La privatizzazione della Tirrenia si puo’ fare, ma lasciando in mano pubblica la gestione della ‘continuita’ territoriale’, ovvero la garanzia dei collegamenti con le isole: e’ quanto sostiene l’USCLAC-UNCDIM (Unione dei capitani di lungo corso al comando e dei capitani direttori di macchina) aderente a Federmanager. Secondo l’organizzazione, quindi, non ci sono ostacoli ‘ideologici’ alla privatizzazione della Tirrenia, una volta garantita la ‘continuita’ territoriale’. Posizione, del resto, sottolinea il presidente dell’Unione, Antonino Nobile, in linea con “il percorso individuato dal Ministro Matteoli: scorporo di tutto cio’ che costituisce assicurazione della continuita’ territoriale dello Stato, dal resto dei servizi gestiti dal Gruppo Tirrenia di Navigazione.” I servizi di primario interesse pubblico, spiegano all’Unione, possono essere derogati dal processo di privatizzazione, cosi’ come stabilito dal Trattato di Amsterdam, nella parte in cui la normativa “riconosce le sofferenze e gli svantaggi provocati dalla insularita’, quali ostacoli per lo sviluppo socio-economico delle relative popolazioni. Prevede, comunque, la determinazione preventiva dei servizi da assicurare”.
“Fummo i primi, gia’ nel 2008 - prosegue la USCLAC-UNCDIM - a chiedere al riguardo un tavolo di presso l’Assessorato al Turismo e ai Trasporti della Regione Sicilia. Siamo felici nel constatare che la nostra posizione e’ stata fatta propria da piu’ parti in maniera corale. Il ritardo nella proposizione, chiaramente, ha determinato le preoccupazioni e lo stato di incertezza degli ultimi mesi, con riflessi negativi sulle economie delle isole. Non ci siamo mai opposti, invece, in maniera preconcetta alla privatizzazione degli altri collegamenti marittimi del Gruppo Tirrenia di Navigazione. Condividiamo, comunque, l’operato del Governo che, in considerazione della tempesta finanziaria mondiale e delle previsioni di crescita per i prossimi anni, nel ‘decreto anticrisi’ di recente approvazione, ha previsto un finanziamento aggiuntivo di 65 milioni di Euro per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011.
“USCLAC-UNCDIM - conclude Nobile - chiede con forza al Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti una completa aderenza al Trattato di Amsterdam per assicurare la continuita’ territoriale dello Stato poiche’ ipotesi diverse non sarebbero sostenibili ma provocherebbero esclusivamente una decadenza dei servizi, una contrazione dell’occupazione nel settore e nell’indotto oltre a mettere fortemente in crisi le economie delle Isole Minori”.
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venerdì 23 gennaio 2009
Panarea: Lavoratore polacco stroncato da un infarto
Un manovale polacco di 56 anni è stato ritrovato cadavere ieri mattino a Panarea all'interno del locale dove alloggiava. L'allarme era stato lanciato dai compagni di lavoro dell'uomo che non lo avevano visto arrivare sul posto di lavoro.
Da quanto si apprende la causa del decesso dell'uomo, da diversi anni domiciliato a Panarea, sarebbe del tutto naturale. Il sanitario della guardia medica, intervenuto sul posto, dopo il ritrovamento del corpo senza vita dell'uomo, ha addebitato la causa del decesso ad un infarto.
Il corpo del polacco è stato trasferito, in attesa dei familiari o delle determinazioni che questi vorranno assumere circa la sepoltura, all'obitorio del cimitero di Lipari. Nel capoluogo dell'arcipelago la salma è arrivata ieri sera con il traghetto di linea
Da quanto si apprende la causa del decesso dell'uomo, da diversi anni domiciliato a Panarea, sarebbe del tutto naturale. Il sanitario della guardia medica, intervenuto sul posto, dopo il ritrovamento del corpo senza vita dell'uomo, ha addebitato la causa del decesso ad un infarto.
Il corpo del polacco è stato trasferito, in attesa dei familiari o delle determinazioni che questi vorranno assumere circa la sepoltura, all'obitorio del cimitero di Lipari. Nel capoluogo dell'arcipelago la salma è arrivata ieri sera con il traghetto di linea
L'oscura vicenda del "ciclo dell'acqua"
Comunicato stampa
L'oscura vicenda del "ciclo dell'acqua"
(Michele Giacomantonio) Il comunicato della Confindustria che rende nota una delibera del 23 dicembre scorso dell'Autority per la vigilanza dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture riporta in primo piano una vicenda che, malgrado dichiarazioni (mie in diverse occasioni) ed interrogazioni ( del sen. Randazzo, ad esempio), è finora rimasta sempre sottaciuta. Si tratta di una vicenda oscura e inquietante che - se Lipari, la Sicilia e l'Italia fossero un Paese normale - dovrebbe essere oggetto dell'azione ispettiva del Consiglio Comunale e non solo.Il problema è quello della progettazione e realizzazione del ciclo dell'acqua di cui si parla da più di dieci anni e che dovrebbe risolvere, una volta per tutte, il dramma del rifornimento idrico nelle nostre isole. Per questo progetto esistono 32 milioni di euro stanziati dal governo ed esiste una associazione di imprese che si è aggiudicata nel 2000 in una gara regolare la progettazione. Questa ditta inizia la progettazione e, malgrado nel 2001 cambi il Sindaco, tutto procede regolarmente con l'approvazione di vari stadi dei lavori. Fra le altre cose questo progetto prevede di regolarizzare finalmente il problema degli scarichi fognari che attualmente avvengono irregolarmente, di recuperare i reflui creando una seconda rete per l'irrigazione dei campi e dei giardini, di abolire la dipendenza dalle navi che costano allo stato 14 milioni di euro l'anno. Tutto procede regolarmente fino al 2007 quando improvvisamente ed inopinatamente, a progettazione conclusa e dovendosi procedere alla fase esecutiva, il Sindaco come Commissario di governo per l'emergenza da un nuovo incarico - senza gara alcuna - per la progettazione alla Sogesid società mista con la partecipazione del Ministero dell'ambiente. Quali le ragioni? Perchè questo avviene in una pratica coincidenza di tempi con il nuovo stanziamento del Governo nazionale? Non c'è il rischio di dare vita ad un contenzioso che procrastini nel tempo opere così urgenti ed indispensabili per le isole? Ma il Sindaco-Commissario procede senza dubbi alcuni. Ora è giunto l'alto là dell'Autority e c'è effettivamente il rischio che nuovi costi e nuove pendenze si carichino sul nostro Comune a cui i problemi economici e finanziari non mancano. Ma si riuscirà a fare finalmente chiarezza? Esiste ancora una opinione pubblica a Lipari in grado di richiederla?
Michele Giacomantonio
L'oscura vicenda del "ciclo dell'acqua"
(Michele Giacomantonio) Il comunicato della Confindustria che rende nota una delibera del 23 dicembre scorso dell'Autority per la vigilanza dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture riporta in primo piano una vicenda che, malgrado dichiarazioni (mie in diverse occasioni) ed interrogazioni ( del sen. Randazzo, ad esempio), è finora rimasta sempre sottaciuta. Si tratta di una vicenda oscura e inquietante che - se Lipari, la Sicilia e l'Italia fossero un Paese normale - dovrebbe essere oggetto dell'azione ispettiva del Consiglio Comunale e non solo.Il problema è quello della progettazione e realizzazione del ciclo dell'acqua di cui si parla da più di dieci anni e che dovrebbe risolvere, una volta per tutte, il dramma del rifornimento idrico nelle nostre isole. Per questo progetto esistono 32 milioni di euro stanziati dal governo ed esiste una associazione di imprese che si è aggiudicata nel 2000 in una gara regolare la progettazione. Questa ditta inizia la progettazione e, malgrado nel 2001 cambi il Sindaco, tutto procede regolarmente con l'approvazione di vari stadi dei lavori. Fra le altre cose questo progetto prevede di regolarizzare finalmente il problema degli scarichi fognari che attualmente avvengono irregolarmente, di recuperare i reflui creando una seconda rete per l'irrigazione dei campi e dei giardini, di abolire la dipendenza dalle navi che costano allo stato 14 milioni di euro l'anno. Tutto procede regolarmente fino al 2007 quando improvvisamente ed inopinatamente, a progettazione conclusa e dovendosi procedere alla fase esecutiva, il Sindaco come Commissario di governo per l'emergenza da un nuovo incarico - senza gara alcuna - per la progettazione alla Sogesid società mista con la partecipazione del Ministero dell'ambiente. Quali le ragioni? Perchè questo avviene in una pratica coincidenza di tempi con il nuovo stanziamento del Governo nazionale? Non c'è il rischio di dare vita ad un contenzioso che procrastini nel tempo opere così urgenti ed indispensabili per le isole? Ma il Sindaco-Commissario procede senza dubbi alcuni. Ora è giunto l'alto là dell'Autority e c'è effettivamente il rischio che nuovi costi e nuove pendenze si carichino sul nostro Comune a cui i problemi economici e finanziari non mancano. Ma si riuscirà a fare finalmente chiarezza? Esiste ancora una opinione pubblica a Lipari in grado di richiederla?
Michele Giacomantonio
Roux: "La sana ironia non guasta...ma purtroppo il tempo per piangere arriverà presto"
A parte la facile ironia, che nasce, spontanea, dallo stupore di sentire il consigliere Gugliotta parlare in consiglio e dalle basilari considerazioni espresse dal “popolo di Marina Corta” -che mi onoro di frequentare -che lo raccontano quale persona idealmente libera, politicamente mobile e soggetta a particolari dettami di autonomia partitica (M.P.A) nonchè portatore sano di ideali coppoliniani;
Sicuro, per conoscenza diretta, della sua onesta e buona fede ma personalmente dubbioso che non si sia mai lasciato soverchiare da logiche di partito e che le sue scelte siano sempre state scevre da condizionamenti esterni ;
considerato anche che il suo percorso politico - mi si racconta- nasce dalla volontà della marineria locale di appoggiare un proprio candidato che rappresenti, per vissuto, le proprie istanze all’interno del Consiglio, deludendo gli stessi per la personale iniziativa politica dello “sciopero della parola”;
prendo atto che il consigliere Gugliotta, da navigato politico, pur non riconoscendo le colpe dell’amministrazione Bruno -dallo stesso appoggiata- che, tramite scelte scellerate e tempistiche volutamente tardive ha fatto precipitare le eolie in un baratro dal quale difficilmente potrà uscire, ha ragione nel dire che “visto i momenti difficili che stiamo attraversando un po’ di “sana” ironia non guasta!”.
Purtroppo, il tempo per piangere arriverà presto….
Sicuro, per conoscenza diretta, della sua onesta e buona fede ma personalmente dubbioso che non si sia mai lasciato soverchiare da logiche di partito e che le sue scelte siano sempre state scevre da condizionamenti esterni ;
considerato anche che il suo percorso politico - mi si racconta- nasce dalla volontà della marineria locale di appoggiare un proprio candidato che rappresenti, per vissuto, le proprie istanze all’interno del Consiglio, deludendo gli stessi per la personale iniziativa politica dello “sciopero della parola”;
prendo atto che il consigliere Gugliotta, da navigato politico, pur non riconoscendo le colpe dell’amministrazione Bruno -dallo stesso appoggiata- che, tramite scelte scellerate e tempistiche volutamente tardive ha fatto precipitare le eolie in un baratro dal quale difficilmente potrà uscire, ha ragione nel dire che “visto i momenti difficili che stiamo attraversando un po’ di “sana” ironia non guasta!”.
Purtroppo, il tempo per piangere arriverà presto….
Una sola corsa per Napoli e viceversa. Bruno "stoppa" la proposta
La proposta dei capi-gruppo consiliari di Lipari era di fare effettuare per il momento, in attesa del rientro in linea della nave veloce "Isola di Stromboli", un solo collegamento sulla rotta Milazzo- Eolie- Napoli e viceversa. Utilizzando, di conseguenza, il Laurana sulla linea Milazzo-Eolie e viceversa.
La proposta è stata "stoppata" dal sindaco Mariano Bruno che si sarebbe dovuto fare portavoce dell'iniziativa verso la Siremar.
Bruno ha evidenziato che, intanto, bisognerebbe coinvolgere anche le amministrazioni salinare e che, inoltre, si toglierebbe a Panarea e Stromboli un collegamento vitale.
Protezione dell'abitato di Acquacalda. Sospesi i lavori. La Regione non risponde ai solleciti
(Salvatore Sarpi- Gazzetta del sud) Cittadini della frazione liparese di Acquacalda in agitazione dopo che l'ATI "Ciro Menotti" di Ravenna che, stava eseguendo i lavori di protezione dell'abitato costiero di San Gaetano, li ha fermati portando via anche il mezzo meccanico sino ad ora utilizzato. Forte il malcontento anche del comitato cittadino C.A.S.T.A. che minaccia un ricorso alla Corte dei Conti per il denaro che sarebbe stato "gettato in mare".
Lo "stop", come confermato dal progettista Nino Sutera durante una riunione che ha avuto con il sindaco Mariano Bruno, è da ricercare negli alti costi che l'impresa si troverebbe a sostenere dopo che la Provincia regionale ha emesso una ordinanza di limitazione del carico per gli automezzi che transitano sulle strade provinciali dell'isola di Lipari. Strade, dove per l'appunto, transitavano i camion carichi del pietrame destinato alla protezione dell'abitato costiero di Acquacalda. Una situazione delicata sulla quale già a dicembre il sindaco Mariano Bruno, di concerto con l'assessore Corrado Giannò e con l'architetto Biagio De Vita (responsabile unico del procedimento) era intervenuto, una volta preso atto delle difficoltà che si prospettavano e fortemente motivato a garantire l'effettuazione dei lavori per la sicurezza dei cittadini di Acquacalda e dell'abitato costiero. Un intervento effettuato tramite una dettagliata nota inviata all' assessorato regionale del Territorio e dell'Ambiente. Nella lettera avente per oggetto: "Lavori urgenti di sistemazione e riqualificazione ambientale della costa in località Acquacalda a protezione dell'abitato e della strada litoranea" si richiedeva la modifica del giudizio di compatibilità ambientale rilasciato nel marzo 2007 e che riportava la prescrizione di trasportare il pietrame necessario ed effettuare i lavori via terra (così come avvenuto sino all'ordinanza limitativa della Provincia).
Bruno, alla luce del dissesto della strada Lipari-Canneto-Acquacalda, del crollo di importanti tratti della stessa arteria e della chiusura alla viabilità, dell'inadeguatezza della strada provinciale Lipari-Pianoconte- Quattropani- Acquacalda al transito dei mezzi trasportante il pietrame, aveva chiesto di poter effettuare i lavori via mare, anche alla luce della mappa delle fanerogame marine riportata nella "Relazione sullo stato biologico ed ecologico dei fondali in località Acquacalda di Lipari- Fase 2 del primo anno: distribuzione e caratterizzazione quali-quantitativa di posidonia oceanica". "Da tale relazione-aveva sottolineato il sindaco di Lipari- la possibilità di movimentazione dei mezzi d'opera marittimi con rotte sottocosta, adeguatamente distanti dalle aree di ricadenza delle specie protette". Una sollecitazione che, nonostante i rischi per la pubblica incolumità dovuti all'assenza di protezione dai marosi e quindi alla necessità di realizzare le opere previste, è rimasta sino ad oggi senza risposta.
