Tenendo fede al nostro impegno divulgativo circa l’impatto di una AMP sul territorio delle nostre isole, alleghiamo il seguente link: http://www.usticasape.it/ustica-isola-dei-divieti/ al quale invitiamo i cittadini eoliani a connettersi per avere un “assaggio” dell’impatto fortemente negativo che comporta l’istituzione di un’Area Marina Protetta sulla comunità locale - nella specie Ustica – subissata di vincoli e divieti e con una economia turistica portata allo stremo non riuscendo più a garantire una offerta del mare consona a chi vi si reca in vacanza ad eccezione di una unica categoria: i Diving.
Si tratta di interventi sia di gente comune (quella che viene sistematicamente esclusa da ogni processo decisionale) che di esponenti istituzionali (il Presidente del Consiglio Comunale di Ustica) e quindi di testimonianze scevre da manipolazioni.
E quanto leggerete è proprio ciò che si teme si voglia istituire alle Eolie: limitando al massimo la fruizione del mare si azzoppa irreversibilmente il turismo limitandolo a categorie di fruitori assolutamente marginali.
Al prossimo aggiornamento (parleremo di Favignana e della AMP delle Egadi).
Associazione La Voce Eoliana
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mercoledì 5 ottobre 2016
Santa Marina Salina. Aggiudicata la gara per la realizzazione e gestione di un campo boe di 40 mila mq. Soddisfatto il sindaco Lo Schiavo "Opera salvaguarda habitat marino e migliora offerta turistica"
COMUNICATO STAMPA
Si è tenuta ieri l'aggiudicazione del bando di gara per l'affidamento della realizzazione e gestione di un campo boe comunale di 40 mila mq. nel comune di Santa Marina Salina.
L'opera, fortemente voluta dall'Amministrazione LO SCHIAVO, diventa uno degli strumenti migliori per l'offerta turistica dei natanti e per la salvaguardia ambientale del mare.
"Sono felicissimo - afferma il sindaco Massimo di essere riuscito a raggiungere questo importante risultato. Detta opera, così come è stata prevista, è stata pensata principalmente per la salvaguardia della prateria di poseidonia presente nei nostri fondali coniugando anche l'accoglienza in sicurezza dei numerosissimi natanti presenti nel nostro mare.
La regolamentazione del nostro mare (iter durato ben sei anni), permetterà anche la soluzione di numerose altre problematiche come quella dello smaltimento dei rifiuti delle imbarcazioni che sostano alla fonda. Inoltre, l'offerta economica che il Comune introiterà nel bilancio comunale sarà una fondamentale boccata d'ossigeno che si trasformerà in nuovi servizi offerti a residenti e turisti.
La realizzazione di quello che parrebbe essere il primo grande campo boe comunale presente in Sicilia - continua il sindaco Lo Schiavo- potrebbe essere da esempio al fine di evitare nuove cementificazioni del mare, dando invece allo stesso mare la doverosa salvaguardia che merita e al contempo ospitare a impatto zero le imbarcazioni che visitano le nostre isole. Campi boe più piccoli realizzati con questa logica, dovrebbero essere presenti in più localita' delle isole e cio' al fine di evitare soste selvagge nei nostri paradisi costieri. Adesso non ci resta che sperare in quella che è per me è la tanto auspicata e desiderata realizzazione dell'area marina protetta delle Eolie, unico strumento per la tutela del nostro meraviglioso mare e di coloro che da esso traggono benefici"
NOTA DEL DIRETTORE - Il bando se lo è aggiudicato la Castalia di Roma, unica società partecipante. Ha offerto un aumento del 20% del canone annuo da versare al comune di Santa Marina Salina. Canone che era a base d'asta di Euro 25.000,00 annui. La ditta si farà carico della realizzazione dell'impianto e lo gestirà sino al 2020 e ha dichiarato che intende avvalersi dell'opera delle ditte locali. In un momento di crisi sicuramente una gran bella notizia
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Si è tenuta ieri l'aggiudicazione del bando di gara per l'affidamento della realizzazione e gestione di un campo boe comunale di 40 mila mq. nel comune di Santa Marina Salina.
L'opera, fortemente voluta dall'Amministrazione LO SCHIAVO, diventa uno degli strumenti migliori per l'offerta turistica dei natanti e per la salvaguardia ambientale del mare.
"Sono felicissimo - afferma il sindaco Massimo di essere riuscito a raggiungere questo importante risultato. Detta opera, così come è stata prevista, è stata pensata principalmente per la salvaguardia della prateria di poseidonia presente nei nostri fondali coniugando anche l'accoglienza in sicurezza dei numerosissimi natanti presenti nel nostro mare.
La regolamentazione del nostro mare (iter durato ben sei anni), permetterà anche la soluzione di numerose altre problematiche come quella dello smaltimento dei rifiuti delle imbarcazioni che sostano alla fonda. Inoltre, l'offerta economica che il Comune introiterà nel bilancio comunale sarà una fondamentale boccata d'ossigeno che si trasformerà in nuovi servizi offerti a residenti e turisti.
La realizzazione di quello che parrebbe essere il primo grande campo boe comunale presente in Sicilia - continua il sindaco Lo Schiavo- potrebbe essere da esempio al fine di evitare nuove cementificazioni del mare, dando invece allo stesso mare la doverosa salvaguardia che merita e al contempo ospitare a impatto zero le imbarcazioni che visitano le nostre isole. Campi boe più piccoli realizzati con questa logica, dovrebbero essere presenti in più localita' delle isole e cio' al fine di evitare soste selvagge nei nostri paradisi costieri. Adesso non ci resta che sperare in quella che è per me è la tanto auspicata e desiderata realizzazione dell'area marina protetta delle Eolie, unico strumento per la tutela del nostro meraviglioso mare e di coloro che da esso traggono benefici"
NOTA DEL DIRETTORE - Il bando se lo è aggiudicato la Castalia di Roma, unica società partecipante. Ha offerto un aumento del 20% del canone annuo da versare al comune di Santa Marina Salina. Canone che era a base d'asta di Euro 25.000,00 annui. La ditta si farà carico della realizzazione dell'impianto e lo gestirà sino al 2020 e ha dichiarato che intende avvalersi dell'opera delle ditte locali. In un momento di crisi sicuramente una gran bella notizia
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Si sono uniti in matrimonio oggi Giovanni Paino e Cassandra Finocchiaro. Auguri!
Giovanni Paino e Cassandra Finocchiaro
Stromboli. Turista francese cade e riporta lesioni plurime ad un rene. Equipe del Papardo gli salva la vita
Un delicatissimo intervento al rene, eseguito presso l’ospedale "Papardo" di Messina, dal responsabile della struttura complessa dell’unità operativa di urologia dott. Francesco Mastroeni e dalla sua equipe, ha consentito di salvare la vita ad una turista francese .
La donna, giunta al pronto soccorso del “Papardo” con l'elicottero del 118, era stata prelevata dal mezzo di soccorso a Stromboli dove era stata "protagonista" di una accidentale e rovinosa caduta.
La donna, giunta al pronto soccorso del “Papardo” con l'elicottero del 118, era stata prelevata dal mezzo di soccorso a Stromboli dove era stata "protagonista" di una accidentale e rovinosa caduta.
La turista, arrivata al nosocomio messinese in stato di shock e con la diagnosi di una gravissima lesione renale e traumi ossei plurimi, è stata sottoposta immediatamente alla Tac che permetteva di evidenziava plurime lesioni al rene destro con danno vascolare e collegata grave anemizzazione.
Trasferita in sala operatoria è stata rianimata dall’anestesista di emergenza, dottor Marcello Aricò e sottoposta, con urgenza, ad un delicatissimo intervento di asportazione del rene plurilesionato dal dottor Mastroeni e dalla sua equipe composta dai colleghi Antonino Isgro’ e Carmelo Basilicò.
L’intervento tempestivo e la professionalità di quanti, ai vari livelli, sono entrati in contatto con la vacanziera francese ha permesso - come anticipato- di salvargli la vita.
La donna era giunta a Stromboli con un gruppo di escursionisti per scalare il vulcano omonimo.
La donna era giunta a Stromboli con un gruppo di escursionisti per scalare il vulcano omonimo.
Workshop "Futurelights...sulla riqualificazione delle cave di pomice": Il video della relazione del 1° gruppo di lavoro
Proseguiamo, grazie a Matteo Salin di Eolnet, nella pubblicazione degli interventi al workshop sulla riqualificazione delle cave di pomice. Oggi: Il video della relazione del 1° gruppo di lavoro
"Pescando" nell'archivio video di Eolienews - Scuola calcio estiva '13 Ludica Lipari: Piccoli eoliani crescono
Trentaquattresima puntata della nostra rubrica. Oggi: Scuola calcio estiva '13 Ludica Lipari: Piccoli eoliani crescono
Accadde oggi...alle Eolie e nel mondo
5/10/2011
Incidente mortale a Pirrera. Perde la vita l'amico Fabio Brach
http://eolienews.blogspot.it/2011/10/incidente-mortale-pirrera-perde-la-vita.html
5/10/1954
Trieste torna italiana
I governi di Italia, del Regno Unito, degli Stati Uniti e di Jugoslavia firmano a Londra un Memorandum di intesa sul territorio libero di Trieste. Il 26 ottobre successivo, con l'arrivo in città di reparti dell'esercito italiano, Trieste tornerà all'Italia dopo quasi nove anni di amministrazione anglo-americana.
Incidente mortale a Pirrera. Perde la vita l'amico Fabio Brach
http://eolienews.blogspot.it/2011/10/incidente-mortale-pirrera-perde-la-vita.html
5/10/1954
Trieste torna italiana
I governi di Italia, del Regno Unito, degli Stati Uniti e di Jugoslavia firmano a Londra un Memorandum di intesa sul territorio libero di Trieste. Il 26 ottobre successivo, con l'arrivo in città di reparti dell'esercito italiano, Trieste tornerà all'Italia dopo quasi nove anni di amministrazione anglo-americana.
martedì 4 ottobre 2016
Assicurazione auto: ora basta esibire il certificato assicurativo in digitale o copia stampata del digitale stesso
Novità importante nell’ambito dell’assicurazione auto: il Ministero dell’Interno ha infatti emanato una circolare nella quale autorizza gli automobilisti a esibire il contrassegno assicurativo anche in formato digitale, quindi su smartphone o tablet, o con una copia stampata del formato digitale stesso.
Nella circolare il Ministero richiama il provvedimento dell’IVASS(l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) n.41 del 22 dicembre 2015, con modifica dell’art.10, comma 5, del Regolamento del 2010 per le modalità di rilascio e caratteristiche del certificato di assicurazione. La modifica prevede che “nel caso di stipulazione di contratti di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, la trasmissione del certificato di assicurazione avviene su supporto cartaceo tramite posta o, ove il contraente abbia manifestato il consenso ai sensi del comma 2, su supporto durevole, anche tramite posta elettronica“.
Per effetto della modifica, in sede di controllo, può essere esibito agli organi di polizia stradale anche un certificato di assicurazione in formato digitale o una stampa non originale del formato digitale stesso, senza che il conducente possa essere sanzionato per il mancato possesso dell’originale del certificato di assicurazione obbligatoria ai sensi del combinato disposto dell’art. 180, comma I, lettera d) e art. 180, comma 1, C.d.S o senza che, ai sensi dell’art. 180, comma 8 , C.d.S., possa essere richiesta la successiva esibizione di un certificato originale in formato cartaceo.
La novità è decisamente utile: come accennato, le compagnie assicurative rilasciano il certificato cartaceo via posta, cosa che può creare problemi. Adesso, però, basterà esibire il certificato digitale o una sua copia. Sarà quindi lecito, ad esempio, sfruttare la mail nella quale si è ricevuto il certificato, magari in PDF, per esibirlo o mostrare la versione stampata, magari dalla specifica pagina internet che ogni assicurato ha sul sito delle varie compagnie assicurative (in genere denominata Area Clienti o Area Riservata), pagina dove sono mostrate le polizze sottoscritte, compresa quella dell’auto.
Ricordiamo che dallo scorso 15 ottobre non è più obbligatorio esibire il ‘tagliandino’ dell’assicurazione sul parabrezza, una situazione che ha reso sempre più problematico certificare se i veicoli siano realmente coperti da assicurazione. In teoria sarebbero dovuti entrare in azione i controlli elettronici con verifica incrociata con la targa ma finora mancano i decreti attuativi che permettano di effettuarli tramite i vari tutor o autovelox, ‘bloccati’ dal mancato via libera ministeriale. A ringraziare, così, sono soprattutto i proprietari dei 4 milioni di mezzi che circolano in Italia senza Rca.
Nella circolare il Ministero richiama il provvedimento dell’IVASS(l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) n.41 del 22 dicembre 2015, con modifica dell’art.10, comma 5, del Regolamento del 2010 per le modalità di rilascio e caratteristiche del certificato di assicurazione. La modifica prevede che “nel caso di stipulazione di contratti di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, la trasmissione del certificato di assicurazione avviene su supporto cartaceo tramite posta o, ove il contraente abbia manifestato il consenso ai sensi del comma 2, su supporto durevole, anche tramite posta elettronica“.
