La "CASA DELL'ORTO" di Zaia Luana Gaetana, via Marina Garibaldi
(Canneto). Telefoni 3331061296 – 3317637715
Si occupa prevalentemente di diritto civile, con particolare riferimento alla materia della contrattualistica e della responsabilità civile.
Vincitrice del concorso pubblico, indetto dal Ministero dell’Interno, per accedere alla carriera di Segretario Comunale, partecipa attivamente alle iniziative formative dell’Unione Nazionale dei Segretari Comunali, unico sindacato della categoria rappresentativo e rappresentato da soli Segretari, maturando, con convinzione e spirito comunitario, passione ed entusiasmo per quella che è stata autorevolmente definita come la funzione di vertice più affascinante del pubblico impiego.
Nei giorni scorsi, con un video, che vi riproponiamo, avevamo evidenziato come le strisce pedonali, realizzate in prossimità della chiesa a Marina Lunga, in una parte, finivano sulle catene, rendendole inefficaci.
Come abbiamo già scritto ieri, la Procura della Repubblica di Barcellona ha disposto l’effettuazione dell’autopsia sul corpo del 36enne Giovanni Profilio, deceduto tragicamente domenica scorsa in un incidente autonomo, con la moto, all’interno della galleria di Monterosa che collega Lipari centro con la frazione di Canneto.
Ora è stata fissata anche la data: L’esame autoptico sarà effettuato domani pomeriggio a Milazzo.
La Procura della Repubblica di Barcellona ha deciso che sarà effettuata l'autopsia sul povero Giovanni Profilio, deceduto ieri un incidente autonomo all'interno della galleria di Monterosa a Lipari.
Al momento questa è l'unica certezza. Per quanto concerne il luogo e il giorno questo dovrebbe essere stabilito domani.
L'obiettivo è fare piena luce sulle cause che hanno portato al tragico incidente ed in questo senso proseguono le indagini dei carabinieri che, ricordiamo, hanno posto sottosequestro la moto affinchè venga sottoposta a delle verifiche di natura tecnica.
Nel frattempo dei fiori sono stati posti nell'area dell'incidente, così come all'esterno dell'obitorio del cimitero di Lipari, dove si trova il corpo di Giovanni.
Il comitato spontaneo di cittadini “L'ospedale di Lipari non si tocca!”, venuto a conoscenza della sospensione, da circa un mese, della prestazione di Risonanza Magnetica nel nostro presidio ospedaliero, desidera avere chiarimenti e capire il perché un esame diagnostico così importante viene improvvisamente soppresso. Si tratta sempre di mancanza di medici o di macchine obsolete che andrebbero sostituite?
Gli Eoliani vogliono capire quale meccanismo determina ogni giorno lo smantellamento di servizi sanitari.
Si sa comunque che in radiologia arrivano medici da altri ospedali, perché dunque è tutto bloccato? Siamo stanchi anche di non sapere la verità e scoprire solo al momento del bisogno le carenze diventate pesanti e inaccettabili. Ma tanto ci sono gli specialisti privati che vengono ogni giorno sull'isola e per esami diagnostici, basta un giro di aliscafo e i laboratori privati di Milazzo, Barcellona e Messina ci aspettano a braccia aperte. Si è oltrepassato il limite oltre il quale tutto può succedere.
Troppi ormai i misteri e le false promesse sul nostro ospedale.
I cittadini non hanno il diritto di sapere? Dov'è la trasparenza?
Anche per la camera iperbarica desideriamo chiarimenti. Perché ancora il Dott. Iacolino non è in servizio? E perché essendoci 2 anestesisti, in caso di emergenza non c'è la reperibilità?
Sta di fatto che sempre è comunque ci dobbiamo affidare all'elisoccorso.
E come se non bastasse, nelle ultime ore, sempre nel nostro Presidio Ospedaliero, è stata chiusa la farmacia perché l’unica dottoressa in servizio, è stata trasferita a Taormina, dove invece di medici in organico ve ne sono ben tre.
Ci fate vivere in un limbo, anzi in un inferno.
Serve un cambio di rotta, chi gestisce la sanità regionale deve rispondere ai cittadini che hanno tutto il diritto di partecipare in modo consapevole alle decisioni.
Non vogliamo più essere attori passivi di decisioni e pratiche stabilite altrove sulla nostra pelle, ma bensì protagonisti delle scelte che si fanno in campo sanitario, poichè, come ribadiamo, siamo cittadini di un arcipelago, ed abbiamo "costituzionalmente" diritto alla salute pubblica in loco.