Lo "stop", come confermato dal progettista Nino Sutera durante una riunione che ha avuto con il sindaco Mariano Bruno, è da ricercare negli alti costi che l'impresa si troverebbe a sostenere dopo che la Provincia regionale ha emesso una ordinanza di limitazione del carico per gli automezzi che transitano sulle strade provinciali dell'isola di Lipari. Strade, dove per l'appunto, transitavano i camion carichi del pietrame destinato alla protezione dell'abitato costiero di Acquacalda. Una situazione delicata sulla quale già a dicembre il sindaco Mariano Bruno, di concerto con l'assessore Corrado Giannò e con l'architetto Biagio De Vita (responsabile unico del procedimento) era intervenuto, una volta preso atto delle difficoltà che si prospettavano e fortemente motivato a garantire l'effettuazione dei lavori per la sicurezza dei cittadini di Acquacalda e dell'abitato costiero. Un intervento effettuato tramite una dettagliata nota inviata all' assessorato regionale del Territorio e dell'Ambiente. Nella lettera avente per oggetto: "Lavori urgenti di sistemazione e riqualificazione ambientale della costa in località Acquacalda a protezione dell'abitato e della strada litoranea" si richiedeva la modifica del giudizio di compatibilità ambientale rilasciato nel marzo 2007 e che riportava la prescrizione di trasportare il pietrame necessario ed effettuare i lavori via terra (così come avvenuto sino all'ordinanza limitativa della Provincia).
Bruno, alla luce del dissesto della strada Lipari-Canneto-Acquacalda, del crollo di importanti tratti della stessa arteria e della chiusura alla viabilità, dell'inadeguatezza della strada provinciale Lipari-Pianoconte- Quattropani- Acquacalda al transito dei mezzi trasportante il pietrame, aveva chiesto di poter effettuare i lavori via mare, anche alla luce della mappa delle fanerogame marine riportata nella "Relazione sullo stato biologico ed ecologico dei fondali in località Acquacalda di Lipari- Fase 2 del primo anno: distribuzione e caratterizzazione quali-quantitativa di posidonia oceanica". "Da tale relazione-aveva sottolineato il sindaco di Lipari- la possibilità di movimentazione dei mezzi d'opera marittimi con rotte sottocosta, adeguatamente distanti dalle aree di ricadenza delle specie protette". Una sollecitazione che, nonostante i rischi per la pubblica incolumità dovuti all'assenza di protezione dai marosi e quindi alla necessità di realizzare le opere previste, è rimasta sino ad oggi senza risposta.
giovedì 22 gennaio 2009
Servizi Marittimi Isole Minori: Interrogazione parlamentare del senatore Lumia(PD)
Riceviamo dal segretario liparese del PD Saverio Merlino una interrogazione presentata dal senatore Giuseppe Lumia sui trasporti nelle isole minori. Il testo:
Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che:
è in atto una protesta forte e qualificata da parte dei sindaci e delle comunità delle isole minori della Sicilia per via dei tagli che sono stati effettuati ai trasporti marittimi che rischiano di mettere in seria difficoltà i collegamenti e i trasporti marittimi, la vita, l'economia, lo sviluppo turistico e sociale dei comuni che fanno capo a numerose isole minori. La protesta ha assunto toni drammatici al punto tale che è stata ripresa più volte dagli organi di stampa con continue iniziative tese a sollecitare l'intervento del Governo al fine di ripristinare le condizioni finanziarie e organizzative del sistema dei collegamenti senza le quali la mobilitazione fatta di denunce e di proposte circostanziate non sarà sospesa;
le convenzioni delle società con il gruppo Tirrenia comprese le società regionali marittime (Siremar - Caremar - Toremar e Saremar) hanno avuto scadenza naturale il 31 dicembre 2008;
l´articolo 1, commi 998 e 999, della legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria per il 2007) prevedeva la stipula di nuove convenzioni con scadenza non anteriore al 31 dicembre 2012 al fine di completare il processo di liberalizzazione del cabotaggio;
ancora non si è data attuazione al disposto legislativo e peraltro il decreto-legge n. 185 del 2008 all'art. 26, comma 1, prevede in linea con la citata legge finanziaria per il 2007 un incremento di spesa di ulteriori 65 milioni di euro per gli anni 2009, 2010 e 2011, quali ulteriori stanziamenti per il fabbisogno complessivo delle società del Gruppo Tirrenia comprese le società regionali marittime;
il decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008 prevedeva, a richiesta, la cessione a titolo gratuito della Siremar e delle altre società marittime alle regioni:
la Regione Sicilia, come del resto anche la Campania, la Sardegna e la Toscana, non ha avanzato una richiesta in tal senso entro i termini previsti dal citato decreto-legge,
si chiede di sapere:
se il Governo non ritenga opportuno affidare alla Regione Sicilia l'acquisizione del capitale azionario della Siremar in un´ottica di razionalizzazione dei servizi, tenuto conto del trasferimento di competenze proprie in materia di trasporti. Ciò anche in considerazione della circostanza, da un lato, che la sola Regione Sicilia già eroga sovvenzioni ai privati per "cosiddetti servizi pseudointegrativi" a quelli della Siremar stessa con spreco di denaro pubblico, duplicando da anni servizi non razionalizzati con oneri a carico dei contribuenti (sovvenzioni dallo Stato per i servizi essenziali e sovvenzioni regionali per i servizi integrativi) e, dall'altro, che la proroga recentemente prevista di un anno (2009) delle convenzioni scadute il 31 dicembre 2008 prevede a carico dello Stato sovvenzioni per un importo globale per il Gruppo Tirrenia di 174 milioni di euro (109 milioni a regime più 65 milioni ai sensi del decreto-legge n. 185 del 29 novembre 2008);
quale sia l'importo per il 2009 destinato ai servizi da espletare da parte della Siremar;
alla luce dei paventati tagli di 50 milioni di euro a valere sullo stanziamento globale del Gruppo Tirrenia, pari a 174 milioni di euro per il 2009, quali tagli siano previsti per la Siremar riguardo le linee, i servizi e il naviglio, tenuto conto, come già ribadito, che la Regione Sicilia eroga sovvenzioni regionali per lo stesso anno ai privati per circa 60 milioni di euro per i già citati "servizi pseudointegrativi", che rendono opportuno, come detto, l'affidamento degli stessi alla Regione Sicilia in funzione anche di un vero federalismo;
come il Governo intenda procedere per l'immediato scorporo delle società regionali dal gruppo Tirrenia ed in particolare se intenda rendere con immediatezza autonoma la Siremar SpA così come richiesto dai sindaci.
Premesso che:
è in atto una protesta forte e qualificata da parte dei sindaci e delle comunità delle isole minori della Sicilia per via dei tagli che sono stati effettuati ai trasporti marittimi che rischiano di mettere in seria difficoltà i collegamenti e i trasporti marittimi, la vita, l'economia, lo sviluppo turistico e sociale dei comuni che fanno capo a numerose isole minori. La protesta ha assunto toni drammatici al punto tale che è stata ripresa più volte dagli organi di stampa con continue iniziative tese a sollecitare l'intervento del Governo al fine di ripristinare le condizioni finanziarie e organizzative del sistema dei collegamenti senza le quali la mobilitazione fatta di denunce e di proposte circostanziate non sarà sospesa;
le convenzioni delle società con il gruppo Tirrenia comprese le società regionali marittime (Siremar - Caremar - Toremar e Saremar) hanno avuto scadenza naturale il 31 dicembre 2008;
l´articolo 1, commi 998 e 999, della legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria per il 2007) prevedeva la stipula di nuove convenzioni con scadenza non anteriore al 31 dicembre 2012 al fine di completare il processo di liberalizzazione del cabotaggio;
ancora non si è data attuazione al disposto legislativo e peraltro il decreto-legge n. 185 del 2008 all'art. 26, comma 1, prevede in linea con la citata legge finanziaria per il 2007 un incremento di spesa di ulteriori 65 milioni di euro per gli anni 2009, 2010 e 2011, quali ulteriori stanziamenti per il fabbisogno complessivo delle società del Gruppo Tirrenia comprese le società regionali marittime;
il decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008 prevedeva, a richiesta, la cessione a titolo gratuito della Siremar e delle altre società marittime alle regioni:
la Regione Sicilia, come del resto anche la Campania, la Sardegna e la Toscana, non ha avanzato una richiesta in tal senso entro i termini previsti dal citato decreto-legge,
si chiede di sapere:
se il Governo non ritenga opportuno affidare alla Regione Sicilia l'acquisizione del capitale azionario della Siremar in un´ottica di razionalizzazione dei servizi, tenuto conto del trasferimento di competenze proprie in materia di trasporti. Ciò anche in considerazione della circostanza, da un lato, che la sola Regione Sicilia già eroga sovvenzioni ai privati per "cosiddetti servizi pseudointegrativi" a quelli della Siremar stessa con spreco di denaro pubblico, duplicando da anni servizi non razionalizzati con oneri a carico dei contribuenti (sovvenzioni dallo Stato per i servizi essenziali e sovvenzioni regionali per i servizi integrativi) e, dall'altro, che la proroga recentemente prevista di un anno (2009) delle convenzioni scadute il 31 dicembre 2008 prevede a carico dello Stato sovvenzioni per un importo globale per il Gruppo Tirrenia di 174 milioni di euro (109 milioni a regime più 65 milioni ai sensi del decreto-legge n. 185 del 29 novembre 2008);
quale sia l'importo per il 2009 destinato ai servizi da espletare da parte della Siremar;
alla luce dei paventati tagli di 50 milioni di euro a valere sullo stanziamento globale del Gruppo Tirrenia, pari a 174 milioni di euro per il 2009, quali tagli siano previsti per la Siremar riguardo le linee, i servizi e il naviglio, tenuto conto, come già ribadito, che la Regione Sicilia eroga sovvenzioni regionali per lo stesso anno ai privati per circa 60 milioni di euro per i già citati "servizi pseudointegrativi", che rendono opportuno, come detto, l'affidamento degli stessi alla Regione Sicilia in funzione anche di un vero federalismo;
come il Governo intenda procedere per l'immediato scorporo delle società regionali dal gruppo Tirrenia ed in particolare se intenda rendere con immediatezza autonoma la Siremar SpA così come richiesto dai sindaci.
Piove ed è emergenza. In particolare nell'area pomicifera
Come da noi anticipato in una notizia delle 17 e 45 la pioggia che sta cadendo copiosa sull'arcipelago sta colpendo le zone "storicamente" più vulnerabili. Da Ponte a via Roma da Calandra a Porticello è piena emergenza.
La situazione più delicata nella provinciale che porta verso Acquacalda dove su vari fronti, per grandi, medie e piccole frane e smottamenti, sono impegnati i vigili del fuoco, i vigili urbani, la squadra della Provincia regionale. I punti focali sono Capo Rosso, dove una frana in attesa di essere rimossa occupa larga parte dell'arteria stradale consentendo il transito ad un solo mezzo per volta, e l'area prossima all'ex stabilimento Pumex (nella foto) dove, come ormai diventata consuetudine, sulla strada sono finiti consistenti quantitativi di detriti pomiciferi che hanno reso praticamente impossibile la circolazione. Diverse le auto bloccate in prossimità del fiume di acqua e pomice. Da circa una decina di minuti in zona sta operando una grossa pala meccanica.
La situazione resta di grande allerta anche perchè ha ripreso a piovere.
Garbata risposta di Gugliotta alla vignetta di Roux: "Apprezzo la sana ironia ma nel mio percorso politico non mi sono mai fatto influenzare".
Dopo la vignetta inviataci da Piero Roux riceviamo e pubblichiamo una nota fattaci pervenire dal consigliere comunale Antonio Gugliotta. IL TESTO:
Dal momento in cui ho iniziato il mio percorso all’interno dell’amministrazione del Comune di Lipari nel lontano 1998 mi sono sempre distinto per ideali di libertà ed autonomia; non ho mai votato per partito preso ne tanto meno mi sono lasciato soverchiare da logiche di partito.
Consapevolmente ho sempre manifestato il mio umile ma ponderato punto di vista senza permettere che nessun condizionamento esterno influisse sulle mie scelte personali. Ma a quanto pare ciò non è stato notato oppure è stato dimenticato da parte di persone che lontane per troppo tempo dal nostro paese non ne hanno seguito le vicende con la giusta attenzione.
Una cosa è certa…visto i momenti difficili che stiamo attraversando un po’ di “sana” ironia non guasta!
Si è laureata ieri, alla Facoltà di Economia dell'Università di Messina/Corso di laurea "Economia del turismo e ambiente", la signorina Luana Zaia di Canneto(Lipari).
Ha ottenuto il punteggio di 110 e lode.
Ha discusso brillantemente la tesi "Tour operator-Comunicazione e distribuzione dei servizi turistici". Come ultimo argomento la sua tesi trattava il servizio "Taxi mare Luana".
A Luana le congratulazioni di Eolienews e l'augurio di un futuro radioso e ricco di soddisfazioni.
Acquacalda: Fermi i lavori di protezione dell'abitato.Insorgono i cittadini. Il sindaco:Già a dicembre chiesta l'autorizzazione per i lavori via mare"
Cittadini di Acquacalda in agitazione dopo che l'ATI "Ciro Menotti" di Ravenna che stava eseguendo i lavori di protezione dell'abitato costiero di San Gaetano ad Acquacalda li ha fermati portando via anche il mezzo sino ad ora utilizzato. Forte il malcontento anche del comitato cittadino C.A.S.T.A. che minaccia un ricorso alla Corte dei Conti.
Una "sospensione", così come confermato dal progettista Nino Sutera durante una riunione che ha avuto con il sindaco Mariano Bruno, per gli alti costi che l'impresa "Ciro Menotti" si troverebbe a sostenere dopo che la Provincia regionale ha emesso una ordinanza di limitazione del carico per gli automezzi che transitano sulle strade provinciali dell'isola di Lipari. Strade, dove per l'appunto, transitavano i camion carichi del pietrame destinato alla protezione dell'abitato costiero di Acquacalda.
Come abbiamo avuto modo di appurare stamani già a dicembre il primo cittadino, preso atto delle difficoltà che si prospettavano e fortemente motivato a garantire l'effettuazione dei lavori per la sicurezza dei cittadini di Acquacalda e dell'abitato costiero, aveva immediatamente inviato una comunicazione urgente alla Regione siciliana/ Assessorato regionale del Territorio e dell'Ambiente- Servizio 2°-V.A.S. - V.I.A.
La lettera aveva per oggetto: "Lavori urgenti di sistemazione e riqualificazione ambientale della costa in località Acquacalda a protezione dell'abitato e della strada litoranea". Richiesta di modifica del giudizio di compatibilità ambientale rilasciato con D.R.S. n.217 del 09-03-2007
Il sindaco Bruno, dopo aver ripercorso le tappe che hanno portato al giudizio positivo di compatibilità ambientale per l'opera, con prescrizione di trasportare il pietrame necessario ed effettuare i lavori via terra(così come avvenuto sino all'ordinanza limitativa della Provincia), aveva evidenziato come "negli ultimi mesi, a far data dalla metà di settembre, il susseguirsi di eventi meteorologici notevolmente avversi e lo stato pregresso di dissesto della strada Lipari-Canneto-Acquacalda" ha portato al crollo di importanti tratti della stessa arteria, impedendo di fatto il transito di qualsiasi mezzo e comportando la chiusura della viabilità. Pertanto allo stato attuale, l'unica strada per raggiungere il centro abitato di Acquacalda è quella "interna", passante dalla frazione di Pianoconte, che viene quinda utilizzata anche dai mezzi d'opera necessari per il trasporto dei materiali per l'intervento in oggetto, pur risultando alquanto inadatta allo scopo, e che appare inoltre interessata anch'essa negli ultimi giorni da fenomeni di dissesto". Il sindaco Bruno, nella stessa lettera, aveva chiesto di poter effettuare i lavori via mare, anche alla luce della mappa delle fanerogame marine riportata nella "Relazione sullo stato biologico ed ecologico dei fondali in località Acquacalda di Lipari- Fase 2 del primo anno: distribuzione e caratterizzazione quali-quantitativa di posidonia oceanica". "Da tale relazione-aveva sottolineato il sindaco di Lipari- la possibilità di movimentazione dei mezzi d'opera marittimi con rotte sottocosta, adeguatamente distanti dalle aree di ricadenza delle specie protette".