Per effetto della modifica, in sede di controllo, può essere esibito agli organi di polizia stradale anche un certificato di assicurazione in formato digitale o una stampa non originale del formato digitale stesso, senza che il conducente possa essere sanzionato per il mancato possesso dell’originale del certificato di assicurazione obbligatoria ai sensi del combinato disposto dell’art. 180, comma I, lettera d) e art. 180, comma 1, C.d.S o senza che, ai sensi dell’art. 180, comma 8 , C.d.S., possa essere richiesta la successiva esibizione di un certificato originale in formato cartaceo.
La novità è decisamente utile: come accennato, le compagnie assicurative rilasciano il certificato cartaceo via posta, cosa che può creare problemi. Adesso, però, basterà esibire il certificato digitale o una sua copia. Sarà quindi lecito, ad esempio, sfruttare la mail nella quale si è ricevuto il certificato, magari in PDF, per esibirlo o mostrare la versione stampata, magari dalla specifica pagina internet che ogni assicurato ha sul sito delle varie compagnie assicurative (in genere denominata Area Clienti o Area Riservata), pagina dove sono mostrate le polizze sottoscritte, compresa quella dell’auto.
Ricordiamo che dallo scorso 15 ottobre non è più obbligatorio esibire il ‘tagliandino’ dell’assicurazione sul parabrezza, una situazione che ha reso sempre più problematico certificare se i veicoli siano realmente coperti da assicurazione. In teoria sarebbero dovuti entrare in azione i controlli elettronici con verifica incrociata con la targa ma finora mancano i decreti attuativi che permettano di effettuarli tramite i vari tutor o autovelox, ‘bloccati’ dal mancato via libera ministeriale. A ringraziare, così, sono soprattutto i proprietari dei 4 milioni di mezzi che circolano in Italia senza Rca.
Area Marina Protetta. Si o no? Vota il nostro sondaggio su fb
Chiuso il sondaggio politico, Eolienews ve ne propone un altro. L'argomento è uno di quelli "caldi" in questo momento nelle Eolie.
Area Marina Protetta delle Eolie. Siete favorevoli o contrari alla sua istituzione?
Il sondaggio si chiuderà il 16 Ottobre. Per votare il sondaggio cliccare su questo link https://www.facebook.com/groups/eolienews/.
Area Marina Protetta delle Eolie. Siete favorevoli o contrari alla sua istituzione?
Il sondaggio si chiuderà il 16 Ottobre. Per votare il sondaggio cliccare su questo link https://www.facebook.com/groups/eolienews/.
Sarete "dirottati" sulla pagina dove si trova il sondaggio e potrete votare. Grazie!
Art.1 torna a parlare di "incapacità politica" di Giorgianni
La questione del mega parcheggio come quella delle biglietterie ha un comune denominatore,l'incapacità politica di un sindaco che,da quello che si legge,continua a creare danni alla comunità per il mancato introito determinato dalla assenza di un regolare contratto di locazione. Dopo più di due anni dal mandato "in bianco" ricevuto da un consiglio comunale distratto,questa amministrazione non è stata in grado di creare le condizioni per determinare una nuova importante entrata finanziaria per le casse di un comune che accumula solo debito fuori bilancio. L'ennesima incompiuta per un sindaco spot che gira per il paese in cerca di nuovi crediti politici per continuare un percorso amministrativo ritenuto da tanti il peggiore dal dopoguerra. Anche sulla questione relativa al mega parcheggio ribadiamo la necessita di individuare una soluzione idonea a offrire servizi utili alla cittadinanza dodici mesi l'anno. Secondo noi bisogna, in tempi celeri,pensare seriamente anche alla gestione “in house” della struttura, effettuata direttamente dal Comune di Lipari, prevedendo un sistema di controllo e di sorveglianza degli accessi mediante videocamere a circuito chiuso e,nel rispetto di una seria programmazione,l'ampliamento della stessa struttura per limitare i disagi estivi causati da un eccessivo flusso veicolare ancora non regolamentato da norme rigide che ne impediscano la circolazione.
Art.1
L'attore Adrian Grenier sposa le iniziative dell' AIPF - Aeolian Islands Preservation Fund
AIPF - Aeolian Islands Preservation Fund si è legato all'attore Adrian Grenier, creatore della Lonely Whale Foundation, per una rete globale di attività e scambio di dati per la salvaguardia degli ecositemi marini più fragili, partendo proprio dalle Isole Eolie.
Grazie all'inizitativa di Luca Del Bono, co-founder di AIPF, l'Aeolian Islands Preservation Fund ha lanciato un think tank sulle ormai non più dilazionabili attività ed azioni a salvaguardia dell'ecosistema marino delle Isole Eolie e stringe alleanza con l'attore Adrian Grenier, amatissima star e creatore della Lonely Whale Foundation per una azione comune e la creazione di una rete globale di iniziative a favore di programmi condivisi.
Il think tank AIPF si è svolto questo weekend a Salina, presso il Capofaro Resort, di seguito all'impresa della traversata dello Stretto di Messina realizzata da Adrian Grenier con Richard Branson, per sollecitare l'attenzione sulle istanze della salvaguardia degli oceani ed è stata la occasione per organizzare un incontro fra esperti locali e mondiali per parlare di preservazione marina e comunicazione strategica sui temi ambientali legati al grande blu. Anche l'Hotel Signum ha contribuito al successo dell'iniziativa, mettendo a disposizione la propria struttura per il team dell'AIPF.
Hanno partecipato all'AIPF Think Tank anche Allison Perry di Oceana, esperta di Habitat Mapping nel Mediterraneo e negli Oceani; Andrea Morello, presidente di Sea Shepherd Italia; Mariasole Bianco di IUCN e Worldrise Ngo, appena rientrata dalla conferenza mondiale sulle aree marine protette alle Hawaii; Rory Moore di BLUE Marine Foundation e le biologhe italiane Monica Blasi, esperta di Filicudi Wildlife Conservation e Giulia Bernardi che sta concludendo il suo PHD sul censimento subacqueo delle specie ittiche a Salina.
Il Think Tank, coordinato da Federica Tesoriero è servito per creare awearness e per condividere strategie per la preservazione del mare intorno alle Isole Eolie, in previsione della futura istituzione dell'area marina protetta, da troppo tempo promessa e in fase di attivazione da parte dalle amministrazioni locali. Questo think tank segue l'incontro che l'AIPF ha organizzato in Agosto sull'Isola di Panarea con il Ministro dell'ambiente e della tutela della terra e del mare, On. Gian Luca Galletti, a cui hanno partecipato anche tutti gli stakeholders locali, fondamentali per la buona riuscita di questo progetto.
Sono stati confrontati modelli funzionali di aree marine protette in tutto il mondo, dal Messico al El Hierro, che funzionano e apportano benefici economici importanti alle Comunità che collaborano alla salvaguardia del proprio territorio. In particolare a El Hierro sono stati proprio i pescatori a zonizzare le riserve di pesca e a proteggere le proprie risorse ittiche.
Come già altre personalità internazionali, fra cui le artiste Natalie Imbruglia e Noa, anche Adrian Grenier si è entusiasmato nel vedere la bellezza unica al mondo delle nostre isole, ma è anche rimasto sconvolto dopo un'immersione alla Grotta dei Gamberi, vedendo come il nostro bellissimo mare sia eccessivamente impoverito.
Dalla 2 giorni parte quindi un appello internazionale: preservare le Isole Eolie attraverso una collaborazione virtuosa fra la comunità locale, i pescatori, i diportisti e le municipalità; proteggere l'Arcipelago Eoliano significa salvaguardare le preziose risorse naturali, permettendo alle future generazioni di poter godere appieno della ricchezza di questo mare unico nel Mediterraneo e sviluppare sempre di più i benefici di un turismo responsabile e sostenibile, che porta ricchezza alle comunità senza depauperare l'ambiente!.
Grazie all'inizitativa di Luca Del Bono, co-founder di AIPF, l'Aeolian Islands Preservation Fund ha lanciato un think tank sulle ormai non più dilazionabili attività ed azioni a salvaguardia dell'ecosistema marino delle Isole Eolie e stringe alleanza con l'attore Adrian Grenier, amatissima star e creatore della Lonely Whale Foundation per una azione comune e la creazione di una rete globale di iniziative a favore di programmi condivisi.
Il think tank AIPF si è svolto questo weekend a Salina, presso il Capofaro Resort, di seguito all'impresa della traversata dello Stretto di Messina realizzata da Adrian Grenier con Richard Branson, per sollecitare l'attenzione sulle istanze della salvaguardia degli oceani ed è stata la occasione per organizzare un incontro fra esperti locali e mondiali per parlare di preservazione marina e comunicazione strategica sui temi ambientali legati al grande blu. Anche l'Hotel Signum ha contribuito al successo dell'iniziativa, mettendo a disposizione la propria struttura per il team dell'AIPF.
Hanno partecipato all'AIPF Think Tank anche Allison Perry di Oceana, esperta di Habitat Mapping nel Mediterraneo e negli Oceani; Andrea Morello, presidente di Sea Shepherd Italia; Mariasole Bianco di IUCN e Worldrise Ngo, appena rientrata dalla conferenza mondiale sulle aree marine protette alle Hawaii; Rory Moore di BLUE Marine Foundation e le biologhe italiane Monica Blasi, esperta di Filicudi Wildlife Conservation e Giulia Bernardi che sta concludendo il suo PHD sul censimento subacqueo delle specie ittiche a Salina.
Il Think Tank, coordinato da Federica Tesoriero è servito per creare awearness e per condividere strategie per la preservazione del mare intorno alle Isole Eolie, in previsione della futura istituzione dell'area marina protetta, da troppo tempo promessa e in fase di attivazione da parte dalle amministrazioni locali. Questo think tank segue l'incontro che l'AIPF ha organizzato in Agosto sull'Isola di Panarea con il Ministro dell'ambiente e della tutela della terra e del mare, On. Gian Luca Galletti, a cui hanno partecipato anche tutti gli stakeholders locali, fondamentali per la buona riuscita di questo progetto.
Sono stati confrontati modelli funzionali di aree marine protette in tutto il mondo, dal Messico al El Hierro, che funzionano e apportano benefici economici importanti alle Comunità che collaborano alla salvaguardia del proprio territorio. In particolare a El Hierro sono stati proprio i pescatori a zonizzare le riserve di pesca e a proteggere le proprie risorse ittiche.
Come già altre personalità internazionali, fra cui le artiste Natalie Imbruglia e Noa, anche Adrian Grenier si è entusiasmato nel vedere la bellezza unica al mondo delle nostre isole, ma è anche rimasto sconvolto dopo un'immersione alla Grotta dei Gamberi, vedendo come il nostro bellissimo mare sia eccessivamente impoverito.
Dalla 2 giorni parte quindi un appello internazionale: preservare le Isole Eolie attraverso una collaborazione virtuosa fra la comunità locale, i pescatori, i diportisti e le municipalità; proteggere l'Arcipelago Eoliano significa salvaguardare le preziose risorse naturali, permettendo alle future generazioni di poter godere appieno della ricchezza di questo mare unico nel Mediterraneo e sviluppare sempre di più i benefici di un turismo responsabile e sostenibile, che porta ricchezza alle comunità senza depauperare l'ambiente!.
I risultati del nostro sondaggio : "Chi vedete come antagonista di Giorgianni alle prossime amministrative di Lipari?"
Si è chiuso questo nostro sondaggio che avevamo preannunciato non facile e tale si è dimostrato poichè ancora in molti, dalle nostre parti, preferiscono non "metterci la faccia".
Il riscontro, tutto sommato, è stato discreto...anche perchè ad otto mesi dal voto ancora i giochi...così come le idee..sono in fase embrionale di elaborazione.
Comunque il 40,23% dei votanti crede che nessuno dei 4 nomi proposti possa essere l'antagonista di Giorgianni.
Il più accreditato è risultato essere Francesco (Ciccio) Rizzo con il 35,50%
A seguire: Alessandro La Cava (10,65%); Mariano Bruno (8,28%); Nuccio Russo (5,32%)
Il riscontro, tutto sommato, è stato discreto...anche perchè ad otto mesi dal voto ancora i giochi...così come le idee..sono in fase embrionale di elaborazione.
Comunque il 40,23% dei votanti crede che nessuno dei 4 nomi proposti possa essere l'antagonista di Giorgianni.
Il più accreditato è risultato essere Francesco (Ciccio) Rizzo con il 35,50%
A seguire: Alessandro La Cava (10,65%); Mariano Bruno (8,28%); Nuccio Russo (5,32%)
Match Race dell’amicizia a Riposto. Si affermano i ragazzi della Lega Navale di Lipari
Si sono imposti i ragazzi della Lega Navale di Lipari nel “Match Race dell’amicizia” disputatosi domenica a Riposto tra le sezioni della locale Lega Navale e quella liparese. La gara, disputata al meglio delle tre prove, si è tenuta su un percorso a bastone di circa mezzo miglio. Ad avere la meglio - come anticipato, il team liparese formato da Alessia Ferlazzo, Alessia Sciacchitano, Mauro Natoli ed Eric Varro. Grande, ovviamente, la soddisfazione per tutte le componenti della Lega Navale di Lipari
Il cordoglio della famiglia Conti per la dipartita di Nino Quadara
Per la morte di Nino Quadara
Caro "cumpari Ninu", abbiamo fatto quasi cinquant'anni di strada insieme e di grande collaborazione, abbiamo visto i nostri figli crescere e ci siamo battagliati la vita.
