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martedì 24 luglio 2012

Vulcani: Ingv studia l’Isola Ferdinandea nel canale di Sicilia

Isola Ferdinandea, la lapidePer chi non lo sapesse, esiste un’isola apparsa e subito scomparsa a largo di Sciacca, in Sicilia. Si chiama Isola Ferdinandea ed emerse in occasione di una spettacolare eruzione vulcanica nel 1831, per poi tornare in fondo al mare. Ora i geologi dell’Ingv hanno deciso di studiare meglio quella che è già stata ribattezzata l’Isola che non c’è.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha infatti detto che dal 17 al 21 luglio 2012 è iniziata la prima campagna di monitoraggio sottomarino nell’area dei banchi del Canale di Sicilia. La campagna è stata condotta con l’ausilio della Nave da Ricerca ASTREA dell’ISPRA nell’ambito del programma di estensione a mare del monitoraggio Geofisico e del controllo dei Vulcani sommersi dei mari italiani.
L’Isola Ferdinandea ora si chiama Banco Graham, ed è una formazione rocciosa a 6,9 m sotto il livello marino, costituito appunto dai resti dell’effimera isola Ferdinandea a circa 25 miglia a SO di Sciacca emersa durante l’eruzione del 1831.
L’isola è in realtà la bocca dell’unico vulcano italiano attivo in tempi storici ancora quasi completamente sconosciuto, in cui manca inoltre un seppur minimo sistema di monitoraggio, e del quale non si conosce al momento quale sia il suo stato di attività. Le indagini hanno interessato anche i vicini banchi Terribile (-20 m) a est, e Nerita (-16,5 m) a NE, che con il Graham costituiscono un ampio rilievo sottomarino che s’innalza dal fondale del Canale di Sicilia.
Durante la campagna è stato eseguito un rilievo multibeam ad alta risoluzione che ha permesso di identificare 9 distinti crateri monogenici segno di altrettante storiche eruzioni che hanno avuto origine nell’area. Inoltre sono stati prelevati campioni di roccia dal fondale e campioni di gas dalle fumarole presenti in gran numero nell’area vulcanica.
A completamento delle operazioni, allo scopo di estendere temporalmente il monitoraggio, sono stati deposti tre OBS/H dell’INGV, stazioni sismiche da fondo mare equipaggiate con sismometro larga banda e idrofono, in prossimità dei tre banchi. Questi strumenti acquisiranno dati sismoacustici fino al loro recupero previsto entro la fine dell’anno.

Musei sottomarini, compreso Capo Graziano di Filicudi: oggi fruibili, sicuri e sostenibili

Favorire la fruizione del patrimonio sottomarino e migliorare la sua conservazione: sono i due obiettivi che hanno costituito il fil rouge del Progetto TETI - Integrated Technologies for the Sustainable Management of the Underwater Cultural Heritage elaborato da due team dell'Alta Scuola Politecnica e sviluppato a partire dal caso studio dell'Itinerario Archeologico Subacqueo di Capo Graziano a Filicudi.
I due team hanno ideato un modello integrato applicabile a qualsiasi sito sottomarino a partire dalla Convenzione UNESCO del 2001 sulla Protezione del Patrimonio Culturale Sommerso, che ha dichiarato l’importanza di una fruizione del patrimonio subacqueo determinata dal rispetto dell'ambiente e dalla sicurezza dei siti e delle persone.
Il primo team si è focalizzato sulla musealizzazione del sito e dei suoi reperti, con l’intento non solo di favorire le visite dirette ma anche di garantire, a coloro che non hanno la possibilità di immergersi, l’esperienza concreta dell’area. L’utilizzo di tecnologie integrate è risultato l’approccio più idoneo per guidare i sub durante il percorso del Museo alla scoperta di numerosi relitti risalenti a epoche diverse. L’aspetto didattico del museo è stato garantito da info-box posizionati in corrispondenza di ognuna delle tappe di visita e dotati di pannelli esplicativi e di cartellini galleggianti con lo scopo di segnalare i reperti di maggiore interesse.
La sicurezza dei visitatori subacquei, è garantita da un sistema di idrofoni che segnalano i due percorsi di visita previsti e che, coerentemente con i principi dell’eco-sostenibilità e del minimo intervento, hanno un impatto praticamente nullo sull’ambiente e sul contesto archeologico. Questi dispositivi, in particolare, sono in grado di inviare un apposito segnale acustico che permette al visitatore di capire se è fuori rotta. Il tracciato del percorso è inoltre segnalato da fibre ottiche dispersive che conferiscono al sito un valore estetico aggiunto ed incrementano il livello di sicurezza della visita.
Il secondo team si è focalizzato sulla conservazione del sito e dei reperti in esso custoditi, nel rispetto dell’area protetta e intrecciando tematiche di sostenibilità energetica. Per quanto riguarda gli oggetti sommersi sono state esaminate le migliori soluzioni di conservazione in situ specifiche per il legno, la pietra e il metallo, il quale è risultato essere il più colpito dall’aggressività dei sali disciolti in acqua marina. Sono state trovate soluzioni specifiche e innovative per la conservazione di questo tipo di reperti come la tecnica che utilizza alluminio o magnesio anodizzato sulla superficie degli oggetti. Questa soluzione presenta il vantaggio di essere durevole nel tempo, semplice da applicare e non dannosa per l’ambiente circostante. Per la conservazione del bronzo, costituente oggetti pregiati, si è testata l’efficacia di inibitori di corrosione green, non pericolosi per la salute dell’uomo.
Non meno importante, è stato messo in luce il tema della sorveglianza del sito e della sicurezza dei reperti nei confronti di tentativi di furto e danneggiamento: attraverso il posizionamento di idrofoni, è possibile rilevare la presenza di persone non autorizzate nel sito grazie all’emissione di un allarme anti-intrusione alle autorità competenti. E’ possibile contenere i costi e contrastare gli accessi non autorizzati, un problema largamente diffuso in ambito archeologico.
Il museo subacqueo, infine, è completamente sostenibile dal punto di vista energetico. Esso è dotato, infatti, di pannelli fotovoltaici e di sistemi di sfruttamento del moto ondoso in grado di stoccare energia elettrica, il tutto in un “corpo” flottante che richiede il minimo della manutenzione.