La lettera, oltre che da Bruno, è stata firmata dall'architetto Biagio De Vita, responsabile unico del procedimento.
Una "sospensione", così come confermato dal progettista Nino Sutera durante una riunione che ha avuto con il sindaco Mariano Bruno, per gli alti costi che l'impresa "Ciro Menotti" si troverebbe a sostenere dopo che la Provincia regionale ha emesso una ordinanza di limitazione del carico per gli automezzi che transitano sulle strade provinciali dell'isola di Lipari. Strade, dove per l'appunto, transitavano i camion carichi del pietrame destinato alla protezione dell'abitato costiero di Acquacalda.
Come abbiamo avuto modo di appurare stamani già a dicembre il primo cittadino, preso atto delle difficoltà che si prospettavano e fortemente motivato a garantire l'effettuazione dei lavori per la sicurezza dei cittadini di Acquacalda e dell'abitato costiero, aveva immediatamente inviato una comunicazione urgente alla Regione siciliana/ Assessorato regionale del Territorio e dell'Ambiente- Servizio 2°-V.A.S. - V.I.A.
La lettera aveva per oggetto: "Lavori urgenti di sistemazione e riqualificazione ambientale della costa in località Acquacalda a protezione dell'abitato e della strada litoranea". Richiesta di modifica del giudizio di compatibilità ambientale rilasciato con D.R.S. n.217 del 09-03-2007
Il sindaco Bruno, dopo aver ripercorso le tappe che hanno portato al giudizio positivo di compatibilità ambientale per l'opera, con prescrizione di trasportare il pietrame necessario ed effettuare i lavori via terra(così come avvenuto sino all'ordinanza limitativa della Provincia), aveva evidenziato come "negli ultimi mesi, a far data dalla metà di settembre, il susseguirsi di eventi meteorologici notevolmente avversi e lo stato pregresso di dissesto della strada Lipari-Canneto-Acquacalda" ha portato al crollo di importanti tratti della stessa arteria, impedendo di fatto il transito di qualsiasi mezzo e comportando la chiusura della viabilità. Pertanto allo stato attuale, l'unica strada per raggiungere il centro abitato di Acquacalda è quella "interna", passante dalla frazione di Pianoconte, che viene quinda utilizzata anche dai mezzi d'opera necessari per il trasporto dei materiali per l'intervento in oggetto, pur risultando alquanto inadatta allo scopo, e che appare inoltre interessata anch'essa negli ultimi giorni da fenomeni di dissesto". Il sindaco Bruno, nella stessa lettera, aveva chiesto di poter effettuare i lavori via mare, anche alla luce della mappa delle fanerogame marine riportata nella "Relazione sullo stato biologico ed ecologico dei fondali in località Acquacalda di Lipari- Fase 2 del primo anno: distribuzione e caratterizzazione quali-quantitativa di posidonia oceanica". "Da tale relazione-aveva sottolineato il sindaco di Lipari- la possibilità di movimentazione dei mezzi d'opera marittimi con rotte sottocosta, adeguatamente distanti dalle aree di ricadenza delle specie protette".
La lettera, oltre che da Bruno, è stata firmata dall'architetto Biagio De Vita, responsabile unico del procedimento.
Richiesto un solo collegamento settimanale Napoli-Eolie-Napoli e l'incremento della Milazzo-Eolie e viceversa. Ma gli strombolani che dicono?
I capi gruppo consiliari Lelio Finocchiaro (Forza Italia-delegato) Antonio Gugliotta(Mpa) Mario Pajno(UDC), Giacomo Biviano (Eolie nel Cuore), Adolfo Sabatini (Nuovo Giorno) e Gesuele Fonti (Il Faro) si sono riuniti per discutere (e poi approvare all'unanimità dei presenti) sulla necessità di chiedere alla Siremar di “annullare” , sino al rientro in linea in C6 della motonave "Isola di Stromboli", uno dei due collegamenti sulla linea C1, Lipari-Napoli-viceversa. Questo “annullamento” dovrebbe fare in modo di incrementare nel frattempo i collegamenti in linea C6 attraverso l'utilizzo del moto-traghetto "Laurana". Dopo la discussione, come anticipato, la proposta, che toccherà al sindaco avanzare alla Siremar, è passata. E' stato anche precisato che, nel caso di accettazione da parte della Siremar, il traghetto “Laurana” debba continuare ad effettuare i collegamenti bisettimanali Lipari-Salina-Panarea-Stromboli e viceversa.
Resta da capire cosa ne pensano i cittadini di Stromboli.
Resta da capire cosa ne pensano i cittadini di Stromboli.
Rinnovato l'incarico al dott. Russo. Poi transiterà all'idrico?
Rinnovato con determina sindacale, sino al 31 marzo 2009, l'incarico di Dirigente Capo Settore e Comandante del Corpo di Polizia Municipale di Lipari al dottor Domenico Russo. La “proroga” è stata concessa in attesa dell'espletamento del concorso.
Russo poi, secondo indiscrezioni, dovrebbe “transitare”, ottenendo quindi un nuovo incarico, al settore idrico.
Russo poi, secondo indiscrezioni, dovrebbe “transitare”, ottenendo quindi un nuovo incarico, al settore idrico.
Giacomantonio, le osservazioni sulla riunione romana del 20 gennaio
Comunicato stampa
Vorrei avanzare due osservazioni sull'incontro di Roma del 20 gennaio dei sindaci col Ministro dei trasporti e con i tecnici del ministero a proposito dei collegamenti marittimi delle isole.
La prima riguarda l'impegno del Ministro di recarsi a Bruxelles martedì prossimo per ottenere la proroga per il 2009 per la Tirrenia. Da una parte fa piacere apprendere che il Ministro finalmente si mobiliti in prima persona ed accetti di percorrere la strada di Bruxelles, dall'altra preoccupa non solo il ritardo con cui avviene questa iniziativa (quando si fece il decreto di proroga perchè non si consultò allora Bruxelles ?) ma anche il fatto che essa appare come un'azione tampone per guadagnare tempo prima di entrare nel merito della vertenza che dovrebbe essere la deroga per la Siremar scorporata dalla Tirrenia.
A questo proposito, mi si dice, che nell'incontro con i tecnici del Ministero ad una precisa domanda circa il motivo perchè la deroga per l'insularità si è potuta ottenere per Malta e per le isole greche e non per quelle italiane, un funzionario avrebbe risposto che questo è dipeso dagli accordi di associazione alla UE. Malta e la Grecia l'avrebbero previsto alla firma del trattato di entrata dell'Unione, cosa che non fu possibile per l'Italia entrata precedentemente. Se questa fosse stata la risposta direi che non è pertinente. Infatti se essa potrebbe valere per Malta che è entrata nell'Unione recentemente non può valere certo per la Grecia che nell'Unione c'è dal 1981. Il Trattato di Amsterdam che ha modificato il trattato della Comunità Europea è stato varato il 2 ottobre del 1997 ed entrato in vigore l'1 maggio del 1999. La norma riguardante l'insularità è addirittura posteriore ed è la Dichiarazione n. 30 che viene allegata al Trattato ed approvata dal Consiglio europeo di Nizza del dicembre 2000. Essa parte nel 1997 per iniziativa di diversi parlamentari fra cui il siciliano on. Viola, a Trattato già approvato e fu oggetto di molte discussioni e convegni. Io stesso fui chiamato al Parlamento Europeo di Bruxelles, il 20 gennaio 1998, come presidente dell'ANCIM Sicilia, per essere ascoltato sui problemi delle isole nell'ambito di queste discussioni. Quindi non è problema di chi nell'Unione Europea è entrato dopo e di chi è entrato prima. La verità è che dopo che la norma sull'insularità fu varata ci fu una disattenzione colpevole per applicarla all'Italia da parte del Governo nazionale, di quello regionale, dell'ANCIM e dei sindaci delle isole. Ancora nell'ottobre del 2000 io partecipai a Rodi, come presidente dell'ANCIM, ad un Convegno delle Camere di Commercio delle isole per la valorizzazione dell'insularità nell'ambito dell'Unione Europea. Poi che è stato fatto?
Vorrei avanzare due osservazioni sull'incontro di Roma del 20 gennaio dei sindaci col Ministro dei trasporti e con i tecnici del ministero a proposito dei collegamenti marittimi delle isole.
La prima riguarda l'impegno del Ministro di recarsi a Bruxelles martedì prossimo per ottenere la proroga per il 2009 per la Tirrenia. Da una parte fa piacere apprendere che il Ministro finalmente si mobiliti in prima persona ed accetti di percorrere la strada di Bruxelles, dall'altra preoccupa non solo il ritardo con cui avviene questa iniziativa (quando si fece il decreto di proroga perchè non si consultò allora Bruxelles ?) ma anche il fatto che essa appare come un'azione tampone per guadagnare tempo prima di entrare nel merito della vertenza che dovrebbe essere la deroga per la Siremar scorporata dalla Tirrenia.
A questo proposito, mi si dice, che nell'incontro con i tecnici del Ministero ad una precisa domanda circa il motivo perchè la deroga per l'insularità si è potuta ottenere per Malta e per le isole greche e non per quelle italiane, un funzionario avrebbe risposto che questo è dipeso dagli accordi di associazione alla UE. Malta e la Grecia l'avrebbero previsto alla firma del trattato di entrata dell'Unione, cosa che non fu possibile per l'Italia entrata precedentemente. Se questa fosse stata la risposta direi che non è pertinente. Infatti se essa potrebbe valere per Malta che è entrata nell'Unione recentemente non può valere certo per la Grecia che nell'Unione c'è dal 1981. Il Trattato di Amsterdam che ha modificato il trattato della Comunità Europea è stato varato il 2 ottobre del 1997 ed entrato in vigore l'1 maggio del 1999. La norma riguardante l'insularità è addirittura posteriore ed è la Dichiarazione n. 30 che viene allegata al Trattato ed approvata dal Consiglio europeo di Nizza del dicembre 2000. Essa parte nel 1997 per iniziativa di diversi parlamentari fra cui il siciliano on. Viola, a Trattato già approvato e fu oggetto di molte discussioni e convegni. Io stesso fui chiamato al Parlamento Europeo di Bruxelles, il 20 gennaio 1998, come presidente dell'ANCIM Sicilia, per essere ascoltato sui problemi delle isole nell'ambito di queste discussioni. Quindi non è problema di chi nell'Unione Europea è entrato dopo e di chi è entrato prima. La verità è che dopo che la norma sull'insularità fu varata ci fu una disattenzione colpevole per applicarla all'Italia da parte del Governo nazionale, di quello regionale, dell'ANCIM e dei sindaci delle isole. Ancora nell'ottobre del 2000 io partecipai a Rodi, come presidente dell'ANCIM, ad un Convegno delle Camere di Commercio delle isole per la valorizzazione dell'insularità nell'ambito dell'Unione Europea. Poi che è stato fatto?
...E finalmente parlò di PIERO ROUX
(Piero Roux) Circa l'intervento di Gugliotta al consiglio comunale del 19.01.2009
mercoledì 21 gennaio 2009
CONFIDUSTRIA SU CASO SOGESID/COMUNE LIPARI: "AUTHORITY SU SERVIZI INNOVATIVI HA FATTO BUON LAVORO"
(IRIS PRESS) - ROMA, 21 GEN - Confindustria servizi innovativi e tecnologici, la Federazione che rappresenta in Confindustria le imprese che operano nei servizi innovativi e nelle tecnologie, ha preso atto "con soddisfazione" della delibera emessa il 23 dicembre scorso dall'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture, che interrompe la prassi degli affidamenti a societa' in house senza le necessarie garanzie per le imprese private. La deliberazione dell'Autorithy, si legge in una nota di viale dell'Astronomia, "ha origine nell'esposto presentato da Confindustria servizi innovativi e tecnologici e da un raggruppamento di aziende private nel quale si contestava la convenzione con cui nell'ottobre 2007 il commissario per l'emergenza del comune di Lipari affidava a 'Sogesid SpA' i lavori per le opere relative al ciclo integrato delle acque del Comune di Lipari. Nell'esposto si denunciavano la violazione del Testo unico degli appalti e il radicale spregio dei principi di trasparenza, concorrenzialita', economicita' ed efficienza dell'azione amministrativa. In quella circostanza, infatti, il commissario per l'emergenza affido' senza alcuna giustificazione alla societa' pubblica 'Sogesid SpA' un sostanzioso contratto senza gara, e in sovrapposizione a un contratto gia' in essere tra il Comune di Lipari e il raggruppamento delle imprese private". La deliberazione dell’Autorithy – si legge nella nota di Confindustria – è stata netta: gli incarichi alla Sogesid hanno alterato gli equilibri concorrenziali del mercato degli appalti pubblici nei servizi di ingegneria, e pertanto anche nel caso specifico l’Autorità ha chiesto al commissario per l’Emergenza (sostituito nel frattempo dal Prefetto di Messina) di comunicare le sue eventuali valutazioni di competenza". In merito alla conclusione della vicenda, il presidente di Confindustria servizi innovativi e tecnologici, Alberto Tripi ha dichiarato: “Questa importante decisione dell’Autorità rappresenta un oggettivo successo della Federazione che da anni denuncia le anomalie di un mercato in cui le regole sono state stravolte dall’invadenza delle società in house. Per la ripresa dell’economia – conclude Tripi – serve una svolta che consideri la trasparenza e l’efficienza come pilastri fondamentali nei rapporti tra le imprese e la Pubblica amministrazione”.
Mentre il sindaco fà il punto sulla riunione romana, l'on. D'Alia(UDC) parla di "generiche rassicurazioni del Governo"
E' in corso al comune di Lipari la riunione convocata dal sindaco Mariano Bruno con i componenti la giunta municipale e i capigruppo consiliari di maggioranza e opposizione(nelle foto). Il primo cittadino ha appena finito di illustrare tutte le varie tappe che vanno dalla riunione di lunedì all'Ars all'incontro con il ministro Matteoli, con contestuale tavolo tecnico, sino all'incontro di oggi avuto a Palermo con l'amministrativista Gaetano Armao
Intanto l'ufficio stampa dell'UDC al Senato ha diffuso questa nota dell'on. D'Alia.
"Da tempo il Governo si limita a dare generiche rassicurazioni ai sindaci delle isole minori siciliane sul mantenimento dei collegamenti marittimi. Anche nell'ultimo tavolo tecnico non è stato affrontato il nodo centrale della questione: non si tratta solo di garantire, come è ovvio, i collegamenti fino al 2009, ma è necessario avviare la procedura europea per lo scorporo della Siremar dalla privatizzazione della Tirrenia". E' quanto afferma, in una nota, il presidente dei senatori dell'Udc, Gianpiero D'Alia. "Solo in questo modo, e non con altre 'toppe', si potrà tutelare la continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini, molti dei quali continuano giustamente e pacificamente le loro proteste. Mi chiedo, infine - conclude D'Alia - chi sarà il destinatario dell'iniziativa legale che vorrebbe promuovere il sindaco di Lipari: forse proprio il Governo che lo sostiene, che con la sciagurata scelta della privatizzazione sta mettendo a rischio i collegamenti e i più elementari diritti degli abitanti delle isole minori?"
Intanto l'ufficio stampa dell'UDC al Senato ha diffuso questa nota dell'on. D'Alia.
