Lipari: I 90 anni del prof. Iacolino- Lunedi' prossimo alle 19 presso l'Hotel Oriente sarà festeggiato il professore Giuseppe Iacolino che compirà 90 anni. L'iniziativa è del Centro Studi Eoliano e del Rotary Club delle isole Eolie. "L'insigne professore Iacolino- come si legge in una nota diffusa dal Centro Studi eoliano- è socio del Centro e "fulcro della vita culturale e memoria storica delle isole Eolie".
Lipari: giuramento dei tre geometri trimestrali- Hanno giurato stamattina i tre "Istruttori tecnici geometri" assunti dal comune di Lipari, previa selezione, per un periodo di tre mesi. Si tratta dei geom. Salvatore Naso Salvatore, Luciano Mollica e Domenica La Greca. Sono stati destinati nell'ordine: all'ufficio tributi, all'urbanistica e ai Lavori pubblici.
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lunedì 2 novembre 2009
Ipotesi di razionalizzazione dei trasporti nelle Eolie. La "proposta Guarino" per una valutazione più serena
Riceviamo dal consigliere comunale Gianfranco Guarino e pubblichiamo:
Caro direttore,
si ripropone ormai in forma ciclica il problema dei trasporti marittimi ed in particolare il collegamento con Napoli o linea C1.
Già nel mese di gennaio 2009, cercai di prospettare delle soluzioni credibili, che rendessero la linea produttiva ed appetibile sia per la Siremar ma anche per eventuali gestori privati.
Mi rendo conto che in quel periodo gli animi erano esasperati e poco attenti a proposte di razionalizzazione e sviluppo, in considerazione di quanto stà accadendo in questi giorni, vorrei riproporre, quanto affermato a gennaio almeno nella speranza di ottenere una valutazione più serena, poiché sono convinto che aldilà, di come finirà la questione, la soluzione proposta si può attuare in tempi brevissimi e dare da subito risultati concreti e riducendo i costi attuali, per cui le valutazioni da fare in chiave di trattativa statale e regionale risulterebbero profondamente diverse .
Stralcio del documento di Gennaio 2009
IPOTESI DI RAZIONALIZZAZIONE DEI TRASPORTI NELLE ISOLE EOLIE
Non vi è alcun dubbio che il settore dei trasporti marittimi abbia la necessità di essere ristrutturato, in quanto negli anni è cresciuto nella più totale assenza di regole economiche e, fondamentalmente, con i soldi dello Stato, il tutto accompagnato da una scellerata gestione economica. Un analisi dei costi e dell' aspetto economico evidenzia un quadro paragonabile ad un disastro. Se a gestire fossero stati dei privati si ipotizzerebbe il fallimento se non addirittura la bancarotta fraudolenta, con le conseguenze del caso. Suddividendo in due settori principali ( navi e aliscafi) e cinque aree territoriali (area Napoli, area Milazzo, area Panarea e Stromboli, area Filcudi e Alicudi, area Lipari, Salina, Vulcano e Milazzo), possiamo verificare come la gestione e l'assetto attuale non tengano conto né delle reali esigenze della popolazione, né delle esigenze turistiche, ed ovviamente degli opportuni criteri di economicità, di efficienza e di efficacia:
Descrizione dello stato attuale per quanto attiene agli aspetti economici - settore navi
Linea C1: In perdita forte e costante pari quasi al 100% nel periodo invernale e un pò meno nel periodo primaverile- estivo;
Inutile in questa fase sottolineare la valenza sociale e ovviamente la necessità che lo Stato o la Regione se ne facciano carico in ogni caso, ma risulta opportuno cercare di capire dove è possibile intervenire per tentare di abbattere i costi e trasformando l'azione delle amministrazioni locali da semplici fruitori e collettori per il resto della comunità in gestori, insieme alle altre componenti e alle risorse economiche disponibili.
Un' ulteriore riflessione va fatta, in quanto la stessa linea, attualmente ha una tripla valenza e cioè: sociale, turistica e commerciale. I fatti degli ultimi anni (chiusura Pumex, riduzione di molte altre attività produttive, etc.) hanno ridotto drasticamente l'aspetto commerciale al quale si è unito il calo di presenze turistiche e la disorganizzazione, l'improvvisazione, l'incapacità che talvolta e apparsa come voluta (nave Skorpio, prenotazioni e informazioni, etc.).
1^ ipotesi di razionalizzazione
A parere dello scrivente risulta chiaro che il mantenimento della linea (aspetto economico) è legato al bacino di utenza il tutto si pùo risolvere semplicemente facendo si che la nave parte alle ore 21,00 da Milazzo per cui da Lipari intorno alle 18,00 – 18,30 (invertendo di fatto il flusso attuale, per cui con un percorso tipo Stromboli, Panarea, Salina, Lipari, Vulcano e Milazzo) e di fatto generando un possibile bacino d'utenza commerciale che raccoglie tutta l'area industriale del Milazzese e delle zone adiacenti, creando un' alternativa forte e valida alle attuali linee in partenza da Messina per Salerno che di fatto servono altre realtà territoriali.
Ipotizzando il viaggio inverso Da Napoli per Milazzo ci ritroveremmo ad avere una nave che parte da Milazzo alle 07,00 per Vulcano, Lipari, Salina, Panarea e Stromboli, che attualmente viene effettuata esclusivamente con una seconda nave (linea C6).
Quanto sopra a parere del sottoscritto potrebbe avvenire con cadenza giornaliera e nel periodo estivo potrebbe risultare addirittura insufficiente.
Cosa si ottiene?
Una linea stabile tutto l'anno, orari certi e un maggior numeri di corse.
L'attuale linea C6 per tre volte la settimana risulterebbe coperta dalla stessa nave proveniente da Napoli.
L'incremento estivo potrebbe portarci ad una linea di fatto giornaliera.
LO SCHEMA DELLA PROPOSTA GUARINO. LA FOTO SI INGRANDISCE CLICCANDOCI SOPRA
Caro direttore,
si ripropone ormai in forma ciclica il problema dei trasporti marittimi ed in particolare il collegamento con Napoli o linea C1.
Già nel mese di gennaio 2009, cercai di prospettare delle soluzioni credibili, che rendessero la linea produttiva ed appetibile sia per la Siremar ma anche per eventuali gestori privati.
Mi rendo conto che in quel periodo gli animi erano esasperati e poco attenti a proposte di razionalizzazione e sviluppo, in considerazione di quanto stà accadendo in questi giorni, vorrei riproporre, quanto affermato a gennaio almeno nella speranza di ottenere una valutazione più serena, poiché sono convinto che aldilà, di come finirà la questione, la soluzione proposta si può attuare in tempi brevissimi e dare da subito risultati concreti e riducendo i costi attuali, per cui le valutazioni da fare in chiave di trattativa statale e regionale risulterebbero profondamente diverse .
Stralcio del documento di Gennaio 2009
IPOTESI DI RAZIONALIZZAZIONE DEI TRASPORTI NELLE ISOLE EOLIE
Non vi è alcun dubbio che il settore dei trasporti marittimi abbia la necessità di essere ristrutturato, in quanto negli anni è cresciuto nella più totale assenza di regole economiche e, fondamentalmente, con i soldi dello Stato, il tutto accompagnato da una scellerata gestione economica. Un analisi dei costi e dell' aspetto economico evidenzia un quadro paragonabile ad un disastro. Se a gestire fossero stati dei privati si ipotizzerebbe il fallimento se non addirittura la bancarotta fraudolenta, con le conseguenze del caso. Suddividendo in due settori principali ( navi e aliscafi) e cinque aree territoriali (area Napoli, area Milazzo, area Panarea e Stromboli, area Filcudi e Alicudi, area Lipari, Salina, Vulcano e Milazzo), possiamo verificare come la gestione e l'assetto attuale non tengano conto né delle reali esigenze della popolazione, né delle esigenze turistiche, ed ovviamente degli opportuni criteri di economicità, di efficienza e di efficacia:
Descrizione dello stato attuale per quanto attiene agli aspetti economici - settore navi
Linea C1: In perdita forte e costante pari quasi al 100% nel periodo invernale e un pò meno nel periodo primaverile- estivo;
Inutile in questa fase sottolineare la valenza sociale e ovviamente la necessità che lo Stato o la Regione se ne facciano carico in ogni caso, ma risulta opportuno cercare di capire dove è possibile intervenire per tentare di abbattere i costi e trasformando l'azione delle amministrazioni locali da semplici fruitori e collettori per il resto della comunità in gestori, insieme alle altre componenti e alle risorse economiche disponibili.
Un' ulteriore riflessione va fatta, in quanto la stessa linea, attualmente ha una tripla valenza e cioè: sociale, turistica e commerciale. I fatti degli ultimi anni (chiusura Pumex, riduzione di molte altre attività produttive, etc.) hanno ridotto drasticamente l'aspetto commerciale al quale si è unito il calo di presenze turistiche e la disorganizzazione, l'improvvisazione, l'incapacità che talvolta e apparsa come voluta (nave Skorpio, prenotazioni e informazioni, etc.).
1^ ipotesi di razionalizzazione
A parere dello scrivente risulta chiaro che il mantenimento della linea (aspetto economico) è legato al bacino di utenza il tutto si pùo risolvere semplicemente facendo si che la nave parte alle ore 21,00 da Milazzo per cui da Lipari intorno alle 18,00 – 18,30 (invertendo di fatto il flusso attuale, per cui con un percorso tipo Stromboli, Panarea, Salina, Lipari, Vulcano e Milazzo) e di fatto generando un possibile bacino d'utenza commerciale che raccoglie tutta l'area industriale del Milazzese e delle zone adiacenti, creando un' alternativa forte e valida alle attuali linee in partenza da Messina per Salerno che di fatto servono altre realtà territoriali.
Ipotizzando il viaggio inverso Da Napoli per Milazzo ci ritroveremmo ad avere una nave che parte da Milazzo alle 07,00 per Vulcano, Lipari, Salina, Panarea e Stromboli, che attualmente viene effettuata esclusivamente con una seconda nave (linea C6).
Quanto sopra a parere del sottoscritto potrebbe avvenire con cadenza giornaliera e nel periodo estivo potrebbe risultare addirittura insufficiente.
Cosa si ottiene?
Una linea stabile tutto l'anno, orari certi e un maggior numeri di corse.
L'attuale linea C6 per tre volte la settimana risulterebbe coperta dalla stessa nave proveniente da Napoli.
L'incremento estivo potrebbe portarci ad una linea di fatto giornaliera.
LO SCHEMA DELLA PROPOSTA GUARINO. LA FOTO SI INGRANDISCE CLICCANDOCI SOPRA
PRG di Lipari: Il "vulcanico" Sabatini torna alla carica
Una nuova interrogazione sul PRG del comune di Lipari è stata presentata dal consigliere comunale Adolfo Sabatini al sindaco del maggior comune eoliano. IL TESTO:
Con la presente Le comunico che la Sua risposta non mi soddisfa, anzi non è una risposta ma una inutile nota.-
Mi sarei aspettato, dopo i Suoi proclami elettorali, una comunicazione dove affermava che l’iter del PRG fosse completo.-
Niente, nulla, zero.-
Ribadisco quindi la mia INTERROGAZIONE affiché mi venga relazionato lo stato attuale del P.R.G. ed inoltre, se l’Amministrazione si è prodigata a verificare l’eventuale corrispondenza di detto importante strumento visto che è passato oltre un decennio dal suo avvio.-
SI RICHIEDE VERA RISPOSTA SCRITTA.-
Con i migliori saluti.-
Lipari 02.11.2009
Adolfo Sabatini
Consigliere Comunale di Nuovo Giorno
Con la presente Le comunico che la Sua risposta non mi soddisfa, anzi non è una risposta ma una inutile nota.-
Mi sarei aspettato, dopo i Suoi proclami elettorali, una comunicazione dove affermava che l’iter del PRG fosse completo.-
Niente, nulla, zero.-
Ribadisco quindi la mia INTERROGAZIONE affiché mi venga relazionato lo stato attuale del P.R.G. ed inoltre, se l’Amministrazione si è prodigata a verificare l’eventuale corrispondenza di detto importante strumento visto che è passato oltre un decennio dal suo avvio.-
SI RICHIEDE VERA RISPOSTA SCRITTA.-
Con i migliori saluti.-
Lipari 02.11.2009
Adolfo Sabatini
Consigliere Comunale di Nuovo Giorno
Brevi di Ginostra reporter
Una lettera inviataci da un nostro lettore ripresa da Sicurauto- La lettera inviata al direttore di Eolienews da Renato Cacciapuoti e che abbiamo titolato "Lettere al direttore. L'incidente stradale di Acquacalda, il suo tragico epilogo e il Codice della strada" è stata ripresa e pubblicata (cliccare sul link in basso) da sicurauto.it, giornale on line per la sicurezza stradale.
http://www.sicurauto.it/news.php?subaction=showfull&id=1257065517&archive=&start_from=&ucat=1
Ciò a dimostrazione della validità e dell'importanza dell'argomento trattato.
Messina, bimbo muore travolto da un'auto- Un bambino rom di quattro anni è morto a Messina dopo essere stato investito da una Renault Twingo condotta da una donna. L'episodio è accaduto in via Santa Cecilia, in pieno centro.
Ricoverato in ospedale, le sue condizioni sono apparse subito gravi tanto da richiederne il trasferimento in elicottero al Cannizzaro di Catania dove però è arrivato privo di vita. Sul posto è intervenuta la sezione infortunistica della polizia municipale che ha effettuato i rilievi per accertare la dinamica dell'incidente.
BARCELLONA PG: PER IL REATO DI CONCORSO IN SEQUESTRO DI PERSONA A SCOPO DI ESTORSIONE, FERMATI DUE UOMINI- LEONARDO QUATTROCCHI, 60ENNE , PENSIONATO DA BARCELLONA POZZO DI GOTTO, HA DENUNCIATO ALLA LOCALE COMPAGNIA CARABINIERI DI ESSERE STATO SEQUESTRATO PER QUASI VENTI GIORNI DA ALCUNI SOGGETTI DELLA ZONA CHE AVEVANO INTENZIONE DI EFFETTUARE UN’OPERAZIONE BANCARIA SERVENDOSI DEL SUO CONTO CORRENTE, RIUSCENDO PERO’ A SFUGGIRE AI CARCERIERI PER ANDARE A DENUNCIARE L’ACCADUTO.
SULLA BASE DEGLI IMMEDIATI RISCONTRI INVESTIGATIVI, DOPO UN LUNGO INTERROGATORIO CONDOTTO NELLA NOTTE DAL SOSTITUTO PROCURATORE FRANCESCO MASSARA IN STRETTO RACCORDO CON IL PROCURATORE CAPO DELLA PROCURA DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO SALVATORE DE LUCA, NELLA GIORNATA ODIERNA I CARABINIERI HANNO ESEGUITO UN PROVVEDIMENTO DI FERMO EMESSO PER IL REATO DI CONCORSO IN SEQUESTRO DI PERSONA A SCOPO DI ESTORSIONE A CARICO DI RUGGERI NICOLA, 38ENNE IMPRENDITORE RESIDENTE A SAN FILIPPO DEL MELA (ME) E DI POHATA IOAN, 22ENNE OPERAIO NATO IN ROMANIA E RESIDENTE A VENETICO (ME).
SONO IN CORSO DA PARTE DEI CARABINIERI DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO ULTERIORI ACCERTAMENTI COORDINATI DALLA LOCALE PROCURA, FINALIZZATI A VERIFICARE TUTTE LE DICHIARAZIONI ASSUNTE.
http://www.sicurauto.it/news.php?subaction=showfull&id=1257065517&archive=&start_from=&ucat=1
Ciò a dimostrazione della validità e dell'importanza dell'argomento trattato.
Messina, bimbo muore travolto da un'auto- Un bambino rom di quattro anni è morto a Messina dopo essere stato investito da una Renault Twingo condotta da una donna. L'episodio è accaduto in via Santa Cecilia, in pieno centro.
Ricoverato in ospedale, le sue condizioni sono apparse subito gravi tanto da richiederne il trasferimento in elicottero al Cannizzaro di Catania dove però è arrivato privo di vita. Sul posto è intervenuta la sezione infortunistica della polizia municipale che ha effettuato i rilievi per accertare la dinamica dell'incidente.
BARCELLONA PG: PER IL REATO DI CONCORSO IN SEQUESTRO DI PERSONA A SCOPO DI ESTORSIONE, FERMATI DUE UOMINI- LEONARDO QUATTROCCHI, 60ENNE , PENSIONATO DA BARCELLONA POZZO DI GOTTO, HA DENUNCIATO ALLA LOCALE COMPAGNIA CARABINIERI DI ESSERE STATO SEQUESTRATO PER QUASI VENTI GIORNI DA ALCUNI SOGGETTI DELLA ZONA CHE AVEVANO INTENZIONE DI EFFETTUARE UN’OPERAZIONE BANCARIA SERVENDOSI DEL SUO CONTO CORRENTE, RIUSCENDO PERO’ A SFUGGIRE AI CARCERIERI PER ANDARE A DENUNCIARE L’ACCADUTO.
SULLA BASE DEGLI IMMEDIATI RISCONTRI INVESTIGATIVI, DOPO UN LUNGO INTERROGATORIO CONDOTTO NELLA NOTTE DAL SOSTITUTO PROCURATORE FRANCESCO MASSARA IN STRETTO RACCORDO CON IL PROCURATORE CAPO DELLA PROCURA DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO SALVATORE DE LUCA, NELLA GIORNATA ODIERNA I CARABINIERI HANNO ESEGUITO UN PROVVEDIMENTO DI FERMO EMESSO PER IL REATO DI CONCORSO IN SEQUESTRO DI PERSONA A SCOPO DI ESTORSIONE A CARICO DI RUGGERI NICOLA, 38ENNE IMPRENDITORE RESIDENTE A SAN FILIPPO DEL MELA (ME) E DI POHATA IOAN, 22ENNE OPERAIO NATO IN ROMANIA E RESIDENTE A VENETICO (ME).
SONO IN CORSO DA PARTE DEI CARABINIERI DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO ULTERIORI ACCERTAMENTI COORDINATI DALLA LOCALE PROCURA, FINALIZZATI A VERIFICARE TUTTE LE DICHIARAZIONI ASSUNTE.
Stromboli: Intitolare la scuola a Bergman e Rossellini. La richiesta della circoscrizione di Stromboli- Ginostra
Parte dal consiglio circoscrizionale di Stromboli- Ginostra la richiesta all'amministrazione comunale di Lipari di intitolare l'edificio scolastico, recentemente aperto alla fruizione degli studenti isolani, alla memoria di Ingrid Bergman e di Roberto Rossellini. "Per aver scritto- si legge nella richiesta, deliberata all'unanimità- una pagina bellissima del patrimonio cinematografico internazionale ed aver avuto il merito di risvegliare l'interesse turistico per le Isole Eolie, fino a quel momento dimenticate da tutti, in modo particolare per Stromboli, facendola diventare polo di attrazione turistica di fama mondiale".
domenica 1 novembre 2009
Ludica Lipari senza smalto. Ma gli arbitri ci mettono lo "zampino". Forse è ora di farsi sentire visto che l'educazione sembra non pagare
ASD Finale 2 – Ludica Lipari 0
Formazione Ludica: Bille, Marino, Mazzeo, Caruso, Natoli, Fiorenza, Manfrè, Giunta, Tripi, Sturniolo, Li Donni.
Panchina: Mr Caruso, Orto, Coluzzi, Saltalamacchia, Caprara, Formica, Mirabito.
Sostituzioni: Li Donni-Caprara 60°; Manfrè–Saltalamacchia 70°; Carsuo-Mirabito 80°
Potrebbe sembrare retorica ma, nonostante, un buon giuoco dei bianco azzurri, racchiuso tra il primo tempo ed il quarto d’ora del secondo tempo, la Ludica non riesce a mettere a segno una rete. Con un affannato Tripi che, davanti al portiere avversario, spreca clamorosamente una palla preziosa, calciando addosso all’estermo difensore
A questo punto qualcuno potrebbe chiedersi: “ma è tutto qui”? E la domanda potrebbe essere legittima!!!
Raccontare quello che è accaduto, potrebbe sembrare una giustificazione ad un momento non troppo brillante dei bianco azzurri di Caruso. Ma nonostante tutto, con uno sforzo di onesta e di comprensione da parte di chi legge, proverò ad essere fedele cronista dei fatti.
