“E’ oramai necessario ed imprescindibile – si legge nell’interrogazione - regolare normativamente la disciplina della caccia nel territorio della Regione siciliana, considerata la rilevanza dell’indotto economico rappresentato dalla pratica venatoria.
Poiché la mancanza di una disciplina e il reiterarsi delle sospensioni del calendario venatorio, ha ingenerato l’insicurezza di poter praticare l’attività venatoria e ciò, unitamente al rischio sanzionatorio, ha provocato la riduzione di oltre il 50% del numero delle autorizzazioni rilasciate in Sicilia, con gravissimi danni all’erario regionale, occorre intervenire celermente per affermare il diritto dei cacciatori ad esercitare la loro passione, sempre nel pieno rispetto della legalità e senza dover rischiare di subire sanzioni o di essere perseguiti penalmente”.
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