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domenica 26 gennaio 2025
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Calcio. Sconfitto il LIpari IC, vittorioso il Malfa
Confitta casalinga per 1 a 0 del Lipari IC, decimato dalle squalifiche, contro la Mamertina. Gli eolliani restano fermi a quota 11 in classifica, posizione a rischio.
In terza categoria il Malfa si è imposto per tre a zero al Pompei. Marcatori A. Di Losa, W. Taranto e M. Abdenbauoi
Il Malfa sale a quota 14 in classifica, in zona play off
LETTERA APERTA DI MARIO LO SCHIAVO – DECANO DI GINOSTRA
Da sempre, con la mia famiglia, e con
alcuni compaesani, ho lottato per vedere riconosciuti quei diritti essenziali
per condurre, nella mia terra, una vita civile e dignitosa, riuscendo a
ottenere l’acquedotto, la pista eliportuale, la centralina fotovoltaica e il
pontile, infrastrutture che forniscono servizi fondamentali di cui oggi TUTTI godono
(compresi coloro che alla realizzazione di tali opere si sono opposti sempre e in
ogni maniera).
Di questo sono orgoglioso!!!
Con la mia avanzata età, ho sempre cercato
di dare il buon esempio e buoni consigli ai pochi giovani dell’isola,
insegnando loro a lottare per il bene del paese, senza essere di fastidio per
nessuno, ma nel contempo senza farsi intimidire da nessuno!
Sento il bisogno di confessare, alla
società civile che, alla mia veneranda età, forse per la prima volta, mi sento mortificato
e umiliato per quanto è successo venerdì scorso a Ginostra, quella stessa
umiliazione provata anche da Pasquale Giuffrè, 76 anni, compagno di mille
battaglie condotte per il bene comune, che, lo scorso venerdì mattina,
incontratomi con gli occhi bassi e tristi mi ha sussurrato: “andiamocene
Mario, andiamocene, perché non siamo graditi!!!”
I GINOSTRESI NON GRADITI A GINOSTRA!! A
casa loro!!!!
Considero ugualmente indegno e vergognoso
far allontanare il giovane Gianluca Giuffrè - una gioventù sacrificata, come
quella di mio figlio Riccardo, in decennali battaglie di civiltà - in quanto
“non gradito”.
Vi assicuro che quanto accaduto non si è
MAI verificato! Con nessuna amministrazione, a prescindere dal colore politico.
Nonostante certi comunicati palesemente
contraddittori, cui solo chi non è in buona fede può dare credito, nonché il
misero, triste, strumentale tentativo di chi ha cercato di ribaltare la verità
- come può una persona, per sua stessa ammissione, ASSENTE!!!
asserire cosa sia successo o no a terzi???!!! - penso che gli accadimenti
siano noti a tutti e sia superfluo tornarci sopra.
Esprimo dunque la mia piena solidarietà
alla famiglia Giuffrè e nel contempo li invito a perdonare chi forse pensa di
essere chissà chi, di essere “non uguale” a tutti o che non farà la stessa fine
di tutti, dimenticando che invece tutti siamo accomunati da un medesimo destino
e che, un giorno, dovremo rendere conto al nostro Creatore.
A chi ha palesemente sbagliato suggerisco
semplicemente di tornare a Ginostra, accettare il DEMOCRATICO CONFRONTO con la
comunità, chiedere scusa oppure di dimettersi.
Ginostra, 26 gennaio 2025.
MARIO LO SCHIAVO
Per gli esperti comunicatori (di Pasquale Giuffrè)
Giuffrè Pasquale Ginostra
Iacolino : “Alto Gradimento”, 50 anni dopo
Gag continue, improvvisazioni e fatti inventati al momento dal comico di turno , con intrusioni improvvide di personaggi strampalati, vittime delle loro ossessioni , con frasi ripetute e tormentoni .
Ed eccoli, uno dopo l'altro, intervenire con i loro deliri : il ragioniere Affastellati, traumatizzato dalla mancata presenza ,in trasmissione , della sua amata che chiede incessantemente "perché non sei venuta? ". Max Vinella, sedicente giornalista di cronaca , che cerca di mascherare la propria pochezza professionale con stratagemmi vari. Ermanno Catenacci ex federale fascista che col sodale gerarca Pavanat si vantava di avere assistito personalmente ad eclatanti gesta del Duce, sfuggite agli storici.
E poi di seguito il generale Buttiglione, Patroclo, Bonsampo, il dottor Marsala, il maestro Benito Cerbottana, il professore Onorato Spadone, Scarpantibus, Malik Maluk e tanti altri che certamente hanno fatto da apripista ad una serie di personaggi affaccendati, oggi, a chi le spara più grosse .
