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martedì 9 settembre 2014

Consiglio comunale rinviato a domani. In aula solo in sei

E' slittato a domani, per mancanza del numero legale, il consiglio comunale di Lipari che si doveva tenersi oggi alle 10 e che aveva tra i punti all'ordine del giorno circa 500mila euro di debiti fuori bilancio. 
In aula erano presenti solo: Fonti, Casilli, Famà, Rifici, Orifici e Profilio


Spettacolo della natura. Le Eolie sono anche questo. Capodoglio "in navigazione" tra Basiluzzo e Ginostra (foto di Oscar Zangari)

La "non isola pedonale" a Marina Corta. Ci scrive l'operatore Carlo Di Paola

Riceviamo da Carlo Di Paola e pubblichiamo:
Vorrei che qualcuno mi spiegasse il perchè a marina corta l'isola pedonale non deve funzionare !! Ci sono compromessi importanti ?

EOLIE: IL DISAPPUNTO DI SGARBI PER LA CHIUSURA DEL MUSEO ARCHEOLOGICO NEL GIORNO DELLA CONFERENZA SUL ‘PITTORE DI LIPARI’

(AGENPARL) – Lipari (Eolie) Una conferenza sul «Pittore di Lipari», ma il Museo archeologico «Luigi Bernabò Brea (intitolato al suo fondatore, costituito da corredi funerari, vasi, cippi, steli tombali e sarcofagi in pietra che testimoniano la vita della polis e l’evoluzione del culto dei defunti, oltre a ceramiche di tipi e fogge varie, maschere teatrali e statue fittili.) in cui sono custodite le sue opere, chiuso al pubblico. Un paradosso tutto siciliano proprio nell’isola che aspira a vivere di turismo dei beni culturali. E’ accaduto nel tardo pomeriggio di domenica 7 settembre a Lipari, nella più grande delle isole Eolie, dove Vittorio Sgarbi è stato invitato da Lorenzo Zichichi, insieme allo scrittore Tahar Ben Jelloun, a tenere una conferenza sul tema «Archeologia e arte: dal Pittore di Lipari all’arte contemporanea», nell’ambito del «Festival segni e sogni del Mediterraneo», in occasione del quale le celle dell’ex carcere mandamentale sono state trasformate in spazi espositivi per una interessante mostra con opere, tra gli altri, di Piero Pizzi Cannella, Maurizio Savini, Fabrizio Plessi e Igor Mitoraj.
A pochi metri dell’ex carcere vi è il Museo Archeologico, ma è rimasto chiuso – nonostante gli organizzatori del Festival avessero chiesto la sua apertura – per l’indisponibilità dei custodi che reclamano lo straordinario. A Vittorio Sgarbi è toccato così di parlare del «Pittore di Lipari» e delle sue famose pitture sui vasi di terracotta senza che i visitatori, circa 200, potessero vederle: «Una cosa assurda e inaccettabile» ha detto nel corso del suo intervento.



Forte, dunque, il disappunto del critico d’arte che, solo dopo molte insistenze e una telefonata con il Presidente della Regione Crocetta (che si è detto «sorpreso» della chiusura) ha potuto lui solo visitarlo, mentre il numeroso pubblico, tra cui molti turisti stranieri, tra le proteste, è stato lasciato fuori.
Sgarbi ha tenuto ugualmente al sua conferenza, ma ha biasimato la chiusura al pubblico del museo proprio il giorno in cui era stata programmato un incontro per parlare delle opere custodite al suo interno. La vicenda approderà all’Ars dove il parlamentare Beppe Picciolo – così ha annunciato ieri sera nel corso di una telefonata a Sgarbi – presenterà un atto ispettivo.

AI LETTORI RICORDIAMO CHE AGENPARL E' IL SITO CHE SI OCCUPA, PRINCIPALMENTE, DELL'ATTIVITA' PARLAMENTARE E CHE HA UN GROSSO SEGUITO. SICURAMENTE UNA NON BELLA FIGURA PER LE NOSTRE EOLIE, DOPO QUESTO ARTICOLO

lunedì 8 settembre 2014

Venditti a Stromboli. Tappa al Duval Market e foto con il grande pittore dell'isola, Mario Cusolito

E' tornato nelle Eolie, a distanza di un paio d'anni, il grandissimo cantautore romano, Antonello Venditti.
Quest'oggi è sbarcato a Stromboli, anche lui attratto dalla magia del vulcano in eruzione.
Nell'isola eoliana ha fatto tappa al "Duval Market da Fabry". 
Nella foto a sinistra lo vediamo all'interno del supermercato mentre posa con Mario Cusolito, il noto pittore di Stromboli e nonno dell'intestatario dell'attività commerciale

Per Venditti si tratta del terzo viaggio nelle Eolie negli ultimi 19 anni( nella foto, a destra, a Lipari nel 1995 con, tra gli altri, il nostro direttore Salvatore Sarpi e una piccolissima Silvia, Luigi Barrica, Tania Famularo, Bartolo Profilio).

ARO-SRR . L'analisi di Angelo Sidoti

Solo per fini di studio ho iniziato a raccogliere informazioni in merito alle ARO-SRR.
Il Comune di S. Marina Salina ha approvato in Consiglio Comunale la convenzione tra i Comuni dell’Isola per la costituzione di una ARO sotto forma di associazione così come previsto dalla Legge.
Nel Comune di Lipari è la Giunta che ha fatto tutto con le lamentele di alcuni consiglieri e con la totale assenza di buona parte (per non dire la totalità) della maggioranza.
Rovistando nell’albo pretorio del Comune di S. Marina Salina mi sono soffermato su un documento del mese di Luglio, relativo all’impegno di spesa per quota costi di gestione della SRR, recante in allegato uno pseudo “bilancio di previsione Anno 2014 SRR Messina Isole Eolie”.
Lasciamo per un momento da parte l’utilizzo improprio, da parte del redattore, del bilancio di previsione del termine costi e ricavi - dal momento che in questi casi si parla di impegni di spesa ed entrate - e soffermiamoci, invece, sulle voci che compongono questo documento (un foglio excel con quattro numeri in croce) pari ad Euro 240.000,00 per costi di gestione:
  • Retribuzione Personale: Euro 175.000,00 pari a circa il 75% del totale dei costi di gestione
    Domando:
  1. Stiamo parlando di quanto personale e con quale mansioni?
  2. Forse sono n.4 dipendenti?
  3. Forse n. 3 di questi sono semplici impiegati con costo (?) anno di Euro
    25.000,00 cadauno per un totale di Euro 75.000,00?
  4. Forse il quarto dipendente ha un costo annuo di Euro 102.000,00? Se la risposta è affermativa, che mansione ricopre? Con codesta retribuzione deve trattarsi obbligatoriamente di un soggetto con spiccata esperienza, competenza elevata, titoli di studio idonei per il ruolo che ricopre, esperienza certificata da almeno 10 anni di attività e formazione professionale adeguata.
  • Consulenza Legale e Tecnica a Contratto: Euro 20.000,00 pari a circa l’8% del totale di costi di gestione
    Domando:
  1. Di che tipo di assistenza si tratta? Con quale procedure sono stati affidati gli incarichi? Forse le stesse che utilizzano gli Enti Pubblici, trattandosi di organizzazione controllata interamente da Comuni?
  • Consulenza fiscale e di lavoro: Euro 10.000,00 pari a circa il 4% del totale dei costi di gestione
  1. Idem come punto precedente
  • Locazione locali per ufficio: Euro 11.000,00 pari a circa il 5% del totale dei costi di gestione
  1. Visto lo spazio disponibile in immobili di proprietà comunale, come il Balestrieri e, forse anche, in Piazza Mazzini, non converrebbe trasferire queste poche persone in altro luogo ed economizzare sulle spese?
Purtroppo gli elementi che possiamo analizzare leggendo questo documento sono ben pochi; forse andrebbe redatto con gli stessi criteri che applica l’Ente Comune, sia nella forma preventiva che consuntiva, per permettere una verifica continua degli impegni, una corrispondenza delle stesse con il bilancio dell’Ente, etc etc
Alla prossima puntata magari commentiamo insieme il contenuto della nutrita corrispondenza intercorsa tra Organi del Comune e quelli della SRR.
Angelo Sidoti

Tre eventi sismici oggi alle Eolie

Tre eventi sismici sono stati registrati oggi, in mare, nel distretto sismico delle Eolie dall'INGV. 
La prima alle 02.57 (magnitudo 2.2 - Profondità 15.2 km.)
La seconda alle 03.45  (magnitudo 2.2 - Profondità 14.6 km.)
La terza alle 10.06 (magnitudo 2.3 - Profondità 6.3 km.)
L'area è quella evidenziata nella foto

Per potere avere costantemente l'acqua al cimitero di Canneto bisogna chiedere una grazia?

