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sabato 25 gennaio 2025
Giuffrè: "Aggrappati agli specchi per difendere l'indifendibile"
COMUNICATO - "Non voglio commentare più di tanto i comunicati diffusi nelle ultime ore per mettere una pezza e salvare la faccia, tanto chi è abituato a stravolgere l’evidenza dei fatti per non accettare l’evidenza della verità che non conviene, rimarrà sempre nel dubbio vero o strumentale che sia. Ma questa volta c’è una fonte che conforta chi è sempre trasparente e amante della verità, la presenza delle forze dell’ordine che hanno gestito la situazione e conoscono i fatti nei minimi particolari, per chi in buona fede volesse togliersi il dubbio.
Tutto il resto è aggrapparsi sugli specchi per difendere l’indifendibile.
Voglio ringraziare tutti quelli che hanno espresso solidarietà nei miei confronti e nei confronti degli abitanti di Ginostra e Stromboli. Da destra a sinistra il coro è unanime così come l’indignazione.
Qui non è una questione di colore politico ma di libertà e per la libertà e la democrazia bisogna sempre lottare. Per fortuna siamo in una Repubblica democratica e non in un regime di dittatura.
Per me l’argomento è chiuso".
Gianluca Giuffrè
Calcio, Campionato Giovanissimi under 15: Vittoria casalinga per la Ludica Lipari
La Ludica Lipari si è imposta oggi per 2 a 0 contro il Cutropia di Milazzo. A segno Iacono e Finocchiaro.
La Ludica sale a quota dieci in classifica
Tanti auguri!
La democrazia dei social (di Gruppo consiliare "Rinascita eoliana"
LA DEMOCRAZIA DEI SOCIAL
Assistiamo da due giorni a una campagna mediatica “politica” diffamatoria e denigratoria nei confronti dell’attuale amministrazione. Il bersaglio, inutile dirlo, è il sindaco Gullo definito autoritario, antidemocratico, talebano, sgarbato, aggressivo, e chi più ne ha più ne metta!
Riteniamo doveroso, mentre quel sindaco così “distante” dalla popolazione di Stromboli e Ginostra, lavora 24 ore su 24 su tutti i fronti gestendo emergenze e calamità naturali, fornire qualche dato.
Eletto a giugno del 2022, dopo meno di 2 mesi Stromboli è stata duramente colpita dall’alluvione. Attivato tutto il sistema di protezione civile, mentre gli uffici comunali erano del tutto sguarniti di personale e di disponibilità economica, in meno di due settimane l’isola è stata sgomberata dal fango che aveva invaso case e strade. Una mobilitazione impressionante e un lavoro senza sosta, la stesura di un piano per la realizzazione di opere strutturali di mitigazione del rischio che la Protezione Civile ha approvato per un importo di quasi 16 milioni di euro.
Lo stesso sindaco “distante”, poco empatico e antidemocratico ha fatto, solo a Stromboli, circa 30 assemblee pubbliche tutte mandate in diretta streaming, una stima approssimativa di 200 comunicati; ha risposto privatamente e pubblicamente a ogni domanda, utilizzato (attraverso la sua delegata) bacheche della chiesa, di paese, e tramite i mezzi social per raggiungere il maggior numero di persone possibile.
A Ginostra, prima ancora dell’ultima emergenza, ha condotto 8 assemblee pubbliche; la sua delegata ha fatto 11 riunioni di paese. Sono stati pubblicati circa 20 comunicati.
Quante assemblee pubbliche sono state fatte a Stromboli e Ginostra negli anni precedenti, quando ad amministrare c’erano esponenti dell’attuale opposizione, oggi paladini della “loro” democrazia?
Grande indignazione, poi, per non essersi recato a Stromboli e Ginostra dopo gli eventi alluvionali di ottobre e novembre 2024. Quello stesso sindaco autoritario, definito “uomo solo al comando”, aveva sui luoghi un assessore (a Stromboli) e la delegata (a Ginostra) che, mentre lui andava a Palermo ad incontrare il Commissario regionale nominato per quella emergenza, o partecipava a videoconferenze con la Protezione civile, o pressava tutte le istituzioni per interventi immediati e urgenti, facevano sopralluoghi continui (durante e dopo ogni goccia di pioggia scesa) con tecnici dell’Autorità di bacino e del genio Civile mobilitati grazie al lavoro del solito sindaco insensibile e distante.
Fa impressione la narrazione mediatica raccontata al contrario, rispetto alla verità oggettiva e inconfutabile. E’ sconcertante la manipolazione operata da parte della opposta parte politica per screditare il lavoro del Sindaco e della sua amministrazione, e disgregare la comunità.
Quanto è antidemocratico e distante un sindaco che lavora 12 ore al giorno con la porta dell’ufficio sempre aperta, incontrando chiunque si presenti, rispondendo a centinaia di telefonate e messaggi perché, come spesso ripete, “devo rispondere a tutti”; e tutti infatti hanno il suo numero di cellulare, mai spento, raramente irraggiungibile.
Ma arriviamo agli “scandalosi” eventi di ieri.