A parte il solito errore in cui è incappata la difesa Eoliana, e grazie al quale hanno trovato la rete dell’1 a 0 i padroni di casa, l’unico vero protagonista del gioco è stato l’arbitro arrivato niente poco di meno che dalla sezione di Trapani. Nel solo primo tempo ha fischiato ben 15 fuorigioco a danno degli eoliani: ed è inutile dire che la maggior parte di questi(con l’uomo lanciato a rete)erano inesistenti.
Ma fino a qui niente di strano, ci siamo ormai abituati ad avere arbitri scadenti, animati da un’accesa smania di protagonismo, che tutto in campo fanno tranne che arbitrare. Già perché una buona fetta della partita la trascorrono a redarguire, a dare lezioni, ad invitare a stare seduti e fermi, a dire lei non sa chi sono io, oppure a dispensare cartellini gratuiti per banali imprecazioni vecchie come è vecchio il gioco del calcio. Francamente ci siamo un po’ rotti…
Ma il meglio dal suo cilindro l’arbitro lo tira fuori dal 70° in poi,quando espelle dal campo prima Mr Caruso, perché chiede un po’ di serietà ed obiettività, poi Tripi, per un banale fallo tattico, poi Fiorenza perché recrimina su un calcio d’angolo ed un rigore per gli eoliani che, biblicamente parlando, solo il cieco di Siloe non avrebbe potuto vedere. Da non contare gli ammoniti.
In questo clima di terrorismo psicologico con 9 uomini in campo la Ludica subisce il secondo goal.
Qualcuno potrebbe pensare … Malafede??? o esagerazione???
Niente di tutto questo… Erano meravigliati persino i padroni di casa che si sono dimostrati veri sportivi e sulla cui onestà non si può assolutamente obiettare.
Sono solo i capricci di ragazzini viziati, resi grandi da un logorato e decrepito comitato regionale e da un’associazione arbitrale inesistente che potrebbe meglio impiegare le risorse economiche (dirottate su mille commissioni) per promuovere direttori di gara all’altezza, collaborati da guardialinee che vengano quantomeno presi in considerazione.
Fermo restando che i bianco azzurri devono ritrovare il bel gioco e soprattutto i risultati.
Peppe Cirino
Formazione Ludica: Bille, Marino, Mazzeo, Caruso, Natoli, Fiorenza, Manfrè, Giunta, Tripi, Sturniolo, Li Donni.
Panchina: Mr Caruso, Orto, Coluzzi, Saltalamacchia, Caprara, Formica, Mirabito.
Sostituzioni: Li Donni-Caprara 60°; Manfrè–Saltalamacchia 70°; Carsuo-Mirabito 80°
Potrebbe sembrare retorica ma, nonostante, un buon giuoco dei bianco azzurri, racchiuso tra il primo tempo ed il quarto d’ora del secondo tempo, la Ludica non riesce a mettere a segno una rete. Con un affannato Tripi che, davanti al portiere avversario, spreca clamorosamente una palla preziosa, calciando addosso all’estermo difensore
A questo punto qualcuno potrebbe chiedersi: “ma è tutto qui”? E la domanda potrebbe essere legittima!!!
Raccontare quello che è accaduto, potrebbe sembrare una giustificazione ad un momento non troppo brillante dei bianco azzurri di Caruso. Ma nonostante tutto, con uno sforzo di onesta e di comprensione da parte di chi legge, proverò ad essere fedele cronista dei fatti.
A parte il solito errore in cui è incappata la difesa Eoliana, e grazie al quale hanno trovato la rete dell’1 a 0 i padroni di casa, l’unico vero protagonista del gioco è stato l’arbitro arrivato niente poco di meno che dalla sezione di Trapani. Nel solo primo tempo ha fischiato ben 15 fuorigioco a danno degli eoliani: ed è inutile dire che la maggior parte di questi(con l’uomo lanciato a rete)erano inesistenti.
Ma fino a qui niente di strano, ci siamo ormai abituati ad avere arbitri scadenti, animati da un’accesa smania di protagonismo, che tutto in campo fanno tranne che arbitrare. Già perché una buona fetta della partita la trascorrono a redarguire, a dare lezioni, ad invitare a stare seduti e fermi, a dire lei non sa chi sono io, oppure a dispensare cartellini gratuiti per banali imprecazioni vecchie come è vecchio il gioco del calcio. Francamente ci siamo un po’ rotti…
Ma il meglio dal suo cilindro l’arbitro lo tira fuori dal 70° in poi,quando espelle dal campo prima Mr Caruso, perché chiede un po’ di serietà ed obiettività, poi Tripi, per un banale fallo tattico, poi Fiorenza perché recrimina su un calcio d’angolo ed un rigore per gli eoliani che, biblicamente parlando, solo il cieco di Siloe non avrebbe potuto vedere. Da non contare gli ammoniti.
In questo clima di terrorismo psicologico con 9 uomini in campo la Ludica subisce il secondo goal.
Qualcuno potrebbe pensare … Malafede??? o esagerazione???
Niente di tutto questo… Erano meravigliati persino i padroni di casa che si sono dimostrati veri sportivi e sulla cui onestà non si può assolutamente obiettare.
Sono solo i capricci di ragazzini viziati, resi grandi da un logorato e decrepito comitato regionale e da un’associazione arbitrale inesistente che potrebbe meglio impiegare le risorse economiche (dirottate su mille commissioni) per promuovere direttori di gara all’altezza, collaborati da guardialinee che vengano quantomeno presi in considerazione.
Fermo restando che i bianco azzurri devono ritrovare il bel gioco e soprattutto i risultati.
Peppe Cirino
Sviluppo portualità turistica nelle isole minori nell'ambito del Fesr 2007/2013. La regione detta le direttive
DIRETTIVE EMANATE AI SENSI DELL’ART. 75 DELLA LEGGE REGIONALE 23.12.2000, N°32, COSÌ COME SOSTITUITO DALL’ART. 18 DELLA LEGGE REGIONALE 06.08.09, N°9 PER L’ATTUAZIONE DELLA LINEA D’INTERVENTO 3.3.2.5 DEL PO FESR 2007-2013". (NB. VIENE RIPORTATA SOLO LA PARTE RELATIVA ALLE ISOLE MINORI)
Interventi nelle Isole minori
Nella necessità di ottimizzare e limitare al massimo il sacrificio ambientale necessario e connesso alla realizzazione di un porto turistico nelle isole minori, occorre realizzare una tipologia di struttura ricettiva che aderisca alle flessioni della domanda coniugando esigenze di sviluppo economico e sociale con il sacrificio ambientale necessario per l’infrastrutturazione. L’approdo deve essere a ricettività “elastica” ovvero con la possibilità di adeguare la sua capacità in funzione della variazione stagionale della domanda.Qualora ricorra la necessità di completare, funzionalizzare e qualificare le strutture e le infrastrutture portuali esistenti, è necessario che le stesse siano definite con una progettazione adeguata improntata sui parametri di “qualità”: funzionalità - impatto estetico- sostenibilità ambientale. Il censimento delle infrastrutture ha rilevato che i seguenti porti risultano dotati o di strutture adeguate o di piani regolatori:
1.Lipari - Pignataro
2.Salina - Malfa
3.Salina - Santa Marina
4.Favignana
5.Pantelleria
6.Lampedusa
Il pregresso elenco di siti è da considerarsi in maniera dinamica e potrà essere ulteriormente integrato a seguito di modifiche o aggiornamenti del “Piano strategico per lo sviluppo della nautica da diporto in Sicilia”.
Modalità di presentazione delle domande di contributo.
Le procedure sono articolate nelle seguenti fasi:
-Il Dirigente Generale del Dipartimento Turismo predisporrà apposita circolare esplicativa e bando per la linea d’intervento 3.3.2.5 mediante procedura a sportello, esaurite le procedure di cui all’art.65 comma 1 della L.R. n°9/2009.
-La domanda di partecipazione al bando dovrà essere presentata dai titolari delle imprese turistiche a partire dal giorno successivo alla pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e fino al completamento delle risorse disponibili .
-La domanda di partecipazione al bando dovrà essere presentata presso gli uffici indicati nel bando.
-La domanda va corredata da una scheda tecnica, da un businnes plan e dalla documentazione espressamente indicata nella predetta circolare.
-La valutazione verrà affidata ad un nucleo di valutazione; a tal fine l’Assessore costituirà un nucleo di valutazione composto da funzionari interni.
-L’Assessorato nominerà infine, attingendo dall’apposito albo, un verificatore – collaudatore ( esterno all’Amministrazione ) per ciascuno dei programmi di investimento.
Requisiti di ammissibilità.
Al fine dell’ammissibilità dell’istanza, ed in conformità a quanto previsto dal Programma Operativo Regionale FESR 2007/2013, i soggetti proponenti dovranno con apposita relazione specificare che: nell’ottica di integrazione con gli altri segmenti dell’offerta turistica regionale, l’intervento contribuisce alla diversificazione dell’offerta per la destagionalizzazione del consumo.L’intervento assolve il ruolo di strumento per coniugare la costa con le aree interne, in modo da attrarre i flussi turistici dai punti di sbarco attraverso percorsi mirati alla scoperta delle risorse naturali e antropiche del territorio retrostante il sito interessato. L’intervento è conforme ai contenuti del Piano di sviluppo della portualità turistica.
Le azioni puntano sul miglioramento della qualità paesaggistica ed ambientale della fascia costiera
Requisito dell’intervento su immobili già esistenti
Tutte le tipologie di attività ammissibili dovranno esse realizzate esclusivamente attraverso interventi di riconversione e riqualificazione edilizia del patrimonio immobiliare già esistente.
Requisito della certificazione energetica dell’edificio
Gli immobili in cui sono realizzate le attività, mediante interventi di riconversione e riqualificazione edilizia del patrimonio immobiliare già esistente, dovranno possedere la certificazione energetica dell’edificio in conformità al DM del 26.06.2009 del Ministero dello sviluppo economico.
Requisito della capacità economica dell’impresa
Potranno partecipare esclusivamente le piccole e medie imprese così come definite da Regolamento CE n°800 del 06.08.2008, e che:
-siano già iscritte nei relativi registri delle imprese e costituite sotto forma di società regolari;
-abbiano restituito integralmente le eventuali somme dovute per i procedimenti di revoca di agevolazione di qualsiasi natura precedentemente concesse dalla Regione Siciliana per i quali, alla medesima data, siano inutilmente decorsi i termini per le opposizioni ovvero sia stata pronunciata sentenza definitiva;
-non rientrano tra le imprese in difficoltà, così come definito dall’art. 1 § 7 del Regolamento CE n°800 del 06.08.2008 e dagli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà;
-dimostrino di possedere adeguate risorse economiche al fine di garantire la quota di investimento non coperta dal contributo.
Requisito dell’esperienza specifica nel settore dei soggetti proponenti
Potranno partecipare esclusivamente le piccole e medie imprese, così come definite da Regolamento CE n°800 del 06.08.2008, che dimostrino una esperienza specifica nel settore del turismo nautico.
Requisito del livello minimo della qualità progettuale
I programmi ammessi dovranno fare rifermento ad una progettazione “di qualità”, nel rispetto dei parametri di funzionalità, di impatto estetico e di sostenibilità ambientale di cui si danno gli indirizzi tecnici nel § 8.7 del “Piano strategico per lo sviluppo della nautica da diporto in Sicilia”
Requisito del livello di progettazione
I programmi ammessi saranno esclusivamente quelli muniti di tutte le autorizzazioni e dei pareri in riferimento a livello di progettazione definitiva di cui al D.M.14 aprile 1998 relativo alla “Approvazione dei requisiti per la redazione dei progetti da allegare ad istanze di concessione demaniale per la realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto”
Criteri di selezione
A ogni criterio dovrà essere attribuito un punteggio valutativo compatibile con l’intervento proposto. I punteggi correlati alle priorità saranno esplicitati in sede di circolare e si riferiranno alle seguenti voci:
Priorità alta
-esperienza specifica dei soggetti proponenti;
-criteri di efficienza amministrativa: solidità del crono-programma e qualità del Piano gestionale;
-grado di integrazione con altri interventi/progetti riguardanti il sostegno dello sviluppo turistico e la valorizzazione del patrimonio culturale anche a valere su altri Programmi (FSE, FESR FEP, POIN Attrattori culturali, ecc.) o con quelli realizzati nel precedente periodo di programmazione;
-criteri di impatto sociale ed economico: occupazione diretta e indotta, stima degli investimenti privati attivati;
-interventi mirati all'accessibilità e fruizione da parte di soggetti diversamente abili.
Priorità bassa
-introduzione e la diffusione di nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
-interventi proposti da imprese a prevalente partecipazione femminile/giovanile;
-grado di correlazione dell’intervento con i progetti integrati che insistono sulla medesima area;
-capacità del progetto di creare/potenziare nuove aggregazioni di filiere per la fruizione-valorizzazione del prodotto turistico.
Criteri di selezione VAS
-Interventi mirati all’introduzione di Eco-innovazioni di processo e di prodotto per il contenimento delle pressioni ambientali e per la riduzione del consumo delle risorse non rinnovabili (risparmio idrico ed energetico, riduzione emissioni in atmosfera e della produzione e pericolosità dei rifiuti, utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, riutilizzo delle acque reflue);
-Interventi mirati a promuovere modalità di turismo eco sostenibile;
-Interventi che prevedono l’uso di materiali e tecnologie ad elevato contenuto ambientale (conglomerati riciclati, materiali provenienti da sfrido e demolizioni di opere civili, pneumatici dismessi, plastiche riciclate…)
-Previsione quantificata della riduzione di emissioni di CO2 e degli altri GAS serra (espressa in CO2 equivalente) determinata dall’intervento.
Modalità di erogazione delle rate di contributo e di rendicontazione.
Il regime di aiuti all’investimento iniziale, conformemente alle condizioni e limiti previsti dal Regolamento (CE) n°800 del 06.08.2008, consiste nell’erogazione di contributi in conto impianti di intensità pari al 50 per cento dell’importo delle spese ammissibili dei progetti presentati dalle piccole imprese, ed al 40 per cento dell’importo delle spese ammissibili dei progetti presentati dalle medie imprese.
Il contributo massimo concedibile per ogni progetto è pari a € 8.000.000 (anche in presenza di progetti il cui valore superi 16.000.000 di euro)
Le quote di erogazione del contributo sono stabilite, per tutte le tipologie d’intervento, in numero di 3 (tre) di eguale importo.
Modalità d’istruttoria e di redazione delle graduatorie d’ammissione al finanziamento.
Il Dirigente Generale del Dipartimento Turismo predisporrà apposito bando con procedura valutativa a graduatoria e relativa circolare esplicativa per la linea d’intervento 3.3.2.5 contenente tutte le modalità di partecipazione, di istruttoria e di formazione della graduatoria, nonché le ulteriori circostanze che danno luogo a revoca o annullamento in autotutela, rispetto a quelle indicate ai commi 5 e 6 dell’art.18 della legge regionale 9/2009.
Dotazione finanziaria
La dotazione finanziaria per l’attuazione del regime di aiuto di cui al presente bando è di €58.269.933,40 , pari al 40% di € 145.674.833.50, risorse deliberate dalla Giunta Regionale con atto n° 83/09 che ha ridotto del 30% le risorse pari a € 208.106.905.
Interventi nelle Isole minori
Nella necessità di ottimizzare e limitare al massimo il sacrificio ambientale necessario e connesso alla realizzazione di un porto turistico nelle isole minori, occorre realizzare una tipologia di struttura ricettiva che aderisca alle flessioni della domanda coniugando esigenze di sviluppo economico e sociale con il sacrificio ambientale necessario per l’infrastrutturazione. L’approdo deve essere a ricettività “elastica” ovvero con la possibilità di adeguare la sua capacità in funzione della variazione stagionale della domanda.Qualora ricorra la necessità di completare, funzionalizzare e qualificare le strutture e le infrastrutture portuali esistenti, è necessario che le stesse siano definite con una progettazione adeguata improntata sui parametri di “qualità”: funzionalità - impatto estetico- sostenibilità ambientale. Il censimento delle infrastrutture ha rilevato che i seguenti porti risultano dotati o di strutture adeguate o di piani regolatori:
1.Lipari - Pignataro
2.Salina - Malfa
3.Salina - Santa Marina
4.Favignana
5.Pantelleria
6.Lampedusa
Il pregresso elenco di siti è da considerarsi in maniera dinamica e potrà essere ulteriormente integrato a seguito di modifiche o aggiornamenti del “Piano strategico per lo sviluppo della nautica da diporto in Sicilia”.
Modalità di presentazione delle domande di contributo.
Le procedure sono articolate nelle seguenti fasi:
-Il Dirigente Generale del Dipartimento Turismo predisporrà apposita circolare esplicativa e bando per la linea d’intervento 3.3.2.5 mediante procedura a sportello, esaurite le procedure di cui all’art.65 comma 1 della L.R. n°9/2009.
-La domanda di partecipazione al bando dovrà essere presentata dai titolari delle imprese turistiche a partire dal giorno successivo alla pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e fino al completamento delle risorse disponibili .
-La domanda di partecipazione al bando dovrà essere presentata presso gli uffici indicati nel bando.
-La domanda va corredata da una scheda tecnica, da un businnes plan e dalla documentazione espressamente indicata nella predetta circolare.
-La valutazione verrà affidata ad un nucleo di valutazione; a tal fine l’Assessore costituirà un nucleo di valutazione composto da funzionari interni.
-L’Assessorato nominerà infine, attingendo dall’apposito albo, un verificatore – collaudatore ( esterno all’Amministrazione ) per ciascuno dei programmi di investimento.
Requisiti di ammissibilità.
Al fine dell’ammissibilità dell’istanza, ed in conformità a quanto previsto dal Programma Operativo Regionale FESR 2007/2013, i soggetti proponenti dovranno con apposita relazione specificare che: nell’ottica di integrazione con gli altri segmenti dell’offerta turistica regionale, l’intervento contribuisce alla diversificazione dell’offerta per la destagionalizzazione del consumo.L’intervento assolve il ruolo di strumento per coniugare la costa con le aree interne, in modo da attrarre i flussi turistici dai punti di sbarco attraverso percorsi mirati alla scoperta delle risorse naturali e antropiche del territorio retrostante il sito interessato. L’intervento è conforme ai contenuti del Piano di sviluppo della portualità turistica.
Le azioni puntano sul miglioramento della qualità paesaggistica ed ambientale della fascia costiera
Requisito dell’intervento su immobili già esistenti
Tutte le tipologie di attività ammissibili dovranno esse realizzate esclusivamente attraverso interventi di riconversione e riqualificazione edilizia del patrimonio immobiliare già esistente.
Requisito della certificazione energetica dell’edificio
Gli immobili in cui sono realizzate le attività, mediante interventi di riconversione e riqualificazione edilizia del patrimonio immobiliare già esistente, dovranno possedere la certificazione energetica dell’edificio in conformità al DM del 26.06.2009 del Ministero dello sviluppo economico.
Requisito della capacità economica dell’impresa
Potranno partecipare esclusivamente le piccole e medie imprese così come definite da Regolamento CE n°800 del 06.08.2008, e che:
-siano già iscritte nei relativi registri delle imprese e costituite sotto forma di società regolari;
-abbiano restituito integralmente le eventuali somme dovute per i procedimenti di revoca di agevolazione di qualsiasi natura precedentemente concesse dalla Regione Siciliana per i quali, alla medesima data, siano inutilmente decorsi i termini per le opposizioni ovvero sia stata pronunciata sentenza definitiva;
-non rientrano tra le imprese in difficoltà, così come definito dall’art. 1 § 7 del Regolamento CE n°800 del 06.08.2008 e dagli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà;
-dimostrino di possedere adeguate risorse economiche al fine di garantire la quota di investimento non coperta dal contributo.
Requisito dell’esperienza specifica nel settore dei soggetti proponenti
Potranno partecipare esclusivamente le piccole e medie imprese, così come definite da Regolamento CE n°800 del 06.08.2008, che dimostrino una esperienza specifica nel settore del turismo nautico.