...e ci risiamo. Al cimitero di Canneto manca l'acqua. Questa volta da una settimana. Ce lo segnalano in tanti, tra i quali diverse persone avanti negli anni che altro non hanno che il conforto di portare un fiore ai propri cari defunti, e ci chiediamo: Per avere l'acqua costantemente che bisogna fare? Chiedere una grazia?
Assessore Orto sappiamo che non è certo lei che distribuisce il prezioso liquido ma una soluzione definitiva la può trovare? 
Grazie, anticipatamente, a nome di coloro che ci hanno contattato (e sono tanti) e di molte altre persone

Stamani partecipatissima "Messa dell'Aurora" a Quattropani alla presenza di Mons. Miccichè (foto Antonio Iacullo)


L'editoriale.Quanto accaduto ieri sera al Castello è una sconfitta per tutti. Il Museo archeologico di Lipari, patrimonio dell’arcipelago eoliano, non è il campo di giochi di questo o di quel direttore, è il cuore della cultura delle isole Eolie

Quanto è accaduto ieri sera al Castello di Lipari è una sconfitta per tutti; non è possibile che una iniziativa di carattere così ampio venga banalizzata e derubricata a lite da cortile.

Non intendiamo assumere le parti di nessuno ma vogliamo esprimere la nostra opinione su quanto è avvenuto ieri e che ha visto quali protagonisti la direzione del Museo archeologico di Lipari, il critico d’arte Vittorio Sgarbi e l’organizzatore della kermesse Lorenzo Zichichi.
Personalmente riteniamo che i dirigenti di enti pubblici non possono e non devono trovare scuse o nascondersi dietro impedimenti burocratici, soprattutto, quando un evento, una manifestazione di carattere culturale come quella appena terminata è in preparazione da diversi mesi.
Le tre giornate appena conclusesi, dicevamo, erano in preparazione da tempo e non è concepibile che un museo come quello di Lipari, non si sia organizzato al meglio, e si presenti a questo importante evento promozionale totalmente impreparato. Non parliamo soltanto dell’apertura o meno durante le ore serali dell’iniziativa e principalmente per la serata conclusiva, ma parliamo anche dell’assenza di servizi igienici ancora una volta chiusi. 
Era l’occasione giusta, inoltre, per ampliare il battage pubblicitario a favore del nostro museo e del nostro territorio mettendo in mostra il Cratere recentemente ritrovato nello scavo Bellino di via Isa Conti Vainicher.
Questa notiziario on-line si è sempre speso per l’avvio di una politica turistica legata alla cultura, alle iniziative culturali, che vadano dal patrimonio archeologico del Museo, ai parchi archeologici di Lipari e delle altre isole, al patrimonio storico culturale del Centro Studi di Lipari ed a tutte quelle iniziative culturali che proprio dall’ex Carcere erano partite per diversificare l’offerta culturale delle nostre isole, ritenendo che soltanto attraverso la cultura è possibile destagionalizzare il nostro turismo e rilanciare l’immagine delle nostre isole.
Alla classe politica di Lipari, ai responsabili del museo, ai dipendenti, ai custodi, giriamo una nostra riflessione: da qualche anno assistiamo ad una progressiva riduzione della presenza della Regione Siciliana nel nostro arcipelago, che si traduce in una riduzione degli uffici e del personale dipendente, l’esempio è quello dell’ex Azienda di soggiorno e turismo delle Isole Eolie, che si è trovata a dovere far i conti con l’assenza di locali, l’assenza di materiale promozionale e chi più ne ha più ne metta. L’esempio è quello della Provincia Regionale di Messina come dell’azienda demaniale forestale che “gestisce” le riserva naturali orientale di Panarea, Stromboli, Filicudi ed Alicudi.
Non vogliamo essere delle facili Cassandre, ma se non si colgono le occasioni come quella appena passata, per creare interesse, attenzione e passione intorno al nostro patrimonio archeologico, al nostro patrimonio culturale, il rischio che corriamo tutti è quello di essere “retrocessi” ad appendice di qualche sconosciuto museo della Sicilia, con lo spostamento di personale e risorse in strutture più grandi e il progressivo abbandono della nostra struttura, ma quel che più ci importa, del nostro patrimonio culturale unico nel panorama siciliano (questo, come i responsabili del museo sanno perfettamente è già in atto con la riduzione progressiva di fondi e risorse).
Il Museo archeologico di Lipari, fondato da Luigi Bernabò Brea, è patrimonio dell’arcipelago eoliano, non è il campo di giochi di questo o di quel direttore, è il cuore della cultura delle isole Eolie, il nostro miglior biglietto da visita nel mondo per fare turismo dodici mesi l’anno. Altre comunità della Sicilia sanno sfruttare al meglio le occasioni anche quando non hanno nulla di realizzato all’interno delle loro comunità, mentre noi che possediamo un patrimonio incredibile lo sprechiamo in liti e polemiche.
Il patrimonio storico culturale delle isole Eolie deve tornare ad essere il centro della promozione turistica del nostro arcipelago che non può vivere soltanto di sole e di mare, ma deve coniugare strettamente natura e cultura, per la sopravviveva non di qualche dipendente o di qualche dirigente, ma dell’intera comunità eoliana; questa consapevolezza deve rendere tutti molto più umili e disponibili a comprendere che le occasioni vanno utilizzate al meglio nell’interesse generale della nostra comunità.

Salvatore Sarpi

E' deceduto a Gualtieri, Salvatore Isgrò. Era originario delle Eolie.


L'uomo ritratto nella foto, che ci invia il signor Dario Forestiere, si chiamava Salvatore Isgrò, aveva 55 anni e viveva a Gualtieri Sicaminò, dove era amico di tutti. 
Come ci scrive il signor Forestiere, quest'uomo diceva di essere originario delle Eolie, di avere molti amici nelle nostre isole e che, da giovane, passava nottate intere sulle spiagge a suonare la chitarra e a cantare.
Il signor Forestiere ci ha inviato la foto, con alcune righe di commento, affinchè, attraverso il nostro giornale, gli amici eoliani sapessero  del suo decesso.  
Decesso -  che come ci scrive Dario Forestiere - è avvenuto ieri. "Ieri, dopo la salita del  Santo Patrono di Gualtieri  sull'altare maggiore, Isgrò ci ha detto che andava a prendere la moglie. Avrà fatto si e no 500 metri ed è morto di infarto". 
NDD - Dopo la pubblicazione della foto abbiamo appreso che ha vissuto gli anni dell'infanzia-prima gioventù a Vulcano.
Dove tutt'ora ha dei familiari. Tra i quali l'anziana madre.
Nell'isola tutti lo ricordano - così come d'altronde ha fatto il signor Forestiere- come una gran brava persona.

