banda che rapinò la banca, colpo che fruttò la somma di 390 mila.
Sparaco, in primo grado era stato condannato, a sei anni e mezzo di carcere e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e al pagamento di 2 mila euro di multa. Nel procedimento che aveva giudicato nel complesso sette imputati, in precedenza erano stati condannati altri tre: Giovanni Battista Lo Nigro, Francesco Paolo Rubino, ritenuto la mente della banda e Sergio Giannone, con condanne dai quattro ai cinque anni e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Altre tre persone, accusate di favoreggiamento personale, erano state invece assolte: Ignazia Farina, Silvana Giannone e Benito Giannone, tutti residenti a Palermo. I tre erano accusati di favoreggiamento. Il Monte Paschi di Siena, divenuto nel tempo il proprietario dell’Antonveneta, che si era costituito parte civile, aveva avuto il risarcimento con una penale di 35 mila euro.
In appello, il Procuratore generale di Messina, al termine del dibattimento ha chiesto l'assoluzione per Sparaco mentre la Banca Monte dei Paschi di Siena, che si è costituita ancora una volta parte civile, ha insistito per la conferma della sentenza. I legali di Sparaco, Marianna Viola e Paolo Seminara, che lo assistono dall'inizio, hanno chiesto, al termine dell'arringa difensiva, l'assoluzione con ampia formula liberatoria.  Lunedì l'assoluzione. "Per lui è finito finalmente un incubo", dice oggi all'Adnkronos l'avvocato Marianna Viola. Sparaco aveva subito due ordinanze di custodia cautelare non convalidate, una dal gip di Palermo e una dal Tribunale del Riesame di Messina, "per un totale di circa 20 giorni di cella e di ingiusta detenzione", dice il legale.
Dopo la sentenza di condanna di primo grado Sparaco era stato sospeso da Monte dei Paschi di Siena e ad oggi, dal 27 novembre di due anni fa "è stato privato dell'unico mezzo di sostentamento familiare, lo stipendio", dicono i difensori del bancario. "Ha vissuto 9 lunghi anni di incubo giudiziario con tutto quello che ne consegue per chi sa di essere innocente - dice ancora Marianna Viola - Noi appartenenti alla categoria dei difensori siamo tenaci e da operatori del diritto auspichiamo ed invochiamo giustizia. In questo caso è stata resa, in prima battuta dal procuratore generale che ha chiesto l'assoluzione e poi dalla Corte di Appello di Messina che ha emesso la giusta sentenza".

Prelevati campioni nella "camera della morte" della Sansovino. La rabbia dei familiari dei marittimi

di Manuela Modica e Salvo Palazzolo
Hanno indossato tute e maschere speciali, quelle che non avevano i marinai morti, e sono scesi fin dentro la camera della morte. I vigili del fuoco hanno fatto un'ispezione nella pancia del traghetto Sansovino, dove sono morti tre marittimi, e hanno prelevato dei campioni, che adesso sono il cuore dell'indagine coordinata dal procuratore aggiunto di Messina Giovannella Scaminaci. In quelle provette ci sono le tracce dell'acido killer che ha ucciso il primo ufficiale Christian Micalizzi, il secondo ufficiale Gaetano D'Ambra e l'operaio Santo Parisi. Sono invece ancora gravi le condizioni di un altro marittimo, Ferdinando Puccio, 38 anni, palermitano, ricoverato in Rianimazione all'ospedale Piemonte. 
"Sono riuscito a tirarne fuori due ma per gli altri era troppo tardi", dice il nostromo Nino Lombardo mentre è ancora in sedia a rotelle. Era poco distante dal luogo dell'incidente, impegnato in un altro lavoro: "Mi hanno chiamato e sono scappato, ho messo la maschera: ho avuto altre esperienze simili, ho capito cosa dovevo fare, sono in mare da trent'anni". 
Dai 17 anni sulle navi, Lombardo è oggi l'eroe della Sansovino, a indicarlo sono i medici del Piemonte: "Senza di lui i morti sarebbero di più oggi", dice Angelo Aliquò, direttore del Piemonte, dove è ancora in prognosi riservata Ferdinando Puccio. Lombardo resterà in osservazione qualche giorno ma è fuori pericolo: "Dopo averne tirati su due l'ossigeno nella bombola era finito e sono crollato: da quel momento non ricordo più niente".
Gli investigatori della Capitaneria di porto hanno già raccolto le testimonianze di alcuni dei cinque superstiti, anche loro ricoverati. Ad aprire il portellone della camera sarebbe stato D'Ambra, subito travolto dalle esalazioni dell'acido killer: le prime indagini dicono che si tratterebbe di acido solfidrico, residuo di nafta. È un veleno micidiale che uccide anche il primo ufficiale, Christian Micalizzi, pure lui appena arrivato nella pancia della nave attraccata da quattro mesi al molo Norimberga, per alcuni lavori di manutenzione. Veleno che non lascia scampo neanche all’operaio Santo Parisi. Un marinaio, Ferdinando Puccio, prova a soccorrere i suoi ufficiali, ma il veleno lo stordisce, lo soffoca, ora lotta fra la vita e la morte, le sue condizioni sono gravissime. Il comandante del Sansovino, Salvatore Virzì, è riuscito a portarlo via dalla pancia della nave, dall’ingresso di quella camera stagna che si è trasformata in una trappola micidiale. Pure il comandante adesso è ricoverato.
Le condizioni di Puccio ricoverato in rianimazione all'ospedale Piemonte restano molto critiche. Dopo la notte i parametri sono stazionari e ciò per i medici è già un segnale positivo insieme al fatto che l'uomo riesce a "ventilare", circostanza che al momento esclude l'ipotesi di sottoporlo a un trapianto di polmone. 
 Al "Piemonte" continua la straziante attesa dei parenti di Puccio mentre i familiari degli altri uomini coinvolti accusano: "Dalla Caronte&Tourist non abbiamo ricevuto neanche una telefonata - racconta Stefano Bertè, cognato di Lombardo - siamo arrivati da Lipari immediatamente e per fortuna mio cognato sta abbastanza bene. A quanto pare è stato l'unico a capire cosa stava accadendo, ha indossato la maschera a ossigeno e prima di svenire è riuscito a trascinare via dalla cisterna due suoi colleghi che avevano perso i sensi". "Gaetano non doveva stare là, non era suo compito - dice Antonino Natoli, il suocero del secondo ufficiale, D'Ambra - era trattato come fosse manovalanza, voleva lasciarlo questo maledetto lavoro, me l'aveva detto più volte. Chi gli ha dato l'ordine di scendere sotto coperta per fare un'ispezione che non era di sua competenza? Lui era ufficiale di coperta, non di macchina".(repubblica.it)

A Porticello una piccola discarica di rifiuti ingombranti


Riceviamo da Angelo Ferlazzo e pubblichiamo:
Caro direttore,
ti disturbo per segnalati come feci diverse settimane fa, che allo svincolo per la spiaggia di Porticello verso Acquacalda c’è un cassonetto oggi più di ieri attorniato da rifiuti vari, che persone incivili lasciano anche passando di la vista la zona buia. Non si può fare la differenziata perché vi è solo un cassonetto, e il ritiro porta a porta non si fa. 
Come al solito località quella, quasi abbandonata. Mi chiedo perché?
Angelo Ferlazzo