Sei stato un grande lavoratore, un agricoltore infaticabile e di grandissima esperienza, per te anche le sere erano buone per coltivare le tue terre.
Con te scompare una parte di quelle irripetibili conoscenze dei nostri contadini di quello "che portava la terra" per la migliore produzione.
Rimani indimenticabile per noi famiglia Conti e per tutti i nostri collaboratori di Vulcano e di Lipari.
A Gaetano, Pino, Teresa, Mariella e ai nipoti con tutto l'affetto possibile un'abbraccio e sentitissime condoglianze, Famiglia Conti
Caro "cumpari Ninu", abbiamo fatto quasi cinquant'anni di strada insieme e di grande collaborazione, abbiamo visto i nostri figli crescere e ci siamo battagliati la vita.
Sei stato un grande lavoratore, un agricoltore infaticabile e di grandissima esperienza, per te anche le sere erano buone per coltivare le tue terre.
Con te scompare una parte di quelle irripetibili conoscenze dei nostri contadini di quello "che portava la terra" per la migliore produzione.
Rimani indimenticabile per noi famiglia Conti e per tutti i nostri collaboratori di Vulcano e di Lipari.
A Gaetano, Pino, Teresa, Mariella e ai nipoti con tutto l'affetto possibile un'abbraccio e sentitissime condoglianze, Famiglia Conti
Patto per il sud. Crocetta farà conferenza stampa giovedì a Lipari
Giovedi prossimo alle 11 e 30 il presidente della Regione, Rosario Crocetta terrà una conferenza stampa. L'argomento è quello dei finanziamenti previsti per le Eolie nell'ambito del Patto per il Sud.
Crocetta, poi, dovrebbe raggiungere Filicudi
Crocetta, poi, dovrebbe raggiungere Filicudi
"Pescando" nell'archivio video di Eolienews: Marcia per la vita (Luglio 2013)
Trentatreesima puntata della nostra rubrica. Oggi: Marcia per la vita (Luglio 2013)
Workshop "Futurelights...sulla riqualificazione delle cave di pomice": Il video dell'intervento di Del Bono
Proseguiamo, grazie a Matteo Salin di Eolnet, nella pubblicazione degli interventi al workshop sulla riqualificazione delle cave di pomice. L'intervento di Del Bono
Accadde oggi...alle Eolie e nel mondo
4/10/2014
Anche da Lipari a Roma al Convegno Pellegrinaggio “Cantare la Fede”. (di Franco Ficarra) Notizia e foto su http://eolienews.blogspot.it/…/anche-da-lipari-roma-al-conv
4/10/1957
Primo satellite artificiale nello spazio
L’Unione sovietica sbalordisce il mondo inviando in orbita il primo satellite artificiale, lo Sputnik 1. Il lancio della sfera di alluminio, poco più grande di un pallone da basket, segna l’inizio della conquista dello spazio da parte dell’uomo. Un mese dopo, sempre la Russia, invierà oltre l’atmosfera un secondo ‘’compagno di viaggio’’, lo Sputnik 2 con a bordo il primo essere vivente a gravitare nello spazio, la cagnolina Laika. L’Era spaziale è aperta, Unione sovietica e Stati uniti d’America daranno vita a una corsa per la conquista dello spazio che, nel giro di dodici anni, porterà l’uomo a calpestare il suono lunare.
4/10/1965
Il grido di Paolo VI all'ONU
Su invito del segretario generale delle Nazioni unite, U Thant, Paolo VI parla all’assemblea dell’Onu. Del discorso tenuto dal Santo padre, in occasione del ventesimo anniversario della fondazione dell'Onu, suscita grande emozione la sua esclamazione ‘’…non più la guerra, non più la guerra! La pace, la pace deve guidare le sorti dei Popoli e dell'intera umanità!’’. Ad ascoltare il pontefice nel Palazzo di Vetro sono presenti rappresentanti di tutti gli Stati, tranne l’Albania, proclamatasi primo stato ateo del mondo. Dopo Paolo VI si recheranno all’Onu Giovanni Paolo II nel 1979 e nel 1995 e Benedetto XVI nel 2008.
Anche da Lipari a Roma al Convegno Pellegrinaggio “Cantare la Fede”. (di Franco Ficarra) Notizia e foto su http://eolienews.blogspot.it/…/anche-da-lipari-roma-al-conv
4/10/1957
Primo satellite artificiale nello spazio
L’Unione sovietica sbalordisce il mondo inviando in orbita il primo satellite artificiale, lo Sputnik 1. Il lancio della sfera di alluminio, poco più grande di un pallone da basket, segna l’inizio della conquista dello spazio da parte dell’uomo. Un mese dopo, sempre la Russia, invierà oltre l’atmosfera un secondo ‘’compagno di viaggio’’, lo Sputnik 2 con a bordo il primo essere vivente a gravitare nello spazio, la cagnolina Laika. L’Era spaziale è aperta, Unione sovietica e Stati uniti d’America daranno vita a una corsa per la conquista dello spazio che, nel giro di dodici anni, porterà l’uomo a calpestare il suono lunare.
Il grido di Paolo VI all'ONU
Su invito del segretario generale delle Nazioni unite, U Thant, Paolo VI parla all’assemblea dell’Onu. Del discorso tenuto dal Santo padre, in occasione del ventesimo anniversario della fondazione dell'Onu, suscita grande emozione la sua esclamazione ‘’…non più la guerra, non più la guerra! La pace, la pace deve guidare le sorti dei Popoli e dell'intera umanità!’’. Ad ascoltare il pontefice nel Palazzo di Vetro sono presenti rappresentanti di tutti gli Stati, tranne l’Albania, proclamatasi primo stato ateo del mondo. Dopo Paolo VI si recheranno all’Onu Giovanni Paolo II nel 1979 e nel 1995 e Benedetto XVI nel 2008.
La Voce Eoliana: "Profonda ignoranza e disinformazione su Area Marina Protetta"
Riceviamo dall'Associazione "La voce eoliana" e pubblichiamo
Area Marina Protetta – quanta disinformazione !
Leggiamo da qualche giorno interventi di comuni cittadini – pochi invero – che plaudono alla ipotesi di costituzione di una AMP alle nostre isole.
E’ ovvio che ogni opinione merita rispetto ma ciò non può elidere in democrazia, proprio da amanti dei nostri territori, il nostro diritto a non condividerne l’entusiasmo che appare più il risultato di una grave carenza informativa che di una ponderata presa di coscienza.
I fautori di tale iniziativa parlano infatti, con soddisfazione e nell’ordine:
1) di una opportunità volta a tutelare, finalmente (??!!), l’ambiente marino;
2) di una opportunità di sviluppo turistico ed occupazionale (??!!) per le nostre isole;
3) di una occasione da non perdere per la nostra marineria peschereccia che resterebbe l’unica (??!!) a poter operare nei nostri mari.
Aldilà delle belle parole e dei toni (prematuramente) trionfalistici di tali soggetti non si scorge però nei loro interventi che fosse un atomo (per darne idea dell’ordine di grandezza) di prova circa quanto si sostiene.
Ne deriva, inevitabilmente, una profonda ignoranza sull’argomento da parte della gente comune che deborda ad ogni sillaba di quanto affermato dagli oratori (o scrittori) che ne parlano ( o scrivono) e sulla cui buona fede non si ha motivo di dubitare; riflessione che preoccupa però vieppiù!
Per intenderci: a quanti di noi è stato illustrato nei particolari il contenuto della recente riforma costituzionale sulla quale saremo chiamati ad esprimerci il prossimo 4 dicembre?
I promotori di tale iniziativa si limitano a dirci che essa trasformerà in meglio l’Italia, i detrattori che invece porterà al disastro istituzionale. La scelta è quindi limitata al SI o al NO senza però che alcuno si dia pena di informare nel merito i cittadini italiani; se vogliono – e se ne hanno voglia o i mezzi più adatti – facciano da soli.
Bene, la stessa situazione si sta presentando, pericolosamente, anche nel caso della AMP alle Eolie.
La nostra Associazione, che da anni si batte (e senza falsa modestia possiamo affermare: con concreto successo) per consentire alla cittadinanza di avere piena e concreta cognizione dei problemi delle nostre isole in maniera scevra da pregiudizi o posizioni precostituite, ritiene quindi di doversi fare carico di quanto, a livello istituzionale e di certo associazionismo ambientalistico integralista, viene ammannito agli eoliani in maniera assolutamente distorta pro domo propria.
Preliminarmente non possiamo però esimerci dall’esprimere il nostro più vivo disappunto per avere appreso solo dagli organi di informazione dell’incontro tenutosi presso il Comune di Lipari alcuni giorni addietro – e senza che la cittadinanza abbia avuto la possibilità di intervenire – con esponenti di aggregazioni che certamente non rappresentano i cittadini delle Eolie (che nel 2010 hanno rilasciato alla nostra Associazione oltre 4.000 firme per contrastare – con successo – quell’altra deleteria iniziativa tendente alla costituzione di un parco terrestre che avrebbe definitivamente seppellito ogni possibilità di sviluppo dei nostri territori). Ci auguriamo che tale vulnus sia sanato al più presto e in tal senso sarà richiesta al Sindaco Giorgianni ed alla sua amministrazione una iniziativa urgente perché sia organizzato un incontro pubblico sull’argomento AMP.
Nel merito, e seguendo l’ordine argomentativo superiormente indicato:
1) L’AMP tutela effettivamente l’ambiente marino?
Assolutamente no se non si segue alla lettera quanto previsto dalla legge istitutiva (la n.394 del 1991), e ciò vorrebbe dire precludere quasi completamente la diretta fruizione del mare.
L’impostazione a dir poco integralista di tale legge, della quale è stata chiesta più volte in sede parlamentare una profonda revisione, ha portato nel tempo (e sulla spinta veemente dei territori interessati) le varie AMP a darsi regolamentazioni sempre più “elastiche” ma ciò collide in maniera inconciliabile con le premesse iniziali. Ed ecco che alla originaria zonazione, che prevedeva sostanzialmente tre aree (A – B e C) si sono aggiunte le c.d. “sottozone” e sono venute fuori dal cilindro, ad esempio, le zone B1 e in qualche caso le D. Ma ciò non è bastato a lenire la catastrofe iniziale ed allora si è fatto largamente spazio agli “ingressi a pagamento”. Si paga infatti per navigare (salvo che in zona A ove il divieto è praticamente assoluto fatte salve rare eccezioni per la balneazione da terra), per ancorare, per sostare alla boa e financo per ormeggiare.
Le conseguenze? Chi va per mare per diporto con le imbarcazioni di maggior dimensione – e quindi quelle che dovrebbero avere un maggiore impatto ambientale – appartenendo a categorie di soggetti economicamente più agiate continuerebbero a frequentare il mare nostrum pagando senza problemi il “pizzo di stato”. Tutte le altre imbarcazioni, dal minore impatto ambientale vuoi per motorizzazione che per passeggeri trasportati, migrerebbero verso altri lidi (cosa che già oggi avviene in molti approdi situati nelle vicinanze di AAMMPP) abbandonando le Eolie con un danno per gli operatori del settore a dir poco incalcolabile. Qualche deroga potrà riguardare le imbarcazioni a propulsione elettrica (quante ne avete viste circolare nei nostri mari?) e quelle a vela purchè si muovano…”a propulsione velica” circostanza, quest’ultima, poco praticata – e praticabile – in estate alle Eolie che non godono certo del Meltemi dell’egeo greco.
E quand’anche i “sopravvissuti” (che normalmente, date le dimensioni delle loro imbarcazioni, preferiscono sostare in rada) dovessero ormeggiare ai pontili ( o anche presso l’unico porto turistico eoliano a Santa Marina) non troverebbero alcuna attrezzatura per scaricare le proprie casse nere il cui contenuto continuerebbe ad andare a “beneficio” del nostro mare “protetto” nel quale peraltro scaricano – senza alcuna inibizione ambientalista e salvo smentita – anche i reflui “pretrattati” dei Comuni eoliani presso i quali non è attivo un solo depuratore.
Ma che strana cultura ambientale!
Vien da chiedersi come mai i vari WWF, Legambiente, Mare Vivo, Fondi di Protezione delle Eolie di anglosassone origine et similia non abbiano mai ritenuto più importante rivolgere la loro attenzione a tale problematica. Mah!
E passiamo ad altri argomenti sul punto in disamina.
Accorati cittadini ricordano via web i bei tempi andati quando si andava a pescare da dilettanti per trascorre qualche ora di sano svago in mare mentre oggi si “piange miseria” circa l’entità del pescato. Poi però non si rendono conto di avere, forse inconsciamente ma palesemente, attribuito la responsabilità di tale depauperamento alla pesca professionale sottocosta.