Museo chiuso ieri pomeriggio a Lipari. E Sgarbi ospite di "Segni e sogni del Mediterraneo" va su tutte le furie. E arriva una nota del consigliere Biviano

Vittorio Sgarbi, ospite della serata conclusiva del festival “ Segni e Sogni del Mediterraneo”, trova il Museo Archeologico Eoliano chiuso e va su tutte le furie. Investendo della questione anche il presidente della Regione, Crocetta. 
In particolare Sgarbi, che non ha lesinato le sue critiche neanche durante la conferenza stampa, ha contestato come non si può tenere chiuso il museo mentre in contemporanea all'interno del castello di Lipari si tiene un evento che richiama tantissima gente e per il quale vi era un nesso con le opere del Pittore di Lipari. 
Sull'argomento ci torneremo ma, nel frattempo, pubblichiamo questa nota del consigliere Giacomo Biviano (PD) che segue quanto accaduto ieri:

A seguito di una mia lettera datata 07 maggio 2014 che riporto di seguito e in allegato ho ricevuto pochi giorni dopo una telefonata da parte della direttrice del Museo di Lipari, Dott.ssa Mastelloni, la quale nonostante le sue giustificazioni dovute alla mancanza di personale mi aveva assicurato che avrebbe valutato la mia proposta di mantenere aperto il museo nei pomeriggi festivi da marzo ad ottobre compensando la carenza di eprsonale con la chiusura dello stesso in alcuni pomeriggi infrasettimanali invernali da novembre a febbraio (periodo di minore intensità turistica). Alla luce di quanto accaduto ieri alla presenza de noto critico d'arte Vittorio Sgarbi, con il quale condivido ogni singola parola pronunciata sull'argomento, debbo ravvisare che la dott.ssa Mastelloni non ha tenuto conto di quanto da me segnalato e suggerito con la suddetta lettera con le conseguenza del permanere di un disservizio ravvisato ieri, polemicamente, anche da importanti giornalisti e critici d'arte durante l'inaugurazione di una importante rassegna di arte contemporanea costata alla Regione Sicilia quasi due milioni di euro. Peccato!!!
Giacomo Biviano (consigliere comunale)

Questa la lettera richiamata dal consigliere Biviano nella nota di oggi: 
Lipari, 07/05/2014 
Al Dirigente Generale Dott. Sergio Gelardi Dipartimento Beni culturali e dell'identità siciliana Assessorato dei Beni culturali e dell'identità siciliana - Regione Sicilia Via delle Croci 8 - 90139 Palermo
Al Dirigente responsabile Dott.ssa Maria Amalia Mastelloni Museo archeologico regionale "Bernabò Brea" - Lipari Via del Castello - 98055 Lipari (ME)
OGGETTO: Orario di apertura e carenza di servizi al Museo "Bernabò Brea" di Lipari

Egregi signori, Numerose lamentele sono giunte al sottoscritto o palesate attraverso i medialocali, in ultimo da parte della dottoressa Arianna Giuffrè, per gli orari di apertura del Museo regionale "Bernabò Brea" di Lipari. Il museo, infatti, rimane aperto da lunedì a sabato dalle ore 9 alle ore 19.30, almeno nel periodo estivo, e nei giorni festivi dalle ore 9 alle ore 13.30. Il suddetto orario di apertura non consente, pertanto, di usufruire del museo dopo le ore 13.30 nei giorni festivi ed in particolar modo le domeniche, il 1° Maggio, il 25 aprile, il 2 giugno, il 15 agosto, ecc. Tutte ricorrenze nei quali la presenza turistica registra un notevole aumento in coincidenza dei ponti e weekend settimanali e dove le nostre "attrattive turistiche e culturali" più significative dovrebbero rimanere aperte o comunque fruibili a tutti. E', infatti, un controsenso riuscire a mantenere il museo aperto nei pomeriggi invernali e chiuderlo in quelli festivi durante la stagione estiva e primaverile. Anzi, è un paradosso che non si può spiegare, insieme ai ritardi nella pulizia dei reperti archeologici, ai non aggiornamenti del sito web, in particolar modo per quanto riguarda gli orari d'apertura, alla non realizzazione di una caffetteria, nonostante la presenza di locali predisposti ad hoc, alla mancanza di un servizio di editoria, di guide, di merchandising, ecc. Un emblematico caso di "mala gestio" del nostro patrimonio culturale.
Pertanto, alla luce di quanto esposto e considerato che alcune società partecipate o controllate dalla Regione Sicilia dovrebbero servire proprio a questo, si chiede d'intervenire ed adottare i dovuti provvedimenti affinchè il museo di Lipari rimanga aperto nei pomeriggi dei giorni festivi e vengano attivati i servizi integrativi necessari ed indispensabili ad una buona accoglienza del visitatore. Distinti saluti.
La foto che  immortala Sgarbi mentre visita il chiostro  normanno è di Francesco Paino

domenica 7 settembre 2014

ALLARME DEI GEOLOGI: Terremoti, l'83% dell'Italia a grande vulnerabilità


In caso di terremoti intensi, ben il 12% dei territori italiani registra frane, cedimenti o liquefazioni del suolo, ma è la quasi totalità del Paese (83%) a mostrarsi a grande vulnerabilità sismica in quanto predisposto a potenziali amplificazioni forti per costituzione geologica e morfologica. 
A lanciare il grido d'allarme è Giovanni Calcagnì, Consigliere Nazionale dei Geologi, nel precisare che il dato emerge da studi di Microzonazioni Sismiche, soprattutto di primo livello, per 1660 comuni, di cui circa 500 già eseguiti e validati dal 2011 ad oggi, che verranno presentati alla Convention nazionale dei Geologi Italiani, in programma l'11 e 12 settembre a San Benedetto del Tronto. Lo studio è solo all'inizio, ha precisato: ''Dei circa 51 milioni di italiani che vivono in zone sismiche - dei quali 26 milioni in zone ad altissimo rischio (Zone 1 e 2) e altri 25 milioni in zone a medio rischio (Zona 3) - attualmente solo il 5% circa vive in zone già microzonate (761 i Kmq di località abitate). Secondo questi studi di Microzonazione Sismica solo il 5% circa potenzialmente non presenta fenomeni di amplificazione locale. E' la prova provata - commenta Calcagnì - di quanto i geologi predicano da tempo: la grande vulnerabilità sismica italiana deriva solo in parte da carenze costruttive. Il resto da progettazioni basate su classificazioni sismiche di arcaica concezione che vanno riviste, pensando a nuove forme, più moderne, analitiche e 'locali''' chiedono i geologi.
E' un bilancio pesante, sia in termini di vittime che di costi, quello dei terremoti in Italia negli ultimi 50 anni: ''dal 1968 ad oggi 5000 morti, 500.000 senza tetto, e 150 miliardi di euro spesi in soli 40 anni per la post-emergenza. Di contro, in prevenzione sismica, lo Stato ha investito 300 milioni di euro dal 1986 al 2003, e 750 milioni dal 2003 al 2010. Solo dopo il sisma dell'Aquila si è notata una certa inversione di tendenza''.
Lo ha detto Giovanni Calcagnì, Consigliere nazionale dei Geologi, nel sottolineare che ''l'Italia è un Paese sismicamente molto pericoloso". E in vista della Convention nazionale dei Geologi, a San Benedetto del Tronto l'11 e 12 settembre, il consigliere nazionale ha ricordato che "nel territorio italiano sono state ricostruite dall'Ingv (Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia) ben 36 diverse zone sismogenetiche. Sul nostro territorio vi è diffusa presenza di faglie attive da cui periodicamente si originano sismi a cinematica sia compressiva, che distensiva che trascorrente''. In particolare, prosegue il consigliere nazionale dei Geologi, ''la pericolosità sismica italiana è molto forte soprattutto nei territori appenninici - ha sottolineato Calcagnì - ma anche nelle altre zone, ed è causata essenzialmente dalla particolare posizione geostrutturale della nostra penisola, collocata in pieno nelle zone orogenetiche attuali tra le superplacche africana ed euroasiatica; dalla sua relativa "giovinezza" geologica e morfologica; dalla sua diffusa "fragilità" litologica per la grande presenza, in Appennino, di sedimenti terrigeni spesso caoticizzati dalla loro travagliata genesi ed in pianura da sedimenti spesso soffici e in falda".

