ALFA E OMEGA di Lipari
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giovedì 4 novembre 2021
E' deceduto Antonino Lopes
ALFA E OMEGA di Lipari
4 Novembre: "Ripasso" di storia. Cosa si festeggia e perchè
Perché si celebra il 4 novembre?
La giornata è stata istituita nel 1918 per commemorare la fine della Prima guerra mondiale per l’Italia. Il 4 novembre è la data dell’entrata in vigore dell’armistizio di Villa Giusti.
Cos’è l’armistizio di Villa Giusti?
È l’accordo firmato a Padova il 3 novembre 1918 dall’Impero austro-ungarico e dall’Italia, alleata con la Triplice Intesa (il Regno Unito, la Francia e la Russia).
Cosa prevedeva l’intesa?
Le condizioni dell’armistizio prevedevano che all’Italia venissero consegnati tutti i territori austriaci previsti dal patto di Londra, ma la trattativa era subordinata a quella che si teneva a Versailles. L’unico punto in discussione era pertanto la data di cessazione delle ostilità.
Con quali altre feste non va confusa?
Con altre due giornate: l’anniversario dell’Unità d’Italia che cade il 17 marzo, data che richiama la proclamazione del Regno d’Italia (1861); e, in secondo luogo, la Festa della Repubblica italiana che si festeggia il 2 giugno, data del referendum istituzionale del 1946.
Il 4 novembre è un giorno festivo per chi lavora?
No, ma fino al 1976 lo è stato. Dal 1977, a causa della riforma del calendario delle festività nazionali introdotta con legge n. 54 del 5 marzo 1977. Anche per questo la sua importanza è andata in declino negli Anni Ottanta e Novanta. Ma a partire dagli Anni Duemila, grazie anche all’impulso del presidente Carlo Azeglio Ciampi, è tornata ad essere celebrata con orgoglio dalle istituzioni e, in parte, dai cittadini.
mercoledì 3 novembre 2021
Pericolo truffe: I carabinieri incontrano i cittadini. Oggi pomeriggio incontro a Canneto
Un fenomeno, purtroppo, sempre più diffuso e che si manifesta attraverso sedicenti funzionari Inp, operatori telefonici e postali, così come attraverso messaggini nei quali si viene "invogliati" a rilasciare i propri dati ecc.
Nell'incontro, tentosi a Canneto, presso la sala parrocchiale, il comandante della stazione di Lipari , Luciano Le Donne ha informato, i cittadini che sono intervenuti, dei pericoli possibili, dei comportamenti da tenere e ha evidenziato che se è vi è qualche dubbio o si pensa a situazioni anomale è bene chiamare l'Arma.
Ha anche evidenziato che in giro per l'isola vi sono degli operatori della società Icsos, regolarmente autorizzati per una raccolta dati e che hanno tanto di cartellino.
UN BREVE VIDEO:
La corsa sospesa per Panarea e i capitani coraggiosi. Ci scrive il geometra Sulfaro
Stamattina (3/11), ho acquistato 2 biglietti aliscafo per la corsa delle ore 15:00 per Panarea. Ho quindi programmato i miei impegni in funzione dell'orario di partenza e arrivo a Panarea.
Alle 14:15 di oggi ricevo un garbato messaggio bilingue, che mi informa che a causa delle avverse condizioni meteo marine la corsa per la quale avevo acquistato i biglietti, era sospesa.
Incredulo, mi precipito istintivamente in terrazza per osservare le condizioni meteo, senza però riscontrate alcunché di anomalo, salvo un certo numero di aliscafi che viaggiavano indisturbati, verso qualche destinazione priva di rischi o di eventi meteomarini avversi ed estremi. C
iononostante, fidandomi ciecamente delle previsioni e dell'esperienza di gente di mare che fa questo mestiere, è preoccupato per quello che era successo al passaggio del MediCane Apollo, inizio a tirar via dal terrazzo tutto quello che potrebbe essere danneggiato. Serro le imposte e attendo l'evento annunciato.
All'inizio non ho sentito nulla, ma poi ho avvertito dei rumori, costanti e poderosi ed ho provato a mettere la testa fuori dall'uscio per capire cosa stesse accadendo.