Requisito del livello minimo della qualità progettuale
I programmi ammessi dovranno fare rifermento ad una progettazione “di qualità”, nel rispetto dei parametri di funzionalità, di impatto estetico e di sostenibilità ambientale di cui si danno gli indirizzi tecnici nel § 8.7 del “Piano strategico per lo sviluppo della nautica da diporto in Sicilia”
Requisito del livello di progettazione
I programmi ammessi saranno esclusivamente quelli muniti di tutte le autorizzazioni e dei pareri in riferimento a livello di progettazione definitiva di cui al D.M.14 aprile 1998 relativo alla “Approvazione dei requisiti per la redazione dei progetti da allegare ad istanze di concessione demaniale per la realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto”
Criteri di selezione
A ogni criterio dovrà essere attribuito un punteggio valutativo compatibile con l’intervento proposto. I punteggi correlati alle priorità saranno esplicitati in sede di circolare e si riferiranno alle seguenti voci:
Priorità alta
-esperienza specifica dei soggetti proponenti;
-criteri di efficienza amministrativa: solidità del crono-programma e qualità del Piano gestionale;
-grado di integrazione con altri interventi/progetti riguardanti il sostegno dello sviluppo turistico e la valorizzazione del patrimonio culturale anche a valere su altri Programmi (FSE, FESR FEP, POIN Attrattori culturali, ecc.) o con quelli realizzati nel precedente periodo di programmazione;
-criteri di impatto sociale ed economico: occupazione diretta e indotta, stima degli investimenti privati attivati;
-interventi mirati all'accessibilità e fruizione da parte di soggetti diversamente abili.
Priorità bassa
-introduzione e la diffusione di nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
-interventi proposti da imprese a prevalente partecipazione femminile/giovanile;
-grado di correlazione dell’intervento con i progetti integrati che insistono sulla medesima area;
-capacità del progetto di creare/potenziare nuove aggregazioni di filiere per la fruizione-valorizzazione del prodotto turistico.
Criteri di selezione VAS
-Interventi mirati all’introduzione di Eco-innovazioni di processo e di prodotto per il contenimento delle pressioni ambientali e per la riduzione del consumo delle risorse non rinnovabili (risparmio idrico ed energetico, riduzione emissioni in atmosfera e della produzione e pericolosità dei rifiuti, utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, riutilizzo delle acque reflue);
-Interventi mirati a promuovere modalità di turismo eco sostenibile;
-Interventi che prevedono l’uso di materiali e tecnologie ad elevato contenuto ambientale (conglomerati riciclati, materiali provenienti da sfrido e demolizioni di opere civili, pneumatici dismessi, plastiche riciclate…)
-Previsione quantificata della riduzione di emissioni di CO2 e degli altri GAS serra (espressa in CO2 equivalente) determinata dall’intervento.
Modalità di erogazione delle rate di contributo e di rendicontazione.
Il regime di aiuti all’investimento iniziale, conformemente alle condizioni e limiti previsti dal Regolamento (CE) n°800 del 06.08.2008, consiste nell’erogazione di contributi in conto impianti di intensità pari al 50 per cento dell’importo delle spese ammissibili dei progetti presentati dalle piccole imprese, ed al 40 per cento dell’importo delle spese ammissibili dei progetti presentati dalle medie imprese.
Il contributo massimo concedibile per ogni progetto è pari a € 8.000.000 (anche in presenza di progetti il cui valore superi 16.000.000 di euro)
Le quote di erogazione del contributo sono stabilite, per tutte le tipologie d’intervento, in numero di 3 (tre) di eguale importo.
Modalità d’istruttoria e di redazione delle graduatorie d’ammissione al finanziamento.
Il Dirigente Generale del Dipartimento Turismo predisporrà apposito bando con procedura valutativa a graduatoria e relativa circolare esplicativa per la linea d’intervento 3.3.2.5 contenente tutte le modalità di partecipazione, di istruttoria e di formazione della graduatoria, nonché le ulteriori circostanze che danno luogo a revoca o annullamento in autotutela, rispetto a quelle indicate ai commi 5 e 6 dell’art.18 della legge regionale 9/2009.
Dotazione finanziaria
La dotazione finanziaria per l’attuazione del regime di aiuto di cui al presente bando è di €58.269.933,40 , pari al 40% di € 145.674.833.50, risorse deliberate dalla Giunta Regionale con atto n° 83/09 che ha ridotto del 30% le risorse pari a € 208.106.905.
Calcio: La Ludica cede al Finale. Il derby di terza categoria se lo aggiudica il Canneto
Nella terza giornata del campionato di terza categoria, la Polisportiva Canneto Cris Merlino si aggiudica con un punteggio netto il derby con lo Scirocco Stromboli, disputato stamattina al "Monteleone" di Lipari. I ragazzi di mister Merlo (foto accanto) si sono imposti per 5 a 1 (4 reti di Cacace ed una di Pellegrino).
E dire che a passare in vantaggio erano stati gli strombolani. I cannetari salgono così a quota tre in classifica e devono recuperare due gare.
Nelle file della formazione di Nicola Merlo nella parte finale dell'incontro, ha esordito, dopo diverse stagioni alla Ludica Lipari, Ciro Ingenito (nella foto)
Resta ferma ad un solo punto in classifica (conquistato domenica scorsa) la formazione dello Stromboli
(foto accanto) che però deve recuperare un incontro, quello della prima giornata.
(Le foto si ingrandisco cliccandoci sopra)
Intanto ieri, nei campionati dove sono coinvolte le formazioni eoliane, si sono giocati una serie di anticipi. Da notare in prima categoria il primo "mezzo passo falso" della Ciappazzi che, dopo sei vittorie consecutive, ha pareggiato ad Oliveri. Nel pomeriggio la Ludica Lipari è stata superata per due a zero sul campo del Finale
Questi i risultati:
PRIMA CATEGORIA( Girone C)
Oliveri - Ciappazzi 1-1
S. Agata - Sinagra 0-0
Gioiosa - Rodì Milici 0-0
S. Stefano - Rocca Caprileone 0-0
Sacro Cuore - Alcara 4-0
Aluntina - Mistretta 4-1
Finale - Ludica Lipari 2-0
TERZA CATEGORIA MESSINA/A
Messina Sud - Social Romettese 5-0
Peloro - Zafferia 3 -0
Canneto - Stromboli 5-1
Contesse - Città di Rometta 2-1
Messina Audace - Venetico 3-3
Malfa - Robur 3-3
Pol. Pompei - Filicudi 5-1
E dire che a passare in vantaggio erano stati gli strombolani. I cannetari salgono così a quota tre in classifica e devono recuperare due gare.
Nelle file della formazione di Nicola Merlo nella parte finale dell'incontro, ha esordito, dopo diverse stagioni alla Ludica Lipari, Ciro Ingenito (nella foto)
Resta ferma ad un solo punto in classifica (conquistato domenica scorsa) la formazione dello Stromboli
(foto accanto) che però deve recuperare un incontro, quello della prima giornata.
(Le foto si ingrandisco cliccandoci sopra)
Intanto ieri, nei campionati dove sono coinvolte le formazioni eoliane, si sono giocati una serie di anticipi. Da notare in prima categoria il primo "mezzo passo falso" della Ciappazzi che, dopo sei vittorie consecutive, ha pareggiato ad Oliveri. Nel pomeriggio la Ludica Lipari è stata superata per due a zero sul campo del Finale
Questi i risultati:
PRIMA CATEGORIA( Girone C)
Oliveri - Ciappazzi 1-1
S. Agata - Sinagra 0-0
Gioiosa - Rodì Milici 0-0
S. Stefano - Rocca Caprileone 0-0
Sacro Cuore - Alcara 4-0
Aluntina - Mistretta 4-1
Finale - Ludica Lipari 2-0
TERZA CATEGORIA MESSINA/A
Messina Sud - Social Romettese 5-0
Peloro - Zafferia 3 -0
Canneto - Stromboli 5-1
Contesse - Città di Rometta 2-1
Messina Audace - Venetico 3-3
Malfa - Robur 3-3
Pol. Pompei - Filicudi 5-1
Brevi di Ginostra reporter
Stromboli: Nessun attacco da punteruolo rosso alle palme dell'isola- Riceviamo da Roberto Caroppo questa nota: Per quanto riguarda il Punteruolo rosso al momento non ci sono casi a mia conoscenza di attacchi alle palme Strombolane. L'unico caso di morte improvvisa e sospetta di una palma a Stromboli si è scoperto, attraverso delle analisi, è dovuta ad AVVELENAMENTO ad opera di qualcuno che prima o poi verrà individuato"
TIRRENIA: COCCIA (CONFITARMA), SE SPARISSE NON MI STUPIREI- Nel passato circolava la leggenda della nave fantasma, e adesso quella della compagnia fantasma perche’ non si capisce mai quando e come verra’ privatizzata, e giacche’ per qualsiasi privatizzazione negli altri paesi i primi a essere interpellati devono essere gli imprenditori che fanno la stessa attivita’, e questo non e’ avvenuto, se un giorno scoprissimo che non esiste piu’ la Tirrenia non mi stupirei”. Cosi’ ai microfoni di CNR Media Nicola Coccia, presidente di Confitarma, la confederazione italiana degli armatori, commenta la situazione di Tirrenia, la compagnia di navigazione statale che si avvia verso la privatizzazione con il mare in tempesta. “C’era una cordata di imprenditori disposti non a fare un affare, perche’ Tirrenia non lo e’, ma a trovare una soluzione, ma nessuno si e’ preoccupato di sentirci o ha avanzato ipotesi di dialogo. ‘A differenza di Alitalia – conclude Coccia – che era la compagnia di bandiera, qui si parla di una compagnia pubblica che e’ diventata sempre piu’ marginale. Se sparisse domattina nessuno se ne accorgerebbe”.
MESSINA: OGGI, AD UN MESE DALL'ALLUVIONE,DUE INIZIATIVE PER NON DIMENTICARE- A Messina si svolgeranno oggi due cortei: uno sui luoghi del disastro ed un altro in citta', per ricordare a distanza di un mese le vittime dell'alluvione e non spegnere i riflettori sulle cause di una tragedia annunciata.
Oggi alle 16.30 una fiaccolata organizzata dalle popolazioni colpite dall'alluvione partira' da Altolia e Molino, proseguendo verso Giampilieri Superiore fino alla stazione di Giampilieri marina dove gli abitanti di Briga marina, Pezzolo, Briga Superiore, Ponteschiavo e Giampilieri marina giungeranno dopo essere partiti alle ore 18.30 da piazza Chiesa a S.Paolo. Gli abitanti di Scaletta e Itala si riuniranno, invece, da piazza De Gasperi alle ore 17.00 e da li' raggiungeranno la stazione di Giampilieri marina.
L'arrivo di tutti e' previsto per le ore 19.30 per un momento di preghiera. In citta' invece alle 19 un'altra fiaccolata, organizzata dal comitato ''Una candela per non dimenticare'', partira' da Piazza del Popolo per proseguire in Via degli Angeli, Corso Cavour e terminare a Piazza Duomo.
TIRRENIA: COCCIA (CONFITARMA), SE SPARISSE NON MI STUPIREI- Nel passato circolava la leggenda della nave fantasma, e adesso quella della compagnia fantasma perche’ non si capisce mai quando e come verra’ privatizzata, e giacche’ per qualsiasi privatizzazione negli altri paesi i primi a essere interpellati devono essere gli imprenditori che fanno la stessa attivita’, e questo non e’ avvenuto, se un giorno scoprissimo che non esiste piu’ la Tirrenia non mi stupirei”. Cosi’ ai microfoni di CNR Media Nicola Coccia, presidente di Confitarma, la confederazione italiana degli armatori, commenta la situazione di Tirrenia, la compagnia di navigazione statale che si avvia verso la privatizzazione con il mare in tempesta. “C’era una cordata di imprenditori disposti non a fare un affare, perche’ Tirrenia non lo e’, ma a trovare una soluzione, ma nessuno si e’ preoccupato di sentirci o ha avanzato ipotesi di dialogo. ‘A differenza di Alitalia – conclude Coccia – che era la compagnia di bandiera, qui si parla di una compagnia pubblica che e’ diventata sempre piu’ marginale. Se sparisse domattina nessuno se ne accorgerebbe”.
MESSINA: OGGI, AD UN MESE DALL'ALLUVIONE,DUE INIZIATIVE PER NON DIMENTICARE- A Messina si svolgeranno oggi due cortei: uno sui luoghi del disastro ed un altro in citta', per ricordare a distanza di un mese le vittime dell'alluvione e non spegnere i riflettori sulle cause di una tragedia annunciata.
Oggi alle 16.30 una fiaccolata organizzata dalle popolazioni colpite dall'alluvione partira' da Altolia e Molino, proseguendo verso Giampilieri Superiore fino alla stazione di Giampilieri marina dove gli abitanti di Briga marina, Pezzolo, Briga Superiore, Ponteschiavo e Giampilieri marina giungeranno dopo essere partiti alle ore 18.30 da piazza Chiesa a S.Paolo. Gli abitanti di Scaletta e Itala si riuniranno, invece, da piazza De Gasperi alle ore 17.00 e da li' raggiungeranno la stazione di Giampilieri marina.
L'arrivo di tutti e' previsto per le ore 19.30 per un momento di preghiera. In citta' invece alle 19 un'altra fiaccolata, organizzata dal comitato ''Una candela per non dimenticare'', partira' da Piazza del Popolo per proseguire in Via degli Angeli, Corso Cavour e terminare a Piazza Duomo.
Tonno rosso, Italia vota contro proposta Iccat. E rimane isolata
(da IL VELINO) Si discute animatamente a Recife, Brasile, dove è in corso il meeting della Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi, Iccat, del quale si tireranno le linee guida della pesca del tonno rosso per i prossimi anni. Dopo numerose "schermaglie" tra chi rappresenta gli operatori del mare - è in gioco a Recife anche la sopravvivenza del comparto ittico specializzato - e gli ambientalisti, da quanto ha appreso IL VELINO, l'Iccat, in accordo con Giappone e Marocco ha proposto di ridurre a 13.500 tonnellate la quota di pescato relativa all'Unione europea. Quota rimasta - come deciso lo scorso anno a Marrakech - a 19 mila tonnellate. Quota che significherebbe per le 25 imbarcazioni italiane "sopravvissute", circa 1935 tonnellate. Per quanto riguarda la stagione di pesca il periodo "proposto" sembrerebbe quello dal 16 maggio al 14 giugno. Con una novità però: non è più previsto il periodo di recupero in caso di fermo per cattivo tempo. Previste inoltre operazioni congiunte congelate al livello del 2009. Una "proposta" questa, che non è piaciuta all'Italia che, all'interno del coordinamento europeo, ha votato contro. Restando però in questo modo isolata nella sua battaglia. La palla passa ora agli Stati Uniti che non è neppure detto accettino una quota così alta, dato che la loro intenzione -a causa delle pressioni interne da parte delle associazioni ambientaliste - sembra essere quella di scendere sotto le 10mila tonnellate. La partita è quindi ancora aperta.
Solita vecchia storia insomma: l’Iccat si riunisce e cambia le carte in tavola. Le stesse approvate dalla Commissione a Marrakech nel 2008. “Regole che l’Italia ha rispettato appieno mantenendo il piano di riduzione e distinguendosi in Europa per virtuosismo”, spiega al VELINO il direttore di Federcoopesca Gilberto Ferrari. Tutto in discussione dunque, con Stati Uniti, Canada e Giappone che giocano al ribasso sulla pelle europea. Il fatto è - da quanto ha appreso IL VELINO – che il Giappone pur di non vedere inserito il tonno rosso nel Cites, è disposto ad accettare un ulteriore taglio dello sforzo di pesca. Taglio che andrebbe a pesare però sulla pesca dei paesi europei. Una situazione, quella dei operatori del mare, che non si distingue troppo da quella degli agricoltori: drammatica. Se si tiene conto che le barche oggi in Italia sono 47 e che 21 di queste hanno aderito al bando di demolizione, le barche sopravvissute sono – se si considerano anche i ritardatari – circa 25. Se poi si tiene conto che ogni barca avrà a disposizione circa 70 tonnellate di pescato all’anno a cinque euro al chilo, i conti sono presto fatti: un fatturato per imbarcazione di circa 350 mila euro. Ma, come si sa, fatturato non vuol dire guadagno. Ogni barca ha un costo di cantiere e manutenzione di circa 50 mila euro, di gasolio di circa 80 mila euro e di personale di circa 120 mila euro. Senza considerare poi il valore intrinseco delle imbarcazioni – più o meno 2,5 milioni di euro – gli imprevisti e gli investimenti di ammodernamento fatti e richiesti compiuti attraverso mutui. Totale: il guadagno è poco meno di zero. “I pescatori non ce la fanno più”, spiega Ferrari. Senza considerare la confusione che la decisione Iccat genererà a livello nazionale. Le quote di pescato per ogni barca andranno riviste a seconda di quelle che rimangono e che restano. Tutto in forse quindi, soprattutto il futuro dei pescatori.
Solita vecchia storia insomma: l’Iccat si riunisce e cambia le carte in tavola. Le stesse approvate dalla Commissione a Marrakech nel 2008. “Regole che l’Italia ha rispettato appieno mantenendo il piano di riduzione e distinguendosi in Europa per virtuosismo”, spiega al VELINO il direttore di Federcoopesca Gilberto Ferrari. Tutto in discussione dunque, con Stati Uniti, Canada e Giappone che giocano al ribasso sulla pelle europea. Il fatto è - da quanto ha appreso IL VELINO – che il Giappone pur di non vedere inserito il tonno rosso nel Cites, è disposto ad accettare un ulteriore taglio dello sforzo di pesca. Taglio che andrebbe a pesare però sulla pesca dei paesi europei. Una situazione, quella dei operatori del mare, che non si distingue troppo da quella degli agricoltori: drammatica. Se si tiene conto che le barche oggi in Italia sono 47 e che 21 di queste hanno aderito al bando di demolizione, le barche sopravvissute sono – se si considerano anche i ritardatari – circa 25. Se poi si tiene conto che ogni barca avrà a disposizione circa 70 tonnellate di pescato all’anno a cinque euro al chilo, i conti sono presto fatti: un fatturato per imbarcazione di circa 350 mila euro. Ma, come si sa, fatturato non vuol dire guadagno. Ogni barca ha un costo di cantiere e manutenzione di circa 50 mila euro, di gasolio di circa 80 mila euro e di personale di circa 120 mila euro. Senza considerare poi il valore intrinseco delle imbarcazioni – più o meno 2,5 milioni di euro – gli imprevisti e gli investimenti di ammodernamento fatti e richiesti compiuti attraverso mutui. Totale: il guadagno è poco meno di zero. “I pescatori non ce la fanno più”, spiega Ferrari. Senza considerare la confusione che la decisione Iccat genererà a livello nazionale. Le quote di pescato per ogni barca andranno riviste a seconda di quelle che rimangono e che restano. Tutto in forse quindi, soprattutto il futuro dei pescatori.
Lettere al direttore.L'incidente stradale di Acquacalda, il suo tragico epilogo e il Codice della strada.
Caro Direttore,
in seguito al recente incidente stradale occorso il 22 u.s. al signor V.S. ad Acquacalda, ed al suo tragico epilogo, mi sono tornate in mente le altisonanti parole dell’articolo 1 del Nuovo Codice della Strada: “La sicurezza delle persone, nella circolazione stradale, rientra tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato”. Osservando, le condizioni delle strade e la gestione dei cantieri stradali nell’isola(vedi foto), viene spontaneo pensare che, Comune e Provincia (lo Stato), nelle Eolie, hanno finalità e priorità assai differenti dall’enunciazione del legislatore.
Se poi, la manutenzione ordinaria non viene eseguita e pianificata ecco che, con il passare degli anni, si è costretti ad intervenire con lavori di manutenzione straordinaria e sempre più spesso con provvedimenti a carattere di “somma urgenza”. Lungo le nostre strade dunque non mancano mai, cantieri stradali disseminati un po’ovunque.
Quella che, invece è carente, come dimostra l’incidente sopra menzionato, provocato da un molto probabile impatto con una transenna “illegale e poco visibile”, collocata sulla sede stradale esclusivamente per segnalare l’interruzione della provinciale in località “Porticello”, a causa dei lavori di messa in sicurezza di un costone pericolante, è la segnaletica stradale obbligatoriamente prevista per i cantieri stradali posizionata secondo le specifiche dettate dal Codice della Strada.
Il Regolamento d’attuazione del Codice della Strada all’articolo 30 c. 2 chiarisce che: “per i segnali temporanei possono essere usati supporti o sostegni o basi […] che devono assicurare la stabilità del segnale in qualsiasi condizione della strada ed atmosferica. Per gli eventuali zavorramenti dei sostegni è vietato l’uso di materiali rigidi che possono costituire pericolo o intralcio per la circolazione”.