MESSINA: Bluferries lascerà il porto storico

Con l’apertura della seconda invasatura di Tremestieri ed il conseguente trasferimento di tutto il traffico gommato pesante a sud, Bluferries ha trasferito nel nuovo approdo entrambe le proprie navi “attive”, per una ventina di corse giornaliere, rendendo operativa la terza nave al porto storico. Una nave, però, giudicata “improduttiva”: i costi della stessa, per circa 5 milioni di euro l’anno, non sono ammortizzabili col solo traffico pendolare e del gommato leggero (che sceglie il vettore pubblico, rispetto alla Caronte, in una percentuale minima del 10%). Ecco perché sembrerebbe intenzione delle Ferrovie abbandonare definitivamente il porto storico già dal 1. ottobre. Il che significa mettere seriamente in discussione la continuità territoriale. Parallelamente, infatti, va ricordato che il collegamento Metromare tra Messina e Villa San Giovanni (il cui bando in scadenza il 15 settembre non sembra destinato a grande “fortuna”) attualmente è gestito in proroga fino al 31 dicembre proprio da Bluferries, che compensa l’assenza del servizio dopo le 20, nei festivi e nei fine settimana proprio con quell’unica nave del porto storico. In altri termini, dal 1. ottobre rischia di sparire il collegamento nei week-end con Villa. A tutto ciò si aggiunge il nodo occupazionale: una ventina i posti di lavoro a rischio, tra personale marittimo e indotto. In ballo ci sono attività portuali (cinque unità alla Comet), assistenza a terra, bar, biglietterie e pulizie (15 unità della società Nettuno Multiservizi).

Filicudi. Massi giganti sulla provinciale di Pecorini

Una frana di massi di notevoli dimensioni si è abbattuta, a seguito della pioggia di questi giorni, sulla strada provinciale di Filicudi Pecorini. 
Per fortuna, nel momento in cui si è verificato l'evento franoso, non si trovava a transitare nessuno. 
"E'una strada- sottolinea il presidente della locale Circoscrizione, Maria Grazia Bonica,  che andrebbe chiusa per via del pericolo incombente. Puntualmente alle prime piogge comincia a franare. Da almeno tre anni non viene posto in essere alcun intervento. Nessun ente, nonostante le nostre richieste, ha ritenuto, sino ad oggi, di dover intervenire. A  Luglio abbiamo investito della problematica anche il Prefetto".
Le foto sono di Rosa Berenati

Scossa di terremoto nel mare eoliano

Una scossa di terremoto di magnitudo 2.1 gradi è stato registrata, al largo delle Eolie, alle 4 e 56, dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), la scossa si è verificata in mare ad  una profondità di 114 chilometri. 

CISL E UIL A MUSO DURO: “I POLITICI SI SONO VENDUTI L’OSPEDALE PIEMONTE. LA CITTADINANZA ALZI LA VOCE”

“La Sanità messinese e il Presidio Ospedaliero del Piemonte è diventato merce di scambio. Ormai non è un problema come assicurare i servizi sanitari ed ospedalieri sul territorio, è diventato un gioco politico a seconda delle convenienze o degli accordi che si celano tra la politica e i manager di turno”. La denuncia, dura, è delle Federazioni del Pubblico Impiego e dei Medici di Cisl e Uil  che evidenziano come si “siano create tutti i presupposti per una chiusura totale dell’Ospedale Piemonte”.
La battaglia condotta da Cisl e Uil, nel tempo, ha sempre avuto come obiettivo quello di rendere il  Piemonte un punto di emergenza urgenza-attrezzato e in grado di dare risposte all’utenza dell’area metropolitana Messinese, integrato dal polo materno infantile.
L’arrivo del nuovo manager ha sconvolto il percorso, pensando prima di trasferire il polo materno al Piemonte e, oggi, ritornare sui suoi passi. “Non si può pensare di dismetterlo dal Piemonte – sostengono i rappresentanti di Cisl e Uil - dove i parti annui sono circa 1000 rispetto ai 350 del Papardo, gli accessi di pronto soccorso pediatrico circa 5000 e di pronto soccorso ostetrico circa 4000, oltre i 32 mila accessi al Pronto Soccorso Generale. Siamo convinti però che anche Messina Nord necessita di un punto di riferimento ostetrico”.
“La cosa inquietante – aggiungono – è che i pensatori politici della città, forse senza conoscere i dati, propongono di cedere di fatto il Piemonte all’IRCSS per fare un centro di parcheggio per anziani e fasce deboli della popolazione, assorbendosi tutto il personale”.
Secondo i sindacati ci sarebbe un disegno strategico del direttore generale. “È singolare come si affidi ad una commissione di esperti per ‘sapere cosa intenda fare la cittadinanza dell’Ospedale Piemonte’, anticipando di fatto i risultati e le criticità, creando forte allarme sociale, puntando no al miglioramento ma alla dismissione trincerandosi dietro una commissione di 10 saggi scelti solo da lui. E come nello stile del Presidente Crocetta anche il dott. Vullo porterebbe le carte alla Procura anticipando un possibile scandalo su base nazionale”.
Il timore delle organizzazioni sindacali è quello che queste operazioni sottotraccia porteranno alla chiusura del Piemonte. “Con l’accorpamento delle Unità Operative si assisterebbe a una duplicazione e sovrapposizione di ruoli e professioni che inevitabilmente porterebbero alla dichiarazione di esubero di personale di comparto e medico e alla perdita dei posti letto. Infatti il Polo Materno dell’Ospedale Piemonte copre 41 posti dei 121 previsti e, quindi, con lo spostamento al Papardo andrebbe sotto i previsti 120 posti del decreto Balduzzi necessari per mantenere lo status di Ospedale”.
I politici messinesi vogliono questo? il Sindaco Accorinti vuole questo? Si chiedono Cisl e Uil. “Purtroppo i politici messinesi negli ultimi tempi si sono dimenticati di svolgere il proprio ruolo tutelando gli interessi generali e collettivi – affermano - sapendo che hanno l’obbligo morale di entrare in campo per evitare che Messina sia ancora una volta scippata di un altro pezzo di sanità così come è stata scippata del polo di eccellenza oncologico, dell’ospedale Margherita, di altri servizi strategici e importanti della città”.
Cisl e Uil ritengono che bisogna dare la migliore sanità e la migliore assistenza e servizi all’utenza, in maniera equa e ragionata. “Per questo ripartiamo da dove ci eravamo fermata, da un’assemblea cittadina invitando tutti quei politici ed amministratori che a turno a Villa Contino hanno fatto passerella per difendere l’Ospedale Piemonte ed anche in sesta commissione sanità e, oggi, invece dichiarano altre posizioni. Un gioco che sicuramente non serve alla popolazione messinese che sicuramente non può vedere “morire” l’Ospedale datato 1908”.
Cisl e Uil ritengono che adesso debba essere l’Assessore regionale e la Commissione Sanità a prendere posizione, ma il sindaco Accorinti deve dimostrare di essere consapevole del destino dell’Ospedale Piemonte. “O lo considereremo consenziente – concludono - Noi come Sindacato, a tutela del presidio, dell’utenza e della collettività messinese continueremo a fare la nostra parte e fare battaglia”.

sabato 6 settembre 2014

A Palazzo Marchetti (Malfa ) domani si presenta il libro “Inferno di fango 2009-2011. Le alluvioni a Messina e Provincia” del giornalista dell’Ansa Gianluca Rossellini.

