Riceviamo da Andrea Tesoriero, uno degli organizzatori della Festa neroazzurra a Lipari, l'elenco delle entrate e delle uscite.
Ciò affinchè tutti coloro che hanno contribuito possano rendersi conto con dati di fatto di come sono stati utilizzati i fondi messi a disposizione. Il tutto nella massima trasparenza.
Bilancio festa "Inter Campione d'Italia 2008-2009"
ENTRATE:
Acquaro Giuseppe € 20,00
Acquaro Piero 10,00
Acquaro Telecom 10,00
Agrip Francesco 10,00
Aiello Lori 10,00
Antonio 10,00
Antony (Negozio Sportivo) 20,00
Arbiter 10,00
Barabba 5,00
Basile Marco 20,00
Bellantonio Mimmo 10,00
Belletti Davide 50,00
Belletti Gianmarco 20,00
Bertè 10,00
Dott. Bianchieri Alfredo 20,00
Biviano Nuccio 10,00
Cantalanotte 10,00
Carbonaro 10,00
Carlo Bar La Vela 10,00
Casamento Armando 10,00
Cincotta Giovanni 50,00
Cincotta Nunzia 10,00
Cirasella 10,00
Coluccio Alessandro 10,00
Coluccio Santino 10,00
Corrieri Maurizio 10,00
Costanzo 5,00
Cortese Giovanni 10,00
D'Ambra Antonia 10,00
D'Ambra Bartolo 20,00
D'Ambra Daniel 10,00
Deidda Pino 10,00
De Salvatore Giuseppe 50,00
Domenico (Ristorante La Ginestra) 10,00
Enzino (Siremar) 10,00
Favorito Antonello 10,00
Favorito Antonio 10,00
Figlio D'Oro 50,00
Francesco 10,00
Franco C. 10,00
Franco Luca 10,00
Formica G. 10,00
Foti Giacomo 10,00
Gasperino 10,00
Gentile Piero 10,00
Giosuele 20,00
Giuffrè Gaetano 20,00
Giunta Giuseppe 10,00
Grasso Gianfranco 40,00
Grasso Giuseppe 10,00
Greco Antonio 10,00
Greco Giacomo 10,00
Greco Giovanni 10,00
Imbruglia Natale 10,00
La Greca Antonio 10,00
Leonardo (Ristorante La Bussola) 30,00
Leone Bartolo 20,00
Li Donni Alessandra 10,00
Li Donni Alfredo 10,00
Lisa Mimmo 10,00
Lo Surdo Franco 5,00
Lumia Arnaldo 30,00
Mandarano Denis 10,00
Mangano Grazia 10,00
Mangano Tindaro 10,00
Marina 10,00
Marino Francesca 10,00
Marino Giacomo 10,00
Martelli Carmen 10,00
Martelli Genny 10,00
Martelli Salvatore 10,00
Martelli Valentina 10,00
Massimo Ass. 20,00
Maurizio (ex Pumex) 10,00
Merlino Carlo 10,00
Mirabito Giuseppe 10,00
Monte Pasquale 10,00
Moretto Maurizio 20,00
Natoli Gaetano 10,00
Natoli Giuseppe 10,00
Natoli Lino 10,00
Natoli Salvatore 10,00
Nunzio G. 10,00
Orto Giuseppe 20,00
Orto Salvatore 10,00
Ovidio 10,00
Pallina 10,00
Parisi Mimmo (Pizzeria Pescecane) 200,00
Patrik 10,00
Pavone Caterina 10,00
Pellegrino Marco 10,00
Pit Stop 10,00
Raffiti Giovanni 20,00
Roberto 20,00
Ruggero c. 10,00
Ruggero Livio 10,00
Sabatini Adolfo 10,00
Saltalamacchia Gianluca 10,00
Spanò 10,00
Sparacino Carmelo 50,00
Spinella 20,00
Spinella Salvuccio 10,00
Subba Sergio 10,00
Tesoriero Ninì 10,00
Tesoriero Pippo 25,00
Tomix 10,00
Tripi Salvatore 10,00
Tromba Bartolo 10,00
Venere 20,00
Virgona Maria 10,00
Zagami Marco 10,00
Zavone Valentino 10,00
TOTALE ENTRATE: 1740,00
USCITE:
Nr. 2 marche da bollo da € 14,62 per autorizzazioni 29,24
Impianto stereo camion 60,00
SIAE 130,00
Nr. 12 bandiere Inter 60,00
Giochi pirotecnici (1 omaggio di Belletti Davide) 30,00
Pizza 200,00
Aste per bandiere 17,00
Piatti, tovaglioli, bicchieri, forchette 41,00
Nr. 10 bandiere Italia 50,00
Spumante 195,00
Torta 200,00
Banda 200,00
Impianto per palco 200,00
Creazione logo Inter per magliette 30,00
Drink per banda 22,76
Spese impianto per sfilata 240,00
TOTALE USCITE: 1705,00
Rimanenza: 35,00
NB. L'organizzazione si scusa con le persone che potrbbero non essere citate nell'elenco.
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venerdì 29 maggio 2009
Ma che paese è mai questo? Gatti impiccati e povere bestiole decedute che non si riescono a rimuovere.
A Filicudi un povero gatto impiccato. A Lipari un cagnolino randagio che ha perso la vita, dopo che suo malgrado ha fatto correre il rischio di un grave incidente, ancora depositato, fra mosche, insetti vari e fetore, ai bordi della trafficatissima Falcone e Borsellino di Lipari.
Inutile tornare a commentare il primo caso, quello di Filicudi. Piuttosto è il caso di soffermarsi sul secondo.
Dalle 8 e 30 del mattino, da quando abbiamo segnalato la presenza del corpo del cagnolino, sino a trenta minuti fà, ci sembra essere entrati in una vera e propria "commedia dell'orrore". Dal comune, dopo una telefonata all'indirizzo della ditta che dovrebbe rimuoverlo, ci garantiscono che è questione di minuti. Il problema è che si va di minuto in minuto. Alle 12 e 15 l'assessore China in persona ci dice di avere contattato la ditta e che il povero cagnolino è stato rimosso.
Dopo aver verificato ci rendiamo conto che forse soffriamo di traveggole. Il cagnolino..almeno sino alle 12 e 30.. continuiamo a vederlo lì. Ma sarà sicuramente un nostro miraggio.
Alicudi (ME); quattro cittadini marocchini arrestati poiché colpiti da ordine di espulsione dal territorio nazionale
È di quattro cittadini stranieri arrestati il bilancio dell’attività di polizia effettuata dai Carabinieri della Compagnia di Milazzo che hanno passato al setaccio il territorio dell’isola di Alicudi nelle Eolie. Il particolare servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione dei reati inerenti l’immigrazione clandestina nonché alla verifica della presenza di cittadini stranieri colpiti da provvedimenti di espulsione emessi dalle prefetture nazionali ha permesso di identificare dieci cittadini extracomunitari, principalmente di nazionalità marocchina, di cui quattro sono risultati sprovvisti di qualsiasi documento idoneo alla loro compiuta identificazione.
L’operazione di polizia, che ha visto impegnati i Carabinieri della Stazione di Filicudi con il supporto dei Carabinieri in abiti simulati del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Milazzo, 2 Motovedette dell’Arma, classe 800, ha permesso di assicurare alla giustizia i seguenti cittadini marocchini: SAMMOUDI Elary, cl. 1979 SAMMOUDI Redaune, cl. 1977, SAMMOUDI Charky, cl. 1981, SAMMOUDI Arby, cl. 1983, che a seguito degli accertamenti di riscontro eseguiti alla Banca Dati AFIS sono risultati destinatari di provvedimenti di espulsione emessi dalle competenti autorità amministrative.
I cittadini stranieri sono stati altresì deferiti alla competente A.G. in quanto responsabili di non aver esibito un valido documento di riconoscimento.
Per i quattro arrestati, che sono stati temporaneamente ristretti nel Carcere di Messina Gazzi, è previsto, nella giornata di domani, il giudizio direttissimo che si svolgerà innanzi la Sez. distaccata di Lipari del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto.
L’operazione di polizia, che ha visto impegnati i Carabinieri della Stazione di Filicudi con il supporto dei Carabinieri in abiti simulati del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Milazzo, 2 Motovedette dell’Arma, classe 800, ha permesso di assicurare alla giustizia i seguenti cittadini marocchini: SAMMOUDI Elary, cl. 1979 SAMMOUDI Redaune, cl. 1977, SAMMOUDI Charky, cl. 1981, SAMMOUDI Arby, cl. 1983, che a seguito degli accertamenti di riscontro eseguiti alla Banca Dati AFIS sono risultati destinatari di provvedimenti di espulsione emessi dalle competenti autorità amministrative.
I cittadini stranieri sono stati altresì deferiti alla competente A.G. in quanto responsabili di non aver esibito un valido documento di riconoscimento.
Per i quattro arrestati, che sono stati temporaneamente ristretti nel Carcere di Messina Gazzi, è previsto, nella giornata di domani, il giudizio direttissimo che si svolgerà innanzi la Sez. distaccata di Lipari del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto.
Lipari: Prova scritta del concorso di dirigente-comandante polizia municipale
E' in corso al comune di Lipari la prova scritta per il concorso di dirigente del IV settore-comandante del corpo di Polizia Municipale. Una trentina, tra i quaranta che avevano presentato domanda, erano presenti stamattina intorno alle dieci all'appello. Tra questi l'ex comandante pro-tempore Blasco e la dottoressa Francesca De Pasquale. La prova è in corso nell'aula consiliare del palazzo di via Falcone e Borsellino. Nel video sottostante, una breve fase dell'appello
Buongiorno Filicudi. Gatto impiccato ad un braccio meccanico.
Impiccato nella notte... ritrovato all'alba. Accade a Filicudi dove un altro povero gatto, responsabile solo di vivere in quell'isola, è stato impiccato al braccio di un mezzo meccanico di una ditta. Avvertimento? Pretesa? Ripicca? Non sto certo a noi a dirlo. Quel che possiamo direche nel giro di poco più di un mese un'altra bestiola è stata crudelmente uccisa. Come si ricorderà l'episodio precedentemente, e a cui facciamo riferimento, e quello in cui un povero gatto venne fatto ritrovare impiccato sotto la tettoia dell'abitazione dove alloggiava il geometra di una impresa che sta effettuando lavori nell'isola.
Qualcuno tentò di sminuire la portata dell'evento, parlando di uno scherzo, di una ragazzata. Sarà stato così anche questa volta? Certo che a Filicudi (per fortuna la minima parte degli abitanti) hanno un modo strano e "barbaro" di giocare
Per la foto un grazie al collega Peppe Paino
Qualcuno tentò di sminuire la portata dell'evento, parlando di uno scherzo, di una ragazzata. Sarà stato così anche questa volta? Certo che a Filicudi (per fortuna la minima parte degli abitanti) hanno un modo strano e "barbaro" di giocare
Per la foto un grazie al collega Peppe Paino
Lipari: Scooteristi occhio ai randagi! Ieri sera incidente per fortuna senza gravi conseguenze
Cani randagi e/o vaganti a Lipari pericolosi non solo dal punto di vista dell'aggressività ma anche per l'incolumità di chi (centauri in testa) si trova a transitare nelle varie arterie stradali. L'ultimo episodio, in ordine di tempo, si è registrato ieri sera intorno alle 23.00 sulla Falcone-Borsellino a pochi metri dall'impianto di pretrattamento liquami. Un gruppo di una decina di randagi, provenienti dall'area limitrofa al cimiteri, ha attraversato improvvisamente la strada proprio nel momento in cui si trovavano a transitare due giovani liparesi a bordo di un mezzo a due ruote. Il conducente M.R. ha avuto la prontezza di "dribblare" il gruppo di bestiole ma nulla ha potuto per evitare l'impatto con un cucciolo.
Le conseguenze dell'impatto, che potevano essere più gravi se invece di un cucciolo si fosse trattato di un cane di media/grossa taglia, sono state che entrambi i giovani sono finiti a terra riportando tutta una serie di escoriazioni e contusioni. Più complicate ma, per fortuna, non gravi per M.R. .
Il cucciolo ha perso la vita ed incredibilmente, sino a pochi minuti fà, nonostante le segnalazioni anche di questa redazione, giace ai bordi della strada in attesa di essere rimosso.
Questa volta ai ragazzi è andata bene ma è possibile continuare a dover rischiare per un "fenomeno" ormai largamente diffuso nell'isola?
Il servizio di "accalappiacani" non si può renderlo mirato e farlo effettuare nelle zone più frequentate dai randagi e nelle ore in cui questi il più delle volte fuoriescono?
Nella foto effettuata da lontano per via dell'indecente "spettacolo" il cucciolo morto a bordo strada
Lipari: Non più TOSAP ma COSAP dalla Gazzetta del Sud di oggi
Non più TOSAP ma COSAP per coloro che nel comune di Lipari occupano spazi ed aree pubbliche. Il consiglio comunale di Lipari, dopo una seduta fiume protrattasi per circa 14 ore, ha dato il via libera alla trasformazione dell'attuale tariffa per l'occupazione del suolo ed aree pubbliche in canone. Una "trasformazione" non di poco conto se si considera che ciò consentirà al sindaco Mariano Bruno, su cui ricade la competenza, di applicare un aumento che dovrebbe oscillare fra il 400/500% rispetto a quanto i concessionari hanno pagato sino ad ora e cioè 0,19 centesimi a metro quadro. Ad onore del vero uno dei "contributi" più bassi per quanto riguarda le località turistiche. Non sono mancate le prese di posizione da parte dei consiglieri di minoranza e autonomi. Tra le quali quella "costruttiva" del consigliere Bartolo Lauria che ha proposto una differenziazione del canone a seconda dei settori e della ricaduta economica che l'occupazione del suolo pubblico ha sulle casse dell'attività. La maggioranza consiliare (10 su 11 consiglieri erano presenti), mostratasi compatta e restando in aula per tutta la durata dei lavori, ha dato ampia fiducia e mandato al sindaco Bruno per procedere nel miglior modo possibile. Il sindaco si è già messo al lavoro per verificare se si può "smussare" l'aumento previsto ma ha, in ogni caso, ribadito che si tratta di un aumento fisiologico ed inevitabile visto che non si procedeva all'adeguamento del balzello da tantissimo tempo. Sono stati, inoltre, approvati dalla maggioranza il Piano triennale delle opere pubbliche e le modifiche al regolamento sul servizio idrico.
Per quanto riguarda il piano delle opere pubbliche queste sono alcune di quelle previste: museo del cinema, lampioni fotovoltaici a Vulcano, pannelli solari nelle scuole di Pianoconte e Quattropani, ripascimento spiaggia di Levante a Vulcano, ampliamento scuola di Pianoconte, recupero sentieri, sentiero di Monte Rosa, scuola di Panarea, asilo nido, riqualificazione piazza Mazzini, protezione spiaggia di Canneto, depuratore di Lipari, recupero spiaggia Porto delle Genti, caserma dei carabinieri a Lipari, parcheggio di Sparanello, percorso pedonale Porto Salvo-Pignataro, ampliamento cimitero di Pianoconte
Per quanto riguarda il piano delle opere pubbliche queste sono alcune di quelle previste: museo del cinema, lampioni fotovoltaici a Vulcano, pannelli solari nelle scuole di Pianoconte e Quattropani, ripascimento spiaggia di Levante a Vulcano, ampliamento scuola di Pianoconte, recupero sentieri, sentiero di Monte Rosa, scuola di Panarea, asilo nido, riqualificazione piazza Mazzini, protezione spiaggia di Canneto, depuratore di Lipari, recupero spiaggia Porto delle Genti, caserma dei carabinieri a Lipari, parcheggio di Sparanello, percorso pedonale Porto Salvo-Pignataro, ampliamento cimitero di Pianoconte
giovedì 28 maggio 2009
Snoopy club di tennis femminile...in bocca al lupo
Prende il via Domenica prossima il campionato a squadre 2009 di Serie D3 femminile. Nel girone C (provinciale) prende parte al campionato la formazione dello Snoopy Club.
La squadra è composta da Sonia Portelli Mariuccia Iacono, Angela Profilio e Assuntina Russo. Giuseppe Famularo è l'allenatore. Nel primo turno di campionato la formazione liparese riposerà.
La squadra è composta da Sonia Portelli Mariuccia Iacono, Angela Profilio e Assuntina Russo. Giuseppe Famularo è l'allenatore. Nel primo turno di campionato la formazione liparese riposerà.
Vulcano: Guardia Costiera sequestra 10 km. di ferrettara "parcheggiata" sul porto di Gelso
In un comunicato stampa il Circomare Lipari rende noto che proprio personale, a seguito di controlli demaniali e nel settore della pesca, durante un'operazione effettuata a Vulcano ha individuato e posto sotto sequestro 10 km. di rete denominata "ferrettara". La rete era abusivamente posizionata sul molo di Gelso. Una denuncia è stata predisposta contro ignoti.