CP - GUARDIA COSTIERA DI MILAZZO. INTENSA ATTIVITA' PER PREVENIRE E REPRIMERE ILLECITI NEL SETTORE PESCA E COMMERCIALIZZAZIONE

Nei giorni scorsi, nell’ambito dell’operazione complessa di vigilanza pesca disposta dalla Direzione marittima di Catania, è proseguita l’attività di controllo da parte degli uomini della Guardia Costiera di Milazzo per prevenire e reprimere illeciti in materia di pesca marittima e commercializzazione di prodotto ittico. I controlli si sono svolti presso i punti di sbarco del pescato, a bordo delle unità da pesca e presso rivendite all’ingrosso ed al dettaglio di prodotti ittici.
Durante l’attività sono stati riscontrati numerosi illeciti: è stata accertata la commercializzazione di prodotto ittico in cattivo stato di conservazione da parte di un esercizio commerciale di Barcellona P.G., il cui titolare poneva in vendita prodotti di varia specie in violazione delle vigenti normative in materia igienico sanitaria. A seguito dell’attività sono stati sottoposti a sequestro Kg. 31 di prodotto ittico, dichiarato dal servizio veterinario dell’Asp competente non idoneo al consumo umano e pertanto avviato alla distruzione. Il titolare della pescheria è stato inoltre deferito all’autorità giudiziaria.
Durante l’attività complessa sono stati effettuati numerosi controlli in mare da parte delle dipendenti motovedette. Anche in questo caso sono stati accertati numerosi illeciti. In particolare il battello GC A64 ha accertato l’utilizzo illegale di attrezzi da pesca del tipo palangari derivanti non opportunamente segnalati, utilizzati da pescatori diportisti per la cattura di tonno rosso e pescespada, quest’ultimo oggetto di fermo biologico nei mesi di ottobre e novembre. I citati attrezzi, con una lunghezza complessiva superiore ai 3.000 metri, sono stati sequestrati e saranno oggetto di confisca.
Inoltre, sempre il battello GC A 64 ha proceduto a sanzionare il comandante di una unità da pesca professionale resosi responsabile della violazione di un Regolamento comunitario, praticando la pesca con reti trainate sotto costa. Anche questo attrezzo da pesca del tipo sciabica è stato sequestrato, inoltre, al comandante ed all’armatore del peschereccio sono stati comminati i punti di penalizzazione previsti dalla norma trattandosi di infrazioni gravi. La stessa unità è stata, altresì, sanzionata per avere imbarcato n.2 soggetti non appartenenti al personale marittimo. L’importo complessivo delle sanzioni amministrative comminate ammonta a Euro 6.616.
L’attività di  controllo e vigilanza a cura della  Guardia Costiera di Milazzo continuerà nei prossimi giorni su tutto il territorio di competenza per verificare il rispetto della politica comune della pesca anche in merito all’osservanza delle norme inerenti le traglie minime del pescato, la tracciabilità/rintracciabilità e l’etichettarura del prodotto ittico in tutte le fasi della commercializzazione, a tutela delle risorse ittiche, dell’ambiente marino ed a garanzia della sicurezza alimentare del consumatore.

Lipari a lutto per tre giorni. La Determina e il messaggio di cordoglio del sindaco Giorgianni


COMUNICATO STAMPA MESSAGGIO DI CORDOGLIO
 Il Sindaco, Marco Giorgianni, a nome personale, della Civica Amministrazione e della comunità liparese, esprime sentimenti di profondo cordoglio e commozione a fronte del triste evento occorso nella giornata di ieri a Messina sulla nave “Sansovino”, che ha scosso ed affranto i cuori e le menti per avere, tragicamente, spezzato la vita del nostro giovanissimo e carissimo concittadino D’Ambra Gaetano, unitamente a quella dei colleghi Micalizzi Christian e Parisi Santo, mentre, insieme, erano dediti a prestare servizio sul luogo di lavoro, associandosi alla immensa sofferenza delle rispettive famiglie. 
Con propria determina n.82 del 30/11/2016 è stato proclamato il “Lutto Cittadino” della Città di Lipari, nei giorni 30/11, 01 e 02/12/2016, in segno di rispetto e sentita partecipazione al dolore delle famiglie colpite dal drammatico evento e nel ricordo delle vittime che, in vita, hanno saputo elargire operoso servizio, concorrendo, con senso del dovere, grande dedizione e spirito di abnegazione, ad offrire un prezioso contributo allo sviluppo del territorio delle Eolie, nell’espletamento della loro meritevole professione. 
 Dalla Residenza Municipale, 30 novembre 2016 
 IL SINDACO (Marco Giorgianni)

Messina, parla Nino Lombardo il marittimo liparese sopravvissuto alla strage della Sansovino (da Repubblica.it): Così ne ho salvati due"

di Manuela Modica e Giorgio Ruta - Repubblica.it) 
Parla l'eroe della Sansovino. Il nostromo liparese Nino Lombardo racconta i drammatici momenti all'interno della nave dove sono morti tre marittimi: "Sono riuscito a tirarne fuori due, per gli altri era troppo tardi". E' sceso nella cassa stagna dove i colleghi erano intossicati, "ho messo la maschera, ma poi l'ossigeno è terminato e sono caduto. Da quel momento non ricordo più niente". 
Per visualizzare il video con l'intervista a Nino Lombardo cliccare sul sottostante link
http://video.repubblica.it/edizione/palermo/messina-parla-il-marittimo-sopravvissuto-alla-strage-cosi-ne-ho-salvati-due/261037/261362

Lutto cittadino a Lipari: annullato incontro di Canneto ” Un Sì per l’Italia”

Comunicato
Si comunica alla cittadinanza che l’incontro previsto nella frazione di Canneto per il 01.12.2016, denominato ” Un Sì per l’Italia” è stato annullato.
La decisione a seguito della proclamazione del lutto cittadino, indetto per tre giorni, per le tragiche vicende di Messina, che hanno visto coinvolto un nostro concittadino, oltre ai suoi colleghi che operavano al servizio degli eoliani.
Il Sindaco
Marco Giorgianni

Carabinieri non abbandoneranno Panarea. Vi sarà una costante presenza

Dopo l'appello lanciato, anche attraverso l'Ansa, dall'operatrice turistica Pina Mandarano al Presidente della Repubblica, per garantire la presenza dell'Arma sull'isola, apprendiamo che "i carabinieri non abbandoneranno Panarea ed ogni allarmismo che giunge dall'isola è ingiustificato". 
E' chiaro il luogotenente Francesco Villari, comandante della stazione dell'Arma a Lipari.
"Giornalmente - ci ha dichiarato - una motovedetta raggiungerà Panarea e contestualmente un militare provvederà ad aprire l'ufficio per raccogliere eventuali denunce e/o segnalazioni. Inoltre, in ore diverse (anche notturne), nelle varie giornate, nostri uomini saranno presenti sull'isola. 