Il Comune di Malfa in collaborazione  con la Fondazione Salina e l’Associazione Didime’90 presenterà la domenica, 7 settembre, alle 19 a palazzo Marchetti a Malfa (Salina), nell’ambito della kermesse “Programma estate 2014”, il libro “Inferno di Fango” del giornalista dell’Ansa Gianluca Rossellini. 
All’incontro sarà presente l’autore, il sindaco di Malfa Salvatore Longhitano e l’artista Dimitri Salonia che ha realizzato un quadro sull’alluvione di Giampilieri che è riportato nella quarta di copertina dell’opera.
Il libro parla delle tremende alluvioni che dal 2009 al 2011 hanno devastato le frazioni di Messina e i comuni della sua provincia lasciando un segno indelebile nel territorio e nel tessuto sociale. Un mare di melma ha sotterrato al suo passaggio case, auto, negozi, aziende e vite umane. Quattro alluvioni in tre anni hanno provocato 40 vittime, tra le quali quattro bambini di età compresa tra i due e i dieci anni, decine di feriti, 800 milioni di euro di danni, nonché migliaia di sfollati. Tutto questo nell’indifferenza delle istituzioni nazionali.
Gianluca Rossellini,  giornalista messinese dell’Ansa, ripercorre nel libro Inferno di fango, uscito per Città del Sole Edizioni, i tragici fatti. L’inchiesta racconta i giorni dei disastri, evidenziando le gravi mancanze nel controllo del territorio e nella prevenzione e gli assurdi ritardi nell’erogazione dei fondi per la ricostruzione. Il quadro che emerge è quello di una colpevole approssimazione nella gestione dell’emergenza, molte passerelle inutili e vuote promesse, insieme a una scorretta denigrazione delle popolazioni locali. Le accuse di abusivismo edilizio, poi rivelatisi false, hanno reso le alluvioni nel messinese tragedie di serie B, e presto sono state oscurate dai grandi mezzi di comunicazione e dimenticate dal resto dei cittadini italiani, che non si sono spesi in gare di solidarietà per i cittadini siciliani, come accaduto per altre tragedie occorse nel resto del territorio nazionale.

Gianluca Rossellini, messinese, 35 anni, giornalista e scrittore. Laureato in Scienze della Comunicazione all’Università La Sapienza di Roma, ha poi conseguito un master di secondo livello in Giornalismo all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Collabora con l’Agenzia nazionale “Ansa”, il giornale on line “Corrieredelmezzogiorno.it, il quotidiano nazionale “Il Messaggero”, “Radio Vaticana” e il periodico “Vanity Fair”.  È stato direttore responsabile di numerose testate. Ha condotto inchieste che hanno avuto rilevanza nazionale e ha seguito tutte le alluvioni che dal 2009 al 2011 hanno colpito Messina e provincia. Inferno di fango è il suo primo libro.

Vigili del fuoco intervengono nel centro storico di Lipari. Chiuso l'accesso alla via Marconi (lato corso V.E.)

Ancora un intervento dei vigili del fuoco nel  centro storico di Lipari 
I pompieri (caposquadra Antonino Summa), intorno alle 16 e 50, sono intervenuti in un edificio, che sorge ad angolo tra il Corso Vittorio Emanuele e via Gugliemo Marconi, dal quale si sono staccati dei calcinacci. 
I pompieri, dopo aver posto in essere il necessario intervento per scongiurare l'immediato pericolo, hanno anche predisposto, come si evince da una delle foto, la chiusura al transito del vicolo.  
Le foto sono di Alessio La Greca

Per "La Sinistra" gestione raccolta e smaltimento rifiuti nel comune di Lipari sono anacronistiche ed inadeguate

COMUNICATO STAMPA
L’amministrazione comunale prenda atto del fatto che le modalità di gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti sono anacronistiche e inadeguate alla realtà del comune di Lipari, invece di tentare di scaricare le responsabilità di un servizio carente alla ditta incaricata e di dilazionare i tempi di pagamento delle mensilità agli operai.
Da anni diciamo con chiarezza che le strategie messe in atto dall’ATO e protratte in questo lungo periodo di “vuoto decisionale” (il passaggio alla SRR) non funzionano, che il servizio così come concepito è insoddisfacente, e che la differenziata così come viene fatta (?) oggi è fallimentare, del tutto improduttiva e che addirittura continua a determinare dei costi insostenibili per la comunità.
Le soluzioni a questi problemi annosi e onerosi vanno cercate altrove e, in primo luogo, nelle linee guida e nelle indicazioni fornite da esperti di chiara fama del settore alla Regione siciliana. Ormai quasi un anno fa era stata avviata una fase di discussione sul piano d’ambito in commissione consiliare, ma questo confronto si è interrotto per motivi incomprensibili, a seguito della notizia di una costituzione dell’ARO tra i comuni di Salina. Non si comprende infatti perché i consiglieri non abbiano mai ricevuto dall’assessore al ramo – e nonostante il suo formale impegno in tal senso – una versione avanzata del piano, alla quale potere apportare integrazioni, proposte ed eventuali suggerimenti.
Ma se il silenzio che perdura da mesi appare francamente incomprensibile, la notizia di una imminente approvazione in giunta del piano ARO di Lipari è addirittura sconfortante. Quali sono i reali motivi del mancato confronto? Si vogliono reiterare modalità e strategie insoddisfacenti ma alle quali, evidentemente, qualcuno nel tempo sembra essersi ormai affezionato, dimostrando la propria incapacità di analisi e di autocritica? Sindaco e assessore ignorano che, una volta approvato in autonomia il piano, lo stesso dovrà trovare una copertura finanziaria in consiglio comunale? E se non lo ignorano, pensano forse di ottenere facilmente il via libera senza avere preventivamente coinvolto il consiglio su un argomento di cruciale importanza come quello dei rifiuti?
Le percentuali da fanalino di coda nella raccolta differenziata e la scarsa credibilità che la questa riscuote presso la cittadinanza, l’inadeguatezza delle sue modalità, l’assoluta mancanza di controlli, i costi spropositati del conferimento in discarica e del trasferimento dei rifiuti sulla terraferma, sono problemi che si devono risolvere sulla base di un confronto costruttivo e serio, proprio perché dipendono da una pianificazione delle modalità e delle strategie ormai superata e che deve essere cambiata radicalmente.
 La Sinistra eoliana 