Sposo ci ripensa, rissa nella Cattedrale Palermo prima del "si'"

Lo sposo all'ultimo momento ci ripensa, dice di non volere piu' impalmare la fidanzata e scoppia un parapiglia in Cattedrale a Palermo, dove i parenti della ragazza si sono scagliati contro il 'renitente' e i suoi familiari. E' intervenuta la polizia per sedare la rissa e gli agenti hanno faticato a riportare la calma tra i due gruppi. Il sacerdote che era pronto a celebrare le nozze, placato il tumulto, ha avvicinato i nubendi e ha verificato la loro effettiva volonta' di unirsi in matrimonio. Il colloquio con il sacerdote ha dissipato i dubbi manifestati dallo sposo poco prima del fatidico si', e alla fine la coppia si e' avvicinata all'altare per la celebrazione delle nozze, davanti al parentado visibilmente sconcertato dall'episodio. (AGI) .

Porto Salvo 2012: Altro breve filmato della processione

Processione di Porto Salvo 2012: Un piccolo assolo della Banda S. Bartolomeo

Incontro tra il Comitato Consultivo Aziendale e il Commissario Straordinario dell’ASP Messina: favorevole il parere sul Piano di Programmazione Aziendale


COMUNICATO
È stato più che positivo l’esito del primo incontro tra il Commissario Straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, dott. Manlio Magistri, e i componenti del Comitato Consultivo Aziendale dell’ASP, svoltosi ieri nei locali della Direzione Generale.
La riunione si è conclusa infatti con la soddisfazione di tutti partecipanti, una volta raggiunto l’accordo sui diversi punti inseriti nell’ordine del giorno. Il Piano di Programmazione Aziendale, innanzitutto, che ha ricevuto parere favorevole all’unanimità da parte del CCA che, in merito, ha chiesto di poter svolgere una funzione di vigilanza. «Si ritiene che il PPA possa rappresentare, per quanto riguarda i bisogni e le aspettative dei cittadini/utenti/pazienti, un punto di partenza di grande rilievo», ha affermato il Comitato.
Nel corso del confronto, si è discusso poi anche della possibilità di individuare un punto d’ascolto in ogni presidio ospedaliero dell’Azienda e dell’opportunità di rendere accessibili al Comitato tutti gli atti istruttori relativi al noto problema ambientale ricadente nell’area di Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto.
Ultima richiesta da parte dell’organo di supporto aziendale, – al quale, tra l’altro, sono stati concessi i locali dell’ex Ospedalità Pubblica (attuale Ospedalità Privata) di Via La Farina per svolgere le proprie attività – quella di emettere parere consultivo preventivo, come previsto dalla legge, sugli atti in attesa di essere emanati.
All’incontro, hanno preso parte, oltre al Commissario Straordinario, dott. Manlio Magistri, il Direttore Sanitario dell’ASP Messina, dott. Santo Conti, la dott. Patrizia Napoli, Coordinatore Sanitario Territoriale dell’Azienda, il vicepresidente del Comitato Consultivo Aziendale, dott. Leone Fabio, e i rappresentanti di Coordinamento H, Associazione Movimento Azzurro, AMDAS Fidas, Cittadinanzattiva Sicilia onlus, ONMIC Messina, AIC Associazione Italiana Celiachia, Associazione Senza Barriere, Aned, Collegio IPASVI, Associazione Umanesimo e Solidarietà onlus, Associazione Città Solidale.

Il Filmato dell'operazione GOTHA III condotta dai carabinieri

SPENDING REVIEW: SINDACI A ROMA CONTRO I TAGLI, BASTA UMILIAZIONI

(AGENPARL) - Roma, 24 lug - Sono un centinaio i sindaci raccolti a Piazza Santa'Andrea della Valle, a Roma, a due passi dal Senato, giunti da ogni parte d'Italia per dire no ai tagli previsti dal decreto sulla spending review. C'è il sindaco di Roma Gianni Alemanno, c'è Piero Fassino, primo cittadino di Torino, ci sono i sindaci di Venezia, Varese, Cagliari, ma soprattutto tanti piccoli comuni che rischiano il default.
"Quelli previsti dal governo sono tagli sbagliati nel metodo e nel merito - dice  il presidente dell'Anci e sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio -, non si possono fare medie, bisogna colpire dove davvero ci sono sprechi". "Questo - attacca il presidente dell'Associazione nazionale dei comuni parlando ancora dei tagli - è un processo sommario senza capi d'accusa. Siamo un pezzo della Repubblica e non ci sentiamo gerarchicamente sottomessi a questi provvedimenti".
Nel mirino degli enti locali, oltre al decreto sulla spending review - che prevede tagli ai Comuni pari a 500milioni di euro - c'è anche il famigerato Patto di Stabilità: "In autunno - avverte Delrio - ci sarà la battaglia definitiva: i soldi in meno previsti dalla spending review impediranno il rispetto del Patto, sarà impossibile fare investimenti". E dal sindaco di Varese arriva addirittura la provocazione di "sforare tutti insieme i vincoli".
Una delegazione dell'Anci è stata ricevuta dal Presidente Schifani in Senato, dove è in esame il decreto sui tagli alla spesa pubblica.

Messina: Arrestate 15 persone, tra cui 1 donna, per associazione mafiosa, estor-sione, omicidio, intestazione fittizia di beni ed altri delitti aggravati dalle finalità mafiose. Sequestrati beni per un valore complessivo di 15 milioni di euro.


