In
riferimento al "travagliato" pronto soccorso dell'altra sera a
Panarea allego questo documento che descrive la situazione della Guardia medica
dopo i tagli del 16 dicembre scorso.
La
Circoscrizione di Panarea invia a voi, sedi dell'informazione locale,
questo scritto affichè venga pubblicato con il maggior risalto possibile anche
se è possibile nelle testate dei giornali nazionali.
Vi ringrazio
per la cortese attenzione.
Mirella Masi
PROBLEMATICHE GUARDIA MEDICA PANAREA
Sembra ormai chiaro:
i pochi ammalati delle isole eolie che avranno la fortuna di usufruire dell’assistenza
di due medici saranno solo quelli che azzeccheranno l’orario giusto.
Nell’ottica del
risparmio, che sembra essere l’unica priorità dell’ASP 5, sebbene essa sia
preposta a garantire ben altro, la mannaia dei tagli si abbatte non solo sul
raddoppio dei medici in servizio presso le guardie mediche, ma anche sul
progetto EOLIENET, sino a qualche mese fa considerato fiore all’occhiello della
sanità siciliana.
Il progetto, fino al
16 dicembre 2011, ha
permesso, tramite l’ausilio di mezzi telematici, di eseguire sul posto una
moltitudine di esami (elettrocardiogramma, prelievo ematico per gli enzimi
cardiaci, chimica clinica, ionemia, emocromo, esame urine) consentendo
diagnosi tempestive ed evitando impropri utilizzi dell’elicottero del 118, ma
soprattutto ha permesso di trattare efficacemente sul posto i residenti e i
tanti turisti che nei mesi estivi affollano le Eolie. Sono stati ad esempio
inviati pazienti con l’elisoccorso con ecg ed enzimi fatti da Alicudi a
Panarea, con orgoglio dei sanitari e con una riduzione dei tempi d’intervento,
al passo con la “golden hour”, l’ora d’oro prevista dal protocollo
dell’ischemia cardiaca. Sono stati trattati nelle guardie mediche di Stromboli
e Vulcano pazienti con fibrillazione atriale o pazienti per i quali, senza
l’ausilio di macchinari che escludessero patologie più gravi, il ricovero
sarebbe stato inevitabile. Per non parlare dell’intervento sanitario attuato a
Filicudi, quando un paziente è stato prelevato dal 118 solo dopo 24 ore dalla
richiesta, per l’impossibilità dell’elicottero di atterrare, causa avverse
condizioni meteo.
Tutte queste realtà,
sorprendentemente al passo con i tempi in un sud notoriamente arretrato dal
punto di vista tecnologico e spesso agli onori delle cronache per casi di
malasanità, invece di essere incentivate con finanziamenti mirati, vengono
considerate sprechi economici da tagliare.
Dal 16 dicembre
l’azienda sanitaria ha dimezzato il numero dei medici delle guardie mediche,
medici sui quali la popolazione residente ha sempre contato, riponendovi
fiducia al di là del loro ruolo, soprattutto nei giorni festivi, nelle notti,
quando il mare in tempesta non consente ai medici di base di arrivare sulle
isole anche per 4 – 5 giorni consecutivi (e vengono però pagati lo stesso) o
quando la popolazione in estate aumenta in modo esponenziale fino a raggiungere
un numero di quasi 20.000 persone, al giorno se consideriamo anche le barche
presenti alle boe o in rada. E tutto questo grazie al Progetto Eolie Net,
progetto che permette di trattare politrauma, ictus, coma, infarti, edema
polmonari, e patologie che sulla terra ferma tratterebbe solo il 118; con un
solo medico, non potrà funzionare: questi si troverà da solo a fare il medico,
il portantino, l’infermiere, l’analista davanti al computer e dovrà anche
occuparsi del trasporto dei pazienti all’elipista, facendo affidamento sui
volontari e sul 118, perdendo tempo utilissimo per la salvezza del paziente.
L’azienda 5, invece,
ha trovato una soluzione a dir poco incredibile: dal momento che alcuni medici
sono in esubero, si raddoppieranno i medici presenti in guardia medica, ma solo
per poche ore settimanali e sempre in orari diurni. Ad esempio, il martedì potrebbero esserci due
medici a Ginostra dalle 8,00 alle 16,00, ma dalle 16,00 in poi ce ne sarà
uno solo sino al venerdì poi nuovamente due per altre sei ore. Per cui se ti
viene un infarto il martedì entro le 16 , hai buone probabilità di sopravvivere
altrimenti negli altri orari e fuori dal martedì troveresti un solo medico.
Dal 15 giugno, poi, i
pazienti più fortunati saranno quelli che si ammalano dalle 8 alle 20, perché
l’ASP ha deciso di raddoppiare i medici solo di giorno, e non di notte, come
servizio di Guardia Medica Turistica; peccato che non ci siano aliscafi dopo le
20 cosicché i medici si troveranno sequestrati sull’isola e tenuti o a lavorare
gratis o ad essere denunziati per omissione di soccorso. I turisti dunque sono
tenuti a non ammalarsi di notte.
Nell’ottica di un
ridimensionamento dell’ospedale di Lipari con gli elicotteri del 118, che fanno
già avanti e indietro da un presidio ospedaliero all’altro, i quali ormai non
garantiscono alcuna emergenza, la riduzione dei medici nelle isole minori
porterà inevitabilmente ad un ulteriore incremento dell’utilizzo
dell’eli-soccorso e dei costi.
Le Isole Eolie,
patrimonio dell’Unesco e conosciute in tutto il mondo, sembrano non meritare di
più. Sarà forse necessario dichiarare l’emergenza e chiedere aiuto ad
associazioni come Emergency o a Medici Senza Frontiere, come un paese del terzo
mondo? Non sarebbe forse meglio adottare una politica della lungimiranza e
della prevenzione, piuttosto che quella del risparmio (si fa per dire) ad ogni
costo?
La
circoscrizione di Panarea