Sansovino posta sotto sequestro dall'Autorità Giudiziaria. Ma cosa è accaduto a bordo? Proviamo a spiegarlo

L'ingresso ai "locali sentina"
 Tutti si chiedono e ci chiedono come può essersi verificato il tragico evento sulla nave Sansovino.
Proviamo a ricostruire il tutto prendendo spunto dall'articolo che il collega Riccardo D'Andrea scrive sulla Gazzetta del sud di oggi
Come è risaputo il terribile incidente si è verificato ieri pomeriggio, intorno alle 15, al Molo Norimberga, dove la nave passeggeri di proprietà della Caronte&Tourist era attraccata. Una squadra di marittimi era impegnata in lavori di manutenzione. I componenti si sono recati nei "locali sentina", la parte situata più in basso nello scafo dell’imbarcazione. Hanno iniziato ad effettuare delle operazioni di pulizia di una cisterna. Ben presto, però, l’aria dei locali è divenuta irrespirabile, complici i gas nocivi che si sprigionavano in quel punto.
In base ad una prima ricostruzione, uno dei marittimi avrebbe accusato un malore e sarebbe caduto all’interno della vasca, stordito. La stessa cosa sarebbe capitata a un secondo lavoratore.
I colleghi, allarmati, hanno immediatamente cercato di soccorrerli, ma uno dopo l’altro le loro condizioni di salute hanno avuto un rapido peggioramento, sempre a causa delle sostanze tossiche inalate. È scattato quindi l’allarme, con richiesta d’intervento prima alla Guardia costiera e poi ai vigili del fuoco del Comando provinciale. Sul posto sono intervenute tre squadre del “115”.
Grazie all’utilizzo di autorespiratori, i soccorritori sono entrati nello stretto passaggio di imbocco della sentina, hanno estratto e consegnato al personale medico la squadra di operai che si trovava all’interno. Poco dopo, ha ispezionato i locali una squadra del Nucleo Nbcr (Nucleare, biologico, chimico e radiologico) per accertare il tipo di sostanza che ha provocato l’irreparabile. Nel frattempo, gli intossicati sono stati trasportati in elisoccorso nei vari ospedali cittadini, al Papardo, al Policlinico e al Piemonte.
Le condizioni di D'Ambra, Micalizzi e Parisi sono, purtroppo, rapidamente peggiorate, fino al decesso.

L’inchiesta
La magistratura ha aperto un’inchiesta per fare luce sull’accaduto. Titolari del fascicolo sono il procuratore aggiunto Giovannella Scaminaci e il sostituto Federica Rende, che si avvalgono delle attività investigative di un pool formato dal Nucleo Nbcr e dai carabinieri del Ris, coordinati dalla Capitaneria di porto. 
Importanti i riscontri sul campo raccolti dal personale operante (ieri hanno operato fino a tarda notte), oltre alle testimonianze rese, in particolare, da chi si occupa della sicurezza della nave, posta sotto sequestro dall’Autorità giudiziaria. Al momento, non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati e le ipotesi di reato sono omicidio colposo e lesioni.

Lipari: Tre giorni di lutto cittadino per i luttuosi fatti della Sansovino. Il cordoglio di Mattarella e Renzi

Tre giorni di lutto cittadino nel Comune di Lipari li ha indetti il sindaco Marco Giorgianni (a breve firmerà la determina) per i luttuosi fatti della nave Sansovino.
Un lutto cittadino che - come ci aveva già anticipato ieri sera da Palermo il sindaco - è per il liparese Gaetano D'Ambra ma anche per il marittimo Christian Micalizzi e l'operaio motorista Santo Parisi, anche questi deceduti ieri.
Si è voluto estendere il lutto anche ai due non eoliani in quanto impegnati sui mezzi che collegano le Eolie alla terraferma.
E’ ancora in condizioni gravissime Ferdinando Puccio, il marinaio di Palermo in fin di vita che ieri si trovava sulla nave ‘Sansovino’ al porto di Messina su cui sono morti tre operai, uccisi dalle esalazioni di gas all’interno della nave. Puccio è ricoverato nell’ospedale Piemonte di Messina, tenuto sotto ventilazione dai medici
IL CORDOGLIO:
Il presidente Mattarella: "Ogni morte sul lavoro è inaccettabile" "Prendo parte con commozione al dolore delle famiglie dei tre lavoratori di Messina e del marmista morto a Carrara. Ribadisco con forza l'esortazione a fare di tutto perché non si ripetano queste gravissime tragedie. Ogni morte sul lavoro è inaccettabile in un paese come il nostro". È il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Renzi: "Ferita a Italia che lavora" Un dolore insopportabile, una ferita nel cuore dell'Italia che lavora". Lo afferma il premier Matteo Renzi esprimendo il cordoglio personale e del Governo alle famiglie delle vittime dell'incidente a Messina.

Dissesto in vico Venezia a Stromboli. Giuffrè inoltra segnalazione al sindaco

Al Sindaco del Comune di Lipari
Rag. Marco Giorgianni.

Oggetto: Segnalazione dissesto della strada denominata Vico (Via) Venezia – Isola di Stromboli .
Gentile sig. Sindaco,
Con la presente nota intendo segnalarle le lamentele che mi giungono dagli abitanti di Vico Venezia, nell’isola di Stromboli, per il mancato ripristino della strada in oggetto. Lamentele e segnalazioni che sono state già rappresentate al nostro comune dagli stessi abitanti di detta via con tre distinte note a partire dal 2013, fino all’ultima del 05/09/2016.
Dissesto e mancata manutenzione che nella parte mediana della strada, verso il mare, risulta essere più accentuato. Per un tratto di almeno 30 metri lineari, il vico è totalmente dissestato e ricoperto di materiali vari che rendono difficoltoso e pericoloso il passaggio ed il transito dei pedoni.
Trattandosi anche di ‘ Via di Fuga’ in caso di eventuali onde anomale, il ripristino di una viabilità piena e corretta risulta essere indispensabile ed improcrastinabile.
Le chiedo, signor sindaco, di inviare sul posto dei tecnici per valutare la reale entità degli interventi da effettuare e conseguentemente predisporre quanto necessario per dare concrete risposte ai nostri cittadini.
Certo di un suo sollecito intervento in merito ed in attesa di suo gentile riscontro invio:
Distinti Saluti
Gianluca Giuffrè
Consigliere Comunale di Lipari

Accadde oggi...alle Eolie

30/11/2011
Furto con scasso al Conti di Lipari. Asportati quattro computer. Allagato il piano superiore (foto e video)
http://eolienews.blogspot.it/2011/11/furto-con-scasso-al-conti-di-lipari.html

INCIDENTE MORTALE SULLA SANSOVINO. TONINO GENOVESE (CISL) E NINO ALIBRANDI (FIM CISL): «PENSIAMO ALLE FAMIGLIE E AL VALORE DEL LAVORO IN QUESTO TERRITORIO»

Siamo costernati e molto arrabbiati – hanno detto, a caldo, il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese e il segretario provinciale del Fim Cisl, Nino Alibrandi - Pensiamo alle famiglie, al valore del lavoro in questo territorio, a quanto non si debba mai abbassare la guardia. La sicurezza è il dovere del giorno prima non il rammarico per ciò che si doveva e poteva fare. Non bastano le leggi se non vengono applicate, non basta nessuna giustificazione e non esiste mai nessun motivo valido per non tutelare la salute dei lavoratori. Non esiste nessuna giustificazione economica né organizzativa».
Tonino Genovese e Nino Alibrandi si rivolgono anche alla Prefetto Ferrandino. «Convochi presso i suoi uffici il tavolo del lavoro già costituito, anche sulle tutele della sicurezza nel lavoro, presso l’ispettorato per dare concretezza agli atti conseguenti. Giusto e doveroso ricercare le responsabilità, ma quei lavoratori strappati ai loro affetti non torneranno a casa».