Come lo stesso sindaco ha dichiarato, i sopralluoghi di ieri a Ginostra e del giorno prima a Stromboli, determinanti per la valutazione dello stato di emergenza da lui richiesto per quel territorio, erano già stati rimandati. A fronte di una popolazione, stanca e provata dagli eventi alluvionali e dallo scombussolamento geo-morfologico dell’isola, che legittimamente pressa per un’accelerazione delle opere necessarie, era estremamente importante che i tecnici potessero analizzare ogni palmo del territorio colpito dalla calamità.
Non c’era tempo per assemblee e dibattiti pubblici, come richiesto al Sindaco a Stromboli.
Non si poteva “distrarre” i tecnici dal motivo per il quale erano venuti, portandoli su altri percorsi legati a problematiche del tutto personali, come stava per avvenire a Ginostra.
Nessuno è stato allontanato perché “non gradito”, come falsamente dichiarato e subito condiviso e spalmato su tutti i social, con grandi dichiarazioni di solidarietà da parte di partiti politici avversi, pronti a cavalcare l’emozione della bugia diventata “virale”. Al contrario, la delegazione dei tecnici si è intrattenuta, per quanto possibile in relazione al tempo disponibile, con i cittadini che ha incontrato lungo il percorso. Quello che ha evitato è stata la partecipazione ai lavori che, come anche un bambino comprenderebbe, era limitata al gruppo di lavoro appositamente convocato.
Un sopralluogo “tecnico” non è una scampagnata, né una riunione di condominio.
Il tempo delle assemblee, dei dibattiti e delle polemiche è, e continuerà a essere, un altro.
Ieri, e il giorno prima, sono stati giorni di lavoro sul campo. Questo si richiede a chi amministra un territorio ferito, questo fa la politica “sana” e democratica. Tutto il resto è campagna mediatica strumentale, cavalcata ad arte a scapito degli interessi reali della popolazione.
Gruppo Consiliare
“”Rinascita Eoliana”
Pasquale Giuffrè: "Dopo le capre ci attende il DASPO?" E arriva solidarietà del senatore Pogliese, coordinatore regionale FdI
Pasquale Giuffrè anni 76 di resistenza a Ginostra.
Ginostra, Pogliese: "Vicini al coordinatore di FDI Giuffré: rapporti tra istituzioni e cittadini siano sempre improntati al confronto".
"Ho appreso con rammarico lo sgradevole l'episodio avvenuto a Ginostra durante un sopralluogo dell'Amministrazione Comunale, con il sindaco e alcuni tecnici, allorché il coordinatore di FDI per le isole Eolie Gianluca Giuffré è stato allontanato, così come altri cittadini dell'isola, <<poiché non gradito>>. Il confronto è il sale della democrazia e auspico che i rapporti tra amministratori, rappresentanti di partiti politici e cittadini siano sempre improntati al reciproco rispetto e a un confronto civile".
Lo dichiara il senatore Salvo Pogliese, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia.
Oggi: Conversione di San Paolo Apostolo
S. Paolo era ebreo della tribù di Beniamino. Fu circonciso l'ottavo giorno dopo la nascita, e fu chiamato Saulo. Apparteneva, come il padre, alla setta dei farisei: setta la più rigorosa, ma nello stesso tempo la più recalcitrante alla grazia di Dio.
I suoi genitori lo mandarono per tempo a Gerusalemme, alla scuola di Gamaliele, celebre dottore in legge. Sotto questa sapiente guida. Saulo si abituò alla più esatta osservanza della legge mosaica. Questo zelo fu quello appunto che fece di Saulo il persecutore più terribile dei primi seguaci di Gesù.
Lo vediamo nella lapidazione di Stefano custodire le vesti dei lapidatori, non potendo far altro, non avendo l'età prescritta; egli stesso però lapidava nel suo cuore, non solo Stefano, ma tutti i Cristiani, avendo in mente una sola cosa: sradicare dalle fondamenta la
Chiesa di Cristo e propagare in tutto il mondo il Giudaismo.
Con questo zelo quindi non vi è niente da stupire se fu uno dei più fieri, anzi il più terribile ministro della persecuzione che infierì contro i Cristiani di Gerusalemme e ben presto fece scomparire i Cristiani che colà si trovavano; ma non pago di ciò, chiese lettere autorizzative al Sommo Sacerdote, per poter fare strage dei Cristiani rifugiatisi in Damasco. Qui però il Signore l'attendeva: qui la grazia divina doveva mostrare la sua potenza.
Eccolo sulla via di Damasco, accompagnato da arcieri, spirante furore e vendetta. Ma d'improvviso, mentre galoppa, una luce fulgida lo accieca; una forza misteriosa lo sbalza da cavallo ed egli ode una voce dal cielo che gli grida: « Saulo, perchè mi perseguiti? ».
Chi sei tu? risponde Saulo, meravigliato e spaventato ad un tempo.
Ed il Signore a lui:
Io sono quel Gesù che tu perseguiti.
Che vuoi ch'io faccia, o Signore?
chiede Saulo interamente mutato dalla grazia.
Va' in Damasco
gli risponde il Signore colà ti mostrerò la mia volontà.