Si è oltrepassato il limite oltre il quale, come ribadiamo, tutto può succedere.
Il comitato spontaneo di cittadini
“L’OSPEDALE DI LIPARI NON SI TOCCA”
Questa la lettera inoltrata da Gianluca Giuffrè per conto del Comitato per Ginostra
Al Presidente della Regione Siciliana
On. Nello Musumeci
Oggetto: Consolidamento e messa in sicurezza costone roccioso, fronte mare di Ginostra
Gentilissimo Presidente,
A seguito degli eventi parossistici del luglio 2019, nell’isola di Stromboli, come notorio grazie al Suo impegno, determinazione e vicinanza alle problematiche delle comunità delle piccole isole siciliane, fra gli altri, si è ottenuto un finanziamento di circa 3.800.000,00 euro per il “Consolidamento costone e scogliere fronte mare di Ginostra” per mettere in sicurezza abitazioni private e strutture pubbliche, peraltro già interdette, come il monumento ai caduti su cui insiste l’unica strada di accesso al villaggio, lambite ormai da pericolose frane che sovrastano anche l’unica via di fuga che conduce al Pontile di Protezione Civile.
Venuti a conoscenza del progetto esecutivo che prevede solo la posa in opera di pannelli di rete ad anelli collegati da funi, delusi abbiamo sollevato seri dubbi sull’efficacia di tale intervento che non considera la necessità di opere di consolidamento e sottomurazioni in muratura indispensabili per bloccare il movimento franoso in continua e pericolosa evoluzione tra l’altro aggravatosi notevolmente durante i tempi intercorsi per la realizzazione del progetto, iter d’appalto e consegna dei lavori.
A seguito di sopralluoghi del 20 giugno scorso e successivi, alla presenza del Sindaco di Lipari, esponenti del Genio Civile di Messina, della ditta appaltatrice, Protezione Civile Nazionale, sembra che tutti si siano resi conto della gravità della situazione e della necessità di rivedere il progetto almeno nei punti di maggiore criticità per raggiungere per quanto possibile il fine del consolidamento dei luoghi.
Ci è stato promesso verbalmente dai vari soggetti di essersi messi all’opera per una revisione del progetto i cui lavori dovrebbero cominciare a settembre prossimo. Però grande rimane la nostra preoccupazione in quanto consapevoli che se verrà sciupata questa occasione del consolidamento definitivo dei luoghi, difficilmente se ne presenterà un’altra e la situazione diventerà irrimediabile, portando ad irreparabili danni con l’isolamento e l’invivibilità della frazione.
Per questo signor Presidente, conoscendo la Sua sensibilità ed operatività che ci ha fatto sempre sentire vicina ed importante punto di riferimento l’Istituzione della Regione Siciliana, confidiamo in un Suo autorevole intervento affinchè si vigili attentamente sull’andamento di questa vicenda che porti ad un buon esito dei lavori da eseguire per dare agli abitanti di Ginostra finalmente serenità e fiducia nel futuro.
Nel ringraziarla vivamente per tutto quello che ha sempre fatto e farà per la nostra isola Le inviamo i più cordiali saluti.
Gianluca Giuffrè
(Comitato per Ginostra)
Ginostra, 24/07/2022
Questo il tempestivo intervento del presidente Musumeci
“Cuore” dell’operazione è stato il COA (Centro operativo avanzato di Stromboli) dal quale si sono attivati i meccanismi (che in caso di evento reale partono in automatico) e da dove si è monitorata la situazione.
Hanno presenziato Luigi D’Angelo (Direttore operativo del coordinamento emergenze del Dipartimento nazionale della Protezione Civile), Salvo Cocina (direttore generale della Protezione civile regionale), Mauro Coltelli (Ingv), Francesco Milio (vice prefetto di Messina), Riccardo Gullo (sindaco di Lipari), la dottoressa Elda Paino (Asp di Messina), Domenico Russo (Ufficio Protezione civile del Comune di Lipari), il delegato municipale, Carolina Barnao ed esponenti di tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio.
Dalle ore 10 alle ore 13, preceduto da un briefing degli addetti ai lavori, è stato eseguito il doppio test di attivazione automatica del sistema.