Oggi è Mercoledì 30 Novembre.


Alba dietro lo Strombolicchio (Stromboli)
Abitualmente in questo spazio auguriamo il buongiorno ai lettori. Ma oggi, ci vorrete scusare, ci limiteremo solo alla foto. Per noi, per gli eoliani, per la famiglia di Gaetano, sopratutto, non lo è di certo

martedì 29 novembre 2016

Sansovino: I nomi dei tre deceduti. Un altro è gravissimo. Aperte due inchieste

Il deceduto a bordo della Sansovino, gli altri due in ospedale
Tre morti, uno gravissimo (qualche ora fa era stato dato per deceduto) e due persone intossicate è il drammatico bilancio di un incidente a bordo del traghetto Siremar, Sansovino.
Hanno perso la vita Christian Micalizzi, primo ufficiale di Messina ; Gaetano D’Ambra, 27 anni, secondo ufficiale di coperta, di Lipari, Santo Parisi di Terrasini.
Ferdinando Puccio di Palermo è gravissimo, in ventilazione nell'ospedale Piemonte, come spiegano i medici del nosocomio

Su quanto accaduto due indagini: della Procura della Repubblica di Messina e della Capitaneria di porto. In più quella interna della società armatrice.

Terremoto, rientrati 9 vigili del fuoco. Tra questi Pannuccio e Cataliotti

Famiglia smentisce morte altro liparese su Sansovino. Nino Lombardo è soltanto ricoverato in osservazione

Su alcuni giornali on line anche nazionali è apparsa la notizia che tra i deceduti nella tragedia di Messina vi sarebbe anche il nostromo liparese, Nino Lombardo.
La famiglia smentisce categoricamente la notizia. 
"Si trova in osservazione e lo abbiamo sentito poco fa" - ci ha dichiarato il cognato Stefano Bertè.

Tragedia sulla Sansovino. Marittimi incastrati nel locale sentina. Il comunicato dei vigili del fuoco

N.B. Vigili del fuoco scrivono operai, in realtà un operaio e gli altri marittimi

Sarebbero quattro i morti sulla Sansovino. C'è anche il liparese Gaetano D'Ambra

Sarebbero saliti a quattro i deceduti della nave Sansovino. Una quarta persona, infatti, non sarebbe riuscito ad uscire dal grave stato in cui si trovava nel momento in cui è stato soccorso.
Purtroppo è stata confermata la tragica notizia del decesso del liparese Gaetano D'Ambra, 27 anni.
Una notizia resa adesso ufficiale anche attraverso le agenzie ma che circolava già qualche ora dopo l'incidente

Nativo di Lipari. Gaetano, diplomatosi all’Istituto Nautico “Caio Duilio”, da qualche anno era imbarcato sui mezzi della ex flotta Siremar (prima con Compagnia delle Isole ora con Società di Navigazione Siciliana). 
Da sempre innamorato del mare, passione trasmessagli dal padre Giovanni, ormeggiatore nei porti eoliani, era il primogenito di tre figli. 
Il 28 Giugno del 2014 si era unito in matrimonio con Emanuela Natoli nella chiesa di Quattropani.  
Due giorni fa era a Lipari per prendere parte ai festeggiamenti per il 32esimo compleanno di un amico. 
Sconvolto dalla notizia e vicino al dolore della famiglia il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni che abbiamo raggiunto telefonicamente a Palermo. 
A Lipari - in occasione dei funerali del giovane – sè probabile che sia proclamato il lutto cittadino

Morti sulla Sansovino. Il cordoglio di SNS, del ministro Poletti e del sindaco Giorgianni

"E' con grande dolore che apprendiamo la notizia della morte di tre operai e del ferimento di un altro marittimo a bordo della nave "Sansovino" della Caronte & Tourist Isole Minori", scrive in una nota il gruppo Caronte&Tourist, la compagnia proprietaria della nave Sansovino. "Intendiamo esprimere vicinanza alle famiglie delle persone coinvolte nell'incidente e presteremo la massima collaborazione affinché si chiarisca la dinamica dei fatti, al momento al vaglio degli inquirenti - dicono - Nel frattempo abbiamo attivato una commissione interna d'inchiesta in modo da fare luce sull'accaduto nel più breve tempo possibile".
"Esprimo il mio cordoglio sincero e la mia vicinanza - dice il ministro del Lavoro Giuliano Poletti - alle famiglie dei lavoratori vittime del gravissimo incidente che si e' verificato oggi sul traghetto Sansovino. Sono profondamente rattristato per questa tragedia che rappresenta un monito, per tutti, sulla necessita' di intensificare ancora di piu' l'impegno per la prevenzione degli infortuni e i controlli del rispetto delle norme di sicurezza, specialmente nelle attivita' piu' rischiose. Il lavoro deve sostenere la vita delle persone, non distruggerla".
Sconvolto dalla notizia e vicino al dolore delle famiglie il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni che abbiamo raggiunto a Palermo.

A Lipari - in occasione dei funerali del giovane - sarà proclamato il lutto cittadino

Ci sarebbe un liparese tra i deceduti sulla Sansovino

Tre marinai morti e un altro rimasto gravemente intossicato. E’ il tragico bilancio del terribile incidente avvenuto oggi,sulla nave Sansovino della Siremar nel porto di Messina. Il dramma si è consumato durante i lavori di manutenzione di una cisterna
Uno dei marinai è deceduto sulla banchina, gli altri due poco dopo il trasporto agli ospedali Papardo e Policlinico. Uno di questi - secondo quanto riportato dalle agenzie - sarebbe originario di Lipari

Salgono a tre i morti dell'incidente sulla Sansovino

Sono saliti a tre i morti a seguito dell'incidente verificatosi sulla Sansovino della Siremar ferma in porto a Messina.
I tre sarebbero marittimi.
Uno degli operai è morto durante il trasporto al Policlinico, gli altri 2 sono deceduti poco dopo il ricovero (rispettivamente al Pappando e al Policlinico).

Assume le fattezze della tragedia l'incidente a bordo della Sansovino. Ci sarebbero due morti

Foto di Blogsicilia
Sarebbero due le vittime dell'incidente sul lavoro verificatosi oggi pomeriggio a bordo della nave passeggeri Sansovino della Siremar, che si trovava ormeggiata al molo Norimberga del porto di Messina.
Sono sei in totale gli operai/marinai rimasti coinvolti: stavano effettuando dei lavori di pulizia in una cisterna contenente gas. Sarebbero rimasti intossicati da esalazioni, fuoriusciti dalla cisterna. 