"Da tempo il Governo si limita a dare generiche rassicurazioni ai sindaci delle isole minori siciliane sul mantenimento dei collegamenti marittimi. Anche nell'ultimo tavolo tecnico non è stato affrontato il nodo centrale della questione: non si tratta solo di garantire, come è ovvio, i collegamenti fino al 2009, ma è necessario avviare la procedura europea per lo scorporo della Siremar dalla privatizzazione della Tirrenia". E' quanto afferma, in una nota, il presidente dei senatori dell'Udc, Gianpiero D'Alia. "Solo in questo modo, e non con altre 'toppe', si potrà tutelare la continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini, molti dei quali continuano giustamente e pacificamente le loro proteste. Mi chiedo, infine - conclude D'Alia - chi sarà il destinatario dell'iniziativa legale che vorrebbe promuovere il sindaco di Lipari: forse proprio il Governo che lo sostiene, che con la sciagurata scelta della privatizzazione sta mettendo a rischio i collegamenti e i più elementari diritti degli abitanti delle isole minori?"
USCLAC/UNCDIM: "Su Tirrenia condividiamo operato del Governo"
COMUNICATO STAMPA
Siamo stati sempre assertori del percorso individuato dal Ministro Matteoli : scorporo di tutto ciò che costituisce assicurazione della continuità territoriale dello Stato dal resto dei servizi gestiti dal Gruppo Tirrenia di Navigazione. I primi possono essere derogati dal processo di privatizzazione, così come stabilito dal Trattato di Amsterdam, articolo 158, allegato 30 denominato . Tale normativa, infatti, riconosce le sofferenze e gli svantaggi provocati dalla insularità, quali ostacoli per lo sviluppo socio-economico delle relative popolazioni. Prevede, comunque, la determinazione preventiva dei servizi da assicurare. Fummo i primi a chiedere al riguardo un tavolo di concertazione : nella riunione del 17 marzo 2008 presso l'Assessorato al Turismo e ai Trasporti della Regione Sicilia tale richiesta fu avanzata dal componente la nostra Segreteria Nazionale Cap. Francesco Giuseppe D'Annibale. Siamo felici nel constatare che è stata fatta propria da più parti in maniera corale. Il ritardo nella proposizione, chiaramente, ha determinato le preoccupazioni e lo stato di incertezza degli ultimi mesi, con riflessi negativi sulle economie delle isole. Non ci siamo mai opposti, invece, in maniera preconcetta alla privatizzazione degli altri collegamenti marittimi del Gruppo Tirrenia di Navigazione. Condividiamo, comunque, l'operato del Governo che, in considerazione della tempesta finanziaria mondiale e delle previsioni di crescita per i prossimi anni, nel decreto di recente approvazione, ha previsto un finanziamento aggiuntivo di 65 milioni di Euro per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011. Possiamo con soddisfazione affermare di un operato del Ministro Matteoli e del Governo in linea con la U.E. e concretamente finalizzata ad una possibile privatizzazione del Gruppo Tirrenia di Navigazione.
Nel concludere, chiediamo con forza al Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti una completa aderenza al Trattato di Amsterdam per assicurare la continuità territoriale dello Stato poiché ipotesi diverse non sarebbero sostenibili ma provocherebbero esclusivamente una decadenza dei servizi, una contrazione dell'occupazione nel settore e nell'indotto oltre a mettere fortemente in crisi le economie delle Isole Minori.
USCLAC/UNCDIM
Il Presidente(A. Nobile)
Siamo stati sempre assertori del percorso individuato dal Ministro Matteoli : scorporo di tutto ciò che costituisce assicurazione della continuità territoriale dello Stato dal resto dei servizi gestiti dal Gruppo Tirrenia di Navigazione. I primi possono essere derogati dal processo di privatizzazione, così come stabilito dal Trattato di Amsterdam, articolo 158, allegato 30 denominato . Tale normativa, infatti, riconosce le sofferenze e gli svantaggi provocati dalla insularità, quali ostacoli per lo sviluppo socio-economico delle relative popolazioni. Prevede, comunque, la determinazione preventiva dei servizi da assicurare. Fummo i primi a chiedere al riguardo un tavolo di concertazione : nella riunione del 17 marzo 2008 presso l'Assessorato al Turismo e ai Trasporti della Regione Sicilia tale richiesta fu avanzata dal componente la nostra Segreteria Nazionale Cap. Francesco Giuseppe D'Annibale. Siamo felici nel constatare che è stata fatta propria da più parti in maniera corale. Il ritardo nella proposizione, chiaramente, ha determinato le preoccupazioni e lo stato di incertezza degli ultimi mesi, con riflessi negativi sulle economie delle isole. Non ci siamo mai opposti, invece, in maniera preconcetta alla privatizzazione degli altri collegamenti marittimi del Gruppo Tirrenia di Navigazione. Condividiamo, comunque, l'operato del Governo che, in considerazione della tempesta finanziaria mondiale e delle previsioni di crescita per i prossimi anni, nel decreto di recente approvazione, ha previsto un finanziamento aggiuntivo di 65 milioni di Euro per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011. Possiamo con soddisfazione affermare di un operato del Ministro Matteoli e del Governo in linea con la U.E. e concretamente finalizzata ad una possibile privatizzazione del Gruppo Tirrenia di Navigazione.
Nel concludere, chiediamo con forza al Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti una completa aderenza al Trattato di Amsterdam per assicurare la continuità territoriale dello Stato poiché ipotesi diverse non sarebbero sostenibili ma provocherebbero esclusivamente una decadenza dei servizi, una contrazione dell'occupazione nel settore e nell'indotto oltre a mettere fortemente in crisi le economie delle Isole Minori.
USCLAC/UNCDIM
Il Presidente(A. Nobile)
Lipari: Interventi in corso in area portuale
"Lavori in corso" nel porto di Sottomonastero a Lipari. Sono stati disposti dall'amministrazione comunale.
Da ieri una ditta locale sta procedendo a installare nuove barre sfiatatoie sul "molo turistico" e a manutenzionare quelle che necessitano solo di interventi parziali.
Si sta anche intervenendo, così come è visibile nella foto in basso destra, sul pannello in acciaio posto in prossimità di una delle aree di approdo dei mezzi di linea.
Resta, invece, nel suo stato di abbandono la parte del molo "scardinata" dal traghetto Siremar "Pietro Novelli" il 1° ottobre scorso.
Si sta anche intervenendo, così come è visibile nella foto in basso destra, sul pannello in acciaio posto in prossimità di una delle aree di approdo dei mezzi di linea.
Tirrenia: Tutte le organizzazioni sindacali concordano sullo slittamento dello sciopero
Si svolgerà il 4 e 5 febbraio lo sciopero di 48 ore di tutti i lavoratori del gruppo Tirrenia, inizialmente indetto per il 27 e 28 gennaio. Lo annunciano in una nota congiunta Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti sottolineando che “sono preoccupanti le condizioni della vertenza relativa alla privatizzazione della compagnia”.A giudizio delle organizzazioni sindacali, che il 4 febbraio oltre allo sciopero terranno anche una manifestazione a Roma, “la situazione sembra evolversi verso un'accelerazione incomprensibile del processo di privatizzazione senza una verifica preventiva con i sindacati”. Tutto questo, conclude la nota, “con inevitabili tagli di linee, disarmi di navi, gravissime violazioni del diritto di mobilita' che pregiudicano la continuità territoriale e i collegamenti con le isole”.
Tirrenia:Matteoli rassicura sindaci
ANSA) - PALERMO, 21 GEN - ore 12.44
Matteoli ha di nuovo promesso il mantenimento dei collegamenti marittimi della Siremar con le isole minori siciliane per tutto il 2009.E ha rassicurato i sindaci al termine dell'incontro di ieri a Roma. Lo dice il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, presente al tavolo tecnico convocato al ministero sulla vicenda Tirrenia. Matteoli si fara' portavoce delle istanze degli amministratori chiedendo, in un incontro a Bruxelles il 27/1, i 46 mln chiesti dalla Siremar per proseguire i collegamenti.
Matteoli ha di nuovo promesso il mantenimento dei collegamenti marittimi della Siremar con le isole minori siciliane per tutto il 2009.E ha rassicurato i sindaci al termine dell'incontro di ieri a Roma. Lo dice il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, presente al tavolo tecnico convocato al ministero sulla vicenda Tirrenia. Matteoli si fara' portavoce delle istanze degli amministratori chiedendo, in un incontro a Bruxelles il 27/1, i 46 mln chiesti dalla Siremar per proseguire i collegamenti.
Roma: Il sindaco Bruno a colloquio con gli strombolani
Le dichiarazioni da youtube del sindaco di Lipari Mariano Bruno agli strombolani che, giunti a Roma dall'isola, gli chiedevano ragione del nuovo piano trasporti che dimezzava i collegamenti per Napoli. Per visualizzare il video cliccare sul sottostante link
http://it.youtube.com/watch?v=gKoq55P29eE
http://it.youtube.com/watch?v=gKoq55P29eE
Tributi locali...evasione quasi in massa
E' di 3.472.203 euro la differenza(in negativo) tra i tributi locali incassati nel 2007 e quelli incassati nel 2008 dal comune di Lipari.
Nel 2007 nelle casse dell'ente erano entrati 8.661.593. Nel 2008 soltanto 5.189.390.
Un dato sicuramente inquietante che pone il comune di fronte a forti difficoltà e che fa "risaltare" come nelle sei isole ci sia una forte tendenza a non corrispondere quanto dovuto.
Dopo l'S.o.s. lanciato dal settore ragioneria e finanze(attraverso la nota del ragioniere generale Francesco Subba avente per oggetto: Liquidità dell'ente. Comunicazioni), l'amministrazione Bruno si è attivata per scovare gli evasori.
Nel 2007 nelle casse dell'ente erano entrati 8.661.593. Nel 2008 soltanto 5.189.390.
Un dato sicuramente inquietante che pone il comune di fronte a forti difficoltà e che fa "risaltare" come nelle sei isole ci sia una forte tendenza a non corrispondere quanto dovuto.
Dopo l'S.o.s. lanciato dal settore ragioneria e finanze(attraverso la nota del ragioniere generale Francesco Subba avente per oggetto: Liquidità dell'ente. Comunicazioni), l'amministrazione Bruno si è attivata per scovare gli evasori.
Iniziativa pro-traghetto degli strombolani a Roma
Ancora da youtube vi proponiamo altre immagini del sit-in protraghetto degli strombolani davanti al Ministero delle Infrastrutture a Roma.
Per visualizzare il filmato cliccare sul link sottostante
http://it.youtube.com/watch?v=YtzrT6-U-xw
Per visualizzare il filmato cliccare sul link sottostante
http://it.youtube.com/watch?v=YtzrT6-U-xw
"Nessun passo in avanti". Il punto di Christian Del Bono dopo Roma
(Christian Del Bono) Nessun passo in avanti al tavolo tecnico tenutosi ieri a Roma alla presenza del Ministro Matteoli.
Tutto rinviato alla settimana successiva all’incontro che lo stesso Ministro dei Trasporti e delle infrastrutture terrà a Bruxelles il 27 gennaio.
Nel corso del tavolo tecnico di ieri, il Ministro ha confermato l’impegno a reperire le somme necessarie a garantire, per il 2009, i servizi di cui al piano trasporti 2008. L’impegno delle somme sembra però subordinato o che, quantomeno, debba formalizzarsi dopo l’ottenimento della proroga che il Ministro si è detto fiducioso di poter ottenere da Bruxelles per un periodo di almeno un anno.
Meno confortante l’incontro con i tecnici del Ministero che tendono a non voler separare la questione Tirrenia da quella delle consociate e a ribadire, pertanto, la necessità di avviare per le future assegnazioni di fondi le procedure di evidenza pubblica, in modo da evitare contrasti con l’UE. Gli stessi tecnici hanno invece apprezzato la proposta avanzata dalle isole minori siciliane ed, in particolare, dalle Eolie di sottoporre alla loro attenzione, attraverso l’Assessorato regionale ai trasporti, un piano di razionalizzazione dei trasporti marittimi che consenta di ridurre i costi nei periodi di scarsa affluenza e di aumentare i ricavi, intensificando e migliorando il servizio in quelli di maggiore richiesta.
Il concetto dell’estrapolazione della Siremar dal processo di privatizzazione della Tirrenia è stato ribadito, finalmente all’unisono, da tutti i Sindaci delle isole minori siciliane ma tale istanza non sembra trovare l’accoglimento ne del Ministero ne dell’Assessore Regionale Bufardeci.
Il ministro e il Sottosegretario Reina si sono, comunque, dichiarati pronti a difendere con incisività le richieste che i Sindaci delle isole minori italiane hanno ribadito al tavolo tecnico.
L’assessore Bufardeci ha condiviso la linea di moderato ottimismo espressa dal Ministro con riferimento al 2009 ed ha formalizzato allo stesso Ministero la richiesta di procedere all’utilizzo dei fondi già stanziati dal Governo per il piano trasporti Siremar del 2009.
Più incoraggiante invece l’incontro tenutosi il 19, per la seconda volta in una settimana, all’ARS alla presenza della III e della IV Commissione parlamentare. Nel corso di tale incontro, Le Commissioni presiedute dagli Onorevoli Caputo e Mancuso hanno infatti fatto proprio e trasmesso al governo nazionale un documento unico. Il documento adottato dai sindaci eoliani è stato, infatti, integrato con le istanze degli altri Sindaci delle isole minori siciliane nel corso della seduta.
Tutto rinviato alla settimana successiva all’incontro che lo stesso Ministro dei Trasporti e delle infrastrutture terrà a Bruxelles il 27 gennaio.
Nel corso del tavolo tecnico di ieri, il Ministro ha confermato l’impegno a reperire le somme necessarie a garantire, per il 2009, i servizi di cui al piano trasporti 2008. L’impegno delle somme sembra però subordinato o che, quantomeno, debba formalizzarsi dopo l’ottenimento della proroga che il Ministro si è detto fiducioso di poter ottenere da Bruxelles per un periodo di almeno un anno.
Meno confortante l’incontro con i tecnici del Ministero che tendono a non voler separare la questione Tirrenia da quella delle consociate e a ribadire, pertanto, la necessità di avviare per le future assegnazioni di fondi le procedure di evidenza pubblica, in modo da evitare contrasti con l’UE. Gli stessi tecnici hanno invece apprezzato la proposta avanzata dalle isole minori siciliane ed, in particolare, dalle Eolie di sottoporre alla loro attenzione, attraverso l’Assessorato regionale ai trasporti, un piano di razionalizzazione dei trasporti marittimi che consenta di ridurre i costi nei periodi di scarsa affluenza e di aumentare i ricavi, intensificando e migliorando il servizio in quelli di maggiore richiesta.
Il concetto dell’estrapolazione della Siremar dal processo di privatizzazione della Tirrenia è stato ribadito, finalmente all’unisono, da tutti i Sindaci delle isole minori siciliane ma tale istanza non sembra trovare l’accoglimento ne del Ministero ne dell’Assessore Regionale Bufardeci.
Il ministro e il Sottosegretario Reina si sono, comunque, dichiarati pronti a difendere con incisività le richieste che i Sindaci delle isole minori italiane hanno ribadito al tavolo tecnico.
L’assessore Bufardeci ha condiviso la linea di moderato ottimismo espressa dal Ministro con riferimento al 2009 ed ha formalizzato allo stesso Ministero la richiesta di procedere all’utilizzo dei fondi già stanziati dal Governo per il piano trasporti Siremar del 2009.
