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mercoledì 16 gennaio 2013

Stromboli. Si intensifica l'attività esplosiva, trabocco lavico non più alimentato. Il bollettino di oggi della Protezione

Il Dipartimento della Protezione Civile continua a seguire con attenzione l'evoluzione dei fenomeni registrati dalle reti dei Centri di Competenza - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Università di Firenze - negli ultimi giorni sul vulcano Stromboli. Dall’analisi dei dati acquisiti dalle reti di monitoraggio, nelle ultime 24 ore, si osserva un’intensificarsi dell’attività esplosiva stromboliana, mentre il trabocco lavico non è più alimentato ed è in raffreddamento.
Nel pomeriggio di ieri, 15 gennaio, con il supporto di una motovedetta della Capitaneria di porto, è stato fatto da mare un rilievo con telecamera termica per osservare l’estensione dei flussi lavici e l’eventuale presenza di fratture lungo la Sciara del Fuoco. L’analisi dei rilievi non ha evidenziato la presenza di fratture, che potrebbero generare fenomeni di instabilità. Il flusso lavico, debolmente alimentato dal cono di nord-est, si è fermato intorno a quota 550 m.
Nel pomeriggio di ieri il Sindaco del Comune di Lipari ha organizzato un incontro con la popolazione dell’isola durante il quale, con il supporto di Ingv e Università di Firenze, ha illustrato i fenomeni vulcanici in atto e le iniziative intraprese a seguito dell'incontro con Regione e Prefettura, che si era tenuto il 14 gennaio.
Il Centro Funzionale Rischio Vulcanico del Dipartimento continua nell’attività di presidio, sia attraverso i Centri di Competenza - Ingv e Università di Firenze - , che attraverso proprio personale presente sull’isola.

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