L’articolo 21 del Codice della Strada, al punto 2 recita: “Chiunque esegue lavori o deposita materiali sulle aree destinate alla circolazione o alla sosta dei veicoli e di pedoni deve adottare gli accorgimenti necessari per la sicurezza […] e mantenerli in perfetta efficienza sia di giorno che di notte […]”. L’articolo 36 c. 6 del Regolamento d’attuazione del C.d.S. prevede che “[…] durante le ore notturne ed in tutti i casi di scarsa visibilità, le barriere di testata delle zone di lavoro devono essere munite d’idonei apparati luminosi di colore rosso a luce fissa. Il segnale lavori deve essere munito di analogo apparato luminoso di colore rosso a luce fissa.” L’articolo 79 c. 6 recita: “Tutti i segnali devono essere percepibili e leggibili di notte, come di giorno”…“La segnaletica stradale deve essere sempre mantenuta in perfetta efficienza […] e deve essere sostituita o reintegrata o rimossa quando sia anche parzialmente inefficiente o non sia più rispondente allo scopo per il quale è stata collocata”(articolo 38 punto 7 del C.d.S.) Credo che, alla luce di quanto sopra, non servano commenti sui metodi “fai da te” cui siamo stati abituati dagli enti responsabili delle strade e dalle ditte private che “improvvisano” un cantiere. Viene fatto un uso della segnaletica (quando c’è) spregiudicato, irrazionale, omissivo e pericoloso per la pubblica incolumità.
A mio avviso, grandi responsabilità sono da addossare agli enti proprietari delle strade che, sono tenuti non solo ad applicare le norme, nei loro stessi cantieri, quanto a vigilare e sanzionare le irregolarità altrui: “Chiunque viola le disposizioni del presente articolo, quelle del Regolamento ovvero le prescrizioni contenute nelle autorizzazioni, è soggetto alle sanzioni amministrative del pagamento di una somma da € 779,00 a € 3.119,00” (punto 4 dell’art. 21 del C.d.S.)
Come sempre, a mio avviso, non sono le norme a mancare nel nostro Paese ma qualcuno che le faccia rispettare. Acquacalda docet.
Renato Cacciapuoti
NDD- La puntuale e precisa disamina dell'amico Renato, suffragata anche da incontestabili elementi riportati dal codice della strada, non può che trovarci pienamente d'accordo. D'Altronde, proprio Eolie news, nell'immediatezza dell'incidente al povero Vincenzo, sollevò la questione delle tante transenne precarie e non segnalate adeguatamente che si trovano in giro per l'isola. Suscitando, tra l'altro, qualche mugugno da parte di chi, ovviamente, non ha gradito tale presa di posizione.
Su un solo punto della lettera di Renato c'è una divergenza di veduta. Anzi su un punto interrogativo. Renato scrive: "Acquacalda docet".
Alla luce di tante altre esperienze e situazioni Eolie news propende per "Acquacalda docet?"
in seguito al recente incidente stradale occorso il 22 u.s. al signor V.S. ad Acquacalda, ed al suo tragico epilogo, mi sono tornate in mente le altisonanti parole dell’articolo 1 del Nuovo Codice della Strada: “La sicurezza delle persone, nella circolazione stradale, rientra tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato”. Osservando, le condizioni delle strade e la gestione dei cantieri stradali nell’isola(vedi foto), viene spontaneo pensare che, Comune e Provincia (lo Stato), nelle Eolie, hanno finalità e priorità assai differenti dall’enunciazione del legislatore.
Se poi, la manutenzione ordinaria non viene eseguita e pianificata ecco che, con il passare degli anni, si è costretti ad intervenire con lavori di manutenzione straordinaria e sempre più spesso con provvedimenti a carattere di “somma urgenza”. Lungo le nostre strade dunque non mancano mai, cantieri stradali disseminati un po’ovunque.
Quella che, invece è carente, come dimostra l’incidente sopra menzionato, provocato da un molto probabile impatto con una transenna “illegale e poco visibile”, collocata sulla sede stradale esclusivamente per segnalare l’interruzione della provinciale in località “Porticello”, a causa dei lavori di messa in sicurezza di un costone pericolante, è la segnaletica stradale obbligatoriamente prevista per i cantieri stradali posizionata secondo le specifiche dettate dal Codice della Strada.
Il Regolamento d’attuazione del Codice della Strada all’articolo 30 c. 2 chiarisce che: “per i segnali temporanei possono essere usati supporti o sostegni o basi […] che devono assicurare la stabilità del segnale in qualsiasi condizione della strada ed atmosferica. Per gli eventuali zavorramenti dei sostegni è vietato l’uso di materiali rigidi che possono costituire pericolo o intralcio per la circolazione”.
L’articolo 21 del Codice della Strada, al punto 2 recita: “Chiunque esegue lavori o deposita materiali sulle aree destinate alla circolazione o alla sosta dei veicoli e di pedoni deve adottare gli accorgimenti necessari per la sicurezza […] e mantenerli in perfetta efficienza sia di giorno che di notte […]”. L’articolo 36 c. 6 del Regolamento d’attuazione del C.d.S. prevede che “[…] durante le ore notturne ed in tutti i casi di scarsa visibilità, le barriere di testata delle zone di lavoro devono essere munite d’idonei apparati luminosi di colore rosso a luce fissa. Il segnale lavori deve essere munito di analogo apparato luminoso di colore rosso a luce fissa.” L’articolo 79 c. 6 recita: “Tutti i segnali devono essere percepibili e leggibili di notte, come di giorno”…“La segnaletica stradale deve essere sempre mantenuta in perfetta efficienza […] e deve essere sostituita o reintegrata o rimossa quando sia anche parzialmente inefficiente o non sia più rispondente allo scopo per il quale è stata collocata”(articolo 38 punto 7 del C.d.S.) Credo che, alla luce di quanto sopra, non servano commenti sui metodi “fai da te” cui siamo stati abituati dagli enti responsabili delle strade e dalle ditte private che “improvvisano” un cantiere. Viene fatto un uso della segnaletica (quando c’è) spregiudicato, irrazionale, omissivo e pericoloso per la pubblica incolumità.
A mio avviso, grandi responsabilità sono da addossare agli enti proprietari delle strade che, sono tenuti non solo ad applicare le norme, nei loro stessi cantieri, quanto a vigilare e sanzionare le irregolarità altrui: “Chiunque viola le disposizioni del presente articolo, quelle del Regolamento ovvero le prescrizioni contenute nelle autorizzazioni, è soggetto alle sanzioni amministrative del pagamento di una somma da € 779,00 a € 3.119,00” (punto 4 dell’art. 21 del C.d.S.)
Come sempre, a mio avviso, non sono le norme a mancare nel nostro Paese ma qualcuno che le faccia rispettare. Acquacalda docet.
Renato Cacciapuoti
NDD- La puntuale e precisa disamina dell'amico Renato, suffragata anche da incontestabili elementi riportati dal codice della strada, non può che trovarci pienamente d'accordo. D'Altronde, proprio Eolie news, nell'immediatezza dell'incidente al povero Vincenzo, sollevò la questione delle tante transenne precarie e non segnalate adeguatamente che si trovano in giro per l'isola. Suscitando, tra l'altro, qualche mugugno da parte di chi, ovviamente, non ha gradito tale presa di posizione.
Su un solo punto della lettera di Renato c'è una divergenza di veduta. Anzi su un punto interrogativo. Renato scrive: "Acquacalda docet".
Alla luce di tante altre esperienze e situazioni Eolie news propende per "Acquacalda docet?"
sabato 31 ottobre 2009
Deluso ma pieno di speranza (di Saverio Merlino)
Riceviamo dal segretario del PD di Lipari, Saverio Merlino e pubblichiamo:Ho deciso di rompere il silenzio politico di quest´ultimo periodo perché credo, senza presunzione, che il mio sentimento e quello della maggior parte dei cittadini di Lipari, d´ogni categoria sociale, di là delle appartenenze politiche, è quello che oggi delusione e disillusione sono le emozioni che meglio ci rappresentano. Non voglio pensare che il grado d´aspettativa di una comunità come la nostra si sia livellato tanto in basso da poterci considerare soddisfatti di come, fino ad oggi, è stato amministrato il nostro territorio.
Non voglio pensare che le famiglie, gli imprenditori, le donne, i giovani e gli anziani di Lipari siano orgogliosi e fieri di un Comune senza servizi di prossimità, senza progresso tecnologico, senza spazi di socializzazione, senza concreti progetti turistici, senza alcuna politica ambientale, senza prospettive di sviluppo, ma soprattutto senza più partecipazione democratica e con sempre maggior distacco tra la gente e gli amministratori.
Ed è proprio quest´ultimo l´aspetto che più mi preoccupa e che dovrebbe far riflettere profondamente ognuno di noi.
Oggi a Lipari nessuno si sente più parte in causa in un processo di crescita che dovrebbe coinvolgere un´intera comunità, sia essa formata da originari sia da nuovi residenti, italiani e stranieri.
Nessuno riesce a far risvegliare le coscienze sopite nemmeno davanti a fatti gravi come quello di Acquacalda o dell´eterna presa in giro sui trasporti marittimi.
Di chi la responsabilità?
Da una parte sicuramente i frenetici ritmi di vita e questo "momento globale", con impegni ed esigenze sempre più pressanti, hanno intaccato territori che, come il nostro, n´erano rimasti estranei fino a pochi anni fa, ma dall´altra noto una precisa volontà di chi ci amministra, nel voler in ogni modo silenziare il confronto, smorzare il dibattito e, in qualche modo, isolarsi dalla gente per non sollecitarne la critica.
A Lipari, purtroppo, quello che frega tutti è la memoria corta.
Tendiamo sempre a dimenticare tutto quello che è stato fatto, o meglio che non è stato fatto e non restano ben impresse nella memoria le promesse non mantenute, l´ostilità ostentata e l´insufficiente amministrazione di questa Giunta e della maggioranza che l´ha sostenuta.
So che se ci guadiamo intorno è difficile, e chi scrive è stato più volte tentato, ma, non dobbiamo arrenderci.
Coraggio...due anni passano presto e peggio di così non può essere!
Dobbiamo essere convinti, però, che al prossimo appuntamento la vera innovazione di Lipari dovrà essere la speranza, e per certi aspetti anche la certezza, di voler vivere meglio in questo meraviglioso Arcipelago, di poter contribuire in maniera costruttiva al dibattito politico ed essere protagonisti di un vero progetto di sviluppo, di poter apprezzare e sostenere il lavoro di un´amministrazione capace e attenta alle esigenze di tutti, dalle più banali alle più complesse.
Dobbiamo sforzarci tutti perché ci sia un clima sociale migliore e che la vera novità sarà quella di sentirsi nuovamente comunità, di incontrarsi e di confrontarsi, riappropriandosi della propria cittadinanza e riscoprendosi nuovamente protagonisti del proprio territorio.
Io, nonostante tutto, ancora ci credo e mi impegnerò affinché tanti ci possano credere.
Saverio Merlino
Segretario Partito Democratico Lipari
Vulcano: Ormeggiatore trova e restituisce 20 mila euro. (a cura di Ginostra reporter)
COMUNICATO STAMPA DEL COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI
Si è conclusa a lieto fine la storia che di seguito verrà esposta, iniziata nella mattinata di ieri con la richiesta di intervento da parte di un privato cittadino che aveva notato un pacco sospetto nei pressi della banchina dell’area portuale dell’isola vulcanica, e conclusasi alcune ore dopo, tra le lacrime di gioia della proprietaria del pacco che conteneva, pensate, ben 20.000 euro in banconote.
A fare la scoperta della ingente somma di danaro i Carabinieri della Stazione di Vulcano, che nella mattinata di ieri, come tutte le mattine, avevano intrapreso regolarmente il loro servizio d’Istituto per assicurare prevenzione e sicurezza agli abitanti dell’Isola ed ai turisti che giornalmente la frequentano per ammirarne le bellezze naturalistiche. A richiamare l’attenzione dei militari dell’Arma che stavano perlustrando l’area nei pressi del piccolo approdo isolano un privato cittadino che, insospettito per la presenza di uno strano pacchetto nei pressi della banchina, ha richiamato l’attenzione dei militari. Immediatamente, dopo avere fatto sgomberare l’area e dopo avere adottato le opportune cautele, i Carabinieri hanno recuperato il pacchetto procedendo alla sua apertura. All’interno del plico i militari hanno recuperato la somma contante di ben 20.000 euro, tutti in banconote con taglio da 50 euro.
L’ingente somma recuperata ha fatto scattare le indagini dei Carabinieri della piccola Stazione isolana, per capire se si trattava di provento di attività delittuosa o di un bene effettivamente smarrito da qualcuno.
Ai Carabinieri sono bastate poche ore per giungere alla soluzione del caso e comprendere che i soldi rinvenuti, non erano provento di natura illecita, ma bensì una somma che un privato cittadino aveva sfortunatamente smarrito.
All’interno del pacco i Carabinieri hanno infatti rinvenuto un foglietto che ha consentito di risalire all’identità di una donna dimorante nell’Isola di Vulcano che quella mattina nell' imbarcarsi per raggiungere l’isola di Lipari, aveva perso il pacco ed il prezioso contenuto. La donna, immediatamente rintracciata dai Carabinieri della Stazione di Lipari veniva fatta rientrare a Vulcano dove, previo riconoscimento di quanto rinvenuto, è rientrata in possesso della cospicua somma di denaro che ormai credeva di aver perso definitivamente.
Il felice epilogo della vicenda è dovuto all’alto senso civico del privato cittadino dell’isola di Vulcano, che di mestiere fa l’ormeggiatore, il quale, richiamando l’attenzione dei Carabinieri sul pacco sospetto, ha contribuito, anche grazie all’intervento dei Carabinieri, a restituire il sorriso ad una donna che aveva visto svanire, in pochi istanti, i proventi del proprio lavoro.
Si è conclusa a lieto fine la storia che di seguito verrà esposta, iniziata nella mattinata di ieri con la richiesta di intervento da parte di un privato cittadino che aveva notato un pacco sospetto nei pressi della banchina dell’area portuale dell’isola vulcanica, e conclusasi alcune ore dopo, tra le lacrime di gioia della proprietaria del pacco che conteneva, pensate, ben 20.000 euro in banconote.
A fare la scoperta della ingente somma di danaro i Carabinieri della Stazione di Vulcano, che nella mattinata di ieri, come tutte le mattine, avevano intrapreso regolarmente il loro servizio d’Istituto per assicurare prevenzione e sicurezza agli abitanti dell’Isola ed ai turisti che giornalmente la frequentano per ammirarne le bellezze naturalistiche. A richiamare l’attenzione dei militari dell’Arma che stavano perlustrando l’area nei pressi del piccolo approdo isolano un privato cittadino che, insospettito per la presenza di uno strano pacchetto nei pressi della banchina, ha richiamato l’attenzione dei militari. Immediatamente, dopo avere fatto sgomberare l’area e dopo avere adottato le opportune cautele, i Carabinieri hanno recuperato il pacchetto procedendo alla sua apertura. All’interno del plico i militari hanno recuperato la somma contante di ben 20.000 euro, tutti in banconote con taglio da 50 euro.
L’ingente somma recuperata ha fatto scattare le indagini dei Carabinieri della piccola Stazione isolana, per capire se si trattava di provento di attività delittuosa o di un bene effettivamente smarrito da qualcuno.
Ai Carabinieri sono bastate poche ore per giungere alla soluzione del caso e comprendere che i soldi rinvenuti, non erano provento di natura illecita, ma bensì una somma che un privato cittadino aveva sfortunatamente smarrito.
All’interno del pacco i Carabinieri hanno infatti rinvenuto un foglietto che ha consentito di risalire all’identità di una donna dimorante nell’Isola di Vulcano che quella mattina nell' imbarcarsi per raggiungere l’isola di Lipari, aveva perso il pacco ed il prezioso contenuto. La donna, immediatamente rintracciata dai Carabinieri della Stazione di Lipari veniva fatta rientrare a Vulcano dove, previo riconoscimento di quanto rinvenuto, è rientrata in possesso della cospicua somma di denaro che ormai credeva di aver perso definitivamente.
Il felice epilogo della vicenda è dovuto all’alto senso civico del privato cittadino dell’isola di Vulcano, che di mestiere fa l’ormeggiatore, il quale, richiamando l’attenzione dei Carabinieri sul pacco sospetto, ha contribuito, anche grazie all’intervento dei Carabinieri, a restituire il sorriso ad una donna che aveva visto svanire, in pochi istanti, i proventi del proprio lavoro.
Amp. Legambiente Lipari chiede di essere messa a conoscenza dell'iter istruttorio
Una lettera è stata inviata da Legambiente Lipari ai comuni di Lipari, Leni, Malfa, Santa Marina Salina, CEA LIPARI, ROTARY CLUB LIPARI e p.c. MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO (Dott. Aldo Cosentino e Dott. Stefano Donati). La lettera ha per oggetto: “Aree Marine Protette e Biodiversità – Opportunità per lo Sviluppo Territoriale”.
IL TESTO:
con riferimento al convegno in oggetto, organizzato dal CEA Eolie e tenutosi a Lipari lo scorso 10 ottobre, plaudiamo all’impegno preso dagli amministratori dei comuni eoliani ad avviare le procedure necessarie all’istituzione dell’Area Marina Protetta delle Isole Eolie (iter previsto per le aree comprese nell'elenco delle 48"Aree di reperimento" indicate dalle leggi 979/82 art.31, 394/91 art.36- procedimento in corso L. 979/82).
Come Legambiente, nel 2007, avevamo sollecitato una forte iniziativa sul piano politico della Regione affinché venissero modificate le previsioni di legge per favorire l’intervento dello Stato a tutela di aree non protette dalla Regione e per una gestione integrata terra-mare dove sono previste anche aree marine protette. La priorità quindi al parco nazionale delle Eolie. L’iniziativa della Regione non c’è stata, si è preferita la via di un inutile e controproducente ricorso alla Corte Costituzionale”.
A seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha dato torto alla Regione siciliana, attendiamo – ha spiegato Mimmo Fontana presidente regionale di Legambiente Sicilia - che l’assessore regionale al Territorio e ambiente convochi urgentemente tutti i soggetti interessati per un confronto sull’iter di istituzione dei nuovi parchi nazionali e per rivedere, alla luce della sentenza della Corte Costituzionale, le recenti proposte della Regione di istituzione dei parchi regionali su Eolie ed Iblei.
Legambiente ha, inoltre, promosso la campagna "Profondo Blu" al fine di promuovere le a.m.p. L'iniziativa d'informazione prevede eventi particolari, occasioni di conoscenza, di scambio, di partecipazione dei cittadini sui temi di più stretta attualità legati alla istituzione delle su-dette aree.
L'iniziativa, grazie ad una forte azione di comunicazione e promozione, permette di dare visibilità al ruolo che le singole a.m.p. svolgono nella costruzione del più ampio sistema nazionale delle aree protette. Si tratta di un'occasione utile per rendere partecipi i singoli soggetti gestori delle a.m.p. di un'azione di promozione e comunicazione delle loro realtà.
Un'azione che va nella direzione di un rafforzamento complessivo del Sistema nazionale delle aree protette e della Rete ecologica nazionale, quale strategia generale per promuovere nel nostro Paese lo sviluppo sostenibile attraverso una forte azione di conservazione della natura. Tutto ciò si verifica con la fattiva collaborazione degli Enti gestori delle Aree marine protette.
"Profondo Blu" è strettamente legato a Goletta Verde, che diventa in questo modo una campagna itinerante di informazione e promozione delle Aree marine protette e dei Parchi nazionali costieri del nostro Paese. L'itinerario di Goletta Verde è definito, infatti, in modo tale da toccare il maggior numero possibile di a.m.p istituite o in via di istituzione. In ognuna di queste località sono organizzate iniziative congiunte con il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, e la partecipazione degli Enti gestori, coinvolgendo attivamente i cittadini, gli amministratori locali, ed in particolare i principali soggetti coinvolti nell'attività dell'a.m.p (pescatori, diportisti, titolari di stabilimenti balneari, albergatori, enti gestori, ecc.).
Per ogni appuntamento sono realizzati materiali divulgativi, gadget e mostre, vengono raccolte testimonianze attraverso questionari, organizzate attività di intrattenimento per i bambini e di degustazioni di prodotti tipici.
In considerazione dell’estremo interesse che Legambiente nutre per l’istituzione delle a.m.p, con la presente chiede alle Amministrazioni locali di voler metterci a conoscenza degli sviluppi dell’iter istruttorio della costituenda Area Marina Protetta delle Isole Eolie.
Ringraziando anticipatamente per quanto si andrà a disporre, porgiamo cordiali saluti.
Legambiente Lipari
Piero Roux
IL TESTO:
con riferimento al convegno in oggetto, organizzato dal CEA Eolie e tenutosi a Lipari lo scorso 10 ottobre, plaudiamo all’impegno preso dagli amministratori dei comuni eoliani ad avviare le procedure necessarie all’istituzione dell’Area Marina Protetta delle Isole Eolie (iter previsto per le aree comprese nell'elenco delle 48"Aree di reperimento" indicate dalle leggi 979/82 art.31, 394/91 art.36- procedimento in corso L. 979/82).