Con mio grande stupore, mi accorgo che i rumori provenivano dal mare. Erano aliscafi. Normali aliscafi che inconsapevolmente stavano andando incontro al loro triste destino.
Capitàni Coraggiosi. Chissà che fine faranno.
Coppa Sicilia. Lipari IC sconfitto di misura in trasferta. Il 17 novembre il ritorno a Lipari
Ospedale di Lipari, De Luca (M5s): “Emerse in commissione tutte le criticità” e stigmatizza l’assenza dell’assessore Razza
PALERMO - “L’esito della commissione di oggi non mi rende particolarmente soddisfatto in quanto, nonostante il sostanziale accoglimento delle mie proposte, è emersa in tutta la sua drammaticità la situazione dell'ospedale di Lipari, che ad oggi non ha visto particolari miglioramenti, a dispetto delle tante promesse fatte dall'Assessore Razza rimaste inattuate". E’ quanto dichiara il deputato regionale del Movimento Cinque Stelle Antonio De Luca al temine della seduta della VI Commissione, incentrata quest’oggi sulla carenza di medici nell’isola di Lipari.
“La seduta di oggi – continua l’on. Antonio De Luca – è servita comunque a fare chiarezza sui numeri dei partecipanti ai vari concorsi e sullo stato di avanzamento delle singole procedure. L'Assessore comunale e il presidente del consiglio comunale di Lipari, Tiziana De Luca e Giacomo Biviano, hanno risposto ai dati riportati dal commissario Alagna, evidenziando come sinora le promesse di Razza non si siano tradotte in fatti concreti. E questa purtroppo è la triste realtà che più volte ho potuto personalmente constatare e denunciare”.
“Per quanto riguarda
le proposte che avevo anticipato nei giorni scorsi - prosegue il
parlamentare regionale pentastellato - queste
hanno trovato sostanziale sostegno in commissione sanità sia da parte dell'Asp
di Messina che dalla stessa commissione. Dispiace dover prendere atto
dell'assenza dell'Assessore Razza, rappresentato dalla dottoressa Furnari, la
quale tuttavia non ha saputo fornire tutti i chiarimenti richiesti.
"Per quanto
riguarda la mobilità extra urbana con destinazione esclusiva il presidio
ospedaliero eoliano, che favorirebbe anche il ritorno nella propria terra di
medici siciliani in servizio fuori dalla Sicilia – afferma il deputato De
Luca - nei prossimi giorni sarà verificata la possibilità normativa di
procedere con la pubblicazione dei relativi bandi, fermo restando, come ha
dichiarato il commissario Alagna, che l’Asp di Messina porterà a termine le
procedure concorsuali attualmente in itinere. E a proposito dei concorsi –
continua il parlamentare regionale - il presidente del Consiglio comunale di
Lipari Giacomo Biviano ha correttamente evidenziato che le lungaggini per la
conclusione dei concorsi finiscono per penalizzare fortemente l’assunzione di
medici, perché i candidati nel frattempo vincono altre selezioni e scelgono
inevitabilmente altre destinazioni. Questo è certamente un fattore negativo a
cui l'Asp deve porre rimedio”.
“Relativamente alla mia proposta di agevolare la permanenza dei medici in convenzione, il commissario Alagna, così come mi aveva anticipato telefonicamente, si è dichiarato assolutamente favorevole a trovare un accordo per sottoscrivere convenzioni con strutture alberghiere o ancora meglio mettere a bando l'acquisizione di posti letto da mettere a disposizione dei sanitari che prestano servizio sull’isola in regime di convenzione, consentendo così un risparmio di spesa per l'Asp e l'eliminazione di un disservizio più volte denunciato dai medici stessi”.
“Tornando alla seduta odierna della VI commissione dedicata alle criticità dell’ospedale di Lipari, voglio rivolgere i miei ringraziamenti al vicepresidente della Commissione Francesco Cappello per aver chiesto con determinazione e ottenuto, su input dell'Assessore comunale, la convocazione del tavolo tecnico per le isole minori dopo oltre un anno di impasse”.