ANPE E’ MEMBRO DELL’OSSERVATORIO NAZIONALE INFANZIA E ADOLESCENZA DEL MINISTERO DEL LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Comunicato del 06.09.2014
Dopo un’attesa durata due anni è stato ricostituito l'Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza. Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, che ha firmato il decreto il 17 giugno scorso, ha ricostituito l’organismo che annovera tra i componenti i rappresentanti di pubbliche amministrazioni nazionali e locali, di enti, associazioni professionali, del Terzo settore, sindacati, oltre ad esperti in materia di infanzia e adolescenza. L’Associazione nazionale dei pedagogisti italiani (ANPE) è uno dei membri presenti e sarà rappresentata dal dr. Gianfranco De Lorenzo, già presidente nazionale ANPE.
“Non possiamo che essere contenti – è il commento del Referente della sede regionale ANPE Sicilia dr. Corrado Cavarra – anzitutto perchè l’Organismo costituito finalmente potrà dotare il Paese del Piano nazionale per l’infanzia che è lo strumento indispensabile per la programmazione degli interventi, sia a livello centrale che periferico, a favore di tutti i minori; in secondo luogo perchè la presenza dell’ANPE è la conferma dell’impegno e della indispensabile professionalità pedagogica in un settore dove l’educazione è elemento principe per garantire la crescita delle fasce più giovani”.
“L’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza – aggiunge il dr. Cavarra – è l’organismo che rappresenta l’impegno del Governo verso la tutela dei minori che dovrà affrontare trasversalmente le diverse problematiche che riguardano l’universo minorile individuandone obiettivi e azioni, ma avrà certamente, tra le priorità, quella di elaborare una strategia operativa di tutela dei piccoli migranti che numerosi stanno sbarcando sulle nostre coste. Inoltre – conclude il referente regionale – è auspicabile che quanto l’Osservatorio Nazionale elaborerà non rimanga emanazione di buone intenzioni, ma possa essere attuato a livello locale in modo da offrire ai piccoli cittadini garanzie di tutela e di adeguata crescita. La sede siciliana dell’ANPE è disponibile a collaborare con le istituzioni locali per creare e favorire le migliori condizioni di crescita dei minori di età”.
Referente regionale: dr. Corrado Cavarra – sicilia@anpe.it

Canneto "allagata"

Sono bastati un paio di minuti di oggi, non troppo intensa tra l'altro, per "allagare" il lungomare di Canneto. 
"Laghetti" più o meno vistosi si sono creati lungo la strada. Sicuramente non una bella prospettiva in vista dell'inverno.

Sicilia. Pd in frantumi, la palla a Guerini La “scomoda” lista di assessori di Raciti

Ora la lista dei nomi c’è. Sono 4 gli assessori designati dal pd siciliano per far parte della delegazione del pd nella giunta Crocetta e non corrispondono con i nomi degli attuali assessori, almeno non del tutto. Il segretario regionale Fausto Raciti ha fatto il grande passo ed ha formalizzato la propria lista al vice segretario nazionale Lorenzo Guerini al quale ha chiesto di far rispettare a Crocetta e compagni l’accordo raggiunto a luglio in sede di direzione regionale, accordo ratificato proprio davanti a Guerini.
L’incontro di ieri pomeriggio a Roma è servito proprio a questo: a mettere nelle mani della segreteria nazionale la complicatissima questione isolana, con il partito diviso e le forti tensioni che da mesi agitano il rapporto con il governatore Rosario Crocetta. Tra i temiche raciti ha portato all’attenzione di Guerini anche il flop sul Piano giovani e la sorte della fedelissima del presidente, l’assessore alla Formazione Nelli Scilabra che Crocetta tiene in giunta in quota Pd ma che il Pd non avrebbe mai nominata.
Secca la dichiarazione del segretario regionale in una nota diffusa a tarda ora “Ho incontrato a Roma Guerini, al quale ho rappresentato, sulla base delle indicazioni dell’ultima Direzione regionale, la complessa e delicata situazione politica siciliana e la proposta del Pd siciliano per la giunta regionale”.
A Guerini, dunque, ha fatto i nomi della futura delegazione del Pd in giunta. I nomi nuovi sarebbero quelli dei cuperliani Angelo Villari e Cataldo Salerno, quest’ultimo vicino a Vladimiro Crisafulli, mentre verrebbero confermati i titolari delle deleghe al Lavoro e all’Economia, i renziani Giuseppe Bruno e Roberto Agnello. Una delegazione che risulterebbe, così, più equilibrata fra le due maggiori correnti interne del Pd.
In realtà i nomi di Villari e Salerno si facevano già prima della nascita del Crocetta bis, che, secondo il cuperliano Antonello Cracolici, sarebbe nagto grazie ad un colpo di mano ordito dal renzinao Davide Faraone, palermitano che siede in segreteria nazionale, e lo stesso presidente della Regione che avrebbero, così, messo in giunta gli indicati dai renziano silurando i cuperliano a vantaggio di “uomini e donne del presidente” caricati al Pd.
Proprio i renziani, ora, tendono a lasciare in piedi il Crocetta bis e per farlo avevano giocata la carta dell’azzeramento complessivo chiedendo, esattamente una settimana fa, l’azzeramento non solo della giunta crocetta ma anche delle cariche all’Ars puntando a mettere in discussione le tre Commissioni presiedute dai cuperliani del Pd. Un “gioco” che puntava a far saltare il banco durante il vertice informale di lunedì scorso ma che Raciti ha stoppato invitando chi chiedeva l’azzeramento ad iniziare ritirando la propria delegazione in giunta.
Il vero scoglio, adesso, è Crocetta che non intende procedere ad un nuovo rimpasto come ha detto in modo chiaro prima in un documento ufficiale nel quale ha dettato il suo decalogo, e poi in una intervista nel corso della quale non ha stoppato solo il Pd ma tutti gli alleati.
Il problema del Presidente è triplice. In primo luogo se toglie il coperchio non sarà solo il Pd a chiedere cambiamenti. ci aveva già provato Cardinale, ad esempio, ed è stato stoppato con una conseguente marcia indietro pubblica che non fa certo bene al partito. Il secondo problema si chiama Nelli Scilabra. L’assessore non si tocca ma ormai la attaccano tutti anche fra i suoi stessi alleati. Il terzo e ultimo problema è proprio la composizione della giunta. chi deve fare spazio? in teoria gli assessori Pd “puri” sono solo tre non 4 come da rivendicazioni del partito.
La parola adesso passa a Guerini che si trova fra l’incudine e il martello. “E’ stato un incontro utile – ha commentato ancora Raciti – mi aspetto adesso dal partito le risposte che servono alla Sicilia, per il rilancio dell’azione politica, amministrativa e di governo”.
Crocetta, in realtà, non piace troppo al governo Renzi che, però, mantiene le dovute distanze. la palla “amministrativa” è affidata al ministro Graziano Del Rio che non manca di incalzare il governo sui fondi non spesi, sulle opere da sbloccare e così’ via. L’ultimo “commissariamento di fatto” lo ha annunciato proprio ieri con una lettera che riguarda i 35 milioni di euro ancora da spendere entro la fine dell’anni ed i cantieri per la depurazione, ultimo di una serie di richiami.
Ma tornando al fronte “puramente” politico il vice segretario nazionale ha da un lato la pressione dei renziani, corrente di maggioranza, dall’altro lo scontro interno coni cuperliani che ha assunto una violenza verbale pubblica senza precedenti, in terza analisi la sua stessa credibilità visto che è lui il garante degli accordi presi con Crocetta anche in sede di direzione regionale. Insomma un bel rebus che rischia, in tutti i casi,di lasciare partito e governo spaccati.

venerdì 5 settembre 2014

Cambio al vertice del Circomare Lipari. Margadonna subentra a Bonaccorso. Ma non è l'unica novità

Cambio al vertice del Circomare Lipari il prossimo 12 settembre. Al tenente di vascello, Cosimo Bonaccorso subentrerà il pari grado Paolo Margadonna, proveniente dalla Capitaneria di Porto di Trieste.

Il comandante Bonaccorso raggiungerà la Direzione marittima di Catania. 
Lasceranno il Circomare anche capo Marco Miuccio, che prenderà il comando della Delegazione di spiaggia a Salina, il secondo capo Francesco Natoli, destinato alla Capitaneria di porto di Milazzo, il sergente Antonio Mollica, destinato a Capo D'Orlando, il sottocapo Paolo Nigrelli che raggiungerà Santo Stefano di Camastra

Nuova caduta sul marciapiede dissestato del Corso V.E.

