Cari amici vi allego una mia lettera del 14 gennaio 2005 all'allora sindaco Bruno sulla protezione civile, e segnatamente per la situazione di Stromboli. Lascio ai lettori ogni commento. Pino La Greca
Al Dott. Mariano Bruno
Al Dott. Mariano Bruno
Sindaco del
Comune di Lipari
Al Dott. Mario
Paino
Presidente del
Consiglio Comunale di Lipari
E p.c.
Agli Organi di
Stampa
Oggetto: Piano di Emergenza per l’isola di Lipari - rischio
maremoto
Signori,
ritorniamo a
parlare di un argomento particolarmente delicato, la protezione civile e la
sicurezza all’interno del nostro arcipelago. A rilanciare la discussione, nei
fatti, è stato lo stesso Capo del Dipartimento, il Dott. Bertolaso, in una
trasmissione a carattere nazionale, “Porta a Porta”. Nel corso della trasmissione il Capo del
Dipartimento ha affermato che all’interno del nostro territorio l’informazione
è, nei fatti, ampia, garantita “dalla
distribuzione, su navi e aliscafi diretti all'Arcipelago eoliano, di opuscoli
che informano i turisti su come comportarsi se, malauguratamente, si dovesse
verificare nuovamente nel territorio delle Isole Eolie, nelle aree marine e
nelle fasce costiere interessate, quanto accaduto nel mese di Dicembre 2002”.
Alla luce delle
affermazioni del Dott. Bertolaso, le vogliamo ricordare alcune delle nostre
note inviate nel corso del 2003, e precisamente:
una nota datata Lipari,
09 luglio 2003, nella quale Le suggerivamo, alla luce del piano
particolareggiato predisposto dal Dipartimento, di avviare una necessaria una campagna costante di
informazione alla popolazione affinché vengano diffuse notizie sulla continua
evoluzione della situazione del vulcano, sullo scenario previsto, sulla
pianificazione di emergenza e sulle norme di comportamento da adottare in caso
di allontanamento.”
Concludevamo la
nota ribadendo che: alla luce dell’ormai
avviata stagione estiva dobbiamo segnalare l’assoluta mancanza di informazioni rivolte
sia alla popolazione residente sia,
soprattutto, alle migliaia di turisti che trascorrono le ferie nel nostro
arcipelago. Un depliant, oppure un opuscolo, scritto in più lingue che sia in
grado di informare i turisti, non creare falso allarmismo e/o panico, ma porre
gli stessi nella condizioni di saper cosa fare nel caso, malaugurato, che si
verifichi l’evento previsto dalla pianificazione. Un depliant che raccolga che
informazioni minime, le norme comportamentali nel momento in cui scatta
l’allarme, e che favorisca l’esodo ordinato e consapevole verso le aree di
attesa. E, peraltro, risaputo, che
è frequente il caso in cui, all’atto di
un evento, un comportamento non corretto provoca danni maggiori di quelli
derivanti dall’evento stesso. Il depliant dovrà, inoltre, contenere le tavole
delle singole aree come previste nel piano. La invitiamo, quindi, anche nella
sua funzione di responsabile della protezione civile nell’arcipelago, ad
attivarsi immediatamente per la formulazione di un depliant informativo che
renda consapevole i nostri ospiti di quanto fare nel caso in cui si verifichi
l’allarme.
Sempre sul
medesimo argomento le abbiamo indirizzato una successiva nota in data 12
settembre 2003 a seguito di un articolo pubblicato dal Giornale di Sicilia del
9 settembre dal titolo “Il no degli
albergatori ai cartelli di pericolo”.
Le ricordavamo
che nel mese di agosto, l’11, abbiamo partecipato ad una Tavola rotonda, tenuta a
Stromboli, ed organizzata dall’associazione “Nesos” e dalla Federalberghi delle
Isole Eolie, dal tema: “Stromboli. Un caso da discutere”, che ha
visto la partecipazione qualificata dell’On.le Giorgio Napolitano, di Giovanna
Melandri, deputato nazionale D.S. , di Alberto La Volpe, giornalista, Mons. Giovanni Marra, Giovanni Minoli,
Marcello Sorge, del Prof. Mauro Rosi, nel corso del quale Lei ha effettuato un
intervento. E le suggerivamo:
a)
una campagna
costante di informazione alla popolazione affinché vengano diffuse notizie
sulla continua evoluzione della situazione del vulcano, sullo scenario
previsto, sulla pianificazione di emergenza e sulle norme di comportamento da
adottare in caso di allontanamento;
b)
Un depliant
(opuscolo), scritto in più lingue che sia in grado di informare i turisti, non
creare falso allarmismo e/o panico, ma porre gli stessi nella condizioni di
saper cosa fare nel caso, malaugurato, che si verifichi l’evento previsto dalla
pianificazione.(…).
Come vede Signor
Sindaco, noi democratici di sinistra, osserviamo, critichiamo, ma proponiamo,
suggeriamo, sollecitiamo, da parte Sua, invece, assoluto silenzio,
indifferenza, quasi fastidio. Lei certamente fa affidamento sul Capo della
nostra protezione civile, San Bartolomeo, noi, un po’ meno. Cerchiamo sempre di
affidarci alla programmazione ed alla prevenzione, lasciando la Divina
Provvidenza per altre questioni.
Veniamo
all’ultimo punto le famigerate “sirene”. Nel corso della puntata di "Porta a Porta", il capo del
Dipartimento, ha dichiarato che
sull'isola di Stromboli e nelle altre isole Eolie sono state installate delle
"sirene" che dovrebbero avvertire, in caso di pericolo per una
eventuale esplosione dello Stromboli e consequenziale " onda
anomala", tutti gli abitanti delle isole.
Le vogliamo,
ancora una volta, ricordare che già dal 9 settembre 2003 Le avevamo fatto
notare che le Sirene erano state rimosse, Le avevamo chiesto, ma non abbiamo
mai saputo, di conoscere:
i motivi di tale rimozione?
il costo complessivo sostenuto per la fornitura e la
installazione dei dispositivi;
quando l’amministrazione riterrà opportuno
effettuare una esercitazione con l’utilizzo di tale dispositivi per verificare
la risposta della popolazione.
Signor Sindaco, ci dispiace constatarlo, ma ancora una
volta Lei non ha ritenute di dover rispondere correttamente ad una forza
politica presente nel Consiglio Comunale ed attiva nella nostra comunità, che
Le pone critiche, domande, ma anche, costruttivamente, suggerimenti e proposte
ed eventuale collaborazione nelle occasioni in cui è stato chiesto.
È questo lo spirito democratico della Sua
Amministrazione che Lei ama sperticare in ogni dove, ad ogni occasione, dal
Consiglio Comunale alle tombolate?
Noi accettiamo che Lei dichiari che le Sue mani sono
pulite, ma sono inoperose ed inoperative signor Sindaco, le faccia lavorare le
Sue mani e eviti di mostrarLe continuamente vuote per la nostra comunità.
Naturalmente
riconfermiamo tutti i suggerimenti e le proposte fatte nel passato ed attendiamo una sua
azione per poterci confrontare sui fatti e non sulle chiacchiere.
Distinti Saluti
Il Segretario Democratici di Sinistra
Giuseppe La Greca
Il Segretario Democratici di Sinistra
Giuseppe La Greca