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domenica 1 novembre 2009

Lettere al direttore.L'incidente stradale di Acquacalda, il suo tragico epilogo e il Codice della strada.

Caro Direttore,
in seguito al recente incidente stradale occorso il 22 u.s. al signor V.S. ad Acquacalda, ed al suo tragico epilogo, mi sono tornate in mente le altisonanti parole dell’articolo 1 del Nuovo Codice della Strada: “La sicurezza delle persone, nella circolazione stradale, rientra tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato”. Osservando, le condizioni delle strade e la gestione dei cantieri stradali nell’isola(vedi foto), viene spontaneo pensare che, Comune e Provincia (lo Stato), nelle Eolie, hanno finalità e priorità assai differenti dall’enunciazione del legislatore.
Se poi, la manutenzione ordinaria non viene eseguita e pianificata ecco che, con il passare degli anni, si è costretti ad intervenire con lavori di manutenzione straordinaria e sempre più spesso con provvedimenti a carattere di “somma urgenza”. Lungo le nostre strade dunque non mancano mai, cantieri stradali disseminati un po’ovunque.
Quella che, invece è carente, come dimostra l’incidente sopra menzionato, provocato da un molto probabile impatto con una transenna “illegale e poco visibile”, collocata sulla sede stradale esclusivamente per segnalare l’interruzione della provinciale in località “Porticello”, a causa dei lavori di messa in sicurezza di un costone pericolante, è la segnaletica stradale obbligatoriamente prevista per i cantieri stradali posizionata secondo le specifiche dettate dal Codice della Strada.
Il Regolamento d’attuazione del Codice della Strada all’articolo 30 c. 2 chiarisce che: “per i segnali temporanei possono essere usati supporti o sostegni o basi […] che devono assicurare la stabilità del segnale in qualsiasi condizione della strada ed atmosferica. Per gli eventuali zavorramenti dei sostegni è vietato l’uso di materiali rigidi che possono costituire pericolo o intralcio per la circolazione”.
L’articolo 21 del Codice della Strada, al punto 2 recita: “Chiunque esegue lavori o deposita materiali sulle aree destinate alla circolazione o alla sosta dei veicoli e di pedoni deve adottare gli accorgimenti necessari per la sicurezza […] e mantenerli in perfetta efficienza sia di giorno che di notte […]”. L’articolo 36 c. 6 del Regolamento d’attuazione del C.d.S. prevede che “[…] durante le ore notturne ed in tutti i casi di scarsa visibilità, le barriere di testata delle zone di lavoro devono essere munite d’idonei apparati luminosi di colore rosso a luce fissa. Il segnale lavori deve essere munito di analogo apparato luminoso di colore rosso a luce fissa.” L’articolo 79 c. 6 recita: “Tutti i segnali devono essere percepibili e leggibili di notte, come di giorno”…“La segnaletica stradale deve essere sempre mantenuta in perfetta efficienza […] e deve essere sostituita o reintegrata o rimossa quando sia anche parzialmente inefficiente o non sia più rispondente allo scopo per il quale è stata collocata”(articolo 38 punto 7 del C.d.S.) Credo che, alla luce di quanto sopra, non servano commenti sui metodi “fai da te” cui siamo stati abituati dagli enti responsabili delle strade e dalle ditte private che “improvvisano” un cantiere. Viene fatto un uso della segnaletica (quando c’è) spregiudicato, irrazionale, omissivo e pericoloso per la pubblica incolumità.
A mio avviso, grandi responsabilità sono da addossare agli enti proprietari delle strade che, sono tenuti non solo ad applicare le norme, nei loro stessi cantieri, quanto a vigilare e sanzionare le irregolarità altrui: “Chiunque viola le disposizioni del presente articolo, quelle del Regolamento ovvero le prescrizioni contenute nelle autorizzazioni, è soggetto alle sanzioni amministrative del pagamento di una somma da € 779,00 a € 3.119,00” (punto 4 dell’art. 21 del C.d.S.)
Come sempre, a mio avviso, non sono le norme a mancare nel nostro Paese ma qualcuno che le faccia rispettare. Acquacalda docet.
Renato Cacciapuoti

NDD- La puntuale e precisa disamina dell'amico Renato, suffragata anche da incontestabili elementi riportati dal codice della strada, non può che trovarci pienamente d'accordo. D'Altronde, proprio Eolie news, nell'immediatezza dell'incidente al povero Vincenzo, sollevò la questione delle tante transenne precarie e non segnalate adeguatamente che si trovano in giro per l'isola. Suscitando, tra l'altro, qualche mugugno da parte di chi, ovviamente, non ha gradito tale presa di posizione.
Su un solo punto della lettera di Renato c'è una divergenza di veduta. Anzi su un punto interrogativo. Renato scrive: "Acquacalda docet".
Alla luce di tante altre esperienze e situazioni Eolie news propende per "Acquacalda docet?"