«Voglio infine sottolineare – conclude il deputato Antonio De Luca - come l’assenza dell’assessore Razza, formalmente invitato a partecipare, sia la dimostrazione evidente di come questo Governo regionale si sia totalmente disinteressato fino ad oggi dell’ospedale di Lipari, prendendo impegni che sono stati puntualmente disattesi, come confermato anche dall’assessore alla sanità del Comune di Lipari De Luca.
Fortunatamente questa
esperienza governativa è ormai agli sgoccioli, nessuno rimpiangerà la pessima
gestione della sanità siciliana”.
DPRSC Sicilia a Vulcano a supporto del sindaco di Lipari e di residenti e turisti.
Qui il DRPC Sicilia è presente con proprio personale già dall’inizio del mese di ottobre, cioè all’indomani della dichiarazione di livello di allerta “giallo” da parte dalla Protezione civile Nazionale, d’intesa con quella Regionale e su parere della Commissione Nazionale Grandi rischi.
Questo livello di allerta determina, tra le altre cose, il potenziamento delle attività di monitoraggio e sorveglianza vulcanica, ed è stato adottato a seguito delle significative variazioni di diversi parametri del monitoraggio vulcanico. Dati anomali che sono stati registrati nelle settimane precedenti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-INGV e dall’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente CNR-IREA.
I funzionari del Dipartimento Regionale della Protezione Civile si trovano sull’isola anche a supporto del Sindaco del Comune di Lipari e di residenti e turisti.
Calderone (FI) oggi in commissione sanità all'Ars: " Sull'ospedale di Lipari servono pragmatismo e fatti concreti"
Ho chiesto pragmatismo e fatti concreti.
Il mio disegno di legge sarà utile ma richiede e patisce i tempi dell'iter legis.
Nelle more la gente eoliana non può più aspettare.
Continuerò a chiedere e vigilare nel rispetto del mio ruolo e delle mie funzioni.
In calce alla seduta ho avuto un lungo colloquio con il Commissario al quale ho ribadito la necessità di interventi pronti ed efficaci.
Santa Marina Salina: Il 4 novembre scopertura lapide che celebra cittadinanza onoraria al Milite Ignoto
La Cittadinanza tutta è invitata a partecipare.
Il Sindaco di Santa Marina Salina
martedì 2 novembre 2021
Vico Montesanto: Dopo la segnalazione del signor Cullotta su Eolienews pericolo eliminato
La ringrazio per lo spazio concesso.
La Commemorazione dei defunti...ha "radici" eoliane (di Pino La Greca)
Seppure mai usata, non sarebbe più saggio porla al sicuro?
Ciao Doc!
Ci lascia il dottor Giampiero Di Marco
Tanti i bambini, oggi giovani cittadini, sono venuti alla luce a Lipari, durante il periodo quando è stato primario del reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Lipari.
Uomo dal grande cuore, una volta in pensione, ha portato la sua opera e la sua esperienza in Africa, al servizio dei più poveri e bisognosi.
Amava Lipari e le Eolie dove ritornava, non appena possibile.
Ciao Doc, ti sia lieve la terra!
L'ultimo saluto a Desirée tra commozione e lacrime. Gli amici: " Avrai sempre un posto speciale nel nostro cuore!"
Grande commozione e tante lacrime a Canneto per l’ultimo saluto a Desirée.
Tantissime le persone che hanno voluto salutare la giovane e stringersi attorno ai familiari, letteralmente distrutti da un così immenso dolore.
Non tutti i cittadini hanno trovato posto in chiesa e, quindi, si sono fermati, in preghiera, sul sagrato della basilica di San Cristoforo.
In un toccante intervento, a conclusione della messa esequiale, gli amici, attraverso una di loro, nel ripercorrere tutti gli anni trascorsi insieme, le hanno promesso: "Avrai sempre un posto speciale nel nostro cuore!"
Un lungo, straziante, applauso, ha accolto la bara bianca all'uscita dalla chiesa, quasi a volerla trattenere il più possibile, mentre decine di palloncini bianchi prendevano il volo verso il cielo.
