Per anni mi hai tenuta per mano....ora che non ci sei più io ti tengo nel
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Nota di Giorgianni: "A correzione di quanto detto durante la diretta chiarisco che a Filicudi i tamponi verranno effettuati nel terrazzo di Villa La rosa mentre a Vulcano presso la guardia medica".
Un esercito di camici bianchi per contrastare la diffusione del Coronavirus nel territorio delle Aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina e creare una sorta di “cintura di protezione”. Con una propria ordinanza, il presidente della Regione Nello Musumeci ha infatti autorizzato le tre Aziende sanitarie provinciali, competenti per territorio, a implementare il numero delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) già istituite, fino al raggiungimento dello standard di una Unità ogni venticinquemila abitanti.
Nuova battuta d'arresto per la Ludica Lipari superata per 7 a 4 sul campo del Vivi Don Bosco.
Per la formazione liparese a segno Re (2), Cincotta e Momo
L’A.S.D. LIPARI IC informa che la partita di domani 18 ottobre 2020 con il Riviera Nord terza giornata di campionato su disposizioni della Lega viene rinviata all' 8 Novembre 2020
All’iniziativa, fortemente voluta dall’amministrazione Giorgianni e che proseguirà anche domani, hanno aderito circa 800 cittadini.
Due le postazioni dove vengono effettuati i
tamponi: per gli automuniti l’area limitrofa al campo di calcio “Franchino
Monteleone”, per chi non in possesso di un mezzo di locomozione si è opera in
un immobile comunale sulla via Garibaldi.
Le operazioni si stanno svolgendo con una certa celerità e non si sono registrate problematiche particolari. Già a partire da lubenì l’operazione interesserà le altre cinque isole del
Comune, a cominciare da Vulcano. Nell’isola di Salina, al momento, sono circa 150 i cittadini che hanno presentato richiesta per essere sottoposti all’esameRiceviamo e pubblichiamo:
DOPO la lettera pubblicata poco più di 2 giorni fa, giorno 15 del corrente mese FINALMENTE SI E' MOSSO QUALCOSA!!!!
Si presenta una situazione nuova presso la farmacia ospedaliera di Lipari, non sappiamo se sarà una cosa duratura ma lo speriamo e abbiamo preso atto della buona volontà nel risolvere i problemi legati ai farmaci diabetologici e non solo... vedendo la dottoressa , responsabile del farmaceutico di Messina che è arrivata sull'isola per fare chiarezza.
Noi come GRUPPO DI DIABETICI DI LIPARI in questa occasione avendo bisogno IMMEDIATO di alcuni farmaci abbiamo chiesto aiuto al DIRETTORE RESPONSABILE DEL DISTRETTO EOLIANO DELL' ASP DI MESSINA.NATALE BRUNO, che si è subito attivato facendo sì che in 24H arrivasse il materiale URGENTE sull'isola!!!
(consegnato oggi stesso)
Vogliamo solo dire due parole su questa vicenda..... La prima è che QUANDO SI È UNITI SI ARRIVA COMUNQUE A UN TRAGUARDO CHE APPUNTO SPERIAMO SIA DURATURO....
la seconda è il nostro GRAZIE AL DIRETTORE CHE UMANAMENTE SI E MESSO SUBITO A DISPOSIZIONE FACENDO SI CHE IN 24 H ARRIVASSE IL TUTTO!!!! COME SI SUOL DIRE...... VOLERE È POTERE!!!!!
Sempre attenti e attivi alle problematiche
Grazie ancora dal gruppo DEI DIABETICI DI LIPARI
Alla Procura della Repubblica di Barcellona P.G.
All’Ufficio del Demanio di Milazzo
All’Assessore Al Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana
Alla Capitaneria di Porto di Milazzo
Alla Capitaneria di Porto di Lipari
Alla Stazione Carabinieri di Stromboli
Alla Guardia di Finanza di Lipari
Al NOE dei Carabinieri di Catania
Agli organi di Stampa
Oggetto: Grave situazione rifiuti nella frazione di Ginostra, Isola di Stromboli.