Come Legambiente, nel 2007, avevamo sollecitato una forte iniziativa sul piano politico della Regione affinché venissero modificate le previsioni di legge per favorire l’intervento dello Stato a tutela di aree non protette dalla Regione e per una gestione integrata terra-mare dove sono previste anche aree marine protette. La priorità quindi al parco nazionale delle Eolie. L’iniziativa della Regione non c’è stata, si è preferita la via di un inutile e controproducente ricorso alla Corte Costituzionale”.
A seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha dato torto alla Regione siciliana, attendiamo – ha spiegato Mimmo Fontana presidente regionale di Legambiente Sicilia - che l’assessore regionale al Territorio e ambiente convochi urgentemente tutti i soggetti interessati per un confronto sull’iter di istituzione dei nuovi parchi nazionali e per rivedere, alla luce della sentenza della Corte Costituzionale, le recenti proposte della Regione di istituzione dei parchi regionali su Eolie ed Iblei.
Legambiente ha, inoltre, promosso la campagna "Profondo Blu" al fine di promuovere le a.m.p. L'iniziativa d'informazione prevede eventi particolari, occasioni di conoscenza, di scambio, di partecipazione dei cittadini sui temi di più stretta attualità legati alla istituzione delle su-dette aree.
L'iniziativa, grazie ad una forte azione di comunicazione e promozione, permette di dare visibilità al ruolo che le singole a.m.p. svolgono nella costruzione del più ampio sistema nazionale delle aree protette. Si tratta di un'occasione utile per rendere partecipi i singoli soggetti gestori delle a.m.p. di un'azione di promozione e comunicazione delle loro realtà.
Un'azione che va nella direzione di un rafforzamento complessivo del Sistema nazionale delle aree protette e della Rete ecologica nazionale, quale strategia generale per promuovere nel nostro Paese lo sviluppo sostenibile attraverso una forte azione di conservazione della natura. Tutto ciò si verifica con la fattiva collaborazione degli Enti gestori delle Aree marine protette.
"Profondo Blu" è strettamente legato a Goletta Verde, che diventa in questo modo una campagna itinerante di informazione e promozione delle Aree marine protette e dei Parchi nazionali costieri del nostro Paese. L'itinerario di Goletta Verde è definito, infatti, in modo tale da toccare il maggior numero possibile di a.m.p istituite o in via di istituzione. In ognuna di queste località sono organizzate iniziative congiunte con il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, e la partecipazione degli Enti gestori, coinvolgendo attivamente i cittadini, gli amministratori locali, ed in particolare i principali soggetti coinvolti nell'attività dell'a.m.p (pescatori, diportisti, titolari di stabilimenti balneari, albergatori, enti gestori, ecc.).
Per ogni appuntamento sono realizzati materiali divulgativi, gadget e mostre, vengono raccolte testimonianze attraverso questionari, organizzate attività di intrattenimento per i bambini e di degustazioni di prodotti tipici.
In considerazione dell’estremo interesse che Legambiente nutre per l’istituzione delle a.m.p, con la presente chiede alle Amministrazioni locali di voler metterci a conoscenza degli sviluppi dell’iter istruttorio della costituenda Area Marina Protetta delle Isole Eolie.
Ringraziando anticipatamente per quanto si andrà a disporre, porgiamo cordiali saluti.
Legambiente Lipari
Piero Roux
Torrente Calandra, Boccetta e Ponte. I continui interventi di somma urgenza quanto sono costati? Interrogazione di Biviano e Centorrino
"Interventi di spesa riguardanti torrente Boccetta, torrente Calandra e torrente Ponte" è l'oggetto dell'interrogazione che i consiglieri comunali Giacomo Biviano e Rosario Centorrino hanno posto al sindaco di Lipari, inviandola per conoscenza anche:
All’Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali, Al Dipartimento Regionale Autonomie Locali– Servizio 12 – “Ufficio ispettivo”, Al Presidente della Regione Sicilia, Al Presidente della Commissione di Garanzia per la Trasparenza, A S.E. il Prefetto di Messina, Al Segretario Generale del Comune
di Lipari, Al Presidente del Consiglio Comunale di Lipari, Alla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto.
IL TESTO:
Apprendiamo delle sue ordinanze emanate in qualità di funzionario delegato per l’emergenza nel Comune di Lipari, la N°60 del 9 Ottobre 2009 e la N°63 del 09 Ottobre 2009, con la quale ha impegnato la somma di Euro 73.400,00 per i lavori di ripristino e manutenzione della sede del Torrente Boccetta in località Canneto e la somma di Euro 55.200,00 per i lavori di miglioramento della viabilità principale dell’isola di Lipari, attraverso l’eliminazione del pericolo indotto dalla tracimazione dei torrenti Ponte e Calandra, nonché a protezione della condotta di smaltimento delle acque reflue della via Roma.
Le ricordiamo che i sottoscritti hanno in precedenza rivolto a Lei diverse interrogazioni sul mancato svuotamento della vasca di accumulo realizzata a monte del Torrente Calandra, sullo stato disastrato in cui versa la Via Torrente Boccetta e sul riversamento di materiale di vario genere nella via Roma ogni qual volta si verifichino piogge di una certa intensità;
Siamo, quindi, soddisfatti della sua iniziativa atta ad eliminare gli imminenti pericoli che incombono sugli abitanti delle zone interessate e sulla stessa viabilità.
Tuttavia, riteniamo che il problema non sia assolutamente risolto e che, soprattutto per quanto riguarda i Torrenti Ponte e Calandra, bisogna intervenire attraverso una seria programmazione di interventi periodici affidati attraverso bando pubblico aperto a tutti e non con le solite trattative private tirate fuori ogni qualvolta, per motivi d’ urgenza, si rende necessario agire, come nei suddetti casi.
Una seria programmazione, infatti, oltre a prevenire ed eliminare i pericoli per la sicurezza dei nostri cittadini, eviterebbe il continuo ricorso ad interventi di somma urgenza o a trattative private, con esborsi economici di gran lunga superiori.
Aspettando, quindi, una sua iniziativa in questa direzione,
La interroghiamo per sapere:
Quanti interventi di somma urgenza sono stati ad oggi effettuati nei torrenti Ponte e Calandra e a quanto ammonta il costo complessivo di essi;
Se ha intenzione di effettuare una gara ad evidenza pubblica, aperta a tutti, per l’effettuazione di interventi PERIODICI, e non, quindi, saltuari o urgenti, nei Torrenti Ponte e Calandra per la rifunzionalizzazione delle strutture atte ad impedire il travasamento di materiale e proteggere la condotta di smaltimento delle acque reflue e la transitabilità delle strade limitrofe, in particolare Via Roma e Via Marina Garibaldi, e per il ripascimento, con il materiale prelevato dalla vasca di contenimento posta a monte, della spiaggia di Calandra;
Se il materiale prelevato dalla suddetta vasca, già dal prossimo intervento previsto con Ordinanza del funzionario delegato per l’emergenza, la N° 63/08, verrà riversato nella sopraindicata spiaggia;
Che tipo di interventi, nello specifico, sono stati previsti nella Via Torrente Boccetta dalla perizia predisposta dai tecnici incaricati, dell’importo complessivo di Euro 73.400,00, e approvata con Ordinanza del funzionario delegato per l’emergenza, la N°60/09.
Si richiede copia della perizia.
Per le Autorità in indirizzo che leggono per conoscenza, ognuna per le proprie competenze, in riferimento all’esposto presentato in data 19/10/2009 sulla mancata risposta all’interrogazione del 01/09/2009, prot. N° 33122, con all’oggetto “interrogazione sullo stato disastrato della Via T. Boccetta a Canneto”, il sottoscritto Giacomo Biviano dichiara di aver ricevuto compiuta risposta dal Sindaco del Comune di Lipari.
I Consiglieri Comunali:
Dott. Giacomo Biviano (Partito Democratico)
Rosario Centorrino (Eolie nel Cuore)
All’Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali, Al Dipartimento Regionale Autonomie Locali– Servizio 12 – “Ufficio ispettivo”, Al Presidente della Regione Sicilia, Al Presidente della Commissione di Garanzia per la Trasparenza, A S.E. il Prefetto di Messina, Al Segretario Generale del Comune
di Lipari, Al Presidente del Consiglio Comunale di Lipari, Alla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto.
IL TESTO:
Apprendiamo delle sue ordinanze emanate in qualità di funzionario delegato per l’emergenza nel Comune di Lipari, la N°60 del 9 Ottobre 2009 e la N°63 del 09 Ottobre 2009, con la quale ha impegnato la somma di Euro 73.400,00 per i lavori di ripristino e manutenzione della sede del Torrente Boccetta in località Canneto e la somma di Euro 55.200,00 per i lavori di miglioramento della viabilità principale dell’isola di Lipari, attraverso l’eliminazione del pericolo indotto dalla tracimazione dei torrenti Ponte e Calandra, nonché a protezione della condotta di smaltimento delle acque reflue della via Roma.
Le ricordiamo che i sottoscritti hanno in precedenza rivolto a Lei diverse interrogazioni sul mancato svuotamento della vasca di accumulo realizzata a monte del Torrente Calandra, sullo stato disastrato in cui versa la Via Torrente Boccetta e sul riversamento di materiale di vario genere nella via Roma ogni qual volta si verifichino piogge di una certa intensità;
Siamo, quindi, soddisfatti della sua iniziativa atta ad eliminare gli imminenti pericoli che incombono sugli abitanti delle zone interessate e sulla stessa viabilità.
Tuttavia, riteniamo che il problema non sia assolutamente risolto e che, soprattutto per quanto riguarda i Torrenti Ponte e Calandra, bisogna intervenire attraverso una seria programmazione di interventi periodici affidati attraverso bando pubblico aperto a tutti e non con le solite trattative private tirate fuori ogni qualvolta, per motivi d’ urgenza, si rende necessario agire, come nei suddetti casi.
Una seria programmazione, infatti, oltre a prevenire ed eliminare i pericoli per la sicurezza dei nostri cittadini, eviterebbe il continuo ricorso ad interventi di somma urgenza o a trattative private, con esborsi economici di gran lunga superiori.
Aspettando, quindi, una sua iniziativa in questa direzione,
La interroghiamo per sapere:
Quanti interventi di somma urgenza sono stati ad oggi effettuati nei torrenti Ponte e Calandra e a quanto ammonta il costo complessivo di essi;
Se ha intenzione di effettuare una gara ad evidenza pubblica, aperta a tutti, per l’effettuazione di interventi PERIODICI, e non, quindi, saltuari o urgenti, nei Torrenti Ponte e Calandra per la rifunzionalizzazione delle strutture atte ad impedire il travasamento di materiale e proteggere la condotta di smaltimento delle acque reflue e la transitabilità delle strade limitrofe, in particolare Via Roma e Via Marina Garibaldi, e per il ripascimento, con il materiale prelevato dalla vasca di contenimento posta a monte, della spiaggia di Calandra;
Se il materiale prelevato dalla suddetta vasca, già dal prossimo intervento previsto con Ordinanza del funzionario delegato per l’emergenza, la N° 63/08, verrà riversato nella sopraindicata spiaggia;
Che tipo di interventi, nello specifico, sono stati previsti nella Via Torrente Boccetta dalla perizia predisposta dai tecnici incaricati, dell’importo complessivo di Euro 73.400,00, e approvata con Ordinanza del funzionario delegato per l’emergenza, la N°60/09.
Si richiede copia della perizia.
Per le Autorità in indirizzo che leggono per conoscenza, ognuna per le proprie competenze, in riferimento all’esposto presentato in data 19/10/2009 sulla mancata risposta all’interrogazione del 01/09/2009, prot. N° 33122, con all’oggetto “interrogazione sullo stato disastrato della Via T. Boccetta a Canneto”, il sottoscritto Giacomo Biviano dichiara di aver ricevuto compiuta risposta dal Sindaco del Comune di Lipari.
I Consiglieri Comunali:
Dott. Giacomo Biviano (Partito Democratico)
Rosario Centorrino (Eolie nel Cuore)
Brevi da Vulcano e Lipari
VULCANO: SI TEMEVA UN PACCO BOMBA MA IL PLICO CONTENEVA SOLO 20.000 EURO SMARRITI-'Pacco sospetto' nel porto di Vulcano. Un isolano richiede l'intervento dei carabinieri. Ma all'interno c'e' una sorpresa: non una bomba, come temuto, ma ben 20 mila euro in contanti. Il plico era stato notato da un isolano che aveva fatto intervenire la pattuglia dei militari dell'Arma. Dopo avere fatto sgomberare l'area, i carabinieri hanno recuperato il pacchetto procedendo alla sua apertura.
All'interno del plico l'ingente somma, in banconote di 50 euro.
La scoperta ha fatto scattare le indagini per capire se si trattava del provento di un'attivita' delittuosa o di un bene effettivamente smarrito. La soluzione del caso in poco tempo: nel plico, infatti, e' stato rinvenuto un foglietto che ha consentito di risalire all'identita' di una donna dimorante a Vulcano e che quella mattina, nell'imbarcarsi per raggiungere Lipari, aveva perso il pacco e il prezioso contenuto.(AGI)
Lipari: La " risposta inutile" all'interrogazione sul PRG- In una interrogazione(la riportiamo in basso) il consigliere Adolfo Sabatini aveva chiesto "lumi" sul PRG del comune di Lipari.
Così come lo stesso Sabatini ci informa ha ricevuto dal sindaco Mariano Bruno quella che il consigliere cataloga come "inutile risposta" e che riportiamo:Oggetto: Approvazione Piano regolatore generale - Interrogazione
Con riferimento alla sua interrogazione indicata a margine ed afferente l'oggetto, assunta al n° 39143 del Protocollo generale dell'Ente in data 15 ottobre 2009, La porto a conoscenza che sto seguendo, presso l'Assessorato regionale Territorio ed Ambiente, l'iter relativo al Piano Regolatore Generale,
In gli uffici competenti per le valutazioni ed i siti di interesse comunitari, stanno operando per fornire all'Ufficio Urbanistico Regionale i prescritti pareri.
Il sindaco
Dott. Mariano Bruno
Questo invece il testo dell'interrogazione che Sabatini aveva presentato:
Considerato che Lei in campagna elettorale ha pubblicamente dichiarato che nei primi sei mesi dal Suo insediamento avrebbe fatto approvare il nuovo strumento urbanistico, ed essendo ormai trascorsi oltre due anni di deleteria deriva, con la presente la INTERROGO per sapere che fine ha fatto il Piano Regolatore Generale del nostro Comune.-
All'interno del plico l'ingente somma, in banconote di 50 euro.
La scoperta ha fatto scattare le indagini per capire se si trattava del provento di un'attivita' delittuosa o di un bene effettivamente smarrito. La soluzione del caso in poco tempo: nel plico, infatti, e' stato rinvenuto un foglietto che ha consentito di risalire all'identita' di una donna dimorante a Vulcano e che quella mattina, nell'imbarcarsi per raggiungere Lipari, aveva perso il pacco e il prezioso contenuto.(AGI)
Lipari: La " risposta inutile" all'interrogazione sul PRG- In una interrogazione(la riportiamo in basso) il consigliere Adolfo Sabatini aveva chiesto "lumi" sul PRG del comune di Lipari.
Così come lo stesso Sabatini ci informa ha ricevuto dal sindaco Mariano Bruno quella che il consigliere cataloga come "inutile risposta" e che riportiamo:Oggetto: Approvazione Piano regolatore generale - Interrogazione
Con riferimento alla sua interrogazione indicata a margine ed afferente l'oggetto, assunta al n° 39143 del Protocollo generale dell'Ente in data 15 ottobre 2009, La porto a conoscenza che sto seguendo, presso l'Assessorato regionale Territorio ed Ambiente, l'iter relativo al Piano Regolatore Generale,
In gli uffici competenti per le valutazioni ed i siti di interesse comunitari, stanno operando per fornire all'Ufficio Urbanistico Regionale i prescritti pareri.
Il sindaco
Dott. Mariano Bruno
Questo invece il testo dell'interrogazione che Sabatini aveva presentato:
Considerato che Lei in campagna elettorale ha pubblicamente dichiarato che nei primi sei mesi dal Suo insediamento avrebbe fatto approvare il nuovo strumento urbanistico, ed essendo ormai trascorsi oltre due anni di deleteria deriva, con la presente la INTERROGO per sapere che fine ha fatto il Piano Regolatore Generale del nostro Comune.-
Panarea, il vulcano è di nuovo attivo (da uno speciale della Gazzetta del Sud)
Il vulcano di Panarea si sta deformando ed è attivo. Entra così a far parte dei vulcani italiani di secondaria importanza, come i Colli Albani, Roccamonfina, il Vulture.
Il vulcano di Panarea si sta deformando ed è attivo. Entra così a far parte dei vulcani italiani di secondaria importanza, come i Colli Albani, Roccamonfina, il Vulture.
Per la popolazione, assicurano gli esperti, non ci sono pericoli. Che il vulcano di Panarea "si muove" lo ha scoperto una ricerca condotta dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e pubblicata sul Bullettin of Volcanology.
La deformazione del vulcano e degli isolotti che comprende sono stati rilevati utilizzando una fitta rete Gps che viene periodicamente misurata dal 2002. "In quell'anno abbiamo avuto i primi sospetti che Panarea fosse in realtà un vulcano attivo", spiega uno degli autori della ricerca, il geologo Marzo Anzidei. Nel novembre 2002, infatti, quando il mare di Panarea cominciò a ribollire e a riempirsi di gorghi, "si osservò per la prima volta la risalita di gas profondi ad alta temperatura dalla composizione chimica tipicamente magmatica", spiega Anzidei. Fino a quel momento il vulcano era stato classificato come non attivo. Oggi le deformazioni orizzontali e verticali sono la conferma definitiva che il vulcano non dorme affatto.
Le deformazioni osservate sono orizzontali e verticali e si comportano in modo diverso a Panarea e negli isolotti che la circondano. Si tratta comunque di deformazioni "piccole" e che "non destano preoccupazioni particolari per la sicurezza dell'isola". Anche se il vulcano di Panarea "non è affatto confrontabile all'Etna o allo Stromboli, non è inattivo". Periodicamente può rilasciare gas e fluidi caldi ed è direttamente collegato al sistema vulcanico delle Eolie. "Come per tutte le aree vulcaniche attive, non si può escludere che si possano verificare deformazioni del suolo di maggiore entità", ha detto ancora Anzidei. D'altro canto, da un punto di vista geologico l'ultima eruzione di Panarea è relativamente recente: "appena" 10.000 anni fa.
Il vulcano di Panarea si sta deformando ed è attivo. Entra così a far parte dei vulcani italiani di secondaria importanza, come i Colli Albani, Roccamonfina, il Vulture.
Per la popolazione, assicurano gli esperti, non ci sono pericoli. Che il vulcano di Panarea "si muove" lo ha scoperto una ricerca condotta dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e pubblicata sul Bullettin of Volcanology.
La deformazione del vulcano e degli isolotti che comprende sono stati rilevati utilizzando una fitta rete Gps che viene periodicamente misurata dal 2002. "In quell'anno abbiamo avuto i primi sospetti che Panarea fosse in realtà un vulcano attivo", spiega uno degli autori della ricerca, il geologo Marzo Anzidei. Nel novembre 2002, infatti, quando il mare di Panarea cominciò a ribollire e a riempirsi di gorghi, "si osservò per la prima volta la risalita di gas profondi ad alta temperatura dalla composizione chimica tipicamente magmatica", spiega Anzidei. Fino a quel momento il vulcano era stato classificato come non attivo. Oggi le deformazioni orizzontali e verticali sono la conferma definitiva che il vulcano non dorme affatto.
Le deformazioni osservate sono orizzontali e verticali e si comportano in modo diverso a Panarea e negli isolotti che la circondano. Si tratta comunque di deformazioni "piccole" e che "non destano preoccupazioni particolari per la sicurezza dell'isola". Anche se il vulcano di Panarea "non è affatto confrontabile all'Etna o allo Stromboli, non è inattivo". Periodicamente può rilasciare gas e fluidi caldi ed è direttamente collegato al sistema vulcanico delle Eolie. "Come per tutte le aree vulcaniche attive, non si può escludere che si possano verificare deformazioni del suolo di maggiore entità", ha detto ancora Anzidei. D'altro canto, da un punto di vista geologico l'ultima eruzione di Panarea è relativamente recente: "appena" 10.000 anni fa.