Saulo si alza, ma essendo cieco, si fa condurre a Damasco, dove rimane tre giorni in rigoroso digiuno e in continua orazione. Al terzo giorno Anania, sacerdote della Chiesa Damascena, per rivelazione di Dio, si porta nel luogo dove si trova Saulo, lo battezza e gli ridona la vista. Da quel momento Paolo è mutato da feroce lupo in docile agnello : la grazia di Dio opera in lui per formare il vaso di elezione, l'Apostolo delle genti.
Paolo, docile ai voleri di Dio, tanto crebbe nell'amore di Gesù, che arrivò a dire: « Chi mi separerà dalla carità del mio Gesù? forse la persecuzione? la fame? i sacrifici o la morte? Ah, no, né la vita, né la morte, né il presente, né il futuro saranno capaci di separarmi da quel Gesù per cui vivo, per cui lavoro e col quale sono crocifisso. Egli sarà la mia corona perché non sono io che vivo ma è Gesù che vive in me ».
venerdì 24 gennaio 2025
Il Coraggio di Credere” solidarietà a Giuffrè, ai suoi familiari e ai cittadini allontanati.
Consideriamo tale atteggiamento non degno di uno stato democratico, offensivo nei confronti della comunità e sintomatico di mancanza di propensione all’ascolto e al confronto.
Siamo altresì certi che Gianluca Giuffrè, che fiero ha seduto i banchi dell’opposizione del Comune di Lipari, ove ha sempre portato le istanze del suo Borgo e che ancora oggi continua ad essere una voce libera e talvolta dissidente se necessario, continuerà a portare avanti le Sue battaglie intraprese a tutela della comunità Ginostrese ed Eoliana.
Avv. Annarita Gugliotta
(Fondatore del Movimento)
"Eoliani che non ci sono più" (riproposizione 30° video - durata 4 minuti e 40 circa)
CONCLUSI SOPRALLUOGHI TECNICI A STROMBOLI E GINOSTRA: DIPARTIMENTO NAZIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE ALLE PRESE CON LA RICHIESTA DI STATO DI EMERGENZA
Galluzzo, deputato regionale FdI e segreteria provinciale solidarizzano con Giuffrè e i ginostresi
I consiglieri di opposizione: "Costernati e indignati per quanto accaduto a Ginostra". Solidarietà ai ginostresi
Comunicato Stampa
Siamo costernati e indignati per l’increscioso episodio che ha avuto luogo stamattina a Ginostra, dove il Sindaco Riccardo Gullo ha mostrato un atteggiamento autoritario e inaccettabile nei confronti di alcuni cittadini che semplicemente camminavano liberamente lungo le strade del borgo.
La gravità della situazione non risiede solo nell’assurda richiesta di allontanamento rivolta ai cittadini, ma nel fatto che il Sindaco di Lipari, eletto per rappresentare e tutelare ogni singolo membro della comunità, ha pensato di poter decidere arbitrariamente chi è "gradito" e chi no. Questo comportamento non solo contrasta con i principi di democrazia e libertà, ma è un atto di intolleranza che nulla ha a che fare con la gestione di una comunità che si vuole definire civile e rispettosa dei diritti fondamentali.
Riteniamo che il Sindaco abbia perso il senso del proprio ruolo istituzionale e della responsabilità che deriva dalla sua carica. Non è mai accettabile che un primo cittadino esprima pubblicamente il disprezzo nei confronti di coloro che ha il dovere di servire. A maggior ragione quando si tratta di un piccolo borgo come Ginostra, dove il contatto diretto e il dialogo tra amministrazione e cittadini dovrebbero essere ancora più stretti e costruttivi. Il Sindaco Gullo ha dimostrato, invece, di non avere la capacità di ascoltare, dialogare e confrontarsi con chi non condivide la sua visione.
Ciò che è accaduto oggi è una vera e propria ferita alla libertà di espressione e di movimento. Non si tratta più di un semplice disaccordo politico o di una divergenza di opinioni, ma di un atteggiamento che non ha nulla a che fare con la democrazia e che rischia di minare le basi stesse della convivenza civile.
Esprimiamo quindi la nostra piena solidarietà a Gianluca Giuffrè, alla sua famiglia e a tutti i cittadini di Ginostra che, con grande dignità, hanno visto calpestato il loro diritto di camminare liberamente per le strade del loro paese senza temere di essere "etichettati" come indesiderabili.
È impensabile un Sindaco, invece di cercare di risolvere i problemi reali della comunità, si preoccupi di scegliere chi può o non può essere presente in un luogo pubblico.
Invitiamo tutti i liparesi, tutti i cittadini di Ginostra e dell'intero arcipelago, a riflettere su quanto accaduto e a non lasciarsi intimidire da atteggiamenti che minano le basi di un'amministrazione sana e rispettosa dei principi costituzionali e invitiamo il Sindaco Riccardo Gullo ha fare un serio esame di coscienza e chiedere scusa pubblicamente a tutti coloro che ha offeso con il suo comportamento intollerante
I Consiglieri Comunali
Gaetano Orto, Cristina Dante, Adolfo Sabatini, Raffaele Rifici, Giorgia Santamaria
NOTA DEL DIRETTORE DI EOLIENEWS: Non appena entrati in possesso della nota di Giuffrè, essendo il sindaco impegnato nei sopralluoghi e/o riunioni, abbiamo contattato Carolina Barnao, assessore addetto alle pubbliche relazioni e ai rapporti con la stampa e, sino ad ora, non c’è nessuna reazione ufficiale da parte di Gullo. Da indiscrezioni apprendiamo, però, che non si sarebbe trattato di una questione di ”gradimento” ma solo l’evitare la partecipazione dei cittadini ai sopralluoghi tecnici.