La lettura di certi post mi riporta alla mente Marius Marenco, altro personaggio chiave della trasmissione che pretendeva di declamare di continuo le sue poesie surreali, minacciando, in caso contrario , tentativi di suicidio, ogni qualvolta gli veniva impedito di intrufolarsi durante la diretta . Pasquale Zambuto, di professione ladro pregiudicato, che ovviamente nega la sua attività ed i suoi precedenti , presentandoli ,invece, come " sperimentazione " nella sua nuova veste di informato ed acuto comunicatore controcorrente.
Che dire poi dello strillone della rivista "Menzogna Illustrata" , che giornalmente produceva quelle che oggi chiamiamo fake news, ma che allora erano chiamate balle.
Si basava il tutto su un clima goliardico con sovrapposizione di voci e di improvvise interruzioni fatte da questi personaggi surreali, deliranti , tuttologi e fanfaroni che sicuramente hanno fatto scuola, anticipando lo stile che, anni dopo, con l'avvento dei social, si sarebbe diffuso alla grande, non più come spettacolo goliardico a chi la spara più grossa, ma con le pretese della professionalità e del ragionamento politico politico.
I tormentoni comici di allora si sono trasformati in tormentoni patetici dei nostri giorni, tentativi maldestri di una comicità perduta.
Attenti ed allarmati osservatori spuntano i come i funghi e si affannano ad emulare i comici di allora, riducendo il tutto a modesti, patetici pastrocchi.
In questi giorni abbiamo superato i limiti dell'insularità ed anche del grottesco.
Attendiamo con trepidazione gli interventi di 'Gnazio da Roma per chiudere il cerchio dei grandi uomini del partito.
Per mantenerci sempre al livello di farsa , se non fosse passato ad altra vita, avremmo gradito anche un videoclip di Ugo Tognazzi nel ruolo di federale. Sarebbe stato più adeguato lui di tanti altri che si strappano le vesti da tre giorni.
Di Gianni Iacolino
A Canneto: Residence Mistral
Assessore Elvira Amata (FdI): “Solidarietà a Gianluca Giuffrè e agli abitanti ddi Ginostra fatti allontanare dal sindaco Gullo. Il primo cittadino dovrebbe rappresentare tutti i cittadini”
Messina, 26 gennaio - “Esprimo la mia solidarietà nei confronti di Gianluca Giuffrè, Presidente del Circolo Fratelli di Italia – Isole Eolie e degli abitanti di Ginostra che sono stati fatti allontanare dal primo cittadino di Lipari, Riccardo Gullo, mentre si trovava nella piccola frazione insieme ad alcuni tecnici della Protezione Civile e funzionari della Regione Siciliana, per effettuare alcuni sopralluoghi per la valutazione del dissesto idrogeologico.
Un atteggiamento ostile e immotivato nei confronti della sua stessa comunità che, oggi più che mai, necessita di essere coesa per far fronte alle serie criticità che sta affrontando l’isola di Stromboli”, dichiara l'on. Elvira Amata (FdI), Assessore per il Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana.
“Un sindaco, per il ruolo istituzionale che occupa, dovrebbe rappresentare tutti i cittadini, senza distinzione di colore politico e senza avere il timore di andare incontro alle eventuali critiche sul suo operato. Un atto molto grave che mette a rischio la libertà di espressione e la democrazia. Mi auguro che il sindaco Gullo chieda pubblicamente scusa a tutti - a chi lo sostiene e a chi no - per quanto accaduto”, conclude l’assessore messinese.
Rifiuti come risorsa. “Eolian Regeneration” lancia progetto pilota su plastica e tessile
L’associazione Eolian Regeneration parteciperà al progetto di ricerca Horizon Europe “ReBoat” (Circular Systemic Solution for Sustainable Tourism in European Islands by movable plant on a Boat and cocreation with island stakeholders) approvato dalla Commissione Europea.
Il Kick Off si terrà il 27 e 28 gennaio 2025 presso il Politecnico di Milano.
ReBoat mira a progettare, sviluppare e dimostrare una nuova soluzione circolare sistemica decentralizzata, incentrata su plastica e tessuti, per compensare il sovraccarico di rifiuti generato dalle presenze turistiche nei mesi estivi nelle piccole isole.
Il progetto utilizzerà un impianto modulare mobile (trasportato via nave) per lo smistamento, riciclaggio e “re-processing”, che trasformerà i rifiuti locali (plastica e tessile) in nuovi prodotti, utili per le esigenze degli isolani e dei turisti, coinvolgendo nella loro produzione artigiani e lavoratori locali.