Più incoraggiante invece l’incontro tenutosi il 19, per la seconda volta in una settimana, all’ARS alla presenza della III e della IV Commissione parlamentare. Nel corso di tale incontro, Le Commissioni presiedute dagli Onorevoli Caputo e Mancuso hanno infatti fatto proprio e trasmesso al governo nazionale un documento unico. Il documento adottato dai sindaci eoliani è stato, infatti, integrato con le istanze degli altri Sindaci delle isole minori siciliane nel corso della seduta.
martedì 20 gennaio 2009
La delusione regna sovrana. E anche un punto interogativo o esclamativo fanno la differenza
Delusi dal risultato del tavolo romano diversi lettori di Eolienews ci hanno chiesto di riprorre la vignetta di Anonimo eoliano da noi pubblicata qualche tempo fà.
Ci hanno però invitato a modificarne il titolo. Da "Sarà questo il futuro?" a "Sarà questo il futuro!"
Trasporti/ Siremar, Apprendi (Pd): Bruxelles dia il via libera
"Siamo consapevoli del fatto che l'Unione europea consideri aiuti di Stato i fondi dirottati per i trasporti minori, ma intendiamo fare forza sulla continuità territoriale per ottenere da Bruxelles il via libera alla proroga necessaria per mantenere i servizi di trasporto in favore dei cittadini che vivono nelle Isole minori della Sicilia, in attesa che la Regione riorganizzi l'intero sistema dei trasporti. Lo dice il deputato del Pd, Pino Apprendi, a margine del vertice romano con il ministro dei trasporti, incontro programmato per discutere del caso Siremar, la compagnia del gruppo Tirrenia che assicura i collegamenti con le Egadi, Pantelleria e le Eolie.
"In tale direzione si è impegnato lo stesso ministro Matteoli che ha espresso una cauta speranza, anche in virtù del precedente con la Grecia, paese a cui è già stata concessa la proroga". "Un vertice - spiega Apprendi - che è servito per istituire un tavolo tecnico permanente che si occuperà dei problemi delle isole minori".
"In tale direzione si è impegnato lo stesso ministro Matteoli che ha espresso una cauta speranza, anche in virtù del precedente con la Grecia, paese a cui è già stata concessa la proroga". "Un vertice - spiega Apprendi - che è servito per istituire un tavolo tecnico permanente che si occuperà dei problemi delle isole minori".
Trasporti: Bruno intenzionato a percorrere anche le vie legali, se necessario
In attesa dei riscontri europei il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, nelle vesti di presidente dell'Ancim Sicilia "mette le mani avanti". Domani sarà a Palermo per valutare insieme ad un amministrativista di fiducia la possibilità di porre in essere "eventuali azioni legali, risarcitorie per le comunità isolane se le decisioni sui trasporti, prese ai livelli nazionale, regionale ed europeo, dovessero rivelarsi lesive dei diritti di chi nelle isole vive, lavora e deve poter godere di ogni diritto così come garantito a coloro che vivono sulla terraferma".
Trasporti/ Siremar, deputati Ars: C'è ok Tremonti a dare 46 mln
"I servizi di collegamento marittimo tra la Sicilia e le isole minori per tutto il 2009 continueranno grazie all'impegno del Ministro Altero Matteoli. Ma tutto è rinviato all'incontro che il Titolare dei Trasporti avrà a Bruxelles con i responsabili della Direzione Generale per i Trasporti". Lo affermano in una nota il presidente e il vice presidente della commissione attività produttive dell'Ars, l'assemblea regionale siciliana, Salvino Caputo (Pdl) e Pino Apprendi (Pd) in merito al tavolo tecnico in corso a Roma al Ministero dei trasporti, per la vicenda Siremar.
"Abbiamo ottenuto una prima conferma - scrivono i due parlamentari siciliani - ma è chiaro che il ministro Tremonti ha subordinato la erogazione dei 46 milioni di euro alla proroga che deve dare l'Unione Europea, che intende conoscere l'intero piano dei servizi marittimi".
"Abbiamo ottenuto una prima conferma - scrivono i due parlamentari siciliani - ma è chiaro che il ministro Tremonti ha subordinato la erogazione dei 46 milioni di euro alla proroga che deve dare l'Unione Europea, che intende conoscere l'intero piano dei servizi marittimi".
E' sceso il sipario sulla prima riunione del tavolo tecnico. La parola a Bruxelles
Il ministro ai Trasporti Altero Matteoli sarà a Bruxelles il prossimo 27 gennaio per ottenere una proroga per Tirrenia e, quindi, per la Siremar. Lo ha annunciato l' esponente del Governo Berlusconi in apertura dei lavori del tavolo tecnico di concertazione per il trasporto marittimo pubblico nelle isole minori che si è aperto oggi a Roma alla presenza, tra gli altri, del vice-presidente della Regione Sicilia Titti Bufardeci, del sindaco di Lipari e presidente dell'Ancim Sicilia Mariano Bruno, di alcuni esponenti politici nazionali, degli altri primi cittadini isolani e del Comitato eoliano per i trasporti oltre che della componente tecnica e direttiva del Ministero. L'incontro(chiusosi intorno alle 17 e 30) si è tenuto, praticamente, in due fasi: una prima alla quale era presente il ministro Matteoli, una seconda più tecnica nella quale è iniziato l'esame e la discussione sui temi oggetto del documento approvato, oltre che dall'amministrazione e dal consiglio comunale di Lipari, anche dagli altri sindaci delle isole siciliane e dalle apposite commissioni dell'ARS. Si tratta della mozione passata in consiglio a Lipari e che, nella tarda serata di lunedì, dopo l'inserimento di un paio di punti, ha ottenuto il via libera anche a Palermo. Il ministro, annunciando il viaggio a Bruxelles, si è detto fiducioso per l'ottenimento di una proroga e ha confermato che per il 2009 saranno trovati i 49 milioni di euro necessari per garantire il “top” dei servizi verso le isole. Non è stato in grado di dare, e d'altronde non poteva farlo, garanzie per il futuro in quanto tutto dipende dall'Unione Europea. Unione Europea dove ha, comunque, anticipato sosterrà con forza quanto previsto dal Trattato di Amsterdam. E' stato anche affrontato il tema dello “spacchettamento” di Siremar da Tirrenia così come richiesto dalle amministrazioni isolane sostenute dal vice-presidente della Regione Bufardeci. Anche questo un argomento entrato con forza nel tavolo ma che, comunque, è indissolubilmente legato a quanto accadrà a Bruxelles.
Il sindaco di Lipari Mariano Bruno, inoltre, ha sostenuto con forza come “ogni singolo arcipelago italiano in materia di trasporti marittimi non può essere assolutamente equiparato ad un altro e, quindi, il confronto non può che avvenire che su tavoli diversi”.
Come da noi anticipato fuori dal palazzo del Ministero i cittadini di Stromboli(oltre 150), così come promesso, hanno messo in atto la loro singolare forma di protesta. Hanno allestito un “tavolo etnico” con i prodotti caratteristici delle Eolie, provvedendo a distribuire a tutti coloro che si avvicinano capperi, malvasia, dolci tipici delle Eolie, pietra pomice. Notevole il riscontro sottenuto. L'area, tutt'intorno al banchetto, oltre ad essere meta di cittadini che hanno solidarizzato con gli strombolani e con le loro richieste, era presidiata da televisioni e inviati delle varie testate giornalistiche nazionali. Gli strombolani sono arrivati a Napoli ieri mattino alle sette a bordo della M/N Laurana della Siremar per poi proseguire verso Roma. Con gli strombolani è rimasto per buona parte della giornata il consigliere comunale del “Faro” Gesuele Fonti mentre, durante una pausa del “vertice”, il sindaco Mariano Bruno li ha raggiunto per ringraziarli di questa “iniziativa forte e di grande civiltà”.
Trasporti: Interrogazione alla Commissione Europea dell'on. Fava(SD). Il comunicato stampa
COMUNICATO STAMPA
Una interrogazione alla Commissione Europea, relativa al problema dei trasporti marittimi gestiti dalla società Siremar, è stata presentata stamani dall’on. Claudio Fava, coordinatore nazionale di Sinistra Democratica e parlamentare europeo; si riporta a seguire il testo integrale:
“Premesso
- che il gruppo Tirrenia, di cui fa parte la società Siremar, è avviato alla privatizzazione in ottemperanza a quanto richiesto dalla Commissione europea in virtù della normativa sulla concorrenza;
- che la sopracitata società Siremar esercita un servizio pubblico essenziale di cabotaggio marittimo per le isole minori (isole Eolie);
- che l'art 158 del Trattato di Amsterdam mira a ridurre il divario tra le regioni meno favorite, tra cui le regioni insulari e che la dichiarazione 30 ad esso allegata riconosce la possibilità di adottare norme comunitarie specifiche a favore di queste regioni che a motivo della loro insularità soffrono di svantaggi strutturali;
- che gli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato relativi ai trasporti marittimi stabiliscono che “un obbligo di servizio pubblico può essere imposto per garantire servizi regolari verso porti che collegano regioni periferiche della Comunità o rotte poco servite e considerate vitali per lo sviluppo economico delle regioni interessate, nei casi in cui il libero gioco delle forze di mercato non garantirebbe un sufficiente livello del servizio”;
Non ritiene la Commissione europea che sussistano le condizioni per uno scorporo immediato della società Siremar dal gruppo Tirrenia con il blocco del processo di privatizzazione della stessa Siremar, in quanto la suddetta società garantisce servizi pubblici essenziali verso aree periferiche quali le isole minori siciliane e quindi perfettamente compatibili con la vigente normativa dell’Unione Europea?
Non ritiene, inoltre, la Commissione europea che una deroga alla privatizzazione possa consentire la trasformazione di Siremar in una compagnia a capitale statale e/o regionale?”
Il Circolo di Sinistra Democratica di Lipari, ringraziando l’on. Fava per il suo intervento, informerà tempestivamente i cittadini riguardo alle risposte fornite dalla Commissione, che rappresentano un passaggio cruciale per la soluzione dell’intera vicenda e che auspichiamo possano essere favorevoli alle istanze della comunità eoliana.
Una interrogazione alla Commissione Europea, relativa al problema dei trasporti marittimi gestiti dalla società Siremar, è stata presentata stamani dall’on. Claudio Fava, coordinatore nazionale di Sinistra Democratica e parlamentare europeo; si riporta a seguire il testo integrale:
“Premesso
- che il gruppo Tirrenia, di cui fa parte la società Siremar, è avviato alla privatizzazione in ottemperanza a quanto richiesto dalla Commissione europea in virtù della normativa sulla concorrenza;
- che la sopracitata società Siremar esercita un servizio pubblico essenziale di cabotaggio marittimo per le isole minori (isole Eolie);
- che l'art 158 del Trattato di Amsterdam mira a ridurre il divario tra le regioni meno favorite, tra cui le regioni insulari e che la dichiarazione 30 ad esso allegata riconosce la possibilità di adottare norme comunitarie specifiche a favore di queste regioni che a motivo della loro insularità soffrono di svantaggi strutturali;
- che gli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato relativi ai trasporti marittimi stabiliscono che “un obbligo di servizio pubblico può essere imposto per garantire servizi regolari verso porti che collegano regioni periferiche della Comunità o rotte poco servite e considerate vitali per lo sviluppo economico delle regioni interessate, nei casi in cui il libero gioco delle forze di mercato non garantirebbe un sufficiente livello del servizio”;
Non ritiene la Commissione europea che sussistano le condizioni per uno scorporo immediato della società Siremar dal gruppo Tirrenia con il blocco del processo di privatizzazione della stessa Siremar, in quanto la suddetta società garantisce servizi pubblici essenziali verso aree periferiche quali le isole minori siciliane e quindi perfettamente compatibili con la vigente normativa dell’Unione Europea?
Non ritiene, inoltre, la Commissione europea che una deroga alla privatizzazione possa consentire la trasformazione di Siremar in una compagnia a capitale statale e/o regionale?”
Il Circolo di Sinistra Democratica di Lipari, ringraziando l’on. Fava per il suo intervento, informerà tempestivamente i cittadini riguardo alle risposte fornite dalla Commissione, che rappresentano un passaggio cruciale per la soluzione dell’intera vicenda e che auspichiamo possano essere favorevoli alle istanze della comunità eoliana.
TRASPORTI: BUFARDECI, OK A SIREMAR ENTRO PRIMA SETTIMANA FEBBRAIO
"Le prime somme di cui disporrà la Tirrenia dovranno essere utilizzate per il programma di esercizio 2009 della Siremar, la società che effettua i collegamenti marittimi da e per le isole minori siciliane”.
Lo afferma il vicepresidente della Regione siciliana e assessore ai Trasporti, Titti Bufardeci, alla fine del primo incontro del tavolo tecnico dedicato alla vertenza Siremar, che si è svolto oggi nella Capitale. La richiesta è contenuta in una nota che il dipartimento dei Trasporti ha inviato al Ministero. “Nel corso di questa prima riunione del tavolo tecnico, il ministro Matteoli ha confermato l’impegno del governo a reperire le risorse per coprire il surplus di costi di cui necessita Tirrenia - prosegue il vicepresidente - e questo è il segnale di una grande attenzione verso i problemi del trasporto marittimo per le isole minori siciliane”. “La proroga per i prossimi dodici mesi alle attività di Tirrenia e quindi di Siremar - continua Bufardeci - arriverà proprio nei prossimi giorni. Si tratta ora di avere fiducia e aspettare qualche giorno. Matteoli sarà a Bruxelles la settimana prossima per affrontare la questione con la commissione competente. Siamo consapevoli della rigidità mostrata dall’Unione Europea che assimila il contributo erogato al vettore marittimo alla stregua di un aiuto di Stato. Questo porterebbe ad escludere una proroga più ampia, ma sul futuro prossimo della Siremar, e sulla certezza che i collegamenti non verranno interrotti c’è il fortissimo impegno del governo regionale.
Sono convinto che nel corso della prossima riunione del tavolo tecnico - prevista per la prima settimana di febbraio - saremo in grado di predisporre il vero e proprio piano operativo d’esercizio per la Siremar”.
Lo afferma il vicepresidente della Regione siciliana e assessore ai Trasporti, Titti Bufardeci, alla fine del primo incontro del tavolo tecnico dedicato alla vertenza Siremar, che si è svolto oggi nella Capitale. La richiesta è contenuta in una nota che il dipartimento dei Trasporti ha inviato al Ministero. “Nel corso di questa prima riunione del tavolo tecnico, il ministro Matteoli ha confermato l’impegno del governo a reperire le risorse per coprire il surplus di costi di cui necessita Tirrenia - prosegue il vicepresidente - e questo è il segnale di una grande attenzione verso i problemi del trasporto marittimo per le isole minori siciliane”. “La proroga per i prossimi dodici mesi alle attività di Tirrenia e quindi di Siremar - continua Bufardeci - arriverà proprio nei prossimi giorni. Si tratta ora di avere fiducia e aspettare qualche giorno. Matteoli sarà a Bruxelles la settimana prossima per affrontare la questione con la commissione competente. Siamo consapevoli della rigidità mostrata dall’Unione Europea che assimila il contributo erogato al vettore marittimo alla stregua di un aiuto di Stato. Questo porterebbe ad escludere una proroga più ampia, ma sul futuro prossimo della Siremar, e sulla certezza che i collegamenti non verranno interrotti c’è il fortissimo impegno del governo regionale.
Sono convinto che nel corso della prossima riunione del tavolo tecnico - prevista per la prima settimana di febbraio - saremo in grado di predisporre il vero e proprio piano operativo d’esercizio per la Siremar”.
Tavolino etnico si imbandisce ai bandi di NAVE STROMBOLI
(da NAVE STROMBOLI) Roma, 20 gennaio 2009 - Mentre Ministro, Sindaci ed esperti lavoravano nel chiuso del Ministero delle Infrastrutture a Roma, all'aperto si apriva il Tavolo Etnico Eoliano.