Le reti ferrettare possono essere utilizzate fino ad una lunghezza di 2,5 km.
Le reti ferrettare possono essere utilizzate fino ad una lunghezza di 2,5 km.
ISOLE MINORI: NUOVI COLLEGAMENTI MARITTIMI ATTIVI DALL’1 GIUGNO
Il dipartimento regionale dei Trasporti informa che dall’1 giugno saranno attive le nuove linee di collegamento marittimo regionale Trapani/Favignana/Levanzo/Ustica/Napoli (aliscafo), Palermo/Ustica (traghetto ro-ro) e Milazzo/Vulcano/Lipari/S.M. Salina (traghetto ro-ro).
Si tratta di servizi di pubblico interesse finanziati dalla Regione. I collegamenti sono stati stabiliti con estensione ai contratti di servizio già esistenti tra la Regione siciliana e le società di navigazione aggiudicatarie delle gare bandite dall'Amministrazione per le unità di rete.
Sono le prime delle nuove linee inserite nel programma di collegamenti marittimi della Regione sottoscritto dai sindaci delle isole minori durante la riunione tecnica del 12 maggio scorso.
Si tratta di servizi di pubblico interesse finanziati dalla Regione. I collegamenti sono stati stabiliti con estensione ai contratti di servizio già esistenti tra la Regione siciliana e le società di navigazione aggiudicatarie delle gare bandite dall'Amministrazione per le unità di rete.
Sono le prime delle nuove linee inserite nel programma di collegamenti marittimi della Regione sottoscritto dai sindaci delle isole minori durante la riunione tecnica del 12 maggio scorso.
Filicudi: Deve lasciare la casa ampliata abusivamente entro stasera ma è pronto ad incatenarsi.
(lipari biz) Rischia di finire in mezzo ad una strada con il suo bambino di 10 anni e con la compagna che non versa in buone condizioni di salute. Si tratta di Alessandro Saltalamacchia, 33 anni, proprietario di un'abitazione nella zona del porto, ampliata abusivamente e per questo interessata da un'ordinanza di demolizione emessa, dopo i sopralluoghi dell'ufficio illeciti, dal Comune di Lipari. Il giovane questa mattina ha ricevuto la "visita" dei Carabinieri della locale stazione: la casa và infatti posta sotto sequestro. Il giovane padre di famiglia deve lasciarla entro stasera ma ha dichiarato che è pronto ad incatenarsi all'edificio.
Svuotato dalla sabbia il cassone del prolungamento di Marina Corta. Nel pomeriggio lo stop ai lavori e il nuovo sequestro
Pressochè ultimati a Marina Corta i lavori di svuotamento del cassone del prolungamento portuale posto sottosequestro dalla Magistratura prima dell'estate scorsa dopo che era stato riempito con la sabbia proveniente dal sito di Sottomonastero, rivelatosi poi di notevole importanza archeologici. Al momento dalla sabbia non è emerso alcun reperto ma, in ogni caso, non appena completato lo svuotamento e messo in sicurezza il cantiere si procederà a rieffettuare il sequestro in attesa delle disposizioni del magistrato.In ogni caso al di là di quello che sarà il probabile, successivo, dissequestro del manufatto la vicenda giudiziaria andrà avanti in quanto diverse sono le cose su cui la Magistratura ha puntato l'obiettivo. E non solo su quanto accaduto a Marina Corta
Salina ancora nella "top ten" delle Cinque Vele
(ANSA) - ROMA, 28 MAG - Presentata a Roma la guida blu 2009 di Legambiente e Touring club Italiano. Quest'anno alla ormai classica rosa delle 'Magnifiche 10' che si aggiudicano il massimo dei voti della guida, si sono aggiunte altre tre localita' italiane. La nona edizione della guida, presentata da Sebastiano Venneri, vice presidente e responsabile mare di Legambiente, e da Paola Pandiani, editor del Touring e responsabile della guida da' le 5 vele, il massimo del riconoscimento, a Isola del Giglio, Cinque Terre, Domus De Maria, Pollica, Capalbio, Castiglione della Pescaia, Nardo', Baunei, Ostuni, Salina, Noto, San Vito Locapo e Posada. Per il secondo anno di seguito e' l'Isola del Giglio, del parco dell'arcipelago toscano, che conquista il gradino piu' alto del podio ''per l'ottima sostenibilita' e la tutela dell'ecosistema terrestre e costiero e per aver prestato particolare attenzione al verde pubblico, alla raccolta differenziata e alla mobilita' sostenibile''. Di fronte al calo generalizzato dei costumi dovuti alla crisi - ha sottolineato Legambiente durante la presentazione - un calo che investe anche la domanda turistica coloro che continueranno ad andare in vacanza andranno piu' volentieri nelle localita' con un ambiente sano, pulito, gradevole e il piu' possibile integro. Secondo un recente sondaggio Ue del marzo 2009 la maggior parte degli europei indica proprio la qualita' dell'ambiente come attrazione principale nella scelta delle destinazioni di vacanza, seguita dal patrimonio artistico storico e culturale.
Confermatissime le "5 vele" per l'isola di Salina che si è piazzata al decimo posto. Un riconoscimento (l'ennesimo) meritato in quanto, pur in presenza di un notevole flusso turistico, l'isola è riuscita a conservare il fascino tipico di un luogo nel quale si sente forte il legame con la storia e la cultura.
Eolie, paradiso da sogno, abbandonato all'incuria
"Eolie, paradiso da sogno, abbandonato all'incuria" questo il titolo dato da Repubblica di ieri ad una lettera inviata a quel giornale da Elvira e Stefano Noferini di Bologna. Questa pubblicazione ci è stata segnalata da un nostro lettore. Il testo:
Siamo amanti delle isole Eolie, favoloso paradiso patrimonio dell'Unesco con vincoli rigorosi di tutela ambientale, che nel mese di maggio è forse ancora più meraviglioso. Quest'anno abbiamo visto che, dove c'era un rudere costruiscono un residence, che le barche a motore arrivano fino alla spiaggia, lasciando macchie di olio, che sulle spiagge libere non vi sono sufficienti contenitori per l'immondizia. Quando gli operatori ecologici passano non raccolgono tutto ciò che è attorno, perfino vecchi elettrodomestici. Inoltre vi è un elevato randagismo di cui nessuno si prende cura (sono stati i carabinieri ad occuparsi di 2 piccoli gatti che avevo trovato ed alimentato); nonostante abbia sempre telefonato presso il comune non ho mai ricevuto risposte. Tutto questo riesce a rendere squallido un luogo da sogno.
Siamo amanti delle isole Eolie, favoloso paradiso patrimonio dell'Unesco con vincoli rigorosi di tutela ambientale, che nel mese di maggio è forse ancora più meraviglioso. Quest'anno abbiamo visto che, dove c'era un rudere costruiscono un residence, che le barche a motore arrivano fino alla spiaggia, lasciando macchie di olio, che sulle spiagge libere non vi sono sufficienti contenitori per l'immondizia. Quando gli operatori ecologici passano non raccolgono tutto ciò che è attorno, perfino vecchi elettrodomestici. Inoltre vi è un elevato randagismo di cui nessuno si prende cura (sono stati i carabinieri ad occuparsi di 2 piccoli gatti che avevo trovato ed alimentato); nonostante abbia sempre telefonato presso il comune non ho mai ricevuto risposte. Tutto questo riesce a rendere squallido un luogo da sogno.
"Lipari 1929",in un saggio-romanzo la storia della beffa al Duce
ROMA (Reuters) - In una notte d'estate del 1929, dopo che i Patti Lateranensi avevano assicurato a Benito Mussolini il sostegno del Vaticano e prima che il crollo di Wall Street trascinasse con sé l'economia mondiale, tre uomini aiutati da poche altre persone consumarono una delle più grandi beffe mai compiute ai danni del regime fascista, evadendo dall'isola di Lipari, dov'erano stati confinati per le loro idee.
E' una storia quasi dimenticata, quella che ha per protagonisti Carlo Rosselli, Emilio Lussu e Francesco Fausto Nitti. Un episodio rocambolesco, dai risvolti surreali e in qualche caso divertenti, da spingere due diplomatici italiani quarantenni a farsi storici per passione. E a scrivere un documentatissimo libro di storia, montando insieme una serie di passi originali, che si legge però davvero come un romanzo, anche per un'azzeccata scelta grafica.
S'intitola "Lipari 1929 - Fuga dal confino" il libro scritto da Luca Di Vito e Michele Gialdroni e pubblicato la scorsa settimana dalla storica casa editrice Laterza.
Al volume Di Vito e Gialdroni -- il primo addetto culturale del ministero degli Esteri a Seul, il secondo a Stoccarda, in Germania -- hanno lavorato quattro anni, spesso scambiandosi email e telefonate a diversi fusi orari di distanza.
Tutto è nato, raccontano gli autori, dalla lettura di una memoria del giornalista e militante antifascista Alberto Tarchiani, in cui la fuga di Rosselli -- il teorico del socialismo liberale ucciso poi col fratello in Francia nel 1937 da killer assoldati dal regime fascista -- e dei compagni di confino Lussu e Nitti è raccontata in dettaglio, anche nei suoi risvolti più improbabili e divertenti.
I due hanno cominciato a lavorare sulle fonti, accumulando testi, ritagli di giornali pubblicati in vari paesi, visitando archivi. E pensando, contemporaneamente, a quale forma dare al racconto di un'evasione che diventerà un simbolo: quello che l'invincibile regime si può battere, se ci si impegna. Anche con la burla. Anche se fu proprio quella burla, ne sono convinti gli autori, a costare la vita a Rosselli otto anni dopo i fatti.
Però, "questa è una storia che finisce bene, che ha un happy ending", dice Gialdroni, che racconta anche la fatica dei due autori per trovare la migliore formula per scrivere il libro, se il romanzo storico, il saggio oppure, come è il caso di "Lipari 1929", una sorta di invenzione di genere, più simile a un documentario cinematografico, almeno nella facilità "grafica" con cui ci si accosta ai fatti.
Le oltre 350 pagine del volume si presentano come una narrazione continua, anche se in realtà si tratta di un collage di testi. Ci sono gli estratti dalle varie memorie dei protagonisti -- segnalate solo da una minuscola scritta a lato col nome dell'autore -- i telegrammi e gli stralci di relazioni delle varie autorità e ovviamente la voce narrante -- e discreta -- degli autori. Qui e lì, foto e disegni che insieme aiutano a capire e alleggeriscono il peso delle pagine.
Laddove non è possibile chiarire alcuni dettagli e particolari, Di Vito e Gialdroni avanzano qualche ipotesi o esprimono dubbi, ma non cercano mai di forzare i fatti, come farebbe un romanziere. Per esempio, dove si parla dei possibili aiuti che gli "evadendi" e i loro amici ricevettero da poliziotti corrotti o da figure di doppiogiochisti.
Alla fine, nel capitolo intitolato "Titoli di coda", si ricorda brevemente cosa sarà dei protagonisti di quell'avventura. Rosselli, che parteciperà anche alla guerra civile in Spagna, sarà ucciso nel '37. Lussu diventerà ministro nei primi governi dell'Italia liberata. Nitti continuerà a combattere fascisti e nazisti fino alla fine della II Guerra Mondiale.
E' una storia quasi dimenticata, quella che ha per protagonisti Carlo Rosselli, Emilio Lussu e Francesco Fausto Nitti. Un episodio rocambolesco, dai risvolti surreali e in qualche caso divertenti, da spingere due diplomatici italiani quarantenni a farsi storici per passione. E a scrivere un documentatissimo libro di storia, montando insieme una serie di passi originali, che si legge però davvero come un romanzo, anche per un'azzeccata scelta grafica.
S'intitola "Lipari 1929 - Fuga dal confino" il libro scritto da Luca Di Vito e Michele Gialdroni e pubblicato la scorsa settimana dalla storica casa editrice Laterza.
Al volume Di Vito e Gialdroni -- il primo addetto culturale del ministero degli Esteri a Seul, il secondo a Stoccarda, in Germania -- hanno lavorato quattro anni, spesso scambiandosi email e telefonate a diversi fusi orari di distanza.
Tutto è nato, raccontano gli autori, dalla lettura di una memoria del giornalista e militante antifascista Alberto Tarchiani, in cui la fuga di Rosselli -- il teorico del socialismo liberale ucciso poi col fratello in Francia nel 1937 da killer assoldati dal regime fascista -- e dei compagni di confino Lussu e Nitti è raccontata in dettaglio, anche nei suoi risvolti più improbabili e divertenti.
I due hanno cominciato a lavorare sulle fonti, accumulando testi, ritagli di giornali pubblicati in vari paesi, visitando archivi. E pensando, contemporaneamente, a quale forma dare al racconto di un'evasione che diventerà un simbolo: quello che l'invincibile regime si può battere, se ci si impegna. Anche con la burla. Anche se fu proprio quella burla, ne sono convinti gli autori, a costare la vita a Rosselli otto anni dopo i fatti.
Però, "questa è una storia che finisce bene, che ha un happy ending", dice Gialdroni, che racconta anche la fatica dei due autori per trovare la migliore formula per scrivere il libro, se il romanzo storico, il saggio oppure, come è il caso di "Lipari 1929", una sorta di invenzione di genere, più simile a un documentario cinematografico, almeno nella facilità "grafica" con cui ci si accosta ai fatti.
Le oltre 350 pagine del volume si presentano come una narrazione continua, anche se in realtà si tratta di un collage di testi. Ci sono gli estratti dalle varie memorie dei protagonisti -- segnalate solo da una minuscola scritta a lato col nome dell'autore -- i telegrammi e gli stralci di relazioni delle varie autorità e ovviamente la voce narrante -- e discreta -- degli autori. Qui e lì, foto e disegni che insieme aiutano a capire e alleggeriscono il peso delle pagine.
Laddove non è possibile chiarire alcuni dettagli e particolari, Di Vito e Gialdroni avanzano qualche ipotesi o esprimono dubbi, ma non cercano mai di forzare i fatti, come farebbe un romanziere. Per esempio, dove si parla dei possibili aiuti che gli "evadendi" e i loro amici ricevettero da poliziotti corrotti o da figure di doppiogiochisti.
Alla fine, nel capitolo intitolato "Titoli di coda", si ricorda brevemente cosa sarà dei protagonisti di quell'avventura. Rosselli, che parteciperà anche alla guerra civile in Spagna, sarà ucciso nel '37. Lussu diventerà ministro nei primi governi dell'Italia liberata. Nitti continuerà a combattere fascisti e nazisti fino alla fine della II Guerra Mondiale.
Ginostra: Lavori al molo e il primo giugno sbarcano il sindaco e i tecnici
Buone notizie (si spera) per la piccola frazione di Ginostra, nell'isola di Stromboli, dove il pontone della ditta Scuttari ha l'altro ieri trasferito la sabbia e il materiale necessario per intervenire sul molo di protezione civile danneggiato, in testata, dalle mareggiate. Domani sarà a Ginostra il direttore dei lavori l'ing. Francesco La Spada.
Sempre a Ginostra, ma questo accadrà il primo giugno, sbarcherà il sindaco Mariano Bruno con i suoi tecnici per fare il punto sulle necessità della frazione ed incontrare gli abitanti.
Sempre a Ginostra, ma questo accadrà il primo giugno, sbarcherà il sindaco Mariano Bruno con i suoi tecnici per fare il punto sulle necessità della frazione ed incontrare gli abitanti.
Le dimissioni del dottoe Biancheri sulla Gazzetta del Sud di oggi
In vista ulteriori rimodulazioni della Giunta
Il vicesindaco Alfredo Biancheri si dimette per motivi personali
Il vicesindaco Alfredo Biancheri si dimette per motivi personali
Salvatore Sarpi
L'assessore e vicesindaco Alfredo Biancheri lascia il suo incarico in giunta a Lipari. Deteneva le deleghe al personale e alla polizia municipale. Al di là delle speculazioni o illazioni, lo fa con grande correttezza e senso di responsabilità.
La decisione, sofferta ma inevitabile, era nell'aria da qualche giorno. Gravi problemi di carattere personale e familiare (veri e non di facciata, a cui si appellano in genere i politici locali) lo hanno spinto a compiere il passo. Biancheri ha comunicato la sua decisione con una lettera al sindaco Bruno che, seppure a malincuore, non ha potuto che prenderne atto. Essendo, tra l'altro, a conoscenza di queste problematiche.
