Alla Procura della Repubblica di Barcellona P.G.
All’Ufficio del Demanio di Milazzo
All’Assessore Al Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana
Alla Capitaneria di Porto di Milazzo
Alla Capitaneria di Porto di Lipari
Alla Stazione Carabinieri di Stromboli
Alla Guardia di Finanza di Lipari
Al NOE dei Carabinieri di Catania
Agli organi di Stampa
Oggetto: Grave situazione rifiuti nella frazione di Ginostra, Isola di Stromboli.
Da anni ormai segnaliamo la gravità della situazione venutasi a creare a Ginostra, frazione dell’isola di Stromboli, dove i rifiuti di tutta la borgata vengono accumulati, a nostro avviso illegalmente, dagli operatori ecologici, in zona demaniale, accanto all’approdo di navi ed aliscafi in attesa di essere successivamente trasportati a mezzo nave sulla terra ferma. Per mascherare tale grave presunta illegalità qualcuno ha pensato bene di piazzare alcuni cassonetti così da giustificarsi e far passare l’idea che trattasi solo di innocenti cassonetti di prossimità quando è comprovato che si tratta a tutti gli effetti di un centro di stoccaggio e trasferenza illegale che viola tutte le norme in materia. Più volte in passato le mareggiate hanno spazzato via i rifiuti inquinando ulteriormente (come se non bastasse il percolato che si riversa in esso da tale zona) il mare e diventando potenziale pericolo per le imbarcazioni e la fauna marina. Ma veniamo ai fatti dell’ultimo mese:
Si denuncia quanto segue:
Poco prima della mareggiata del 26 settembre scorso, di gran fretta, venivano tolti i cassonetti dalla zona sopra descritta per scongiurare che il mare si portasse via per l’ennesima volta cassoni e rifiuti. Infatti, durante le ore successive al fatto, i marosi hanno raggiunto la zona coprendola, ciò a dimostrazione che, come più volte scritto, si tratta di un sito non idoneo. Da quella data sono passati ben 20 giorni e da allora i rifiuti vengono impunemente depositati a terra, come sempre del resto, solo che prima lo si mascherava con i cassonetti, in dei sacchi neri in attesa che la nave passi a portarli via. Ovviamente, gli animali tra cui gatti e gabbiani bucano i sacchi ed i rifiuti volano in ogni parte per non parlare della puzza e degli scoli che dalla battigia arrivano in mare. Una vergogna assoluta che continua a perpetrarsi nell’indifferenza di tutti. L’ultima nave è arrivata il 5 ottobre 2020 ( le giornate di bel tempo ci sono state). Oggi i cassonetti sono semi pieni al porto Pertuso mentre i sacchi (oltre un centinaio) continuano a essere depositati davanti al porto di Protezione Civile. Questo fatto dimostra a pieno quello che sosteniamo da sempre, cioè che si tratta di un centro di stoccaggio e trasferenza illegale a tutti gli effetti. Esistono diverse soluzioni che consentirebbero di superare queste illegalità ma stranamente non vengono prese in considerazione e si continua a sostenere che si tratta dell’unico posto possibile ove depositare i rifiuti e all’occorrenza o convenienza si sostiene che trattasi di banali cassonetti di prossimità come in tutti i posti del mondo.
Si chiede :
Di accertare i fatti e di verificare eventuali illegalità e se riscontrate di punire i responsabili.
Tale centro di trasferenza e stoccaggio è legale?
E’ autorizzato dal Demanio?
Rispetta la normativa vigente in materia di rifiuti?
Si chiede all’Autorità Marittima di intervenire celermente a riscontro della presente ed ai vari Enti in indirizzo, ciascuno per le sue competenze, di accertare e fermare il perpetrarsi di tali reati a danno dell’ambiente.
Certi di un vostro immediato riscontro si inviano:
Distinti Saluti
Gianluca Giuffrè
Pasquale Giuffré
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