Rispetto a quanto trapelato in un primo momento non è ancora chiaro se sono anche precipitati all'interno. Due di loro non ce l'hanno fatta, gli altri quattro sono stati trasportati negli ospedali cittadini - tre al Policlinico e uno al Piemonte - e sarebbero gravemente feriti.
IN AGGIORNAMENTO

Grave incidente a bordo della nave Sansovino ferma nel porto a Messina. Cinque operai finiscono dentro cisterna. Uno è gravissimo

Sono stati tutti recuperati e trasportati nei vari Pronto Soccorso degli ospedali di Messina i cinque operai caduti all’interno di una cisterna mentre lavoravano sulla nave Sansovino della Siremar, attraccata al Molo Norimberga.
Vigili del Fuoco e Capitaneria di Porto sono stati allertati poco dopo le 15,30. 

Ai soccorsi hanno preso parte diverse squadre di Vigili del Fuoco e personale del 118. 
Le indagini sono condotte dalla Capitaneria di Porto.
Sembra che uno degli operai, al momento, stia lottando tra la vita e la morte.

IN AGGIORNAMENTO

Confermata condanna per uno dei tre violentatori a Saponara di una bimba di 11 anni. L'uomo, che si è trasferito a Filicudi, dovrà scontare in carcere 4 anni.

Risale al 2005 la vicenda che ha visto tristemente protagonista una ragazzina di 11 anni. La bimba fu stuprata da tre giovanissimi, comunque maggiorenni. In primo grado il branco era stato condannato. Ora anche la Corte d'Appello di Messina si è occupato della vicenda ed ha emesso la sentenza per uno di loro, un trentunenne originario di un centro tirrenico del messinese, che nel frattempo si è trasferito a Filicudi.
L'uomo dovrà ora scontare 4 anni di carcere. 

In primo grado la condanna era stata ancora più severa: 7 anni di reclusione.
A far emergere la verità su quella tragedia erano stati i carabinieri della stazione di Saponara.
A loro si erano rivolti i genitori della vittima la quale, dopo aver vinto paura, ritrosia e vergogna, ha raccontato la violenza subita dal "branco".
I militari hanno accertato che il racconto della undicenne era fondato.

Carabinieri lasciano Panarea. Operatrice turistica si appella al Capo dello Stato

Chiude a Panarea, nelle Eolie, la stazione dei carabinieri e nell’isola c’è chi lancia un appello al capo dello Stato Sergio Mattarella. «Da buon siciliano – dice l’operatrice turistica Pina Cincotta – l’ultima speranza è lei, Presidente. Qui non ci sono finanzieri, vigili urbani, marinai; adesso sono andati via anche i due unici carabinieri. Il Comune di Lipari è rappresentato solo da un esponente della circoscrizione perchè tutti gli altri sono dimissionari e per un certificato bisogna andare nell’isola più grande, perchè qui in sede, non viene rilasciato. Cosi’ ci tratta lo Stato! Siamo buoni solo per pagare le tasse. Presidente siamo nelle sue mani”.
I Carabinieri tornare nel periodo pasquale, ma Pina Cincotta, in prima linea nella protesta, sottolinea le difficoltà a cui andranno incontro gli abitanti e gli operatori dell’isola, dopo questo provvedimento: ” Non saremo piu’ tranquilli – dice – è possibile che in un’isola capitale del turismo internazionale, debba rimanere senza forze dell’ordine per almeno 6 mesi? Saremo nelle mani di nessuno ed ognuno potrà fare quello che vuole… Che senso ha pagare le tasse se lo Stato non ci garantisce piu’ i servizi primari?”.

Il referendum del 4 dicembre, ovvero qualche considerazione sulla Renziforma. I motivi per votare NO al Referendum (di Pietro Lo Cascio)

Il referendum del 4 dicembre, ovvero qualche considerazione sulla Renziforma.
Qualche anno fa circolava la notizia di un documento redatto dagli analisti di JP Morgan, che avevano individuato nelle costituzioni nate dalla liberazione dal fascismo uno dei problemi di governance dei paesi dell’Europa mediterranea.
È assolutamente comprensibile che una Costituzione come la nostra venga percepita come un problema da uno dei colossi della finanza globale, per il quale risulterebbe senz’altro più agevole gestire i propri affari in un sistema meno imprevedibile e sottoposto a un più rigido controllo verticistico, spazzando via concetti come la pluralità del pensiero; insomma, un sistema più “aziendale”.
Diviene molto meno comprensibile, invece, quando questa esigenza è propinata da un governo al Paese come “indispensabile” trasformazione di un sistema giudicato vecchio e farraginoso, per introdurre nuove regole che – certamente – meno farraginose non sono: basti pensare al complesso meccanismo di nomina per la nuova camera delle “autonomie” che dovrebbe soppiantare il Senato, e al fatto che – una volta privata di molte delle attuali competenze – la stessa diventerebbe una sorta di “parcheggio” per notabili (possibilmente designati tra gli amici).
Ma questa riforma è davvero “indispensabile”? E per chi?
Molti sostenitori del SI, anche tra gli interventi che ho letto sui giornali locali, invocano la stabilità. La stabilità dovrebbe essere frutto della capacità di raccogliere consensi su proposte politiche credibili, non di riforme concepite per addomesticare una delle due camere, o di leggi-truffa con premi di maggioranza che consegnano per cinque anni il Paese a minoranze. Chi sostiene il contrario, evidentemente, ignora il fatto che solo il 3% delle leggi passa dopo estenuanti balletti tra Camera e Senato, mentre la maggior parte viene approvata dopo una singola lettura alla Camera e una al Senato. Perché mai, dunque, questa riforma dovrebbe velocizzare l’approvazione delle leggi?
Si parla allora di risparmio per le casse dello Stato. Al di là delle cifre irrealistiche sulla sua entità – 490 milioni secondo il ministro Boschi, in risposta a interrogazione parlamentare, giugno 2016 – questo risparmio viene stimato in circa 60 milioni di euro all’anno (fonte: documento della Ragioneria di Stato del 2014). Ma un Paese che spende quotidianamente più di 60 milioni in armamenti davvero pensa di risparmiare eliminando una delle due camere previste dalla Costituzione? Se davvero è così importante ridurre le spese non sarebbe stato più facile, per esempio, cominciare dalle esorbitanti somme destinate alla difesa? Non si poteva ridurre d’autorità l’appannaggio mensile di deputati e senatori, come il governo ha fatto con le pensioni, o con i tagli al sociale e all’ambiente?
Di certo, questa riforma finirà per ledere la partecipazione dei cittadini: le proposte di legge di iniziativa popolare si potranno presentare soltanto con 150.000 firme, tre volte più del numero attualmente richiesto. È questo il concetto di democrazia che ha ispirato la riforma proposta dal governo Renzi? O vi si coglie qualche sconfortante eco delle opinioni degli analisti della JP Morgan?
Ed è questo il punto. Il confronto tra SI e NO è un confronto tra idee diverse di democrazia. A mio avviso, un Paese realmente democratico dovrebbe avere un governo che governa e un parlamento che si occupa, eventualmente, di riforme. In Italia, invece, il governo mette in atto tutti i meccanismi possibili – dalle comparsate del premier a braccetto dei sindaci con promesse di lauti finanziamenti per blandire quegli enti locali che lo stesso governo fino a ieri ha impoverito, al terrorismo mediatico all’insegna del “dopo di me il diluvio” – per raccogliere consenso. Un’esigenza che sembra andare oltre i contorni della riforma, tanto che quest’ultima si potrebbe definire una “Renziforma”, per come – sulla scorta di improvvide dichiarazioni del premier e di altri esponenti di spicco del governo – è stata personalizzata fin dall’inizio. Peccato.
Va ancora sottolineato come questo governo si sia già distinto per somministrare al Paese “indispensabili” riforme vincolate all’eliminazione dei diritti dei cittadini e dei lavoratori: ricordiamoci quando l’articolo 18 era diventato il punto cruciale della riforma del lavoro, l’ultimo ostacolo alla soluzione dei problemi della disoccupazione e del rilancio delle imprese italiane nel mercato. Una volta rimosso, di quanti punti percentuali si è ridotta la disoccupazione? Di quanto si è ridotta la media delle aziende che annualmente chiudono i battenti?
I sociologi chiamano questo fenomeno “distrazione di massa”: enfatizzo false questioni e ti distolgo dai problemi reali. Personalmente, non ci sto. Rispetto chi sostiene le ragioni del SI – ci sono anche degli aspetti che trovo apprezzabili, per esempio la riduzione delle competenze attribuite alle regioni – ma non intendo rinunciare alla sovranità popolare e ai miei diritti di cittadino e di elettore per fare finta di essere “moderno” ed “efficiente”. Soprattutto, credo che le priorità del Paese siano ben altre e – come troppo spesso accade – vengano sacrificate in nome di altre priorità, di natura più inconfessabile che indispensabile.
Dunque, voterò NO a questa riforma che non mi convince affatto.
Pietro Lo Cascio (consigliere comunale de La Sinistra)