Giuffrè: "A Ginostra, si spegne la democrazia e la libertà dei cittadini che non sono graditi alla vista del sindaco di Lipari".
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Una fase dei sopralluoghi a Stomboli |
"Oggi a Ginostra è stata scritta una delle pagine più tristi della storia delle Isole Eolie, quando ad alcuni cittadini del borgo, che camminavano per strada liberamente è stato chiesto con ferma cortesia di allontanarsi perché la loro presenza non era gradita al Sindaco di Lipari.
Questa mattina, nella minuscola frazione dell’isola di Stromboli, sono sbarcati tecnici, forze dell’ordine e Protezione Civile, oltre che vari funzionari regionali per dei sopralluoghi inerenti l’emergenza alluvione di ottobre 2024. Alcuni cittadini, tra cui il sottoscritto, si sono avvicinati incuriositi nella pubblica strada, atto che ha suscitato le proteste del Sindaco, il quale ne ha chiesto l’allontanamento in quanto a lui non graditi. Riteniamo che sia un atto molto grave ed è la prima volta nella storia della nostra Repubblica, che nel nostro Comune accade una cosa del genere. Non solo non si può più dissentire ma neanche camminare liberamente lungo le strade del nostro Comune se nelle vicinanze c’è il Sindaco di Lipari. Si ringraziano tutti i presenti ed in particolar modo l’Arma dei Carabinieri, che come sempre, vicina ai cittadini, ha saputo gestire la situazione senza creare tensioni. Evidentemente, il Sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, ha un’idea un po' confusa della democrazia e della libertà di pensiero ed azione dei cittadini. Forse sarebbe il caso di chiedere scusa se i nervi non hanno retto alla solo vista dei cittadini e successivamente rassegnare le dimissioni da Sindaco. Un Sindaco che non gradisce i suoi concittadini, che non gradisce il confronto, come può amministrare le nostre isole?
Lipari, 24/01/2025
Gianluca Giuffrè
N.B. Sin qui la nota di Giuffrè. Mettiamo analogo spazio a disposizione del sindaco, qualora volesse replicare
C.S. Lipari, una storia tinte rosso - blu : Una formazione giovanile
In
alto da sx: Luigi Di Giorgi, Luigi Sabatini, Di Giovanni, Piero Bertè, ? mister
Bartolino Monte, Salvatore Puglisi, Venerando Lo Presti (dubbio), Carmelo
Riganó , Fabio Currò,
In basso :. Roberto
Laise, Mimmo?, Roberto Li Donni, Giuseppe Lo Schiavo, Fabrizio Monteleone, Dino
Salmieri
Oggi: San Francesco di Sales
Fin dai primi anni mostrò spiccata inclinazione al bene, e una grande docilità.
Fece i suoi primi studi ad Annecy, e di qui fu mandato a Parigi. Qui studiò retorica, filosofia e teologia presso i PP. Gesuiti. La sua vita era ritirata : frequentava la chiesa e i Sacramenti: fin d'allora fece il voto di castità.
Compiuti gli studi a Parigi, fu dal padre mandato a Padova per addottorarsi in legge. Quivi Francesco fu esposto a grandi pericoli, cui scampò felicemente con la sua forte volontà e l'aiuto di Dio in cui sempre confidava.
Il padre di Francesco aveva pensato di fare del suo figlio uno dei più stimati gentiluomini della società e gli aveva già ottenuto un posto distinto nel senato di Chambery, mentre gli andava preparando un ricco partito. Francesco invece era chiamato a ben altro, e svelò ogni cosa al suo precettore, incaricandolo di farne consapevole il padre. Molti furono gli ostacoli che i genitori gli opposero, ma vedendolo fermo nel suo proposito acconsentirono alla volontà di Dio.
Fatto Sacerdote, il Vescovo di Ginevra lo delegò a combattere l'eresia di Calvino, che infestava tutto il Chiablese. Il nostro Santo ebbe da faticare e soffrire molto per quegli eretici, e corse pericolo più volte di essere assassinato, ma la sua grande dolcezza, unita ad uno zelo instancabile e ad una pietà esemplare, vinse i più ostinati calvinisti tanto da convertirne, dicono, 72 mila. Morto il vescovo di Ginevra Mons. Granier, Francesco fu eletto a succedergli.
Nel 1610 fondò l'ordine delle Suore della Visitazione, coadiuvato dalla S. Madre di Chantal. Quando sentì di non aver più le forze d'un tempo e che la sua salute deperiva, chiese un aiuto per il governo della diocesi. Nonostante fosse ammalato, salì per l'ultima volta il pulpito di Lione nella vigilia del S. Natale 1622, ma il giorno dopo dovette mettersi a letto, con segni manifesti di apoplessia progressiva. Chiese subito gli ultimi Sacramenti, indi con fervore serafico ripetè alcuni passi della S. Scrittura, finchè il male gli tolse la parola e la vita, la sera del 28 dicembre. Non contava ancora 56 anni d'età, 20 dei quali passati nell'episcopato.
