Perché si celebra il 4 novembre?
La giornata è stata istituita nel 1918 per commemorare la fine della Prima guerra mondiale per l’Italia. Il 4 novembre è la data dell’entrata in vigore dell’armistizio di Villa Giusti.
Cos’è l’armistizio di Villa Giusti?
È l’accordo firmato a Padova il 3 novembre 1918 dall’Impero austro-ungarico e dall’Italia, alleata con la Triplice Intesa (il Regno Unito, la Francia e la Russia).
Cosa prevedeva l’intesa?
Le condizioni dell’armistizio prevedevano che all’Italia venissero consegnati tutti i territori austriaci previsti dal patto di Londra, ma la trattativa era subordinata a quella che si teneva a Versailles. L’unico punto in discussione era pertanto la data di cessazione delle ostilità.
Con quali altre feste non va confusa?
Con altre due giornate: l’anniversario dell’Unità d’Italia che cade il 17 marzo, data che richiama la proclamazione del Regno d’Italia (1861); e, in secondo luogo, la Festa della Repubblica italiana che si festeggia il 2 giugno, data del referendum istituzionale del 1946.
Il 4 novembre è un giorno festivo per chi lavora?
No, ma fino al 1976 lo è stato. Dal 1977, a causa della riforma del calendario delle festività nazionali introdotta con legge n. 54 del 5 marzo 1977. Anche per questo la sua importanza è andata in declino negli Anni Ottanta e Novanta. Ma a partire dagli Anni Duemila, grazie anche all’impulso del presidente Carlo Azeglio Ciampi, è tornata ad essere celebrata con orgoglio dalle istituzioni e, in parte, dai cittadini.
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