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giovedì 20 agosto 2020
Buone notizie dall'ospedale di Milazzo.
Una bella notizia, finalmente.
Il meccanico della Loveral, Giuseppe Barcellona, rimasto coinvolto nell'incidente del giorno di Ferragosto a Lipari è in decisa ripresa.
Da oggi non è più collegato al ventilatore ed è stato stubato.
Gli auguriamo di riprendersi, nel miglior modo e nel più breve tempo possibile, per tornare a casa dai suoi cari.
Gli auguriamo di riprendersi, nel miglior modo e nel più breve tempo possibile, per tornare a casa dai suoi cari.
Buon Compleanno!
Auguri a Rita Pergolizzi, Maria Saltalamacchia, Chiara Di Stefano, Giovanni Saltalamacchia, Brunella de Luca, Romina Ziino, Cristian Acquaro
Storia eoliana: conosciamola attraverso lo storico G. La Greca. Oggi: Eolo Boccato
Eolo Boccato
Quella di Eolo Boccato, della sua famiglia e
dell’omonima banda partigiana attiva nel Polesine è una storia tragica, come
tragica fu la guerra di liberazione combattuta tra il 1943 e il ‘45 in
conseguenza della rinascita del fascismo nella sua variante repubblicana.
Eolo era nato durante il confino del padre Americo, a
Lipari, il 20 agosto 1918.
Ad Adria, cittadina nel Polesine teatro di aspre lotte sociali, la famiglia Boccato, di cui Eolo
era il secondogenito, rappresentava anche una
micro-comunità che sotto il fascismo non faceva mistero della sua avversione al
regime, testimoniata anche dai nomi scelti per i 14 figli: Euterpe, Eolo,
Esperina, Espero, Elio, Anita, Nirvana, Proteo, Fiamma, Mirta, Sergio, Katia,
Miki, Ili. Una famiglia che, così come fu per quella dei sette fratelli Cervi,
con l’inizio della lotta armata clandestina sarebbe divenuta anche un nucleo di
resistenza che avrebbe alla fine contato ben tre fratelli caduti nel corso
della guerra partigiana.
Il padre Amerigo era
un militante anarchico così come lo era stato il padre Angelo, emigrato in
Brasile nel 1885 in conseguenza della repressione seguita alla Boje, il grande sciopero dei
braccianti del 1882. E fu in Brasile, a
Picacicaba, che era nato Amerigo il 16 luglio del 1892. Operaio “meccanico”, ricco di interessi e autodidatta
tanto che nella sua scheda personale i questurini annotarono che «Non difetta
di intelligenza », gli organi di polizia avevano cominciato ad occuparsi di
Amerigo nel 1917, dopo la rotta di Caporetto, per aver svolto «opera
disfattista attuata inviando fogli e volantini di contenuto anarchico ai
soldati combattenti». Conseguentemente Amerigo «per il suo grado di pericolosità e per ragioni di sicurezza» il 24
dicembre 1917 venne assegnato al confino coatto presso l’isola di Lipari
assieme alla moglie alla primogenita Euterpe ancora neonata.
La carriera di “sovversivo” di Eolo, per la legge ebbe inizio nel novembre del ‘37 quando si rese
contravventore al foglio di via obbligatorio emanato il 24 dello stesso mese
dal Commissario di P.S. di Adria; costretto ad abbandonare la sua città natale,
nel dicembre dello stesso anno venne fermato e denunciato per tentato espatrio
clandestino al valico di Resia all’Adige, e stavolta nei suoi confronti venne
disposto il rimpatrio ad Adria con foglio di via obbligatorio. Dopo pochi mesi,
lasciò nuovamente Adria ma, nell’agosto del ’38, incappò in un nuovo arresto a
Chioggia. Arrivò quindi la guerra, ed Eolo venne arruolato nel 56° Rgt.
Fanteria “Mestre” e, nell’autunno del ‘40, inviato in Istria, a Fiume, e da qui
nell’aprile ‘41 fu mandato in Croazia a combattere la spietata guerra
antipartigiana. Nel maggio, per gravi motivi di salute, Eolo riuscì a farsi
rinviare a casa e successivamente congedare, riprendendo il suo lavoro di
fotografo col padre ed il fratello Espero, il quale però alla fine dell’anno fu
a sua volta costretto a partire militare per il fronte jugoslavo.
Nel novembre ‘42 Eolo venne nuovamente arrestato per una
serie di scritte murali, firmate con falce e martello, apparse nottetempo ad
Adria il 2 ottobre precedente, anche sulla sede del Fascio. Nonostante
l’inesistenza di prove a carico – anche una perquisizione risultò negativa – la
Questura rodigina apparve intenzionata ad incolpare Eolo, definito «figlio di un pericoloso sovversivo e
cresciuto in un clima politicamente malsano», osservando che «negli attuali
momenti, sarebbe opportuno eliminarlo da Adria mercé un rigoroso provvedimento
di polizia che valga d’esempio».
Confinato alle isole Tremiti e successivamente, per
motivi di salute, in Abruzzo a Castelvecchio Subequo, venne liberato il primo
agosto ‘43; un’ulteriore condanna a 5 anni di confino di polizia alle Tremiti
venne spiccata contro di lui nel dicembre, ma nel frattempo Eolo si era dato
alla macchia, unendosi a un gruppo di una ventina di giovani sbandati,
renitenti alla leva della RSI o disertori dell’esercito, che avrebbero dato
vita alla Brigata garibaldina Canton Basso, dal luogo della costituzione.
Il loro primo impegno fu la diffusione clandestina della
stampa antifascista, tanto da impensierire il Prefetto di Rovigo che
nell’aprile ‘44 segnalava l’intensificarsi della «propaganda sovversiva e
antimilitare » nei comuni di Bottrighe, Adria, Ariano, Taglio di Po. Il
passaggio per tale gruppo dalla propaganda alla lotta armata fu reso possibile
dalla diserzione di massa avvenuta il 7 aprile ‘44 di centinaia di soldati e
ufficiali del CXX Battaglione Genio Costruttori di stanza ad Arquà Polesine.
Da quel momento in poi iniziò una spietata guerra senza
quartiere tra i partigiani da una parte, ed i fascisti della Brigate Nere e
della famigerata 2ª Compagnia, detta di Ordine Pubblico, della GNR di Adria,
composta soprattutto da fascisti ripiegati dalla Toscana e dall’Umbria, tanto
che diventeranno tristemente famosi come i
“Pisani”.