Nella mattinata odierna, in diverse località della provincia di Messina, i carabinieri del R.O.S. e del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del locale Tribunale, dott. Massimiliano MICALI, su richiesta del Procuratore Distrettuale Antimafia, dott. Guido LO FORTE, e dei sostituti della D.D.A., nei confronti di 15 persone indagate, a vario titolo, per associazione mafiosa, estorsione, omicidio, intestazione fittizia di beni ed altri delitti aggravati dalle finalità mafiose. Contestualmente, sono stati sottoposti a sequestro preventivo, beni per un valore complessivo stimato in oltre quindici milioni di euro.
I provvedimenti scaturiscono dalla prolungata attività condotta dal Raggruppamento Operativo Speciale in direzione dei sodalizi mafiosi attivi lungo la costa tirrenica della provincia, articolatasi negli ultimi anni in ripetuti interventi repressivi che hanno colpito gli esponenti della famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto e delle sue diramazioni territoriali. L’ultima tranche dell’indagine “Gotha” si era conclusa nel giugno 2011 con l’arresto di 18 indagati per associazione mafiosa, omicidi, estorsioni, porto e detenzione abusiva d’arma da fuoco, intestazione fittizia di beni ed altri delitti, tutti aggravati dalle finalità mafiose. 
L’indagine “Gotha III” ha ulteriormente circostanziato l’assetto organizzativo ed i plurimi interessi illeciti della famiglia mafiosa barcellonese, sodalizio operante nella provincia di Messina, giudiziariamente già riconosciuto in primo e secondo grado nel processo c.d. “Mare Nostrum” fino al 1994, poi colpito dagli esiti dei procedimenti Icaro, Eris, Vivaio e Torrente, frutto delle attività investigative del R.O.S..
Le attività d’indagine sviluppate dal R.O.S., le convergenti dichiarazioni rese da più collaboratori di giustizia[1] e le ammissioni di alcuni imprenditori edili recentemente raggiunti da provvedimenti di sequestro del patrimonio ritenuto, dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Messina, frutto dell’attività illecita del menzionato sodalizio criminale, hanno permesso di definire altri episodi estorsivi finalizzati al controllo di appalti pubblici e di attività economiche nella provincia di Messina attribuibili alla responsabilità di RAO Giovanni, cl. ’61, ISGRO’ Giuseppe, cl. ’65, TRIFIRO’ Carmelo Salvatore, cl. ’72, RUGGERI Giuseppe, cl. 65 e CAMPANINO Salvatore, cl. ‘64.
Tale attività illecita era stata in passato già oggetto dell’indagine “Omega” condotta dal R.O.S. che, nell’anno 2003, aveva permesso l’adozione di un provvedimento cautelare personale nei confronti di alcuni soggetti attualmente indagati nell’indagine “Gotha III”, ritenuti organici e componenti della “cupola” mafiosa barcellonese. 
Con l’odierna indagine è stata fatta luce anche su altri interessanti aspetti dell’associazione criminale barcellonese, documentandone le dinamiche criminali per un consistente arco temporale.
Tra gli aspetti di maggiore rilevanza figura il triplice omicidio di RAIMONDI Sergio, MARTINO Giuseppe e GERACI Giuseppe, commesso a Barcellona Pozzo di Gotto nella notte fra il 3 ed il 4 settembre 1993, per il quale erano stati assolti con sentenza definitiva i noti esponenti mafiosi barcellonesi D’AMICO Carmelo e MICALE Salvatore. I nuovi riscontri info-investigativi raccolti, hanno consentito di fare piena e definitiva luce su quella oscura vicenda e di ritenere gravemente indiziato anche il barcellonese CALDERONE Antonino, all’epoca dei fatti datosi a preventiva latitanza ed in seguito tratto in arresto dal Raggruppamento, nell’ambito dell’indagine Pozzo, per altre vicende connesse alla sua appartenenza al sodalizio.
Le risultanze delle attività tecniche e dinamiche sviluppate dal ROS hanno altresì consentito di dimostrare – stando alle conclusioni del provvedimento del GIP - l’appartenenza alla mafia del noto avvocato barcellonese CATTAFI Rosario Pio. Sono state infatti meticolosamente riscontrate le dichiarazioni rese da alcuni recenti ed importanti collaboratori di giustizia della mafia barcellonese e catanese[2], i quali hanno indicato il CATTAFI come soggetto apicale dell’organizzazione barcellonese e collettore fiduciario dei proventi illeciti conseguiti dai membri apicali e storici delle due citate organizzazioni mafiose.
Tale patrimonio info-investigativo ha dato riscontro alle propalazioni di altri numerosi soggetti che nel passato avevano descritto l’odierno indagato come organicamente inserito nella famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto ed intraneo alla famiglia mafiosa catanese di Cosa Nostra riconducibile a SANTAPAOLA Benedetto.
E’ stata fatta luce, inoltre, sull’evoluzione delle dinamiche criminali interne della famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto anche nel periodo immediatamente successivo all’arresto in provincia di Palermo di PROVENZANO Bernardo, quando LO PICCOLO Salvatore e Sandro, rispettivamente padre e figlio, avevano cercato di realizzare un riassetto generale di Cosa Nostra palermitana e delle sue diramazioni provinciali.
A tal proposito le indagini, hanno permesso di appurare che la famiglia mafiosa barcellonese, nonché quella dei tortoriciani riconducibile, all’epoca, a BONTEMPO SCAVO Sebastiano, cl. ’52, sono state rappresentate – fino al momento del suo arresto - dal referente provinciale di Cosa Nostra CALABRESE Tindaro, ritualmente affiliato dai menzionati LO PICCOLO, in deroga all’assetto preesistente che ha storicamente visto interloquire i rappresentanti dei sodalizi mafiosi messinesi con Cosa Nostra tramite la famiglia SANTAPAOLA di Catania o tramite il mandamento mafioso di San Mauro Castelverde per mezzo del defunto rappresentante mistrettese RAMPULLA Sebastiano.
Il CALABRESE ha quindi continuato a reggere l’articolazione criminale dei mazzarroti del sodalizio barcellonese controllando le attività criminali nell’ambito del proprio territorio (ed a tal proposito sono state documentate le infiltrazioni nel Comune di Mazzarrà Sant’Andrea presso il quale ha prestato servizio il tecnico comunale RAVIDA’ Roberto, anch’egli tratto in arresto) ed ha rappresentato un punto di riferimento per Cosa Nostra nella Provincia di Messina.
In tale ottica è stata documentata la vicenda della latitanza a Capo d’Orlando (ME) di PULIZZI Gaspare, uomo di fiducia della famiglia dei LO PICCOLO nonché reggente della famiglia mafiosa di Carini (PA).
Risulta dalle indagini che costui sia stato ospitato per alcuni giorni del mese di luglio del 2007 nella citata località turistica con il pieno appoggio e la copertura logistica del CALABRESE Tindaro, individuata tramite il noto imprenditore BONTEMPO Giovanni, anche quest’ultimo tratto in arresto con l’odierna misura cautelare. Il BONTEMPO, oltre a fornire appoggio per conto di Cosa Nostra, ha operato imprenditorialmente in sinergia con il sodalizio mafioso barcellonese e con quello tortoriciano mettendo a disposizione la propria attività professionale al servizio della criminalità organizzata durante il periodo della reggenza del CALABRESE Tindaro ed in epoca successiva, anche grazie all’intervento di MARINO Tindaro, altro imprenditore già tratto in arresto nel giugno del 2011 con l’operazione Pozzo II del R.O.S. Per tali ragioni il BONTEMPO è stato raggiunto altresì da una misura cautelare di tipo patrimoniale che ha interessato buona parte degli illeciti profitti accumulati nel corso degli anni grazie alla mafia ed alle connivenze di alcuni importanti funzionari di banca, tra i quali D’ARGENIO Sergio della Banca Popolare di Lodi, anch’egli arrestato.
Contestualmente, la misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina Dott. Massimiliano MICALI ha riguardato anche GIAMBO’ Carmelo, noto esponente mafioso già tratto in arresto con l’operazione Gotha in quanto ritenuto responsabile dell’omicidio di BALLARINO Antonio (i cui resti erano stati rinvenuti sepolti in località Piano Gorne del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea), PERDICHIZZI Giusi Lina, coniugata col citato GIAMBO’, nonché TRIOLO Giuseppe, ritenuti responsabili di intestazione fittizia dei beni finalizzata all’elusione della normativa antimafia e per questo raggiunti da contestuale provvedimento di sequestro del patrimonio mobiliare ed immobiliare.
Dopo le operazioni Batana”, “Montagna”, “Vivaio”, “Pozzo”, “TORRENTE” e “GOTHAche avevano già duramente colpito Cosa Nostra messinese, l’odierno intervento depotenzia ulteriormente la struttura mafiosa indagata, da anni ai vertici del panorama delinquenziale dell’area tirrenica.