Ciao Desirée❤❤❤
lunedì 1 novembre 2021
Riti e usanze della Festa dei morti in Sicilia. Altro che Hallowen!!
“U iornu di morti”, che si "celebra" in Sicilia il due novembre, rappresenta una visione serena della morte e una considerazione benevola dei defunti.
Nel film “Baaria” di Tornatore vi è una scena in cui gli anziani si recano al capezzale di un moribondo per raccomandargli di portare i saluti ai loro cari, appena arrivato all’aldilà. Non si tratta di una trovata del regista, ma della rappresentazione di un’usanza un tempo tipica in Sicilia. Ciò testimonia il rapporto dei siciliani con la morte e con i morti: di accettazione, rispetto, venerazione.
Ed è questo lo spirito con cui si manifesta il culto dei morti il due novembre.
Nella tradizione siciliana,la notte del primo novembre i morti lasciano le tombe e si incamminano per le strade delle città per "recuperare" giocattoli, dolci, vestiti nuovi da portare ai bambini. Ogni paese, poi, descrive l’evento riferendolo ai propri luoghi o arricchendolo di particolari.
A Cianciana, ad esempio, il punto di partenza dei defunti è il Convento di S.Antonio dei Riformati. Da lì i morti escono per attraversare la piazza e giungere al Calvario, dove, recitata la preghiera al Crocifisso, discendono la via del Carmelo, distribuendo i doni ai bambini buoni. Ad Acireale i morti girano per la città vestiti di bianco e con scarpe di seta per evitare i rumori che possano mettere in allerta i venditori delle mercanzie da rubare per portarle ai loro piccoli parenti. A Salaparuta i morti solitamente non entrano nelle case e lasciano i regali dinanzi le porte o sui davanzali delle finestre, dove li attendono, ben riposti, scarpe o canestrini. Sempre nel Trapanese, altra tradizione a Monte Erice. Lì i defunti, abbandonata la chiesa dei Cappuccini, si dirigono a Rocca Chiana, dove improvvisano banchetti e gustano le prelibatezze locali. Poi, dopo essersi “appanzati”, i morti golosi vanno nelle case dei bambini a deporre i doni. E i bambini, riconoscenti, il giorno dopo si recano alla Chiesa dei Cappuccini per ringraziarli. Nel Palermitano, a Borgetto e a Partitico, i morti sono avvolti in un lenzuolo e camminano, con le torce accese e i piedi scalzi, a due a due, salmodiando litanie e il rosario.
Si è detto dei morti. E i bambini? Prima di prendere sonno, la notte della festa di tutti i santi, recitano, o meglio recitavano, una speciale preghiera propiziatrice di abbondanza di regali. “Animi santi, animi santi/ io sugnu unu e vuiatri sìti tanti:/ mentri sugnu ‘ntra stu munnu di guai/ cosi di morti mittiminni assai”. I doni l’indomani arriveranno puntuali, ma occorrerà cercarli. Quei mattacchioni dei morti li infilano nei posti più reconditi. E a volte, persino, si divertono a lasciare, là dove dovrebbero trovarsi i regali, cose insignificanti (cianfrusaglie, pezzi di carbone), facendo intendere che la stagione si è rivelata magra per la non buona condotta dei piccoli. La mattina perciò i fanciulli, appena svegliatisi, frugano dappertutto: sotto i letti, dentro gli armadi, negli angoli più reconditi dei ripostigli. Li troveranno però, dopo tanto affanno, i doni, e solitamente saranno giocattoli, frutti di martorana, “pupi di zuccaro”. Questi “pupi” si differenziano secondo il sesso dei destinatari: paladini a cavallo o, più tardi, cow-boy per i maschi, dame settecentesche per le femmine. Nel passato più lontano, quando la miseria si toccava con la mano, “li cosi di li morti” si sostanziavano in roba utile: vestiti o scarpe. Sì scarpe, soprattutto. Tanto che era frequente, la notte di ognissanti, appendere sui muri un paio di ciabatte vecchie che l’indomani, per incanto, si trasformavano in scarpe nuove o scarpine di zucchero.