Una guerra fatta di agguati, fughe, tradimenti, espropri,
rastrellamenti, deportazioni e rappresaglie, con centinaia di morti da entrambe
le parti, segnata da orrende esecuzioni di massa compiute dai fascisti
repubblicani, come quelle di Villamarzana, di Cavarzere e di Cavanella d’Adige.
Ma, nonostante le difficoltà connesse alla guerriglia, la Banda Boccato dette
più volte prova della sua identità politico-sociale attraverso azioni a
sostegno della popolazione, come in occasione di quella che poi la stampa
avrebbe definito la “beffa di corte Bonaccorsi”, quando s’impadronì di 600
quintali di grano di proprietà del latifondista Bonaccorsi destinati ad essere
inviati in Germania, e li distribuì agli abitanti delle frazioni di Valliera,
Baricetta e Canton Basso.
Eolo ed Elio assistettero, nascosti ed impotenti, alle
torture e all’esecuzione del fratello Espero per mano fascista. i fascisti lo
avevano catturato in seguito ad una delazione
All’alba del primo ottobre 1944, i fascisti della
compagnia O.P. circondarono il fienile, poi dato alle fiamme, dove erano
rifugiati Espero e Silvano Bardella, un giovane sbandato del luogo, e li fecero
prigionieri assieme a un ragazzo di 16 anni Luigi Visentin. Per Espero, oltre
alle percosse, ci furono le torture prolungatesi per ore, per ottenere
informazioni sui fratelli, terminate solo con la sua uccisione a colpi di
moschetto. Dopo morto il suo cadavere fu pugnalato dall’ausiliaria fascista
Anna Maria Cattani, conosciuta come donna
Paola o la
donna nera, che aveva partecipato in prima persona alle
sevizie.
A notte fonda, si narra che Eolo ed Elio e gli altri
compagni penetrarono nel cimitero di Adria per un estremo saluto ad Espero. Da
quel momento, i fascisti della zona non avrebbero potuto più sentirsi sicuri,
perché solo indossare un’uniforme repubblichina poteva significare la condanna
a morte. In particolare Eolo, sulla sua bicicletta e il giubbetto rosso
indosso, divenne il loro incubo e – per cercare di fermarne le azioni e la leggenda
– fu usato ogni mezzo.
Una taglia di 100mila lire spiccata sulla testa di Eolo porto
alla sua morte il 4 febbraio 1945 – a seguito della delazione da parte di una
persona ritenuta affidabile.
a colpo sicuro, i militi dell’O.P. circondarono in
località Piantamelon la fattoria presso cui Eolo e un compagno avevano trovato
riparo e gettarono, dilaniandoli, una carica esplosiva nel tubo di aerazione
del piccolo rifugio interrato dove si erano nascosti.
Non contenti di ciò, con l’ausilio di un medico, decapitarono
i due corpi ed esposero le teste dei due “banditi” nella vetrina del Consorzio
Agrario nel centro di Adria.
Ma i cittadini ebbero a mormorare: «La testa è in
vetrina, ma Boccato cammina».
Alla sua memoria è stata assegnata una
medaglia d’argento per meriti partigiani.
Giorgianni conferma positività ragazza napoletana che è stata in vacanza a Panarea. "Già ieri sera effettuati 60 tamponi sull'isola"
Il live con le dichiarazioni di Giorgianni
Turismo "mordi, sporca e fuggi". Riunione oggi a Stromboli. Sarà costituita associazione.
Si terrà oggi a Stromboli una riunione che avrà come tema la problematica del turismo "mordi, sporca e fuggi" nell'isola
L'ordine del giorno della riunione sarà: Quale turismo per Stromboli?. Quali le iniziative per conciliare le esigenze di tutti?.
Sarà costituita anche una associazione che sarà chiamata " Amo Stromboli"
L'ordine del giorno della riunione sarà: Quale turismo per Stromboli?. Quali le iniziative per conciliare le esigenze di tutti?.
Sarà costituita anche una associazione che sarà chiamata " Amo Stromboli"
mercoledì 19 agosto 2020
Coronavirus: Quarantacinque nuovi casi di positività in Sicilia. Dieci sono migranti
Sono 45 i nuovi casi di Covid19 in Sicilia nelle ultime 24 ore, dieci dei quali a Palermo sono tutti migranti. Il numero più alto si registra a Catania con 23 nuovi casi, la maggior parte individuati attraverso il contact tracing mentre alcuni sono stati trovati positivi al coronavirus nel corso di controlli legati ad attività ospedaliera. Sette nuovi positivi a Ragusa, 2 a Messina e uno ad Agrigento, Siracusa e Trapani. I dati sono stati comunicati dal sistema regionale alla Protezione Civile e resi noti attraverso la scheda report quotidiana del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità. I tamponi eseguiti sono stati 2859. C'è un guarito e un ricoverato in più che porta i pazienti in ospedale a 61.
Brusco aumento dei nuovi casi di Covid in Italia: sono 642 le nuove positività registrate, contro le 403 di ieri, a fronte di un incremento consistente dei tamponi, 71.095 oggi (ieri 53.976). Era dal 23 maggio che non si registravano tanti casi in 24 ore. Il totale sale così a 255.278. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.
Giovane napoletana positiva al Covid-19 dopo una vacanza tra Capri e Panarea. La “denuncia” del padre, noto imprenditore tessile: “Lunghi tempi di attesa per i tamponi ai familiari”
(fonte: telecaprinews.it) Segregati in casa in attesa del tampone: col crescere dei contagi se i casi indice sono sottoposti al controllo in ragionevole arco di tempo, solitamente 24/72 ore, i tempi si allungano invece per i contatti stretti consegnati in isolamento domiciliare in attesa del prelievo nasofaringeo e dell’ esito dell’ esame. È quanto sta accadendo in casa Carbonelli D’ Angelo, nota famiglia di imprenditori del settore tessile a Napoli. «Mia figlia Greta – racconta il patron dell’ azienda Cosimo – era con me e la mia famiglia a Capri ed è partita il 12 per Panarea. È rientrata il 15 e mi ha riferito di accusare la perdita del gusto e dell’ olfatto, sintomi abbastanza chiaramente riconducibili al Covid per cui le ho detto di recarsi, come sintomatica, al Cotugno per una valutazione clinica e per un tampone». Erano i giorni in cui una parte dei test nasofaringei di competenza della Asl Napoli 1 venivano effettuati anche al Cotugno che poi, dal 16 agosto, ha dirottato gli accessi diretti al Frullone presso i truck mobili allestiti dalla Asl. «Mia figlia avrebbe dovuto raggiungermi a Capri, ma non l’ ho fatta partire. Le ho detto di restare a casa in isolamento come era corretto che si facesse e il 17 abbiamo avuto il risultato».