Egli è celebre per la sua incomparabile dolcezza, e per i libri che scrisse, ripieni di unzione divina.
giovedì 23 gennaio 2025
Maltempo, governo Schifani delibera stato di crisi regionale per i danni a 116 Comuni
La declaratoria consentirà di attivare le iniziative necessarie a garantire i primi interventi per la messa in sicurezza del territorio nelle aree delle sei province interessate. Secondo una prima stima, che non tiene conto del settore agricolo, i danni ammonterebbero a circa 70 milioni di euro. I comprensori maggiormente colpiti sono quelli del Messinese e del Siracusano. Il dipartimento di Protezione civile si riserva anche di proporre la richiesta di stato di emergenza nazionale, dopo avere acquisito dai Comuni tutte le relazioni sulle conseguenze del maltempo.
Il dirigente generale della Protezione civile regionale, inoltre, è stato designato commissario delegato con l’incarico di provvedere al censimento dei danni, alla redazione del piano degli interventi per la riparazione dei danni e per il ripristino e la messa in sicurezza dei luoghi, nonché per la realizzazione delle azioni di somma urgenza per ripristinare e rendere sicure le strutture stradali litoranee di Santa Teresa Riva e dei muri d’argine del fiume Alcantara a protezione del depuratore consortile di Giardini, nel Messinese.
Proprio ieri, il presidente Schifani aveva compiuto un sopralluogo sul lungomare di Santa Teresa Riva per prendere atto personalmente delle lesioni arrecate dalle mareggiate alla sede stradale litoranea della cittadina. Il governatore aveva assicurato il massimo impegno per avviare, nei tempi più brevi possibili, gli interventi necessari a ripristinare la strada e le altre strutture danneggiate e dare serenità agli abitanti.
Oltre alla Città metropolitana di Messina e al Consorzio Rete fognante Taormina, questi i 116 i Comuni interessati dal provvedimento:.
Città Metropolitana di Catania: Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Adrano, Bronte, Catania, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Maniace, Misterbianco, Ragalna, Randazzo, Riposto, San Giovanni La Punta, Sant’Agata li Battiati, Valverde, Vizzini, Piedimonte Etneo, Mineo, Nicolosi.
Provincia di Enna: Agira, Cerami.
Città Metropolitana di Messina: Alcara li Fusi, Capizzi, Castroreale, Falcone, Fondachelli Fantina, Furnari, Gioiosa Marea, Letojanni, Librizzi, Lipari, Malfa, Mazzarrà S. Andrea, Milazzo, Monforte San Giorgio, Naso, Novara di Sicilia, Oliveri, Pace del Mela, Patti, Raccuja, Roccavaldina, Rodì Milici, S. Lucia del Mela, San Pier Niceto, San Salvatore di Fitalia, Sant’Agata di Militello, S. Angelo di Brolo, San Piero Patti, Santa Marina Salina, Scaletta Zanclea, Torrenova, Tripi, Tusa, Ucria, Alì, Alì Terme, Antillo, Casalvecchio Siculo, Castelmola, Fiumedinisi, Francavilla di Sicilia, Furci Siculo, Gallodoro, Giardini Naxos, Graniti, Letojanni, Limina, Malvagna, Mandanici, Messina, Motta Camastra, Nizza di Sicilia, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera, Roccella Valdemone, S. Alessio Siculo, Santa Teresa Riva, S. Domenica Vittoria, Savoca, Scaletta Zanclea, Taormina, Condrò, Mongiuffi Melia, Moio Alcantara, Piraino.
Città Metropolitana di Palermo: Ciminna, Ustica.
Provincia di Ragusa: Acate, Ispica, Giarratana, Modica, Pozzallo, Santa Croce Camerina, Ragusa.
Provincia di Siracusa: Augusta, Avola, Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Carlentini, Cassaro, Ferla, Floridia, Francofonte, Noto, Pachino, Palazzolo Acreide, Portopalo di Capo Passero, Priolo Gargallo, Rosolini, Siracusa, Sortino, Melilli, Francofonte.
Tanti auguri!
Eoliani e amici delle Eolie...che non ci sono più (96° puntata: deceduti a novembre - dicembre 2024) min. 2:44
In questo video: Adelina Esposito, Angela Taranto in Stagno, Antonino Fabro, Diana Natoli Edwards, Enzo Gruosso, Ermelinda Forestieri ved. Cordaro, Francesco Restuccia, Gianni Lo Re, Giuseppe Giardina, Giuseppe Sampieri, Grazia Biviano in Cataliotti, Ivana Barbuto ved. Maiorana, Lorenzo Capuano, Maria Biviano, Maria Natoli ved. Paino, Mauricette Lariviere ved. Basile, Rosario Giordano, Salvatore Di Maro, Silvia taranto in Pittorino, Stellario Famularo
Capre, il comitato "Per Ginostra" dopo la riunione dii Palermo. "Missione fallimentare"
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Capre sui tetti di Ginostra |
Una missione fallimentare trasformata, grazie a delle abili doti di comunicazione, in un resoconto trionfalistico dove però la sostanza è ben lontana nel tempo.