“Quando l'acqua tocca il culo, s'impara a nuotare”..o si dovrebbe.. (di Anna Miracula)
(ANNA MIRACULA) Dice un proverbio: “Quando l'acqua tocca il culo, s'impara a nuotare”..o si dovrebbe..
Scusate il termine poco educato, ma questo proverbio simbolizza perfettamente gli avvenimenti delle ultime ore di cui gli eoliani sono stati informati e che credo possano bastare per fare il punto della situazione con relative deduzioni.
Trasporti ultimo atto. Sembriamo proprio agli sgoccioli di questa fantomatica tragedia con le sembianze di una farsa, abbattutasi sulle Eolie; di tutto rimando, nelle lettere di rimostranze da parte dei nostri amministratori si inviano anche cordialissimi saluti e sembra quasi una preghiera piuttosto che una vera protesta per quello che stiamo sopportando e a cui ci stanno costringendo.
Ma scherziamo? Si dovrebbero mostrare i denti, ringhiare come lupi e ci si scusa, quasi facendo degli inchini con chi ci sta togliendo il terreno sotto i piedi, giorno dopo giorno.
E’ come dire: prego accomodatevi, avanti il prossimo che vuol definitivamente affondare le nostre isole, c’è posto per tutti,… se fosse ancora in vita , si potrebbe invitare anche il caro vecchio pirata Barbarossa, peccato sia morto ..
Queste sono notizie più che allarmanti, sono gravissimi fatti che avrebbero dovuto spostare come minimo tutto il Consiglio Comunale a Palermo e non aspettare un incontro fissato da chi ha già deciso da tempo il nostro destino.
Tutto questo avrebbe dovuto far saltare sulla poltrona chi ci comanda, non con blandi telegrammi, ma con azioni di rivolta anche con la partecipazione dei cittadini.
Certo,come non giustificarli? Ci mandano anche un bigliettino di scuse e magari, chi lo sa, accompagnato con un mazzo di fiorellini provenienti dalle Isole Pelagie, dicendo che sanno di creare dei disagi ma chiedono esplicitamente e con cortesia a noi Eoliani di CAPIRLI nelle loro motivazioni. Esaurienti per carità, ma più le leggo e più mi chiedo: perché sempre e solo NOI eoliani, ancora una volta, dovremmo CAPIRE? Cosa c’è da capire? Forse che oggi una nave, domani un'altra, dopodomani un'altra ancora e così avverrà anche per gli aliscafi, ci toglieranno il diritto di vivere la nostra insularità, con tutte le difficoltà che già comporta l’esserlo, ma perché aggravare ancora di più la situazione?
Forse le isole Egadi, Pelagie o altre località sono più resistenti alle mortificazioni di quanto non lo siamo noi?
Perchè ogni qualvolta che la Società Siremar ha dei problemi,la parte del tappo di turno, in questo teatrino dei pupi, guarda un po’, deve essere interpretata dalle Isole Eolie che già martoriate lo sono abbastanza?
Ci hanno tolto la nostra dignità, ci stanno togliendo via via la voglia di vivere in queste isole; la gente, soprattutto i giovani vanno via, lasciando le loro famiglie, anche se a malincuore, alla ricerca di un futuro, come una volta, ai tempi dei nostri nonni, quando ci si imbarcava su una nave, navigando per mesi, insieme ad altri sventurati per cercare fortuna e far soldi.
I tempi sono cambiati, la tecnologia e il progresso avanzano impietosamente, ma la storia sembra ripetersi, stavolta non a causa di guerre e fame; è solo colpa di una mentalità ristretta, di ignoranza e cattiveria, di politiche sbagliate e non lungimiranti, elementi peggiori della guerra che finiranno con l’abbattere un popolo con secoli di storia alle spalle e una dignità che deve essere riconquistata.
ANNA MIRACULA
Scusate il termine poco educato, ma questo proverbio simbolizza perfettamente gli avvenimenti delle ultime ore di cui gli eoliani sono stati informati e che credo possano bastare per fare il punto della situazione con relative deduzioni.
Trasporti ultimo atto. Sembriamo proprio agli sgoccioli di questa fantomatica tragedia con le sembianze di una farsa, abbattutasi sulle Eolie; di tutto rimando, nelle lettere di rimostranze da parte dei nostri amministratori si inviano anche cordialissimi saluti e sembra quasi una preghiera piuttosto che una vera protesta per quello che stiamo sopportando e a cui ci stanno costringendo.
Ma scherziamo? Si dovrebbero mostrare i denti, ringhiare come lupi e ci si scusa, quasi facendo degli inchini con chi ci sta togliendo il terreno sotto i piedi, giorno dopo giorno.
E’ come dire: prego accomodatevi, avanti il prossimo che vuol definitivamente affondare le nostre isole, c’è posto per tutti,… se fosse ancora in vita , si potrebbe invitare anche il caro vecchio pirata Barbarossa, peccato sia morto ..
Queste sono notizie più che allarmanti, sono gravissimi fatti che avrebbero dovuto spostare come minimo tutto il Consiglio Comunale a Palermo e non aspettare un incontro fissato da chi ha già deciso da tempo il nostro destino.
Tutto questo avrebbe dovuto far saltare sulla poltrona chi ci comanda, non con blandi telegrammi, ma con azioni di rivolta anche con la partecipazione dei cittadini.
Certo,come non giustificarli? Ci mandano anche un bigliettino di scuse e magari, chi lo sa, accompagnato con un mazzo di fiorellini provenienti dalle Isole Pelagie, dicendo che sanno di creare dei disagi ma chiedono esplicitamente e con cortesia a noi Eoliani di CAPIRLI nelle loro motivazioni. Esaurienti per carità, ma più le leggo e più mi chiedo: perché sempre e solo NOI eoliani, ancora una volta, dovremmo CAPIRE? Cosa c’è da capire? Forse che oggi una nave, domani un'altra, dopodomani un'altra ancora e così avverrà anche per gli aliscafi, ci toglieranno il diritto di vivere la nostra insularità, con tutte le difficoltà che già comporta l’esserlo, ma perché aggravare ancora di più la situazione?
Forse le isole Egadi, Pelagie o altre località sono più resistenti alle mortificazioni di quanto non lo siamo noi?
Perchè ogni qualvolta che la Società Siremar ha dei problemi,la parte del tappo di turno, in questo teatrino dei pupi, guarda un po’, deve essere interpretata dalle Isole Eolie che già martoriate lo sono abbastanza?
Ci hanno tolto la nostra dignità, ci stanno togliendo via via la voglia di vivere in queste isole; la gente, soprattutto i giovani vanno via, lasciando le loro famiglie, anche se a malincuore, alla ricerca di un futuro, come una volta, ai tempi dei nostri nonni, quando ci si imbarcava su una nave, navigando per mesi, insieme ad altri sventurati per cercare fortuna e far soldi.
I tempi sono cambiati, la tecnologia e il progresso avanzano impietosamente, ma la storia sembra ripetersi, stavolta non a causa di guerre e fame; è solo colpa di una mentalità ristretta, di ignoranza e cattiveria, di politiche sbagliate e non lungimiranti, elementi peggiori della guerra che finiranno con l’abbattere un popolo con secoli di storia alle spalle e una dignità che deve essere riconquistata.
ANNA MIRACULA
Le Eolie sulla Gazzetta del Sud di oggi. A cura di Ginostra reporter
Le preoccupazioni sulla rimodulazione dei collegamenti
Vicenda Siremar, sindaci a Roma Martedì vertice a Palermo
Salvatore Sarpi
Lipari
Sindaci eoliani a Roma per fare sentire la propria voce al Ministero dei Trasporti dopo la "movimentazione" decisa dalla Siremar che rischia di mettere ulteriormente in ginocchio gli eoliani e l'economia delle isole.
A Roma ieri erano presenti il sindaco di Lipari, Mariano Bruno e quello di Leni, Riccardo Gullo che hanno avuto tutta una serie di incontri per scongiurare i "tagli" e gli "spostamenti" previsti da Siremar. A supportare la causa dei sindaci eoliani è intervenuto anche l'assessore regionale al turismo e trasporti Nino Strano. Bruno, tra l'altro, ha espresso "profonda preoccupazione in ordine alla annunciata rimodulazione dei servizi di rotte sociali che la "Siremar spa" intende attuare oltre che alle soppressioni delle corse su alcune linee, situazioni che l'amministrazione aveva affrontato chiedendo la non soppressione e non alterazione dei servizi, dato il carattere essenziale che hanno per assicurare uno standard normale di collegamento da e per le isole.
Ma la preoccupazione maggiore nasce dal timore che dietro tale iniziativa della Siremar possano celarsi situazioni di più grave entità, come l'abolizione della linea Eolie-Napoli. Intanto per martedì prossimo a Palermo l'assessore Strano ha convocato una riunione, alla quale prenderanno parte i sindaci eoliani, per approfondire le questioni connesse alla più complessa problematica della Tirrenia e, conseguentemente, della Siremar.
A fare pressione, e chiedere venga scongiurata una ulteriore penalizzazione per gli eoliani e per la loro economia, sono anche i titolari di attività produttive, Federalberghi delle Eolie in testa. In modo diretto, ma anche attraverso la Federalberghi regionale e nazionale, dopo aver presentato un documento sui collegamenti marittimi direttamente al Ministro Matteoli, è stata presa posizione contro questa ulteriore iniziativa di Siremar.
Lipari: Rinvenuta anforadi età greco-italica
Sui fondali dell'isola è stata ritrovata e recuperata un'anfora del periodo greco-italico(III°-IV° secolo A.C.). Il reperto, in ottime condizioni, si trovava adagiato sul fondale, completamente fuori dalla sabbia, in una zona prossima all'area portuale. (s.s.)
Vicenda Siremar, sindaci a Roma Martedì vertice a Palermo
Salvatore Sarpi
Lipari
Sindaci eoliani a Roma per fare sentire la propria voce al Ministero dei Trasporti dopo la "movimentazione" decisa dalla Siremar che rischia di mettere ulteriormente in ginocchio gli eoliani e l'economia delle isole.
A Roma ieri erano presenti il sindaco di Lipari, Mariano Bruno e quello di Leni, Riccardo Gullo che hanno avuto tutta una serie di incontri per scongiurare i "tagli" e gli "spostamenti" previsti da Siremar. A supportare la causa dei sindaci eoliani è intervenuto anche l'assessore regionale al turismo e trasporti Nino Strano. Bruno, tra l'altro, ha espresso "profonda preoccupazione in ordine alla annunciata rimodulazione dei servizi di rotte sociali che la "Siremar spa" intende attuare oltre che alle soppressioni delle corse su alcune linee, situazioni che l'amministrazione aveva affrontato chiedendo la non soppressione e non alterazione dei servizi, dato il carattere essenziale che hanno per assicurare uno standard normale di collegamento da e per le isole.
Ma la preoccupazione maggiore nasce dal timore che dietro tale iniziativa della Siremar possano celarsi situazioni di più grave entità, come l'abolizione della linea Eolie-Napoli. Intanto per martedì prossimo a Palermo l'assessore Strano ha convocato una riunione, alla quale prenderanno parte i sindaci eoliani, per approfondire le questioni connesse alla più complessa problematica della Tirrenia e, conseguentemente, della Siremar.
A fare pressione, e chiedere venga scongiurata una ulteriore penalizzazione per gli eoliani e per la loro economia, sono anche i titolari di attività produttive, Federalberghi delle Eolie in testa. In modo diretto, ma anche attraverso la Federalberghi regionale e nazionale, dopo aver presentato un documento sui collegamenti marittimi direttamente al Ministro Matteoli, è stata presa posizione contro questa ulteriore iniziativa di Siremar.
Lipari: Rinvenuta anforadi età greco-italica
Sui fondali dell'isola è stata ritrovata e recuperata un'anfora del periodo greco-italico(III°-IV° secolo A.C.). Il reperto, in ottime condizioni, si trovava adagiato sul fondale, completamente fuori dalla sabbia, in una zona prossima all'area portuale. (s.s.)
Tirrenia, Federmar-Cisal è contro la cessione delle controllate alle Regioni
Secondo la Federmar-Cisal la migliore soluzione per la privatizzazione di Tirrenia sarebbe quella della cessione in blocco di tutte le aziende che la compongono. Le proposte del sindacato sono state illustrate oggi a Napoli nel corso della riunione fra la Regione e i rappresentanti dei lavoratori per discutere del passaggio alla Campania di Caremar, la compagnia controllata di Tirrenia che assicura i collegamenti locali.
«L’avere seguito una strada diversa, cioè trasferendo le società minori alle rispettive Regioni ove operano, oltre a complicare il confronto e la trattativa per la tutela dell’occupazione e dei lavoratori, – si legge nel documento preparato da Federmar Cisal – costituisce un favore agli armatori privati che in tal modo hanno la possibilità di acquistare la parte più appetibile dei traffici e delle attività della capogruppo Tirrenia sgravata degli oneri e delle passività derivanti dall’espletamento dei servizi dovuti per garantire la continuità territoriale delle isole per tutto l’arco dell’anno. A ben vedere – secondo il sindacato – con il passaggio delle società minori del gruppo alle Regioni e con la loro successiva privatizzazione, rimarranno comunque a carico dello Stato e delle Regioni medesime gli oneri per l’effettuazione dei servizi dovuti: in pratica, quindi, si assisterà al passaggio delle tanto deprecate sovvenzioni dalla mano pubblica a quella privata».
«L’avere seguito una strada diversa, cioè trasferendo le società minori alle rispettive Regioni ove operano, oltre a complicare il confronto e la trattativa per la tutela dell’occupazione e dei lavoratori, – si legge nel documento preparato da Federmar Cisal – costituisce un favore agli armatori privati che in tal modo hanno la possibilità di acquistare la parte più appetibile dei traffici e delle attività della capogruppo Tirrenia sgravata degli oneri e delle passività derivanti dall’espletamento dei servizi dovuti per garantire la continuità territoriale delle isole per tutto l’arco dell’anno. A ben vedere – secondo il sindacato – con il passaggio delle società minori del gruppo alle Regioni e con la loro successiva privatizzazione, rimarranno comunque a carico dello Stato e delle Regioni medesime gli oneri per l’effettuazione dei servizi dovuti: in pratica, quindi, si assisterà al passaggio delle tanto deprecate sovvenzioni dalla mano pubblica a quella privata».
Trasporti marittimi e Siremar. Lo Cascio chiede al presidente Longo, tramite i mezzi d'informazione, convocazione straordinaria del consiglio comunale
Riceviamo dal consigliere comunale Pietro Lo Cascio la richiesta di una convocazione straordinaria del consiglio comunale di Lipari. Una richiesta irrituale (presumiamo dopo la mancanza di dialogo evidenziata ieri durante i lavori del civico consesso liparese) che viene affidata alla stampa locale affinchè la giri al presidente Longo. IL TESTO:
Al Signor Presidente
del Consiglio Comunale
del Comune di Lipari
Oggetto: richiesta di convocazione di un consiglio comunale straordinario sul problema dei trasporti marittimi e della società Siremar.
Gentile Presidente Longo,
alla luce delle recenti notizie sulla sospensione e rimodulazione di alcune tratte di collegamento nave da parte della Siremar, ma soprattutto a seguito del comunicato stampa diffuso ieri dall’Amministrazione Comunale di Lipari, dal quale si apprende a chiare lettere il fallimento delle iniziative popolari e istituzionali attuate quest’anno perché la Regione Sicilia prendesse in carico detta società, nonché l’imminente riduzione del budget previsto per la stessa, che comporterà un drastico ridimensionamento dei collegamenti marittimi di vitale importanza per il territorio, appare evidente come il problema dei trasporti marittimi sia tornato con forza a rappresentare una delle priorità politiche e amministrative che coivolgono, suo malgrado, la nostra comunità.
Le chiedo di convocare urgentemente un consiglio comunale straordinario dove affrontare gli argomenti menzionati, mettendo i rappresentanti istituzionali di questa comunità in condizione di poter ottenere risposte chiare e delineare possibili proposte per la loro soluzione; a questo scopo, ritengo indispensabile che tale seduta preveda la partecipazione dell’Assessore regionale Sen. Strano, che conosce bene la materia (avendo preso parte, tra l’altro, a un incontro sui trasporti organizzato dall’Amministrazione Comunale a Lipari la scorsa primavera) e le cui decisioni in merito al futuro della Siremar rappresentano un elemento di cruciale importanza per il futuro dei nostri collegamenti marittimi.
Le chiedo di farlo mostrando la stessa sensibilità verso i problemi del paese che ha già dimostrato in numerose occasioni, quando ha inteso convocare il consiglio su argomenti di non trascurabile importanza, ma certamente di minore rilevanza e urgenza rispetto a quelli sopra elencati. Le chiedo inoltre di farlo avvalendosi dei contatti, certamente privilegiati, con l’Assessore Sen. Strano che può vantare anche in ragione di una medesima appartenenza partitica e dei comuni trascorsi politici.
Certo che comprenderà il carattere di urgenza e l’indiscutibile interesse che l’oggetto della presente riveste per l’intera collettività, la cui massima rappresentanza istituzionale Lei ha l’onore di presiedere, la invito a dare un riscontro fattivo alla richiesta così avanzata e, scusandomi per il carattere irrituale della stessa, la ringrazio anticipatamente per il suo interessamento, porgendole distinti saluti
Pietro Lo Cascio, consigliere comunale di Sinistra e Libertà
Al Signor Presidente
del Consiglio Comunale
del Comune di Lipari
Oggetto: richiesta di convocazione di un consiglio comunale straordinario sul problema dei trasporti marittimi e della società Siremar.
Gentile Presidente Longo,
alla luce delle recenti notizie sulla sospensione e rimodulazione di alcune tratte di collegamento nave da parte della Siremar, ma soprattutto a seguito del comunicato stampa diffuso ieri dall’Amministrazione Comunale di Lipari, dal quale si apprende a chiare lettere il fallimento delle iniziative popolari e istituzionali attuate quest’anno perché la Regione Sicilia prendesse in carico detta società, nonché l’imminente riduzione del budget previsto per la stessa, che comporterà un drastico ridimensionamento dei collegamenti marittimi di vitale importanza per il territorio, appare evidente come il problema dei trasporti marittimi sia tornato con forza a rappresentare una delle priorità politiche e amministrative che coivolgono, suo malgrado, la nostra comunità.
Le chiedo di convocare urgentemente un consiglio comunale straordinario dove affrontare gli argomenti menzionati, mettendo i rappresentanti istituzionali di questa comunità in condizione di poter ottenere risposte chiare e delineare possibili proposte per la loro soluzione; a questo scopo, ritengo indispensabile che tale seduta preveda la partecipazione dell’Assessore regionale Sen. Strano, che conosce bene la materia (avendo preso parte, tra l’altro, a un incontro sui trasporti organizzato dall’Amministrazione Comunale a Lipari la scorsa primavera) e le cui decisioni in merito al futuro della Siremar rappresentano un elemento di cruciale importanza per il futuro dei nostri collegamenti marittimi.
Le chiedo di farlo mostrando la stessa sensibilità verso i problemi del paese che ha già dimostrato in numerose occasioni, quando ha inteso convocare il consiglio su argomenti di non trascurabile importanza, ma certamente di minore rilevanza e urgenza rispetto a quelli sopra elencati. Le chiedo inoltre di farlo avvalendosi dei contatti, certamente privilegiati, con l’Assessore Sen. Strano che può vantare anche in ragione di una medesima appartenenza partitica e dei comuni trascorsi politici.
Certo che comprenderà il carattere di urgenza e l’indiscutibile interesse che l’oggetto della presente riveste per l’intera collettività, la cui massima rappresentanza istituzionale Lei ha l’onore di presiedere, la invito a dare un riscontro fattivo alla richiesta così avanzata e, scusandomi per il carattere irrituale della stessa, la ringrazio anticipatamente per il suo interessamento, porgendole distinti saluti
Pietro Lo Cascio, consigliere comunale di Sinistra e Libertà
venerdì 30 ottobre 2009
La dottoressa Sparacino e l'influenza. L'assessore continua il suo giro educativo nelle scuole
Come da noi già riportato nei giorni scorsi l'influenza, provocata da virus A(H1N1), è al centro di una serie di incontri che la dottoressa Mimma Sparacino sta avendo con gli studenti liparesi. La dottoressa Sparacino, che oltre ad essere assessore al comune di Lipari, è anche farmacista ha incontrato quest'oggi i bambini della terza elementare di Lipari centro. Gli incontri proseguiranno nei prossimi giorni interessando tutte le scuole dell'isola. Abbiamo ripreso e vi proponiamo la parte iniziale dell'incontro di stamani:
Le Eolie e la commemorazione dei defunti. (di Michele Giacomantonio)
(Michele Giacomantonio) Lunedì 2 novembre è la giornata dedicata al ricordo dei defunti ma non tutti sanno che essa in qualche modo prende le mosse dalle isole Eolie. Infatti le Eolie a cominciare dal V –VI secolo dopo Cristo, per la recrudescenza dei fenomeni vulcanici, in una Italia in cui imperversavano i barbari, vennero sempre più percepite, soprattutto dal mondo cristiano, come vestibolo dell’inferno e colonia di Satana, donde i demoni uscivano per operare ovunque devastazioni e malvagità e mali d’ogni sorta. E’ lo stesso Papa Gregorio Magno che nei suoi Dialoghi, sul finire del 500, parla di un episodio riguardante la dannazione di Tedorico re degli Ostrogoti, morto nel 526, che aveva compiuto atti gravi verso i cattolici e si era macchiato di gravi delitti come l’uccisione del filosofo Severino Boezio e del patrizio Simmaco ed in un carcere di Ravenna aveva fatto rinchiudere il papa Giovanni I che vi morì di stenti.