POSITIVA AL COVID Ora la giovane è in isolamento con un po’ di raffreddore. Sintomi blandi in una giovane 21enne sportiva e in ottima salute che non avrà difficoltà a superare il contagio. «Ci preoccupa di più l’ iter che spetta a noi familiari sopportare – aggiunge l’ imprenditore – in famiglia ci sono alcuni anziani, persone come me con stringenti impegni sociali e di lavoro ma ci è stato intimato di stare in isolamento e di attendere. Non sappiano però tempi e modi in cui sarà eseguito il tampone e tutto questo si tramuta in una prigionia che presta il fianco a più di una critica, sia sul piano della gestione clinica, perché se qualcuno fosse positivo potrebbe più precocemente iniziare un monitoraggio dei parametri vitali, sia sul piano psicologico e sociale. Ho centinaia di dipendenti a cui rendere conto che, se fossi positivo, dovrebbero a loro volta essere controllati. Allora mi chiedo: per quale motivo io non posso fare rapidamente un tampone in un punto mobile della Asl o con modalità simili a quanto avviene in altri paesi risolvendo la questione nell’ arco di 24 ore? Perché non posso accedere alla sede della Asl al pari di altre persone asintomatiche e a rischio per eseguire il test?
POSITIVA AL COVID Ora la giovane è in isolamento con un po’ di raffreddore. Sintomi blandi in una giovane 21enne sportiva e in ottima salute che non avrà difficoltà a superare il contagio. «Ci preoccupa di più l’ iter che spetta a noi familiari sopportare – aggiunge l’ imprenditore – in famiglia ci sono alcuni anziani, persone come me con stringenti impegni sociali e di lavoro ma ci è stato intimato di stare in isolamento e di attendere. Non sappiano però tempi e modi in cui sarà eseguito il tampone e tutto questo si tramuta in una prigionia che presta il fianco a più di una critica, sia sul piano della gestione clinica, perché se qualcuno fosse positivo potrebbe più precocemente iniziare un monitoraggio dei parametri vitali, sia sul piano psicologico e sociale. Ho centinaia di dipendenti a cui rendere conto che, se fossi positivo, dovrebbero a loro volta essere controllati. Allora mi chiedo: per quale motivo io non posso fare rapidamente un tampone in un punto mobile della Asl o con modalità simili a quanto avviene in altri paesi risolvendo la questione nell’ arco di 24 ore? Perché non posso accedere alla sede della Asl al pari di altre persone asintomatiche e a rischio per eseguire il test?
NDD di Eolienews - A questo punto, considerando che il padre sostiene che è stata a Panarea dal 12 al 15 agosto, lamentando la sintomatologia al rientro, crediamo, lo speriamo, che, come da prassi, siano state avviate le procedure per allertare chi è entrato in contatto con lei a Panarea.
Nessun allarmismo, l'Italia, basta seguire i vari tg, sta riscontrando molti di questi casi e non potevamo, considerando l'enorme massa di gente che frequenta le Eolie in questo periodo, pensare di restare zona franca.
D'altra parte non è detto, considerando i tempi d'incubazione, che l'abbia contratto a Panarea, anzi è molto probabile che possa averlo contratto altrove. L'importante è che si individuino i contatti per i necessari tamponi
D'altra parte non è detto, considerando i tempi d'incubazione, che l'abbia contratto a Panarea, anzi è molto probabile che possa averlo contratto altrove. L'importante è che si individuino i contatti per i necessari tamponi
Rinella...un "tuffo" dove l'acqua è più blu!
Accade che la sera ci si dimentichi di mettere il freno a mano o inserire la marcia e il giorno dopo si ritrovi l'auto in mare.
E' accaduto a Rinella e a chi, stamane, per primo, ha visto l'auto in mare, è venuto più di un brivido...temendo qualcosa di grave.
Per fortuna..solo uno SPLASH !
E' accaduto a Rinella e a chi, stamane, per primo, ha visto l'auto in mare, è venuto più di un brivido...temendo qualcosa di grave.
Per fortuna..solo uno SPLASH !
Prefetto di Messina raccomanda attenzione anche sui mezzi di navigazione e nei porti. Chissà che ne pensa di questa foto
Ieri pomeriggio si è svolta, in videoconferenza, una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal prefetto di Messina, Maria Carmela Librizzi, alla quale hanno partecipato, oltre ai vertici delle Forze di Polizia, il vicesindaco di Messina e i sindaci di Barcellona Pozzo di Gotto, Letojanni, Lipari, Milazzo, Patti, Sant’Agata Militello e Taormina.
In sede di riunione è stata presa in esame la recente direttiva inviata ai prefetti dal Gabinetto del Ministro dell’Interno in relazione all’evolversi in aumento della situazione epidemiologica recentemente registratosi in varie zone del Paese. Al riguardo il prefetto ha fatto riferimento all’ordinanza del 16 agosto con la quale il Ministro della Salute ha introdotto ulteriori prescrizioni ai fini del contenimento della diffusione del virus, prevedendo la sospensione, all’aperto o al chiuso, delle attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo, lidi, stabilimenti balneari spiagge o in altri luoghi aperti al pubblico e, nel contempo, disponendo l’obbligo, dalle ore 18 alle ore 6, sull’intero territorio nazionale, di usare protezioni delle vie respiratorie anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, vie, lungomari) ove sia più agevole il formarsi di assembramenti. In particolare il prefetto, nel sottolineare la necessità di mantenere alta l’attenzione e di assicurare il rigoroso rispetto delle disposizioni di distanziamento sociale, ha preannunciato l’imminente adozione da parte del questore di Messina di una ordinanza finalizzata a intensificare l’attività di controllo interforze in atto.