"Fuga" di Comuni, il Gal Tirreno-Eolie appeso a un filo. Continuità territoriale “saltata” e fondi a rischio

(gazzetta del sud) Entro la fine di questa settimana si conoscerà la sorte del Gal (Gruppo azione locale) Tirreno-Eolie. Nei giorni scorsi a Palermo il presidente Marco Giorgianni (sindaco di Lipari) assieme ai sindaci di Villafranca, Valdina, Venetico e Torregrotta ha incontrato l’assessore regionale Antonello Cracolici e i tecnici dell’assessorato all’Agricoltura per cercare di arrivare ad una soluzione condivisa. Cracolici ha ribadito la sua volontà di mantenere all’interno di questa opportunità tutti i territori e spera dunque in una concertazione con tutti gli attori impegnati in questa misura per poter evitare di dover assumere provvedimenti che potranno essere anche penalizzanti.
Impegno pertanto a 360 gradi per tentare di salvare il Gal (Gruppo azione locale) nonostante le difficoltà che hanno portato all’uscita di Monforte e ad una serie di situazioni ancora non chiarite riguardanti Villafranca anche per un problema di contiguità territoriale che interessa gli altri centri rappresentati dai sindaci che sono stati a Palermo.
Del resto la questione è delicata: in ballo ci sono finanziamenti importanti finalizzati allo sviluppo del turismo, agricoltura e artigianato ed è ovvio che intercettare i finanziamenti Psr 2014-2020 e Por 2014-2020 rappresenta una necessità non solo per gli enti pubblici ma anche per i privati. Anche perché le risorse sono consistenti: 180 milioni di euro.
Prima di questa “querelle” il Gal, denominato “Tirreno-Eolie” era composto da 16 comuni (Lipari capofila), 15 centri di ricerca universitaria, 70 associazioni culturali, ambientali e di categoria e più di 200 operatori economici privati. Passando ora da 16 a 11 comuni, il rischio di trovarsi esclusi anche da questi finanziamenti è reale. Non solo i rappresentanti del Consorzio (amministratori locali e imprenditori privati) stanno cercando di evitare che alla fine salti tutto. «Per l’hinterland milazzese e le Eolie – ha detto l’esperto Piero David – ci sono le basi per un grande progetto di riqualificazione e sviluppo di una vasta area del Tirreno orientale, nella quale le Eolie, con le loro bellezze, coi vulcani, con la loro storia e le loro tradizioni, potranno giocare un ruolo importante nel favorire un salto di qualità dell’intero comparto territoriale. Ritengo che con una buona volontà si possa ottenere l’auspicato via libera.

Storico La Greca avvia prestigiosa collaborazione con rivista "L'EternoUlisse"

Prestigiosa collaborazione per lo studioso eoliano Giuseppe (Pino) La Greca con la rivista trimestrale "l'EternoUlisse" che si occupa di Storia, Mito, Simbolismo, Metafisica, Cultura e Scienza
Il rapporto di collaborazione ha preso il via con un saggio sull'Odissea.

Al dottor La Greca le congratulazioni  di Eolienews

"Pescando" nell'archivio video di Eolienews: Carnevale 2013 - I 4 carri e gli ultimi ritocchi

Ottantatreesima puntata. Oggi: Carnevale 2013 - I 4 carri e gli ultimi ritocchi

Precisazione su Partecipate e costituzione al fondo vincolato (di Angelo Sidoti)

