Comunicato stampa
L'oscura vicenda del "ciclo dell'acqua"
(Michele Giacomantonio) Il comunicato della Confindustria che rende nota una delibera del 23 dicembre scorso dell'Autority per la vigilanza dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture riporta in primo piano una vicenda che, malgrado dichiarazioni (mie in diverse occasioni) ed interrogazioni ( del sen. Randazzo, ad esempio), è finora rimasta sempre sottaciuta. Si tratta di una vicenda oscura e inquietante che - se Lipari, la Sicilia e l'Italia fossero un Paese normale - dovrebbe essere oggetto dell'azione ispettiva del Consiglio Comunale e non solo.Il problema è quello della progettazione e realizzazione del ciclo dell'acqua di cui si parla da più di dieci anni e che dovrebbe risolvere, una volta per tutte, il dramma del rifornimento idrico nelle nostre isole. Per questo progetto esistono 32 milioni di euro stanziati dal governo ed esiste una associazione di imprese che si è aggiudicata nel 2000 in una gara regolare la progettazione. Questa ditta inizia la progettazione e, malgrado nel 2001 cambi il Sindaco, tutto procede regolarmente con l'approvazione di vari stadi dei lavori. Fra le altre cose questo progetto prevede di regolarizzare finalmente il problema degli scarichi fognari che attualmente avvengono irregolarmente, di recuperare i reflui creando una seconda rete per l'irrigazione dei campi e dei giardini, di abolire la dipendenza dalle navi che costano allo stato 14 milioni di euro l'anno. Tutto procede regolarmente fino al 2007 quando improvvisamente ed inopinatamente, a progettazione conclusa e dovendosi procedere alla fase esecutiva, il Sindaco come Commissario di governo per l'emergenza da un nuovo incarico - senza gara alcuna - per la progettazione alla Sogesid società mista con la partecipazione del Ministero dell'ambiente. Quali le ragioni? Perchè questo avviene in una pratica coincidenza di tempi con il nuovo stanziamento del Governo nazionale? Non c'è il rischio di dare vita ad un contenzioso che procrastini nel tempo opere così urgenti ed indispensabili per le isole? Ma il Sindaco-Commissario procede senza dubbi alcuni. Ora è giunto l'alto là dell'Autority e c'è effettivamente il rischio che nuovi costi e nuove pendenze si carichino sul nostro Comune a cui i problemi economici e finanziari non mancano. Ma si riuscirà a fare finalmente chiarezza? Esiste ancora una opinione pubblica a Lipari in grado di richiederla?
Michele Giacomantonio