Ma uno dei punti di forza dei sostenitori della AMP non è forse la promessa – anzi la certezza – che proprio i pescatori locali avrebbero il maggior vantaggio dalla sua istituzione ..”perché sarebbe loro riservata in via esclusiva la pesca all’interno della stessa AMP”?
Ora, atteso che la pesca sottocosta (la zonazione di una AMP generalmente non si estende oltre il mezzo miglio dalla costa) risulta già oggi, di fatto, appannaggio esclusivo della marineria locale (non ci pare di aver visto pescherecci nord africani o di altre marinerie italiane operare nell’ambito di tale zona di pesca), non si comprende cosa cambierebbe, sotto tale profilo, con la istituzione della AMP.
Ma state comunque tranquilli, pescatori della domenica, potrete continuare (forse, dipende dal regolamento) ad andar per mare, naturalmente dopo aver ottenuto il nulla osta da parte dell’ente gestore al quale avrete pagato il relativo “pizzo di stato”.
Vorremmo dire quindi al caro concittadino che si lamenta via web del costo del pescato dilettantistico in proporzione alla sua quantità, tanto da essere più conveniente l’acquisto del pesce in pescheria, che una volta istituita l’AMP quel pescato – che resterà di modesta quantità – gli costerà ancora di più. Ci rifletta.
E che dire della stupida (non riusciamo a trovare termine diverso) affermazione di colui che si ritiene soddisfatto dalla riduzione da sei mesi (??!!) ad un solo mese del periodo in cui sarebbe possibile effettuare la pesca subacquea una volta istituita l’AMP?
Forse il soggetto non sa che la pesca subacquea con autorespiratore è comunque – ed ovunque – vietata ex lege oramai da anni mentre quella in apnea è vietata all’interno delle AAMMPP da una, secondo alcuni distorta, interpretazione da parte del Ministero del disposto dell’art.19, comma 3, della legge quadro sulle AMP ( la già richiamata L.n.394/91).
E che dire, infine, delle barche da traffico che in ogni AMP solcano allegramente il mare in continuo e martellante – anche acusticamente visto che allietano i passeggeri con un sound a pieni decibel – ping pong tra la base di partenza e le singole spiagge alle quali possono accedere in quanto autorizzate dall’onnipresente Ente Gestore (ovviamente previo pagamento del “pizzo di stato”).
Un esempio tra i tanti? AMP Costa degli Infreschi e della Masseta, in Campania; porti di partenza: Marina di Camerota, Acciaroli, Sapri, Maratea (Basilicata).
Il de profundis della tutela ambientale visto che il diportista una volta giunto alla meta si ferma per godersi il mare mentre le barche da traffico lo solcano senza soluzione di continuità dall’alba al tramonto rischiando di affettare il malcapitato bagnante….però c’è l’AMP!
Per tornare a casa nostra, in quale rapporto si collocherà il realizzando porto turistico di Rinella, che porterà alla trasformazione definitiva e traumatica di uno degli angoli paesaggisticamente più belli del nostro arcipelago, con l’AMP? Cosa ne pensa l’amministrazione comunale di Leni ove, pare, alcuni cittadini sarebbero oggi invece preoccupati assai dalle cataclismatiche conseguenze della mole di sfinteriche evacuazioni dei passeggeri delle imbarcazioni che solcano i mari salinari?
Ed allora, di cosa stiamo parlando?
Ci vuole solo buona fede ed informazione corretta.
***********
2) L’AMP può essere effettivamente una opportunità di sviluppo economico ed occupazionale per le nostre isole?
Da quanto emerge da studi indipendenti - che, come tali, non provengono da soggetti direttamente interessati (come le varie associazioni ambientaliste che oggi spingono per l’AMP alle Eolie) - pare proprio il contrario.
Un recente studio (2010) eseguito da ben 46 ricercatori della Università di Padova coordinati dal Prof. Andrea Camperio Ciani in collaborazione con l’associazione internazionale per lo studio e la conservazione degli ecosistemi Aps Gea Onlus sul Parco dell’Arcipelago Toscano ha sancito, stando al contenuto della relazione finale indirizzata al Ministero dell’Ambiente, il fallimento del parco (che si estende anche sul mare) nei suoi scopi prioritari: “troppi vincoli e nessun beneficio per chi lavora nell’area protetta”.
E continua, tale relazione, affermando che…”oggi l’opposizione della popolazione al parco è passata da un 50% a un 90-95%”.
E le motivazioni sarebbero le più varie trattandosi, come detto, di un parco sia terrestre che marino: “la proliferazione di cinghiali e mufloni a danno delle attività agricole, l’attivazione di aree marine protette che, a causa dei vincoli imposti, hanno finito per favorire il fenomeno della pesca di frodo, la disparità di trattamento percepita da alcune categorie economiche, anzitutto gli albergatori (ci rifletta e si informi la Federalberghi Eoliana), per chi lavora dentro i confini del parco ed è sottoposto a vincoli e limitazioni ai quali non corrispondono benefici”.
Ma non è finita!
E’ in corso sul sito “AVAAZ.org petizione della comunità” una raccolta di firme per dire un NO secco alla istituzione di altre aree marine protette in Sardegna, vista l’infelice esperienza di quelle già presenti.
Ed ancora, non si comprende come si possa parlare della istituzione di una nuova AMP in Sicilia visto il drastico taglio delle risorse finanziarie attuato dalla Regione, salvo che non si voglia partorire l’ennesimo carrozzone di natura clientelare destinato ad una stentata sopravvivenza infischiandosene del pregiudizio comunque arrecato alle popolazioni locali.
Esemplare la vicenda della AMP di Capo Milazzo. Nel corso dell’incontro tenutosi presso il Comune Mamertino il 01.03 ultimo scorso la cittadinanza ha decisamente manifestato la propria contrarietà alla istituzione del vincolo contestando la zonazione proposta dall’ISPRA che, di fatto, con la istituzione anche di una sottozona Bs, ha sottratto alla fruizione praticamente l’intero promontorio. E significativa appare la decisa presa di posizione dei pescatori professionali che si ritengono particolarmente danneggiati.
Invitiamo i lettori che lo desiderassero ad accedere al sito dell’ISPRA e ricercare la voce “istruttoria tecnica per l’istituzione dell’Area Marina Protetta di Capo Milazzo” ove potranno “toccare con mano” gli innumerevoli vincoli previsti dalla zonazione ed avere conferma che anche nelle zone C non si può muover foglia se non previa autorizzazione dell’Ente gestore (leggasi: previo pagamento del solito “pizzo di stato”).
Vi basta? Ma non è certamente tutto qui, e non sperate che i fautori della AMP ve ne mettano a conoscenza.
Quello sarà compito della nostra Associazione, state tranquilli.
3) L’AMP sarà un vantaggio per la marineria da pesca eoliana?
Sull’argomento abbiamo già avuto modo sopra da dare cenni concreti e, trattandosi di un argomento più tecnico degli altri, saremo ben lieti di incontrare la categoria che comunque pare abbia già preso le distanze dall’entusiasmo fuor di luogo dei fautori della AMP non avendo ancora approfondito la problematica.
E ciò senza contare che parlare della data del 09 novembre - indicata dall’assessore regionale all’Ambiente a conclusione dell’incontro con l’amministrazione comunale di cui si è detto - per la presentazione di una zonazione presso il competente assessorato regionale dimostra il disarmante dilettantismo degli interessati.
La stessa legge istitutiva impone preliminarmente un attento e dettagliato studio del territorio e di tutta una serie di elementi da valutare scientificamente prima di giungere ad una “proposta” di zonazione. Cosa assolutamente carente (rectius: mancante) nel caso di specie.
In assenza quindi di tale ineludibile presupposto, per la cui acquisizione occorreranno mesi, se non anni, l’invito dell’assessore Croce assume la stessa consistenza di un invito ad una gita domenicale fuori porta: portate barbecue e salsiccia. Nient’altro!
Chiediamo scusa ai lettori se ci siamo dilungati forse oltre l’indispensabile, ma al contrario di chi spinge per l’infausta istituzione dell’ennesimo vincolo per le nostre isole, noi vorremmo spiegare i motivi per i quali siamo contrari lasciando poi alla gente di determinarsi liberamente ma solo dopo aver preso conoscenza di tutti gli aspetti che una tale innovazione comporta, nel bene e, soprattutto, nel male.
Ci faremo risentire a brevissimo per informarvi sul contenuto dell’incontro richiesto alla amministrazione comunale liparese e per invitarvi a tutta una serie di incontri informativi che saranno organizzati sia a Lipari e frazioni sia nelle varie isole del nostro arcipelago.
Associazione La Voce Eoliana
Area Marina Protetta – quanta disinformazione !
Leggiamo da qualche giorno interventi di comuni cittadini – pochi invero – che plaudono alla ipotesi di costituzione di una AMP alle nostre isole.
E’ ovvio che ogni opinione merita rispetto ma ciò non può elidere in democrazia, proprio da amanti dei nostri territori, il nostro diritto a non condividerne l’entusiasmo che appare più il risultato di una grave carenza informativa che di una ponderata presa di coscienza.
I fautori di tale iniziativa parlano infatti, con soddisfazione e nell’ordine:
1) di una opportunità volta a tutelare, finalmente (??!!), l’ambiente marino;
2) di una opportunità di sviluppo turistico ed occupazionale (??!!) per le nostre isole;
3) di una occasione da non perdere per la nostra marineria peschereccia che resterebbe l’unica (??!!) a poter operare nei nostri mari.
Aldilà delle belle parole e dei toni (prematuramente) trionfalistici di tali soggetti non si scorge però nei loro interventi che fosse un atomo (per darne idea dell’ordine di grandezza) di prova circa quanto si sostiene.
Ne deriva, inevitabilmente, una profonda ignoranza sull’argomento da parte della gente comune che deborda ad ogni sillaba di quanto affermato dagli oratori (o scrittori) che ne parlano ( o scrivono) e sulla cui buona fede non si ha motivo di dubitare; riflessione che preoccupa però vieppiù!
Per intenderci: a quanti di noi è stato illustrato nei particolari il contenuto della recente riforma costituzionale sulla quale saremo chiamati ad esprimerci il prossimo 4 dicembre?
I promotori di tale iniziativa si limitano a dirci che essa trasformerà in meglio l’Italia, i detrattori che invece porterà al disastro istituzionale. La scelta è quindi limitata al SI o al NO senza però che alcuno si dia pena di informare nel merito i cittadini italiani; se vogliono – e se ne hanno voglia o i mezzi più adatti – facciano da soli.
Bene, la stessa situazione si sta presentando, pericolosamente, anche nel caso della AMP alle Eolie.
La nostra Associazione, che da anni si batte (e senza falsa modestia possiamo affermare: con concreto successo) per consentire alla cittadinanza di avere piena e concreta cognizione dei problemi delle nostre isole in maniera scevra da pregiudizi o posizioni precostituite, ritiene quindi di doversi fare carico di quanto, a livello istituzionale e di certo associazionismo ambientalistico integralista, viene ammannito agli eoliani in maniera assolutamente distorta pro domo propria.
Preliminarmente non possiamo però esimerci dall’esprimere il nostro più vivo disappunto per avere appreso solo dagli organi di informazione dell’incontro tenutosi presso il Comune di Lipari alcuni giorni addietro – e senza che la cittadinanza abbia avuto la possibilità di intervenire – con esponenti di aggregazioni che certamente non rappresentano i cittadini delle Eolie (che nel 2010 hanno rilasciato alla nostra Associazione oltre 4.000 firme per contrastare – con successo – quell’altra deleteria iniziativa tendente alla costituzione di un parco terrestre che avrebbe definitivamente seppellito ogni possibilità di sviluppo dei nostri territori). Ci auguriamo che tale vulnus sia sanato al più presto e in tal senso sarà richiesta al Sindaco Giorgianni ed alla sua amministrazione una iniziativa urgente perché sia organizzato un incontro pubblico sull’argomento AMP.
Nel merito, e seguendo l’ordine argomentativo superiormente indicato:
1) L’AMP tutela effettivamente l’ambiente marino?
Assolutamente no se non si segue alla lettera quanto previsto dalla legge istitutiva (la n.394 del 1991), e ciò vorrebbe dire precludere quasi completamente la diretta fruizione del mare.
L’impostazione a dir poco integralista di tale legge, della quale è stata chiesta più volte in sede parlamentare una profonda revisione, ha portato nel tempo (e sulla spinta veemente dei territori interessati) le varie AMP a darsi regolamentazioni sempre più “elastiche” ma ciò collide in maniera inconciliabile con le premesse iniziali. Ed ecco che alla originaria zonazione, che prevedeva sostanzialmente tre aree (A – B e C) si sono aggiunte le c.d. “sottozone” e sono venute fuori dal cilindro, ad esempio, le zone B1 e in qualche caso le D. Ma ciò non è bastato a lenire la catastrofe iniziale ed allora si è fatto largamente spazio agli “ingressi a pagamento”. Si paga infatti per navigare (salvo che in zona A ove il divieto è praticamente assoluto fatte salve rare eccezioni per la balneazione da terra), per ancorare, per sostare alla boa e financo per ormeggiare.