Ieri, a seguito delle varie note e del clamore mediatico che si è creato, l’Assessore Regionale all’Agricoltura e Sviluppo Rurale, Salvatore Barbagallo, ha convocato a Palermo, il Sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, che si è fatto accompagnare dalla sua delegata per discutere dell’invasione di capre nel nostro arcipelago. Un incontro in cui potevano essere messe sul piatto le difficoltà che vivono gli isolani e nel quale si potevano prospettare delle soluzioni da attuare immediatamente per salvaguardare la frazione di Ginostra ed i suoi abitanti. Un villaggio di incomparabile bellezza, unico al mondo, che a causa dell’inerzia dell’attuale amministrazione comunale sta per essere distrutto da una mandria di capre. Non è dato sapere quale sia stata la soluzione prospettata dal Sindaco e dalla sua delegata visto che, come loro stessi scrivono, la questione è sul loro tavolo sin dal loro insediamento, oltre due anni, un lasso di tempo più che sufficiente per trovare soluzioni ed attuarle. L’orientamento sembra essere, secondo i comunicati, quello di continuare a perdere tempo prezioso aspettando l’esito del piano di eradicazione, ad opera di una seconda ditta nell’isola di Alicudi, per poi estenderlo anche a Ginostra, se mai dovesse funzionare per Alicudi. Altri mesi di attesa o forse anni.
Scrive il Sindaco: “La strada da percorrere, per le nostre isole, resta quella dell’equilibrio nella convivenza uomo/animali, siano questi autoctoni o meno. Se il piano di eradicazione attualmente in vigore non dovese andare a buon fine, si studieranno altri metodi di allontanamento delle capre.”
Dove sono le soluzioni se l’amministrazione stessa scrive di studiare altri metodi di allontanamento? Perché non li ha già studiati?
In tutta questa storia, sembra si sia perso di vista che queste capre, attualmente oltre duemila, sono destinate ad aumentare in maniera esponenziale nei prossimi mesi e Ginostra soccomberà.
Il Sindaco forse dimentica di essere la massima autorità sanitaria in ambito comunale nonché la massima autorità di protezione civile e che è suo preciso dovere tutelare il suo territorio.
Si pone un problema di protezione civile, siamo sotto un vulcano attivo, con le vie di fuga ostruite dai muri che crollano sulle stradine. Di notte scappare diventerebbe impossibile.
A livello sanitario, oltre al problema diffuso dello sterco in tutta Ginostra, si pone anche un problema di inquinamento dell’acqua dei pozzi visto che stazionano sui tetti delle abitazioni. Sono stati fatti dei controlli a campione su questi animali per assicurare che non siano portatori di malattie?
La situazione credo sia sfuggita di mano e non c’è la reale percezione del problema. Tra un anno non sarà più possibile continuare a vivere a Ginostra se non si farà qualche cosa subito.
Che ci dicano chiaramente che dobbiamo andarcene e che per noi non c’è posto sull’isola ma solo per le capre. La Regione sembra aver preso coscienza della problematica ma se insieme al comune non vi è la determinazione necessaria o non vi sono le capacità adeguate per portare sul tavolo la soluzione più giusta, una soluzione non si troverà mai e questo sempre a danno del territorio e dei suoi cittadini e non di chi ha il dovere di assumersi delle responsabilità decisionali.
Gianluca Giuffrè
(Coordinatore Comitato per Ginostra)
Stato di emergenza nazionale per Stromboli e Ginostra: In corso riunione tecnica
Oggi: Sposalizio di Maria e Giuseppe
Si festeggia il 23 gennaio la celebrazione liturgica del matrimonio tra Maria e Giuseppe, coloro che hanno accolto e cresciuto il figlio di Dio sulla Terra, secondo le Sacre Scritture.
A parlare maggiormente della figura di Giuseppe, altrimenti alquanto marginale nei Vangeli, seppur importante, è l'evangelista Matteo.
Maria, appena 15enne, è stata scelta da Dio stesso per mettere al mondo suo figlio incarnato Gesù. E deve accoglierlo da vergine assieme al vergine sposo Giuseppe. Come detto a quei tempi il fidanzamento valeva già come matrimonio, con gli stessi diritti e doveri ma non la convivenza. Un anno dopo, proprio come avvenne a Maria e Giuseppe, la sposa poteva essere introdotta nella casa del marito per dare inizio ad una nuova famiglia.
Durante la festa di fidanzamento il promesso sposo mette al dito dell'amata un anello, e da tradizione occorre aspettare un anno affinché lui possa finire di pagare il suo dono, e lei possa preparare il corredo.
Quando la Vergine, piena di paura, gli confida di essere incinta del Figlio di Dio, Giuseppe non ha dubbi, conosce bene questa anima pia, ma non sa come comportarsi. Se dovesse ripudiarla in pubblico, come era suo diritto, le avrebbe rovinato la vita. Così pensa di divorziare in segreto per permetterle di assolvere il suo compito. Ma ecco che Matteo racconta: « Mentre Giuseppe stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore, e gli disse: 'Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria tua sposa, perché quel che è generato in Lei viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un Figlio e tu lo chiamerai Gesù: Egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati' ».