Da anni ormai segnaliamo la gravità della situazione venutasi a creare a Ginostra, frazione dell’isola di Stromboli, dove i rifiuti di tutta la borgata vengono accumulati, a nostro avviso illegalmente, dagli operatori ecologici, in zona demaniale, accanto all’approdo di navi ed aliscafi in attesa di essere successivamente trasportati a mezzo nave sulla terra ferma. Per mascherare tale grave presunta illegalità qualcuno ha pensato bene di piazzare alcuni cassonetti così da giustificarsi e far passare l’idea che trattasi solo di innocenti cassonetti di prossimità quando è comprovato che si tratta a tutti gli effetti di un centro di stoccaggio e trasferenza illegale che viola tutte le norme in materia. Più volte in passato le mareggiate hanno spazzato via i rifiuti inquinando ulteriormente (come se non bastasse il percolato che si riversa in esso da tale zona) il mare e diventando potenziale pericolo per le imbarcazioni e la fauna marina. Ma veniamo ai fatti dell’ultimo mese:
Si denuncia quanto segue:
Poco prima della mareggiata del 26 settembre scorso, di gran fretta, venivano tolti i cassonetti dalla zona sopra descritta per scongiurare che il mare si portasse via per l’ennesima volta cassoni e rifiuti. Infatti, durante le ore successive al fatto, i marosi hanno raggiunto la zona coprendola, ciò a dimostrazione che, come più volte scritto, si tratta di un sito non idoneo. Da quella data sono passati ben 20 giorni e da allora i rifiuti vengono impunemente depositati a terra, come sempre del resto, solo che prima lo si mascherava con i cassonetti, in dei sacchi neri in attesa che la nave passi a portarli via. Ovviamente, gli animali tra cui gatti e gabbiani bucano i sacchi ed i rifiuti volano in ogni parte per non parlare della puzza e degli scoli che dalla battigia arrivano in mare. Una vergogna assoluta che continua a perpetrarsi nell’indifferenza di tutti. L’ultima nave è arrivata il 5 ottobre 2020 ( le giornate di bel tempo ci sono state). Oggi i cassonetti sono semi pieni al porto Pertuso mentre i sacchi (oltre un centinaio) continuano a essere depositati davanti al porto di Protezione Civile. Questo fatto dimostra a pieno quello che sosteniamo da sempre, cioè che si tratta di un centro di stoccaggio e trasferenza illegale a tutti gli effetti. Esistono diverse soluzioni che consentirebbero di superare queste illegalità ma stranamente non vengono prese in considerazione e si continua a sostenere che si tratta dell’unico posto possibile ove depositare i rifiuti e all’occorrenza o convenienza si sostiene che trattasi di banali cassonetti di prossimità come in tutti i posti del mondo.
Si chiede :
Di accertare i fatti e di verificare eventuali illegalità e se riscontrate di punire i responsabili.
Tale centro di trasferenza e stoccaggio è legale?
E’ autorizzato dal Demanio?
Rispetta la normativa vigente in materia di rifiuti?
Si chiede all’Autorità Marittima di intervenire celermente a riscontro della presente ed ai vari Enti in indirizzo, ciascuno per le sue competenze, di accertare e fermare il perpetrarsi di tali reati a danno dell’ambiente.
Certi di un vostro immediato riscontro si inviano:
Distinti Saluti
Gianluca Giuffrè
Pasquale Giuffré
Nessun mezzo di linea approda a Ginostra da domenica scorsa. Di conseguenza la piccola comunità è isolata.
Nel frattempo sembra che, ad un mese dalla firma del contratto d'appalto, tutto sia tornato a tacere per quanto concerne i lavori di "Manutenzione straordinaria e miglioramento tecnico dell’approdo di Ginostra con finalità di protezione civile – 2° stralcio”.
Non c'è stata la consegna dei lavori e c'è chi paventa ulteriori problematiche e l'inverno, purtroppo, è alle porte
Alessia Carbonaro
Ha conseguito la laurea magistrale con la votazione di 110 e lode.
Ad Alessia,alla seconda laurea, nel giro di poco più di due anni, l'augurio per un brillante futuro.
Felicitazioni a Ciccio e Marina
Stromboli, il “faro del Mediterraneo”, è un vulcano famoso per la sua attività esplosiva di bassa energia e persistente, nota proprio col nome di attività stromboliana. Questa caratteristica è da sempre una forte attrazione per i visitatori e per i vulcanologi di tutto il mondo.
Tuttavia, occasionalmente - come recentemente avvenuto il 3 luglio e 28 agosto 2019 - si verificano esplosioni più intense ed improvvise che possono rappresentare un grave pericolo, i cosiddetti “parossismi stromboliani”. Già descritti dal geologo Giuseppe Mercalli all'inizio del secolo scorso, durante questi eventi sono coinvolti simultaneamente più crateri e vengono eruttati volumi più elevati di materiali piroclastici.
L’obiettivo dello studio “Major explosions and paroxysms at Stromboli (Italy): a new historical catalog and temporal models of occurrence with uncertainty quantification”, appena pubblicato sulla rivista ‘Scientific Reports’ di Nature, è stato stimare le frequenze di accadimento dei parossismi stromboliani e verificare se il vulcano avesse una sua “memoria”, ovvero se era possibile individuare una ricorrenza statistica tra un’eruzione parossistica e la successiva. Ha quindi cercato di rispondere alle domande “quanto sono probabili questi fenomeni esplosivi più violenti?” e “quanto diventano più probabili dopo che uno di essi è avvenuto, e per quanto tempo?”
Per rispondere a queste domande, un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e dell'Università di Bristol (UK) ha elaborato un nuovo catalogo nel quale vengono descritti 180 eventi esplosivi violenti di varia scala accaduti a Stromboli dal 1879 al 2020. In particolare, 36 dei 180 eventi esplosivi censiti sono parossismi, analoghi a quelli dell’estate 2019.
Per questo studio, i ricercatori hanno valutato in maniera critica eventi descritti in lavori scientifici del passato e informazioni riportate in testi storici e narrativi, determinando, su basi oggettive ed omogenee, il tipo e l’intensità della attività esplosiva indipendentemente dall’enfasi dei racconti.