A Palermo, poi, è tradizione visitare, nel giorno della commemorazione dei defunti, le Catacombe dei Cappuccini. Lì sono custoditi scheletri e corpi mummificati, avvolti in panni scuri o addobbati con costumi d’epoca, attaccati alle pareti per essere esposti alla curiosità di chi viene a osservarli.
Il due novembre i cimiteri si affollano dei parenti in visita ai loro defunti. Ma, per ragioni logistiche, e perché quella data è lavorativa, tanti si recano presso le tombe dei loro cari il giorno dedicato a tutti i Santi. In diversi paesi tuttavia, dove la tradizione è più solida, anche il due novembre scuole e uffici restano chiusi. Una volta si rimaneva presso i marmi delle sepolture, adornati di crisantemi, sino a quando i ceri e i lumini accesi non si fossero consumati ed era buona creanza portare i fiori alle lapidi abbandonate dei morti dimenticati. Da dove ha origine la particolare e suggestiva commemorazione dei defunti siciliana? Pare abbia radici molto lontane. Rinvierebbe, secondo alcuni, ai culti greci-romani dei defunti e si legherebbe alla tradizione del “cunsulu”. Ai parenti del de cuius si era solito, e in alcuni paesi accade ancora, offrire pietanze per consolarli dal dolore. L’afflizione per la perdita dei cari era tanta e tale da non avere cuore per preparare da mangiare. Gli antropologi attribuiscono all’offerta dei cibi (“u cunsulu”) un duplice significato: uno materiale, l’assistenza solidale, propria della civiltà contadina, ai congiunti del defunto; l’altro simbolico, che si manifesta nei dolci antropomorfici, cioè con sembianze umane, tipici del giorno dei morti, tra i quali spiccano singolari biscotti detti “crozze ri morti”, cioè ossa dei morti. Oltre ad offrire le vivande ai parenti e alle anime dei morti, ci si ciba degli stessi defunti. In tal modo, col “cunsulu”, si raggiunge una speciale comunanza con i trapassati.
Cosa resta ai bambini siciliani, attratti dalle maschere del terrore e dalle scorribande goliardiche del “dolcetto o scherzetto”, di quel culto gentile dei morti proprio della nostra tradizione? Poco o niente e tanta, tanta confusione
*L'articolo di cui sopra prende spunto e acquisce dati da Spettacoli e feste popolari siciliane, descritte da Giuseppe Pitrè "Biblioteca delle tradizioni popolari Siciliane", vol XII (1881 Palermo)e da Siciliainformazioni
CONTRIBUTO PARTORIENTI ISOLE MINORI. AVVISO PUBBLICO
VISTO il D.A. n. 1022 dell’ 08/10/2021, pubblicato sulla G.U.R.S. n. 47 del 22/10/2021, con cui l’Assessorato Regionale alla Salute ha approvato ed adottato il documento “Modalità e procedure per l’erogazione del contributo in attuazione dell’art. 13 L.R. n. 24 del 5 dicembre 2016 e dell’art. 25, c. 11 l..R. n. 9 del 12 maggio 2020, art. 40, L.R. 9 del 15/04/2021”;
Che anche per l’anno 2021, possono presentare istanza per accedere al predetto contributo, le partorienti in possesso dei seguenti requisiti:
- Residenza in un Comune di un’isola minore della Regione Sicilia, purchè nell’Isola o nell’Arcipelago di cui la stessa fa parte, manchi, anche in maniera temporanea, un punto nascita;
- Avere partorito in un punto nascita autorizzato dal Servizio Sanitario della Regione Siciliana.
Il requisito di cui al punto b) ricorre anche nel caso di interruzione della gravidanza verificatasi dopo il 180° giorno dall’inizio della gestazione o nell’ipotesi di bambino nato morto o deceduto dopo un breve lasso temporale.
Per le partorienti dell’anno, a decorrere dal 1 Gennaio 2021, l’istanza delle beneficiarie aventi diritto, potrà essere presentata entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del presente Decreto Assessoriale.
Al fine di agevolare le partorienti (ove già abbiano provveduto a presentare istanza per l’anno 2021 entro 60 giorni dalla data del parto) è altresì, da considerarsi valida in sanatoria, per l’anno 2021 l’istanza già presentata, ove acquisita al protocollo del Comune, in data antecedente la pubblicazione.
