Un forte richiamo ad una leale collaborazione istituzionale, per
procedere ai tagli previsti dalla cosiddetta spending review, viene
dalle regioni riunite oggi a Roma in Conferenza dei Presidenti delle
Regioni. Le regioni a statuto speciale si riuniranno al piu' presto per
avviare un percorso comune di trattativa con il governo centrale per
stabilire modi e criteri di attuazione del decreto legge sulle autonomie
che oggi dovrebbe essere in discussione durante il Consiglio dei
Ministri. La preoccupazione dei rappresentanti delle regioni e' che una
scure calata dall'alto possa avere effetti troppo pesanti e
ingovernabili sul sistema sociale dei territori.
Alla riunione odierna della Conferenza delle Regioni hanno
partecipato, per la Sicilia, gli assessori regionali all'Economia,
Gaetano Armao, e alla Sanita', Massimo Russo.
"Le regioni a statuto speciale - spiega l'assessore all'Economia
della Regione Siciliana Gaetano Armao - concorrono, e vogliono
continuare a farlo, al miglioramento dell'economia del Paese, ma questo
va fatto partendo dal punto fermo che e' la Carta costituzionale, cioe'
con i corretti percorsi istituzionali. E' un fatto di merito e metodo,
Roma non puo' ritenere di risolvere con un colpo di penna antiche
pesantezze e storture che invece vanno risolte in modo chirurgico per
evitare effetti dirompenti".
E le regioni individuano nella sanita' il comparto piu' delicato per
le trattative con lo Stato. "Ulteriori tagli al sistema sanitario -
dichiara Massimo Russo, assessore alla Sanita' della Regione Siciliana -
rischiano di far saltare il sistema pubblico e solidale che abbiamo
conosciuto negli ultimi trent'anni.
Condividiamo la necessita' di riduzione della spesa, tagliando
inefficienze e sprechi, ma questo va fatto di concerto con le regioni.
Abbiamo chiesto al governo di sospendere il decreto, di cui abbiamo
avuto soltanto una bozza, e chiediamo invece un confronto costruttivo.
Una norma, cosi' com'e' quella in discussione, che porterebbe gli
assessori regionali a consegnare le chiavi degli assessorati perche'
altri si occupino del settore piu' delicato della pubblica
amministrazione".
"Comprendo bene la gravissima situazione economico finanziaria del
Paese, ma e' impensabile che ulteriori tagli e sacrifici possano essere
spalmati su tutte le regioni, nel comparto della sanita', senza tenere
conto di cio' che e' successo negli ultimi anni. La nostra spending
review l'abbiamo fatta, e con grande successo, adempiendo puntualmente
al Piano di rientro, recuperando circa 600 milioni di euro, accorpando
dipartimenti e presidi ospedalieri, riducendo di quasi 2.200 unita' il
numero dei posti letto per acuti, tagliando di oltre il 30% il numero
delle unita' operative semplici e complesse".
Lo ha affermato l'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo,
impegnato a Roma nella Conferenza delle Regioni che ha affrontato il
tema dei tagli in sanita'.
"Abbiamo gia' affrontato e risolto - ha proseguito Russo - il
problema della rifunzionalizzazione dei piccoli ospedali, chiudendone
alcuni e dando ai manager delle aziende precise indicazioni per la
istituzione, in base ai fabbisogni, di nuovi distretti ospedalieri che
riuniscono sotto un'unica direzione l'attivita' di molti ospedali con un
basso numero di posti letto, unificandone i relativi servizi e quindi
eliminando reparti doppioni e conseguendo risparmi sulla spesa.
Ulteriori tagli in questo settore colpirebbero la erogazione dei livelli
essenziali di assistenza (Lea). Il nostro sforzo, che ha permesso nel
2011 un sostanziale pareggio di bilancio, ha comportato un costo sociale
non indifferente, provocando le proteste di molte comunita' locali
legate a particolari interessi campanilistici di chi non ha compreso o
non vuole comprendere la gravita' della situazione"
"La sanita' siciliana - ha aggiunto Russo, che insieme ai colleghi
delle altre Regioni ha incontrato oggi il ministro Balduzzi - non solo
ha risanato i propri bilanci, ma ha eliminato sprechi e privilegi
migliorando la qualita' dell'assistenza. Purtroppo questa realta' e'
spesso ignorata da certa stampa, che dimostra insopportabili pregiudizi
contro il meridione, che tace sui risultati conseguiti e spesso abusa di
luoghi comuni sulla Sicilia e sul Sud, in larga parte superati dai
fatti. Perfino ieri sera, nel corso di una trasmissione politica
nazionale, c'e' stato un attacco durissimo alla sanita' siciliana,
sostenuto da semplici opinioni e non certo da dati concreti".
"La realta' - ha concluso Russo - e' che il sistema sanitario
siciliano ha intrapreso un cammino virtuoso dal quale non sara' piu'
possibile tornare indietro. Noi la nostra parte l'abbiamo fatta
responsabilmente e siamo pronti a ulteriori sforzi per recuperare,
nell'interesse generale del Paese, sacche di spesa inefficiente ed
eventuali sprechi che colpiremo con durezza
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