Offerti ai passanti ed ai partecipanti capperi sotto sale e malvasia. Ma non ci fu concesso di dare dei Vastadduzzi ai nostri amministratori, impegnati nella verifica degli altrettanto salati conti del dissesto della compagnia navale Siremar (che collega le isole tra loro e con Napoli e Milazzo).
Dopo brindisi con bicchierini di plastica della sfortunata compagnia marittima prossima al decesso (gentilmente offertici dall'equipaggio della M/N Laurana nel viaggio Stromboli - Napoli), i numerosi partecipanti provenienti sia da Stromboli che dalle altre isole Eolie hanno indossato magliette recanti altrettanto sapide pillole di saggezza, ironia e d'arte del sopravvivere: "Stromboli terra di Dio, abbandonata dagli Uomini"; "Stromboli non vive solo d'estate"; "Prigionieri in casa nostra"; "Moriremo di capperi".
Circa 300 i presenti quando alcuni cittadini italiani ed europei che vivono nell'arcipelago si sono uniti nell'attesa che i Loro rappresentati li educessero su quello che sarebbe stato il futuro in termini di trasporti.
Il sindaco di Lipari è finalmente uscito a rassicurare tutti con promesse e parole di conforto cui per il momento, ahinoi, non fanno seguito ancora riscontri pratici ed efficaci.
Il piano di ristrutturazione dei servizi presentato al consiglio comunale di Lipari il giorno 18 (e portato dal sindaco al tavolo tecnico) infatti non accoglie integralmente le richieste fatte dalla delegazione comunale di Stromboli e neppure quelle del gruppo di isolani venuti a Roma: vi si propone l'ulteriore riduzione delle corse invernali della nave per Napoli (da 2 a 1) che degli aliscafi interisole su Stromboli a fronte di un potenziamento delle linee estive.
Piano proposto in velocità e senza consultazione popolare.
Aspettiamo dunque di vedere riconosciuto il ruolo degli abitanti NON stagionali delle isole nella fase in cui saranno prese decisioni riguardanti il loro futuro. Fatto chiaro sembra essere, in base alle dichiarazioni del sindaco, che la prospettiva futura indica come unica via percorribile quella di una gara d'appalto europea per i servizi di trasporto non remunerativi (cioè durante l'inverno) per assegnare un contributo pubblico e/o comunitario.
Dunque, al nostro Tavolo Etnico imbadito (ora) scopriamo la notizia di una gara che si bandisce (poi) e che ci auguriamo sia secondo regole chiare ed il soddisfacimento di esigenze vitali (sempre).
Se questo porterà al consolidamento di un servizio che garantisca la vivibilità delle nostre isole lo scopriremo solo vivendo-ci. e partecipando alle decisioni ed alle responsabilità.
Alla fine delle dichiarazioni abbiamo offerto al sindaco un plico contenente una saponetta regalataci dall'equipaggio della nave: speriamo che la sappia utilizzare per lavar via ogni altro interesse che non sia quello leggittimo dei cittadini che rappresenta.
Strombolani a Roma.. davanti al Ministero dei Trasporti
Sequenza fotografica degli strombolani a Roma davanti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Lipari: Consegnate borse di studio AVIS
Sono state consegnate stamani nell'aula magna dell'Istituto d'istruzione superiore “Isa Conti” di Lipari le borse di studio per studenti donatori. Sono state assegnate dall'AVIS di Lipari per gli studenti eoliani donatori diplomatisi nell'anno scolastico 2007/2008.
Alla cerimonia erano presenti gli studenti delle quinte classi, il dirigente scolastico prof.ssa Tommasa Basile, alcuni docenti, il presidente dell'Avis Lipari Giovanni Biviano e altri componenti il direttivo.
Tra le studentesse il premio di 500 euro è stato suddiviso tra Jessica Raffaele di Lipari(5^A commerciale) e Anita Zavone di Santa Marina Salina(5^C commerciale) che si sono piazzate exequo al primo posto della graduatoria stilata dal direttivo dell'associazione nella riunione del 14 gennaio. Tra gli studenti il premio di 500 euro è andato a Nicolò Villanti di Pianoconte (5^A Liceo scientifico).
Per il giovane, fuori sede per motivi scolastici, il premio è stato ritirato dall'amico Francesco Favaloro alla presenza anche della mamma di Nicolò. La cerimonia è coincisa con la “Giornata per la donazione del sangue” inserita di recente nel programma didattico dell'Istituto Conti, nel contesto del progetto “Educazione alla salute”.
Alla cerimonia erano presenti gli studenti delle quinte classi, il dirigente scolastico prof.ssa Tommasa Basile, alcuni docenti, il presidente dell'Avis Lipari Giovanni Biviano e altri componenti il direttivo.
Tra le studentesse il premio di 500 euro è stato suddiviso tra Jessica Raffaele di Lipari(5^A commerciale) e Anita Zavone di Santa Marina Salina(5^C commerciale) che si sono piazzate exequo al primo posto della graduatoria stilata dal direttivo dell'associazione nella riunione del 14 gennaio. Tra gli studenti il premio di 500 euro è andato a Nicolò Villanti di Pianoconte (5^A Liceo scientifico).
Per il giovane, fuori sede per motivi scolastici, il premio è stato ritirato dall'amico Francesco Favaloro alla presenza anche della mamma di Nicolò. La cerimonia è coincisa con la “Giornata per la donazione del sangue” inserita di recente nel programma didattico dell'Istituto Conti, nel contesto del progetto “Educazione alla salute”.
Roma: Grande riscontro per il "tavolo etnico"...in attesa dei risultati del tavolo tecnico
E' in corso a Roma al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti , da circa 40 minuti, il tavolo tecnico per i trasporti marittimi pubblici nelle isole minori. Intanto fuori dal palazzo del Ministero i cittadini di Stromboli(oltre 200), così come promesso, stanno mettendo in atto la loro singolare forma di protesta. Hanno allestito un “tavolo etnico” con i prodotti caratteristici delle Eolie, provvedendo a distribuire a tutti coloro che si avvicinano capperi, malvasia, dolci tipici delle Eolie, pietra pomice.
Notevole il riscontro sino ad ora ottenuto. L'area, tutt'intorno al banchetto, oltre ad essere meta di cittadini che solidarizzano con gli strombolani e con le loro richieste, è presidiata da televisioni e inviati delle varie testate giornalistiche nazionali.
Notevole il riscontro sino ad ora ottenuto. L'area, tutt'intorno al banchetto, oltre ad essere meta di cittadini che solidarizzano con gli strombolani e con le loro richieste, è presidiata da televisioni e inviati delle varie testate giornalistiche nazionali.
Gli strombolani sono arrivati a Napoli stamattina alle sette a bordo della M/N Laurana della Siremar per poi proseguire verso Roma. Quanti hanno assistito al Consiglio Comunale di Lipari, hanno avuto modo di diffondere le proposte che il sindaco intende proporre e presentare al Ministro nell'incontro di oggi. Tali proposte, raccolte in un'ennesima mozione, propongono una razionalizzazione dei trasporti che solo in parte accoglie le richieste minime e vitali espresse dagli strombolani.“Ed in quanto minime e vitali”, ha commentato il presidente della circoscrizione Carlo Lanza, “non sono per noi negoziabili”.
Anche molti altri eoliani, residenti a Roma o nelle vicinanze, stanno presidiando la piazza.
Anche molti altri eoliani, residenti a Roma o nelle vicinanze, stanno presidiando la piazza.
Trasporti: Le osservazioni di UDC, Eolie nel cuore e Nuovo Giorno sul documento approvato ieri dalla maggioranza
Comunicato stampa.
Come volevasi dimostrare, ieri la maggioranza ha approvato un documento che, pur partendo da premesse analoghe all’o.d.g. votato dal consiglio comunale del 5 gennaio, lo vincola a ipotesi di razionalizzazione sostanzialmente difformi tra loro. Ciò non potrà che generare una comprensibile confusione tra gli interlocutori del famoso tavolo tecnico; ma l’aspetto più grave è costituito dal fatto che presentarsi con una gamma di proposte sulla rimodulazione e riduzione delle corse, in questa fase, distoglie l’attenzione dal vero e prioritario nodo del problema, lo scorporo della Siremar da Tirrenia e la necessità di una (tardiva) assunzione di responsabilità da parte dei governi nazionale e regionale. Pur apprezzando gli sforzi degli estensori delle “razionalizzazioni”, va rilevato come – se non si ottenesse lo scorporo – gli stessi avranno, stranamente, reso un ottimo servigio ai privati che si aggiudicheranno i bandi relativi ai trasporti marittimi delle Eolie.
Ribadiamo pertanto le motivazioni che ci hanno spinto a non condividere tale scelta, inappropriata nei tempi e nei modi e adatta solo a chi si attende di incassare un risultato inferiore alle lecite aspettative degli eoliani, o a chi vuole ritagliarsi una via d’uscita attraverso un “piano B” per sottrarsi alle sue precise responsabilità politiche e amministrative.
Con l’occasione, esprimiamo la nostra solidarietà al consigliere Gugliotta, che finalmente può comprendere lo smarrimento che si prova nel vedere una seduta del consiglio comunale disertata in blocco da una parte dei suoi componenti, smarrimento che noi “sciacalli politici” (come lui stesso ci definisce) purtroppo conosciamo bene, grazie anche al passo lesto con il quale lui e i suoi colleghi della maggioranza hanno abbandonato la nave e i cittadini nel corso del consiglio comunale dell’8 gennaio scorso.
I consiglieri comunali di Eolie nel Cuore, Nuovo Giorno e U.D.C.
Come volevasi dimostrare, ieri la maggioranza ha approvato un documento che, pur partendo da premesse analoghe all’o.d.g. votato dal consiglio comunale del 5 gennaio, lo vincola a ipotesi di razionalizzazione sostanzialmente difformi tra loro. Ciò non potrà che generare una comprensibile confusione tra gli interlocutori del famoso tavolo tecnico; ma l’aspetto più grave è costituito dal fatto che presentarsi con una gamma di proposte sulla rimodulazione e riduzione delle corse, in questa fase, distoglie l’attenzione dal vero e prioritario nodo del problema, lo scorporo della Siremar da Tirrenia e la necessità di una (tardiva) assunzione di responsabilità da parte dei governi nazionale e regionale. Pur apprezzando gli sforzi degli estensori delle “razionalizzazioni”, va rilevato come – se non si ottenesse lo scorporo – gli stessi avranno, stranamente, reso un ottimo servigio ai privati che si aggiudicheranno i bandi relativi ai trasporti marittimi delle Eolie.
Ribadiamo pertanto le motivazioni che ci hanno spinto a non condividere tale scelta, inappropriata nei tempi e nei modi e adatta solo a chi si attende di incassare un risultato inferiore alle lecite aspettative degli eoliani, o a chi vuole ritagliarsi una via d’uscita attraverso un “piano B” per sottrarsi alle sue precise responsabilità politiche e amministrative.
Con l’occasione, esprimiamo la nostra solidarietà al consigliere Gugliotta, che finalmente può comprendere lo smarrimento che si prova nel vedere una seduta del consiglio comunale disertata in blocco da una parte dei suoi componenti, smarrimento che noi “sciacalli politici” (come lui stesso ci definisce) purtroppo conosciamo bene, grazie anche al passo lesto con il quale lui e i suoi colleghi della maggioranza hanno abbandonato la nave e i cittadini nel corso del consiglio comunale dell’8 gennaio scorso.
I consiglieri comunali di Eolie nel Cuore, Nuovo Giorno e U.D.C.
Trasporti/ Dalla Gazzetta del sud di oggi
Collegamenti via mare: Oggi al Ministero il vertice tecnico con Matteoli e Bufardeci
Documento del consiglio comunale di Lipari. Strombolani con capperi e malvasia a Roma
Salvatore Sarpi
Si terrà stamattina a Roma, nella sede del Ministero dei Trasporti, la prima riunione del tavolo tecnico di concertazione sui trasporti marittimi pubblici per le isole minori. Vi parteciperanno, oltre al Ministro e ai tecnici, il vicepresidente della regione e assessore ai Trasporti, Titti Bufardeci, il presidente dell'Ancim Sicilia e sindaco di Lipari Mariano Bruno e i sindaci delle altre isole. Intanto ieri il consiglio comunale di Lipari(presidente Pino Longo) , presenti solo i consiglieri di maggioranza (l'opposizione aveva preannunciato il dissenso sulla linea seguita da sindaco e maggioranza) ha approvato una mozione che sarà portata dal sindaco al tavolo romano. Allegata anche uno schema di razionalizzazione dei servizi marittimi e la proposta "Guarino", dal nome del consigliere che l'ha preparata. Il consiglio comunale con l'ordine del giorno, stilato sentendo anche i rappresentanti istituzionali dei comuni di Santa Marina Salina, Leni e Malfa, nel rinnovare il mandato al sindaco Bruno affinché rappresenti le istanze, in tutte le sedi istituzionali, nell'interesse della comunità eoliana, ha espresso forte preoccupazione per il futuro dei servizi marittimi della Siremar che collegano le Eolie e ha fissato i punti sui quali non si può transigere. E cioè: scorporo immediato della Siremar dalla Tirrenia; blocco del processo di privatizzazione della Siremar in quanto questa garantisce servizi pubblici essenziali verso aree periferiche quali le isole minori siciliane e quindi compatibili con la normativa europea; previsione nel medio e nel lungo termine di una compagine sociale costituita dallo Stato, dalla Regione e dai comuni isolani; una radicale ristrutturazione aziendale della Siremar che consenta, ottimizzando le risorse disponibili, di garantire servizi efficienti e mirati al reale soddisfacimento della domanda e delle esigenze del territorio; stipula di una nuova convenzione con la società Siremar spa sino al 31 dicembre 2012 che preveda i collegamenti e le frequenze necessarie a garantire, unitamente a quelli erogati dalle società appaltatrici della Regione Siciliana, servizi "adeguati ad assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse alla mobilità e allo sviluppo economico e sociale delle comunità isolane"; approvazione immediata di un piano di razionalizzazione che tenga conto delle priorità individuate dai documenti giunti all'amministrazione e dalla stessa prodotte; stanziamento per il periodo 2009/2012 delle somme necessarie a garantire quantomeno le linee e le frequenze di cui al piano di razionalizzazione; mantenimento del tavolo tecnico permanente di concertazione tra le amministrazioni centrali, regionali, locali, rappresentanti delle forze politiche, delle associazioni e dei sindacati; blocco della dismissione del naviglio e rinnovo dello stesso prevedendo unità conformi agli standard europei e in grado quindi di ottenere un considerevole contenimento dei costi di gestione; considerare la tratta Milazzo-Eolie-Napoli quale trasporto pubblico locale al pari dei collegamenti con i porti della Sicilia".
Il consiglio comunale di Lipari ha anche chiesto che il deliberato sia recepito dall'Ars, a integrazione dell'ordine del giorno approvato il 13 gennaio scorso; che la Regione assuma un ruolo attivo dichiarando la disponibilità a entrare nella proprietà e nella gestione della nuova Siremar a fianco dello Stato e delle altre amministrazioni isolane interessate, stanziando a tal fine le risorse adeguate in compartecipazione con lo Stato; mantenimento degli attuali livelli occupazionali del personale marittimo imbarcato sulle unità Siremar nonché del personale occupato dal relativo indotto, quali ormeggiatori e personale delle agenzie marittime; previsione di un piano di recupero dei servizi non erogati a qualunque titolo nel periodo invernale attraverso un calendario da stabilire con le amministrazioni locali; creazione di un garante per la corretta applicazione della convenzione tuttora in vigore; previsione di un ampliamento dello studio sui trasporti marittimi attraverso l'uso di collegamenti per via aerea (aerei ed elicotteri).