«I gravi problemi personali e familiari – ha scritto il dottore Biancheri – non mi permettono più di avere la serenità e la determinazione necessaria per continuare a svolgere, al meglio, il servizio di amministratore del comune di Lipari. In considerazione del momento particolarmente delicato che il nostro paese sta attraversando, e che richiede il massimo dell'impegno da parte di tutti i componenti della giunta, per trovare giuste soluzioni a problematiche socio-economiche molto difficili, ritengo, per senso di responsabilità, di dover fare un passo indietro ed essere sostituito con chi potrà dare di più del sottoscritto. Al fine di evitare le solite speculazioni ed illazioni – ha continuato l'ex vicesindaco nella lettera a Bruno – che certamente ci saranno, ma che lasceranno il tempo che trovano, le rinnovo la mia stima incondizionata. Per questo oggi ribadisco di essere orgoglioso di averla sostenuta come sindaco e di avere avuto l'onore di far parte della sua giunta. Se potessi tornare indietro, rifarei cento volte la stessa scelta di campo».
Biancheri, attraverso il sindaco Bruno, ha voluto poi ringraziare i colleghi assessori «con i quali ho condiviso la passione, le ansie, talvolta lo sconforto, altre volte le gioie dell'attività amministrativa, lavorando sempre di comune accordo, senza mai uno screzio, nè un fraintendimento». Il sindaco Bruno, dopo la decisione di Biancheri, terrà per il momento alcune delle deleghe detenute dall'ex vicesindaco. Ma intanto guarda avanti e prepara una semi-rivoluzione in giunta. Voci di corridoio, sempre più insistenti, parlano di due assessori (oltre a Biancheri) in procinto di uscire e ad una successiva rideterminazione delle deleghe. L'operazione dovrebbe concretizzarsi entro fine giugno. Radio-palazzo mette in "uscita" Giovanni Maggiore e Ivan Ferlazzo. Ci potrebbe anche essere un "supporto" all'opera dell'assessore Natale Famà. Tra le new entry il nome più gettonato è quello della dott. Mimma Sparacino. Il sindaco, comunque, di nomi ancora non ne fa.
La decisione, sofferta ma inevitabile, era nell'aria da qualche giorno. Gravi problemi di carattere personale e familiare (veri e non di facciata, a cui si appellano in genere i politici locali) lo hanno spinto a compiere il passo. Biancheri ha comunicato la sua decisione con una lettera al sindaco Bruno che, seppure a malincuore, non ha potuto che prenderne atto. Essendo, tra l'altro, a conoscenza di queste problematiche.
«I gravi problemi personali e familiari – ha scritto il dottore Biancheri – non mi permettono più di avere la serenità e la determinazione necessaria per continuare a svolgere, al meglio, il servizio di amministratore del comune di Lipari. In considerazione del momento particolarmente delicato che il nostro paese sta attraversando, e che richiede il massimo dell'impegno da parte di tutti i componenti della giunta, per trovare giuste soluzioni a problematiche socio-economiche molto difficili, ritengo, per senso di responsabilità, di dover fare un passo indietro ed essere sostituito con chi potrà dare di più del sottoscritto. Al fine di evitare le solite speculazioni ed illazioni – ha continuato l'ex vicesindaco nella lettera a Bruno – che certamente ci saranno, ma che lasceranno il tempo che trovano, le rinnovo la mia stima incondizionata. Per questo oggi ribadisco di essere orgoglioso di averla sostenuta come sindaco e di avere avuto l'onore di far parte della sua giunta. Se potessi tornare indietro, rifarei cento volte la stessa scelta di campo».
Biancheri, attraverso il sindaco Bruno, ha voluto poi ringraziare i colleghi assessori «con i quali ho condiviso la passione, le ansie, talvolta lo sconforto, altre volte le gioie dell'attività amministrativa, lavorando sempre di comune accordo, senza mai uno screzio, nè un fraintendimento». Il sindaco Bruno, dopo la decisione di Biancheri, terrà per il momento alcune delle deleghe detenute dall'ex vicesindaco. Ma intanto guarda avanti e prepara una semi-rivoluzione in giunta. Voci di corridoio, sempre più insistenti, parlano di due assessori (oltre a Biancheri) in procinto di uscire e ad una successiva rideterminazione delle deleghe. L'operazione dovrebbe concretizzarsi entro fine giugno. Radio-palazzo mette in "uscita" Giovanni Maggiore e Ivan Ferlazzo. Ci potrebbe anche essere un "supporto" all'opera dell'assessore Natale Famà. Tra le new entry il nome più gettonato è quello della dott. Mimma Sparacino. Il sindaco, comunque, di nomi ancora non ne fa.
"Coloriamo la piazza". Gli scatti realizzati durante la manifestazione dell'Associazione per Canneto. Domenica la premiazione
Si è svolta domenica 24 maggio nella Piazza di Canneto il primo concorso a premio "COLORIAMO LA PIAZZA" che ha visto protagonisti i bambini delle scuole elementari dell'isola di Lipari, impegnati nell'elaborazione di disegni sul tema "disegna ciò che vedi intorno a te" L'Associazione "Per Canneto" ringrazia tutti i bambini che hanno partecipato e da appuntamento per giorno 01 Giugno, alle ore 21.00 in Piazza San Cristoforo a Canneto per festeggiare e premiare i vincitori del concorso e per trascorrere una piacevole serata allietata dalla Band EOLINDIOS e con degustazione di dolci tipici.
Nel corso della serata saranno consegnate delle medaglie ricordo dell'evento.....Vi aspettiamo numerosi...!!!
Il Presidente
Antonino Giardina
Le foto sono della fotografa ufficiale dell'Associazione Marina Centorrino
Nel corso della serata saranno consegnate delle medaglie ricordo dell'evento.....Vi aspettiamo numerosi...!!!
Il Presidente
Antonino Giardina
Le foto sono della fotografa ufficiale dell'Associazione Marina Centorrino
mercoledì 27 maggio 2009
Lipari: Consiglio comunale ancora in corso
Prosegue ad oltranza il consiglio comunale di Lipari che ha avuto inizio stamattina alle 9 e 30. Il civico consesso, con i voti della sola maggioranza, ha approvato il piano triennale dei lavori pubblici e dato l'ok all'amministrazione per procedere all'aumento del balzello per quanto riguarda l'occupazione di aree e suolo pubblico. Un aumento si vocifera del 400%.
Il consiglio adesso si sta occupando della modifica del regolamento comunale del servizio idrico. I consiglieri di minoranza, e i due del Faro, hanno chiesto che si preveda che la gestione del servizio possa avvenire con una società in house providing a totale capitale pubblico. L'affidamento in house- così come riportato in un ordine del giorno della minoranza e del Faro- potrebbe permettere al comune, da un lato, di stabilizzare gli ex Pumex e, dall'altro, di ottenere vantaggi di carattere operativo e gestionale.
I consiglieri di maggioranza hanno annunciato l'intenzione di presentare un ordine del giorno per "spingere" l'amministrazione a prendere in considerazione tale possibilità.
Lipari: Pronta l'ordinanza per la nuova zona a traffico limitato/isola pedonale che andrà in vigore a metà giugno
Questa la nuova ordinanza di isola pedonale che andrà in vigore a Lipari presumibilmente il prossimo 15 giugno. In tale ottica già da oggi si sta procedendo ad interventi e apposizione di apposita segnaletica nei parcheggi liberi e in tutte le aree interessate dall'ordinanza
IL DIRIGENTE
SENTITA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
VISTE le proprie precedenti ordinanze con le quali si è proceduto alla regolamentazione del traffico veicolare nel centro urbano di Lipari;
RITENUTO indispensabile dover disciplinare, diversamente, il traffico veicolare nell’approssimarsi della stagione estiva, a tutela della quiete e della pubblica incolumità, nel centro urbano di Lipari;
RITENUTO, pertanto, necessario istituire una zona identificata come “ZONA A TRAFFICO LIMITATO” DALLE ORE 06,00 ALLE ORE 10,00 ed un zona denominata “AREA PEDONALE” dalle ore 10,00 alle ore 06,00;
SENTITO il parere espresso dal Responsabile alla viabilità;
VISTO l’art. 72 dell’Ord.to Amm.vo EE.LL. vigente nella Regione Siciliana;
VISTO l’art. 2 comma 3 della L.R. n. 23/98 che recepisce fra l’altro, l’art. 6 della L., n. 127/97 (Bassanini bis) e successive modifiche ed integrazioni;
VISTO l’art. 7, commi 1 e 2, del vigente C.d.S.;
O R D I N A
Per i motivi espressi in narrativa, a partire dal 15.06.09 e sino al 30.09.09 compreso;
l’istituzione, dalle ore 06,00 alle ore 10,00 una zona denominata “Zona a traffico limitato” nelle seguenti Vie:
Via Vittorio Emanuele; Via Garibaldi nel tratto compreso tra l’incrocio con la Piazza Mazzini e l’incrocio con la Via Maurolico; Via Maurolico; Via XXIV Maggio;
In dette zone è consentito il transito ai mezzi commerciali, ai mezzi di soccorso, ai mezzi di Polizia e ai mezzi adibiti al trasporto pubblico (taxi e pulman), e ai residenti – domiciliati in Piazza Mazzini dotati di nuovo apposito Pass firmato dal Dirigente del IV Settore;
Viene inoltre istituita la Zona a Traffico Limitato 0/24 nelle seguenti vie:
Via Mons. Bernardino Re; Via Umberto I; Via Garibaldi nel tratto compreso tra l’incrocio tra la Via Umberto I e la Piazza Mazzini; Via Sant’Anna; Via Roma; Piazza Ugo di Sant’Onofrio.
E’ istituita una zona denominata “AREA PEDONALE” dalle ore 10,00 alle ore 06,00 nelle seguenti Vie:
Via Vittorio Emanuele dalla rampa di Via Roma sino all’incrocio con la Via Ten. M. Amendola;
Via Maurolico; Via Garibaldi nel tratto compreso tra l’incrocio con la Via Maurolico e la Piazza Ugo di Sant’Onofrio; Via XXIV Maggio
Nel periodo nel quale vige l’area pedonale, la Via Umberto I – Via Garibaldi (tratto tra l’incrocio con la Via Umberto I e la Piazza Mazzini) potrà essere percorsa a senso unico alternato regolato da semafori esclusivamente dai titolari, residenti – domiciliati in Piazza Mazzini e vie limitrofe, di Pass riportante una sigla (alfa numerica) regolarmente rilasciato dal Dirigente del IV Settore, i titolari di Pass potranno parcheggiare il proprio mezzo nello spazio già istituito in Piazza Mazzini nel posto indicato nel Pass.
In tutte le vie, durante le ore in cui vige l’area pedonale, viene istituito il divieto di sosta con rimozione forzata. Detta limitazione si intende anche per i diversamente abili, e ai possessori del tagliando invalidi.
La Via Roma sarà percorsa, nel tratto rampa Vittorio Emanuele – Piazza Ugo di Sant’Onofrio, a doppio senso di circolazione con contestuale divieto di sosta 0/24 ambo i lati con rimozione forzata.
Nella Piazza Ugo di Sant’Onofrio viene istituito il divieto di sosta 0/24 con rimozione forzata e vengono istituiti in fondo alla stessa e lato mare:
4 stalli per la sosta dei mezzi adibiti al trasporto dei prodotti ittici;
4 stalli riservati ai diversamente abili;
1 stallo riservato alla sosta dei bus di linea;
nonché n. 2 stalli, tra la Via Roma e la Piazza Ugo di Sant’Onofrio (nei pressi del ponte), riservati ai mezzi adibiti al trasporto pubblico da Piazza (taxi).
Vengono altresì istituite le seguenti zone di parcheggio di un’ora (zona disco dalle ore 08.30 alle ore 13.00 e dalla 16.00 alle 20,00)
All’interno del Parcheggio Sant’Anna;
All’interno del Parcheggio Cappuccini
Nella Via F. Mancuso lato monte
Nella Via Madre F. Profilio lato mare.
Nella Via F. Crispi viene istituito il divieto di sosta 0/24 con rimozione forzata, lato mare. E’ consentito, nella stessa Via, il libero parcheggio lato monte.
Vengono revocate tutte le autorizzazioni precedentemente rilasciate.
Gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale, in servizio, in vista di particolari esigenze sono autorizzati a rilasciare eventuali permessi in deroga.
Eventuali variazioni alla presente ordinanza, saranno apportate dopo l’applicazione della medesima, con ordinanza a parte.
Tutti gli Agenti della Forza Pubblica sono incaricati di fare osservare quanto disposto con la presente ordinanza, che andrà in vigore subito dopo la sua pubblicazione e l’apposizione della relativa segnaletica.
Il Responsabile del servizio
(Isp. Francesco Cataliotti)
Il Dirigente del 4° Settore
(Dott. Domenico Russo)
IL DIRIGENTE
SENTITA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
VISTE le proprie precedenti ordinanze con le quali si è proceduto alla regolamentazione del traffico veicolare nel centro urbano di Lipari;
RITENUTO indispensabile dover disciplinare, diversamente, il traffico veicolare nell’approssimarsi della stagione estiva, a tutela della quiete e della pubblica incolumità, nel centro urbano di Lipari;
RITENUTO, pertanto, necessario istituire una zona identificata come “ZONA A TRAFFICO LIMITATO” DALLE ORE 06,00 ALLE ORE 10,00 ed un zona denominata “AREA PEDONALE” dalle ore 10,00 alle ore 06,00;
SENTITO il parere espresso dal Responsabile alla viabilità;
VISTO l’art. 72 dell’Ord.to Amm.vo EE.LL. vigente nella Regione Siciliana;
VISTO l’art. 2 comma 3 della L.R. n. 23/98 che recepisce fra l’altro, l’art. 6 della L., n. 127/97 (Bassanini bis) e successive modifiche ed integrazioni;
VISTO l’art. 7, commi 1 e 2, del vigente C.d.S.;
O R D I N A
Per i motivi espressi in narrativa, a partire dal 15.06.09 e sino al 30.09.09 compreso;
l’istituzione, dalle ore 06,00 alle ore 10,00 una zona denominata “Zona a traffico limitato” nelle seguenti Vie:
Via Vittorio Emanuele; Via Garibaldi nel tratto compreso tra l’incrocio con la Piazza Mazzini e l’incrocio con la Via Maurolico; Via Maurolico; Via XXIV Maggio;
In dette zone è consentito il transito ai mezzi commerciali, ai mezzi di soccorso, ai mezzi di Polizia e ai mezzi adibiti al trasporto pubblico (taxi e pulman), e ai residenti – domiciliati in Piazza Mazzini dotati di nuovo apposito Pass firmato dal Dirigente del IV Settore;
Viene inoltre istituita la Zona a Traffico Limitato 0/24 nelle seguenti vie:
Via Mons. Bernardino Re; Via Umberto I; Via Garibaldi nel tratto compreso tra l’incrocio tra la Via Umberto I e la Piazza Mazzini; Via Sant’Anna; Via Roma; Piazza Ugo di Sant’Onofrio.
E’ istituita una zona denominata “AREA PEDONALE” dalle ore 10,00 alle ore 06,00 nelle seguenti Vie:
Via Vittorio Emanuele dalla rampa di Via Roma sino all’incrocio con la Via Ten. M. Amendola;
Via Maurolico; Via Garibaldi nel tratto compreso tra l’incrocio con la Via Maurolico e la Piazza Ugo di Sant’Onofrio; Via XXIV Maggio
Nel periodo nel quale vige l’area pedonale, la Via Umberto I – Via Garibaldi (tratto tra l’incrocio con la Via Umberto I e la Piazza Mazzini) potrà essere percorsa a senso unico alternato regolato da semafori esclusivamente dai titolari, residenti – domiciliati in Piazza Mazzini e vie limitrofe, di Pass riportante una sigla (alfa numerica) regolarmente rilasciato dal Dirigente del IV Settore, i titolari di Pass potranno parcheggiare il proprio mezzo nello spazio già istituito in Piazza Mazzini nel posto indicato nel Pass.
In tutte le vie, durante le ore in cui vige l’area pedonale, viene istituito il divieto di sosta con rimozione forzata. Detta limitazione si intende anche per i diversamente abili, e ai possessori del tagliando invalidi.
La Via Roma sarà percorsa, nel tratto rampa Vittorio Emanuele – Piazza Ugo di Sant’Onofrio, a doppio senso di circolazione con contestuale divieto di sosta 0/24 ambo i lati con rimozione forzata.
Nella Piazza Ugo di Sant’Onofrio viene istituito il divieto di sosta 0/24 con rimozione forzata e vengono istituiti in fondo alla stessa e lato mare:
4 stalli per la sosta dei mezzi adibiti al trasporto dei prodotti ittici;
4 stalli riservati ai diversamente abili;
1 stallo riservato alla sosta dei bus di linea;
nonché n. 2 stalli, tra la Via Roma e la Piazza Ugo di Sant’Onofrio (nei pressi del ponte), riservati ai mezzi adibiti al trasporto pubblico da Piazza (taxi).