Come da programma, precedute dalla diffusione di un messaggio vocale, esplicativo, in tre lingue che informava la popolazione e i turisti presenti di cosa stava accadendo e che non vi era alcuna situazione di pericolo, sono dapprima suonate le sirene di allerta tsunami a Stromboli, Ginostra, Panarea e Milazzo.
Stesso iter per le sirene di allerta per esplosione parossistica che sono risuonate subito dopo ma solo su Stromboli e Ginostra.
La prima fase del test, quella di “allerta tsunami”, è stata caratterizzata da un suono “monotonale continuo” delle sirene.
La seconda, quella di “allerta esplosione parossistica, da un suono “discontinuo a due tonalità alternate”.
A conclusione dei test la comunicazione di fine delle attività.
Un'estate piena di appuntamenti culturali all'insegna di pagine della storia delle isole Eolie. Pagine, che rivivremo attraverso la narrazione dello storico eoliano, Giuseppe La Greca, che sono in larga parte o del tutto sconosciute alla storiografia ad oggi pubblicata.
Delle cinque conferenze, quattro delle quali si terranno a Villa Santa Lucia ed una a Quattropani, ne abbiamo parlato con lo stesso La Greca.
D) Dottore La Greca ci aspetta un agosto ricco dal punto di vista culturale, durante il quale potremo, prendere atto, venire a conoscenza, grazie alle sue conferenze, di pagine della nostra storia, sino ad oggi praticamente sconosciute. Il primo "viaggio" ci porta a Stromboli, nell'era fascista.
R) Le mie conferenze Iniziano il 3 agosto, a Villa Santa Lucia, con il racconto del tragico incidente aereo del 16 marzo 1940 avvenuto a Stromboli. Nell'incidente periscono 14 persone, 10 passeggeri e 4 membri dell'equipaggio, 13 uomini e una donna. Non era ne il primo ne l'unico incidente aereo avvenuto nel ventennio fascista, censurato per prassi del regime. Tra le vittime dell'incidente la scrittrice e giornalista Nannipieri Volpi detta "Mura" (oggetto di un recente articolo di Marcello Sorgi su La Stampa) e il tenente colonnello Andrea Zotti il più celebre pilota da caccia del periodo. Nel corso della serata parleremo anche degli altri incidenti aerei avvenuti sul territorio nazionale e all'Estero di aerei italiani.
D) La seconda conferenza avrà un doppio tema che ci permetterà di riflettere sulle condizioni di vita e di lavoro degli eoliani del passato.
(R) Il 7 agosto, nel secondo appuntamento a Villa Santa Lucia, parlerò dell'attività estrattiva della pomice nei racconti di alcuni autori siciliani del secondo dopoguerra. Giuseppe Patanè racconta dei Giganti tranquilli e le belle pescatrici. L'incontro quotidiano alla fine degli anni Quaranta tra gili operai e le operaie degli stabilimenti pomiciferi e le donne pescatrici di Panarea.
Bartolo Cattafi, ci racconta della Montagna leggera e delle condizioni di vita negli stabilimenti a metà degli anni Cinquanta. Il terzo autore è Vincenzo Consolo, con il suo "Così la pomice si mangia Lipari". A seguito di questa denuncia del problema della silicosi, troverà lo spunto per il suo più celebre romanzo "Il sorriso dell'ignoto marinaio".
L'appuntamento mi consente di parlare dell'attività estrattiva, del parco geo-minerario della pomice e di alcune mie idee pubblicate sulla rivista Humanities nel mese di giugno 2022. Sarà, infine, l'occasione per ricordare ed onorare Vincenzo Consolo nel decennale della scomparsa. Con l'occasione Le consegno la copia del mio articolo scritto sul grande autore e il suo rapporto con le isole Eolie nel corso del 2016 per la rivista "Sicilia isola del Tesoro". (L'articolo può essere visualizzato cliccando su questo link https://drive.google.com/file/d/1-MDrPolFr2y68CPwFi7MRhUUfFCbOrC4/view?usp=sharing
D) Il terzo appuntamento lo vedrà conferenziare su un fatto storico che riguarda la nostra Lipari e che ci porterà indietro alla guerra di Sicilia del 1718 - 1720. Ci dia qualche anticipazione
R) Il 10 agosto, nell'appuntamente con l'associazione Castellaro a Quattropani, presenterò un fatto storico ad oggi inedito. La guerra di Sicilia del 1718 – 1720 ed il ruolo svolto da Lipari che condurrà all'ultimo assedio con bombardamento della nostra città Murata il 4 giugno del 1719. Non è stato facile ricostruire due anni di guerra; nessuno storico eoliani cita l'episodio. La ricostruzione è avvenuta grazie ad una labile traccia individuata in un diario di guerra di un soldato palermitano rimasto anonimo e dai diari di guerra degli ufficiali inglese, austriaci e spagnoli che hanno combattuto contro e con i liparoti. Un contributo straordinario è arrivato anche dal giornale "Il corriere ordinario" edito Vienna in lingua italiana che quasi in ogni numero racconta le imprese e le gesta dei liparoti che, benché nemici, venivano ammirati per il coraggio e l'ardimento dimostrato in tutto le occasioni. Parole di elogio arrivano anche dal Barone di Von Seckendorff comandante delle truppe austriache destinate ad attaccare la nostra isola.