Le conseguenze? Chi va per mare per diporto con le imbarcazioni di maggior dimensione – e quindi quelle che dovrebbero avere un maggiore impatto ambientale – appartenendo a categorie di soggetti economicamente più agiate continuerebbero a frequentare il mare nostrum pagando senza problemi il “pizzo di stato”. Tutte le altre imbarcazioni, dal minore impatto ambientale vuoi per motorizzazione che per passeggeri trasportati, migrerebbero verso altri lidi (cosa che già oggi avviene in molti approdi situati nelle vicinanze di AAMMPP) abbandonando le Eolie con un danno per gli operatori del settore a dir poco incalcolabile. Qualche deroga potrà riguardare le imbarcazioni a propulsione elettrica (quante ne avete viste circolare nei nostri mari?) e quelle a vela purchè si muovano…”a propulsione velica” circostanza, quest’ultima, poco praticata – e praticabile – in estate alle Eolie che non godono certo del Meltemi dell’egeo greco.
E quand’anche i “sopravvissuti” (che normalmente, date le dimensioni delle loro imbarcazioni, preferiscono sostare in rada) dovessero ormeggiare ai pontili ( o anche presso l’unico porto turistico eoliano a Santa Marina) non troverebbero alcuna attrezzatura per scaricare le proprie casse nere il cui contenuto continuerebbe ad andare a “beneficio” del nostro mare “protetto” nel quale peraltro scaricano – senza alcuna inibizione ambientalista e salvo smentita – anche i reflui “pretrattati” dei Comuni eoliani presso i quali non è attivo un solo depuratore.
Ma che strana cultura ambientale!
Vien da chiedersi come mai i vari WWF, Legambiente, Mare Vivo, Fondi di Protezione delle Eolie di anglosassone origine et similia non abbiano mai ritenuto più importante rivolgere la loro attenzione a tale problematica. Mah!
E passiamo ad altri argomenti sul punto in disamina.
Accorati cittadini ricordano via web i bei tempi andati quando si andava a pescare da dilettanti per trascorre qualche ora di sano svago in mare mentre oggi si “piange miseria” circa l’entità del pescato. Poi però non si rendono conto di avere, forse inconsciamente ma palesemente, attribuito la responsabilità di tale depauperamento alla pesca professionale sottocosta.
Ma uno dei punti di forza dei sostenitori della AMP non è forse la promessa – anzi la certezza – che proprio i pescatori locali avrebbero il maggior vantaggio dalla sua istituzione ..”perché sarebbe loro riservata in via esclusiva la pesca all’interno della stessa AMP”?
Ora, atteso che la pesca sottocosta (la zonazione di una AMP generalmente non si estende oltre il mezzo miglio dalla costa) risulta già oggi, di fatto, appannaggio esclusivo della marineria locale (non ci pare di aver visto pescherecci nord africani o di altre marinerie italiane operare nell’ambito di tale zona di pesca), non si comprende cosa cambierebbe, sotto tale profilo, con la istituzione della AMP.
Ma state comunque tranquilli, pescatori della domenica, potrete continuare (forse, dipende dal regolamento) ad andar per mare, naturalmente dopo aver ottenuto il nulla osta da parte dell’ente gestore al quale avrete pagato il relativo “pizzo di stato”.
Vorremmo dire quindi al caro concittadino che si lamenta via web del costo del pescato dilettantistico in proporzione alla sua quantità, tanto da essere più conveniente l’acquisto del pesce in pescheria, che una volta istituita l’AMP quel pescato – che resterà di modesta quantità – gli costerà ancora di più. Ci rifletta.
E che dire della stupida (non riusciamo a trovare termine diverso) affermazione di colui che si ritiene soddisfatto dalla riduzione da sei mesi (??!!) ad un solo mese del periodo in cui sarebbe possibile effettuare la pesca subacquea una volta istituita l’AMP?
Forse il soggetto non sa che la pesca subacquea con autorespiratore è comunque – ed ovunque – vietata ex lege oramai da anni mentre quella in apnea è vietata all’interno delle AAMMPP da una, secondo alcuni distorta, interpretazione da parte del Ministero del disposto dell’art.19, comma 3, della legge quadro sulle AMP ( la già richiamata L.n.394/91).
E che dire, infine, delle barche da traffico che in ogni AMP solcano allegramente il mare in continuo e martellante – anche acusticamente visto che allietano i passeggeri con un sound a pieni decibel – ping pong tra la base di partenza e le singole spiagge alle quali possono accedere in quanto autorizzate dall’onnipresente Ente Gestore (ovviamente previo pagamento del “pizzo di stato”).
Un esempio tra i tanti? AMP Costa degli Infreschi e della Masseta, in Campania; porti di partenza: Marina di Camerota, Acciaroli, Sapri, Maratea (Basilicata).
Il de profundis della tutela ambientale visto che il diportista una volta giunto alla meta si ferma per godersi il mare mentre le barche da traffico lo solcano senza soluzione di continuità dall’alba al tramonto rischiando di affettare il malcapitato bagnante….però c’è l’AMP!
Per tornare a casa nostra, in quale rapporto si collocherà il realizzando porto turistico di Rinella, che porterà alla trasformazione definitiva e traumatica di uno degli angoli paesaggisticamente più belli del nostro arcipelago, con l’AMP? Cosa ne pensa l’amministrazione comunale di Leni ove, pare, alcuni cittadini sarebbero oggi invece preoccupati assai dalle cataclismatiche conseguenze della mole di sfinteriche evacuazioni dei passeggeri delle imbarcazioni che solcano i mari salinari?
Ed allora, di cosa stiamo parlando?
Ci vuole solo buona fede ed informazione corretta.
***********
2) L’AMP può essere effettivamente una opportunità di sviluppo economico ed occupazionale per le nostre isole?
Da quanto emerge da studi indipendenti - che, come tali, non provengono da soggetti direttamente interessati (come le varie associazioni ambientaliste che oggi spingono per l’AMP alle Eolie) - pare proprio il contrario.
Un recente studio (2010) eseguito da ben 46 ricercatori della Università di Padova coordinati dal Prof. Andrea Camperio Ciani in collaborazione con l’associazione internazionale per lo studio e la conservazione degli ecosistemi Aps Gea Onlus sul Parco dell’Arcipelago Toscano ha sancito, stando al contenuto della relazione finale indirizzata al Ministero dell’Ambiente, il fallimento del parco (che si estende anche sul mare) nei suoi scopi prioritari: “troppi vincoli e nessun beneficio per chi lavora nell’area protetta”.
E continua, tale relazione, affermando che…”oggi l’opposizione della popolazione al parco è passata da un 50% a un 90-95%”.
E le motivazioni sarebbero le più varie trattandosi, come detto, di un parco sia terrestre che marino: “la proliferazione di cinghiali e mufloni a danno delle attività agricole, l’attivazione di aree marine protette che, a causa dei vincoli imposti, hanno finito per favorire il fenomeno della pesca di frodo, la disparità di trattamento percepita da alcune categorie economiche, anzitutto gli albergatori (ci rifletta e si informi la Federalberghi Eoliana), per chi lavora dentro i confini del parco ed è sottoposto a vincoli e limitazioni ai quali non corrispondono benefici”.
Ma non è finita!
E’ in corso sul sito “AVAAZ.org petizione della comunità” una raccolta di firme per dire un NO secco alla istituzione di altre aree marine protette in Sardegna, vista l’infelice esperienza di quelle già presenti.
Ed ancora, non si comprende come si possa parlare della istituzione di una nuova AMP in Sicilia visto il drastico taglio delle risorse finanziarie attuato dalla Regione, salvo che non si voglia partorire l’ennesimo carrozzone di natura clientelare destinato ad una stentata sopravvivenza infischiandosene del pregiudizio comunque arrecato alle popolazioni locali.
Esemplare la vicenda della AMP di Capo Milazzo. Nel corso dell’incontro tenutosi presso il Comune Mamertino il 01.03 ultimo scorso la cittadinanza ha decisamente manifestato la propria contrarietà alla istituzione del vincolo contestando la zonazione proposta dall’ISPRA che, di fatto, con la istituzione anche di una sottozona Bs, ha sottratto alla fruizione praticamente l’intero promontorio. E significativa appare la decisa presa di posizione dei pescatori professionali che si ritengono particolarmente danneggiati.
Invitiamo i lettori che lo desiderassero ad accedere al sito dell’ISPRA e ricercare la voce “istruttoria tecnica per l’istituzione dell’Area Marina Protetta di Capo Milazzo” ove potranno “toccare con mano” gli innumerevoli vincoli previsti dalla zonazione ed avere conferma che anche nelle zone C non si può muover foglia se non previa autorizzazione dell’Ente gestore (leggasi: previo pagamento del solito “pizzo di stato”).
Vi basta? Ma non è certamente tutto qui, e non sperate che i fautori della AMP ve ne mettano a conoscenza.
Quello sarà compito della nostra Associazione, state tranquilli.
3) L’AMP sarà un vantaggio per la marineria da pesca eoliana?
Sull’argomento abbiamo già avuto modo sopra da dare cenni concreti e, trattandosi di un argomento più tecnico degli altri, saremo ben lieti di incontrare la categoria che comunque pare abbia già preso le distanze dall’entusiasmo fuor di luogo dei fautori della AMP non avendo ancora approfondito la problematica.
E ciò senza contare che parlare della data del 09 novembre - indicata dall’assessore regionale all’Ambiente a conclusione dell’incontro con l’amministrazione comunale di cui si è detto - per la presentazione di una zonazione presso il competente assessorato regionale dimostra il disarmante dilettantismo degli interessati.
La stessa legge istitutiva impone preliminarmente un attento e dettagliato studio del territorio e di tutta una serie di elementi da valutare scientificamente prima di giungere ad una “proposta” di zonazione. Cosa assolutamente carente (rectius: mancante) nel caso di specie.
In assenza quindi di tale ineludibile presupposto, per la cui acquisizione occorreranno mesi, se non anni, l’invito dell’assessore Croce assume la stessa consistenza di un invito ad una gita domenicale fuori porta: portate barbecue e salsiccia. Nient’altro!
Chiediamo scusa ai lettori se ci siamo dilungati forse oltre l’indispensabile, ma al contrario di chi spinge per l’infausta istituzione dell’ennesimo vincolo per le nostre isole, noi vorremmo spiegare i motivi per i quali siamo contrari lasciando poi alla gente di determinarsi liberamente ma solo dopo aver preso conoscenza di tutti gli aspetti che una tale innovazione comporta, nel bene e, soprattutto, nel male.
Ci faremo risentire a brevissimo per informarvi sul contenuto dell’incontro richiesto alla amministrazione comunale liparese e per invitarvi a tutta una serie di incontri informativi che saranno organizzati sia a Lipari e frazioni sia nelle varie isole del nostro arcipelago.
Associazione La Voce Eoliana
lunedì 3 ottobre 2016
Canneto. Da domani la restituzione delle opere del concorso "Fantasie di artisti eoliani"
COMUNICATO STAMPA
IL COMITATO DEL CONCORSO “FANTASIE DI ARTISTI EOLIANI”, NEL RINGRAZIARE ANCORA UNA VOLTA I PROTAGONISTI DELLE OPERE PRESENTATE, DESIDERA COMUNICARE CHE, - dal giorno 04 Ottobre e sino al giorno 16 Ottobre c.a. , PROVVEDERA' ALLA RESTITUZIONE DELLE OPERE MESSE IN ESPOSIZIONE, DURANTE LA STAGIONE ESTIVA, PRESSO IL CENTRO SOCIALE COMUNALE DI CANNETO.
PER LE RELATIVE RICHIESTE, SI PREGA CONTATTARE IL SEGUENTE RECAPITO: Tel. 3385463844 (Ninì Giardina)
IL COMITATO
IL COMITATO DEL CONCORSO “FANTASIE DI ARTISTI EOLIANI”, NEL RINGRAZIARE ANCORA UNA VOLTA I PROTAGONISTI DELLE OPERE PRESENTATE, DESIDERA COMUNICARE CHE, - dal giorno 04 Ottobre e sino al giorno 16 Ottobre c.a. , PROVVEDERA' ALLA RESTITUZIONE DELLE OPERE MESSE IN ESPOSIZIONE, DURANTE LA STAGIONE ESTIVA, PRESSO IL CENTRO SOCIALE COMUNALE DI CANNETO.
PER LE RELATIVE RICHIESTE, SI PREGA CONTATTARE IL SEGUENTE RECAPITO: Tel. 3385463844 (Ninì Giardina)
IL COMITATO
Messina: scippa pensionata in pieno centro: immediatamente arrestato dai Carabinieri.
LEGIONE CARABINIERI “SICILIA”
Comando Provinciale di
Messina
__________
Comunicato stampa del 03 ottobre 2016
Nucleo Radiomobile di
Messina
Messina: scippa pensionata
in pieno centro: immediatamente arrestato dai Carabinieri.