Vengono altresì istituite le seguenti zone di parcheggio di un’ora (zona disco dalle ore 08.30 alle ore 13.00 e dalla 16.00 alle 20,00)
All’interno del Parcheggio Sant’Anna;
All’interno del Parcheggio Cappuccini
Nella Via F. Mancuso lato monte
Nella Via Madre F. Profilio lato mare.
Nella Via F. Crispi viene istituito il divieto di sosta 0/24 con rimozione forzata, lato mare. E’ consentito, nella stessa Via, il libero parcheggio lato monte.
Vengono revocate tutte le autorizzazioni precedentemente rilasciate.
Gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale, in servizio, in vista di particolari esigenze sono autorizzati a rilasciare eventuali permessi in deroga.
Eventuali variazioni alla presente ordinanza, saranno apportate dopo l’applicazione della medesima, con ordinanza a parte.
Tutti gli Agenti della Forza Pubblica sono incaricati di fare osservare quanto disposto con la presente ordinanza, che andrà in vigore subito dopo la sua pubblicazione e l’apposizione della relativa segnaletica.
Il Responsabile del servizio
(Isp. Francesco Cataliotti)
Il Dirigente del 4° Settore
(Dott. Domenico Russo)
Eolie: Attività di contrasto all'uso illegale di "ferrettara" da parte del Circomare di concerto con i carabinieri
Comunicato Stampa
Oggetto: Attività di contrasto all’uso illegale delle reti da posta derivanti di tipo “Ferrettara” con caratteristiche non conformi a quelle stabilite dalle norme vigenti in materia.
Durante la mattinata odierna è stata effettuata dagli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, in concerto con i Carabinieri della Motovedetta CC 704 di Lipari, una vasta operazione di contrasto all’uso illegale, unitamente alla semplice detenzione a bordo dei Moto Pesca, delle reti da posta derivanti di tipo “Ferrettara” con caratteristiche non conformi a quelle stabilite dalle norme vigenti in materia, sia in mare che a terra, con lo scopo di prevenire e reprimere l’utilizzo illegale delle stesse.
L’operazione ha avuto un notevole successo portando al sequestro di diverse migliaia di metri di rete illegale, con sanzioni di migliaia di euro.
L’obbiettivo della suddetta operazione non ha, ovviamente, il fine di reprimere il ceto peschereccio, bensì quello di garantire la corretta implementazione della vigente normativa comunitaria in materia di uso di reti derivanti.
Lipari, 27.05.2009
Il Comandante
T.V. (CP) Luca POLITI
Oggetto: Attività di contrasto all’uso illegale delle reti da posta derivanti di tipo “Ferrettara” con caratteristiche non conformi a quelle stabilite dalle norme vigenti in materia.
Durante la mattinata odierna è stata effettuata dagli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, in concerto con i Carabinieri della Motovedetta CC 704 di Lipari, una vasta operazione di contrasto all’uso illegale, unitamente alla semplice detenzione a bordo dei Moto Pesca, delle reti da posta derivanti di tipo “Ferrettara” con caratteristiche non conformi a quelle stabilite dalle norme vigenti in materia, sia in mare che a terra, con lo scopo di prevenire e reprimere l’utilizzo illegale delle stesse.
L’operazione ha avuto un notevole successo portando al sequestro di diverse migliaia di metri di rete illegale, con sanzioni di migliaia di euro.
L’obbiettivo della suddetta operazione non ha, ovviamente, il fine di reprimere il ceto peschereccio, bensì quello di garantire la corretta implementazione della vigente normativa comunitaria in materia di uso di reti derivanti.
Lipari, 27.05.2009
Il Comandante
T.V. (CP) Luca POLITI
Sentenza "Pro artigiani del TAR di Catania" a seguito di ricorso presentato dall'avv. Alessia Giorgianni
1) SENTENZA DEL TAR "PRO ARTIGIANI"
2) IL TESTO DELL'INTERVENTO DELL'AVVOCATO ALESSIA GIORGIANNI NELL'INTERESSE DEL CONSORZIO ARTIGIANI DI LIPARI
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia
sezione staccata di Catania (Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 1091 del 2007, proposto da: Comune di Lipari, rappresentato e difeso dall'avv. Milena Sindoni, con domicilio eletto presso la Segreteria del Tribunale;
contro
Assessorato Regionale BB. CC. AA. e Pubblica Istruzione, Soprintendenza Beni Culturali ed Ambientali Reg. Siciliana di Messina, Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente, rappresentati e difesi dall'Avvocatura dello Stato, domiciliata per legge in Catania, via Vecchia Ognina, 149;
e con l'intervento di
ad opponendum:Consorzio Artigiani di Lipari, rappresentato e difeso dall'avv. Alessia Giorgianni, con domicilio eletto presso la Segreteria del Tribunale;
per l'annullamento
del Decreto dell’Assessorato dei Beni Culturali ed Ambientali e della Pubblica Istruzione dell’8/11/2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia del 9/3/2007, n. 11, avente ad oggetto “integrazione del decreto 23/2/2001 concernente approvazione del Piano Teritoriale paesistico dell’Arcipelago delle Isole Eolie”.
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio dell’Assessorato Regionale BB. CC. AA. e Pubblica Istruzione;
Visto l'atto di costituzione in giudizio della Soprintendenza Beni Culturali ed Ambientali Reg. Siciliana di Messina;
Visto l'atto di costituzione in giudizio dell’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 26/03/2009 il dott. Pancrazio Maria Savasta e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue:
FATTO e DIRITTO
I. Con il provvedimento impugnato, l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali ed Ambientali e della Pubblica Istruzione ha adottato disposizioni aventi ad oggetto l’“integrazione del decreto 23/2/2001 concernente approvazione del Piano Territoriale paesistico dell’Arcipelago delle Isole Eolie”.
Il Comune ricorrente, con il ricorso in esame, si duole della parziale illegittimità e della manifesta contraddittorietà ed incompletezza della parte dispositiva del detto provvedimento, posto che ivi sarebbe contenuta, rispetto alle aziende artigianali delle Isole, una normativa assolutamente riduttiva e/o comunque di impossibile applicazione e, conseguentemente, manifestamente ingiusta.
In buona sostanza, il Comune ricorrente deduce che il provvedimento avversato é affetto da eccesso di potere, posto che, dopo una serie di premesse corrette, per effetto delle quali le aziende artigianali sono state qualificate di rilevante trasformazione del territorio agli effetti del PDF, non sarebbe stata riconosciuta “alcuna possibilità concreta di applicazione delle dette norme, perché irragionevolmente le disposizioni impugnate omettono di autorizzare espressamente la rimozione dei c.d. detrattori paesistici dal centro urbano attraverso la demolizione e ricostruzione in altro sito idoneo.
E ciò, conformemente alle finalità del P.T.P., nonché alla interpretazione fornita dalla Soprintendenza di Messina”.
Sicché l’Assessorato si sarebbe limitato a formalizzare una norma astratta di principio, di impossibile applicazione e attuazione pratica.
In conclusione, il Comune ricorrente, premesso di aver inviato una nota (prot. n. 16294 del 27.4.2007) all’Assessorato, ove le dette doglianze sarebbero state rappresentate, in assenza di riscontro, ha introdotto il presente gravame richiedendo che “il detto decreto venga dichiarato parzialmente illegittimo o che venga parzialmente censurato (perché incompleto e contraddittorio), nella sola parte – riferita alle aziende artigianali – nella quale non viene espressamente prevista per i c.d. detrattori paesistici, la possibilità di demolizione e ricostruzione in altra area, alla luce della interpretazione della Soprintendenza di Messina”.
Costituitosi, l’Assessorato intimato ha concluso per l’inammissibilità e l’infondatezza del ricorso.
Con atto di intervento ad opponendum, il Consorzio artigiani di Lipari ha dedotto una serie di eccezioni preliminari ed ha concluso per l’infondatezza del gravame.
II. La palese infondatezza del ricorso esime il Collegio di esaminare le numerose eccezioni preliminari frapposte dalle parti.
In linea di principio, certamente non rientra nei poteri del Giudice Amministrativo la possibilità di integrare disposizioni volte all’organizzazione del territorio, così come sostanzialmente richiede il Comune ricorrente.
Ciò posto, ritiene il Comune ricorrente che la norma introdotta con la lettera g) all’art. 39 del P.T.P. sia un mera petizione di principio, che non può trovare alcuna concreta attuazione, posto che per i c.d. detrattori paesistici non è stata prevista la possibilità di demolizione e ricostruzione in altra area, alla luce della interpretazione della Soprintendenza di Messina.
In altri termini, mancherebbero le prescrizioni applicative per consentire che detti detrattori siano demoliti e, contestualmente, sia trasferito il volume tecnico in altro sito.
Anche il tentativo di ricostruire un provvedimento non applicabile (e non meramente integrabile) confligge non solo con i poteri forniti al Giudice amministrativo, ma anche, nel caso di specie, con la normativa di settore.
Il Comune ritiene che detta genericità non possa essere “riempita” dall’adottato P.R.G. e che tra P.T.P. e P.R.G. vi sia un rapporto di prevalenza del primo sul secondo.
In tal senso è sufficiente verificare quanto stabilito dall’art. 145, commi 3 e 4, del D.Lgs. 22-1-2004 n. 42, che così espressamente si esprime:
“3. Le previsioni dei piani paesaggistici di cui agli articoli 143 e 156 non sono derogabili da parte di piani, programmi e progetti nazionali o regionali di sviluppo economico, sono cogenti per gli strumenti urbanistici dei comuni, delle città metropolitane e delle province, sono immediatamente prevalenti sulle disposizioni difformi eventualmente contenute negli strumenti urbanistici, stabiliscono norme di salvaguardia applicabili in attesa dell'adeguamento degli strumenti urbanistici e sono altresì vincolanti per gli interventi settoriali. Per quanto attiene alla tutela del paesaggio, le disposizioni dei piani paesaggistici sono comunque prevalenti sulle disposizioni contenute negli atti di pianificazione ad incidenza territoriale previsti dalle normative di settore, ivi compresi quelli degli enti gestori delle aree naturali protette.
4. I comuni, le città metropolitane, le province e gli enti gestori delle aree naturali protette conformano o adeguano gli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale alle previsioni dei piani paesaggistici, secondo le procedure previste dalla legge regionale, entro i termini stabiliti dai piani medesimi e comunque non oltre due anni dalla loro approvazione. I limiti alla proprietà derivanti da tali previsioni non sono oggetto di indennizzo”.
Sicché, mentre è pur vero che sussiste un rapporto di subordinazione del P.R.G. al P.T.P., non è vero che il primo non possa riempire di contenuti il secondo, proprio a fronte di una asserita petizione di principio di quest’ultimo strumento urbanistico asseritamente priva di una disposizione applicativa.
Del resto, la norma aggiunta all’art. 39 del P.T.P., diversamente da quanto ventila parte ricorrente, è esattamente conforme alla proposta della Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina (cfr. pag. 3 del provvedimento del 19.10.2005), che contestualizza detta disposizione proprio agli interventi relativi al settore in argomento programmati con l’adottando P.R.G..
Ne deriva che nessuna incompatibilità tra la norma e la contestualizzazione in P.R.G. è stata individuata dalla Soprintendenza, che ha suggerito la disposizione così come, poi, è stata formulata nel P.T.P. impugnato.
Tanto basta per ritenere infondato il ricorso in esame.
Le spese del giudizio seguono la soccombenza e vanno liquidate come da dispositivo.
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, Sezione staccata di Catania, Sezione Prima, respinge il ricorso indicato in epigrafe.
Condanna il Comune ricorrente al pagamento, in favore delle parti resistenti, delle spese del giudizio, che liquida in complessivi Euro 4.000/00 (1.500/00 per le Amministrazioni resistenti, 2.500/00 per l’interveniente ad opponendum), oltre I.V.A. e C.P.A.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.
Così deciso in Catania nella camera di consiglio del giorno 26/03/2009 con l'intervento dei Magistrati:
Vincenzo Zingales, Presidente
Salvatore Schillaci, Consigliere
Pancrazio Maria Savasta, Consigliere, Estensore
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia
sezione staccata di Catania (Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 1091 del 2007, proposto da: Comune di Lipari, rappresentato e difeso dall'avv. Milena Sindoni, con domicilio eletto presso la Segreteria del Tribunale;
contro
Assessorato Regionale BB. CC. AA. e Pubblica Istruzione, Soprintendenza Beni Culturali ed Ambientali Reg. Siciliana di Messina, Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente, rappresentati e difesi dall'Avvocatura dello Stato, domiciliata per legge in Catania, via Vecchia Ognina, 149;
e con l'intervento di
ad opponendum:Consorzio Artigiani di Lipari, rappresentato e difeso dall'avv. Alessia Giorgianni, con domicilio eletto presso la Segreteria del Tribunale;
per l'annullamento
del Decreto dell’Assessorato dei Beni Culturali ed Ambientali e della Pubblica Istruzione dell’8/11/2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia del 9/3/2007, n. 11, avente ad oggetto “integrazione del decreto 23/2/2001 concernente approvazione del Piano Teritoriale paesistico dell’Arcipelago delle Isole Eolie”.
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio dell’Assessorato Regionale BB. CC. AA. e Pubblica Istruzione;
Visto l'atto di costituzione in giudizio della Soprintendenza Beni Culturali ed Ambientali Reg. Siciliana di Messina;
Visto l'atto di costituzione in giudizio dell’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 26/03/2009 il dott. Pancrazio Maria Savasta e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue:
FATTO e DIRITTO
I. Con il provvedimento impugnato, l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali ed Ambientali e della Pubblica Istruzione ha adottato disposizioni aventi ad oggetto l’“integrazione del decreto 23/2/2001 concernente approvazione del Piano Territoriale paesistico dell’Arcipelago delle Isole Eolie”.
Il Comune ricorrente, con il ricorso in esame, si duole della parziale illegittimità e della manifesta contraddittorietà ed incompletezza della parte dispositiva del detto provvedimento, posto che ivi sarebbe contenuta, rispetto alle aziende artigianali delle Isole, una normativa assolutamente riduttiva e/o comunque di impossibile applicazione e, conseguentemente, manifestamente ingiusta.
In buona sostanza, il Comune ricorrente deduce che il provvedimento avversato é affetto da eccesso di potere, posto che, dopo una serie di premesse corrette, per effetto delle quali le aziende artigianali sono state qualificate di rilevante trasformazione del territorio agli effetti del PDF, non sarebbe stata riconosciuta “alcuna possibilità concreta di applicazione delle dette norme, perché irragionevolmente le disposizioni impugnate omettono di autorizzare espressamente la rimozione dei c.d. detrattori paesistici dal centro urbano attraverso la demolizione e ricostruzione in altro sito idoneo.
E ciò, conformemente alle finalità del P.T.P., nonché alla interpretazione fornita dalla Soprintendenza di Messina”.
Sicché l’Assessorato si sarebbe limitato a formalizzare una norma astratta di principio, di impossibile applicazione e attuazione pratica.
In conclusione, il Comune ricorrente, premesso di aver inviato una nota (prot. n. 16294 del 27.4.2007) all’Assessorato, ove le dette doglianze sarebbero state rappresentate, in assenza di riscontro, ha introdotto il presente gravame richiedendo che “il detto decreto venga dichiarato parzialmente illegittimo o che venga parzialmente censurato (perché incompleto e contraddittorio), nella sola parte – riferita alle aziende artigianali – nella quale non viene espressamente prevista per i c.d. detrattori paesistici, la possibilità di demolizione e ricostruzione in altra area, alla luce della interpretazione della Soprintendenza di Messina”.
Costituitosi, l’Assessorato intimato ha concluso per l’inammissibilità e l’infondatezza del ricorso.
Con atto di intervento ad opponendum, il Consorzio artigiani di Lipari ha dedotto una serie di eccezioni preliminari ed ha concluso per l’infondatezza del gravame.
II. La palese infondatezza del ricorso esime il Collegio di esaminare le numerose eccezioni preliminari frapposte dalle parti.
In linea di principio, certamente non rientra nei poteri del Giudice Amministrativo la possibilità di integrare disposizioni volte all’organizzazione del territorio, così come sostanzialmente richiede il Comune ricorrente.
Ciò posto, ritiene il Comune ricorrente che la norma introdotta con la lettera g) all’art. 39 del P.T.P. sia un mera petizione di principio, che non può trovare alcuna concreta attuazione, posto che per i c.d. detrattori paesistici non è stata prevista la possibilità di demolizione e ricostruzione in altra area, alla luce della interpretazione della Soprintendenza di Messina.