Gli amministratori locali presenti all’incontro, pur sottolineando la difficoltà di far comprendere a cittadini e turisti l’obbligatorietà di indossare la mascherina, si sono impegnati a svolgere mirati controlli, compatibilmente con le limitate risorse a disposizione dei Corpi di Polizia Municipale, al fine di verificare il rispetto delle disposizioni impartite dal Ministro della Salute, coinvolgendo anche le associazioni di volontariato.
Il prefetto Librizzi ha quindi rappresentato la necessità di non abbassare la guardia per non vanificare gli sforzi fatti finora da parte dei cittadini e per poter affrontare il più serenamente possibile la ripresa in sicurezza delle attività economiche e sociali una volta terminato il periodo di vacanza estivo.
In proposito il prefetto richiamerà anche l’attenzione di tutti i sindaci della provincia nonché dei comandanti delle Capitanerie di Porto di Messina e Milazzo e del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale per sensibilizzarli sulla necessità di garantire il rigoroso rispetto delle recenti disposizioni anti-Covid anche a bordo dei mezzi di navigazione e all’interno delle strutture portuali.
Guardia costiera di Lipari in soccorso di un bimbo su una barca a vela.
Un bimbo, in vacanza su una barca a vela, insieme alla famiglia, è stato soccorso dalla motovedetta della Guardia Costiera di Lipari e trasferito, insieme alla mamma, al porto di Sottomonastero dove ad attenderlo vi era l'ambulanza del 118.
Il bimbo lamentava forti dolori allo stomaco. Per fortuna, il controllo dell'ospedale ha permesso di appurare si trattasse solo di un forte colpo di calore
Il bimbo lamentava forti dolori allo stomaco. Per fortuna, il controllo dell'ospedale ha permesso di appurare si trattasse solo di un forte colpo di calore
Due soli medici al pronto soccorso dell'ospedale. Una situazione impossibile. Nota del comitato "L'ospedale di Lipari non si tocca"
Questa la nota del comitato ” L’ospedale di Lipari non si tocca” inviata al dott. Paolo La Paglia, al dott. Paolo Cardia, all’ assessore Ruggero Razza e per conoscenza al dott. Vincenzo Compagno.
Con la presente, vi chiediamo per l’ennesima volta di inviare presso l’ospedale di Lipari le unita’ minime necessarie per svolgere un servizio serio ed efficiente, ma sopratutto nel rispetto dei LEA. Da mesi ormai in tutti i modi, prima nelle sedi dell’ URP, alcuni recandosi poi direttamente presso i carabinieri, e molti rivolgendosi agli organi di stampa, denunciano la carenza di personale medico, presso il nostro nosocomio.
Desideriamo ricordarvi che ad oggi 18 agosto, momento significativo della stagione estiva (non stiamo qui a quantificare le presenze turistiche), il Nostro pronto soccorso, può fare affidamento solo su 2 medici, questi in pianta organica dovrebbero essere almeno 7.
Costoro come possono umanamente e professionalmente parlando, continuare a gestire turni e riposi? Come possono continuare a garantire il servizio? Accade cosi, che anche i medici degli altri reparti si trovano costretti a fare turni al pronto soccorso.
La popolazione Eoliana ed i vacanzieri, con la presente, vi chiedono delle risposte, ma che siano risposte concrete.
Con la presente, vi chiediamo per l’ennesima volta di inviare presso l’ospedale di Lipari le unita’ minime necessarie per svolgere un servizio serio ed efficiente, ma sopratutto nel rispetto dei LEA. Da mesi ormai in tutti i modi, prima nelle sedi dell’ URP, alcuni recandosi poi direttamente presso i carabinieri, e molti rivolgendosi agli organi di stampa, denunciano la carenza di personale medico, presso il nostro nosocomio.
Desideriamo ricordarvi che ad oggi 18 agosto, momento significativo della stagione estiva (non stiamo qui a quantificare le presenze turistiche), il Nostro pronto soccorso, può fare affidamento solo su 2 medici, questi in pianta organica dovrebbero essere almeno 7.
Costoro come possono umanamente e professionalmente parlando, continuare a gestire turni e riposi? Come possono continuare a garantire il servizio? Accade cosi, che anche i medici degli altri reparti si trovano costretti a fare turni al pronto soccorso.
La popolazione Eoliana ed i vacanzieri, con la presente, vi chiedono delle risposte, ma che siano risposte concrete.
Il Comitato “L’ospedale di Lipari non si tocca”
“Piano per il Sud e Fiscalità di Vantaggio: quali opportunità per le Isole Minori?" Incontro a Lipari con il ministro Provenzano
Incontro, oggi, mercoledì, 19 agosto alle ore 18:00 presso l’Hotel Residence La Giara dal titolo “Piano per il Sud e Fiscalità di Vantaggio: quali opportunità per le Isole Minori?” .
Interverrà il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale Giuseppe Provenzano insieme agli On.li Pietro Navarra e Franco De Domenico.
L’evento si svolgerà nel rispetto delle disposizioni anti Covid, l’accesso avverrà in modo contingentato sino all’occupazione dei posti disponibili e autorizzati.
martedì 18 agosto 2020
Filicudi, carabinieri interrompono festa in villa. Segnalati e sanzionati due soggetti. In corso indagini per il danneggiamento all'acquedotto.
Era stata organizzata da due soggetti e vi prendevano parte numerosi turisti, la musica ad alto volume arrecava un evidente disturbo alla quiete pubblica.
Gli uomi del maresciallo capo Antonio Coroneo, oltre a segnalare i due, ai sensi dell'art. 659 del codice penale ( Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone), hanno proceduto a sanzionarli poiche’ non rispettavano la normativa anti covid, creando assembramenti.
Tali fenomeni verranno contrastati al fine di non mettere a repentaglio l’incolumità pubblica in questo delicato momento di emergenza sanitaria.
I carabinieri di Filicudi, inoltre, sono impegnati, in queste ore, nelle indagini atte ad individuare e punire l’autore/i del danneggiamento all’acquedotto di contrada Canale.
Filicudi - Canale, gravissimi atti vandalici al serbatoio dell'acqua. Inevitabili disagi per l'utenza
COMUNICATO STAMPA
Apprendiamo dalla ditta
Bel.Mar.Costruzioni srl cui è affidato il servizio di gestione e manutenzione degli
impianti idrici dell’intero territorio comunale che il serbatoio di Contrada Canale,
a Filicudi, è stato oggetto di gravissimi atti vandalici da parte di ignoti che
nel primo pomeriggio di ieri 18 agosto 2020 hanno forzato il cancello
d’ingresso, tranciandone il lucchetto, manomesso e fortemente danneggiato i
motori e le pompe di sollevamento, di recente sostituite.