[1] Tra i quali, Carmelo BISOGNANO e Santo GULLO, organicamente inseriti nella famiglia mafiosa barcellonese, Teresa TRUSCELLO, destinataria di una misura cautelare personale e reale, emessa nell’ambito dell’indagine “Torrente” del R.O.S. ed Alfio Giuseppe CASTRO, già imputato e condannato nell’ambito del processo scaturito dall’indagine “Vivaio”, poiché ritenuto il referente mafioso per la provincia di Messina per conto di cosa nostra catanese.
[2] I già citati Carmelo BISOGNANO e Alfio Giuseppe CASTRO; e, da ultimo, Umberto DI FAZIO e Eugenio STURIALE, storici componenti della famiglia Santapaola di Cosa nostra catanese.

Lorenzo Biviano torna a casa. Ritrovato a Messina dalla polizia ferroviaria

Ore di angoscia tra i familiari e gli amici di Lorenzo Biviano, 22 anni il ragazzo di cui non si avevano più notizie da domenica mattina alle 4.00, Finalmente, stanotte, dopo lunghe ricerche da parte di moltissimi abitanti di Lipari, Vulcano e non, una telefonata della Polizia Ferroviaria annuncia il ritrovamento di Lorenzo presso la stazione di Messina. Il padre ed il fratello Angelo si sono recati subito sul posto e lo hanno riportato a casa dove si trova in condizioni fisiche buone.
I familiari ringraziano tutti coloro che si sono messi a disposizione per le ricerche.  

Accadde lo scorso anno

Vi riproponiamo un articolo pubblicato lo scorso anno, nello stesso giorno

Milazzo: Porto nel caos, turisti esasperati. I due terminal ancora chiusi. Mancata sinergia tra Authority e Comune