In altri termini, mancherebbero le prescrizioni applicative per consentire che detti detrattori siano demoliti e, contestualmente, sia trasferito il volume tecnico in altro sito.
Anche il tentativo di ricostruire un provvedimento non applicabile (e non meramente integrabile) confligge non solo con i poteri forniti al Giudice amministrativo, ma anche, nel caso di specie, con la normativa di settore.
Il Comune ritiene che detta genericità non possa essere “riempita” dall’adottato P.R.G. e che tra P.T.P. e P.R.G. vi sia un rapporto di prevalenza del primo sul secondo.
In tal senso è sufficiente verificare quanto stabilito dall’art. 145, commi 3 e 4, del D.Lgs. 22-1-2004 n. 42, che così espressamente si esprime:
“3. Le previsioni dei piani paesaggistici di cui agli articoli 143 e 156 non sono derogabili da parte di piani, programmi e progetti nazionali o regionali di sviluppo economico, sono cogenti per gli strumenti urbanistici dei comuni, delle città metropolitane e delle province, sono immediatamente prevalenti sulle disposizioni difformi eventualmente contenute negli strumenti urbanistici, stabiliscono norme di salvaguardia applicabili in attesa dell'adeguamento degli strumenti urbanistici e sono altresì vincolanti per gli interventi settoriali. Per quanto attiene alla tutela del paesaggio, le disposizioni dei piani paesaggistici sono comunque prevalenti sulle disposizioni contenute negli atti di pianificazione ad incidenza territoriale previsti dalle normative di settore, ivi compresi quelli degli enti gestori delle aree naturali protette.
4. I comuni, le città metropolitane, le province e gli enti gestori delle aree naturali protette conformano o adeguano gli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale alle previsioni dei piani paesaggistici, secondo le procedure previste dalla legge regionale, entro i termini stabiliti dai piani medesimi e comunque non oltre due anni dalla loro approvazione. I limiti alla proprietà derivanti da tali previsioni non sono oggetto di indennizzo”.
Sicché, mentre è pur vero che sussiste un rapporto di subordinazione del P.R.G. al P.T.P., non è vero che il primo non possa riempire di contenuti il secondo, proprio a fronte di una asserita petizione di principio di quest’ultimo strumento urbanistico asseritamente priva di una disposizione applicativa.
Del resto, la norma aggiunta all’art. 39 del P.T.P., diversamente da quanto ventila parte ricorrente, è esattamente conforme alla proposta della Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina (cfr. pag. 3 del provvedimento del 19.10.2005), che contestualizza detta disposizione proprio agli interventi relativi al settore in argomento programmati con l’adottando P.R.G..
Ne deriva che nessuna incompatibilità tra la norma e la contestualizzazione in P.R.G. è stata individuata dalla Soprintendenza, che ha suggerito la disposizione così come, poi, è stata formulata nel P.T.P. impugnato.
Tanto basta per ritenere infondato il ricorso in esame.
Le spese del giudizio seguono la soccombenza e vanno liquidate come da dispositivo.
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, Sezione staccata di Catania, Sezione Prima, respinge il ricorso indicato in epigrafe.
Condanna il Comune ricorrente al pagamento, in favore delle parti resistenti, delle spese del giudizio, che liquida in complessivi Euro 4.000/00 (1.500/00 per le Amministrazioni resistenti, 2.500/00 per l’interveniente ad opponendum), oltre I.V.A. e C.P.A.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.
Così deciso in Catania nella camera di consiglio del giorno 26/03/2009 con l'intervento dei Magistrati:
Vincenzo Zingales, Presidente
Salvatore Schillaci, Consigliere
Pancrazio Maria Savasta, Consigliere, Estensore
2) IL TESTO DELL'INTERVENTO DELL'AVVOCATO ALESSIA GIORGIANNI NELL'INTERESSE DEL CONSORZIO ARTIGIANI DI LIPARI
ON.LE TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE SICILIANO SEZIONE DI CATANIA
Atto di intervento ad opponendum
nell’interesse del Consorzio Artigiani di Lipari, in persona del Presidente pro-tempore sig. Fulvio Pellegrino, nato a Lipari il 31.01.1959 ed ivi residente (C.F. PLLFLV59R03E606P) con sede in Lipari Vico Barone rappresentato e difeso, per procura a margine del presente atto, dall’Avv. Alessia Giorgianni (fax.090/6406044 – e-mail: alessia.giorgianni@tin.it)
contro
il Comune di Lipari, in persona del sindaco pro-tempore, rappresentato e difeso dall’avv. Milena Sindoni
e nei confronti
dell’Assessorato per i beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione della Regione Sicilia, in persona del legale rappresentante pro-tempore, della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali, in persona del legale rappresentante pro-tempore e dell’Assessorato territorio ed ambiente della Regione Sicilia
nel ricorso R.G.n.1091/07 Sez.I°
Il ricorso proposto dal Comune di Lipari è inammissibile ed infondato e merita di essere rigettato per i seguenti motivi.
I – INAMMISSIBILITA’ ED IMPROCEDIBILITA’ PER INCOMPETENZA TERRITORIALE DEL TRIBUNALE ADITO.
Innanzitutto, va evidenziata l’inammissibilità ed improcedibilità del presente gravame per incompetenza territoriale dell’On.le Tribunale adito. Com’è noto, infatti, “In materia di competenza territoriale dei tribunali amministrativi regionali, la regola primaria e generale è quella del foro della sede dell'autorità emanante. …..” (cfr., Consiglio di Stato Sez. VI, 21.2.2007 n.920).
Nella fattispecie in esame la sede dell’Autorità emanante è Palermo ed il presente giudizio doveva essere proposto in quella sede.
Da qui l’inammissibilità ed improcedibilità del ricorso per incompetenza territoriale dell’On.le Tribunale adito spettando la stessa al TAR di Palermo.
II - INAMMISSIBILITA’ ED IMPROCEDIBILITA’ DEL RICORSO PER LA MANCATA NOTIFICA DELLO STESSO AI LEGITTIMI CONTROINTERESSATI.
A ciò si aggiunga, che il ricorso appare inammissibile in quanto lo stesso non è stato notificato al Consorzio artigiani che sono legittimi contraddittori nel presente giudizio.
Non sfuggirà, infatti, all’On.le TAR adito come una eventuale pronuncia a favore del Comune di Lipari che incida sull’area artigianale possa determinare un grave danno nei riguardi del Consorzio Artigiani. Gli artigiani grazie al Decreto Assessoriale qui impugnato hanno presentato una serie di progetti inerenti alle proprie attività che rischiano di essere bloccati con grave danno economico e professionale per gli stessi.
Al riguardo va sottolineato che il Consorzio Artigiani è un controinteressato di diritto risultando, peraltro, la sua posizione nell’atto impugnato. E’ pacifico che quando si impugna un atto amministrativo è necessario notificare, a pena di inammissibilità, a tutti i controinteressati che risultano dall’atto stesso e che la eventuale successiva costituzione per intervento non serve a sanare tale vizio.
E’, pertanto, evidente la incontestabile posizione di controinteressati degli Artigiani delle Isole Eolie e, quindi, del Consorzio Artigiano delle Isole Eolie. Il Tar adito deve, dunque, pronunciare una sentenza di inammissibilità del ricorso secondo il disposto di cui all’art.21 della L.Tar (in merito vedi in termini Consiglio di Stato Sez.IV, 22.6.2006 n.3948).
Da qui l’inammissibilità ed improcedibilità del ricorso per la mancata notifica dello stesso al Consorzio Artigiano delle Isole Eolie che riveste la posizione di controinteressato la cui posizione può essere gravemente lesa da una pronuncia del TAR sul presente giudizio avendo questi interesse alla conservazione dell’atto.
III – INAMMISSIBILITA’ ED IMPROCEDIBILITA’ DEL RICORSO PER MANCATA INDICAZIONE DELLA CAUSA PETENDI.
Inoltre, il ricorso è inammissibile ed improcedibile in quanto dallo stesso non si riesce ad evincere la causa pretendi stante la sua totale genericità e la mancata indicazione delle presunte violazioni di legge.
Non è, infatti, possibile dal ricorso evincersi le violazioni contestate le stesse non vengono indicate e lo stesso ricorso appare una relazione in cui vengono citati una considerevole quantità di atti che non si capisce come possano essere in contraddizione con il Decreto impugnato.
Com’è noto “Ai fini dell'ammissibilità del ricorso giurisdizionale amministrativo, è necessaria la specificazione dei motivi (cosiddetta causa petendi) che sorreggono - in punto di stretto diritto - l'impugnativa. Tali motivi non possono essere dedotti in modo generico o, comunque (come nella circostanza in cui i soggetti in questione non si sono neppure fatti carico di individuare con esattezza il convenuto), in maniera dubitativa od ipotetica” (cfr., TAR Lazio Roma, Sez. I, 11.7.2006 n.5772).
La giurisprudenza ha, altresì, chiarito che “Affinché vi sia impugnazione di un atto occorre che si manifesti una precisa volontà impugnatoria, inequivocabilmente diretta contro quel certo atto, con censure che si dirigano direttamente nei confronti dello stesso e non certamente quando il medesimo funga da riferimento per la “causa pretendi” che si dirige, però, contro un altro atto ( Conferma Tar Campania, sez. III, 27 novembre 1995 n. 612 )” (Consiglio Stato, Sez.IV, 22.9.2005 n.4979).
Le superiori sentenze sono state pronunciate in una logica ben precisa, ossia individuare le cause di violazione onde evitare che il Giudice possa pronunciarsi oltre la causa pretendi peccando così di ultra petizione. Infatti, “È regola generale che il giudice deve concretamente esercitare il potere giurisdizionale nell'ambito della esatta corrispondenza tra il chiesto ed il pronunciato, ai sensi dell'art. 112 c.p.c., pacificamente applicabile al processo amministrativo. Tale regola rappresenta, proprio con riferimento al concreto esercizio della potestas iudicandi, l'espressione precipua del potere dispositivo delle parti, nel senso che il giudice non può pronunciare oltre i limiti della concreta ed effettiva questione che le parti hanno sottoposto al suo esame e dunque oltre i limiti del petitum e della causa petendi, ulteriormente specificati nell'ambito del processo amministrativo dai motivi di ricorso: sussiste quindi il vizio di ultrapetizione quando il giudice abbia attribuito alla parte un bene della vita, una utilità che non era stata richiesta e quando, con particolare riferimento al processo amministrativo, fondato sulla denuncia di motivi di illegittimità, abbia esaminato ed accolto il ricorso per un motivo non prospettato dalle parti. (Annulla Tar Lazio, Latina, 28 maggio 2005 n. 460)” (cfr., Consiglio Stato Sez.V, 9.10.2006 n.5993).
Nella fattispecie in esame, il Comune di Lipari non specifica la causa petendi limitandosi a dedurre genericamente l’illegittimità parziale del Decreto Assessoriale impugnato.
Da qui l’inammissibilità ed improcedibilità del ricorso per mancata indicazione della causa petendi.
IV - INFONDATEZZA DEL RICORSO.
Nel merito va evidenziato che il Decreto Assessoriale impugnato è perfettamente e completamente legittimo anche nella parte che concerne le area artigianali delle Isole Eolie.
Secondo quanto sostenuto dal Comune ricorrente il Decreto assessoriale impugnato sarebbe illegittimo in quanto lo stesso non autorizza “espressamente” la detrazione dei cosiddetti detrattori paesistici dal centro urbano.
Orbene, da quanto sostenuto da parte ricorrente sembra più che evidente che la stessa lamenti più una difficoltà interpretativa che altro. Non appare, infatti, possibile rilevare alcuna violazione di legge o qualsiasi altro profilo di illegittimità, ma semmai solo e semplicemente una difficoltà interpretativa che può essere certamente risolta dalle competenti amministrazioni e che non giustifica la proposizione di un giudizio al TAR.
Peraltro, com’è noto, la giurisprudenza è pacifica nel ritenere che “L'interpretazione dei provvedimenti amministrativi soggiace alle stesse regole valevoli in tema di ermeneutica dei contratti: sarà quindi applicabile l'art. 1367 c.c. da parte del giudice di rinvio, in modo da conservare l’atto e mantenerlo idoneo a spiegare effetti giuridici…” (cfr., Cassazione civile , sez. I, 06 novembre 1981, n. 5856).
Non può ritenersi neanche meritevole di pregio la considerazione che il Comune di Lipari fa circa il fatto che nonostante sia stato adottato il nuovo PRG lo stesso non può intendersi tale in quanto sarebbe una duplicazione del PTP. Orbene, o il PRG è tale o andava adottato un atto diverso che concettualmente sia avvicini all’aspetto del Paino Regolatore. A questo punto l’Amministrazione ricorrente avrebbe dovuto impugnare l’atto che viene definito PRG ma che la stessa non ritiene tale.
A ciò si aggiunga, che il Comune di Lipari nel ricorso chiede che il D.A. sia o annullato in parte o integrato. Orbene, è immediatamente evidente che, pur condividendo la richiesta di maggiore chiarezza nell’esplicazione del testo del Decreto stesso nella parte relativa ai termini di attuazione degli interventi previsti in “D2”, la detta richiesta appare inammissibile ed illogica. Infatti, il TAR non può integrare il Decreto Assessoriale nella parte in cui l’Amministrazione lo ritiene carente essendo un organo di giustizia deputato a valutare la legittimità o meno degli atti e non la loro carenza di forma e di corretta espressione.
La richiesta di integrazione andava, invece, fatta all’Assessorato, ciò avrebbe risparmiato al Comune la proposizione di un ricorso, inammissibile ed inutile, in quanto il detto decreto non otterrà mai una diversa interpretazione da parte del TAR, interpretazione che non può materialmente dare.
Anche per queste ragioni non si comprende la necessità di richiedere l’annullamento del Decreto Assessoriale che in tutti i casi può necessitare di una migliore interpretazione da parte dell’Assessorato (organo competente a darla) e giammai di un annullamento.
Da quanto sopra appare chiaro l’assurdità e l’illogicità del ricorso proposto dal Comune di Lipari che appare assolutamente errato ed infondato e come tale merita di essere rigettato.
P.Q.M.
Si chiede che l’On.le Tribunale, respinta ogni altra contraria eccezione, istanza e difesa, voglia riconoscere e dichiarare inammissibile e, comunque, infondato il ricorso meglio specificato in epigrafe e, conseguentemente, rigettarlo. Con ogni altra statuizione conseguenziale anche in ordine alle spese di giudizio e onorari di difesa da distrarsi direttamente in favore del procuratore antistatario.
Con riserva di presentare ulteriori memorie difensive nel proseguo.
Si depositano e allegano gli atti indicati nell’indice del fascicolo di produzione.
Catania, 17.7.2007 (Avv. Alessia Giorgianni)
Ai sensi di legge il sottoscritto Avv. Alessia Giorgianni dichiara che il presente atto di intervento non modifica il valore della causa.
(Avv. Alessia Giorgianni)
RELATA DI NOTIFICA
Ad istanza come in atti io sottoscritto Ufficiale Giudiziario addetto all’Ufficio Unico Notifiche presso la Corte di Appello di Catania ho notificato il suesteso atto di intervento recante la procura a margine personalmente a
1) il Comune di Lipari, in persona del Sindaco pro-tempore, nel domicilio eletto presso il suo procuratore e difensore costituito Avv. Milena Sindoni, presso la Segreteria del TAR Catania in Catania Via Milano, ivi consegnandone copia conforme all’originale a mani di
incaricato di ricevere le notificazioni.
2) dell’Assessorato per i beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione della Regione Sicilia, in persona del legale rappresentante pro-tempore, domiciliato ex lege presso l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania in Catania Via Vecchia Ognina, ivi consegnandone copia conforme all’originale a mani di
incaricato di ricevere le notificazioni.
3) della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali, in persona del legale rappresentante pro-tempore, domiciliato ex lege presso l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania in Catania Via Vecchia Ognina, ivi consegnandone copia conforme all’originale a mani di
incaricato di ricevere le notificazioni.
4) dell’Assessorato territorio ed ambiente della Regione Sicilia, in persona del legale rappresentante pro-tempore, domiciliato ex lege presso l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania in Catania Via Vecchia Ognina, ivi consegnandone copia conforme all’originale a mani di
incaricato di ricevere le notificazioni.