Riceviamo da Angelo Sidoti e pubblichiamo:
Ricordate alcuni giorni fa avevo pubblicato alcune riflessioni sul tema delle società partecipate del Comune di Lipari, soffermandomi in particolare sulla obbligatorietà di costituzione di un fondo vincolato (richiamato sia dalla relazione sugli equilibri finanziari del Ragioniere Generale come anche dal Revisore Unico).
Ho effettuato una piccola ricerca e dalla deliberazione della Corte dei Conti Sezione delle Autonomie del settembre 2016 riscontro il riferimento normativo.
Il presupposto per la costituzione di un fondo vincolato in caso di perdite reiterate nelle società partecipate è la presenza, nell’ultimo bilancio disponibile, di un risultato di esercizio o un saldo finanziario negativo, non immediatamente ripianato dall’ente partecipante (art. 1, co. 551, l. n. 147/2013) (vedi nota 1)
A regime, l’importo accantonato nel bilancio di previsione sarà equivalente al risultato negativo non immediatamente ripianato, in proporzione alla quota di partecipazione.
In sede di prima applicazione, il legislatore ha previsto un accantonamento crescente per gli anni 2015, 2016 e 2017, distinguendo tra organismi che, nel riportare una perdita nell’ultimo bilancio disponibile, hanno peggiorato i conti e quelli che li hanno migliorati rispetto alla media del triennio precedente (art. 1, co. 552, l. n. 147/2013)28 (vedi nota 2).
Per dirlo in parole brevi: Nel 2018, sulla base delle risultanze ad oggi disponibili relative ai bilanci del 2014, il Comune di Lipari dovrebbe accantonare nel proprio bilancio circa 760 mila Euro al fondo vincolato pari alle perdite maturate di propria pertinenza ed escluso quelle della Società Lipari Porto Spa, in considerazione dell’impegno assunto da Condotte (ripiano delle perdite fino ad Euro 1.000.000).
Ma l’impegno dell’Ente potrebbe essere sicuramente maggiore visto che negli anni 2015-2018 alcune partecipate registreranno ulteriori perdite e Condotte non dovrà più provvedere a ripianare i risultati negativi nella Lipari Porto Spa per conto del Comune, avendo completato l’intero finanziamento di Euro 1.000.000.
Intanto nel prossimo bilancio di previsione del 2016 troveremo la quota di accontamento del 50% al fondo vincolato.!!!
Nota 1)
Con riferimento alla generalità degli organismi, per perdita di esercizio si intende il risultato netto di esercizio di cui all’art. 2425 c.c. (voce 23); valore che prende in considerazione sia la gestione caratteristica sia quella non caratteristica, che comprende le poste finanziarie (interessi, perdite su cambi, svalutazioni di partecipazioni, etc.) e quelle straordinarie (plusvalenze, minusvalenze, etc.), oltre alle imposte. Un diverso criterio è previsto per le società che svolgono servizi pubblici a rete di rilevanza economica, ivi compresa la gestione dei rifiuti. Qui per risultato di esercizio si intende il risultato operativo lordo (MOL), dato dalla differenza tra il valore e il costo della produzione. Si prende, pertanto, in considerazione un risultato parziale della complessa attività societaria, ossia la sola gestione “caratteristica”.  Per le società holding e per quelle operative che detengono partecipazioni in altre società, redigendo il bilancio consolidato, è precisato che il risultato di esercizio da prendere in considerazione è quello relativo al bilancio consolidato stesso.
Nota 2)
La prima situazione comprende le ipotesi degli OO.PP. che hanno fatto registrare una perdita dopo precedenti bilanci in utile oppure che hanno riportato un risultato negativo superiore alla media del triennio precedente. In questi casi, la quota da accantonare nel bilancio di previsione 2015 dell’Ente partecipante è pari al 25% del risultato negativo conseguito nell'esercizio precedente dall’organismo. A scorrimento, le quote di accantonamento saranno pari al 50% per il 2016, e al 75% per il 2017, sempre con riferimento alle perdite riportate dall’organismo partecipato nell’esercizio precedente

Oggi è Martedì 29 Novembre. Buongiorno ai lettori di Eolienews con questa cartolina dalle Eolie

Vulcano: Particolare del "sentiero"  che porta alla sommità craterica (Foto Francesca Falconieri)

lunedì 28 novembre 2016

Abbandona materiali ingombranti alle spalle dell'ufficio postale di Lipari. Individuato e multato

Si prosegue nell'abbandono, in ogni parte dell'isola, di ingombranti, di rifiuti speciali e di qualsiasi altra tipologia di materiale. In alcuni casi, e non sono pochi, anche in pieno centro storico. 
Ma all'ultimo cittadino, non rispettoso delle regole sullo smaltimento non è certo andata bene, tutt'altro.
Infatti a costui, che aveva abbandonato in pieno centro a Lipari, nottetempo, alle spalle dell'ufficio postale, un materasso, una rete ed uno stendino (nella foto) si è risalito attraverso una rapida indagine nei luoghi espletata dall'agente di polizia municipale Simona Grella che ha anche provveduto a verbalizzarlo e a multarlo. 
Sono in corso, invece, le indagini per risalire a coloro che hanno abbandonato, qualche giorno prima, nello stesso posto, un armadio a più ante, debitamente smontato. Di questo armadio, tra l'altro, si vedono nella foto alcune parti.
Ricordiamo che - già nei giorni scorsi - sono state effettuate altre operazioni del genere, non solo da parte della polizia municipale, con contestuale elevazione di multe a carico dei trasgressori (privati cittadini e commercianti).
Una "battaglia di civiltà" che  non si preannuncia facile vista l'inciviltà dilagante e alla quale, comunque, l'assessore Ersilia Pajno, dopo aver provato inutilmente con il dialogo, non intende rinunciare 

I festeggiamenti per l'Immacolata Concezione nella Parrocchia liparese di San Giuseppe

Su "Industria Vicentina" spazio alla rete Mirabilia, grazie ad Eolnet

Leggi l'articolo pubblicato su "Industria vicentina" cliccando sul link 
http://www.industriavicentina.it/idv.nsf/codici/5596

Da domani in arrivo il grecale ed un calo delle temperature. Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava

Da domani, Martedi 29 Novembre, si prevedono tese correnti di grecale con moto ondoso in aumento fino a molto mosso, con tendenza dalla sera ad intensificazione dei fenomeni.
Nella mattinata di Mercoledi 30 il grecale spirerà con intensità di burrasca, ma durante il pomeriggio tenderà a ruotare a tramontana e ad attenuarsi.
Si prevede una progressiva dimuzione del moto ondoso fino a mosso a partire dal pomeriggio di Mercoledi.
Per quanto concerne la colonnina di mercurio si avrà un sensibile calo termico, specie nella mattinata di Mercoledi quando all'alba il termometro potrà registrare 8 C e la massima potrebbe non superare i 12 C .
Al mattino di giorno 30 , a causa dei freddi venti settentrionali, la temperatura percepita potrà risultare piu' bassa rispetto a quella registrata dai termometri.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI VISITA LA PAGINA FACEBOOK www.facebook.com/meteoeolie

"Manovrina" all'ARS. Lavori rinviati ad oggi pomeriggio

Ancora un piccolo passo falso per l’assestamento di bilancio, che urge approvare in primis per trasferire i fondi ai Comuni che si trovano in gravi difficoltà finanziarie. Nella seduta di questa mattina, presieduta dal vicepresidente vicario Antonio Venturino, ancora una volta la quasi totalità della maggioranza era assente, come già accaduto venerdì.
L’opposizione ha chiesto in apertura di seduta di non incardinare il testo, soprattutto alla luce delle dichiarazioni apparse sulla stampa ieri (domenica) del Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, il quale ha preannunciato che occorre dare priorità ai Comuni, alle ex Province e al relativo personale precario, stralciando invece le altre norme che saranno dichiarate inammissibili. Gli stralci tuttavia non sono stati ancora operati dalla Presidenza. Allora, nella minoranza qualcuno ha chiesto di votare la pregiudiziale, altri il rinvio in commissione. La maggioranza ha contestato entrambe le proposte ma si è trovata d’accordo col rinvio al pomeriggio per dare la possibilità alla Presidenza di operare gli stralci.
Così Venturino ha rinviato i lavori alle 18 per dare il tempo di effettuare gli stralci e tornare in aula nel pomeriggio con un quadro chiaro delle norme sopravvissute.
Per l’opposizione, durante la seduta, sono intervenuti Giuseppe Milazzo, Vincenzo Figuccia e Franco Rinaldi (Fi), Giovanni Greco (Pds Mpa), Toto Cordaro e Bernardette Grasso (Gs Pid), Giancarlo Cancelleri (M5S). Hanno preso la parola per la maggioranza Michele Cimino (Pdr Sicilia Futura) e Giovanni Panepinto.