Intanto gli abitanti di Stromboli, oltre ad avere prodotto una petizione con 350 firme, inviata tra gli altri al Presidente della Repubblica, al Presidente del consiglio dei Ministri, al ministro Matteoli, al commissario ai Trasporti della Comunità Europea, hanno annunciato per oggi una singolare iniziativa davanti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Una folta rappresentanza di cittadini di Stromboli "ciascuno a titolo personale, ma non per questo meno rappresentativi delle istanze di tutti", allestirà un tavolino "etnico" con capperi, malvasia, sale e pomice (l'economia delle Eolie nell'800) per riassaggiare e riproporre un passato che corre il rischio di diventare attualità. Ovvero la prospettiva di tornare indietro di cent'anni.
Documento del consiglio comunale di Lipari. Strombolani con capperi e malvasia a Roma
Salvatore Sarpi
Si terrà stamattina a Roma, nella sede del Ministero dei Trasporti, la prima riunione del tavolo tecnico di concertazione sui trasporti marittimi pubblici per le isole minori. Vi parteciperanno, oltre al Ministro e ai tecnici, il vicepresidente della regione e assessore ai Trasporti, Titti Bufardeci, il presidente dell'Ancim Sicilia e sindaco di Lipari Mariano Bruno e i sindaci delle altre isole. Intanto ieri il consiglio comunale di Lipari(presidente Pino Longo) , presenti solo i consiglieri di maggioranza (l'opposizione aveva preannunciato il dissenso sulla linea seguita da sindaco e maggioranza) ha approvato una mozione che sarà portata dal sindaco al tavolo romano. Allegata anche uno schema di razionalizzazione dei servizi marittimi e la proposta "Guarino", dal nome del consigliere che l'ha preparata. Il consiglio comunale con l'ordine del giorno, stilato sentendo anche i rappresentanti istituzionali dei comuni di Santa Marina Salina, Leni e Malfa, nel rinnovare il mandato al sindaco Bruno affinché rappresenti le istanze, in tutte le sedi istituzionali, nell'interesse della comunità eoliana, ha espresso forte preoccupazione per il futuro dei servizi marittimi della Siremar che collegano le Eolie e ha fissato i punti sui quali non si può transigere. E cioè: scorporo immediato della Siremar dalla Tirrenia; blocco del processo di privatizzazione della Siremar in quanto questa garantisce servizi pubblici essenziali verso aree periferiche quali le isole minori siciliane e quindi compatibili con la normativa europea; previsione nel medio e nel lungo termine di una compagine sociale costituita dallo Stato, dalla Regione e dai comuni isolani; una radicale ristrutturazione aziendale della Siremar che consenta, ottimizzando le risorse disponibili, di garantire servizi efficienti e mirati al reale soddisfacimento della domanda e delle esigenze del territorio; stipula di una nuova convenzione con la società Siremar spa sino al 31 dicembre 2012 che preveda i collegamenti e le frequenze necessarie a garantire, unitamente a quelli erogati dalle società appaltatrici della Regione Siciliana, servizi "adeguati ad assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse alla mobilità e allo sviluppo economico e sociale delle comunità isolane"; approvazione immediata di un piano di razionalizzazione che tenga conto delle priorità individuate dai documenti giunti all'amministrazione e dalla stessa prodotte; stanziamento per il periodo 2009/2012 delle somme necessarie a garantire quantomeno le linee e le frequenze di cui al piano di razionalizzazione; mantenimento del tavolo tecnico permanente di concertazione tra le amministrazioni centrali, regionali, locali, rappresentanti delle forze politiche, delle associazioni e dei sindacati; blocco della dismissione del naviglio e rinnovo dello stesso prevedendo unità conformi agli standard europei e in grado quindi di ottenere un considerevole contenimento dei costi di gestione; considerare la tratta Milazzo-Eolie-Napoli quale trasporto pubblico locale al pari dei collegamenti con i porti della Sicilia".
Il consiglio comunale di Lipari ha anche chiesto che il deliberato sia recepito dall'Ars, a integrazione dell'ordine del giorno approvato il 13 gennaio scorso; che la Regione assuma un ruolo attivo dichiarando la disponibilità a entrare nella proprietà e nella gestione della nuova Siremar a fianco dello Stato e delle altre amministrazioni isolane interessate, stanziando a tal fine le risorse adeguate in compartecipazione con lo Stato; mantenimento degli attuali livelli occupazionali del personale marittimo imbarcato sulle unità Siremar nonché del personale occupato dal relativo indotto, quali ormeggiatori e personale delle agenzie marittime; previsione di un piano di recupero dei servizi non erogati a qualunque titolo nel periodo invernale attraverso un calendario da stabilire con le amministrazioni locali; creazione di un garante per la corretta applicazione della convenzione tuttora in vigore; previsione di un ampliamento dello studio sui trasporti marittimi attraverso l'uso di collegamenti per via aerea (aerei ed elicotteri).
Intanto gli abitanti di Stromboli, oltre ad avere prodotto una petizione con 350 firme, inviata tra gli altri al Presidente della Repubblica, al Presidente del consiglio dei Ministri, al ministro Matteoli, al commissario ai Trasporti della Comunità Europea, hanno annunciato per oggi una singolare iniziativa davanti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Una folta rappresentanza di cittadini di Stromboli "ciascuno a titolo personale, ma non per questo meno rappresentativi delle istanze di tutti", allestirà un tavolino "etnico" con capperi, malvasia, sale e pomice (l'economia delle Eolie nell'800) per riassaggiare e riproporre un passato che corre il rischio di diventare attualità. Ovvero la prospettiva di tornare indietro di cent'anni.
Lipari: L'Asl non ha più competenza sui due immobili degradati nel centro storico. China: "Bisogna intervenire"
(Dalla Gazzetta del Sud) Nessun intervento può essere effettuato dall'Ausl 5 di Messina sui due mastodontici immobili siti nel cuore del centro storico di Lipari che stanno cadendo a pezzi con grave pregiudizio per la pubblica incolumità.
Lo sottolinea in una nota il direttore generale dott. Salvatore Furnari rispondendo ai quesiti e alla richiesta di intervento avanzata ad ottobre dall'assessore all'Ambiente e al Patrimonio del comune di Lipari, Giulio China(nella foto). «Gli immobili – scrive il dott. Furnari – sono stati dichiarati "disponibili" con deliberazione n.6207 del 19/12/2002 e sono pertanto destinati all'alienazione. Le relative procedure, tuttavia, ai sensi dell'art.9 della legge regionale 28/12/2004, n.17, non competono più a questa Azienda, ma alla Società mista promossa dalla Regione Siciliana per la valorizzazione, trasformazione e commercializzazione dei beni immobili non destinati ad uso assistenziale di proprietà delle Aziende sanitarie. Conseguentemente, con deliberazione n.3628 del 30/11/2007, gli stessi immobili, insieme a diversi altri, sono stati conferiti ad apposito Fondo immobiliare». Nella missiva, che risponde alle sollecitazioni dell'assessore Giulio China, viene anche evidenziato come, a quanto risulta alla direzione dell'USL, la società mista promossa dalla Regione siciliana avrebbe già completato il censimento degli immobili e provvederà quanto prima ad attivare le procedure di alienazione degli stessi, verosimilmente attraverso procedura di gara aperta. L'assessore China ringrazia delle informazioni e replica: « In attesa che i due beni vengano alienati, chi li detiene non può sottrarsi dall'obbligo di intervenire, assumendosi in caso contrario ogni responsabilità derivante dalle precarie condizioni strutturali degli immobili che si manifestano, tra l'altro, con piccoli crolli interni e distacchi di calcinacci ed altro che finiscono sulla pubblica via». Salvatore Sarpi
Lo sottolinea in una nota il direttore generale dott. Salvatore Furnari rispondendo ai quesiti e alla richiesta di intervento avanzata ad ottobre dall'assessore all'Ambiente e al Patrimonio del comune di Lipari, Giulio China(nella foto). «Gli immobili – scrive il dott. Furnari – sono stati dichiarati "disponibili" con deliberazione n.6207 del 19/12/2002 e sono pertanto destinati all'alienazione. Le relative procedure, tuttavia, ai sensi dell'art.9 della legge regionale 28/12/2004, n.17, non competono più a questa Azienda, ma alla Società mista promossa dalla Regione Siciliana per la valorizzazione, trasformazione e commercializzazione dei beni immobili non destinati ad uso assistenziale di proprietà delle Aziende sanitarie. Conseguentemente, con deliberazione n.3628 del 30/11/2007, gli stessi immobili, insieme a diversi altri, sono stati conferiti ad apposito Fondo immobiliare». Nella missiva, che risponde alle sollecitazioni dell'assessore Giulio China, viene anche evidenziato come, a quanto risulta alla direzione dell'USL, la società mista promossa dalla Regione siciliana avrebbe già completato il censimento degli immobili e provvederà quanto prima ad attivare le procedure di alienazione degli stessi, verosimilmente attraverso procedura di gara aperta. L'assessore China ringrazia delle informazioni e replica: « In attesa che i due beni vengano alienati, chi li detiene non può sottrarsi dall'obbligo di intervenire, assumendosi in caso contrario ogni responsabilità derivante dalle precarie condizioni strutturali degli immobili che si manifestano, tra l'altro, con piccoli crolli interni e distacchi di calcinacci ed altro che finiscono sulla pubblica via». Salvatore Sarpi
lunedì 19 gennaio 2009
Pontile Ex Italpomice: Le foto del degrado e dell'usura
In uno dei passaggi della lettera inviata dal presidente Enzo Mottola del C.A.S.T.A. (Comitato apartitico salvaguardia territorio Acquacalda) con riferimento al pontile ex Italpomice veniva evidenziato:" ...... alleghiamo documentazione fotografica dalla quale si può evincere il grave stato di usura di alcuni sostegni del manufatto prospiciente l’unica strada, già tanto disastrata, che ci collega al resto dell’isola".
UDC, Eolie nel cuore, Nuovo Giorno, solidarietà agli strombolani
Comunicato stampa
Desideriamo manifestare la nostra adesione ideale all’iniziativa organizzata dal comitato di abitanti di Stromboli domani a Roma davanti alla sede del Ministero dei Trasporti, alla quale non possiamo partecipare fisicamente solo per problemi logistici e di tempi ristretti, avendone appreso la notizia soltanto nel pomeriggio e a mezzo stampa. Abbiamo tuttavia contattato alcuni parlamentari di opposizione, che hanno garantito la loro presenza in segno di solidarietà alla manifestazione.
Questa manifestazione testimonia, ancora una volta, la necessità di un pieno coinvolgimento delle comunità delle isole minori dell’arcipelago nelle decisioni e nella scelta delle iniziative per la difesa dei trasporti marittimi e dei diritti di tutti gli eoliani; coinvolgimento che è stato richiesto con una lettera inviata il 10 gennaio dal consigliere comunale Pietro Lo Cascio, di concerto con gli altri colleghi della minoranza, al “Comitato per la difesa dei trasporti marittimi” e alla quale – purtroppo – ancora oggi non ha fatto seguito alcun riscontro.
Siamo certi che gli strombolani sapranno rappresentare democraticamente e con efficacia le istanze e le aspettative di tutti gli eoliani, che oggi vedono gravemente minacciati i loro diritti per colpa della superficialità del governo nazionale, di quello regionale e dell’amministrazione comunale, che hanno omesso di intervenire quando la situazione dei trasporti marittimi era ancora un problema risolvibile e non un’emergenza dichiarata.
I consiglieri comunali di Eolie nel Cuore, Nuovo Giorno e U.D.C.
Desideriamo manifestare la nostra adesione ideale all’iniziativa organizzata dal comitato di abitanti di Stromboli domani a Roma davanti alla sede del Ministero dei Trasporti, alla quale non possiamo partecipare fisicamente solo per problemi logistici e di tempi ristretti, avendone appreso la notizia soltanto nel pomeriggio e a mezzo stampa. Abbiamo tuttavia contattato alcuni parlamentari di opposizione, che hanno garantito la loro presenza in segno di solidarietà alla manifestazione.
Questa manifestazione testimonia, ancora una volta, la necessità di un pieno coinvolgimento delle comunità delle isole minori dell’arcipelago nelle decisioni e nella scelta delle iniziative per la difesa dei trasporti marittimi e dei diritti di tutti gli eoliani; coinvolgimento che è stato richiesto con una lettera inviata il 10 gennaio dal consigliere comunale Pietro Lo Cascio, di concerto con gli altri colleghi della minoranza, al “Comitato per la difesa dei trasporti marittimi” e alla quale – purtroppo – ancora oggi non ha fatto seguito alcun riscontro.
Siamo certi che gli strombolani sapranno rappresentare democraticamente e con efficacia le istanze e le aspettative di tutti gli eoliani, che oggi vedono gravemente minacciati i loro diritti per colpa della superficialità del governo nazionale, di quello regionale e dell’amministrazione comunale, che hanno omesso di intervenire quando la situazione dei trasporti marittimi era ancora un problema risolvibile e non un’emergenza dichiarata.
I consiglieri comunali di Eolie nel Cuore, Nuovo Giorno e U.D.C.
Stromboli: isolani isolati. Domani manifestano a Roma
(da avvisatore.it) Arriveranno da Stromboli in massa, per manifestare a partire dalle 12 contro la cessazione dei servizi Siremar e della nave che collega l’isola delle Eolie con la città di Napoli. Uomini, donne e persino i bambini dell’isola del fuoco aspetteranno, riuniti davanti alla sede del Ministero delle Infrastrutture (Piazza della Croce Rossa 2), che Matteoli decida il futuro delle rotte marittime di trasporto che consentono loro di rifornirsi, spostarsi e ricevere i turisti. Una rappresentanza di cittadini, ciascuno a titolo personale ma non per questo meno rappresentativi delle istanze di tutti, ha deciso infatti di partecipare così all'incontro che il Ministro ha indetto con la rappresentanza dei sindaci delle comunità toccate dalla cessazione dei servizi Siremar, al fine di chiedere :
1) la continuità del trasporto marittimo sulla rotta Stromboli - Napoli, garantita 2 volte a settimana nel periodo autunno-inverno e 3 o più volte durante il periodo estivo, assicurata e garantita su base di sovvenzionamento statale e/o comunitario, con mezzi e navigli idonei, collaudati e certificati secondo legge;
2) la continuità ed il potenziamento dei collegamenti tra le isole facenti capo a Stromboli e Ginostra, che garantiscano di potersi recare a Lipari e/o Milazzo e tornare nella stessa giornata per potere accedere al diritto allo studio, alla salute, la continuità territoriale nonchè a tutti servizi pubblici essenziali assenti sull'isola ma fruibili nel nostro comune e nella nostra provincia;
3) la responsabilizzazione dell'amministrazione comunali, provinciali, regionali, nazionali e comunitarie nell'assicurare i bisogni della popolazione in termini di servizi essenziali.
4) la certezza che vengano mantenuti od integrati tutti gli attuali collegamenti ed orari in termini di navi ed aliscafi con le tariffe agevolate per i cittadini residenti.
“Ministro, sindaci e funzionari decidono del nostro futuro”, ha commentato presidente di Circoscrizione Stromboli Carlo Lanza, “loro dentro siederanno al Tavolo Tecnico previsto dal Governo per discutere, noi fuori aspetteremo ad un Tavolino Etnico con capperi, malvasia, sale e pomice per riassaggiare il passato nella speranza che non torni d’attualità anche l'i-solitudine. A tutti coloro che nelle Eolie ci vivono e che vi hanno vissuto momenti indimenticabili, diciamo: non dimenticate quei momenti, non dimenticate questo momento. Che senso ha essere patrimonio dell'umanità se diventa un luogo disabitato in cui si potrà arrivare solo se in possesso di una barca?”