Atto di intervento ad opponendum
nell’interesse del Consorzio Artigiani di Lipari, in persona del Presidente pro-tempore sig. Fulvio Pellegrino, nato a Lipari il 31.01.1959 ed ivi residente (C.F. PLLFLV59R03E606P) con sede in Lipari Vico Barone rappresentato e difeso, per procura a margine del presente atto, dall’Avv. Alessia Giorgianni (fax.090/6406044 – e-mail: alessia.giorgianni@tin.it)
contro
il Comune di Lipari, in persona del sindaco pro-tempore, rappresentato e difeso dall’avv. Milena Sindoni
e nei confronti
dell’Assessorato per i beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione della Regione Sicilia, in persona del legale rappresentante pro-tempore, della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali, in persona del legale rappresentante pro-tempore e dell’Assessorato territorio ed ambiente della Regione Sicilia
nel ricorso R.G.n.1091/07 Sez.I°
Il ricorso proposto dal Comune di Lipari è inammissibile ed infondato e merita di essere rigettato per i seguenti motivi.
I – INAMMISSIBILITA’ ED IMPROCEDIBILITA’ PER INCOMPETENZA TERRITORIALE DEL TRIBUNALE ADITO.
Innanzitutto, va evidenziata l’inammissibilità ed improcedibilità del presente gravame per incompetenza territoriale dell’On.le Tribunale adito. Com’è noto, infatti, “In materia di competenza territoriale dei tribunali amministrativi regionali, la regola primaria e generale è quella del foro della sede dell'autorità emanante. …..” (cfr., Consiglio di Stato Sez. VI, 21.2.2007 n.920).
Nella fattispecie in esame la sede dell’Autorità emanante è Palermo ed il presente giudizio doveva essere proposto in quella sede.
Da qui l’inammissibilità ed improcedibilità del ricorso per incompetenza territoriale dell’On.le Tribunale adito spettando la stessa al TAR di Palermo.
II - INAMMISSIBILITA’ ED IMPROCEDIBILITA’ DEL RICORSO PER LA MANCATA NOTIFICA DELLO STESSO AI LEGITTIMI CONTROINTERESSATI.
A ciò si aggiunga, che il ricorso appare inammissibile in quanto lo stesso non è stato notificato al Consorzio artigiani che sono legittimi contraddittori nel presente giudizio.
Non sfuggirà, infatti, all’On.le TAR adito come una eventuale pronuncia a favore del Comune di Lipari che incida sull’area artigianale possa determinare un grave danno nei riguardi del Consorzio Artigiani. Gli artigiani grazie al Decreto Assessoriale qui impugnato hanno presentato una serie di progetti inerenti alle proprie attività che rischiano di essere bloccati con grave danno economico e professionale per gli stessi.
Al riguardo va sottolineato che il Consorzio Artigiani è un controinteressato di diritto risultando, peraltro, la sua posizione nell’atto impugnato. E’ pacifico che quando si impugna un atto amministrativo è necessario notificare, a pena di inammissibilità, a tutti i controinteressati che risultano dall’atto stesso e che la eventuale successiva costituzione per intervento non serve a sanare tale vizio.
E’, pertanto, evidente la incontestabile posizione di controinteressati degli Artigiani delle Isole Eolie e, quindi, del Consorzio Artigiano delle Isole Eolie. Il Tar adito deve, dunque, pronunciare una sentenza di inammissibilità del ricorso secondo il disposto di cui all’art.21 della L.Tar (in merito vedi in termini Consiglio di Stato Sez.IV, 22.6.2006 n.3948).
Da qui l’inammissibilità ed improcedibilità del ricorso per la mancata notifica dello stesso al Consorzio Artigiano delle Isole Eolie che riveste la posizione di controinteressato la cui posizione può essere gravemente lesa da una pronuncia del TAR sul presente giudizio avendo questi interesse alla conservazione dell’atto.
III – INAMMISSIBILITA’ ED IMPROCEDIBILITA’ DEL RICORSO PER MANCATA INDICAZIONE DELLA CAUSA PETENDI.
Inoltre, il ricorso è inammissibile ed improcedibile in quanto dallo stesso non si riesce ad evincere la causa pretendi stante la sua totale genericità e la mancata indicazione delle presunte violazioni di legge.
Non è, infatti, possibile dal ricorso evincersi le violazioni contestate le stesse non vengono indicate e lo stesso ricorso appare una relazione in cui vengono citati una considerevole quantità di atti che non si capisce come possano essere in contraddizione con il Decreto impugnato.
Com’è noto “Ai fini dell'ammissibilità del ricorso giurisdizionale amministrativo, è necessaria la specificazione dei motivi (cosiddetta causa petendi) che sorreggono - in punto di stretto diritto - l'impugnativa. Tali motivi non possono essere dedotti in modo generico o, comunque (come nella circostanza in cui i soggetti in questione non si sono neppure fatti carico di individuare con esattezza il convenuto), in maniera dubitativa od ipotetica” (cfr., TAR Lazio Roma, Sez. I, 11.7.2006 n.5772).
La giurisprudenza ha, altresì, chiarito che “Affinché vi sia impugnazione di un atto occorre che si manifesti una precisa volontà impugnatoria, inequivocabilmente diretta contro quel certo atto, con censure che si dirigano direttamente nei confronti dello stesso e non certamente quando il medesimo funga da riferimento per la “causa pretendi” che si dirige, però, contro un altro atto ( Conferma Tar Campania, sez. III, 27 novembre 1995 n. 612 )” (Consiglio Stato, Sez.IV, 22.9.2005 n.4979).
Le superiori sentenze sono state pronunciate in una logica ben precisa, ossia individuare le cause di violazione onde evitare che il Giudice possa pronunciarsi oltre la causa pretendi peccando così di ultra petizione. Infatti, “È regola generale che il giudice deve concretamente esercitare il potere giurisdizionale nell'ambito della esatta corrispondenza tra il chiesto ed il pronunciato, ai sensi dell'art. 112 c.p.c., pacificamente applicabile al processo amministrativo. Tale regola rappresenta, proprio con riferimento al concreto esercizio della potestas iudicandi, l'espressione precipua del potere dispositivo delle parti, nel senso che il giudice non può pronunciare oltre i limiti della concreta ed effettiva questione che le parti hanno sottoposto al suo esame e dunque oltre i limiti del petitum e della causa petendi, ulteriormente specificati nell'ambito del processo amministrativo dai motivi di ricorso: sussiste quindi il vizio di ultrapetizione quando il giudice abbia attribuito alla parte un bene della vita, una utilità che non era stata richiesta e quando, con particolare riferimento al processo amministrativo, fondato sulla denuncia di motivi di illegittimità, abbia esaminato ed accolto il ricorso per un motivo non prospettato dalle parti. (Annulla Tar Lazio, Latina, 28 maggio 2005 n. 460)” (cfr., Consiglio Stato Sez.V, 9.10.2006 n.5993).
Nella fattispecie in esame, il Comune di Lipari non specifica la causa petendi limitandosi a dedurre genericamente l’illegittimità parziale del Decreto Assessoriale impugnato.
Da qui l’inammissibilità ed improcedibilità del ricorso per mancata indicazione della causa petendi.
IV - INFONDATEZZA DEL RICORSO.
Nel merito va evidenziato che il Decreto Assessoriale impugnato è perfettamente e completamente legittimo anche nella parte che concerne le area artigianali delle Isole Eolie.
Secondo quanto sostenuto dal Comune ricorrente il Decreto assessoriale impugnato sarebbe illegittimo in quanto lo stesso non autorizza “espressamente” la detrazione dei cosiddetti detrattori paesistici dal centro urbano.
Orbene, da quanto sostenuto da parte ricorrente sembra più che evidente che la stessa lamenti più una difficoltà interpretativa che altro. Non appare, infatti, possibile rilevare alcuna violazione di legge o qualsiasi altro profilo di illegittimità, ma semmai solo e semplicemente una difficoltà interpretativa che può essere certamente risolta dalle competenti amministrazioni e che non giustifica la proposizione di un giudizio al TAR.
Peraltro, com’è noto, la giurisprudenza è pacifica nel ritenere che “L'interpretazione dei provvedimenti amministrativi soggiace alle stesse regole valevoli in tema di ermeneutica dei contratti: sarà quindi applicabile l'art. 1367 c.c. da parte del giudice di rinvio, in modo da conservare l’atto e mantenerlo idoneo a spiegare effetti giuridici…” (cfr., Cassazione civile , sez. I, 06 novembre 1981, n. 5856).
Non può ritenersi neanche meritevole di pregio la considerazione che il Comune di Lipari fa circa il fatto che nonostante sia stato adottato il nuovo PRG lo stesso non può intendersi tale in quanto sarebbe una duplicazione del PTP. Orbene, o il PRG è tale o andava adottato un atto diverso che concettualmente sia avvicini all’aspetto del Paino Regolatore. A questo punto l’Amministrazione ricorrente avrebbe dovuto impugnare l’atto che viene definito PRG ma che la stessa non ritiene tale.
A ciò si aggiunga, che il Comune di Lipari nel ricorso chiede che il D.A. sia o annullato in parte o integrato. Orbene, è immediatamente evidente che, pur condividendo la richiesta di maggiore chiarezza nell’esplicazione del testo del Decreto stesso nella parte relativa ai termini di attuazione degli interventi previsti in “D2”, la detta richiesta appare inammissibile ed illogica. Infatti, il TAR non può integrare il Decreto Assessoriale nella parte in cui l’Amministrazione lo ritiene carente essendo un organo di giustizia deputato a valutare la legittimità o meno degli atti e non la loro carenza di forma e di corretta espressione.
La richiesta di integrazione andava, invece, fatta all’Assessorato, ciò avrebbe risparmiato al Comune la proposizione di un ricorso, inammissibile ed inutile, in quanto il detto decreto non otterrà mai una diversa interpretazione da parte del TAR, interpretazione che non può materialmente dare.
Anche per queste ragioni non si comprende la necessità di richiedere l’annullamento del Decreto Assessoriale che in tutti i casi può necessitare di una migliore interpretazione da parte dell’Assessorato (organo competente a darla) e giammai di un annullamento.
Da quanto sopra appare chiaro l’assurdità e l’illogicità del ricorso proposto dal Comune di Lipari che appare assolutamente errato ed infondato e come tale merita di essere rigettato.
P.Q.M.
Si chiede che l’On.le Tribunale, respinta ogni altra contraria eccezione, istanza e difesa, voglia riconoscere e dichiarare inammissibile e, comunque, infondato il ricorso meglio specificato in epigrafe e, conseguentemente, rigettarlo. Con ogni altra statuizione conseguenziale anche in ordine alle spese di giudizio e onorari di difesa da distrarsi direttamente in favore del procuratore antistatario.
Con riserva di presentare ulteriori memorie difensive nel proseguo.
Si depositano e allegano gli atti indicati nell’indice del fascicolo di produzione.
Catania, 17.7.2007 (Avv. Alessia Giorgianni)
Ai sensi di legge il sottoscritto Avv. Alessia Giorgianni dichiara che il presente atto di intervento non modifica il valore della causa.
(Avv. Alessia Giorgianni)
RELATA DI NOTIFICA
Ad istanza come in atti io sottoscritto Ufficiale Giudiziario addetto all’Ufficio Unico Notifiche presso la Corte di Appello di Catania ho notificato il suesteso atto di intervento recante la procura a margine personalmente a
1) il Comune di Lipari, in persona del Sindaco pro-tempore, nel domicilio eletto presso il suo procuratore e difensore costituito Avv. Milena Sindoni, presso la Segreteria del TAR Catania in Catania Via Milano, ivi consegnandone copia conforme all’originale a mani di
incaricato di ricevere le notificazioni.
2) dell’Assessorato per i beni culturali ed ambientali e della pubblica istruzione della Regione Sicilia, in persona del legale rappresentante pro-tempore, domiciliato ex lege presso l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania in Catania Via Vecchia Ognina, ivi consegnandone copia conforme all’originale a mani di
incaricato di ricevere le notificazioni.
3) della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali, in persona del legale rappresentante pro-tempore, domiciliato ex lege presso l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania in Catania Via Vecchia Ognina, ivi consegnandone copia conforme all’originale a mani di
incaricato di ricevere le notificazioni.
4) dell’Assessorato territorio ed ambiente della Regione Sicilia, in persona del legale rappresentante pro-tempore, domiciliato ex lege presso l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania in Catania Via Vecchia Ognina, ivi consegnandone copia conforme all’originale a mani di
incaricato di ricevere le notificazioni.
Lettere al direttore "Quei disservizi Siremar a Milazzo denunciati dal geometra Barca non sono una novità ma una costante"
Dopo la lettera-segnalazione(da noi pubblicata ieri) del geometra Gaetano Barca, su quanto avvenuto a Milazzo alla partenza dell'aliscafo Siremar delle 12 e 15, riceviamo una ulteriore lettera dal signor Luca Giuffrè di Lipari che evidenzia come non si tratti di un caso isolato ma di una costanza. Giriamo entrambe le lettere alle amministrazioni comunali eoliani affinchè non restino "inermemente ferme" e si facciano sentire, a supporto di quei cittadini che rivendicano un legittimo diritto e che con "alto senso civico" evidenziano le problematiche. Ci piacerebbe sentire cosa pensa di tutto ciò anche la Siremar.
La lettera del signor Luca Giuffrè che pubblichiamo integralmente:
Egregio Direttore,
colgo l’occasione per informare/confermare che le stranezze evidenziate dal Sig. Barca non rappresentano le uniche ad essere constatate e sofferte da chi viaggia anche senza grande frequenza.
Il sottoscritto nella fattispecie prende, ogni lunedì mattina da una decina d’anni circa, la corsa Siremar delle ore 7.05 diretta a Lipari, e si trova obbligato, data la quantità di pendolari diretti alle Eolie, a presentarsi in biglietteria con congruo anticipo, sebbene la quantità di persone in attesa in prossimità sia dell’imbarcadero che della stessa biglietteria non lascerebbe presupporre alcun problema di disponibilità di posti all’interno dell’aliscafo.
Basta però appostarsi nei pressi della stessa biglietteria (proprio come ho fatto io stesso, a costo di una giornata di lavoro!) per scoprire che vi è una sostanziosa quantità di biglietti che gli impiegati dell’agenzia mettono da parte……per gli “amici”!!!
Parlo di “amici” a ragion veduta, dato che nessuno di costoro (sono la quasi totalità, credetemi) paga il biglietto a tariffa ordinaria bensì quello a tariffa residente pur non essendo titolare né di abbonamento, né tantomeno di un documento che attesti la residenza in uno dei quattro comuni dell’arcipelago (ho visto io stesso emettere un biglietto a tariffa ridotta con relativa fattura a una ditta con sede legale e operativa a Catania!!!).
Lo scrivente non ha MAI udito la richiesta di esibizione di un documento di riconoscimento da parte del personale preposto durante le interminabili code che si formano agli sportelli in determinate partenze, eppure un avviso campeggia in bella vista all’esterno dello sportello…..”Si avvisano i Sigg. passeggeri che per usufruire del biglietto a tariffa residente è necessaria l’esibizione di un documento di riconoscimento”……alla faccia!!!!
La gravità del problema non si limita alla perdita formale e sostanziale del beneficio degli aventi diritto ma, cosa davvero gravissima, il personale arreca un danno economico alla società di navigazione non indifferente, tenendo inoltre conto del fatto che la Siremar è una società a partecipazione pubblica, quindi si ravvisa anche il reato penale di frode allo Stato, per cui la Siremar, prima di lamentarsi del fatto che il servizio di trasporto a mezzo aliscafo da e per le isole sia antieconomico, farebbe bene a verificare la professionalità delle persone che ha assunto a rappresentarla.
A conferma che gli impiegati suddetti mettano da parte parecchi tagliandi cito un fenomeno che si verifica SOLO nell’agenzia Siremar di Milazzo, e cioè che è praticamente impossibile prenotare e far emettere il biglietto nei giorni precedenti la data di partenza, a seguito naturalmente di un corrispettivo in denaro quantificabile in € 1.50 a titolo di prenotazione, così come invece avviene tranquillamente in tutte le altre agenzie ubicate nell’arcipelago……perché secondo Voi???
E’ evidente cari lettori….non possono permettersi di lasciare “a terra” gli amichetti che periodicamente gli corrispondono regalini vari……
Tralascio di trattare l’argomento maleducazione, che potrebbe risultare soggettivo, per evidenziare invece, non senza una punta di sconforto, che il sottoscritto ha già fatto piu’ volte presente questi e altri disservizi alla Direzione Generale della Siremar di Palermo, in particolare al Direttore dell’Ufficio Commerciale, ricevendo come risposta l’invito a far presente le stesse rimostranze per iscritto pena la non trattazione della problematica….da ciò se ne deduce che nemmeno i vertici della sciagurata società di navigazione hanno interesse a far sì che la stessa operi in maniera efficiente, loro stessi infatti dovrebbero organizzare i dovuti controlli senza alcuna istanza o segnalazione per verificare la piena fruibilità e correttezza nello svolgimento di tutto il servizio.
Cordiali saluti.