Ennesima caduta quest'oggi sul C.so Vittorio Emanuele di Lipari. Sfortunata "protagonista" una donna che è inciampata  in un tratto di marciapiede dissestato (davanti alla Latteria).
Come anticipato non è la prima volta che accade. Speriamo si intervenga per risolvere la situazione e per evitare altre rovinose cadute.
D'altronde non si tratta di un intervento complesso e si può "sanare" la situazione in un brevissimo lasso di tempo.

A Malfa oggi si rappresenta "ADELA. Tutti i particolari in cronaca"

OGGI 5 SETTEMBRE , ALLE ORE 21,30 NEL PATIO DELLA BIBLIOTECA COMUNALE MALFA, IL LABORATORIO "I TEATRI DEL SUD" presenta "ADELA Tutti i particolari in cronaca"-
Atto unico per la regia di Emanuele BOTTARI

Sabato anteprima a Lipari del Festival "Segni e Sogni del Mediterraneo"

Si terrà sabato 6 settembre 2014 alle ore 10.30 l’anteprima stampa del Festival d’arte contemporanea “Segni e Sogni del Mediterraneo”, primo appuntamento del progetto biennale Mare Eolie. Presso la ex Chiesa di Santa Caterina di Lipari, gli interventi di Marco Giorgianni, sindaco di Lipari, Rocco Giovanni Scimone, soprintendente di Messina, Michele Benfari, ideatore del progetto Mare Eolie ed ex direttore del Museo Archeologico Luigi Bernabò Brea, Maria Amalia Mastelloni, direttrice del Museo Archeologico Bernabò Brea, e Lorenzo Zichichi, direttore de Il Cigno GG Edizioni e curatore della mostra Eolie 1950/2015. Mare Motus, saranno volti a chiarire le caratteristiche e gli obiettivi del progetto che prevede un intervento sull’area della cittadella fortificata di Lipari – il “Castello” – per rivelarne ed esaltarne gli elementi storici e culturali.
Particolare attenzione sarà poi dedicata al Festival “Segni e Sogni del Mediterraneo” che dal 5 al 7 settembre metterà a confronto critici, giornalisti di settore e artisti sul tema dei significati dell’arte e sul rapporto tra arte e mercato.

E' legittimo il licenziamento per le assenze “tattiche” se la malattia è sempre agganciata ai giorni di riposo

COMUNICATO STAMPA
E' legittimo il licenziamento per le assenze “tattiche” se la malattia è sempre agganciata ai giorni di riposo. Il recesso è valido anche senza il superamento del periodo di comporto: inadeguata la prestazione per la mancata presenza «a macchia di leopardo» che crea malcontento fra i colleghi
Occhio alle assenze dal lavoro per quei furbetti che si "ammalano" sempre prima o dopo le festività o le ferie. Una cattiva abitudine, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che non ha mai cessato di essere presente all'interno del nostro panorama lavorativo e che spesso crea disagi fra tutti gli altri colleghi più ligi ai propri doveri. E', infatti, legittimo per la Cassazione il licenziamento per l’assenteista “tattico”, che guarda caso si ammala sempre prima o dopo i giorni di riposo. E ciò vale anche se non si è superato il periodo di comporto. In questi casi, il provvedimento del datore è adottato per giustificato motivo soggettivo di fronte alla complessiva inadeguatezza della prestazione assicurata dal dipendente, a causa della mancata presenza in servizio per un paio di giorni al mese, che crea malcontento fra i colleghi costretti alle sostituzioni.
A stabilirlo la sentenza 18678/14, depositata il 4 settembre dalla sezione lavoro della Cassazione che ha rilevato come quei periodi di assenza a colpa di due o tre giorni, anche più volte nello stesso mese, penalizzano l’organizzazione aziendale: il malcostume del forfait «a macchia di leopardo», strategicamente agganciato alle feste comandate rende il dipendente non più proficuamente utilizzabile da parte del datore. Non va scordato, inoltre, che l’assenteista è abituato a comunicare la malattia soltanto all’ultimo momento e spesso in vista di turni notturni o festivi, il che crea ancora più tensioni in azienda per la necessità di coprire i buchi: la sua condotta, dunque, integra i presupposti richiesti dal recesso ex articolo 3 della legge 604/66, secondo cui «il licenziamento per giustificato motivo con preavviso è determinato da un notevole inadempimento degli obblighi contrattuali del prestatore di lavoro ovvero da ragioni inerenti all’attività produttiva, all’organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa». 
Il licenziamento è stabilito dal datore per ragioni tecniche: non è importante la malattia in sè, ma la quantità di assenze che, pure incolpevoli, danno luogo a uno scarso rendimento del dipendente e finiscono col danneggiare la produzione aziendale per via degli scompensi organizzativi.
Lecce, 4 settembre 2014
Giovanni D’AGATA

Altamente positivo il bilancio per "Un mare di cinema - Eolie in video " del Centro Studi eoliano