(Gazzetta del sud) Turisti trattati alla stregua di ospiti indesiderati, disservizi, disorganizzazione, grandi lavori per costruzioni di pontili che cominciano proprio in piena estate, navi di linea per le Eolie che approdano su banchine diverse con gravi disagi, mancanza di adeguati servizi e assenza di pensiline per chi deve sostare in attesa di imbarco o deve raggiungere la stazione ferroviaria. Qesto è il porto di Milazzo, in un fine luglio caratterizzato dal massiccio transito di vacanzieri per le Eolie con strade intasate e minacce di ritrono di nuovi cumuli di immondizia per le strade (vedi servizio a fianco). Le interviste pubblicate ieri sono eloquenti. Nessuno interviene, certamente assente è l'autorità portuale che com'è stato più volte detto in consiglio comunale, vede Milazzo solo in funzione del grosso movimento di navi cisterna da e per la raffineria, movimento che da solo giustifica l'esistenza della stessa Authority. Ma, altrettanto lo è il sindaco di Milazzo, il quale, per dirne una, tollera che i turisti siano trattati alla stregua di abitanti del terzo mondo, mentre ci sono ben due stazioni marittime (via Rizzo e Acqueviole) che restano chiuse. Pino è, a pieno titolo, componente del comitato portuale, ma è soprattutto primo cittadino di un centro che si dice a vocazione turistica e potrebbe utilizzare i poteri di cui dispone per adottare quelle misure straordinarie che in altre stagioni attuò, come quando si paventava il collegamento con Gioia Tauro. A situazioni ecezionali, rimedi straordinari. Il primo cittadino giusto qualche giorno addietro ha partecipato alla riunione del Comitato portuale, nella quale – ci dicono – ha ratificato una serie di concessioni per aree demaniali, e c'è mancato poco che si vedesse passare sotto il naso una concessione per una delle società private che collegano Milazzo alle Eolie per installare dei gazebo. Perché non chiedeva, in deroga e fino all'espletamento delle gare di appalto, che venissero aperte le due stazioni marittime realizzate dall'autorità portuale, almeno per il periodo di emergenza estivo? E, in ogni caso, quando ha intenzione di affrontare il nodo del traffico in quella zona, della sistemazione dell'area portuale e via dicendo?
Conosciamo le giustificazioni dell'Autorità portuale: dice che vorrebbe ma non può. Vorrebbe aprire le due stazioni marittime ma c'è un cavillo burocratico nell'assegnazione degli appalti con richiesta di parere all'Avvocatura dello Stato. Le ditte che hanno presentato offerta sono state la "Fratelli Catalano" di Reggio Calabria e la Comet di Messina. «È chiaro che ormai per quest'estate non sarà possibile aggiudicare la gara» dice un alto dirigente.
Intanto ci si occupa di altro. Dall'ultima riunione si apprende che per lo specchio d'acqua mamertino, sono state fatte numerose ratifiche. Alla ditta Nania Giuseppe (area di 131 mq per il mantenimento di un chiosco bar con area asservita per la posa di sedie e tavoli nel porto), alla ditta Milioti (area di mq. 1137 per mantenere un manufatto per "la lavorazione di frutta ed ortaggi" ad Acqueviole), alla ditta Cutroneo Domenico (subentro di un'area di 4.400 mq per mantenere attività di varo ed alaggio in località Acqueviole), al Cantiere navale Lussino (rinnovo concessione di mq 7000 per mantenere cantiere navale ad Acqueviole), alla Mecomb srl per il rinnovo della disponibilità di un'area di 560 metri allo scopo di mantenere un impianto di distribuzione carburante al molo di sottoflutto nel porto di Milazzo. E le emergenze? Possono attendere.

Processione di Porto Salvo: La barca con il sindaco e altre autorità

Auguri a...

Gli auguri di oggi sono per  Elvy Lo Schiavo, Arezzi Anna Antonella e Domenico Broccio
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo. L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno.
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo.
L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B. Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno

Angel's Dance: serata di successo a Marina Lunga. Proponiamo alcune foto di Silvia Sarpi

Come già anticipato ieri notevole è stato il riscontro sia dal punto di vista della partecipazione del pubblico, che del gradimento, per lo spettacolo di danza posto in scena domenica sera a Porto Salvo, durante i festeggiamenti per Maria SS.MA di Porto Salvo, dalla scuola di danza Angel's Dance by Cinzia. Uno spettacolo di circa 90 minuti durante i quali si sono esibitio piccolissimi, piccoli, medi, junior e senior. Ottime le performance canore di Laura Lo Ricco e Silvia Lucci. Vi proponiamo alcune delle 50 foto scattate durante la serata da Silvia Sarpi
Ragazza 17enne, con esperienza nel settore, cerca lavoro anche part-time, come baby sitter. Telefonare al 366.50.32.611

Il dissalatore potrebbe fermarsi ai primi di agosto

Il dissalatore di Lipari- così come quello di Ustica- potrebbero fermarsi nei primi giorni di agosto, in piena stagione estiva. La Regione non avrebbe pagato la società Di Vincenzo che gestisce i due dissalatori e il presidente Elio Collovà ha "messo in guardia" le amministrazioni di Lipari e Ustica: ” A causa del mancato pagamento- si legge in una nota- la nostra società si trova nella condizione di non potere pagare il gasolio necessario al funzionamento degli impianti. Ne consegue che con le scorte disponibili nei dissalatori di Ustica e Lipari l’autonomia sarà garantita per 15 giorni dopo i quali i due impianti non potranno più funzionare”.

lunedì 23 luglio 2012

Carabinieri in azione nell’hinterland mamertino e nell’arcipelago eoliano. Un arresto per evasione e 22 persone denunciate a piede libero responsabili di reati vari.


