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lunedì 17 agosto 2020

E' Michele Petrone, l'eroe che ha salvato la vita all'operatore Loveral e che ha rischiato la sua incolumità gettandosi nel vuoto per evitare il mezzo. Contuso e ferito ha sottratto il Barcellona alla morte

Come è ormai risaputo, un mezzo della ditta Loveral, l’impresa che effettua il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani nel Comune eoliano, per cause in corso di accertamento, mentre stava percorrendo la provinciale di Bagnamare, dopo aver divelto il muro delimitatorio all’arteria, è precipitato, dopo un volo di una decina di metri, nel tratto di mare sottostante. Nel mezzo, intrappolato, è rimasto Giuseppe Barcellona, 55 anni, meccanico della ditta, residente a Patti. 
A salvare la vita all’uomo, svenuto per l’impatto e che stava ingurgitando acqua salmastra, è stato Michele Petrone, un turista habitué delle Eolie, nativo di Gallarate ma residente a Padova, che, unitamente al figlio ed un amico, stava raggiungendo porto Pignataro dove ha la sua imbarcazione.
Un salvataggio che ci ha raccontato, frutto di un retroscena che ha dell’incredibile, rischiando di essere considerati profani diremmo di un "miracolo"  
Il turista (indicato nella nostra foto con la freccia e chi se vede nel video in basso, prima che compaia il compattatore), dopo aver intravisto il mezzo della nettezza urbana praticamente senza controllo ed essere riuscito a gridare al figlio e all’amico di allontanarsi, se lo è ritrovato praticamente addosso. 
Per salvarsi si è poi lanciato dall’unica “via di fuga” possibile: dal muraglione alla spiaggia sottostante, ricadendo, per fortuna, in un punto dove non c’è scogliera. Nonostante la violenza dell’impatto e le ferite riportate, in particolare al capo, notando che il conducente del mezzo stava affogando, ha trovato la forza per raggiungerlo, portandolo a riva, prestandogli i primi soccorsi in attesa degli operatori del 118. 
Evitando, di fatto, una tragedia.
Poi, accompagnato in ospedale dal maresciallo dei carabinieri si è sottoposto ai controlli necessari. Adesso è a casa ma certo non dimenticherà mai quei momenti in cui è passato da potenziale vitt!ima ad eroico salvatore!
Non possiamo che dirgli grazie!

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