Cancelleri (M5s) annuncia battaglia per il "Punto nascita" di Lipari

(ANSA) ''La mancia non risolve il problema. Loro si vogliono lavare la coscienza. Il M5s si farà sentire all'Ars e nel parlamento nazionale. Il diritto alla salute vale per tutti. Presenteremo un atto parlamentare sulla vicenda''. Lo ha detto Giancarlo Cancelleri, presidente del gruppo M5s all'Ars, commentando il bonus di tremila euro per le donne eoliane costrette a partorire fuori dalle Lipari.

Club Forza Silvio di Lipari: Le ragioni del No al Referendum

LE RAGIONI DEL  NO  AL REFERENDUM
Il club Forza Silvio di Lipari  al Referendum del prossimo 4 Dicembre 2016, in opposizione alle riforme trabocchetto  che sarebbero un disastro sociale e politico per il nostro paese Italia.
Contribuisce a diffondere le ragioni pere dire NO !!
Questo Governo con in testa il Sig. Renzi, vuole anche con questo Referendum per affermare la sua leadership a tutti i costi,è intenzionato a  far si che per attivare un prestito, anche se vi saranno delle garanzie, le banche potranno richiedere un mutuo o peggio una fidejussione. Un disastro per famiglie ed imprenditori. 
Noi siamo per il NO sulla scheda,  dalla gente che perderebbe di fatto ogni potere di controllo sul proprio denaro e quindi indipendenza, passando da una Repubblica democratica ad una Repubblica dittatoriale. 
Un NO  deciso per affermare  una maggiore incisività degli strumenti di democrazia partecipata e di controllo da parte dei cittadini. 
Forza Italia ( Club Forza Silvio)

Fabbisogno del personale. Anche i contrattisti difendono operato del sindaco Giorgianni

Riceviamo dai  contrattisti del Comune di Lipari e pubblichiamo:
In merito alla missiva a firma del Dott. F. Fucile e della Dott.ssa C. Crocè, pubblicata sui blog locali, concernente la redazione del fabbisogno triennale del personale, i contrattisti del Comune di Lipari, appartenenti al bacino del precariato comunale, esprimono quanto segue:
il percorso degli scriventi ebbe già inizio quando l’attuale Sindaco Giorgianni era Assessore, per cui lo stesso seguì il passaggio da A.S.U. a Contrattisti, dimostrando interesse e senso di responsabilità verso l’annosa vicenda;
inoltre, avendo, gli scriventi contrattisti, preso parte ad una riunione tenutasi con lo stesso, nella quale Egli illustrava gli intendimenti dell’Amministrazione circa la stabilizzazione di tutto il personale precario (A.S.U. e Contrattisti) nell’anno 2017, gli scriventi sono convinti che sia innegabile l’azione politica-amministrativa, portata avanti dallo stesso in prima persona, al fine di soddisfare le aspettative del personale in questione.

"Pescando" nell'archivio video di Eolienews: Lipari- Giuramento vigili urbani-agenti P.S. : L'intervento del comandante Blasco (2013)

Ottantaduesima puntata. Oggi:Lipari- Giuramento vigili urbani-agenti P.S. : L'intervento del comandante Blasco

L'associazione Marevivo cerca volontari per attività ambientaliste

L’Associazione Ambientalista Marevivo seleziona giovani appassionati ai temi della tutela del mare e della natura e che desiderano fare un’esperienza di volontariato nel campo dell’Educazione Ambientale, collaborando allo sviluppo dei progetti che l’associazione realizzerà in collaborazione con numerose scuole e istituzioni, in Sicilia e in tutte le Isole Minori Siciliane.
I requisiti richiesti sono i seguenti:
·       conoscenze di base di biologia marina;
·       eventuali e precedenti esperienze nell’ambito di attività d’educazione ambientale effettuata con scuole e/o associazioni;
·       senso pratico, attitudine al lavoro di gruppo e predisposizione al lavoro fisico;
·       flessibilità negli spostamenti in tutta la Sicilia e nelle Isole minori.
Marevivo precisa che l’attività sarà svolta a titolo gratuito e che sono previsti rimborsi per le spese di viaggio, vitto ed alloggio.
Al termine del periodo di volontariato sarà rilasciato un attestato comprovante il periodo di attività svolto presso l’Associazione.
I soggetti interessati devono inviare un curriculum vitae a:
Associazione Ambientalista Marevivo – Via Gioeni, 43 – 92100 Agrigento, oppure via e-mail all’indirizzo sicilia@marevivo.it .
La valutazione del CV e la scelta dei volontari sarà effettuata dal Direttivo di Marevivo.

Per maggiori informazioni è possibile visitare il link: http://www.marevivosicilia.it/2016/11/15/avviso-di-selezione-volontari/

Oggi è Lunedì 28 Novembre. Buongiorno ai lettori di Eolienews con questa cartolina dalle Eolie

Vista su isolotto di Panarea

domenica 27 novembre 2016

Votare SI è un dovere e una occasione irripetibile (di Antonino Costa)

Riceviamo e pubblichiamo:
Vada un complimento all’ing. Felice Lopes per avere ieri illustrato in piazza e ripetuto sulle Vs. testate, in maniera esaustiva, le ragioni di votare SI al prossimo appuntamento del 4 dicembre.
Anche io andrò a votare SI pur se consapevole che non sarà una riforma perfetta. Ma nella vita non c’è nulla di perfetto e tutto è perfettibile nel tempo con l’operosità, la volontà e l’onestà di chi si dedica alla politica per assolvere ad una missione di servizio verso la comunità e non per un proprio tornaconto.
Votare SI, dunque, servirà per tracciare un nuova via per il cambiamento che tutti ipocritamente vogliono ma che di fatto i sostenitori del NO ostacolano al fine che tutto resti nell’immobilismo e nella pastoia di un sistema politico obsoleto ed oneroso.
Votare SI è un dovere e una occasione irripetibile per assicurare ai nostri figli una Italia migliore.
Un bravo anche al giovane Luca Chiofalo, sostenitore del SI e con responsabilità di cittadini, tutti insieme, dedichiamo questi prossimi giorni a far prevalere il buon senso e andare alle urne per votare un convinto SI.
Antonino Costa

NO al Referendum. Il professor Alessandro Pace (Costituzionalista) : "Questa riforma è eversiva della nostra Costituzione"

Il professor Alessandro Pace, presidente comitato per il NO, nel corso di una conferenza stampa alla Camera: "Questa riforma è eversiva della nostra Costituzione. Violare consapevolmente la sentenza della Corte Costituzionale che abrogava il Porcellum è qualcosa di incredibile".

Calcio- Terza Categoria : Fasport vince e va in vetta. Terze Stromboli e Ludica Lipari

Il Fasport imponendosi con il minimo scarto (1 a 0) all'Antillo balza in testa alla classifica del campionato di calcio di Terza Categoria (Messina - Girone  A) con 12 punti
Al secondo posto l'Arcigrazia (10 punti) che ha superato per 2 a 0  la Ludica Lipari.
Quest'ultima, insieme allo Scirocco Stromboli (battuto per 3 a 0  dal Real Zancle) occupa il terzo posto con 9 punti. Lo stesso Real Zancle è  a 9.