Tre progetti pilota complementari nelle isole Eolie, Ioniche e Azzorre, co-creeranno nuovi oggetti, spazi ed esperienze attraverso un approccio partecipativo della popolazione, supportato da strumenti digitali collaborativi, dall'infrastruttura tecnica dell’impianto mobile di riciclaggio e riprocessamento e da artisti, studenti in vacanza-lavoro e designer che animeranno un evento di 2 settimane in ogni progetto pilota.
15 partner provenienti da 7 Paesi Europei, esperti in settori eterogenei e complementari, coopereranno per dimostrare la fattibilità del progetto e per fornire un'esperienza concreta a cittadini e turisti in vacanza nelle isole.
L’Associazione Eolian Regeneration è uno dei partner con il compito, insieme ad altri, di organizzare il pilota nelle isole Eolie.
A seguito del Kick Off, con l’avvio ufficiale di ReBoat, inizieranno i colloqui informativi per illustrare le varie fasi del progetto agli stakeholders locali (enti pubblici e privati, cittadinanza e turisti) al fine avviare il progetto che vedrà la sua fase esecutiva nell’estate del 2027.
Tanti auguri!
Oggi, 26 gennaio: Santi Timoteo e Tito
La memoria di due Vescovi delle primissime generazioni cristiane, ambedue convertiti da San Paolo e suoi collaboratori, è stata abbinata nel nuovo Calendario della Chiesa. Timoteo e Tito non erano israeliti, non appartenevano al Popolo eletto. Ambedue perciò impersonavano il primo grosso problema incontrato dalla Chiesa nascente. Il problema era questo: era lecito entrare nella Chiesa cristiana senza prima passare dalla Sinagoga ebraica? I pagani potevano essere battezzati direttamente, oppure il battesimo doveva essere riserbato soltanto ai circoncisi?
La questione venne affrontata dagli Apostoli, a Gerusalemme, verso l'anno 50, in quello che può esser definito il primo Concilio della Chiesa. La controversia fu vivace, ma San Paolo, per quanto israelita, sostenne le ragioni dei pagani convertiti, e in tal senso convinse anche gli altri Apostoli, e San Pietro, che dette autorità alle decisioni del concilio.
Timoteo era figlio di una donna israelita e di padre gentile, cioè pagano. Egli rappresentava in qualche modo un punto d'incontro e d'intesa tra le due tendenze. Per rispetto al padre, la madre non l'aveva fatto circoncidere. Quando San Paolo giunse in Asia Minore, a Listra, patria di Timoteo, convertì la madre e battezzò il giovane, promettente figlio.
Tito, a sua volta, era proprio uno di quei pagani della Siria che, convertito da San Paolo, era entrato a far parte della Chiesa di Antiochia. Quattordici anni dopo, Paolo lo portò con sé a Gerusalemme, proprio nel momento cruciale della controversia circa il battesimo dei Gentili. L'Apostolo si oppose risolutamente alla circoncisione del cristiano di Antiochia, e Tito divenne così il vivente simbolo del valore universale del Cristianesimo, senza distinzioni di nazionalità, di razza e di cultura.
Diverso fu invece il comportamento di San Paolo nei confronti di Timoteo. Incontrandolo dopo alcuni anni, gli consigliò la circoncisione. Ciò sembrava in contrasto con i principi paolini, ma evidentemente l'Apostolo delle Genti voleva fare di Timoteo un missionario presso gli Ebrei.
Timoteo divenne così uno dei migliori e più assidui collaboratori di Paolo, docile e affettuoso, riflessivo e fedele. E utilissimo collaboratore dell'Apostolo fu anche Tito, eloquente e ispirato, zelante e irreprensibile. Ambedue, Timoteo e Tito, furono latori delle lettere di San Paolo alle varie comunità cristiane. Due lettere dell'Apostolo, importantissime, furono indirizzate proprio a Timoteo; un'altra lettera, anche questa fondamentale, venne indirizzata a Tito, che era restato ad evangelizzare l'isola di Creta, dove divenne Vescovo di Gòrtina, morendovi vecchissimo, verso la fine del primo secolo cristiano.
Timoteo, invece, inviato da Paolo ad organizzare la Chiesa di Efeso, divenne il primo Vescovo, amato e venerato, di quella grande città orientale, dove morì verso l'anno 97. La tradizione lo disse Martire, ucciso a colpi di pietra dai pagani della città, adirati perché il Vescovo cristiano si sarebbe opposto ai Baccanali, durante una festa pagana. Ma nessun documento conferma quest'ultimo capitolo della vita del fedele «figlio spirituale» di Paolo.
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