Pensava
di poter realizzare un colpo facile ai danni di un’anziana che aveva appena
prelevato 400 euro da uno sportello “Bancomat” della centralissima via Ghibellina.
Non
aveva però fatto i conti con il “pronto
intervento” dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile, che lo individuavano
immediatamente bloccandolo, mentre tentava di dileguarsi, innanzi la Basilica di S. Antonio di via S.
Cecilia.
E’
stato così arrestato TARANTINO Daniele,
18enne di Lascari (PA).
Erano
le 11 di oggi quando una pensionata di 72
anni, dopo aver prelevato 400 euro in banconote di vario taglio ed
averle riposte nella borsa, veniva avvicinata da un giovane in jeans e
maglietta che le strappava la borsa, evidentemente dopo averla osservata e
controllata durante le operazioni di prelievo.
Il
tutto sotto lo sguardo attonito di diversi passanti che, dopo aver soccorso la
vittima in evidente stato di shock, chiamavano il “112” dando l’esatta descrizione
del reo e indicando le vie di fuga .
“Le Gazzelle” del Radiomobile impegnate
nel controllo proprio di quell’area, hanno potuto così nel giro di pochi minuti
individuare il giovane bloccandolo, mentre questi, alla vista delle autoradio, cercava
di allontanarsi allungando il passo mentre si sistemava i pantaloni e gli slip.
Dopo
un primo tentativo di negare ogni responsabilità, il giovane si arrendeva
dinnanzi all’evidenza: infatti, nascosti negli slip, venivano rinvenuti proprio
i 400 euro derubati. La borsa, invece, veniva ritrovata dai Carabinieri poco
distante, dato che il reo se ne era disfatto poco prima durante la fuga.
Fondamentale
in quei concitati momenti è stata la collaborazione dei cittadini che, oltre ad
aver allertato immediatamente il “112” hanno consentito l’esatta ricostruzione della
dinamica dei fatti.
Al via i corsi per guide vulcanologiche ma è polemica sulle selezioni. Annunciate selezioni per un nuovo corso a primavera
di Francesco Vasta (lasicilia.it)
Quindici anni di stallo, adesso, sembrano davvero un lontano ricordo. Non lo sono però le polemiche. Via libera dalla metà di ottobre, infatti, all’atteso corso di formazione per nuove guide vulcanologiche, le uniche figure abilitate a condurre turisti e visitatori fino ai crateri sommitali non solo dell’Etna, ma anche dello Stromboli. Il primo ad essere organizzato in Sicilia, dopo 15 anni di indecifrabili rinvii e schermaglie fra il Collegio regionale delle guide alpine e vulcanologiche, l’ente organizzatore, e la Regione, aperto appunto a venti partecipanti. Le future guide si aggiungeranno ai poco più di trenta uomini già in servizio sui vulcani siciliani, numero giudicato da più parti insufficiente specie rispetto all'auspicato aumento della domanda di turismo naturalistico nell’Isola.
Tanto è l’entusiasmo che il Collegio già rilancia: «In primavera avvieremo le selezioni per un nuovo corso - annuncia il presidente Alfio Ponte - vogliamo creare nuovi posti di lavoro, abbiamo l’ok dell’assessore regionale del Turismo Anthony Barbagallo». Sarà un’occasione di rivalsa soprattutto per gli oltre ottanta aspiranti “professionisti della montagna” che non hanno superato le prove selettive di qualche giorno fa per l’accesso al corso.
È soprattutto fra di loro, in gran parte giovani appassionati di montagna perlopiù uomini - soltanto cinque le donne che hanno fatto domanda, nessuna di loro ce l’ha fatta - con esperienza nel campo dell’escursionismo o degli sport invernali, che c’è chi spera in nuove selezioni. A lasciare insoddisfatti, ci dice qualcuno, è stata la difficoltà della prova teorica, un quiz sulla conoscenza dell’ambiente vulcanico redatto dall’Università di Catania, articolata in «domande da specialisti di scienze naturali» - ma fra i requisiti di partecipazione la laurea non era prevista - e presentata su semplici fogli di carta pinzettati da compilare a penna, forse facilmente alterabili. I quiz avrebbero penalizzato tutti coloro che, nonostante buona performance fisica e conoscenza dell’Etna, «non sono in grado di spiegare cos’è la partenogenesi», uno appunto degli argomenti fra le domande.
«Le domande del quiz erano forse difficili, ma con queste polemiche si sta cercando il pelo nell’uovo», replica Ponte, che si mostra comunque aperto alla possibilità di “correttivi” da apportare al nuovo bando di selezione. Niente quote rosa invece: «Sarebbe discriminante e neanche le prove per diventare maestro di sci le prevedono».
Quindici anni di stallo, adesso, sembrano davvero un lontano ricordo. Non lo sono però le polemiche. Via libera dalla metà di ottobre, infatti, all’atteso corso di formazione per nuove guide vulcanologiche, le uniche figure abilitate a condurre turisti e visitatori fino ai crateri sommitali non solo dell’Etna, ma anche dello Stromboli. Il primo ad essere organizzato in Sicilia, dopo 15 anni di indecifrabili rinvii e schermaglie fra il Collegio regionale delle guide alpine e vulcanologiche, l’ente organizzatore, e la Regione, aperto appunto a venti partecipanti. Le future guide si aggiungeranno ai poco più di trenta uomini già in servizio sui vulcani siciliani, numero giudicato da più parti insufficiente specie rispetto all'auspicato aumento della domanda di turismo naturalistico nell’Isola.
Tanto è l’entusiasmo che il Collegio già rilancia: «In primavera avvieremo le selezioni per un nuovo corso - annuncia il presidente Alfio Ponte - vogliamo creare nuovi posti di lavoro, abbiamo l’ok dell’assessore regionale del Turismo Anthony Barbagallo». Sarà un’occasione di rivalsa soprattutto per gli oltre ottanta aspiranti “professionisti della montagna” che non hanno superato le prove selettive di qualche giorno fa per l’accesso al corso.
È soprattutto fra di loro, in gran parte giovani appassionati di montagna perlopiù uomini - soltanto cinque le donne che hanno fatto domanda, nessuna di loro ce l’ha fatta - con esperienza nel campo dell’escursionismo o degli sport invernali, che c’è chi spera in nuove selezioni. A lasciare insoddisfatti, ci dice qualcuno, è stata la difficoltà della prova teorica, un quiz sulla conoscenza dell’ambiente vulcanico redatto dall’Università di Catania, articolata in «domande da specialisti di scienze naturali» - ma fra i requisiti di partecipazione la laurea non era prevista - e presentata su semplici fogli di carta pinzettati da compilare a penna, forse facilmente alterabili. I quiz avrebbero penalizzato tutti coloro che, nonostante buona performance fisica e conoscenza dell’Etna, «non sono in grado di spiegare cos’è la partenogenesi», uno appunto degli argomenti fra le domande.
«Le domande del quiz erano forse difficili, ma con queste polemiche si sta cercando il pelo nell’uovo», replica Ponte, che si mostra comunque aperto alla possibilità di “correttivi” da apportare al nuovo bando di selezione. Niente quote rosa invece: «Sarebbe discriminante e neanche le prove per diventare maestro di sci le prevedono».
Trasporto studenti pendolari. Il Comune di Lipari da metà ottobre si farà carico delle spese
Da metà ottobre il Comune si farà carico delle spese che sostengono gli studenti pendolari per raggiungere dalle frazioni o dalle isole minori le scuole di Lipari centro, così come quelle sostenute per raggiungere le scuole milazzesi.
Lo ha comunicato stamane, durante una riunione con una nutrita delegazione di 25 mamme, il sindaco Marco Giorgianni. All'incontro ha preso parte anche l'assessore alla Pubblica istruzione, Fabiola Centurrino.
Le famiglie - a più riprese - avevano sollecitato il capo dell'amministrazione a trovare una soluzione alla delicata situazione. Il costo del trasporto degli studenti sia in bus che in aliscafo, infatti, ha pesato ed anche pesantemente, sin dall'inizio dell'anno scolastico, sui bilanci familiari.
Il sindaco - che abbiamo contattato - ha evidenziato che per coprire il costo del trasporto sarà apposta idoneo stanziamento nel redigendo bilancio 2016.
Per quanto riguarda, invece, il rimborso delle spese sostenute in questo primo mese di attività scolastica il sindaco non è stato in grado di dare garanzie ma si è impegnato - se possibile- a trovare una soluzione
Lo ha comunicato stamane, durante una riunione con una nutrita delegazione di 25 mamme, il sindaco Marco Giorgianni. All'incontro ha preso parte anche l'assessore alla Pubblica istruzione, Fabiola Centurrino.
Le famiglie - a più riprese - avevano sollecitato il capo dell'amministrazione a trovare una soluzione alla delicata situazione. Il costo del trasporto degli studenti sia in bus che in aliscafo, infatti, ha pesato ed anche pesantemente, sin dall'inizio dell'anno scolastico, sui bilanci familiari.
Il sindaco - che abbiamo contattato - ha evidenziato che per coprire il costo del trasporto sarà apposta idoneo stanziamento nel redigendo bilancio 2016.
Per quanto riguarda, invece, il rimborso delle spese sostenute in questo primo mese di attività scolastica il sindaco non è stato in grado di dare garanzie ma si è impegnato - se possibile- a trovare una soluzione
E' la liparese Martina Costa la 1° classificata nel concorso provinciale "Messina in belle"
Mora,occhi verdi, lineamenti marcati, è la vincitrice provinciale del 14 ° concorso: MESSINA IN BELLE ed è liparese.
A conquistare l'ambito titolo è la studentessa Martina Costa,15 anni, che l'ha spuntata su un lotto di 850 concorrenti.
Martina ama la fotografia e la natura, le piace viaggiare e scoprire nuovi posti.
Con uno sguardo accattivante ,Martina riesce a suscitare emozioni enormi,i suoi occhi verdi occhi, accompagnano la dolcezza del suo viso.
Martina frequenta la II° classe dell'Istituto Superiore "Conti" (indirizzo: turismo). Una scelta non certo casuale in quanto, oltre a viaggiare, le piacciono le lingue, il francese in particolare.
La giovane liparese ha tanti sogni nel cassetto e spera fortemente di riuscire a concretizzarli tutti.
Non a caso,il suo motto è: "Tutti i sogni sono realizzabili se solo abbiamo il coraggio di seguirli."
A Martina vanno ovviamente le congratulazioni di Eolienews
A conquistare l'ambito titolo è la studentessa Martina Costa,15 anni, che l'ha spuntata su un lotto di 850 concorrenti.
Martina ama la fotografia e la natura, le piace viaggiare e scoprire nuovi posti.
Con uno sguardo accattivante ,Martina riesce a suscitare emozioni enormi,i suoi occhi verdi occhi, accompagnano la dolcezza del suo viso.
Martina frequenta la II° classe dell'Istituto Superiore "Conti" (indirizzo: turismo). Una scelta non certo casuale in quanto, oltre a viaggiare, le piacciono le lingue, il francese in particolare.
La giovane liparese ha tanti sogni nel cassetto e spera fortemente di riuscire a concretizzarli tutti.
Non a caso,il suo motto è: "Tutti i sogni sono realizzabili se solo abbiamo il coraggio di seguirli."
A Martina vanno ovviamente le congratulazioni di Eolienews
Milazzo. Alcuni dei 59 dipendenti comunali assenteisti in "Libera uscita" per allenare la squadra di basket, per fare shopping o farsi massaggiare.
I finanzieri della Compagnia di Milazzo nelle prime ore del mattino di oggi hanno dato esecuzione a cinquantanove misure cautelari personali consistenti nell’obbligo di firma dinanzi alla polizia giudiziaria a carico di altrettanti dipendenti del Comune di Milazzo assenteisti. L’ordinanza è stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto (Me), dr. Fabio Gugliotta.
Le indagini, coordinate dal Procuratore Capo della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, dott. Emanuele Crescenti, e dai Sostituti Procuratori d.ssa Federica Paiola e d.ssa Rita Barbieri, hanno permesso di accertare responsabilità per truffa ai danni dello Stato nei confronti di una parte consistente del personale in servizio presso il palazzo comunale di via Crispi.
L’operazione, ribattezzata “Libera uscita”, è il risultato di una minuziosa attività investigativa protrattasi per diversi mesi ed è stata realizzata anche con l’ausilio di telecamere collocate agli ingressi dell’edificio ove è ubicato l’ente pubblico; queste ultime hanno consentito ai finanzieri di monitorare costantemente sia la zona dove erano collocati gli strumenti per la rilevazione delle presenze del personale che gli ingressi principali.
Grazie alle videoriprese è stato, pertanto, possibile accertare come una buona parte del personale in servizio presso la sede del Comune era solita assentarsi arbitrariamente dal proprio posto di lavoro, riscontrando diffuse e reiterate irregolarità attuate da cinquantanove impiegati. Tale elevato numero di dipendenti corrisponde al trenta per cento del totale di quelli in servizio presso l’ente pubblico in questione, che sono centonovanta.