Per le partorienti che hanno maturato i requisiti nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2019 ed il 31 dicembre 2020, ed hanno già presentato apposita istanza, verrà invece riconosciuto un contributo nel limite massimo di € 3.000,00
L’ Amministrazione ha facoltà di svolgere idonei controlli sulle dichiarazioni rese nell’istanza di avvio del procedimento.
Le istanze, corredate di fotocopia del documento di identità e della tessera sanitaria, potranno essere presentate presso l’ufficio protocollo dell’Ente, con sede in Piazza Mazzini, tramite email all’indirizzo: servizisociocultural@libero.it, o pec: servizisocioculturali@pec.comunelipari.it
Il presente avviso e la relativa documentazione sono inoltre, consultabili e scaricabili dal sito istituzionale dell’Ente: www.comunelipari.gov.it
Dalla Residenza Municipale, 27 ottobre 2021
F.to l’ Assessore ai Servizi Socio Sanitari
(Tiziana De Luca)
La (non) cura delle nostre cose
La mia domanda è: perché non riusciamo ad avere la minima cura delle nostre cose? Non è un problema di volontari, di iniziative, di gruppi o di altro. Ce l’abbiamo dentro il menefreghismo per la cosa pubblica da parte delle amministrazioni a qualunque livello (spesso anche da parte del singolo ma non è certamente questo il caso). Più volte i cittadini hanno avuto iniziative che hanno risolto il problema in urgenza ma poi, a livello amministrativo zero.
Dovremmo tacere quando poi i “nordici” ci chiamano spreconi e pessimi amministratori. Se non siamo capaci nel poco figuriamoci nel molto. In quei giochi ci sono le nostre tasse.
Faccio una domanda agli amministratori: se la vostra famiglia vi regalasse un bel cellulare nuovo e poi vedesse che non ne avete nessuna cura, non ci rimarrebbe sicuramente male? Ma tanto voi avete sempre scuse pronte e voti sicuri.
Amministrazione Giorgianni proclama lutto cittadino
In segno di cordoglio per la prematura scomparsa di Desirè Villani e come gesto di vicinanza e partecipazione al dolore dei familiari da parte dell’intera nostra comunità, il Sindaco Marco Giorgianni, con tutta l’Amministrazione Comunale, proclama il lutto cittadino per domani, martedì 2 novembre 2021, giorno del funerale della giovane.
... e Halloween portò gioia e spensieratezza ai bimbi di Stromboli... e non solo a loro (video)
Comunicazione
Eolienews, domani 2 novembre, dalle 9 e 30 in avanti, e sino alla conclusione dei funerali della cara Desirée, sospenderà le sue pubblicazioni in memoria di una giovane vita, recisa troppo presto, e in segno di vicinanza al dolore dei suoi cari.
Nel contempo abbiamo deciso di non pubblicare foto e/o video della camera ardente.
Ricordiamo, soltanto, a chi volesse portare il suo saluto alla giovane e partecipare al dolore dei suoi cari, che questa è allestita presso il salone parrocchiale di Canneto.
Accadde alle Eolie. Novembre 1956: Scoperti gli autori dei furti a Lipari e Canneto
domenica 31 ottobre 2021
Calcio - Prima Categoria: Melas corsaro a Lipari. Torna in campo Riganò
Prima sconfitta stagionale per i ragazzi dell'ASD Lipari IC piegati per 3 a 1, sul campo amico del Monteleone, dal Melas.
La rete dei padroni di casa è stata realizzata da Mariano Emma.
Al 35° del secondo tempo è tornato in campo l'ex bomber del CS Lipari e attuale allenatore della formazione liparese, Massimo Riganò
Domani non ci sarà raccolta dei rifiuti nel Comune di Lipari
COMUNICAZIONE
Domani 1° novembre, essendo un giorno festivo, non sarà effettuata la raccolta dei rifiuti nelle isole del Comune di Lipari.