Un matrimonio quindi benedetto dal Signore, tra due Santi che hanno deciso di votare la loro vita alla castità. Un matrimonio che serve a Maria per non essere considerata adultera e lapidata, e per poterle consentire di vivere tranquilla con qualcuno che condivide il suo pensiero e il suo desiderio di purezza.
Secondo la veggente e mistica Beata Anna Caterina Emmerich Giuseppe sin da piccolo è credente e aspetta la venuta del Messia, a 12 anni inizia a frequentare una bottega che lo farà diventare falegname, e a 30 anni va a vivere da solo. Un giorno mentre pregava gli apparve un angelo che gli intimò di recarsi presso il Tempio dove avrebbe trovato la sua futura sposa. La Madonna all'epoca ha appena 14 anni e vuole consacrare la sua vita a Dio, ma la mamma vuole che trovi marito. Anche la giovane chiede aiuto in preghiera e le viene consigliato di accettare.
Così sull'altare vengono posti i ramoscelli dei pretendenti, ma solo quello di Giuseppe fiorisce: è lui il prescelto! E assieme, casti e puri, acconsentono alla venuta del Figlio di Dio permettendo la nostra salvezza
mercoledì 22 gennaio 2025
CAPRE INSELVATICHITE DI ALICUDI, STROMBOLI E VULCANO: DA PALERMO PRIORITÀ AL PIANO DI ERADICAZIONE
L’orientamento condiviso è quello di proseguire con il Piano di eradicazione, riprendendo il percorso che si era interrotto a causa dell’inadempienza della prima ditta incaricata. Una volta avviate le catture ad Alicudi ad opera della seconda ditta, il cui affidamento del lavoro è in corso, lo stesso piano potrà essere esteso anche a Ginostra e Vulcano.
Le richieste degli allevatori sono state numerose, e una delle opzioni al vaglio e’ anche il loro coinvolgimento diretto nella cattura delle capre.
Contemporaneamente, la Regione ha preparato un “Piano per la gestione e il contenimento della fauna selvatica in Sicilia” (capre incluse) che sarà sottoposto all’approvazione della Giunta la prossima settimana.
La strada da percorrere, per le nostre isole, resta quella dell’equilibrio nella convivenza uomo/ animali, siano questi autoctoni o meno.
Se il piano di eradicazione attualmente in vigore non dovesse andare a buon fine, si studieranno altri metodi di allontanamento delle capre, per scongiurare l’ipotesi di abbattimento.
L’ultima opzione sarà, infine, l’attuazione del “Piano per la gestione e il contenimento della fauna selvatica” (dopo la sua approvazione) con l’abbattimento selettivo delle capre.
Rizzo e Giuffrè (FdI) disponibilità ad aiutare l’Amministrazione per riconoscimento dello stato di emergenza nazionale
Al Sindaco di Lipari
Dott. Riccardo Gullo
Oggetto: Richiesta riconoscimento dello Stato di Emergenza Nazionale per il territorio del Comune di Lipari a seguito del maltempo dei giorni scorsi.
A seguito degli eventi meteo che hanno colpito il territorio
delle Isole Eolie nei giorni scorsi, in particolare danneggiando numerosi
approdi nelle varie isole e alla successiva richiesta dell’Amministrazione
Comunale di Lipari del riconoscimento dello Stato di Emergenza Nazionale, mettendo
da parte ogni contrapposizione di natura politica e condividendo tale richiesta,
manifestiamo la nostra disponibilità per il bene delle nostre isole avviando le
necessarie interlocuzioni con i nostri referenti regionali e nazionali.
Avv. Francesco Rizzo (Dirigente Nazionale)
Campionato giovanissimi Under 15: Finisce in parità il derby tra Ludica Lipari e Lipari Ic
Isole Eolie: Vulkanik porta la musica in vetta al cratere di Vulcano
Vulcano, Isole Eolie - In un’atmosfera sospesa tra cielo, mare e terra, il progetto Vulkanik ha scritto una nuova pagina della sua storia con un DJ set unico nel suo genere, registrato direttamente sul cratere dell’isola di Vulcano. Un evento che celebra la bellezza selvaggia e inconfondibile delle Eolie, fondendo musica e natura in un connubio perfetto per raccontare al mondo l’unicità di questo territorio.
Il Vulkanik è un’iniziativa innovativa che prende vita proprio nel cuore delle isole Eolie, con l’obiettivo di creare esperienze culturali e artistiche capaci di valorizzare la storia e la natura di queste terre. Questo DJ set rappresenta un punto di incontro tra la tradizione e l’innovazione, portando la creatività contemporanea in uno scenario naturale mozzafiato.
“Con il DJ set sul cratere di Vulcano abbiamo voluto creare una connessione unica tra la musica e la forza primordiale di questo luogo straordinario. È un messaggio di valorizzazione e rispetto per il territorio che amiamo profondamente,” ha dichiarato Giuseppe Fonti, Direttore artistico del progetto
“Il nostro lavoro è stato quello di dare forma a un’idea che unisse arte e territorio. Vulcano, con il suo cratere e i suoi paesaggi inconfondibili, si è rivelato lo scenario perfetto per questa visione,” ha sottolineato Francesco Corrieri, Project Manager
Corrado Greco, Talent Manager, ha concluso: “Abbiamo scelto una location che è stata in grado di tradurre in musica la potenza e la magia delle Eolie. Questo è solo l’inizio di una serie di eventi che continueranno a stupire e a ispirare.”
