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giovedì 1 dicembre 2016

Meetuplipari del Movimento 5stelle. Considerazioni sul Punto nascite a Lipari

Riceviamo e pubblichiamo:
Desideriamo fare qualche considerazione in merito alla nota del responsabile sanità di Forza Italia di qualche giorno fa, a proposito dell’ospedale, che così conclude le sue argomentazioni: “Quindi, rinunciando ad inutili lotte anti-leggi non attuabili, propongo all’attenzione di tutte le forze sul campo di pretendere ospedale ad evoluzione emergenziale rinunciando alla sterile lotta per il punto nascite perché non si può ottenere, perché contro legge attuale.”
Ma questo non è del tutto condivisibile…
Andiamo con ordine: il Ministro della salute Lorenzin ha firmato l'11 novembre 2015 un decreto che affida al Comitato percorso nascita nazionale (un comitato composto da tecnici) il compito di esprimere un parere sulle richieste di deroghe avanzate dalle regioni o dalle province di Trento e Bolzano; il citato Comitato avrà novanta giorni per esprimersi; con questa modalità si potrebbero mantenere attivi i punti nascita inferiori a 500 parti annui, in deroga a quanto previsto dall'Accordo Stato-regioni del 16 dicembre 2010. Esiste un “Protocollo Metodologico per la valutazione delle richieste di mantenere in attività punti nascita con volumi di attività inferiori ai 500 parti/annui e in condizioni oro-geografiche difficili” (art. 1 D.M. 11/11/2015).
Pantelleria ha ottenuto la deroga, Ischia ha ottenuto la deroga. In Lombardia, senza avere alcuna isola, hanno 9 punti nascita in deroga ed il presidente Maroni ha chiaramente detto di volersi battere per mantenerne aperti almeno 8 anche oltre il 2017.
Dichiara Baldo Gucciardi (PD) assessore regionale: “La competenza sulla deroga dei Punti nascita il cui numero di parti è inferiore a 500 l’anno, appartiene al ministero della Salute; alle Regioni ed alle rispettive Aziende sanitarie spetta il compito di mettere in sicurezza i Punti nascita per i quali dicastero ha concesso la deroga”.
Cosa non del tutto esatta. La Regione non solo può dire la sua sulla chiusura dei Punti nascita , ma deve fornire studi e documentazioni che supportino la richiesta presso il Ministero, e naturalmente per metterli in sicurezza non ha bisogno di aspettare nulla.
E da noi dunque cosa succede?
Noi non solo non abbiamo il punto nascita, in realtà per adesso non abbiamo neanche il personale che sulla carta ci spetterebbe.
Noi abbiamo un Presidente della Regione che fino a poco tempo fa, proprio nella nostra isola, dichiarava al microfono di un esterrefatto cronista che a Lipari ci sono 5 parti l’anno e che lui non poteva fare niente per noi. E costui dovrebbe perorare la nostra causa presso il Ministero?
Non vogliamo affermare che ottenere una deroga sia cosa facile e automatica, ma onestamente il presidio di Lipari ha tutte le caratteristiche per averla, anche e soprattutto per il ruolo di riferimento che svolge per le altre isole più piccole . Non riuscire ad ottenerla significa non volerla, e se poi guardiamo chi sono gli attori coinvolti è difficile non capire che il problema del nostro punto nascita non è meramente legislativo. Il “non averne diritto” non c’entra, pare piuttosto di assistere ad un triste giochetto politico delle parti.
Il governo nazionale a guida PD decide di sbaraccare un pò di Punti nascita in Sicilia. Il governo regionale, a guida PD, fa finta di opporsi, ma nella realtà dei fatti non fa nulla di concreto, ci mancherebbe, è sempre PD… La stessa cosa avviene poi ovviamente nei comuni a guida PD. A protestare contro la chiusura del Punto nascita delle Madonie è Magda Culotta, sindaco di Pollina e parlamentare nazionale del PD. Ma il Punto nascita è stato chiuso lo stesso. La stessa scena si verifica a Santo Stefano di Quisquina, in provincia di Agrigento. Da mesi, in prima fila, a difendere il Punto nascita di Santo Stefano ci sono i parlamentari e gli amministratori locali, tutti del PD. Tutti contro la Ministra Lorenzin. Ma il Punto nascita è stato chiuso lo stesso, e anche le vicende eoliane non fanno eccezione.
Insomma lo sanno tutti che ci stanno prendendo in giro, vi pare che se avessero realmente voluto tenerli aperti non lo avrebbero già fatto? Ma il teatrino serve (secondo loro) a conservarsi i nostri voti. Così quando vi chiederanno il voto e voi direte: “ma non è il PD che mi ha chiuso l’ospedale?”, loro potranno rispondervi: “sì, ma è anche il PD che ha protestato contro questa chiusura.” E lo spettacolo può continuare.
Noi pensiamo solo che come Eoliani, a prescindere da qualunque appartenenza politica, non dovremmo mai rassegnarci alla perdita dei nostri diritti.
Per chi usa Facebook questo il link dell'intervento in aula all'Ars del nostro portavoce Francesco Cappello, in merito al tema punti nascita:
https://www.facebook.com/fcappello5stelle/videos/1165497650171835/
Anche il mare è pieno di Stelle....
meetuplipari

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