Tale riprovevole gesto ha determinato la sospensione idrica
per tutte le zone servite dallo stesso serbatoio e dunque si rende noto che,
data soprattutto la difficoltà di reperire i pezzi sostitutivi per via della
chiusura di molte ditte del settore per la pausa estiva, non si può escludere
che i disagi per le utenze potranno protrarsi ancora per qualche tempo, per
quanto sia l’Amministrazione che la ditta Bel.Mar.Costruzioni sono impegnate al
massimo delle proprie forze per tentare di ripristinare anche solo parzialmente
gli impianti per il danno subìto e creare meno disservizi possibile.
“Si tratta di una azione
incomprensibile e vigliacca che oltre a generare gravi disagi alla cittadinanza
di Filicudi e ai numerosi turisti dell’isola determinerà certamente ingenti
costi per l’intera collettività – afferma il vice Sindaco Gaetano Orto -. In un
momento in cui, grazie all’impegno dell’Amministrazione, dei tecnici comunali e
della Ditta che hanno svolto un importante lavoro di programmazione e un
consistente piano di interventi migliorativi sull’idrico in tutte le isole,
stiamo riuscendo ad affrontare la stagione estiva e l’aumento esponenziale di
fabbisogno idrico nel migliore dei modi possibili, nonostante le note criticità,
ed è intollerabile che qualche sconsiderato per chissà quali motivazioni decida
di arrecare un danno tanto enorme su un bene primario quale è l’acqua.”
Profondo rammarico e severa
condanna del gesto sono giunti anche da parte del delegato del Sindaco per
l’Isola di Filicudi Giovanni Rando.
Sull’accaduto, per
l’individuazione dei responsabili, stanno indagando i Carabinieri della
stazione locale, a cui è stata sporta denuncia per attentato a impianti di pubblica
utilità.
L’Amministrazione
Comunale
Niente paura ma coscienza nel proteggerci ! (di Giusi Lorizio)
Abbiamo avuto ed ancora abbiamo un flusso turistico importante e immagino che nessuno di noi creda che questa enorme mole di vacanzieri non abbia portato, anche se inconsapevolmente, il virus dietro di se!
Per questo, Isole Eolie , “proteggetevi”.....non tutti siamo in buona salute e l’offerta sanitaria la conosciamo benissimo!
Usate la mascherina, lavatevi le mani e tentiamo di arginare ció che speriamo e confidiamo possa lasciarci indenni!!!
Le strade si puliranno, il caos svanirà ma noi isolani rimaniamo e siamo un popolo di anziani, dobbiamo rimanere in salute per noi per i nostri nonni, per i nostri figli, per noi stessi!!!
Non bisogna avere paura ma coscienza nel proteggerci!!!
Per questo, Isole Eolie , “proteggetevi”.....non tutti siamo in buona salute e l’offerta sanitaria la conosciamo benissimo!
Usate la mascherina, lavatevi le mani e tentiamo di arginare ció che speriamo e confidiamo possa lasciarci indenni!!!
Le strade si puliranno, il caos svanirà ma noi isolani rimaniamo e siamo un popolo di anziani, dobbiamo rimanere in salute per noi per i nostri nonni, per i nostri figli, per noi stessi!!!
Non bisogna avere paura ma coscienza nel proteggerci!!!
Canneto, sequestro a carico della Loveral
Tre prefabbricati, posizionati dalla Loveral, in assenza delle necessarie autorizzazioni, sono stati posti sotto sequestro a Canneto - San Vincenzo su disposizione del pubblico ministero Matteo De Micheli della Procura della Repubblica di Barcellona.
Il sequestro è avvenuto in un'area in locazione dove la Loveral aveva installato le tre strutture adibendole a spogliatoio, deposito e servizi igienici.
Nei giorni il responsabile dell'Ufficio illeciti del Comune di Lipari, geometra Claudio Beninati, aveva emesso, a carico della società pattese, una ordinanza di smonto delle strutture con contestuale messa in pristino dei luoghi.
Nei giorni il responsabile dell'Ufficio illeciti del Comune di Lipari, geometra Claudio Beninati, aveva emesso, a carico della società pattese, una ordinanza di smonto delle strutture con contestuale messa in pristino dei luoghi.
Presunto caso di Coronavirus: Giorgianni annuncia diretta.
In una nota il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, ha annunciato una diretta su facebook per quanto concerne il presunto caso di Coronavirus a Panarea. La diretta è fissata per le 18
Coronavirus. Giorgianni sul caso della ragazza napoletana "Nessuna comunicazione, prevista per legge, è arrivata da Napoli agli organismi sanitari preposti"
Sul presunto caso di Coronavirus riscontrato su una ragazza napoletana, rientrata da Panarea, e riportato oggi su "Il mattino" di Napoli, abbiamo contattato il sindaco Marco Giorgianni che ci ha dichiarato: "Sino a questo momento nessuna comunicazione è giunta da Napoli alle autorità sanitarie del nostro territorio, con le quali sono costantemente in contatto. Ricordo che la procedura, in caso di positività al Covid - 19, prevede l'obbligatorietà della comunicazione, in modo che si possa attivare la procedura di individuazione delle persone che sono entrate in contatto con il soggetto positivo".
Giorgianni afferma anche che "dalle autorità sanitarie, che chiamo tutte le mattine, non mi è mai arrivata comunicazione di casi positivi nelle Eolie. Ci sono state invece delle quarantene obbligatorie per soggetti che prima di arrivare da noi erano entrati in contatto con persone positive. L'ASP ha fatto il tampone, risultato negativo.
Aggiungo che tutte le persone che hanno sintomi, certificati dalle guardie mediche, dal medico curante o dall'ospedale e che potrebbero fare pensare al Covid - 19, noi non le facciamo partire, inviando i sanitari preposti al loro domicilio per il tampone. È accaduto, ad esempio, su una ragazza che era in barca a Stromboli. Il tampone è, poi, risultato negativo".