D) Un ulteriore appuntamento a Villa Santa Lucia lo vedrà parlare di suoi tre volumi che hanno già avuto una serie di riconoscimenti a livello nazionale
R) L'argomento "Ultimo assedio" sarà oggetto del terzo incontro a Villa Santa Lucia, il 12 agosto. Nel corso della serata parlerò del mio libro edito con la Laura Capone Editore "La confraternita dei Captivi" e delle anteprime dei due prossimi volumi "Red Scare" e "Le isole perdute dell'Oceano Tenebroso" (entrambi come mia abitudine partono da episodi avvenuti a Lipari per spaziare in diverse nazioni europee e Nord Americane) che sono in corso di pubblicazione con la casa editrice della Dott Ssa Capone che sarà presente alla serata.
D) L'ultimo evento ci porterà a Filicudi, per trattare un evento ben più recente, rispetto a quelli trattati nelle altre conferenze ma egualmente affascinante.
R) Chiudo questo tour de force il 22 agosto (salvo eventuali sorprese dell'ultima ora) con il racconto, a cinquant'anni dall'evento, della scalata della canna di Filicudi. Parlerò non solo della prima, ma delle successive scalate che hanno visto protagonista il famoso scoglio di Filicudi.
Ai partecipanti agli incontri verrà consegnato un promemoria per poter scaricare gratuitamente i saggi pubblicati sulla rivista "Humanities" dell'Università degli studi di Messina.
P.S. la Lapide Wallis ricordo la morte di un giovane ufficiale austriaco durante l'assedio di Lipari. La tomba è a Milazzo.
Sopralluogo stamane a Stromboli del sindaco Riccardo Gullo e del capitano dei carabinieri della Compagnia di Milazzo Andrea Maria Ortolani alla locale caserma dell'Arma per fare il punto sui lavori di ristrutturazione dell'immobile, in atto fermi. Al sopralluogo ha preso parte anche la neo delegata municipale Carolina Barnao.
A seguito segnalazione di un cittadino di un cedimento sulla sede stradale in località San Gaetano, è stato effettuato, stamane ad Acquacalda, un sopralluogo, da parte del dirigente comunale Mirko Ficarra, dei vigili del fuoco e della polizia municipale.
In considerazione di una possibile voragine o sgrottamento sotto la carreggiata è stato apposto un segnale che evidenzia il pericolo e contestualmente si è allertata la ditta Bellino affinchè ponga in essere quanto necessario per verificare e risolvere, ove possibile, la problematica.
Riceviamo e pubblichiamo:
Siamo costretti a ribadire, dopo quattro anni, la nostra contrarietà a ordinanze come quella recentemente reiterata dal Comune di Lipari che colpiscono in modo generalizzato l’uso delle biciclette nel centro urbano. Siamo ben consci del problema di sicurezza in area pedonale, e della mobilità in generale sull’isola, ma (sorpresa!) non pensiamo che il problema sia rappresentato dalle biciclette.
Pensiamo anzi che in un’isola sempre più motorizzata e veloce, con un piano di mobilità che esclude, invece che includere, gli utenti leggeri, l’uso della bicicletta (mezzo per antonomasia ecologico, democratico e silenzioso) vada incentivato, magari un minimo regolamentato, ma mai ostacolato.
Secondo l’articolo 3, comma 1 n. 2 del Codice della Strada, ecco cosa è un’area pedonale:
“zona interdetta alla circolazione dei veicoli, salvo quelli in servizio di emergenza, i velocipedi[biciclette, ndr] e i veicoli al servizio di persone con limitate o impedite capacità motorie, nonché eventuali deroghe per i veicoli ad emissioni zero aventi ingombro e velocità tali da poter essere assimilati ai velocipedi. In particolari situazioni i comuni possono introdurre, attraverso apposita segnalazione, ulteriori restrizioni alla circolazione su aree pedonali”.