1) la continuità del trasporto marittimo sulla rotta Stromboli - Napoli, garantita 2 volte a settimana nel periodo autunno-inverno e 3 o più volte durante il periodo estivo, assicurata e garantita su base di sovvenzionamento statale e/o comunitario, con mezzi e navigli idonei, collaudati e certificati secondo legge;
2) la continuità ed il potenziamento dei collegamenti tra le isole facenti capo a Stromboli e Ginostra, che garantiscano di potersi recare a Lipari e/o Milazzo e tornare nella stessa giornata per potere accedere al diritto allo studio, alla salute, la continuità territoriale nonchè a tutti servizi pubblici essenziali assenti sull'isola ma fruibili nel nostro comune e nella nostra provincia;
3) la responsabilizzazione dell'amministrazione comunali, provinciali, regionali, nazionali e comunitarie nell'assicurare i bisogni della popolazione in termini di servizi essenziali.
4) la certezza che vengano mantenuti od integrati tutti gli attuali collegamenti ed orari in termini di navi ed aliscafi con le tariffe agevolate per i cittadini residenti.
“Ministro, sindaci e funzionari decidono del nostro futuro”, ha commentato presidente di Circoscrizione Stromboli Carlo Lanza, “loro dentro siederanno al Tavolo Tecnico previsto dal Governo per discutere, noi fuori aspetteremo ad un Tavolino Etnico con capperi, malvasia, sale e pomice per riassaggiare il passato nella speranza che non torni d’attualità anche l'i-solitudine. A tutti coloro che nelle Eolie ci vivono e che vi hanno vissuto momenti indimenticabili, diciamo: non dimenticate quei momenti, non dimenticate questo momento. Che senso ha essere patrimonio dell'umanità se diventa un luogo disabitato in cui si potrà arrivare solo se in possesso di una barca?”
Pontile ex Italpomice: Il C.A.S.T.A. torna a lanciare l'allarme e chiede interventi risolutori
Dopo il crollo il pontile di Acquacalda continua a resta li con i suoi rottami, con il suo stato di grande pericolosità. Il presidente del comitato cittadino CASTA(Comitato Apartitico Salvaguardia Territorio Acquacalda , Enzo Mottola ha scritto all'Assessorato Territorio ed Ambiente, all'Assessorato ai Beni Culturali e alla pubblica istruzione, all'ARPA, alla Provincia, alla Capitaneria di Porto e all'Ufficio Circondariale marittimo.
IL TESTO:
Oggetto: Crollo pontile “Italpomice”
Con ordinanza N°34/2008 del 24/11/2008 il locale Ufficio Circondariale Marittimo ha segnalato la pericolosità della zona interessata dal crollo del pontile di proprietà della ditta “Italpomice S.p.A.” , vietandone l’accesso.
Non un accenno alla rimozione della macerie!
E siamo alle solite: le Autorità competenti transennano, vietano, impongono limitazioni, ma nulla fanno per risolvere, in via definitiva, ciò che ha causato il disastro.
Disastro, anche nel caso in esame, ampiamente annunciato dalle tante lamentele e dalle visibili, anche ad occhi poco esperti, corrosioni che nel tempo hanno minato la stabilità dell’opera, lasciata, nel totale abbandono dal 2004, anno del luttuoso incidente, alle intemperie ed alla furia del nostro mare.
E allorché il mare ha dato il colpo di grazia a questa traballante struttura, gettandone in acqua una buona parte, non ci risulta, ad oggi, che alcuna istituzione civile o marittima abbia richiesto, all’ Italpomice S.p.A., la rimozione del relitto.
Un semplice divieto, peraltro non recepito, non risolve il problema e non ci fornisce alcuna tutela o sicurezza.
A salvaguardia di tutti gli abitanti di Acquacalda richiediamo, dunque, la rimozione della parte del pontile, ora sommersa, la messa in sicurezza dell’intera struttura e la bonifica di tutta la zona interessata, ivi compresa la parte insistente sulla spiaggia e sulla strada.
A tal riguardo alleghiamo documentazione fotografica dalla quale si può evincere il grave stato di usura di alcuni sostegni del manufatto prospiciente l’unica strada, già tanto disastrata, che ci collega al resto dell’isola.
Anche in questo caso si attende il disastro per poi dar vita all’inqualificabile teatrino del “a chi tocca”?
Desideriamo infine sottolineare la reale urgenza per un intervento complessivo e definitivo poiché solo un’opera di bonifica immediata e totale consentirà ai cittadini, agli operatori turistici, a coloro che ancora vorranno spendere il loro tempo ed il loro denaro ad Acquacalda, di poter usufruire pienamente, senza alcuna limitazione causata dall’umana insipienza, delle bellezze del litorale e del mare che la nostra borgata può offrire, peraltro come unica vera alternativa alla spiaggia di Canneto.
La stagione turistica è già in avanzato stato di programmazione e promozione e la mancanza di seri interventi risolutori causerebbe un grave danno per tutta la borgata, del ché riterremo pienamente responsabili gli Enti competenti.
Distinti saluti.
Enzo Mottola
Con ordinanza N°34/2008 del 24/11/2008 il locale Ufficio Circondariale Marittimo ha segnalato la pericolosità della zona interessata dal crollo del pontile di proprietà della ditta “Italpomice S.p.A.” , vietandone l’accesso.
Non un accenno alla rimozione della macerie!
E siamo alle solite: le Autorità competenti transennano, vietano, impongono limitazioni, ma nulla fanno per risolvere, in via definitiva, ciò che ha causato il disastro.
Disastro, anche nel caso in esame, ampiamente annunciato dalle tante lamentele e dalle visibili, anche ad occhi poco esperti, corrosioni che nel tempo hanno minato la stabilità dell’opera, lasciata, nel totale abbandono dal 2004, anno del luttuoso incidente, alle intemperie ed alla furia del nostro mare.
E allorché il mare ha dato il colpo di grazia a questa traballante struttura, gettandone in acqua una buona parte, non ci risulta, ad oggi, che alcuna istituzione civile o marittima abbia richiesto, all’ Italpomice S.p.A., la rimozione del relitto.
Un semplice divieto, peraltro non recepito, non risolve il problema e non ci fornisce alcuna tutela o sicurezza.
A salvaguardia di tutti gli abitanti di Acquacalda richiediamo, dunque, la rimozione della parte del pontile, ora sommersa, la messa in sicurezza dell’intera struttura e la bonifica di tutta la zona interessata, ivi compresa la parte insistente sulla spiaggia e sulla strada.
A tal riguardo alleghiamo documentazione fotografica dalla quale si può evincere il grave stato di usura di alcuni sostegni del manufatto prospiciente l’unica strada, già tanto disastrata, che ci collega al resto dell’isola.
Anche in questo caso si attende il disastro per poi dar vita all’inqualificabile teatrino del “a chi tocca”?
Desideriamo infine sottolineare la reale urgenza per un intervento complessivo e definitivo poiché solo un’opera di bonifica immediata e totale consentirà ai cittadini, agli operatori turistici, a coloro che ancora vorranno spendere il loro tempo ed il loro denaro ad Acquacalda, di poter usufruire pienamente, senza alcuna limitazione causata dall’umana insipienza, delle bellezze del litorale e del mare che la nostra borgata può offrire, peraltro come unica vera alternativa alla spiaggia di Canneto.
La stagione turistica è già in avanzato stato di programmazione e promozione e la mancanza di seri interventi risolutori causerebbe un grave danno per tutta la borgata, del ché riterremo pienamente responsabili gli Enti competenti.
Distinti saluti.
Enzo Mottola
Presidente C.A.S.T.A
Stop ai traghetti Napoli-Eolie, protesta a Roma di abitanti di Stromboli
(Il mattino.it) Una delegazione di abitanti di Stromboli, della quale faranno parte anche donne e bambini, manifesterà domani a Roma contro la cessazione dei servizi Siremar e della nave che collega l'isola delle Eolie con Napoli. I manifestanti si raduneranno a mezzogiorno davanti alla sede del Ministero delle Infrastrutture, in concomitanza con l'incontro che il ministro Altero Matteoli ha indetto con i sindaci delle isole minori siciliane colpite dalla cessazione dei servizi Siremar. «Ministro, sindaci e funzionari decidono del nostro futuro - ha commentato presidente di circoscrizione Stromboli Carlo Lanza - loro dentro siederanno al tavolo tecnico previsto dal Governo per discutere, noi fuori aspetteremo ad un tavolino etnico con capperi, malvasia, sale e pomice per riassaggiare il passato nella speranza che non torni d'attualità anche l'i-solitudine. A tutti coloro che nelle Eolie ci vivono e che vi hanno vissuto momenti indimenticabili - conclude Lanza - diciamo: non dimenticate quei momenti, non dimenticate questo momento. Che senso ha essere patrimonio dell'umanità se diventa un luogo disabitato in cui si potrà arrivare solo se in possesso di una barca?».
"Il Faro" sostiene l'iniziativa dei cittadini di Stromboli. Fonti domani con loro a Roma
COMUNICATO STAMPA
Così come ufficialmente rappresentato all’ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale, i consiglieri comunali del gruppo “IL FARO” non hanno potuto prendere parte all’odierna riunione del Consiglio Comunale, tuttavia, sentito l’appello del Comitato cittadino dell’isola di Stromboli, ed il pressante invito rivolto alla cittadinanza per una pacifica protesta contro i tagli nei trasporti marittimi nelle isole Eolie,
si comunica
la piena adesione ed il massimo sostegno del gruppo consiliare “IL FARO” alla mobilitazione che i cittadini di Stromboli intendono attuare domani, 20 Gennaio 2008, davanti al Ministero delle Infrastrutture,
Il gruppo IL FARO, pertanto sarà domani a Roma, rappresentato dal CONSIGLIERE GESUELE FONTI, insieme ai cittadini di Stromboli, ai quali va riconosciuto il grande merito, di aver promosso un’iniziativa che va ben oltre i confini geografici dell’isola da cui muove, a difesa degli inalienabili diritti dell’intera comunità eoliana e di tutte le isole minori siciliane.
LIPARI 19 GENNAIO 2009
Così come ufficialmente rappresentato all’ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale, i consiglieri comunali del gruppo “IL FARO” non hanno potuto prendere parte all’odierna riunione del Consiglio Comunale, tuttavia, sentito l’appello del Comitato cittadino dell’isola di Stromboli, ed il pressante invito rivolto alla cittadinanza per una pacifica protesta contro i tagli nei trasporti marittimi nelle isole Eolie,
si comunica
la piena adesione ed il massimo sostegno del gruppo consiliare “IL FARO” alla mobilitazione che i cittadini di Stromboli intendono attuare domani, 20 Gennaio 2008, davanti al Ministero delle Infrastrutture,
Il gruppo IL FARO, pertanto sarà domani a Roma, rappresentato dal CONSIGLIERE GESUELE FONTI, insieme ai cittadini di Stromboli, ai quali va riconosciuto il grande merito, di aver promosso un’iniziativa che va ben oltre i confini geografici dell’isola da cui muove, a difesa degli inalienabili diritti dell’intera comunità eoliana e di tutte le isole minori siciliane.
LIPARI 19 GENNAIO 2009
La protesta degli ex Pumex
Lettere anonime, critiche, accuse di fare poco e male. Tutto a "carico" degli ex lavoratori della Pumex di Lipari che, ovviamente e giustamente, non ci stanno.
Non ci stanno e rimandano al mittente ogni accusa e, anzi, pongono in evidenza, attraverso un cartello affisso(vedi foto) prima dell'ingresso dell'aula consiliare, le condizioni in cui si trovano ad operare.
Per loro, però, a nostro avviso parlano gli interventi effettuati nel recente passato(San Calogero, stradelle varie, area archeologica, ecc.) e qualcosa del presente. Basta vedere come hanno tirato a lucido, dopo la recente mareggiata, la piazza di San Cristoforo a Canneto....nonostante gli attrezzi "casalinghi"
Non ci stanno e rimandano al mittente ogni accusa e, anzi, pongono in evidenza, attraverso un cartello affisso(vedi foto) prima dell'ingresso dell'aula consiliare, le condizioni in cui si trovano ad operare.
Per loro, però, a nostro avviso parlano gli interventi effettuati nel recente passato(San Calogero, stradelle varie, area archeologica, ecc.) e qualcosa del presente. Basta vedere come hanno tirato a lucido, dopo la recente mareggiata, la piazza di San Cristoforo a Canneto....nonostante gli attrezzi "casalinghi"
La nostra notizia della protesta degli strombolani a Roma ripresa dalle agenzie
Roma, 19 gen. - (Adnkronos) - Il comitato cittadino spontaneo di Stromboli manifestera' domani a Roma di fronte al Ministero dell'Infrastrutture, per scongiurare la dismissione del servizio della Siramar, che collega le isole Eolie fra loro, oltre che con Napoli e Milazzo. Domani mattina alle 12, in concomitanza con il tavolo tecnico fra Ministro e sindaci dei quattro comuni eolici, convocato per affrontare la questione, il comitato allestira' al di fuori del Ministero, un tavolo etnico: i cittadini di Stromboli imbandiranno dei banchetti con i prodotti della loro terra, come capperi, malvasia e e pomice. "Sono i prodotti che ci permettevano di sopravvivere nell'800 quando vivevamo dell'esportazione di capperi. Sono le cose di cui ci nutriremo, se e' questo il futuro che ci viene proposto: quello di tornare a un' economia chiusa e insulare e di essere privati del diritto di cittadinanza oltre che essere esclusi dal processo di sviluppo umano". Lo ha affermato Davide Liuni, esponente del comitato.
(AGI) - Oltre 300 abitanti dell’isola di Stromboli saranno domani a Roma per chiedere che siano garantiti navi e aliscafi, in coincidenza con l’incontro tra il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, e il vicepresidente della Regione, Titti Bufardeci, sul futuro della Siremar, compagnia del gruppo Tirrenia. Gli stessi abitanti di Stromboli hanno lanciato anche un appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che frequenta da tempo l’isola surante le sue vacanze. “Chiediamo e chiederemo - ha detto il presidente della circoscrizione Carlo Lanza - che le nostre esigenze, vitali e irrinunciabili vengano riconosciute”. Gli isolani vogliono la continuita’ del trasporto sulla rotta Stromboli-Napoli due volte a settimana nel periodo autunno-inverno e 3 o piu volte in estate, il potenziamento delle rotte interisole facenti capo a Stromboli e Ginostra, per poter raggiungere Lipari o Milazzo e rientrare nella stessa giornata.
(AGI) - Oltre 300 abitanti dell’isola di Stromboli saranno domani a Roma per chiedere che siano garantiti navi e aliscafi, in coincidenza con l’incontro tra il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, e il vicepresidente della Regione, Titti Bufardeci, sul futuro della Siremar, compagnia del gruppo Tirrenia. Gli stessi abitanti di Stromboli hanno lanciato anche un appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che frequenta da tempo l’isola surante le sue vacanze. “Chiediamo e chiederemo - ha detto il presidente della circoscrizione Carlo Lanza - che le nostre esigenze, vitali e irrinunciabili vengano riconosciute”. Gli isolani vogliono la continuita’ del trasporto sulla rotta Stromboli-Napoli due volte a settimana nel periodo autunno-inverno e 3 o piu volte in estate, il potenziamento delle rotte interisole facenti capo a Stromboli e Ginostra, per poter raggiungere Lipari o Milazzo e rientrare nella stessa giornata.
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