(gazzetta del sud) Entro la fine di questa settimana si conoscerà la sorte del Gal (Gruppo azione locale) Tirreno-Eolie. Nei giorni scorsi a Palermo il presidente Marco Giorgianni (sindaco di Lipari) assieme ai sindaci di Villafranca, Valdina, Venetico e Torregrotta ha incontrato l’assessore regionale Antonello Cracolici e i tecnici dell’assessorato all’Agricoltura per cercare di arrivare ad una soluzione condivisa. Cracolici ha ribadito la sua volontà di mantenere all’interno di questa opportunità tutti i territori e spera dunque in una concertazione con tutti gli attori impegnati in questa misura per poter evitare di dover assumere provvedimenti che potranno essere anche penalizzanti.
Impegno pertanto a 360 gradi per tentare di salvare il Gal (Gruppo azione locale) nonostante le difficoltà che hanno portato all’uscita di Monforte e ad una serie di situazioni ancora non chiarite riguardanti Villafranca anche per un problema di contiguità territoriale che interessa gli altri centri rappresentati dai sindaci che sono stati a Palermo.
Del resto la questione è delicata: in ballo ci sono finanziamenti importanti finalizzati allo sviluppo del turismo, agricoltura e artigianato ed è ovvio che intercettare i finanziamenti Psr 2014-2020 e Por 2014-2020 rappresenta una necessità non solo per gli enti pubblici ma anche per i privati. Anche perché le risorse sono consistenti: 180 milioni di euro.
Prima di questa “querelle” il Gal, denominato “Tirreno-Eolie” era composto da 16 comuni (Lipari capofila), 15 centri di ricerca universitaria, 70 associazioni culturali, ambientali e di categoria e più di 200 operatori economici privati. Passando ora da 16 a 11 comuni, il rischio di trovarsi esclusi anche da questi finanziamenti è reale. Non solo i rappresentanti del Consorzio (amministratori locali e imprenditori privati) stanno cercando di evitare che alla fine salti tutto. «Per l’hinterland milazzese e le Eolie – ha detto l’esperto Piero David – ci sono le basi per un grande progetto di riqualificazione e sviluppo di una vasta area del Tirreno orientale, nella quale le Eolie, con le loro bellezze, coi vulcani, con la loro storia e le loro tradizioni, potranno giocare un ruolo importante nel favorire un salto di qualità dell’intero comparto territoriale. Ritengo che con una buona volontà si possa ottenere l’auspicato via libera.
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