Sfatiamo quindi da subito un mito: di norma in area pedonale le biciclette e i pedoni possono convivere, ed è auspicabile che lo facciano.
Certo, è nelle facoltà del Comune applicare ulteriori regolamentazioni.
Ma ci pare abnorme la scelte di vietare il transito in area regolamentata da ZTL anche alle biciclette dal primo agosto fino al 31 ottobre, assimilando “velocipedi, velocipedi a pedalata assistita, acceleratori di velocità, overboard, monopattini e skateboard”.
Parliamoci chiaramente: non è colpa di chi va alle Poste, a lavorare, a comprare la frutta o a scuola su una bici da passeggio, se per il Corso sfrecciano alcune “finte” biciclette – che in realtà sono motorini – che possono raggiungere i 40 km l’ora senza nemmeno pedalare.
Si limitino allora questo tipo di mezzi, ma lasciando libero accesso alle bici, soprattutto quelle tradizionali a propulsione umana.
Il Codice della Strada (art. 182 comma 4) parla chiaro: “I ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In tal caso sono assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e la comune prudenza”
La norma dunque esiste, e non ha senso invocare le difficoltà nel controllo e nella prevenzione per giustificare il senso di questa ordinanza: sarebbe come dire che è meglio chiudere tutte le banche perché qualcuno ogni tanto decide di rapinarle.
D’altro canto, le statistiche nazionali ci dicono che non risultano incidenti mortali causati da ciclisti, mentre è di traffico pesante che in realtà si muore. Anche nella nostra isola si muore, e si muore per incidenti stradali di, e tra, veicoli a motore.
In assenza di misure volte a moderare la velocità media sulla rete stradale di Lipari e consentano un traffico promiscuo sicuro tra automobili e biciclette (dissuasori, zone 30, piste ciclabili…), scacciare le bici dalle aree pedonali, significa mettere a rischio i ciclisti senza risolvere il problema della sicurezza stradale.
Invitiamo dunque l’Amministrazione a dare un segno di discontinuità rispetto al passato anche in questa materia, modificando l’ordinanza in una forma che tenga conto:
1) della necessità di una distinzione tra biciclette a trazione muscolare e i mezzi motorizzati;
2) della necessità di una valutazione di eventuali limitazioni in alcune fasce orarie dove effettivamente il traffico pedonale può risultare particolarmente congestionato;
3) di limitare in ogni caso il divieto al mese di agosto e non protrarlo in quelli successivi, perché sarebbe un provvedimento ingiustificato e mortificante per chi, nell’ottica di un maggior rispetto dell’ambiente e della qualità della vita, sceglie di usare la bicicletta in luogo dell’auto o del motorino.
Per il futuro, sperando di incontrarci a un tavolo già nel prossimo autunno, auspichiamo che la Giunta comunale si impegni alla stesura di un Piano per la Mobilità Sostenibile, che preveda:
– l’adozione del cosiddetto “biciplan” (piano per la mobilità ciclistica), come previsto dalla Legge nazionale 2/2018, art. 6;- l’introduzione di corsie ciclabili nel territorio comunale, per la sicurezza dei ciclisti e dei pedoni;
– l’installazione di rastrelliere per il parcheggio delle bici presso i maggiori luoghi di interesse (porto, scuole, uffici pubblici);
– l’avvio di un progetto di bike sharing;
– momenti di formazione ed educazione all’uso sicuro della bici;
– iniziative volte a diminuire la necessità dell’uso della macchina (carpooling, navette che colleghino mega parcheggio e centro storico, intensificazione e ampliamento del servizio di Trasporto Pubblico Locale);
– creazione, nei punti più pericolosi per gli utenti leggeri (pedoni e ciclisti), di zone 30: ovvero strade a velocità massima consentita di 30 km/h.
SOTTOSCRIVONO IL DOCUMENTO
Magazzino di Mutuo Soccorso – Eolie
Nesos
Valentino uno di noi ONLUS
Comitato 20-30
Biodistretto Eolie Aimée Carmoz
Nostos
Soroptimist Isole Eolie
Snoopy Tennis Club
- Il porto romano di Sottomonastero (Lipari) - |