“Cuore” dell’operazione è stato il COA (Centro operativo avanzato di Stromboli) dal quale si sono attivati i meccanismi (che in caso di evento reale partono in automatico) e da dove si è monitorata la situazione.
Hanno presenziato Luigi D’Angelo (Direttore operativo del coordinamento emergenze del Dipartimento nazionale della Protezione Civile), Salvo Cocina (direttore generale della Protezione civile regionale), Mauro Coltelli (Ingv), Francesco Milio (vice prefetto di Messina), Riccardo Gullo (sindaco di Lipari), la dottoressa Elda Paino (Asp di Messina), Domenico Russo (Ufficio Protezione civile del Comune di Lipari), il delegato municipale, Carolina Barnao ed esponenti di tutte le forze dell’ordine presenti sul territorio.
Dalle ore 10 alle ore 13, preceduto da un briefing degli addetti ai lavori, è stato eseguito il doppio test di attivazione automatica del sistema.
Come da programma, precedute dalla diffusione di un messaggio vocale, esplicativo, in tre lingue che informava la popolazione e i turisti presenti di cosa stava accadendo e che non vi era alcuna situazione di pericolo, sono dapprima suonate le sirene di allerta tsunami a Stromboli, Ginostra, Panarea e Milazzo.
Stesso iter per le sirene di allerta per esplosione parossistica che sono risuonate subito dopo ma solo su Stromboli e Ginostra.
La prima fase del test, quella di “allerta tsunami”, è stata caratterizzata da un suono “monotonale continuo” delle sirene.
La seconda, quella di “allerta esplosione parossistica, da un suono “discontinuo a due tonalità alternate”.
A conclusione dei test la comunicazione di fine delle attività.
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