COMUNICATO STAMPA
Un Mare di Cinema  -  Eolie in video 
Festival del cinema delle isole Eolie  
Da pochi giorni si è conclusa l’edizione 2014 del festival Un mare di Cinema – Eolie in video, che il Centro Studi Eoliano ogni anno organizza con l’intento di promuove la cultura e la valorizzazione del territorio attraverso eventi e incontri che  arricchiscono l’estate eoliana. Da luglio ad agosto il Centro Studi ha proposto un ricco panorama di eventi culturali e cinematografici dedicando un ampio spazio anche ai giovani eoliani e non, nonostante le difficoltà economiche e i pochi mezzi.
Il festival è stato seguito con grande interesse dal pubblico di turisti ed eoliani e dalla stampa  locale e nazionale che ha puntualmente dato risalto ad ogni evento.
Ha aperto la rassegna, il 14 luglio,  “Musica delle Lipari”, il progetto a cura di Marco Manni e altri musicisti eoliani che  hanno restituito all’isola le note della tradizione musicale locale e mediterranea. Durante la serata, sono stati proiettati  frammenti di film girati alle Isole Eolie.  
Il 15 luglio si è svolto un evento speciale con la presentazione di 37° 4 S, l’emozionante cortometraggio di Adriano Valerio ambientato a Tristan da Cunha, una delle isole più sperdute dell’Oceano Atlantico, che racconta le difficoltà della vita in un ambiente per certi versi inospitale e il profondo legame degli abitanti con  la loro terra.
Il 16 luglio è stato trattato il tema “Cinema, Territorio e Scuola: 10 anni di cinema per le scuole delle isole Eolie”. Durante l’incontro con il regista Alberto Bougleux, l’insegnante Teresa Perre e il Dirigente Scolastico Mirella Fanti  hanno riportato le esperienze di Lapa TV, il progetto di formazione ai mestieri del cinema per le scuole elementari e medie delle isole più disagiate, in particolare Stromboli, Filicudi e Alicudi.  A seguire si sono svolte le proiezioni di documentari, reportage e Super 8 girati tra gli anni ’50 e ’70 alle Eolie: primi filmati Rai, riprese amatoriali con scene di  vita familiare e vedute della sciara del fuoco di Stromboli.
Novità di questa edizione è stata la rassegna “Lipari Noir” che nelle serate del 17 e 18 luglio ha portato a Lipari Santo Piazzese, Gian Mauro Costa, Alessia Gazzola, e Piera Carlomagno, autori di rilievo della narrativa noir nazionale. La serata si è svolta in una location d’eccezione, la terrazza del residence La Giara con una degustazione di prodotti eoliani accompagnati da raffinati aperitivi.  Paola Centurrino e Daniele Cannistrà hanno letto alcuni brani dei libri presentati. Nei  due giorni della rassegna è stato dato spazio ai giovanissimi con la presentazione del giallo illustrato per bambini di Assunta Morrone e Jole Savino e alle antologie di racconti “Vento Noir”, “Animali Noir” e “Delitti d’estate”. Altra novità di quest’anno è stata l’assegnazione presso i giardini del centro, del  premio giornalistico “Strillaerischia” di Tabularasa che è stato consegnato a Toni Capuozzo, Sandro Provvisionato, Domenico Quirino, Fausto Biloslavo, Simone Pieranni, Barbara Schiavulli e Antonio Rossano. Ha allietato la serata  la musica di Otello Profazio con una nota di colore tra tradizione e folklore.
Grande pubblico per la serata speciale (11 agosto) con Walter Veltroni  autore del libro “Quando c’era Berlinguer” (Rizzoli) e regista dell’omonimo film (Palomar, Sky Cinema). Tra ricostruzione storica ed emozione del ricordo, sono stati ripercorsi i momenti salienti della vita di Enrico Berlinguer e della politica italiana che si affacciava alla novità di un grande cambiamento.
 L’incontro, condotto dal giornalista Marcello Sorgi, è stato seguito dalla consegna a Walter Veltroni dell’Efesto d’Oro, il riconoscimento che il Centro Studi attribuisce ogni anno ad un grande professionista del mondo cinematografico, e dalla proiezione del film. 
Durante la rassegna, inoltre, sono stati proiettati i cortometraggi di Eolie in video, il concorso dedicato ai giovani e alla sperimentazione. Vincitore di Eolie in video 2014 è “A prima vuci”, il corto realizzato da Sara Basile e Flavia Grita che tratta in modo incisivo e originale un tema di attualità eoliana, il rischio di chiusura del punto nascita dell’Ospedale di Lipari, visto con gli occhi di una bambina. La premiazione si è svolta durante la serata del 20 luglio con la proiezione e l’esibizione musicale e canora di Cristina Velardita e Pietro Lo Cascio che hanno curato la colonna sonora del corto.
Come ogni anno non sono mancate le proiezioni di film: “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino,  “Il Sospetto” di Alfred Hitchcok, “La mafia uccide solo d’estate” di Pif, “Quando c’era Berlinguer” di Walter Veltroni, “Il Capitale Umano” di Paolo Virzì, “Il Postino” di Michael Radford e “Il Gattopardo” di Luchino Visconti.     
A tutti coloro che hanno collaborato e partecipato al festival Un mare di cinema, un grazie e un arrivederci alla prossima edizione.
Un ringraziamento particolare per i fratelli Giovanni e Paolo Spada che ogni anno realizzano il premio “EFESTO”.
Lipari, 5 settembre 2014
Nino Saltalamacchia

Milazzo: alla Raffineria esercitazione “Emergenza Stromboli”

Ieri pomeriggio si è svolta presso la Raffineria di Milazzo, secondo la procedura aziendale, una esercitazione relativa ad una ipotetica "Emergenza Stromboli"
Si è tenuta giovedì 28 agosto presso il Comune di Lipari il tavolo tecnico dal titolo “Ecomuseo della memoria una realtà per la valorizzazione delle identità territoriali”. L’iniziativa fortemente voluta da Antonio Casilli presidente della lega navale di Lipari, che ha coinvolto Nino La Spina presidente dell’Unpli Sicilia, l’assessore al Turismo del Comune di Lipari Davide Starvaggi, Giusy Lorizio presidente della Pro Loco di Lipari, la dottoressa Lory Iacono in rappresentanza dell’associazione ambientale Anta di Lipari, l’architetto Milena Mollica responsabile del comitato scientifico dell’ecomuseo della memoria, il vicepresidente dell’associazione De.co. regione Sicilia, Fausto Ridolfo.Nel corso dell’incontro del tavolo tecnico l’assessore al Turismo di Lipari Davide Starvaggi << ha ringraziato il presidente della lega navale di Lipari Antonio Casilli, evidenziando come l’ecomuseo della memoria è il primo istituito in Sicilia e tra i primi realizzati in Italia; l’ecomuseo oltre ad avere una valenza turistica ha un’importante valenza sociale, sono stati elaborati dei progetti che hanno visto la collaborazione di cooperative sociali per l’inserimento di disabili psichici. L’ assessore ha lamentato la scarsa capacità di marketing e comunicazione del Governo Regionale sulle tematiche della promozione degli ecomusei>>.
La dott.sa Lory Iacono rappresentante dell’associazione ambientale Anta, << ha descritto l’importanza del connubio tra turismo ambientale, turismo culturale e turismo enogastronomico; evidenziando che il recupero di strutture quali le “terme di San Calogero” sono un’importante iniziativa per il recupero della nostra storia e del nostro passato. Attraverso l’ecomuseo della memoria si possono realizzare delle iniziative di formazione presso le scuole circa i vantaggi dei percorsi enogastronomici di prodotti a Km Zero e dell’importanza nutrizionale della dieta mediterranea>>.
san calogeroIl presidente della Pro loco, Giusy Lorizio , nel corso della tavola rotonda <<ha descritto le iniziative che la pro loco di Lipari in collaborazione con l’ecomuseo della memoria ha realizzato ed ha descritto le iniziative che si intendono realizzare in futuro>>.
L’architetto Milena Mollica, responsabile del comitato scientifico dell’ecomuseo della memoria, << ha descritto come la realizzazione dell’ecomuseo, abbia permesso di recuperare un importante sito storico di epoca romana quale “Le terme di San Calogero”; all’interno dell’ecomuseo è stato creato anche un percorso della memoria inerente la lavorazione della pomice nel comune di Lipari. Il connubio tra il recupero delle identità materiali e delle identità immateriali sono un’importante volano per la crescita turistica delle Eolie>>.
Fausto Ridolfo in rappresentanza dell’associazione De.Co. Regione Sicilia, << ha evidenziato che il recupero della storia di una comunità, insieme alla valorizzazione delle eccellenze agroalimentari quali ad esempio la nacatola, la malvasia, il cappero, sono delle solide basi per la creazione di un marchio comunale quale il De.Co. che può in sinergia con l’ecomuseo della memoria creare una strategia di marketing territoriale per lo sviluppo di nuovi flussi turistici>>.
san calogero 1Nel corso dell’incontro è intervenuto il Sindaco di Lipari, Marco Giorgianni che ha << messo in evidenza che iniziative quali il recupero delle zone portuali, iniziative per il recupero di siti importanti quali le terme di San Calogero, che insieme alla collaborazione con gli attori principali del territorio quali il mondo dell’associazionismo, il mondo della cooperazione e dell’imprenditoria sono fondamentali per un ulteriore crescita delle Eolie>>.
Il presidente della lega navale di Lipari, Antonio Casilli << ha descritto l’importanza della creazione di una rete turistica-sociale, volta a creare delle sinergie per lo sviluppo di un piano integrato del turismo, dove l’ecomuseo della memoria è una degli attori principali>>.
Ha concluso i lavori del tavolo tecnico, il presidente dell’Unpli Sicilia, Nino La Spina << che ha descritto le potenzialità dei percorsi turistici naturalistici, parlando di alcune iniziative che l’unpli Sicilia sta realizzando attraverso il coinvolgimento di circa trecento partner per la realizzazione di percorsi naturalisti; altrettanto importante è la realizzazione delle reti d’impresa turistiche per lo sviluppo del territorio. L’unpli Sicilia si è fatta promotrice della realizzazione di un marchio denominato “Tipical Sicily” che si è posto l’obiettivo di tutelare e far conoscere le eccellenze enogastronomiche siciliane>>