Le indagini delle Fiamme Gialle mamertine, con il coordinamento del Comando Provinciale di Messina, hanno consentito di scoprire più di mille ore di assenze ingiustificate.
In particolare, è stato rilevato che i dipendenti pubblici denunciati, a piccoli gruppi, si mettevano d’accordo tra loro affinché uno timbrasse i badge magnetici degli altri, consentendo così ai colleghi di arrivare in ritardo, di andare via in anticipo dal posto di lavoro, ovvero di uscire per dedicarsi a faccende personali.
A supporto delle attività di videosorveglianza, sono stati effettuati ulteriori meticolosi accertamenti, quali attività di pedinamento ed osservazione, da cui è emerso che grazie ai fraudolenti sistemi adottati, qualche impiegato trascorreva gran parte dell’orario di servizio al bar mentre altri passeggiavano per le vie commerciali insieme con i colleghi effettuando acquisti.
Tra i casi più eclatanti vi è quello che ha visto coinvolto un dipendente che andava regolarmente ad allenare la sua squadra di basket durante tutto il turno di lavoro, facendosi anche timbrare il badge da altri colleghi e attribuendosi illecitamente in alcuni casi pure le ore di “straordinario”.
In un’altra circostanza, un funzionario, peraltro già membro dell’ufficio per i procedimenti disciplinari del medesimo Comune, anziché essere al lavoro si recava presso un centro di terapia per effettuare una seduta di massaggi.
Attraverso tali comportamenti i dipendenti assenteisti facevano risultare l’orario di servizio come se fosse integralmente osservato; conseguentemente, percepivano indebitamente un profitto ingiusto, ossia la retribuzione ordinaria per l’intera giornata, con danno economico per la pubblica amministrazione, oltre all’evidente disagio per l’utenza, considerato che l’assenza del dipendente dal posto di lavoro può generare rallentamenti nell’espletamento delle pratiche amministrative.
Le risultanze investigative, così come emerse nelle varie fasi delle indagini, sono state successivamente poste in correlazione con i turni di lavoro riportati nei prospetti mensili di ciascun dipendente, acquisiti da parte dei finanzieri milazzesi presso i competenti uffici dell’ente pubblico in questione.
I dipendenti pubblici in esame sono indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato, reato punito con la reclusione da uno a cinque anni. Gli stessi, oltre al procedimento disciplinare da parte dell’amministrazione comunale che, in base alle recenti disposizioni normative prevede anche il licenziamento, saranno chiamati a rispondere anche del risarcimento sia del danno erariale patito dell’ente locale a seguito della mancanza in servizio che di quello d’immagine subito dall’amministrazione pubblica, in considerazione dei disservizi arrecati al buon andamento dell’ufficio.
Le indagini, coordinate dal Procuratore Capo della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, dott. Emanuele Crescenti, e dai Sostituti Procuratori d.ssa Federica Paiola e d.ssa Rita Barbieri, hanno permesso di accertare responsabilità per truffa ai danni dello Stato nei confronti di una parte consistente del personale in servizio presso il palazzo comunale di via Crispi.
L’operazione, ribattezzata “Libera uscita”, è il risultato di una minuziosa attività investigativa protrattasi per diversi mesi ed è stata realizzata anche con l’ausilio di telecamere collocate agli ingressi dell’edificio ove è ubicato l’ente pubblico; queste ultime hanno consentito ai finanzieri di monitorare costantemente sia la zona dove erano collocati gli strumenti per la rilevazione delle presenze del personale che gli ingressi principali.
Grazie alle videoriprese è stato, pertanto, possibile accertare come una buona parte del personale in servizio presso la sede del Comune era solita assentarsi arbitrariamente dal proprio posto di lavoro, riscontrando diffuse e reiterate irregolarità attuate da cinquantanove impiegati. Tale elevato numero di dipendenti corrisponde al trenta per cento del totale di quelli in servizio presso l’ente pubblico in questione, che sono centonovanta.
Le indagini delle Fiamme Gialle mamertine, con il coordinamento del Comando Provinciale di Messina, hanno consentito di scoprire più di mille ore di assenze ingiustificate.
In particolare, è stato rilevato che i dipendenti pubblici denunciati, a piccoli gruppi, si mettevano d’accordo tra loro affinché uno timbrasse i badge magnetici degli altri, consentendo così ai colleghi di arrivare in ritardo, di andare via in anticipo dal posto di lavoro, ovvero di uscire per dedicarsi a faccende personali.
A supporto delle attività di videosorveglianza, sono stati effettuati ulteriori meticolosi accertamenti, quali attività di pedinamento ed osservazione, da cui è emerso che grazie ai fraudolenti sistemi adottati, qualche impiegato trascorreva gran parte dell’orario di servizio al bar mentre altri passeggiavano per le vie commerciali insieme con i colleghi effettuando acquisti.
Tra i casi più eclatanti vi è quello che ha visto coinvolto un dipendente che andava regolarmente ad allenare la sua squadra di basket durante tutto il turno di lavoro, facendosi anche timbrare il badge da altri colleghi e attribuendosi illecitamente in alcuni casi pure le ore di “straordinario”.
In un’altra circostanza, un funzionario, peraltro già membro dell’ufficio per i procedimenti disciplinari del medesimo Comune, anziché essere al lavoro si recava presso un centro di terapia per effettuare una seduta di massaggi.
Attraverso tali comportamenti i dipendenti assenteisti facevano risultare l’orario di servizio come se fosse integralmente osservato; conseguentemente, percepivano indebitamente un profitto ingiusto, ossia la retribuzione ordinaria per l’intera giornata, con danno economico per la pubblica amministrazione, oltre all’evidente disagio per l’utenza, considerato che l’assenza del dipendente dal posto di lavoro può generare rallentamenti nell’espletamento delle pratiche amministrative.
Le risultanze investigative, così come emerse nelle varie fasi delle indagini, sono state successivamente poste in correlazione con i turni di lavoro riportati nei prospetti mensili di ciascun dipendente, acquisiti da parte dei finanzieri milazzesi presso i competenti uffici dell’ente pubblico in questione.
I dipendenti pubblici in esame sono indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato, reato punito con la reclusione da uno a cinque anni. Gli stessi, oltre al procedimento disciplinare da parte dell’amministrazione comunale che, in base alle recenti disposizioni normative prevede anche il licenziamento, saranno chiamati a rispondere anche del risarcimento sia del danno erariale patito dell’ente locale a seguito della mancanza in servizio che di quello d’immagine subito dall’amministrazione pubblica, in considerazione dei disservizi arrecati al buon andamento dell’ufficio.
"Pescando" nell'archivio video di Eolienews .Festa di Porto Salvo. Esibizione scuola Magmarhei (Anno 2013)
Trentaduesima puntata della nostra rubrica. Oggi: Esibizione scuola Magmarhei (Anno 2013)
Workshop "Futurelights...sulla riqualificazione delle cave di pomice": Il video dell'intervento di Skabar
Proseguiamo, grazie a Matteo Salin di Eolnet, nella pubblicazione degli interventi al workshop sulla riqualificazione delle cave di pomice. L'intervento di Skabar
"Furbetti del cartellino" al Comune di Milazzo. Finanza sta eseguendo 59 misure cautelari
I finanzieri della Compagnia di Milazzo, nella mattinata odierna, stanno dando esecuzione a cinquantanove misure cautelari dell’obbligo di firma emesse dal G.I.P. del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto (Me), dott. Fabio Gugliotta, nei confronti di altrettanti dipendenti del Comune di Milazzo assenteisti.
I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà, tra poco, presso la sede del Comando Provinciale di Messina , alla presenza del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, dott. Emanuele Crescenti.
Accadde oggi...alle Eolie e nel mondo
3/10/2014
Lipari. "Ritorno al passato". Giovane donna partorisce in casa. Leggi la notizia su http://eolienews.blogspot.it/…/lipari-ritorno-al-passato-gi…
Lipari. "Ritorno al passato". Giovane donna partorisce in casa. Leggi la notizia su http://eolienews.blogspot.it/…/lipari-ritorno-al-passato-gi…
3/10/2013
Tedeschi trafugano due anfore dalla Secca di Capistello. Bloccati dai carabinieri
http://eolienews.blogspot.it/2013/10/tedeschi-trafugano-due-anfore-dalla.html
3/10/1990
La Germania è una sola
Germania Est e Germania Ovest vengono riunificate dopo quarantacinque anni di separazione. A segnare convenzionalmente l’inizio del processo che porta alla riunificazione dello Stato è la caduta del Muro di Berlino: l’apertura dei varchi di controllo della cinta muraria eretta a Berlino nel 1961. Helmut Kohl viene considerato il principale artefice politico di questo storico risultato.
3/10/1990
Il rapimento del piccolo Augusto
A Perugia, Augusto, 10 anni, figlio del finanziere Dino De Megni, viene rapito a scopo di estorsione. Tenuto prigioniero da una banda di sequestratori sardi per 4 mesi circa nelle campagne vicino a Volterra, il bambino viene liberato il 22 gennaio del 1991 dai Nocs.
http://eolienews.blogspot.it/2013/10/tedeschi-trafugano-due-anfore-dalla.html
3/10/1990
La Germania è una sola
Germania Est e Germania Ovest vengono riunificate dopo quarantacinque anni di separazione. A segnare convenzionalmente l’inizio del processo che porta alla riunificazione dello Stato è la caduta del Muro di Berlino: l’apertura dei varchi di controllo della cinta muraria eretta a Berlino nel 1961. Helmut Kohl viene considerato il principale artefice politico di questo storico risultato.
3/10/1990
Il rapimento del piccolo Augusto
A Perugia, Augusto, 10 anni, figlio del finanziere Dino De Megni, viene rapito a scopo di estorsione. Tenuto prigioniero da una banda di sequestratori sardi per 4 mesi circa nelle campagne vicino a Volterra, il bambino viene liberato il 22 gennaio del 1991 dai Nocs.
domenica 2 ottobre 2016
Concluse a Castellana Sicula le ”Olimpiadi dei First Responders - Soccorsiadi 2016”. Buone le performance dei volontari di Lipari, Leni e Malfa
Si sono concluse a Castellana Sicula (Pa) le ”Olimpiadi dei First Responders - Soccorsiadi 2016”.
Vi hanno parte, tra gli altri, anche le delegazioni del gruppo volontari della Protezione civile del Comune di Lipari (coordinatore Bartolo Bonfante), di Leni, Malfa.
Nelle prove, che hanno riguarderanno tutte le azioni di primo soccorso di fronte a situazioni emergenziali, buone le performance dei tre gruppi eoliani
La manifestazione potrebbe essere istituzionalizzata ed ospitata, di volta in volta, da uno dei comuni siciliani aderenti.
Nelle prove, che hanno riguarderanno tutte le azioni di primo soccorso di fronte a situazioni emergenziali, buone le performance dei tre gruppi eoliani
La manifestazione potrebbe essere istituzionalizzata ed ospitata, di volta in volta, da uno dei comuni siciliani aderenti.
Il 4 Ottobre a San Giuseppe benedizione degli animali
La dottoressa Laura Gulotta ci informa di un evento che si terrà per la prima volta nelle Eolie: la benedizione dei nostri amici animali.
La dottoressa Gulotta ha ottenuto la disponibilità di Don Giuseppe Mirabito. La benedizione si terrà il 4 Ottobre a San Giuseppe prima della Santa Messa delle 17 e 30.
Chiunque potra' portare il proprio od i propri animali.
Chiunque potra' portare il proprio od i propri animali.
Sicuramente una gran bella iniziativa!
Gal "Tirreno-Eolie". Finocchiaro e Lo Cascio all'amministrazione Giorgianni "Persa una buona occasione per tacere".....In coda nostro breve editoriale
Lipari, 2
ottobre 2016
Quando si perde una buona occasione per tacere.
Non avremmo voluto tornare
sulla controversa vicenda dell’adesione al nuovo GAL, ritenendo sufficiente
avere garantito il numero legale in consiglio e consentito dunque l’approvazione,
per rispetto nei confronti di associazioni e imprenditori; tuttavia, essendo
stati menzionati in modo improvvido e con dubbia sintassi nell’ultimo
comunicato diffuso dalla residenza municipale, desideriamo ristabilire alcune
verità che la crescente arroganza di questi interventi – insieme alle ricostruzioni
immaginifiche ed entusiastiche dei fatti – tende a sacrificare in nome di un’incontenibile
esigenza autocelebrativa.
Se “oggi parlano i
fatti”, come rivendica il comunicato, è anche perché gli
scriventi hanno scelto di sorvolare sulle numerose anomalie che hanno
accompagnato l’istruttoria della delibera portata in consiglio dall’amministrazione.
Infatti, la commissione consiliare non ha potuto esaminarla perché – come al
solito – i tempi erano ormai in scadenza; non si è capito a quale dirigente
spettasse di sottoscriverla, perché la stessa è passata con straordinaria
disinvoltura da un settore all’altro; il culmine della vicenda si è raggiunto
con i pareri – mancanti – del ragioniere capo e del revisore dei conti: in un
primo tempo è stato sostenuto che questi non fossero stati richiesti perché non
necessari, per poi scoprire che una richiesta c’era stata, ma avendo avuto un
parere preliminare sfavorevole non era stata reiterata.