Ha anche sottolineato come nei giorni scorsi un giovane eoliano, rientrato il giorno prima da uno dei Paesi inseriti dal Governo nella "black list" e che quindi non aveva l'obbligo dell'isolamento fiduciario, è stato rintracciato ed ha accettato di isolarsi, sottoponendosi al tampone".
Giorgianni afferma anche che "dalle autorità sanitarie, che chiamo tutte le mattine, non mi è mai arrivata comunicazione di casi positivi nelle Eolie. Ci sono state invece delle quarantene obbligatorie per soggetti che prima di arrivare da noi erano entrati in contatto con persone positive. L'ASP ha fatto il tampone, risultato negativo.
Aggiungo che tutte le persone che hanno sintomi, certificati dalle guardie mediche, dal medico curante o dall'ospedale e che potrebbero fare pensare al Covid - 19, noi non le facciamo partire, inviando i sanitari preposti al loro domicilio per il tampone. È accaduto, ad esempio, su una ragazza che era in barca a Stromboli. Il tampone è, poi, risultato negativo".
Ha anche sottolineato come nei giorni scorsi un giovane eoliano, rientrato il giorno prima da uno dei Paesi inseriti dal Governo nella "black list" e che quindi non aveva l'obbligo dell'isolamento fiduciario, è stato rintracciato ed ha accettato di isolarsi, sottoponendosi al tampone".
Buon Compleanno!
Auguri a Tina Speziale, Nino Merlino, Erika Mangano, Eloisa Crivelli, Laura Natoli, Tony Villante, Bartolo De Vita, Carmela Indelicato, Peppe Natoli, Cristian Manfrè, Gabriele Biviano
Ricordando...Bartolo Ziino nel giorno del suo compleanno.
Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazione con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito.
Giovane turista rientra a Napoli da Panarea: è positiva al Coronavirus. Giorgianni: " A noi il caso non è mai stato segnalato"
Giovane turista rientra a Napoli da Panarea: è positiva al Coronavirus
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(fonte: Il Mattino) Una giovane turista napoletana che era stata in vacanza a Panarea, Isole Eolie, è risultata positiva al Coronavirus. La giovane è in isolamento ma in questo momento si cerca di ricostruire la catena di contatti.
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(fonte: Il Mattino) Una giovane turista napoletana che era stata in vacanza a Panarea, Isole Eolie, è risultata positiva al Coronavirus. La giovane è in isolamento ma in questo momento si cerca di ricostruire la catena di contatti.
Intervistato dal Mattino, il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni ha affermato che a lui il caso non è stato mai formalmente segnalato. «Io chiamo tutte le mattine le autorità sanitarie – spiega al giornale napoletano – e non abbiamo avuto fin qui alcuna conferma di casi positivi in tutto l’arcipelago. Ci sono state invece delle quarantene obbligatorie per soggetti che prima di arrivare da noi erano entrati in contatto con persone positive, e la procedura in questi casi prevede che la Asl esegua il tampone come è stato fatto. Aggiungo che tutte le persone che hanno sintomi noi non le facciamo partire, avvisiamo un gruppo di medici che è stato dedicato solo ad eseguire i tamponi e li mandiamo nei loro domicili. È accaduto ad esempio nei giorni scorsi a Stromboli, dove due persone sono risultate negative. La preoccupazione c’è ed è dovuta alla consapevolezza di dover intervenire immediatamente laddove dovesse arrivare una brutta notizia. Il rischio non è per chi ha avuto contatti con soggetti a rischio, perché quelli riusciamo a monitorarli ma del soggetto che ha sintomi e non viene segnalato e non contatta la guardia medica o il proprio medico non sapremo niente e non abbiamo una soluzione per questi casi».
lunedì 17 agosto 2020
Coronavirus, il bollettino di oggi in Sicilia: 14 nuovi casi, crescono i ricoveri e c'è una vittima
Sono 14 i nuovi casi positivi nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte, comunque, di un minor numero di tamponi eseguiti. C'è però una vittima e la risalita dei ricoverati (ora 60 in tutto) e una persona in più in terapia intensiva (6 in totale).
Nelle province: 5 casi a Messina, 3 a Catania, 4 a Ragusa e 2 a Siracusa. Gli attuali positivi, così salgono a 718, in virtù dei 6 guariti e del decesso.
Nelle province: 5 casi a Messina, 3 a Catania, 4 a Ragusa e 2 a Siracusa. Gli attuali positivi, così salgono a 718, in virtù dei 6 guariti e del decesso.
I morti salgono a 286.
E' Michele Petrone, l'eroe che ha salvato la vita all'operatore Loveral e che ha rischiato la sua incolumità gettandosi nel vuoto per evitare il mezzo. Contuso e ferito ha sottratto il Barcellona alla morte
Come è ormai risaputo, un mezzo della ditta Loveral, l’impresa che effettua il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani nel Comune eoliano, per cause in corso di accertamento, mentre stava percorrendo la provinciale di Bagnamare, dopo aver divelto il muro delimitatorio all’arteria, è precipitato, dopo un volo di una decina di metri, nel tratto di mare sottostante. Nel mezzo, intrappolato, è rimasto Giuseppe Barcellona, 55 anni, meccanico della ditta, residente a Patti.
A salvare la vita all’uomo, svenuto per l’impatto e che stava ingurgitando acqua salmastra, è stato Michele Petrone, un turista habitué delle Eolie, nativo di Gallarate ma residente a Padova, che, unitamente al figlio ed un amico, stava raggiungendo porto Pignataro dove ha la sua imbarcazione.
Un salvataggio che ci ha raccontato, frutto di un retroscena che ha dell’incredibile, rischiando di essere considerati profani diremmo di un "miracolo"
Un salvataggio che ci ha raccontato, frutto di un retroscena che ha dell’incredibile, rischiando di essere considerati profani diremmo di un "miracolo"
Il turista (indicato nella nostra foto con la freccia e chi se vede nel video in basso, prima che compaia il compattatore), dopo aver intravisto il mezzo della nettezza urbana praticamente senza controllo ed essere riuscito a gridare al figlio e all’amico di allontanarsi, se lo è ritrovato praticamente addosso.
Per salvarsi si è poi lanciato dall’unica “via di fuga” possibile: dal muraglione alla spiaggia sottostante, ricadendo, per fortuna, in un punto dove non c’è scogliera. Nonostante la violenza dell’impatto e le ferite riportate, in particolare al capo, notando che il conducente del mezzo stava affogando, ha trovato la forza per raggiungerlo, portandolo a riva, prestandogli i primi soccorsi in attesa degli operatori del 118.