COMUNICATO STAMPA COMANDO PROVINCIALE
Numerosi sono stati nelle ultime 48 ore i servizi espletati per la prevenzione e la repressione dei reati nella giurisdizione di competenza da parte dei Carabinieri della Compagnia di Milazzo e dai reparti dipendenti, che si sono avvalsi anche dell’ausilio dei Carabinieri del N.I.L. (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Messina e dei Carabinieri del N.A.S. (Nucleo Anti Sofisticazione) di Catania, al fine di assicurare sempre migliori standard di sicurezza a cittadini e turisti.
Le pattuglie dei Carabinieri hanno operato attuando diversi servizi per la prevenzione dei reati contro il patrimonio e la persona, e per il contrasto degli illeciti amministrativi inerenti le violazioni al Codice della Strada.
Nel corso dei numerosi posti di controllo attuati nei punti nevralgici della rete viaria dell’hinterland mamertino, i Carabinieri hanno posto particolare attenzione alle località di maggiore aggregazione dei giovani, tra cui, piazze e locali pubblici, ove sono state operate diverse perquisizioni personali e veicolari.
Come detto, nel corso dell’attività, nel Comune di Torregrotta (ME), i Carabinieri hanno arrestato BERTUCCIO Giuseppe, nato a Torregrotta (ME) cl. 1959, pregiudicato, poiché resosi responsabile di evasione. I Carabinieri, infatti, hanno sorpreso il prevenuto in una via del centro abitato, benché sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.
Il particolare servizio di controllo del territorio, nel corso del quale i Carabinieri della Compagnia di Milazzo si sono avvalsi dei reparti speciali del N.I.L. di Messina e dei N.A.S. di Catania che hanno controllato 18 esercizi commerciali, elevando 9 sanzioni amministrative per l’ammontare di 25.000,00 euro circa, ed operando 2 sequestri di prodotti alimentari, ha consentito di segnalare in stato di libertà:
-       un 39enne e una 31enne, entrambi da Rometta Marea (ME), titolari di una ditta edile, per aver consentito che cavi elettrici fossero depositati nel cantiere senza protezione alcuna, per non avere assicurato all’interno del cantiere la viabilità delle persone, per non avere informato gli operai sui rischi sulla sicurezza, per non avere formato i lavoratori per la sicurezza e per non avere consegnato ai lavoratori i dispositivi di protezione individuali;
-       un 63enne, da Stromboli (ME), il quale, in qualità di proprietario e di committente dei lavori, avrebbe eseguito lavori edili in assenza delle prescritte autorizzazioni. Nella circostanza, l’area adibita a cantiere è stata sottoposta a sequestro;
-       un 59enne, un 69enne, un 52enne ed 44enne, tutti da Pace del Mela (ME), per avere realizzato un centro sportivo in un’area a rischio idrogeologico;
-       una 51enne, da Stromboli (ME), la quale, in qualità di titolare di un esercizio commerciale, avrebbe messo in vendita generi alimentari surgelati spacciandoli per freschi;
-       un 38enne ed un 59enne, entrambi da Stromboli (ME), il quale, in qualità di titolare di un esercizio commerciale, avrebbe messo in vendita prodotti alimentari preconfezionati scaduti di validità e privi di etichetta;
-       un 41enne da Malfa (ME), il quale, in qualità di titolare di un esercizio commerciale, avrebbe messo in vendita generi alimentari lavorati senza indicare che il prodotto era congelato all’origine;
-       un 64enne, un 51enne ed un 57enne, tutti da Santa Marina Salina (ME), i quali, in qualità di titolari di un esercizio commerciale, avrebbero eseguito lavori edili in assenza delle prescritte autorizzazioni delle competenti autorità, in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico. Nella circostanza, la struttura è stata sottoposta a sequestro;
-       una 62enne, da Malfa (ME), la quale, in qualità di titolare di esercizio commerciale, avrebbe messo in vendita generi alimentari ittici senza indicare che il prodotto era congelato all’origine;
-       un 53enne, il quale, in qualità di titolare di un deposito alimentare, avrebbe realizzato lavori edili in assenza delle prescritte autorizzazioni rilasciate dalle competenti Autorità, in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico. Nella circostanza, la struttura è stata sottoposta a sequestro;
-       un 33enne, da Santa Marina Salina (ME), il quale, in qualità di titolare di esercizio commerciale, avendo collegato i locali dell’attività commerciale con i locali ad uso privato, avrebbe causato una inadeguatezza dei requisiti strutturali dell’immobile. Inoltre, nel corso delle verifiche, è altresì emerso che l’immobile, adibito ad attività commerciale, era sprovvisto del certificato di agibilità;
-       un 39 enne, da Leni (ME), il quale, in qualità di titolare di un esercizio commerciale avrebbe congelato, conservato e tentato di somministrare prodotti ittici e di pasticceria in cattivo stato di conservazione;
-       un 58enne, da Santa Marina Salina (ME), per avere fatto superare il limite massimo di durata dell’orario di lavoro ai propri dipendenti e per non aver rispettato il diritto del lavoratore al riposo giornaliero.
Nel corso dell’attività di prevenzione e repressione effettuata, i Carabinieri hanno identificato 164 persone, elevato 45 contravvenzioni al C.d.S. per l’ammontare di 7.000,00 euro, e sequestrato 4 veicoli.

Nel medesimo contesto operativo, nel corso di mirati servizi per la prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti, i Carabinieri hanno denunciato:
-       un 24enne, da Santa Marina Salina (ME), perché trovato in possesso di 7 grammi circa di sostanza stupefacente del tipo “hashish”;
-       un 19enne, da Spadafora (ME), perché trovato in possesso di 5 grammi circa di sostanza stupefacente del tipo “marijuana” e di alcune piantine di canapa indiana;
Inoltre, nel Comune di Leni (ME), i Carabinieri hanno segnalato alla Prefettura di Messina quale assuntore di sostanze stupefacenti, un 42enne perché trovato in possesso di 3 grammi circa di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”.

Con l’impiego congiunto delle Motovedette di stanza a Milazzo e sull’Isola di Lipari, gli equipaggi delle unità navali dell’Arma hanno controllato 91 unità da diporto o da pesca, 2 furgoni adibiti al trasporto di merci alimentari, elevando 7 sanzioni amministrative per un valore complessivo di euro 20.000 circa, e sequestrando 3 reti da imbrocco e nasse calate in zone vietate.

Maria SS.MA di Porto Salvo: Elenco Premi e vincitori

Il Comitato Maria SS.MA di Porto Salvo, presieduto da Franco Giunta, rende noti i vincitori dei premi messi in palio con l'acquisto dei biglietti. L'estrazione è avvenuta ieri sera sul palco, prima dei giochi d'artificio, ed è stato effettuato dalla piccola Laura Zaia


Sorteggio del 22 Luglio 2012
Parrocchia Maria SS.ma di Porto Salvo 
Festa 20/21/22 Luglio 2012 
Elenco premi 
1° premio: Statua della Madonna offerta da Mons. Gaetano Sardella - biglietto vincente n. 21H ;
2° premio: Televisore 32 pollici LCD HD offerto dal Comitato - biglietto vincente 98F ;
3° premio : Collana Guess offerta dalla Gioielleria Dario Subba - biglietto vincente 72A;
4° premio: Occhiali da sole D&G 723 S offerti da Ottica Sottile - biglietto vincente 49C ;
5 premio: Telefono Cellulare Nokia 100 - BLK offerto dal Comitato - biglietto vincente 39H

Petizione pro-referendum

C/A Direttori con preghiera di pubblicazione
Care amiche e cari amici concittadini,
credo sia un'occasione importante, tanta gente è già andata ed ha firmato, altri non hanno avuto l'opportunità per svariati motivi, questa è una grossissima occasione, potrebbe essere la volta buona, mancano ancora 200.000 firme, se ognuno di noi, fosse una piccola goccia potrebbe fare il mare. Come?
con due piccoli passi:
1) collegatevi al sito internet:  http://www.petizionepubblica.it/PeticaoVer.aspx?pi=P2011N6236;
2) firmate e sottoscrivete la petizione.
La raccolta firme si concluderà il 26 luglio 2012 (termine per la presentazione al Comitato promotore 31/07/2012).
Proviamoci!!! insieme possiamo contribuire a fare acqua pulita, per non restare incantati da  sirene  che cantano false promesse e vedere intanto il nostro paese morire di sete d'acqua pulita.
Un abbraccio a tutti
Alberto Biviano