“Il mio domestico Giuliano– scrive papa Gregorio – mi fece questa narrazione al tempo del re Teodorico, il padre di mio suocero si era recato in Sicilia a riscuotere certe somme, e stava ritornando in Italia. La sua neve approdò in un’isola che si chiama Lipari. E proprio colà ci viveva un eremita di grande virtù…Appena l’uomo del Signore li vide, tra le altre cose di cui parlò, rivolse loro questa domanda: Sapete voi che il re Teodorico è morto? Subito quegli gli risposero: Non sia mai! Noi tutti lo abbiamo lasciato in buona salute e niente di tutto questo ci è pervenuto sin’ora. E il servo di Dio soggiunse: Eppure è morto; proprio ieri,all’ora nona, trascinato tra papa Giovanni e il patrizio Simmaco, seminudo e scalzo e con le mani legate dietro, fu gettato in questo vicino calderone di Vulcano. Sentendo ciò, essi presero nota del giorno e dell’ora e, quando fecero ritorno in Italia, constatarono che il re Teodorico era morto in quel giorno in cui al servo di Dio era stata rivelata la morte e la punizione del re”.
L’idea che le Eolie fossero l’anticamera dell’inferno continuò nei secoli. Nel 729 S. Villibaldo di Wessex, quando era un giovane monaco, toccò Lipari di ritorno da un pellegrinaggio a Gerusalemme e sapendo che qui c’era l’inferno di Teodorico, curioso, volle salire sul cratere per vedere come è fatto l’inferno. Nell’ottobre del 787 per le Eolie passò un altro monaco, Gregorio, mentre ritornava dal Concilio Niceno II ed ebbe a scrivere che quando qualche “empio o iniquo” muore “allora que’ luoghi soffrono eruzioni di fuoco e tuoni, quasi che ivi sian condannate a punizione quelle anime…”. Ancora qualche secolo e nel 998 l’abate di Cluny Sant’Odilone fissa il 2 novembre come giornata del suffragio da celebrarsi in tutti i monasteri della sua congregazione. In seguito l’usanza attecchì
In diverse diocesi d’Europa fino a che , a cominciare dal secolo XVI , la Chiesa ha stabilito la commemorazione di tutti i defunti come pratica universale.
Ora questa pratica, abbiamo detto, in qualche modo è legata all’isola di Vulcano come narra San Pier Damiano (1007-1072), benedettino, abate, dottore e cardinale di Santa Romana Chiesa, nella sua vita di Santo Oblone. Ecco il racconto:
“Un religioso oriundo della città di Rodez, ritornava da Gerusalemme. Nel mentre egli traversava quel mare che si estende dalla Sicilia sino a Tessalonica…veniva sospinto da orrendi e furiosi venti, approdarono ad un’isola, o scoglio, dove viveva tutto solo un santo servo di Dio”. Conversando questo eremita chiese al religioso se sapeva di quel monastero che è detto Cluniacense e del suo abate Odilone e “quello assicurò che ne era perfettamente a conoscenza. Il religioso domandò al servo di Dio perché mai gli avesse fatta questa domanda . E l’altro rispose: Ci sono qua vicino dei luoghi dai quali fuoriescono enormi cumuli di fiamme vorticose, e in questi luoghi le anime dei malvagi sono sottoposte a diversi tormenti a seconda della qualità dei loro peccati. Ad accrescere le loro sofferenze ci sono deputati un gran numero di demonii i quali ogni giorno rinnovano le pene, e continuamente sottopongono le anime a reiterate torture. Questi diavoli io li ho spesse volte sentiti urlare con alti lamenti e piangere con voce dolente per la ragione che, con le orazioni e le elemosine di certuni che concordemente tramano contro di essi, di frequente dalle loro mani vengono strappate le anime dei condannati. Tra l’altro, questi demoni i fanno assai dure rimostranze nei confronti della comunità cluniacense e del suo abate, giacché a causa di questi vengono privati delle prede che di diritto gli appartengono. Pertanto, nel nome terribile di Dio io ti scongiuro di riferire fedelmente ai venerabili confratelli ai là le cose che ti ho detto, e di ricordargli anche da parte mia che devono sempre più perseverare nelle elemosine e nelle orazioni, e principalmente con l’intenzione di liberare dalle mani dei demonii tutti coloro che da essi vengono tormentati, cosicché dalle quotidiane perdite ne venga pianto al nemico del genere umano e si moltiplichi l’esultanza del cielo.
Rientrato poco dopo nella sia patria, il religioso puntualmente narrò al venerabile abate e alla venerabile comunità tutto ciò che aveva udito dal racconto dell’uomo di Dio. Allora il venerabile padre Odilone emanò un generale decreto per tutti i monasteri: che come al primo di novembre, in virtù di una norma della Chiesa universale, si celebra la solennità di Tutti i Santi, così nel successivo giorno si facesse memoria di tutti coloro che dormono in Cristo con canti ed elemosine, e in primo luogo, con le Messe”.
“Il mio domestico Giuliano– scrive papa Gregorio – mi fece questa narrazione al tempo del re Teodorico, il padre di mio suocero si era recato in Sicilia a riscuotere certe somme, e stava ritornando in Italia. La sua neve approdò in un’isola che si chiama Lipari. E proprio colà ci viveva un eremita di grande virtù…Appena l’uomo del Signore li vide, tra le altre cose di cui parlò, rivolse loro questa domanda: Sapete voi che il re Teodorico è morto? Subito quegli gli risposero: Non sia mai! Noi tutti lo abbiamo lasciato in buona salute e niente di tutto questo ci è pervenuto sin’ora. E il servo di Dio soggiunse: Eppure è morto; proprio ieri,all’ora nona, trascinato tra papa Giovanni e il patrizio Simmaco, seminudo e scalzo e con le mani legate dietro, fu gettato in questo vicino calderone di Vulcano. Sentendo ciò, essi presero nota del giorno e dell’ora e, quando fecero ritorno in Italia, constatarono che il re Teodorico era morto in quel giorno in cui al servo di Dio era stata rivelata la morte e la punizione del re”.
L’idea che le Eolie fossero l’anticamera dell’inferno continuò nei secoli. Nel 729 S. Villibaldo di Wessex, quando era un giovane monaco, toccò Lipari di ritorno da un pellegrinaggio a Gerusalemme e sapendo che qui c’era l’inferno di Teodorico, curioso, volle salire sul cratere per vedere come è fatto l’inferno. Nell’ottobre del 787 per le Eolie passò un altro monaco, Gregorio, mentre ritornava dal Concilio Niceno II ed ebbe a scrivere che quando qualche “empio o iniquo” muore “allora que’ luoghi soffrono eruzioni di fuoco e tuoni, quasi che ivi sian condannate a punizione quelle anime…”. Ancora qualche secolo e nel 998 l’abate di Cluny Sant’Odilone fissa il 2 novembre come giornata del suffragio da celebrarsi in tutti i monasteri della sua congregazione. In seguito l’usanza attecchì
In diverse diocesi d’Europa fino a che , a cominciare dal secolo XVI , la Chiesa ha stabilito la commemorazione di tutti i defunti come pratica universale.
Ora questa pratica, abbiamo detto, in qualche modo è legata all’isola di Vulcano come narra San Pier Damiano (1007-1072), benedettino, abate, dottore e cardinale di Santa Romana Chiesa, nella sua vita di Santo Oblone. Ecco il racconto:
“Un religioso oriundo della città di Rodez, ritornava da Gerusalemme. Nel mentre egli traversava quel mare che si estende dalla Sicilia sino a Tessalonica…veniva sospinto da orrendi e furiosi venti, approdarono ad un’isola, o scoglio, dove viveva tutto solo un santo servo di Dio”. Conversando questo eremita chiese al religioso se sapeva di quel monastero che è detto Cluniacense e del suo abate Odilone e “quello assicurò che ne era perfettamente a conoscenza. Il religioso domandò al servo di Dio perché mai gli avesse fatta questa domanda . E l’altro rispose: Ci sono qua vicino dei luoghi dai quali fuoriescono enormi cumuli di fiamme vorticose, e in questi luoghi le anime dei malvagi sono sottoposte a diversi tormenti a seconda della qualità dei loro peccati. Ad accrescere le loro sofferenze ci sono deputati un gran numero di demonii i quali ogni giorno rinnovano le pene, e continuamente sottopongono le anime a reiterate torture. Questi diavoli io li ho spesse volte sentiti urlare con alti lamenti e piangere con voce dolente per la ragione che, con le orazioni e le elemosine di certuni che concordemente tramano contro di essi, di frequente dalle loro mani vengono strappate le anime dei condannati. Tra l’altro, questi demoni i fanno assai dure rimostranze nei confronti della comunità cluniacense e del suo abate, giacché a causa di questi vengono privati delle prede che di diritto gli appartengono. Pertanto, nel nome terribile di Dio io ti scongiuro di riferire fedelmente ai venerabili confratelli ai là le cose che ti ho detto, e di ricordargli anche da parte mia che devono sempre più perseverare nelle elemosine e nelle orazioni, e principalmente con l’intenzione di liberare dalle mani dei demonii tutti coloro che da essi vengono tormentati, cosicché dalle quotidiane perdite ne venga pianto al nemico del genere umano e si moltiplichi l’esultanza del cielo.
Rientrato poco dopo nella sia patria, il religioso puntualmente narrò al venerabile abate e alla venerabile comunità tutto ciò che aveva udito dal racconto dell’uomo di Dio. Allora il venerabile padre Odilone emanò un generale decreto per tutti i monasteri: che come al primo di novembre, in virtù di una norma della Chiesa universale, si celebra la solennità di Tutti i Santi, così nel successivo giorno si facesse memoria di tutti coloro che dormono in Cristo con canti ed elemosine, e in primo luogo, con le Messe”.
L'interessante (e condivisa) disamina del consigliere Guarino sui centri commerciali naturali
Prima del voto relativo al primo Centro commerciale naturale, il consigliere Gianfranco Guarino ha fatto una interessante disamina relativa all'inserimento di questi nel contesto cittadino. A conclusione dei lavori della prima seduta lo abbiamo ascoltato. L'intervista la riproponiamo in quanto in precedenza per un motivo tecnico ne era saltata una parte:
Torrente Valle. I ritardi nella copertura. L'interrogazione di Lo Cascio
"Stato lavori Torrente Valle" è l'oggetto dell'interrogazione che il consigliere comunale Pietro Lo Cascio ha posto al sindaco Mariano Bruno. IL TESTO:
Gentile Signor Sindaco,
ho ricevuto diverse segnalazioni dai residenti di Torrente Valle in merito ai ritardi nei lavori di completamento della copertura dell’alveo torrentizio, ritardi che – in occasione delle forti piogge verificatesi e in vista di quelle che verosimilmente caratterizzeranno i prossimi mesi – sono causa di numerosi inconvenienti e rischiano di condizionare ulteriormente sulla mobilità e la qualità della vita dei residenti nella zona, ancora oggi privi di una strada e di un marciapiede. Non comprendendo i motivi di tale ritardo, con la presente desidero interrogarLa per conoscere lo stato attuale dei lavori e i tempi di loro ultimazione previsti.
RingraziandoLa anticipatamente per la cortese risposta scritta che vorrà fornirmi, Le porgo distinti saluti
Pietro Lo Cascio, consigliere comunale di Sinistra e Libertà
Gentile Signor Sindaco,
ho ricevuto diverse segnalazioni dai residenti di Torrente Valle in merito ai ritardi nei lavori di completamento della copertura dell’alveo torrentizio, ritardi che – in occasione delle forti piogge verificatesi e in vista di quelle che verosimilmente caratterizzeranno i prossimi mesi – sono causa di numerosi inconvenienti e rischiano di condizionare ulteriormente sulla mobilità e la qualità della vita dei residenti nella zona, ancora oggi privi di una strada e di un marciapiede. Non comprendendo i motivi di tale ritardo, con la presente desidero interrogarLa per conoscere lo stato attuale dei lavori e i tempi di loro ultimazione previsti.
RingraziandoLa anticipatamente per la cortese risposta scritta che vorrà fornirmi, Le porgo distinti saluti
Pietro Lo Cascio, consigliere comunale di Sinistra e Libertà
Siremar si scusa per i momentanei disagi. A cura di Ginostra reporter
Pubblichiamo(grazie al collega Peppe Paino)un comunicato del dott. Francesco Agnello responsabile commerciale Siremar, per conto della Direzione societaria:
"La scrivente Siremar SpA, nella consapevolezza che le rimodulazioni dei servizi nave traghetto, ultimamente comunicati e tuttora in corso, hanno provocato reazioni allarmate, a causa degli indubbi punti di criticità e di relativa penalizzazione verso l’utenza, ritiene anzitutto necessario porgere anche in via formale le proprie scuse per i disagi che, seppure limitati ad alcune corse che dovranno essere omesse, potranno indubbiamente conseguirne. Ritiene nel contempo doveroso precisare che le decisioni sono state assunte per cause di forza maggiore, in quanto strettamente ed esclusivamente dipendenti dall’imprevedibile avaria tecnica in cui è incorsa la nave “Palladio”, impiegata sul collegamento fra Porto Empedocle e le Isole Pelagie, cosa che ha costretto a ruotare i mezzi tra le varie linee d’impiego. I tempi di ripristino previsti della nave in avaria sono di una ventina di giorni. La Siremar SpA smentisce nel modo più categorico qualsiasi illazione e dietrologia su presunte abolizioni di linea o dismissioni di naviglio, confermando che non appena possibile i servizi verranno ripristinati secondo l’assetto autorizzato".
"La scrivente Siremar SpA, nella consapevolezza che le rimodulazioni dei servizi nave traghetto, ultimamente comunicati e tuttora in corso, hanno provocato reazioni allarmate, a causa degli indubbi punti di criticità e di relativa penalizzazione verso l’utenza, ritiene anzitutto necessario porgere anche in via formale le proprie scuse per i disagi che, seppure limitati ad alcune corse che dovranno essere omesse, potranno indubbiamente conseguirne. Ritiene nel contempo doveroso precisare che le decisioni sono state assunte per cause di forza maggiore, in quanto strettamente ed esclusivamente dipendenti dall’imprevedibile avaria tecnica in cui è incorsa la nave “Palladio”, impiegata sul collegamento fra Porto Empedocle e le Isole Pelagie, cosa che ha costretto a ruotare i mezzi tra le varie linee d’impiego. I tempi di ripristino previsti della nave in avaria sono di una ventina di giorni. La Siremar SpA smentisce nel modo più categorico qualsiasi illazione e dietrologia su presunte abolizioni di linea o dismissioni di naviglio, confermando che non appena possibile i servizi verranno ripristinati secondo l’assetto autorizzato".
Da Roma "pessime" notizie per i trasporti nelle Eolie. Sulle aree marine protette avviato un proficuo colloquio
Comunicato Stampa dell'amministrazione comunale di Lipari
Incontro stamane a Roma tra il Direttore Generale del Ministero ai Trasporti, Dott. Puia ed il Sindaco di Lipari, Dott. Mariano Bruno.
Nel corso dello stesso il primo cittadino ha avuto conferma, che sino a questo momento, la Regione Sicilia è l’unica che ha affermato che non si prenderà in carico la compagnia di trasporti Siremar e che, per l’anno 2010, il budget previsto in questo settore è stato fissato in 55 milioni di euro.
Ciò avrà come logica conseguenza il taglio di linee sul territorio, ed è per questo motivo che il Dott. Bruno ha immediatamente richiesto ed ottenuto un incontro con l’Assessore Regionale ai Trasporti, Dott. Strano, fissato per la prossima settimana.
Inoltre il Capo dell’Amministrazione di Lipari non ha perso l’occasione, nel contesto dell’incontro, di elevare vibrate proteste per ciò che riguarda la soppressione dal 28 u.s. al 2 p.v. della linea di Napoli. Al riguardo il Dott. Puia ha assicurato che trattasi solo di provvedimento temporaneo stante un guasto avuto dal M/T “Palladio”. Le direttive del Ministero, ha proseguito il Direttore Generale, non prevedono alcun tipo di soppressione fino al 31/12 p.v.
Lo stesso Puia ha auspicato che, sin da ora, si apri un dialogo con la Regione Sicilia affinchè il Ministero venga portato a conoscenza quali linee per il 2010 si ha intenzione di sopprimere.
Il sindaco di Lipari ha evidenziato che tale strada non appare conducente per uno sviluppo delle isole Minori della Sicilia, aggiungendo che dei tagli dovrebbero invece essere operati nel settore delle grandi linee gestite dalla Tirrenia e comunque ricoperte anche dai privati.
Tutto quanto anche in considerazione del fatto che verrebbero mortificati il diritto alla mobilità, alla sanità, al diritto allo studio ed alla continuità territoriale.
Nella stessa giornata il Dott. Bruno ha incontrato il Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente, Dott. Cosentino.
L’occasione è servita a ribadire l’interesse da parte del Comune di Lipari ad avviare l’iter relativo alla realizzazione delle aree marine protette a condizione che- ha detto Bruno- le stesse vengano decise insieme agli attori locali (mondo della pesca, dell’ittiturismo, operatori turistici etc.).
Le parti hanno quindi concordato di aggiornarsi alla prima decade del mese entrante, anche in considerazione del fatto che tale iniziativa può rappresentare una opportunità interessante e di ulteriore sviluppo per l’economia turistica eoliana.
L’incontro è anche servito per fare il punto sulla situazione legata all’ambiente in senso più generale vista anche la grande attenzione in tal senso sempre mostrata dal Ministro Prestigiacomo.
Al riguardo diverse sono le iniziative in itinere che possono far si che questo sito Patrimonio dell’Umanità, proprio nel settore ambientale, dia nel tempo nuovi ed interessanti sbocchi dal punto di vista occupazionale per il mondo giovanile.
Incontro stamane a Roma tra il Direttore Generale del Ministero ai Trasporti, Dott. Puia ed il Sindaco di Lipari, Dott. Mariano Bruno.
Nel corso dello stesso il primo cittadino ha avuto conferma, che sino a questo momento, la Regione Sicilia è l’unica che ha affermato che non si prenderà in carico la compagnia di trasporti Siremar e che, per l’anno 2010, il budget previsto in questo settore è stato fissato in 55 milioni di euro.
Ciò avrà come logica conseguenza il taglio di linee sul territorio, ed è per questo motivo che il Dott. Bruno ha immediatamente richiesto ed ottenuto un incontro con l’Assessore Regionale ai Trasporti, Dott. Strano, fissato per la prossima settimana.
Inoltre il Capo dell’Amministrazione di Lipari non ha perso l’occasione, nel contesto dell’incontro, di elevare vibrate proteste per ciò che riguarda la soppressione dal 28 u.s. al 2 p.v. della linea di Napoli. Al riguardo il Dott. Puia ha assicurato che trattasi solo di provvedimento temporaneo stante un guasto avuto dal M/T “Palladio”. Le direttive del Ministero, ha proseguito il Direttore Generale, non prevedono alcun tipo di soppressione fino al 31/12 p.v.
Lo stesso Puia ha auspicato che, sin da ora, si apri un dialogo con la Regione Sicilia affinchè il Ministero venga portato a conoscenza quali linee per il 2010 si ha intenzione di sopprimere.
Il sindaco di Lipari ha evidenziato che tale strada non appare conducente per uno sviluppo delle isole Minori della Sicilia, aggiungendo che dei tagli dovrebbero invece essere operati nel settore delle grandi linee gestite dalla Tirrenia e comunque ricoperte anche dai privati.