Evitando, di fatto, una tragedia.
Poi, accompagnato in ospedale dal maresciallo dei carabinieri si è sottoposto ai controlli necessari. Adesso è a casa ma certo non dimenticherà mai quei momenti in cui è passato da potenziale vitt!ima ad eroico salvatore!
Non possiamo che dirgli grazie!
APRE AL PUBBLICO IL PALAZZO VESCOVILE DI LIPARI: IL 20 AGOSTO L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO DIOCESANO CON L’ARCIVESCOVO
In occasione dei festeggiamenti di San Bartolomeo apostolo, patrono delle Isole Eolie, che quest’anno – a motivo dell’emergenza sanitaria in corso – saranno vissuti in un clima di austerità, l’Arcidiocesi di Messina - Lipari - Santa Lucia del Mela rende noto che dal prossimo 20 agosto, dalle ore 20 alle ore 24, sarà possibile visitare il Palazzo vescovile di Lipari, all’interno del quale sono stati allestiti, in anteprima, alcuni spazi del nascente Museo Diocesano.
Giorno 20 agosto, alle ore 20.30, l’arcivescovo Mons. Giovanni Accolla, alla presenza del clero e delle autorità, inaugurerà i suddetti ambienti, che custodiranno alcune opere pittoriche e scultoree, argenti e paramenti sacri provenienti da diverse chiese dell’Isola di Lipari.
In un momento di incertezze e di destabilizzazione globale, la comunità ecclesiale di Lipari, attraverso la valorizzazione e la fruizione del patrimonio storico-artistico, intende porre un seme di speranza. La memoria storica e la possibilità di ammirare quanto i nostri predecessori hanno realizzato hanno infatti una grande forza pedagogica: ci dicono che “nulla è impossibile” e che, attraverso la condivisione di ciò che è bello, si può essere creativi e testimoni dell’amore che Dio non fa mai mancare alle sue creature.
L’intento è quello di “restituire” il Palazzo del Vescovo, di origini seicentesche e rimaneggiato nel corso dei secoli, alla fruibilità degli eoliani e dei tanti turisti, immaginando di trasformarlo in un luogo di arte, di cultura e di promozione umana.
Raccontare le tradizioni religiose di un’Isola attraverso quanto realizzato e tramandato nel tempo rappresenta una sintesi affascinante tra la vita quotidiana e una spiritualità vissuta tra preghiera e simboli di condivisione, tra memoria e ospitalità di un territorio straordinario come l’Arcipelago delle Eolie, con il desiderio di avvicinare il passato con il presente, per far conoscere uno spaccato e un aspetto molto importante della vita degli abitanti del posto e di come queste tradizioni siano giunte fino a noi.
È un modo per accostare il fascino delle bellezze naturali del territorio con il patrimonio storico, religioso e culturale: un accostamento tra due tipi di bellezza, la natura e le tradizioni popolari e religiose che hanno fatto la storia.
Giorno 20 agosto, alle ore 20.30, l’arcivescovo Mons. Giovanni Accolla, alla presenza del clero e delle autorità, inaugurerà i suddetti ambienti, che custodiranno alcune opere pittoriche e scultoree, argenti e paramenti sacri provenienti da diverse chiese dell’Isola di Lipari.
In un momento di incertezze e di destabilizzazione globale, la comunità ecclesiale di Lipari, attraverso la valorizzazione e la fruizione del patrimonio storico-artistico, intende porre un seme di speranza. La memoria storica e la possibilità di ammirare quanto i nostri predecessori hanno realizzato hanno infatti una grande forza pedagogica: ci dicono che “nulla è impossibile” e che, attraverso la condivisione di ciò che è bello, si può essere creativi e testimoni dell’amore che Dio non fa mai mancare alle sue creature.
L’intento è quello di “restituire” il Palazzo del Vescovo, di origini seicentesche e rimaneggiato nel corso dei secoli, alla fruibilità degli eoliani e dei tanti turisti, immaginando di trasformarlo in un luogo di arte, di cultura e di promozione umana.
Raccontare le tradizioni religiose di un’Isola attraverso quanto realizzato e tramandato nel tempo rappresenta una sintesi affascinante tra la vita quotidiana e una spiritualità vissuta tra preghiera e simboli di condivisione, tra memoria e ospitalità di un territorio straordinario come l’Arcipelago delle Eolie, con il desiderio di avvicinare il passato con il presente, per far conoscere uno spaccato e un aspetto molto importante della vita degli abitanti del posto e di come queste tradizioni siano giunte fino a noi.
È un modo per accostare il fascino delle bellezze naturali del territorio con il patrimonio storico, religioso e culturale: un accostamento tra due tipi di bellezza, la natura e le tradizioni popolari e religiose che hanno fatto la storia.
Ricordando...Pippo Calderone, nell'anniversario della sua morte
Ricordiamo che le foto vengono pubblicate in modo casuale e a titolo gratuito dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazione con foto a vostra scelta non sono a titolo gratuito.
Paziente Covid in trasferimento da Lipari alla terraferma, simulazione è stata differita
La simulazione - così come ci ha comunicato il sindaco Marco Giorgianni che abbiamo contattato - è stata differita. Al momento non si sà ancora la data.
Carabinieri chiudono discoteca a Vulcano per assembramento e a Panarea deferiti 8 giovani per festa danzante con oltre 100 persone.
COMUNICATO
I Carabinieri della Compagnia di Milazzo, nel week end di ferragosto, hanno svolto servizi straordinari di prevenzione e controllo del territorio. I servizi di prevenzione e controllo sono stati svolti, nell’arco delle 24 ore, su tutto il territorio della Compagnia e anche nelle Isole Eolie ed hanno riguardato in particolare le zone ove si svolge la c.d. movida anche al fine di verificare il rispetto delle regole sul distanziamento interpersonale previste dalle norme per l’emergenza Covid-19.
I Carabinieri della Compagnia di Milazzo, nel week end di ferragosto, hanno svolto servizi straordinari di prevenzione e controllo del territorio. I servizi di prevenzione e controllo sono stati svolti, nell’arco delle 24 ore, su tutto il territorio della Compagnia e anche nelle Isole Eolie ed hanno riguardato in particolare le zone ove si svolge la c.d. movida anche al fine di verificare il rispetto delle regole sul distanziamento interpersonale previste dalle norme per l’emergenza Covid-19.