“Il nuovo catalogo che abbiamo messo a punto”, spiega Massimo Pompilio, primo ricercatore dell'INGV e coautore dello studio, “ha permesso di rivedere la classificazione di numerosi eventi attraverso l'analisi critica delle fonti storiche. Dall'analisi emerge che il tasso annuale medio dei parossismi degli ultimi 140 anni è stato di 0.26 eventi/anno, ovvero un evento ogni 4 anni circa. Questo tasso è vicino a quello calcolato negli ultimi dieci anni, ma molto inferiore a quello raggiunto negli anni ’40 del secolo scorso, quando questi eventi parossistici erano assai più frequenti. Il vulcano alterna quindi periodi di attività intensa e periodi di relativa quiete”. “Il breve lasso di tempo di 56 giorni osservato fra i due parossismi dell’estate 2019”, continua Massimo Pompilio, “non ѐ quindi una situazione rara. Per ben cinque volte negli ultimi 140 anni ci sono stati tempi inter-evento ancora più brevi. Viceversa, ci sono stati quattro periodi senza parossismi lunghi dai 9 ai 15 anni, ed un intervallo senza gli stessi che si è protratto addirittura per 44 anni, dal 1959 al 2003”.
Queste informazioni sono anche utili in un contesto previsionale, ovvero per stimare le probabilità di accadimento futuro di questi fenomeni.
Andrea Bevilacqua, ricercatore INGV e primo autore dello studio spiega: “Quando un fenomeno, come un’esplosione vulcanica si verifica a intervalli irregolari nel tempo, quello che si studia è la distribuzione dei ‘tempi di inter-evento, ossia dei tempi intercorsi in passato fra un’esplosione e quella successiva. In particolare lo sviluppo dei modelli di inter-evento ci permette di calcolare la probabilità di accadimento di una esplosione in funzione del tempo trascorso dall'ultimo evento di quel tipo. Una importante evidenza emersa dalla nostra ricerca riguarda la tendenza dei parossismi a verificarsi in gruppi. Sempre sulla base dei dati degli ultimi 140 anni, abbiamo stimato che esiste il 50% di probabilità che un parossisma si verifichi entro dodici mesi dal precedente e il 20% di probabilità che lo segua in meno di due mesi; d'altro canto esiste anche un 10% di probabilità che trascorrano oltre dieci anni senza che si verifichino altri parossismi”.
Una “memoria” del vulcano del tutto simile, seppur con stime di accadimento diverse, emerge considerando, insieme ai parossismi, anche le cosiddette “esplosioni maggiori”, esplosioni più frequenti dei parossismi ma dotate di minor energia e pericolosità.
“Questo studio ha mostrato come, in termini di occorrenza dei fenomeni esplosivi più violenti dell’ordinario, lo Stromboli stia attraversando, negli ultimi anni, una delle fasi di attività più intense della sua storia recente”, conclude Augusto Neri, Direttore del Dipartimento Vulcani dell'INGV e coautore dello studio. “La stima della ‘memoria’ dell'attività esplosiva più intensa dello Stromboli potrà dare un significativo contributo alla quantificazione della pericolosità di questi fenomeni e, di conseguenza, alla riduzione del rischio associato. Inoltre, l’analisi dei dati suggerisce l'esistenza di un processo fisico che in qualche misura influenza la frequenza delle esplosioni del vulcano rendendole eventi eruttivi non completamente casuali. Capire le ragioni e i meccanismi fisici che determinano questa memoria rappresenta un’ulteriore sfida scientifica”.
La ricerca pubblicata ha una valenza essenzialmente scientifica, priva al momento di immediate implicazioni in merito agli aspetti di protezione civile.
Preso atto dell’aumento dei contagi dell’infezione da virus SarS-COV2 si ritiene disporre le seguenti misure precauzionali presso gli uffici amministrativi:
- privilegiare l’utilizzo dello smart working nei settori/servizi nei quali è consentito.
- regolamentazione del ricevimento utenti esterni con utilizzo di numero telefonico dedicato per prenotazioni tramite appuntamento, ai fini di ridurre la presenza contemporanea di utenti negli uffici.
- obbligo di utilizzo della mascherina in ufficio e pieno rispetto della distanza di sicurezza (anche per gli spostamenti nei corridoi).
- utilizzo della posta elettronica quale strumento ordinario di comunicazione tra gli uffici, e utilizzo, ove possibile, delle piattaforme telematiche per le sedute collegiali in video conferenza.
- sanificazione periodica delle auto aziendali e dei locali.
- controllo scrupoloso della temperatura all’ingresso delle strutture/uffici.
Il Direttore Amministrativo avrà cura di organizzare le procedure e assicurare il buon fine della superiore disposizione.
I Dirigenti preposti hanno carico di vigilare sul corretto adempimento della superiore disposizione, segnalando difformità/omissioni direttamente all’Ufficio di disciplina e a questa direzione generale.
F.to Paolo La Paglia