Luca Giuffre’
colgo l’occasione per informare/confermare che le stranezze evidenziate dal Sig. Barca non rappresentano le uniche ad essere constatate e sofferte da chi viaggia anche senza grande frequenza.
Il sottoscritto nella fattispecie prende, ogni lunedì mattina da una decina d’anni circa, la corsa Siremar delle ore 7.05 diretta a Lipari, e si trova obbligato, data la quantità di pendolari diretti alle Eolie, a presentarsi in biglietteria con congruo anticipo, sebbene la quantità di persone in attesa in prossimità sia dell’imbarcadero che della stessa biglietteria non lascerebbe presupporre alcun problema di disponibilità di posti all’interno dell’aliscafo.
Basta però appostarsi nei pressi della stessa biglietteria (proprio come ho fatto io stesso, a costo di una giornata di lavoro!) per scoprire che vi è una sostanziosa quantità di biglietti che gli impiegati dell’agenzia mettono da parte……per gli “amici”!!!
Parlo di “amici” a ragion veduta, dato che nessuno di costoro (sono la quasi totalità, credetemi) paga il biglietto a tariffa ordinaria bensì quello a tariffa residente pur non essendo titolare né di abbonamento, né tantomeno di un documento che attesti la residenza in uno dei quattro comuni dell’arcipelago (ho visto io stesso emettere un biglietto a tariffa ridotta con relativa fattura a una ditta con sede legale e operativa a Catania!!!).
Lo scrivente non ha MAI udito la richiesta di esibizione di un documento di riconoscimento da parte del personale preposto durante le interminabili code che si formano agli sportelli in determinate partenze, eppure un avviso campeggia in bella vista all’esterno dello sportello…..”Si avvisano i Sigg. passeggeri che per usufruire del biglietto a tariffa residente è necessaria l’esibizione di un documento di riconoscimento”……alla faccia!!!!
La gravità del problema non si limita alla perdita formale e sostanziale del beneficio degli aventi diritto ma, cosa davvero gravissima, il personale arreca un danno economico alla società di navigazione non indifferente, tenendo inoltre conto del fatto che la Siremar è una società a partecipazione pubblica, quindi si ravvisa anche il reato penale di frode allo Stato, per cui la Siremar, prima di lamentarsi del fatto che il servizio di trasporto a mezzo aliscafo da e per le isole sia antieconomico, farebbe bene a verificare la professionalità delle persone che ha assunto a rappresentarla.
A conferma che gli impiegati suddetti mettano da parte parecchi tagliandi cito un fenomeno che si verifica SOLO nell’agenzia Siremar di Milazzo, e cioè che è praticamente impossibile prenotare e far emettere il biglietto nei giorni precedenti la data di partenza, a seguito naturalmente di un corrispettivo in denaro quantificabile in € 1.50 a titolo di prenotazione, così come invece avviene tranquillamente in tutte le altre agenzie ubicate nell’arcipelago……perché secondo Voi???
E’ evidente cari lettori….non possono permettersi di lasciare “a terra” gli amichetti che periodicamente gli corrispondono regalini vari……
Tralascio di trattare l’argomento maleducazione, che potrebbe risultare soggettivo, per evidenziare invece, non senza una punta di sconforto, che il sottoscritto ha già fatto piu’ volte presente questi e altri disservizi alla Direzione Generale della Siremar di Palermo, in particolare al Direttore dell’Ufficio Commerciale, ricevendo come risposta l’invito a far presente le stesse rimostranze per iscritto pena la non trattazione della problematica….da ciò se ne deduce che nemmeno i vertici della sciagurata società di navigazione hanno interesse a far sì che la stessa operi in maniera efficiente, loro stessi infatti dovrebbero organizzare i dovuti controlli senza alcuna istanza o segnalazione per verificare la piena fruibilità e correttezza nello svolgimento di tutto il servizio.
Cordiali saluti.
Luca Giuffre’
RIPROPONIAMO LA LETTERA DEL GEOMETRA GAETANO BARCA, COSI' COME DA NOI PUBBLICATA IERI, QUINDI COMPRENSIVA DELLE NOSTRE CONSIDERAZIONI
Quell'aliscafo Siremar così completo....da partire semivuoto. Incredibile a Milazzo. E alcuni eoliani senza la "conta" sarebbero rimasti a terra
Riceviamo e pubblichiamo una lettera che racconta di un qualcosa accaduto oggi su un aliscafo in partenza da Milazzo per Lipari e che ha dell'incredibile. Considerando che questa situazione sembra essersi verificata altre volte vorremo capire cosa è successo, avere una spiegazione. Lo vorremmo capire noi, lo vorrebbero capire i cittadini eoliani, lo dovrebbe voler capire la pubblica amministrazione...forse anche la Siremar. Tanto così..per capire. Alla fine potrebbe essere accaduto che tutti coloro che hanno lasciato i posti vuoti potrebbero aver perso l'aliscafo, avuto un inconveniente, deciso di non partire più o di partire dopo. L'importante è...capire
Riceviamo e pubblichiamo una lettera che racconta di un qualcosa accaduto oggi su un aliscafo in partenza da Milazzo per Lipari e che ha dell'incredibile. Considerando che questa situazione sembra essersi verificata altre volte vorremo capire cosa è successo, avere una spiegazione. Lo vorremmo capire noi, lo vorrebbero capire i cittadini eoliani, lo dovrebbe voler capire la pubblica amministrazione...forse anche la Siremar. Tanto così..per capire. Alla fine potrebbe essere accaduto che tutti coloro che hanno lasciato i posti vuoti potrebbero aver perso l'aliscafo, avuto un inconveniente, deciso di non partire più o di partire dopo. L'importante è...capire
Carissimo Salvatore,
ti voglio portare a conoscenza di quanto successo oggi a Milazzo all'Agenzia Siremar. Potrebbe sembrare banale, ma qualcosa che non va c'è.In data odierna, io e Gianfranco Guarino, siamo tornati dall'Abruzzo , ed a seguito di un ritardo di 3 ore del treno, siamo arrivati all'Agenzia Siremar alle ore 12,05 circa. Ho chiesto i biglietti per l'aliscafo delle ore 12,15 e mi è stato riferito che era completo. Siccome altre volte mi è stato riferita la stessa cosa e poi ho trovato posto sull'aliscafo, ci siamo avvicinati al mezzo pronto per la partenza e chiesto al marinaio se l'aliscafo fosse completo in ogni suo posto. Lo stesso ci ha riferito che altre persone si erano avvicinati a chiedere al stessa cosa e che il comandante stava contando i biglietti. Completata la conta ci hanno fatto salire a bordo.L'aliscafo è partito con tantissimi posti vuoti. Forse sarebbe il caso di iniziare a chiedere a chi di competenza di aprire una inchiesta per capire cosa succede a Milazzo sui trasporti.
Gaetano Barca
Malfa: La compagnia popolare liparense allieterà la serata degli operatori e giornalisti USA. L'iniziativa è voluta dalla Provincia di Messina
Questa sera serata speciale, a cura dell'assocciazione Isola Verde di Salina, all'interno del programma "Check in Sicily", l'educational tour organizzato dal dipartimento regionale del Turismo e da Federalberghi Sicilia che vede la partecipazione di oltre trenta operatori turistici e 15 giornalisti specializzati provenienti dagli Stati Uniti d'America.
A partire dalle ore 20,00, immersi nella fantastica cornice dello Scalo Galera a Malfa, sarà offerta una ricca cena a buffet, con pietanze realizzate dagli operatori del settore dell'isola di Salina e il concerto della Compagnia Popolare Liparense, fortemente voluta dalla Provincia Regionale di Messina, memore del prezioso servizio svolto dagli artisti eoliani in favore dello stand Federalberghi Isole Eolie rivelatasi indirettamente attrazione di tutto lo stand della provincia alla BIT di Milano.
L'organizzazione ha voluto così creare una occasione per poter esibire un prezioso simposio tra arte culinaria e arte musicale, promuovere le nostre isole, non solo per il sole, il mare ed gli incantevoli paesaggi, ma anche come centro di radicata e raffinata cultura enogastronomica e musicale che sappia mettere in risalto la grande ricchezza di storia e tradizioni del nostro territorio.
Salvo Naso
Pontile Italpomice, appello-petizione a Ricevuto
Rimozione del pontile Italpomice: petizione con oltre duecento firme per chiedere al presidente della provincia Nanni Ricevuto di interessarsi affinchè la ditta privata sia surrogata dall’intervento pubblico eseguito per conto e, quindi, in danno della stessa. L’estate si avvicina ma la zona di litorale del pontile distrutto, come si ricorderà, dalle violenti mareggiate dello scorso novembre, resta off-limits . Anzi , “le cautele che vietano lo stazionamento e la sosta sulla strada sottostante- si legge nel documento che vede come primo firmatario Gennarino Saltalamacchia- si manifestano grottescamente come un divieto del tutto inadeguato. Nulla esclude- è stato evidenziato- che il cedimento possa travolgere persone ed automezzi in transito e che i materiali ferrosi si abbattano sugli edifici limitrofi”.
Salina: Programmata realizzazione di un Centro di integrazione intergenerazionale
OMUNICATO STAMPA
In attuazione del primo Piano di Zona del Distretto socio-sanitario 25 – che comprende i comuni eoliani e l’ASL n. 5 – è stata programmata la realizzazione di un Centro di integrazione intergenerazionale a Salina.
Il Progetto, affidato alla cooperativa “Servizi Sociali” prevede l’organizzazione di un centro di aggregazione aperto all’intera comunità isolana. La struttura, messa a disposizione dal Comune di Santa Marina Salina, è quella dell’ex scuola materna ed elementare di Lingua.
L’iniziativa è stata avviata ufficialmente lo scorso 11 maggio.
Le attività laboratoriali sono coordinate da operatori qualificati, tra i quali un educatore, un assistente sociale ed un animatore.
Il progetto avrà la durata di 36 mesi.
27 maggio 2009
Il Presidente Comitato Sindaci DSS25
In attuazione del primo Piano di Zona del Distretto socio-sanitario 25 – che comprende i comuni eoliani e l’ASL n. 5 – è stata programmata la realizzazione di un Centro di integrazione intergenerazionale a Salina.
Il Progetto, affidato alla cooperativa “Servizi Sociali” prevede l’organizzazione di un centro di aggregazione aperto all’intera comunità isolana. La struttura, messa a disposizione dal Comune di Santa Marina Salina, è quella dell’ex scuola materna ed elementare di Lingua.
L’iniziativa è stata avviata ufficialmente lo scorso 11 maggio.
Le attività laboratoriali sono coordinate da operatori qualificati, tra i quali un educatore, un assistente sociale ed un animatore.
Il progetto avrà la durata di 36 mesi.
27 maggio 2009
Il Presidente Comitato Sindaci DSS25
Marina Corta: Il sopralluogo del sindaco Bruno e l'inizio dei lavori al cassone dell'area portuale
Video dei lavori di apertura del cassone sequestrato a Marina Corta e contestuale sopraluogo del sindaco Mariano Bruno
Marina corta e Sottomonastero. Sui lavori di messa in sicurezza il punto con l'ing. Fabio Arena del Genio civile opere marittime
Dissequestro del cassone, lavori per il prolungamento del molo di Marina Corta, variante per i lavori di messa in sicurezza del porto di Sottomonastero. Ne abbiamo parlato con l'ing. Fabio Arena del Genio civile opere sbarcato a Lipari per seguire lo svuotamento del cassone di Marina Corta e per consegnare la variante di Sottomonastero. LA VIDEO-INTERVISTA:
Marina Corta. Il gruppo ispeziona l'area prima del dissequestro e dei lavori di svuotamento del cassone
A Lipari è il giorno dell'intervento nell'area portuale di Marina Corta oggetto dei lavori di prolungamento e messa in sicurezza. Lavori bloccati su disposizione della Magistratura quando si scoprì che all'interno di uno dei cassoni (quello più prossimo alla vecchia struttura portuale) era stata depositata la sabbia proveniente da quella che si è rivelata l'area archeologica sottomarina di Sottomonastero.
Nel video sottostante l'arrivo nell'area del gruppo composto dal maresciallo Francesco Villari, dall'ing. Arena del Genio Civile, dall'ing. Francesco La Spada, dal CTU Giuseppe D'Andrea, dal suo collaboratore Maurizio Turcarelli, dal rappresentante della ditta Scuttari e del titolare dell'impresa che effettuerà il lavoro di apertura del cassone
Lipari: Consiglio comunale in corso...al rallentatore
Consiglio comunale in corso a Lipari da stamattina alle 9 e 30. Diciannove i consiglieri comunali presenti (assente solo Famularo). Per l'amministrazione si sono alternati il sindaco Bruno e gli assessori Giannò, D'Auria, Ferlazzo. Sino a questo momento, tra mozioni, conferenze di capigruppo, polemiche e prese di posizioni più o meno forti e/o giustificate, si è solo alla fase embrionale dell'ordine del giorno che prevede passaggi importanti quali il suolo pubblico e il servizio idrico. In apertura il sindaco Bruno ha dato lettura della lettera di dimissioni presentata dal dott. Alfredo Biancheri. Al di là delle transenne partecipano ai lavori gli ex Pumex
Oceana: Pesca al pesce spada: regolamentarla prima che sia troppo tardi.
La pesca al pescespada nel Mediterraneo non è sottoposta a quote né ad una taglia minima unificata, il risultato è che tra il 50 e il 70% delle catture sono esemplari giovani e che il pescespada del mediterraneo è sovrasfruttato.
Secondo Oceana, un’organizzazione internazionale che difende il mare, e che ha presentato un dossier sulla pesca al pescespada in occasione delle iniziative per la Giornate europea del mare tenutesi a Roma, occorre mettere in moto metodi di gestione per salvare gli stock di questo pesce, prima che arrivino ad un punto critico e forse di non ritorno come sta accadendo per il tonno rosso.
Oceana spiega che attualmente, migliaia di imbarcazioni catturano pescespada senza nessun tipo di controllo, in assenza di una taglia minima unificata che eviti le catture di esemplari giovani non ancora in fase riproduttiva. Secondo gli scienziati dell’Iccat la situazione potrebbe molto presto trasformarsi in una riduzione drastica della popolazione. Il direttore esecutivo di Oceana Europa , Xavier Pastor, dice che «Non è coerente con l’attuale politica dell’Ue né con gli obiettivi del Congresso Iccat, responsabile di questa specie a livello regionale, che si stia pescando in maniera incontrollata, soprattutto se si considera che lo stock è sovrasfruttato, senza contare le catture illegali e non regolamenta te»
Inoltre, nel Mediterraneo almeno il 20% delle catture di pescespada avviene con strumenti da pesca non regolari, le reti derivanti conosciute come spadare, proibite dall’Onu e dall’Iccat e dal 2002 anche dall’Unione europea.
Nonostante questo, sottolinea Oceana, «Le reti derivanti continuano ad essere utilizzate in Europa dalla flotta italiana e da Paesi terzi come Marocco, Algeria e Turchia. In Italia, che ostenta le maggiori catture di pescespada nel Mediterraneo, Oceana ha identificato 92 imbarcazioni che continuano ad utilizzarle per ola cattura del pescespada. Nel 2007, questo Paese dichiarò 1.948 tonnellate catturate solo con questo strumento da pesca, però le catture sono più elevate, visto che nella maggioranza dei casi, trattandosi di pesca illegale, non vengono dichiarate».
Per Xavier Pastor «La pesca illegale, il sovra sfruttamento e l’assenza di metodi di gestione stanno convertendo il Mediterraneo in un deserto. Risulta inconcepibile che ci siano ancora specie di elevato valore commerciale per le quali la pesca non è soggetta ad una gestione minima. Nel caso del pescespada, è urgente mettere in atto misure urgenti per garantire lo sfruttamento sostenibile di questa specie ed eliminare l´uso di reti derivanti in Europa e nel resto degli altri Paesi del Mediterraneo».
L'assessore Biancheri lascia. Con grande correttezza e senso di responsabilità
L'assessore Biancheri lascia il suo incarico. Al di là delle speculazioni e/o illazioni lo fa con grande correttezza e con grande senso di responsabilità.
La decisione era nell'aria da qualche giorno e, ad onor del vero, per questa redazione era più che un sussurro. Anzi era pressochè una certezza. Abbiamo però preferito, a costo anche di "farci bruciare la notizia" non pubblicare nulla ed attendere che il dott. Biancheri mettesse in atto i passi dovuti. Innanzitutto la comunicazione al sindaco Bruno della sua decisione sicuramente sofferta ma inevitabile.