Cercasi giovane liparese....scomparso da domenica

C'è apprensione a Lipari tra i genitori e gli amici per Lorenzo Biviano,22 anni, del quale non si hanno più notizie. L'ultima volta è stato visto domenica mattina alle 04:00 circa a Vulcano.... Chiunque era con lui o chi lo ha visto in questi giorni dia notizie alla famiglia o contatti il nostro 339.57.98.235

Ore 18 e 30 di oggi: Arcobaleno a Canneto




Nell'incantevole scenario di Canneto (Lipari) Residence Oltremare e Hotel "La Zagara"

Ubicato a Canneto(Lipari), nella più famosa zona balneare dell'isola, ad appena 150 metri dal mare, l'incantevole Residence Oltremare mette a disposizione della clientela appartamenti con angolo cottura e una splendida vista sulla baia.
L'Oltremare Residence Hotel sorge a 300 metri dal centro dell'isola, dai trasporti pubblici e dal porto turistico. Nelle immediatezze troverete spiagge libere
L'Oltremare Residence è un tipico edificio in pomice bianca, dotato di arredi tradizionali, design moderno e decorazioni realizzate da artigiani del luogo
Ogni alloggio è dotato angolo cottura completamente attrezzato, ampi balconi o terrazzi arredati che si affacciano sulla costa e sull'incantevole baia della frazione
Il parcheggio privato in omaggio vi fornisce l'accesso diretto alla struttura.
Per informazioni e/o prenotazioni 090.98.80.567 / fax 090. 9811.269
Visita il nostro sito www.oltremare.info    
mail oltremare@oltremare.info



Sempre a Canneto siamo in grado di accogliere i nostri ospiti nell' hotel "La Zagara" ,struttura di nuova costruzione ubicata nella rinomata baia della frazione, ovvero la principale zona balneare dell’isola di Lipari. 
"La Zagara" vanta una posizione di pregio…. si trova infatti nel cuore cittadino ma, nello stesso tempo, sovrasta il centro abitato.
L’hotel sembra proiettarsi sul mare e "regala" allo sguardo degli ospiti una vista
da sogno; lo stupendo scenario delle isole di Panarea e Stromboli che si specchiano nell’acqua cristalline. Inoltre, di notte è possibile scorgere lo spettacolo delle eruzioni vulcaniche dello Stromboli che squarciano ed illuminano il cielo notturno.
"La Zagara Hotel"
è armoniosamente inserita in un giardino con vegetazione mediterranea, con alberi di arancio e limoni che regalano una fragranza fresca e profumata che avvolge tutti gli ambienti.
Dispone di un’ampia sala per ricevimenti con annesso angolo bar, terrazza esterna dove viene servita la colazione, solarium vista mare.

Per informazioni e /o prenotazioni 090.9811064  fax 090.9811269
Visita il nostro sito www.lazagara.eu    
mail: info@lazagara.eu

Angel's Dance: Anche a Porto Salvo è stato un successo

Notevole riscontro sia dal punto di vista della partecipazione del pubblico, che del gradimento, per lo spettacolo di danza posto in scena ieri sera a Porto Salvo, durante i festeggiamenti per Maria SS.MA di Porto Salvo, dalla scuola di danza Angel's Dance by Cinzia.
Nonostante le difficoltà create da una situazione meteo alquanto incerta piccolissimi, piccoli, medi, junior e senior hanno dato vita ad uno spettacolo di circa 90 minuti.
Non appena possibile (considerando le tante notizie di cronaca) vi proporremo qualcuna delle circa 50 foto scattate dalla nostra fotografa Silvia Sarpi

Presentato a Lipari il libro di La Greca su Curzio Malaparte. Alcune foto della serata


I beagle lasciano Green Hill: la procura firma il decreto di custodia

Si apre una settimana cruciale per l'inchiesta su Green Hill. L'aspetto giudiziario più atteso dal mondo animalista riguarda l'operazione di trasferimento dei circa 2.500 beagle ospitati nell'allevamento di Montichiari posto sotto sequestro da mercoledì scorso. Se non ci saranno intoppi di natura logistica o legale, la partenza a piccoli gruppi dei cani potrebbe scattare già da stamattina. I segugi saranno affidati a un network di centri di accoglienza gestiti da associazioni animaliste. Il luogo sarà scelto sulla scorta dell'età e delle condizioni psicofisiche degli animali. Ci sono infatti cani che, come le fattrici, non hanno mai visto l'aria aperta da quando sono nate. Per loro, il reinserimento in un ambiente diverso da quello delle gabbie di Green Hill dovrà essere graduale per non provocare shock. Ancora più delicata la situazione di circa 250 esemplari che, stando ai primi riscontri dei veterinari incaricati dalla procura degli accertamenti, sarebbero vittime di una sorta di deprivazione sensoriale, forse di natura olfattiva, dovuta al mancato contatto con l'uomo e con il mondo esterno. Diversa la situazione per i cuccioli, che possono essere affidati senza molti problemi. Svuotato l'allevamento, verranno meno anche le ragioni probatorie che hanno fatto scattare il sequestro. Una circostanza che, per usare un gioco di parole, «svuoterebbe» di contenuti giuridici anche la richiesta di dissequestro che la Green Hill avanzerà nelle prossime ore. Sul fronte dell'indagine, l'attenzione dei magistrati si concentra su tre aspetti: i 400 cani «fantasma», privi di microchip o tatuaggio scoperti nella struttura, e le cento carcasse custodite nelle celle frigorifere. Animali che gli inquirenti sospettano siano stati abbattuti solo perchè non conformi agli standard imposti dai laboratori di ricerca. L'azienda avrebbe insomma ritenuto più economico praticare l'eutanasia che curare un cane non «piazzabile» sul mercato. Da qui l'ipotesi di reato di uccisione di cani senza motivo all'esame dei magistrati. Altra circostanza che potrebbe appesantire la già delicata posizione degli indagati (veterinario aziendale, direttore e presidente di Green Hill), è il presunto tentativo di inquinare le prove modificando i registri informatici della società, avvenuto da un server remoto statunitense proprio mentre il perito della procura stava sequestrando i pc dell'allevamento.R.PR. "
Fonte (Bresciaoggi.it)