Il DJ set è disponibile da oggi sul nostro canale YouTube e vuole offrire agli spettatori di tutto il mondo la possibilità di immergersi nella magia di Vulcano.
L’iniziativa rientra in una serie di progetti che mirano a promuovere le Eolie come destinazione non solo turistica, ma anche culturale e artistica.
Tanti auguri!
Stromboli: Extracomunitario sorpreso a rubare in casa, arrestato
L’allarme è scattato nel primo pomeriggio di eri, quando la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Milazzo ha ricevuto una chiamata di una cittadina di Stromboli che aveva segnalato di aver visto un individuo entrare in casa sua.
In risposta, sul posto è stata inviata una pattuglia di militari della locale Stazione che, giunti rapidamente sul luogo segnalato, si erano introdotti nell’abitazione indicata, laddove hanno sorpreso un giovane individuo ancora intento a rovistare nella vetrina del soggiorno, poi identificato nel 26enne straniero, subito sottoposto a controllo e perquisizione.
All’interno di uno zaino del 26enne, i Carabinieri hanno trovato la refurtiva consistente in oggetti vari e una piccola somma di danaro, restituita alla proprietaria di casa.
L’uomo è stato così arrestato ed ora dovrà rispondere del reato a lui addebitato.
CENSIMENTO - SEGNALAZIONI DANNI EVENTO TEMPORALESCO DEL 17 GENNAIO. COME FARE, LE MODALITA'
Per inviare le segnalazioni dei danni subiti, scarica i modelli che trovi a questo link della pagina web del Comune di Lipari ⬇️
Una storia a tinte rosso - blu: Una formazione prima che fosse C.S. Lipari
Oggi: San Vincenzo di Saragozza
Incrudeliva allora la persecuzione contro i Cristiani, mossa dagli imperatori Diocleziano e Massimiano nell'anno 303. Tra i persecutori si distinse Daciano, governatore della Spagna, il quale ordinò che tutti i Cristiani fossero arrestati e rinchiusi in orride prigioni.
Fra questi furono arrestati Vincenzo ed il vescovo Valerio. Tradotti davanti al giudice, Vincenzo, cui Valerio aveva ceduto la parola, disse: « Noi siamo cristiani, disposti a soffrire qualunque pena per il culto del vero Dio ».
Daciano si contentò di mandare Valerio in esilio, rivolgendo tutto il suo furore contro il giovane 'Vincenzo.
Prima di tutto fu condannato allo stiramento delle membra ed ai flagelli, il che gli venne fatto con tanto strazio che alla fine si videro scoperte le ossa. Il giudiet a tal vista si raddolcì un po'; ma vedendo che Vincenzc era desideroso di soffrire maggiormente, lo condannò al supplizio del fuoco, che è senza dubbio la più crudele di tutte le pene. Vincenzo, intrepido in mezzo a quei nuovi tormenti, novello S. Lorenzo, diceva ai carnefici: « Tagliate e mangiate, da questo lato sono già cotto » Il governatore, disperato di non poter vincere queste campione della fede, lo rimandò in carcere, con l'ordine di farlo distendere sopra appuntite schegge di vasi rotti e di mettergli i piedi tra i ceppi. Ma Iddio non abbandonò il suo servo: gli Angeli del cielo vennero z confortarlo e a cantare con lui le lodi al Signore.
Il carceriere ne fu profondamente colpito e si convertì, ricevendo poco dopo il santo Battesimo.
La notizia di questa conversione ferì il cuore di Daciano, che pianse di rabbia. Ciononostante, il Santo in quiete, e permise ai fedeli di andarlo a visitare. Questi, piangendo, baciavano le cicatrici delle sut piaghe e raccoglievano il suo sangue con pannolini che poi ritenevano come preziose reliquie.
In seguito il Santo fu messo sopra di un morbide letto di piume, ma tosto morì.
Daciano ordinò che il suo cadavere fosse gettato in un campo, come cibo alle bestie; ma Iddio mandò un corvo a difenderlo dagli uccelli rapaci.
Daciano neppur a questo prodigio si arrese, ma fece gettare il cadavere in alto mare cucito in un sacco, attaccandolo ad una macina, affinché andasse a fondo.
Il santo corpo però, per virtù divina, galleggiò sopra le acque finché le onde lo sospinsero sul lido, dove i Cristiani lo raccolsero e lo riposero nel sepolcro, sopra del quale fu poi fabbricata una grande chiesa in suo onore.
PRATICA. Chi mi separerà dalla Carità di Cristo? La tribolazione... la fame... la persecuzione? Sono sicuro che né questa, né tutte le potenze del mondo, saranno bastanti a separarmi dall'amor di Dio (S. Paolo).
PREGHIERA. Sii propizio, Signore, alle nostre suppliche affinché noi che ci riconosciamo rei per la nostra iniquità, ne siamo liberati per intercessione del santo martire Vincenzo.