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mercoledì 16 gennaio 2013

Etna chiama Stromboli risponde (da Siciliainformazioni)


di Giulio Giallombardo -
Etna chiama, Stromboli risponde. Come due attori navigati in una “scoppiettante” pièce teatrale, la coppia di vulcani siciliani ha iniziato il 2013 con un dialogo animato a colpi di lava e lapilli. Dopo l’eruzione notturna del Mongibello, tra il 9 e 10 gennaio, la scena sembra adesso avere solo un protagonista: il selvaggio e imprevedibile cratere eoliano, che sta mettendo in ombra il fratello maggiore catanese. Dal 13 gennaio, quando una violenta esplosione con fuoriuscita di lava ha tenuto col fiato sospeso i 600 abitanti di Stromboli, l’eruzione non si è fermata, né si può dire con certezza quando questo accadrà.
Gli ultimi aggiornamenti degli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia parlano chiaro: “Nonostante ci sia stata una graduale diminuzione rispetto ai giorni scorsi, – spiega aSiciliaInformazioni Mauro Coltelli, responsabile dell’unità funzionale di vulcanologia dell’Ingv di Catania – non possiamo prevedere quando l’attività in corso terminerà del tutto”. L’attuale fase eruttiva dello Stromboli è ben diversa da quella del 2002 che causò uno spaventoso tsunami o dell’altrettanto violenta eruzione del 2007. “In quel caso si è trattato di intrusioni del magma nella Sciara del Fuoco, – spiega ancora Coltelli – questa, invece, è un’attività sommitale, che ha alti e bassi, il magma tende a risalire per poi ridiscendere finché non si esaurirà tutta la frazione carica di gas che si è accumulata nel tempo”. Insomma, le spettacolari esplosioni dello Stromboli potrebbero continuare ancora per molti giorni.
In realtà, è dal 23 dicembre scorso che il piccolo vulcano eoliano si è risvegliato, anche se il suo “sonno” non è mai stato troppo pesante. Già prima di Natale si erano verificate alcune fuoriuscite di lava, con tanto di esplosioni, dal cratere sommitale, che hanno causato piccole colate a nord-ovest della Sciara del Fuoco, seguite da numerose frane. Adesso la situazione sembra stazionaria, anche se l’allerta della Protezione civile resta alta. Ma gli isolani conoscono bene il vulcano e non si lasciano prendere dal panico: “È stato sempre così, ormai lo sappiamo – dice una residente – io ho 60 anni e qui ne ho viste tante di eruzioni, il vulcano non ci fa paura”.

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