Nel corso dei servizi i Carabinieri
della Sezione Radiomobile di Milazzo hanno deferito in stato di libertà alla
Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto (ME):
-
5 persone, di età compresa tra i 26 ed
i 67 anni, per porto abusivo di armi od
oggetti atti ad offendere poiché trovati in possesso di coltelli di genere
vietato, sottoposti a sequestro;
-
un 36enne ed un 18enne per guida senza patente con recidiva nel biennio,
in quanto sorpresi alla guida senza aver mai conseguito il titolo di guida,
recidivi nell’ultimo biennio.
I militari della Stazione
Carabinieri di Vulcano (ME) hanno controllato un locale ove era in corso una
serata danzante, al fine di verificare l’osservanza delle normative in materia
di Covid-19, sensibilizzando gli
avventori sul rispetto delle distanze interpersonali. Durante il controllo, i Carabinieri
hanno accertato la presenza con assembramento di oltre cento persone, in violazione
delle regole sul distanziamento sociale e senza indossare le previste
mascherine e pertanto hanno elevato sanzioni amministrative nei confronti del titolare
del locale, con l’immediata chiusura dell’attività.
I Carabinieri del Posto Fisso
Stagionale di Panarea (ME) hanno deferito alla Procura della Repubblica di Barcellona
Pozzo di Gotto:
- 8
giovani, di età compresa fra i 20 ed i 22 anni, per disturbo del riposo o delle occupazioni delle persone. I militari dell’Arma, intervenuti
su richiesta di numerosi cittadini che avevano segnalato lo svolgimento, in
piena notte, di una festa danzante, all’esito delle verifiche
hanno deferito in stato di liberta i giovani per aver organizzato una festa in
una villa sull’Isola, alla
presenza di oltre cento persone, con diffusione di musica ad alto volume
mediante un potente impianto acustico, sottoposto a sequestro;
- un
24enne, per furto aggravato, in
quanto individuato quale autore del furto di tre
taniche da alimentazione di motori nautici, contenenti ciascuna 25 litri di
carburante, per un valore di 900 euro, avvenuto poco prima da tre imbarcazioni
ormeggiate al porto, di proprietà di un noleggiatore privato di imbarcazioni.
La refurtiva è stata recuperata e restituita all’avente diritto.
I Carabinieri della Motovedetta
CC 814 “Monteleone” hanno controllato
diverse imbarcazioni in navigazione intorno le isole
Eolie, contestando diverse sanzioni al Codice
della Navigazione e della nautica da diporto, tra cui l’irregolare
assunzione di personale e l’omessa annotazione sul ruolo di equipaggio, le
violazioni in materia di dotazioni di salvataggio e sicurezza, nonché del
numero massimo delle persone trasportabili sulle unità da diporto.
Inoltre 5 persone, di età
compresa tra i 15 e 30 anni, sono state segnalate alle Prefetture di Messina,
Torino e Roma quali assuntori di
stupefacente, poiché trovate in possesso di modiche quantità di marijuana, detenute per uso personale, che sono state sequestrate.
Infine, nel corso dei servizi sono
stati ispezionati 44 esercizi commerciali e controllati complessivamente 227
veicoli e 498 persone con la contestazione di 21 infrazioni al Codice della Strada, sono stati sequestrati 7 veicoli
privi di copertura assicurativa e sono stati eseguiti tre sequestri amministrativi per le
successive confische.
Paziente Covid in trasferimento da Lipari alla terraferma ma sarà una simulazione.
Una esercitazione è stata organizzata per domani a Lipari dalla centrale operativa 118 di Messina. Si simulerà il trasferimento in sicurezza di un paziente affetto da Covid - 19 con la barella di biocontenimento da Lipari alla terraferma.
Nella simulazione saranno impegnati un elicottero del 118 con il personale necessario e una motovedetta della CP.
Ci chiediamo: Ma non era più giusto farla questa simulazione quando si era nel clou della pandemia sul territorio nazionale?
Nella simulazione saranno impegnati un elicottero del 118 con il personale necessario e una motovedetta della CP.
Ci chiediamo: Ma non era più giusto farla questa simulazione quando si era nel clou della pandemia sul territorio nazionale?
COMUNICATO UILTRASPORTI "Aspettando... il morto. Quanto successo a Lipari siamo certi si possa chiamare incidente ?"
COMUNICATO UILTRASPORTI
ASPETTANDO………..IL MORTO
Il giorno di ferragosto un mezzo della raccolta
rifiuti è volato in mare a Bagnamare di Lipari.
Solo il caso ha impedito che questo incidente
provocasse una strage.
Un incidente….? Saranno gli organi competenti
a dirlo . Da un filmato si vede
chiaramente il camion affrontare a folle velocità l’incrocio e precipitare a
mare.
Risulta a questo sindacato che il camion in
quell’occasione fosse guidato dal meccanico della ditta Loveral e che lo stesse
provando dopo che l’autista aveva denunziato gravi inconvenienti . Anche su questo risvolto , aspettiamo che la
ditta faccia chiarezza e auspichiamo lo faccia , a tutela di tutti i
lavoratori. “Incidente significa soprattutto ”accadimento inatteso” ….ma quanto
successo a Lipari siamo certi si possa chiamare incidente ?
Da tempo la UIL denunzia alle varie autorità
preposte le carenze della ditta Loveral
ma questo non ha impedito che questa si aggiudicasse, da giugno, la gara
per il servizio di nettezza urbana nel Comune di Lipari.
Alla luce di questo grave fatto ci auguriamo che,
finalmente, si ricerchino le responsabilità, e si faccia finalmente chiarezza
su tutto il contesto dell’appalto del servizio di rifiuti delle isole, perché
sia fatta giustizia e tutelata la sicurezza di chi opera.
Lipari lì 17/08/2020
F.to
Michele Barresi - Nunzio Musca
Buon Compleanno!
Auguri a Christian Lampo, Katia Aiello, Agostino Cappadona, Rosaria Bonfante, Roberta Bombara, Mario Vitale, Valentina Mirenda, Caterina Spanò, Roberta Vitagliano, Karen Ziino.
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