Chiara Billitteri -
“In Sicilia si fa la storia”. E la fa il Movimento 5 Stelle, primo gruppo parlamentare, dall’anno in cui l’Assemblea regionale è stata fondata, i cui componenti rinunciano ad una parte dell’indennità.
Si parla, al netto, di circa 8.500 euro a testa su un totale di 11 mila, anche per il Vicepresidente Antonio Venturino, o per il presidente della Quarta commissione Giampiero Trizzino, che, come gli altri deputati grillini che ricoprono un incarico istituzionale, avevano già rinunciato all’indennità di funzione.
Ognuno dei quindici deputati del Movimento, quindi, i primi di gennaio ha versato circa 8500 euro sul conto generale dell’Ars, trattenendo la somma che era stata decisa già in campagna elettorale, 2500 euro netti, più un rimborso per le spese. Nel caso del capogruppo Giancarlo Cancelleri, ad esempio, sono circa 700 euro al mese i soldi spesi per spostarsi, con la sua automobile, da Caltanissetta a Palermo e per i soggiorni in Bed&Breakfast (non ha ancora trovato un appartamento nel capoluogo).
Ecco un po’ di numeri: quasi 176 mila euro è il totale percepito dai quindici deputati. Di questi, 123 mila euro sono stati restituiti. Poco più del 70% di quanto incassato.
Inoltre, il Vicepresidente Venturino aveva già rinunciato all’indennità aggiuntiva di 3200 euro, Trizzino a quella da 2 mila euro, e gli altri (vicepresidenti e segretari di Commissione) alle loro, anche se meno cospicue. Quasi 300 euro, ad esempio, per il ruolo da segretario.
E come è già successo per i rimborsi elettorali (proprio in questi giorni il Movimento sta facendo un sondaggio per capire come la cittadinanza vuole che siano spesi i circa 9 mila euro rimasti dai 32 mila ricevuti dai bonifici on line), anche le quote di indennità restituite alle casse dell’Ars in qualche modo torneranno alla cittadinanza. Al come, ci hanno già pensato i grillini insieme con il governo regionale.
L’idea è di istituire un fondo per il microcredito delle piccole imprese, che rappresentano “il 90% dell’attività lavorativa siciliana”, ha spiegato Cancelleri. “Il fondo sarà aperto – ha continuato –, chiunque potrà contribuirvi, e verrà gestito direttamente dall’assessorato alle Attività produttive, ma con il nostro controllo”.
Finora nessun altro deputato ha ufficializzato la volontà di contribuire al fondo, intenzione che, invece, ci sarebbe (almeno secondo il capogruppo del M5S) da parte del Governo. Proprio ieri Cancelleri ne avrebbe parlato con l’assessore al Bilancio, Luca Bianchi.
Resta ancora da sciogliere il nodo della legge sulla riduzione delle indennità. Intanto, il M5S, ha annunciato la presentazione di un disegno di legge che mira a dare la possibilità di rinunciare a parte di essa, facendo in modo che le quote rimangano, però, nelle casse dell’Ars, così da ridurre le uscite.
E intanto Cancelleri sfida i colleghi: “abbiamo già dimostrato – ha detto – , che per vincere le elezioni bastano poco più di 20 mila euro. Ora dimostriamo che per governare bene ne bastano circa 3 mila”.