Joe Bianchi in meritata pensione. Giannò: "Grazie amico mio, carissimo"
Dal latino
"gratia" con i più svariati significati fra cui: favore,
piacevolezza, gratuità e non per ultimo gratitudine e ringraziamento (gratus=grato).
Una parola comune che
racchiude in sé quindi molti sentimenti e qualità positivi.
Eppure alle volte si
potrebbe dire che questa parola sia sparita dalla bocca di molti, ma non di
tutti, per fortuna.
Nei reparti dove ha prestato il suo servizio,
ritengo verrà introdotta un’abitudine che credo sia molto bella e utile, ovvero
un librone dei ringraziamenti, messo in una sala all’interno dello
stesso.
Chiunque potrà scrivere liberamente i propri
ringraziamenti, lasciare bigliettini o quant’altro.
Credo che sia interessante anche per i nuovi ed
ormai ex colleghi, per i degenti e per quanti da quel posto transiteranno,
vedere cosa hanno scritto di lui, coloro che sono passati da quelle stanze, da
quei corridoi, dai quei letti, prima di loro.
E sarà proprio dietro ad un "semplice
grazie” che potranno nascondersi storie diverse, dolorose, storie non
facili e storie a lieto fine. Chissà quale mondo ci potrà essere dietro
a quel “Grazie”.
Io, personalmente, non smetterò mai di
pronunciarglielo e non potrei nemmeno farlo, non sarei intellettualmente onesto con me stesso,
tradirei i principi basilari e fondamentali sui quali si posa la nostra
fraterna ed indissolubile “Amicizia”.
Vedi carissimo, immenso Joe, prima di rendere
pubblico o tenere per noi questo mio pensiero, ho riflettuto tantissimo ed ho
solo nell’odierna mattinata deciso, per dare il giusto riconoscimento al tuo
lavoro, di chiederne la pubblicazione agli amici della stampa locale.
Io sono a dirti Grazie dal profondo del cuore,
con tutti i miei sentimenti, i miei limiti, il mio piacere di condividere con
te, tante ma tante cose, ma soprattutto per la tua unica, immensa, grande,
professionalità e disponibilità.
E mai potrò dimenticare quel fatidico 30 marzo
2017, allorquando senza esitazione alcuna, forse nemmeno avendo avvisato i tuoi
familiari, hai preso l’elicottero per accompagnarmi al Policlinico di Messina,
dove da lì a poco cominciava un lungo periodo che ha segnato la mia vita,
facendomi ancor di più capire, i veri valori e la grande importanza che questo
dono fattoci da Dio, riveste.
Mi sei stato vicino, facendo la spola, quasi
giornalmente col tuo posto di lavoro, mi hai seguito in maniera puntigliosa, maniacale,
meticolosa fino a farmi mettere in piedi e ad accompagnarmi, per le mie prime
uscite che segnavano, la quiete dopo la tempesta.
Questo è Giuseppe Bianchi, Joe per gli amici,
figura cardine del nosocomio di Lipari, persona seria, professionalmente
ineccepibile, inappuntabile, perfetta.
Questo è il mio Amico Joe, col quale ho
condiviso, condivido e spero di condividerne ancora tante in futuro, esperienze
bellissime, significative che svariano in molti campi, in diversi settori e che
lo vedono, in ognuno di questi, distinguersi tra i tanti.
Grazie per il tuo servizio reso alla comunità, per
non esserti mai risparmiato, grazie da tutti per tutto.
E’ arrivato, 1° novembre 2021, il fatidico
giorno anche per te.
Potrai dire addio allo stress, ai problemi
quotidiani, alle discussioni, agli incontri, alle riunioni ma, sono certo che
nel profondo del tuo cuore, non potrai mai e poi mai dimenticare, un solo
giorno del tuo encomiabile lavoro, per il quale dirti GRAZIE, è molto
riduttivo.
Goditi la giusta e meritata pensione, conscio
di essere stato una colonna portante dell’Ospedale Civile di Lipari.
Sei stato un mentore, hai cresciuto ed
insegnato il mestiere a molti e continuare senza di te, non sarà per nessuno
semplice.
Grazie Amico Carissimo!
Corrado Giannò