La decisione era nell'aria da qualche giorno e, ad onor del vero, per questa redazione era più che un sussurro. Anzi era pressochè una certezza. Abbiamo però preferito, a costo anche di "farci bruciare la notizia" non pubblicare nulla ed attendere che il dott. Biancheri mettesse in atto i passi dovuti. Innanzitutto la comunicazione al sindaco Bruno della sua decisione sicuramente sofferta ma inevitabile.
Così come si potrà capire dalla lettera che ha consegnato al sindaco e che pubblichiamo integralmente:
Lipari 27 Maggio 2009
Egr. Sig. Sindaco
Con la presente desidero notificarLe le mie dimissioni da Vice Sindaco ed Assessore al Personale e alla Polizia municipale.
Con la presente desidero notificarLe le mie dimissioni da Vice Sindaco ed Assessore al Personale e alla Polizia municipale.
Purtroppo gravi problemi personali e familiari, che Lei conosce, non mi permettono piu' di avere la serenità e la determinazione necessaria per continuare a svolgere, al meglio, il servizio di Amministratore del Comune di Lipari.
In considerazione del momento particolarmente delicato che il nostro paese sta attraversando, e che richiede il massimo dell'impegno da parte di tutti i componenti della Giunta, per trovare giuste soluzioni a problematiche socio-economiche molto difficili, ritengo, per senso di responsabilità, di dover fare un passo indietro ed essere sostituito con chi potrà dare di piu' del sottoscritto.
Al fine di evitare le solite speculazioni ed illazioni, che certamente ci saranno, ma che lasceranno il tempo che trovano, Le rinnovo la mia stima incondizionata come uomo politico perchè, in questi due anni che Le sono stato vicino, ho potuto apprezzare lo spirito di abnegazione, la grande competenza e la professionalità con cui Ella svolge l'attività amministrativa sempre ed esclusivamente nell'interesse della nostra Comunità talvolta anche con grandi sacrifici personali e della Sua famiglia.
Per questo oggi Le ribadisco di essere orgoglioso di averLa sostenuta come Sindaco, e di avere avuto l'onore di far parte della Sua Giunta. Se potessi tornare indietro, rifarei cento volte la stessa scelta di campo.
Ma l'apprezzamento piu' importante è per l'amico sincero che in un momento per me doloroso, non mi ha fatto mancare conforto e incoraggiamento.
Desidero infine, Suo tramite ringraziare tutti i colleghi Assessori con i quali ho condiviso la passione, le ansie, talvolta lo sconforto, altre volte le gioie dell'attività amministrativa, lavorando sempre di comune accordo, senza mai uno screzio, nè un fraintendimento.
Con stima e gratitudine.
Alfredo Biancheri
martedì 26 maggio 2009
Quell'aliscafo Siremar così completo....da partire semivuoto. Incredibile a Milazzo. E alcuni eoliani senza la "conta" sarebbero rimasti a terra
Riceviamo e pubblichiamo una lettera che racconta di un qualcosa accaduto oggi su un aliscafo in partenza da Milazzo per Lipari e che ha dell'incredibile. Considerando che questa situazione sembra essersi verificata altre volte vorremo capire cosa è successo, avere una spiegazione. Lo vorremmo capire noi, lo vorrebbero capire i cittadini eoliani, lo dovrebbe voler capire la pubblica amministrazione...forse anche la Siremar. Tanto così..per capire. Alla fine potrebbe essere accaduto che tutti coloro che hanno lasciato i posti vuoti potrebbero aver perso l'aliscafo, avuto un inconveniente, deciso di non partire più o di partire dopo. L'importante è...capire
Carissimo Salvatore,
ti voglio portare a conoscenza di quanto successo oggi a Milazzo all'Agenzia Siremar. Potrebbe sembrare banale, ma qualcosa che non va c'è.
In data odierna, io e Ginafranco Guarino, siamo tornati dall'Abruzzo , ed a seguito di un ritardo di 3 ore del treno, siamo arrivati all'Agenzia Siremar alle ore 12,05 circa. Ho chiesto i biglietti per l'aliscafo delle ore 12,15 e mi è stato riferito che era completo. Siccome altre volte mi è stato riferita la stessa cosa e poi ho trovato posto sull'aliscafo, ci siamo avvicinati al mezzo pronto per la partenza e chiesto al marinaio se l'aliscafo fosse completo in ogni suo posto. Lo stesso ci ha riferito che altre persone si erano avvicinati a chiedere al stessa cosa e che il comandante stava contando i biglietti. Completata la conta ci hanno fatto salire a bordo.
L'aliscafo è partito con tantissimi posti vuoti. Forse sarebbe il caso di iniziare a chiedere a chi di competenza di aprire una inchiesta per capire cosa succede a Milazzo sui trasporti.
Gaetano Barca
Carissimo Salvatore,
ti voglio portare a conoscenza di quanto successo oggi a Milazzo all'Agenzia Siremar. Potrebbe sembrare banale, ma qualcosa che non va c'è.
In data odierna, io e Ginafranco Guarino, siamo tornati dall'Abruzzo , ed a seguito di un ritardo di 3 ore del treno, siamo arrivati all'Agenzia Siremar alle ore 12,05 circa. Ho chiesto i biglietti per l'aliscafo delle ore 12,15 e mi è stato riferito che era completo. Siccome altre volte mi è stato riferita la stessa cosa e poi ho trovato posto sull'aliscafo, ci siamo avvicinati al mezzo pronto per la partenza e chiesto al marinaio se l'aliscafo fosse completo in ogni suo posto. Lo stesso ci ha riferito che altre persone si erano avvicinati a chiedere al stessa cosa e che il comandante stava contando i biglietti. Completata la conta ci hanno fatto salire a bordo.
L'aliscafo è partito con tantissimi posti vuoti. Forse sarebbe il caso di iniziare a chiedere a chi di competenza di aprire una inchiesta per capire cosa succede a Milazzo sui trasporti.
Gaetano Barca
Lipari: Domani a Marina Corta lo svuotamento del cassone sequestrato
Dopo il rinvio d lunedì scorso, per motivi prettamente burocratici, domani si procederà finalmente allo svuotamento del cassone del prolungamento del porto di Marina Corta posto sotto sequestro dalla magistratura lo scorso anno in quanto riempito con materiale proveniente dal sito archeologico sottomarino di Sottomonastero. Il materiale prelevato sarà poi esaminato per verificare la presenza di reperti. L'area di conseguenza dovrebbe essere dissequestrata e dovrebbero riprendere i lavori da parte della ditta Scuttari. Ditta che, proprio stamane, è arrivata con un pontone nel borgo di Ginostra, nell'isola di Stromboli, dove dovrà intervenire per gli indispensabili lavori al molo di protezione civile danneggiato dalle mareggiate.
Gli americani molto interessati all'offerta turistica delle Eolie
(Gazzetta del Sud- Peppe Paino) Il dopo crisi potrebbe essere a stelle e strisce. Lo fa ben sperare una delegazione di promoter americani, guidata dal direttore dell'Enit di New York, Riccardo Strano.
«Puntare con decisione sul mercato americano – dichiara alla "Gazzetta" – è un'operazione che definisco virtuosa e molto intelligente. Gli americani amano l'Italia e ci tornano con piacere per scoprire luoghi con cultura, natura, ospitalità e buona cucina. Fate una piccola valutazione sulle vostre caratteristiche e il tutto ritorna».
Strano è in Sicilia al seguito dei 32 più importanti tour operator e dei 13 giornalisti specializzati a stelle e strisce, partecipanti all'educational tour in Sicilia, sostiene con forza l'iniziativa avviata lo scorso novembre dalla Federalberghi delle Isole Eolie, presieduta da Christian Del Bono. Alle fine del 2008, infatti, una delegazione di operatori eoliani si recò proprio a New York per promuovere le isole suscitando una notevole curiosità.
«Lo dimostra il fatto – aggiunge Strano – che per organizzare questo viaggio in Sicilia abbiamo raccolto tante adesioni a tal punto che si è resa indispensabile un'accurata selezione in tutti gli Stati Uniti e tra operatori del West coast, Mid coast e East coast». Strano è rimasto favorevolmente impressionato dai tempi di arrivo, direttamente da New York su Palermo, e dal capoluogo a Lipari. A tal proposito il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, nella conferenza stampa che ha preceduto il workshop con gli operatori del posto ha annunciato che a breve sarà avviato in via sperimentale il servizio di collegamento con elicotteri da venti posti dagli aeroporti di Palermo e Catania con l'elipista di Vulcano e viceversa.
Nel corso della stessa conferenza è intervenuta, in rappresentanza dell'associazione Eoliani nel mondo, anche Mariann Re, figlia del defunto giudice Edward Re, originario di Santa Marina Salina e figura emblematica per la giustizia americana.
Ora, però, tiene a rimarcare il direttore dell'Enit per il Nord America, «L'importante è continuare perché i risultati arrivano se ci si lavora: la promozione delle Eolie, quindi, dovrà avere un regolare seguito oltre oceano». Fin qui per quanto riguarda la decantazione dei luoghi e delle potenzialità. Nella realtà, non tutto, ovviamente, và per come dovrebbe. Il direttore della fondazione svizzera per la tutela del paesaggio, Raimond Rudewald ha scritto al sindaco e ai consiglieri comunali per ricordare, con tanto di foto, a chi amministra il territorio lo stato di degrado in cui versano i caratteristici sentieri di Lipari, invasi da rifiuti ed erbacce. Una risorsa di cui tanto si parla ma che non viene opportunamente valorizzata, soprattutto nell'importante periodo del turismo con "zaino e scarponi", branca di quel turismo fai-da.te che per primo ha scoperto l'arcipelago e poi l'ha fatto scoprire a tutto il mondo. È auspicabile che questo periodo di vacche magre per il turismo possa essere sfruttato per un'importante programmazione attenta al rapporto qualità-prezzo di isole che – spesso si dimentica – sono ancora nella lista dei siti Unesco.
«Puntare con decisione sul mercato americano – dichiara alla "Gazzetta" – è un'operazione che definisco virtuosa e molto intelligente. Gli americani amano l'Italia e ci tornano con piacere per scoprire luoghi con cultura, natura, ospitalità e buona cucina. Fate una piccola valutazione sulle vostre caratteristiche e il tutto ritorna».
Strano è in Sicilia al seguito dei 32 più importanti tour operator e dei 13 giornalisti specializzati a stelle e strisce, partecipanti all'educational tour in Sicilia, sostiene con forza l'iniziativa avviata lo scorso novembre dalla Federalberghi delle Isole Eolie, presieduta da Christian Del Bono. Alle fine del 2008, infatti, una delegazione di operatori eoliani si recò proprio a New York per promuovere le isole suscitando una notevole curiosità.
«Lo dimostra il fatto – aggiunge Strano – che per organizzare questo viaggio in Sicilia abbiamo raccolto tante adesioni a tal punto che si è resa indispensabile un'accurata selezione in tutti gli Stati Uniti e tra operatori del West coast, Mid coast e East coast». Strano è rimasto favorevolmente impressionato dai tempi di arrivo, direttamente da New York su Palermo, e dal capoluogo a Lipari. A tal proposito il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, nella conferenza stampa che ha preceduto il workshop con gli operatori del posto ha annunciato che a breve sarà avviato in via sperimentale il servizio di collegamento con elicotteri da venti posti dagli aeroporti di Palermo e Catania con l'elipista di Vulcano e viceversa.
Nel corso della stessa conferenza è intervenuta, in rappresentanza dell'associazione Eoliani nel mondo, anche Mariann Re, figlia del defunto giudice Edward Re, originario di Santa Marina Salina e figura emblematica per la giustizia americana.
Ora, però, tiene a rimarcare il direttore dell'Enit per il Nord America, «L'importante è continuare perché i risultati arrivano se ci si lavora: la promozione delle Eolie, quindi, dovrà avere un regolare seguito oltre oceano». Fin qui per quanto riguarda la decantazione dei luoghi e delle potenzialità. Nella realtà, non tutto, ovviamente, và per come dovrebbe. Il direttore della fondazione svizzera per la tutela del paesaggio, Raimond Rudewald ha scritto al sindaco e ai consiglieri comunali per ricordare, con tanto di foto, a chi amministra il territorio lo stato di degrado in cui versano i caratteristici sentieri di Lipari, invasi da rifiuti ed erbacce. Una risorsa di cui tanto si parla ma che non viene opportunamente valorizzata, soprattutto nell'importante periodo del turismo con "zaino e scarponi", branca di quel turismo fai-da.te che per primo ha scoperto l'arcipelago e poi l'ha fatto scoprire a tutto il mondo. È auspicabile che questo periodo di vacche magre per il turismo possa essere sfruttato per un'importante programmazione attenta al rapporto qualità-prezzo di isole che – spesso si dimentica – sono ancora nella lista dei siti Unesco.
La finale playoff tra Malfa e Real Gabbiano (Gazzetta del Sud)
Il Real Gabbiano cala il tris vincente, Malfa costretto alla resa per la terza volta Real Gabbiano 3 Malfa 1
Marcatori: 11'pt e 26'pt Doddo, 19'pt Taranto Alessio, 31'st Sottile.
Real Gabbiano: Saraò Salvatore, Baeli (20'st Francilia), La Malfa, Salamone, Laganà, Leto Giuseppe, Gitto (42'st Salmeri), Pergolizzi (41'st Saraò Giuseppe), Sottile (45'st Maio), Doddo, Cimarosti (6'st Amato). All. Ruggeri.
Malfa: Taranto Alberto, Taranto Mirko, Segreto (40'st Taranto Erik), Pirera Cristian, Lopes, Sciacchitano (16'st Pirera Alberto), Basile, La Mancusa, Taranto Alessio, Saporito, Re. All. Previtera.
Arbitro: D'Anna di Barcellona P.G.
Torregrotta.– Prevale il Real Gabbiano in questa finale playoff per la promozione in seconda categoria. Il Malfa(nella foto la formazione di domenica) perde per la terza volta il treno playoff per la promozione. Ottimo l'arbitraggio di D'Anna. La cronaca si apre al 11' con un'apertura di Pergolizzi che si accentra dalla sinistra e serve in area sull'altro fronte lo smarcato Doddo che controlla ed infila di precisione Alberto Taranto. Pronta la reazione del Malfa che perviene al pareggio, splendida azione personale di Alessio Taranto che con i milazzesi schierati, parte dalla trequarti ed in velocità supera diversi avversari, entra in area e batte Salvatore Saraò in diagonale. Al 26' ancora Doddo riporta in vantaggio i suoi, di testa insacca sugli sviluppi di un calcio d'angolo. La ripresa vede sempre il Malfa tenere in mano il pallino del gioco. Il Real Gabbiano invece si rende pericoloso in contropiede: al 25' veloce ripartenza con servizio di Doddo per La Malfa che sull'uscita di Alberto Taranto conclude ma sulla linea salva Cristian Pirera. Al 31' arriva la rete che mette al sicuro il risultato, cross dalla sinistra di La Malfa in mezzo per Sottile che supera Alberto Taranto.
Carmelo Polito
Torregrotta.– Prevale il Real Gabbiano in questa finale playoff per la promozione in seconda categoria. Il Malfa(nella foto la formazione di domenica) perde per la terza volta il treno playoff per la promozione. Ottimo l'arbitraggio di D'Anna. La cronaca si apre al 11' con un'apertura di Pergolizzi che si accentra dalla sinistra e serve in area sull'altro fronte lo smarcato Doddo che controlla ed infila di precisione Alberto Taranto. Pronta la reazione del Malfa che perviene al pareggio, splendida azione personale di Alessio Taranto che con i milazzesi schierati, parte dalla trequarti ed in velocità supera diversi avversari, entra in area e batte Salvatore Saraò in diagonale. Al 26' ancora Doddo riporta in vantaggio i suoi, di testa insacca sugli sviluppi di un calcio d'angolo. La ripresa vede sempre il Malfa tenere in mano il pallino del gioco. Il Real Gabbiano invece si rende pericoloso in contropiede: al 25' veloce ripartenza con servizio di Doddo per La Malfa che sull'uscita di Alberto Taranto conclude ma sulla linea salva Cristian Pirera. Al 31' arriva la rete che mette al sicuro il risultato, cross dalla sinistra di La Malfa in mezzo per Sottile che supera Alberto Taranto.
Carmelo Polito
Lipari: Tutti aspettano il consiglio comunale di oggi...che presumibilmente salterà
Consiglio comunale a Lipari su temi importanti quali il suolo pubblico e l'idrico.
Ma, da quel che trapela, o meglio dire dalle mezze frasi che abbiamo raccolto, ne abbiamo ricavato l'impressione che il civico consesso potrebbe anche non tenersi, nè in prima nè in seconda chiamata, facendo slittare il tutto a domani.
Si terrà sicuramente, invece, una riunione di maggioranza convocata in tarda mattinata. Dalla riunione potrebbero venire fuori delle "novità" che, comunque, sono già nell'aria
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