Sulla “stima e
fiducia” della maggioranza nei confronti dell’amministrazione, poi, si potrebbe
ragionare a lungo: al momento del voto questa era rappresentata in aula da sette
consiglieri, due dei quali si sono astenuti; dove fossero e cosa pensassero gli
altri sei non è noto, ma – se l’aritmetica non è un’opinione – quando otto
consiglieri si esprimono contro o non presenziano all’approvazione di un
importante strumento di programmazione, è evidente che si tratta di una
maggioranza, diciamo così, minoritaria.
Sarebbe meglio dunque
lasciare la fantasia alla letteratura ed evitare di propinare versioni dei
fatti che sembrano ambientate in una realtà parallela, ma comprendiamo che –
quando quella non virtuale sembra foriera di cattivi presagi – un po’ di fantasia
aiuta a renderla meno indigesta.
dalle residenze
dell’opposizione
Pietro Lo Cascio
Giuseppe Finocchiaro
L'Editoriale - Pubblichiamo questa nota dei consiglieri Finocchiaro e Lo Cascio in rispetto alla "pluralità" e alla correttezza dell'informazione che sempre ci contraddistingue.
Anche se dobbiamo però, purtroppo, privare i nostri lettori del "comunicato diffuso dalla residenza municipale" a proposito del GAL. E questo non certo per volontà nostra.
Evidentemente a palazzo comunale la "pluralità" dell'informazione non esiste. E' già accaduto nel passato (ne abbiamo a suo tempo parlato con il sindaco Giorgianni che ci disse si trattò di un errore) è riaccaduto adesso.
Il comunicato a cui fanno riferimento i consiglieri Finocchiaro e Lo Cascio purtroppo, come abbiamo avuto modo di verificare, non lo abbiamo ricevuto e non potevamo riceverlo visto è stato inviato ad uno solo dei giornalisti di Lipari.
Sarà un caso che i "due esclusi" sono quelli che hanno evidenziato in modo lineare quanto è accaduto in ambito di approvazione dello Statuto? Citando fatti e misfatti e senza "serenate"?
Ognuno, sia chiaro, è libero di scegliersi la "tromba o la grancassa di diffusione" che ritiene più opportuna. Ma su un fatto che riguarda la collettività sarebbe più giusto e logico affidarsi a tutti coloro che informano la nostra comunità.
Ci stupisce e ci sorprende non poco questo "buco" anche conoscendo la serietà dell'assessore ai rapporti con la stampa. Assessore, che sono certo, saprà dare una risposta a quanto accaduto....ma forse questa volta il comunicato non è partito dalle sua mani!
Peccato...però scoprire che esiste ancora la razza ariana!
Ci ha contattato l'assessore Pajno, della quale come sopra evidenziato non avevamo dubbio alcuno sulla sua correttezza, che, anche attraverso una foto inviataci su whatsApp, ci ha mostrato come avesse provveduto ad inviare la mail anche a noi. Solo che, come appare nella sua ricevuta, non è arrivata a destinazione. Ne prendiamo atto ma, al di la dell'operato indiscutibile dell'assessore Pajno, non possiamo certo dire che rientriamo nei favori di questa amministrazione(parliamo di comunicazione di notizie, quelle che non passano attraverso l'assessore Pajno) ne ci teniamo a rientrare...così come non siamo contro...ma solo "liberi" di criticare o di elogiare....senza partito preso!
Ci ha contattato l'assessore Pajno, della quale come sopra evidenziato non avevamo dubbio alcuno sulla sua correttezza, che, anche attraverso una foto inviataci su whatsApp, ci ha mostrato come avesse provveduto ad inviare la mail anche a noi. Solo che, come appare nella sua ricevuta, non è arrivata a destinazione. Ne prendiamo atto ma, al di la dell'operato indiscutibile dell'assessore Pajno, non possiamo certo dire che rientriamo nei favori di questa amministrazione(parliamo di comunicazione di notizie, quelle che non passano attraverso l'assessore Pajno) ne ci teniamo a rientrare...così come non siamo contro...ma solo "liberi" di criticare o di elogiare....senza partito preso!
Raccolta differenziata e costi. Interrogazione del consigliere Gianluca Giuffrè
Al sindaco del Comune di Lipari
Rag. Marco Giorgianni
e.p.c. Al Presidente del Consiglio Comunale
Adolfo Sabatini
Oggetto: Interrogazione consiliare sulla raccolta differenziata dei rifiuti nel territorio del Comune di Lipari.
Gentile Sindaco,
La raccolta differenziata dei rifiuti nel nostro territorio non è decollata e non abbiamo raggiunto la soglia del 65% che ci avrebbe consentito di evitare sanzioni a carico dell’Ente. Il nostro porta a porta prevedeva che ogni inquilino collocasse all’esterno della propria abitazione, nei giorni e negli orari fissati il sacchetto dei rifiuti corrispondente a quello indicato nel programma stabilito. I sacchetti, invece, vengono abbandonati vicino ai contenitori stradali e non davanti l’uscio di casa e quelli riposti correttamente, molto spesso, non rispondono alla tipologia indicata sul calendario di raccolta o sono conferiti in maniera errata. Nelle isole minori dell’arcipelago, poi, il porta a porta non è mai partito veramente. Non voglio parlare di chi dovrebbe effettuare il servizio e di come svolge il lavoro ma penso che la mancanza di una raccolta differenziata fatta bene arreca solo danni alla comunità eoliana. Una differenziata ben organizzata avrebbe consentito al nostro Comune di risparmiare un bel po’ di soldi. Per citare alcune cifre approssimative : Spendiamo oltre 110 Euro per ogni tonnellata di rifiuti trasportati in discarica oltre al costo del mezzo gommato che naturalmente va pagato (parliamo di quasi un milione di Euro all’anno). Poi c’è la nave dedicata che costa altri soldi (milioni?). Con una differenziata come si deve risparmieremmo svariati milioni di euro. Carta , plastica, alluminio e vetro potrebbero viaggiare su normali traghetti di linea mentre l’organico, grazie al compost potrebbe essere trattenuto sulle varie isole diventando una preziosa risorsa. Potremmo così anche noi incentivare chi fa il compostaggio domestico e collettivo con una riduzione della T.A.R.I. che potrebbe arrivare fino al 20% come fanno i nostri colleghi amministratori del Comune di Aci Sant’Antonio . Attraverso il compostaggio si possono ridurre i quantitativi di rifiuti urbani prodotti e si possono ridurre i costi di raccolta, trasporto e conferimento dei rifiuti organici. Si potrebbe promuovere la produzione e l’utilizzo diretto da parte dei privati cittadini del compost e si potrebbe supplire alla carenza di piattaforme idonee.
Ne abbiamo parlato tante volte e so che lei è molto sensibile alla tematica della differenziata e che sta cercando di farla decollare.
Con la presente la interrogo per sapere in che modo l’amministrazione intende affrontare la tematica nello specifico e per capire quando potremo partire con una raccolta differenziata a tutto campo?
La interrogo, inoltre, per sapere come intende risolvere il problema dell’organico e se intende promuovere il compostaggio domestico ?
Inoltre chiedo di sapere quali sono i costi effettivi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani nel territorio del Comune di Lipari e come pensa di ridurre tali costi?
Certo di un suo sollecito riscontro in merito invio:
Distinti Saluti
Gianluca Giuffrè
Consigliere Comunale (Nuovo Giorno)
Rag. Marco Giorgianni
e.p.c. Al Presidente del Consiglio Comunale
Adolfo Sabatini
Oggetto: Interrogazione consiliare sulla raccolta differenziata dei rifiuti nel territorio del Comune di Lipari.
Gentile Sindaco,
La raccolta differenziata dei rifiuti nel nostro territorio non è decollata e non abbiamo raggiunto la soglia del 65% che ci avrebbe consentito di evitare sanzioni a carico dell’Ente. Il nostro porta a porta prevedeva che ogni inquilino collocasse all’esterno della propria abitazione, nei giorni e negli orari fissati il sacchetto dei rifiuti corrispondente a quello indicato nel programma stabilito. I sacchetti, invece, vengono abbandonati vicino ai contenitori stradali e non davanti l’uscio di casa e quelli riposti correttamente, molto spesso, non rispondono alla tipologia indicata sul calendario di raccolta o sono conferiti in maniera errata. Nelle isole minori dell’arcipelago, poi, il porta a porta non è mai partito veramente. Non voglio parlare di chi dovrebbe effettuare il servizio e di come svolge il lavoro ma penso che la mancanza di una raccolta differenziata fatta bene arreca solo danni alla comunità eoliana. Una differenziata ben organizzata avrebbe consentito al nostro Comune di risparmiare un bel po’ di soldi. Per citare alcune cifre approssimative : Spendiamo oltre 110 Euro per ogni tonnellata di rifiuti trasportati in discarica oltre al costo del mezzo gommato che naturalmente va pagato (parliamo di quasi un milione di Euro all’anno). Poi c’è la nave dedicata che costa altri soldi (milioni?). Con una differenziata come si deve risparmieremmo svariati milioni di euro. Carta , plastica, alluminio e vetro potrebbero viaggiare su normali traghetti di linea mentre l’organico, grazie al compost potrebbe essere trattenuto sulle varie isole diventando una preziosa risorsa. Potremmo così anche noi incentivare chi fa il compostaggio domestico e collettivo con una riduzione della T.A.R.I. che potrebbe arrivare fino al 20% come fanno i nostri colleghi amministratori del Comune di Aci Sant’Antonio . Attraverso il compostaggio si possono ridurre i quantitativi di rifiuti urbani prodotti e si possono ridurre i costi di raccolta, trasporto e conferimento dei rifiuti organici. Si potrebbe promuovere la produzione e l’utilizzo diretto da parte dei privati cittadini del compost e si potrebbe supplire alla carenza di piattaforme idonee.
Ne abbiamo parlato tante volte e so che lei è molto sensibile alla tematica della differenziata e che sta cercando di farla decollare.
Con la presente la interrogo per sapere in che modo l’amministrazione intende affrontare la tematica nello specifico e per capire quando potremo partire con una raccolta differenziata a tutto campo?
La interrogo, inoltre, per sapere come intende risolvere il problema dell’organico e se intende promuovere il compostaggio domestico ?
Inoltre chiedo di sapere quali sono i costi effettivi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani nel territorio del Comune di Lipari e come pensa di ridurre tali costi?
Certo di un suo sollecito riscontro in merito invio:
Distinti Saluti
Gianluca Giuffrè
Consigliere Comunale (Nuovo Giorno)
Due sorelle ed un fratello si riabbracciano a Lipari dopo 53 anni
ANSA - Dopo oltre mezzo secolo due sorelle e un fratello originari delle Eolie sono riusciti a riabbracciarsi nuovamente ieri sera da Lipari, l'isola dove sono nati. Dall'ultima volta che si erano visti sono infatti passati per l'esattezza 53 anni: Tina Casamento, la sorella maggiore, lasciò le Eolie adolescente, quando aveva appena 16 anni, per emigrare in Australia, a Melbourne, dove si è poi sposata; la sorella Erminia ed il fratello Antonio, invece, hanno vissuto a Milano.
A causa di una serie di vicissitudini personali non erano mai riusciti a rivedersi, pur continuando a tenersi in contatto.
Ieri sera al porto di Sottomonastero l'atteso incontro condito da baci, abbracci e qualche lacrime di gioia: Tina era arrivata già da una settimana a Lipari con il marito; Erminia ed Antonio sono sbarcati con la loro auto dal traghetto della "Sns".
"Pescando" nell'archivio video di Eolienews. Canneto: Parte iniziale Processione S. Cristoforo (Luglio 2013)
Trentunesima puntata della nostra rubrica. Oggi: Canneto: Parte iniziale Processione S. Cristoforo 2013
Vulcano : Festeggiamenti per i Santi Angeli Custodi
Oggi 2 Ottobre a Vulcano si festeggiano i SS. Angeli Custodi.
Alle ore 17:30 ci sarà la processione del Venerato Simulacro per le vie di Vulcano Piano,
con accompagnamento bandistico alla presenza delle autorità civili e militari.
Al rientro la S. Messa presieduta dal Parroco, infine ci sarà un momento conviviale nella piazza antistante la Chiesa.
Alle ore 17:30 ci sarà la processione del Venerato Simulacro per le vie di Vulcano Piano,
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Al rientro la S. Messa presieduta dal Parroco, infine ci sarà un momento conviviale nella piazza antistante la Chiesa.
Sondaggio sulla pagina fb di Eolienews
Cominciano a circolare i nomi in vista delle prossime amministrative a Lipari. Tra questi nomi (Mariano Bruno, Alessandro La Cava, Francesco (Ciccio) Rizzo, Nuccio Russo chi credete possa essere l'antagonista del sicuro candidato Giorgianni? I nomi sono in ordine alfabetico.
Il sondaggio si chiude domani. Potete dire la vostra connettendovi alla nostra pagina
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