Progetto per disabili "Tutti in acqua". E' accaduto ieri in occasione della Processione di ieri

Una bella iniziativa è stata realizzata ieri in occasione della processione a mare in onore di Maria SS. Di Porto Salvo, su iniziativa delle associazioni ”Frammenti di Sole” e “Valentino uno di Noi”, grazie alla preziosa e disinteressata collaborazione di Maurizio Sciacchitano del Gruppo di Navigazione Regina, sono stati caricati sulla barca ammiraglia 150 tra disabili soci e loro familiari e amici, per molti dei nostri giovani meno fortunati è stata la prima volta in assoluto in processione a mare e per qualcuno la prima in barca.
E’ stata un’esperienza meravigliosa per i bambini e per le loro famiglie che hanno creato un momento di forte e festosa condivisione con gli altri ospiti della barca trascinati dal loro entusiasmo, alla discesa dal mezzo il sorriso era scandito nel viso di tutti grandi e piccoli.
È inutile sottolineare la soddisfazione delle due associazioni, presenti in barca con numerosi loro esponenti. Un ringraziamento particolare va a Arianna Torcivia (frammenti di Sole) ed Enzo Donato (Valentino Uno di Noi) hanno avuto il merito di ideare la manifestazione raccogliendo la immediata collaborazione del direttivo delle due associazioni eoliane, alle quali sono bastati due giorni per realizzare il tutto. Ma le due associazioni sentono di ringraziare di cuore Maurizio Sciacchitano, la moglie Valeria e tutto l’equipaggio della “Regina dei Mari” in quanto senza la loro immediata e generosa adesione non si sarebbe potuto realizzare nulla.
L’iniziativa si inserisce in un progetto che le due associazioni stanno portando avanti insieme dal titolo “Tutti in acqua” che da un paio di mesi ha fatto scoprire a diversi bambini ed adulti disabili un diverso rapporto con il mare, trasportati in barca a vela e coinvolti a svolgere semplici mansioni di bordo, il progetto andrà avanti fino alla fine dell’estate ed il quartier generale per chiedere informazioni è presso il lido “Caicco” ubicato sulla spiaggia in località Unci di Canneto.
Ormai acclarata come valida terapia riabilitativa, quella del contatto con il mare regala ai ragazzi disabili momenti indimenticabili e di forte intensità emotiva che generano influssi positivi nella loro psiche oltre al fatto che muovendosi volentieri in un ambiente instabile svolgono involontari esercizi di coordinazione e lateralità.

il video potete scaricare dal profilo fb di salvatore naso

Circomare. Comunicato sulle operazioni


Comunicato Stampa
Una complessa operazione di soccorso e’ stata brillantemente portata a termine dagli uomini della Guardia Costiera di Lipari.
Nella mattinata odierna la sala operativa dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, veniva informata tramite vhf da un’imbarcazione a vela denominata “LADY LAUREN” con 7 persone a bordo, tra cui 2 bambini di due e cinque anni, che si trovava in difficolta’ nel tratto di mare antistante l’isola di Lipari.
L’ imbarcazione presentava un avaria al motore e quindi era impossibilitata ad allontanarsi dalla costa, ormai vicina.
 Immediatamente , dalla Sala Operativa,  scattavano i soccorsi, coordinati dal Comandante T.V. (CP) Cosimo BONACCORSO e dai Sc. 2^ cl Np FRANCESCO NIGRO e Sc. 3^ Np LUCA D’ANNA.
Si disponeva sul punto della segnalazione, l’invio del dipendente battello pneumatico GC A05.
Nonostante le condimeteo avverse presenti in zona (che avevano costretto tutte le imbarcazioni che sostavano presso i pontili galleggianti e nel porticciolo di Marina Corta, a rifugiarsi all’interno del Porto rifugio di Pignataro),l’equipaggio  S.A.R. composto dal (Sc. 2^ Np DANIELE DI PIETRO, Sc. 2^ Np PAOLO NIGRELLI e Sottocapo GIOVANNI TIRRITO) comandato dal Maresciallo DOMENICO ROSI, riusciva in breve tempo, a trasbordare la famiglia, evidentemente impaurita, e a trasportarli a terra.
 Fortunatamente i quattro componenti della stessa, venivano recuperati e successivamente sbarcati, in buone condizioni di salute, nel porto di Pignataro dove, comunque, venivano condotti dal personale del Circomare, nel frattempo giunto in porto, all’interno della caserma della Guardia Costiera per una prima assistenza.
Nella mattinata, venivano effettuate altre tre operazioni di soccorso e assistenza ad imbarcazioni in difficoltà, tutte risoltesi nel migliore dei modi.
Lipari, 23 Luglio 2012

Canneto..... dopo la tempesta

Foto scattate stamani intorno alle undici a Canneto.

Cade cornicione in pieno centro a Lipari. Nessun ferito. Intervengono i vigili del fuoco

Un crollo di cornicione si è verificato oggi, intorno alle 13, sulla via Maurolico di Lipari. Il cornicione è caduto dalla struttura del dottor Mariano Bruno. Una struttura adibita nel tempo ad attività ricettiva. Per fortuna non si trovava a transitare alcun passante.
 Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco (capo Salvatore Accardo) che hanno chiuso l'arteria stradale (il tempo necessario per l'interventi), hanno fatto cadere quella parte di cornicione ancora pericolante ed effettuato verifiche su altre potenziali situazioni a rischio. Presente anche la polizia municipale

Porto Pignataro stracolmo di barche con la nave che fa spola in attesa di attraccare

Barche "rifugiate a Valle Muria/ Quattrocchi