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martedì 24 luglio 2012

Accadde lo scorso anno

Vi riproponiamo un articolo pubblicato lo scorso anno, nello stesso giorno

Milazzo: Porto nel caos, turisti esasperati. I due terminal ancora chiusi. Mancata sinergia tra Authority e Comune

(Gazzetta del sud) Turisti trattati alla stregua di ospiti indesiderati, disservizi, disorganizzazione, grandi lavori per costruzioni di pontili che cominciano proprio in piena estate, navi di linea per le Eolie che approdano su banchine diverse con gravi disagi, mancanza di adeguati servizi e assenza di pensiline per chi deve sostare in attesa di imbarco o deve raggiungere la stazione ferroviaria. Qesto è il porto di Milazzo, in un fine luglio caratterizzato dal massiccio transito di vacanzieri per le Eolie con strade intasate e minacce di ritrono di nuovi cumuli di immondizia per le strade (vedi servizio a fianco). Le interviste pubblicate ieri sono eloquenti. Nessuno interviene, certamente assente è l'autorità portuale che com'è stato più volte detto in consiglio comunale, vede Milazzo solo in funzione del grosso movimento di navi cisterna da e per la raffineria, movimento che da solo giustifica l'esistenza della stessa Authority. Ma, altrettanto lo è il sindaco di Milazzo, il quale, per dirne una, tollera che i turisti siano trattati alla stregua di abitanti del terzo mondo, mentre ci sono ben due stazioni marittime (via Rizzo e Acqueviole) che restano chiuse. Pino è, a pieno titolo, componente del comitato portuale, ma è soprattutto primo cittadino di un centro che si dice a vocazione turistica e potrebbe utilizzare i poteri di cui dispone per adottare quelle misure straordinarie che in altre stagioni attuò, come quando si paventava il collegamento con Gioia Tauro. A situazioni ecezionali, rimedi straordinari. Il primo cittadino giusto qualche giorno addietro ha partecipato alla riunione del Comitato portuale, nella quale – ci dicono – ha ratificato una serie di concessioni per aree demaniali, e c'è mancato poco che si vedesse passare sotto il naso una concessione per una delle società private che collegano Milazzo alle Eolie per installare dei gazebo. Perché non chiedeva, in deroga e fino all'espletamento delle gare di appalto, che venissero aperte le due stazioni marittime realizzate dall'autorità portuale, almeno per il periodo di emergenza estivo? E, in ogni caso, quando ha intenzione di affrontare il nodo del traffico in quella zona, della sistemazione dell'area portuale e via dicendo?
Conosciamo le giustificazioni dell'Autorità portuale: dice che vorrebbe ma non può. Vorrebbe aprire le due stazioni marittime ma c'è un cavillo burocratico nell'assegnazione degli appalti con richiesta di parere all'Avvocatura dello Stato. Le ditte che hanno presentato offerta sono state la "Fratelli Catalano" di Reggio Calabria e la Comet di Messina. «È chiaro che ormai per quest'estate non sarà possibile aggiudicare la gara» dice un alto dirigente.
Intanto ci si occupa di altro. Dall'ultima riunione si apprende che per lo specchio d'acqua mamertino, sono state fatte numerose ratifiche. Alla ditta Nania Giuseppe (area di 131 mq per il mantenimento di un chiosco bar con area asservita per la posa di sedie e tavoli nel porto), alla ditta Milioti (area di mq. 1137 per mantenere un manufatto per "la lavorazione di frutta ed ortaggi" ad Acqueviole), alla ditta Cutroneo Domenico (subentro di un'area di 4.400 mq per mantenere attività di varo ed alaggio in località Acqueviole), al Cantiere navale Lussino (rinnovo concessione di mq 7000 per mantenere cantiere navale ad Acqueviole), alla Mecomb srl per il rinnovo della disponibilità di un'area di 560 metri allo scopo di mantenere un impianto di distribuzione carburante al molo di sottoflutto nel porto di Milazzo. E le emergenze? Possono attendere.

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