Tutto quanto anche in considerazione del fatto che verrebbero mortificati il diritto alla mobilità, alla sanità, al diritto allo studio ed alla continuità territoriale.
Nella stessa giornata il Dott. Bruno ha incontrato il Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente, Dott. Cosentino.
L’occasione è servita a ribadire l’interesse da parte del Comune di Lipari ad avviare l’iter relativo alla realizzazione delle aree marine protette a condizione che- ha detto Bruno- le stesse vengano decise insieme agli attori locali (mondo della pesca, dell’ittiturismo, operatori turistici etc.).
Le parti hanno quindi concordato di aggiornarsi alla prima decade del mese entrante, anche in considerazione del fatto che tale iniziativa può rappresentare una opportunità interessante e di ulteriore sviluppo per l’economia turistica eoliana.
L’incontro è anche servito per fare il punto sulla situazione legata all’ambiente in senso più generale vista anche la grande attenzione in tal senso sempre mostrata dal Ministro Prestigiacomo.
Al riguardo diverse sono le iniziative in itinere che possono far si che questo sito Patrimonio dell’Umanità, proprio nel settore ambientale, dia nel tempo nuovi ed interessanti sbocchi dal punto di vista occupazionale per il mondo giovanile.
Lipari: Via libera agli altri cinque Ce.na.co. Dalla Regione arriva una proroga dei termini
Il consiglio comunale di Lipari, nella seduta convocata per querst'oggi alle tredici si è espresso favorevolmente sui punti all'ordine del giorno che erano; Presa d'atto d'istituzione del Centro Commerciale naturale "Liparayon"; Presa d'atto d'istituzione del Centro Commerciale naturale "Marina Corta di Lipari"; Presa d'atto d'istituzione del Centro Commerciale naturale "Canneto-Isole Eolie"; Presa d'atto d'istituzione del Centro Commerciale naturale "Centro urbano Stromboli"; Presa d'atto d'istituzione del Centro Commerciale naturale "Isola di Vulcano". Nella seduta precedente del consiglio, convocata per ieri, ma tenutasi oggi per mancanza del numero legale, era arrivato il via libera all'altro centro commerciale naturale "Isola di Lipari". Intanto,con decreto dell’assessore regionale alla Cooperazione a al Commercio, Titti Bufardeci, è stata prorogata alla fine del prossimo mese di novembre la data di scadenza per la presentazione delle istanze relative ai Ce.na.co. (centri naturali commerciali), previsti da una legge regionale. I centri naturali commerciali sono aggregazioni di operatori del commercio situati su piccole porzioni di territorio urbano; si tratta di una modalità che punta a riqualificare e promuovere l’immagine e l’accessibilità dei centri storici e degli ambiti urbani a vocazione turistica, per integrare l’offerta della grande distribuzione e difendere le tradizioni dei territori Nel video: Una fase dei lavori del primo consiglio odierno
In primavera a Santa Marina Salina il "Salina week"
(Luigi Follone)Tra il 29 Aprile e il 2 Maggio si svolgerà nelle acque antistanti S. Marina Salina “IL CAMPIONATO NAZIONALE D’AREA IONIO E BASSO TIRRENO 2009” denominato ”SALINA WEEK”. Manifestazione di grande rilievo Nazionale che vedrà il confronto delle più competitive barche italiane d’altura e la partecipazione di circa 400 fra regatanti e appassionati.
L’idea è nata grazie al desiderio dall’Amministrazione comunale di S. Marina Salina di realizzare un evento di grande spessore che possa valorizzare e far conoscere le Isole Eolie anche sotto il profilo delle attività veliche. L’idea è andata concretizzandosi anche grazie all’affermazione ottenuta dalle edizioni precedenti, di carattere regionale, che il comune di S. Marina Salina ha organizzato nelle proprie acque nel 2007 e nel 2008.
Il buon esito è stato garantito da alcuni fattori come la posizione baricentrica dell’Isola di Salina, la presenza costante di vento, lo splendido scenario offerto dalle sue coste e la qualità dei servizi messi a disposizione dei partecipanti come posto barca, serate musicali ecc.
Tale successo non è passato inosservato ad alcuni tra i più importanti circoli velici siciliani come Centro Velico Siciliano, , Società Canottieri Palermo, Vela club Palermo e Nuovo Circolo Tennis e Vela Milazzo, che subito hanno sposato l’iniziativa dell’Amministrazione attivandosi per la realizzazione di quella che rappresenta la manifestazione velica più importante dello Ionio e del Tirreno meridionale.
A riprova dell’elevatissimo spessore di questa gara fra i partecipanti si registrano un Campione Mondiale d’Altura e diversi Campioni Italiani d’Altura nelle varie classi di questi ultimi anni
Prima dell’avvio del Campionato il programma prevede delle regate di avvicinamento all’Isola di Salina con partenze da Palermo, Milazzo, Catania e Napoli;
Il Campionato sarà anche valido per l’assegnazione del titolo di “Campione Siciliano” .
“ E’ un grande orgoglio poter ospitare una manifestazione velica di così grande importanza” - ha dichiarato il Sindaco Massimo Lo Schiavo, aggiungendo: “che permetterà già dal mese di Aprile 2010 di aprire la stagione turistica dell’isola di Salina e di tutto l’Arcipelago Eoliano garantendo pertanto un concreto impulso al processo di destagionalizzazione”.
L’idea è nata grazie al desiderio dall’Amministrazione comunale di S. Marina Salina di realizzare un evento di grande spessore che possa valorizzare e far conoscere le Isole Eolie anche sotto il profilo delle attività veliche. L’idea è andata concretizzandosi anche grazie all’affermazione ottenuta dalle edizioni precedenti, di carattere regionale, che il comune di S. Marina Salina ha organizzato nelle proprie acque nel 2007 e nel 2008.
Il buon esito è stato garantito da alcuni fattori come la posizione baricentrica dell’Isola di Salina, la presenza costante di vento, lo splendido scenario offerto dalle sue coste e la qualità dei servizi messi a disposizione dei partecipanti come posto barca, serate musicali ecc.
Tale successo non è passato inosservato ad alcuni tra i più importanti circoli velici siciliani come Centro Velico Siciliano, , Società Canottieri Palermo, Vela club Palermo e Nuovo Circolo Tennis e Vela Milazzo, che subito hanno sposato l’iniziativa dell’Amministrazione attivandosi per la realizzazione di quella che rappresenta la manifestazione velica più importante dello Ionio e del Tirreno meridionale.
A riprova dell’elevatissimo spessore di questa gara fra i partecipanti si registrano un Campione Mondiale d’Altura e diversi Campioni Italiani d’Altura nelle varie classi di questi ultimi anni
Prima dell’avvio del Campionato il programma prevede delle regate di avvicinamento all’Isola di Salina con partenze da Palermo, Milazzo, Catania e Napoli;
Il Campionato sarà anche valido per l’assegnazione del titolo di “Campione Siciliano” .
“ E’ un grande orgoglio poter ospitare una manifestazione velica di così grande importanza” - ha dichiarato il Sindaco Massimo Lo Schiavo, aggiungendo: “che permetterà già dal mese di Aprile 2010 di aprire la stagione turistica dell’isola di Salina e di tutto l’Arcipelago Eoliano garantendo pertanto un concreto impulso al processo di destagionalizzazione”.
Santa Marina Salina: Istituita con ordinanza sindacale l'anagrafe canina
Con Ordinanza Sindacale ORDINANZA SINDACALE N. 07 DEL 29/10/09, che modifica l'ordinanza Sindacale n. 6774 del 18/09/01 viene istituita nel comune di Santa Marina Salina l' Anagrafe Canina Comunale.
IL SINDACO, viste le varie direttive, leggi e normative, CONSIDERATO che il fenomeno del randagismo ha assunto notevoli proporzioni determinando giustificati timori nella popolazione per i sempre più frequenti episodi di aggressione e si configura come una emergenza sanitaria incrementata anche dal deprecabile fenomeno dell’abbandono dei cani da parte dei proprietari;
ATTESO che nell’ottica del riconoscimento della dignità degli animali e della salvaguardia del diritto alla vita è opportuno regolamentare il rapporto uomo-animale-ambiente, attribuendo dei precisi obblighi ai proprietari e detentori degli animali;
ORDINA
•I proprietari o detentori di cani a qualsiasi titolo, residenti nel territorio del comune di S. Marina Salina, devono iscrivere gli animali all’Anagrafe Canina, istituita presso il Presidio Veterinario della A.S.P. n.5 di Messina, sub-distretto di S. Marina Salina via Risorgimento presso i locali del Vigile Sanitario. L’iscrizione deva avvenire entro cinque mesi dalla emanazione della presente ordinanza e tre mesi dalla nascita dell’animale o dall’acquisizione del possesso dell’animale.
•I proprietari o detentori di cani da altra città ma dimoranti nel Comune di S. Marina Salina devono provvedere all’iscrizione,entro 90 giorni dal loro ingresso nel territorio comunale, anche nel caso in cui il proprietario o il detentore non fissi la propria residenza nel comune medesimo o devono comunicare l’eventuale iscrizione presso altra anagrafe canina nazionale all’A.S.P. n.5 di Messina.
•All’atto dell’iscrizione verrà rilasciato un documento in cui verranno riportati i dati segnaletici, la foto, ove presente e il codice assegnato all’animale, le generalità del proprietario o del detentore, gli estremi identificativi del veterinario. Il documento identificativo è consegnato al proprietario o detentore e deve seguire l’animale nei trasferimenti di proprietà.
•Le operazione di identificazione, nonché la rilevazione dello stato segnaletico dell’animale, sono eseguite a cura dei veterinari del Distretto di Sanità Pubblica Veterinario dell’A.S.P. di Messina e/o da veterinari professionisti regolarmente accreditati con le modalità previste dell’ art. 5 della L.R. 15/2000, nei giorni e nei luoghi determinati di volta in volta da questa Amministrazione.
•I veterinari liberi professionisti accreditati devono comunicare entro 8 giorni all’ U.O.S. Anagrafe canina e prevenzione e randagismo del A.S.P. di Messina l’elenco e la documentazione dei cani identificati per il rilascio della scheda identificativa dell’animale.
•I cani iscritti all’anagrafe canina sono contrassegnati mediante un sistema di riconoscimento elettronico con inoculazione sottocutanea di microchip con metodi che non arrechino danni all’animale stesso.
• Le operazioni di anagrafe e chippatura dovranno essere eseguite secondo le modalità che verranno definite dall’U.O.S. Anagrafe Canine e Prevenzione del Randagismo dell’A.S.P. e saranno effettuate nei giorni e luoghi determinati di volta in volta da questa Amministrazione.
• L’impianto del microchip sarà gratuito presso la struttura pubblica che il Comune determinerà volta per volta, mentre è con spesa a carico dei possessori o detentori di cani presso i veterinari liberi professionisti.
• I cittadini che omettano di iscrivere il proprio cane all’Anagrafe Canina o di denunciare la variazione di residenza, la cessione , lo smarrimento, la morte dell’animale entro i termini stabiliti dall’art.2 o abbandonano l’animale, sono puniti con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma che non può essere inferiore a Euro (77,49) fino a un massimo di Euro (464,81) in base agli eventi o ad altre aggravanti da versare nei modi legge.
• Ai sensi del comma 4 dell’art.5 della L.R. 15/2000, al medico veterinario libero professionista che invii la scheda oltre i termini di cui al predetto comma, il servizio veterinario proporrà la sanzione amministrativa da Euro(51,65) a Euro (309,87). La somma raddoppia nel caso in cui superi i 30 gg.
•Sono esenti dall’impianto di microchip :
- I cani appartenenti alle F.A. e alle forze di polizia;
- I cani già identificati con sistemi di tatuaggio elettronico compatibili con il sistema di identificazione previsto dalla L.R. 15/2000
•È vietato l’abbandono dei cani. Sono poste a carico del proprietario le spese necessarie per la custodia e il mantenimento dell’animale. Alle violazioni di cui al comma 1 art.9 della L.R.15/2000 si applica la sanzione amministrativa da Euro (516,46) a Euro (1549,37).
•I proprietari o i detentori di cani iscritti all’Anagrafe devono segnalare al Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria dell’A.S.P. di Messina:
a) la cessione a qualsiasi tipo dell’animale;
b) il cambio della propria residenza;
c) la morte dell’animale;
d) la scomparsa o furto dell’animale
Gli eventi di cui alle lettere a),b), devono essere segnalati entro 30 giorni e quelli della lettera c) entro 10 giorni dal loro verificarsi e 3 giorni la lettera d).
La denuncia di morte dell’animale iscritto all’Anagrafe effettuata dal proprietario o dal detentore ai fini della cancellazione dall’Anagrafe deve esser corredata da apposita certificazione rilasciata dal medico veterinario.In caso di morte dell’animale la comunicazione, con allegato certificato di morte rilasciato da un medico veterinario, deve essere consegnata al dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria del’A.S.P. di Messina con rispettiva scheda identificativa dell’animale deceduto.
Per le violazioni delle disposizioni di cui alle lettere a),b),c), si applica la sanzione amministrativa da Euro(77,49) a Euro (258,23).
Per le violazioni delle disposizioni riferite alla lettera d), si applica la sanzione amministrativa prevista dal comma 4 dell’art 9 L.R. 15/2000
14. Il pagamento delle sanzioni dovrà essere effettuato sull’apposito c/c 11669983 per la Provincia di Messina intestato a Banco di Sicilia Lipari Ufficio di Cassa della Regione siciliana con la causale : “ Capitolo 2301 capo 8, Sanzioni Amministrative relative a violazioni commesse ai sensi della L.R. 03/07/2000 n.15”
La presente ordinanza, pubblicata e diffusa nei termini di legge sarà trasmessa al Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria dell’ASP di Messina, al Comando VV.UU., ai Comandi di stazione Carabinieri, di Guardia di Finanza e di Polizia, al Comando Vigili del Fuoco, agli Uffici di Prefettura, Questura,alle Associazioni Animaliste, ai Quartieri, ed all’Ufficio Stampa, affinché ne venga data ampia diffusione.
F.to Il Sindaco
Massimo Lo Schiavo
IL SINDACO, viste le varie direttive, leggi e normative, CONSIDERATO che il fenomeno del randagismo ha assunto notevoli proporzioni determinando giustificati timori nella popolazione per i sempre più frequenti episodi di aggressione e si configura come una emergenza sanitaria incrementata anche dal deprecabile fenomeno dell’abbandono dei cani da parte dei proprietari;
ATTESO che nell’ottica del riconoscimento della dignità degli animali e della salvaguardia del diritto alla vita è opportuno regolamentare il rapporto uomo-animale-ambiente, attribuendo dei precisi obblighi ai proprietari e detentori degli animali;
ORDINA
•I proprietari o detentori di cani a qualsiasi titolo, residenti nel territorio del comune di S. Marina Salina, devono iscrivere gli animali all’Anagrafe Canina, istituita presso il Presidio Veterinario della A.S.P. n.5 di Messina, sub-distretto di S. Marina Salina via Risorgimento presso i locali del Vigile Sanitario. L’iscrizione deva avvenire entro cinque mesi dalla emanazione della presente ordinanza e tre mesi dalla nascita dell’animale o dall’acquisizione del possesso dell’animale.
•I proprietari o detentori di cani da altra città ma dimoranti nel Comune di S. Marina Salina devono provvedere all’iscrizione,entro 90 giorni dal loro ingresso nel territorio comunale, anche nel caso in cui il proprietario o il detentore non fissi la propria residenza nel comune medesimo o devono comunicare l’eventuale iscrizione presso altra anagrafe canina nazionale all’A.S.P. n.5 di Messina.
•All’atto dell’iscrizione verrà rilasciato un documento in cui verranno riportati i dati segnaletici, la foto, ove presente e il codice assegnato all’animale, le generalità del proprietario o del detentore, gli estremi identificativi del veterinario. Il documento identificativo è consegnato al proprietario o detentore e deve seguire l’animale nei trasferimenti di proprietà.
•Le operazione di identificazione, nonché la rilevazione dello stato segnaletico dell’animale, sono eseguite a cura dei veterinari del Distretto di Sanità Pubblica Veterinario dell’A.S.P. di Messina e/o da veterinari professionisti regolarmente accreditati con le modalità previste dell’ art. 5 della L.R. 15/2000, nei giorni e nei luoghi determinati di volta in volta da questa Amministrazione.
•I veterinari liberi professionisti accreditati devono comunicare entro 8 giorni all’ U.O.S. Anagrafe canina e prevenzione e randagismo del A.S.P. di Messina l’elenco e la documentazione dei cani identificati per il rilascio della scheda identificativa dell’animale.
•I cani iscritti all’anagrafe canina sono contrassegnati mediante un sistema di riconoscimento elettronico con inoculazione sottocutanea di microchip con metodi che non arrechino danni all’animale stesso.
• Le operazioni di anagrafe e chippatura dovranno essere eseguite secondo le modalità che verranno definite dall’U.O.S. Anagrafe Canine e Prevenzione del Randagismo dell’A.S.P. e saranno effettuate nei giorni e luoghi determinati di volta in volta da questa Amministrazione.
• L’impianto del microchip sarà gratuito presso la struttura pubblica che il Comune determinerà volta per volta, mentre è con spesa a carico dei possessori o detentori di cani presso i veterinari liberi professionisti.
• I cittadini che omettano di iscrivere il proprio cane all’Anagrafe Canina o di denunciare la variazione di residenza, la cessione , lo smarrimento, la morte dell’animale entro i termini stabiliti dall’art.2 o abbandonano l’animale, sono puniti con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma che non può essere inferiore a Euro (77,49) fino a un massimo di Euro (464,81) in base agli eventi o ad altre aggravanti da versare nei modi legge.
• Ai sensi del comma 4 dell’art.5 della L.R. 15/2000, al medico veterinario libero professionista che invii la scheda oltre i termini di cui al predetto comma, il servizio veterinario proporrà la sanzione amministrativa da Euro(51,65) a Euro (309,87). La somma raddoppia nel caso in cui superi i 30 gg.
•Sono esenti dall’impianto di microchip :
- I cani appartenenti alle F.A. e alle forze di polizia;
- I cani già identificati con sistemi di tatuaggio elettronico compatibili con il sistema di identificazione previsto dalla L.R. 15/2000
•È vietato l’abbandono dei cani. Sono poste a carico del proprietario le spese necessarie per la custodia e il mantenimento dell’animale. Alle violazioni di cui al comma 1 art.9 della L.R.15/2000 si applica la sanzione amministrativa da Euro (516,46) a Euro (1549,37).
•I proprietari o i detentori di cani iscritti all’Anagrafe devono segnalare al Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria dell’A.S.P. di Messina:
a) la cessione a qualsiasi tipo dell’animale;
b) il cambio della propria residenza;
c) la morte dell’animale;
d) la scomparsa o furto dell’animale
Gli eventi di cui alle lettere a),b), devono essere segnalati entro 30 giorni e quelli della lettera c) entro 10 giorni dal loro verificarsi e 3 giorni la lettera d).
La denuncia di morte dell’animale iscritto all’Anagrafe effettuata dal proprietario o dal detentore ai fini della cancellazione dall’Anagrafe deve esser corredata da apposita certificazione rilasciata dal medico veterinario.In caso di morte dell’animale la comunicazione, con allegato certificato di morte rilasciato da un medico veterinario, deve essere consegnata al dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria del’A.S.P. di Messina con rispettiva scheda identificativa dell’animale deceduto.
Per le violazioni delle disposizioni di cui alle lettere a),b),c), si applica la sanzione amministrativa da Euro(77,49) a Euro (258,23).
Per le violazioni delle disposizioni riferite alla lettera d), si applica la sanzione amministrativa prevista dal comma 4 dell’art 9 L.R. 15/2000
14. Il pagamento delle sanzioni dovrà essere effettuato sull’apposito c/c 11669983 per la Provincia di Messina intestato a Banco di Sicilia Lipari Ufficio di Cassa della Regione siciliana con la causale : “ Capitolo 2301 capo 8, Sanzioni Amministrative relative a violazioni commesse ai sensi della L.R. 03/07/2000 n.15”
La presente ordinanza, pubblicata e diffusa nei termini di legge sarà trasmessa al Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria dell’ASP di Messina, al Comando VV.UU., ai Comandi di stazione Carabinieri, di Guardia di Finanza e di Polizia, al Comando Vigili del Fuoco, agli Uffici di Prefettura, Questura,alle Associazioni Animaliste, ai Quartieri, ed all’Ufficio Stampa, affinché ne venga data ampia diffusione.
F.to Il Sindaco
Massimo Lo Schiavo
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