Nella serata di ieri giovedì 27 giugno, giungeva alla Sala
Operativa di questa Capitaneria, tramite il Numero Blu “1530” , una richiesta
di soccorso da parte del conduttore di un’unità da diporto – un natante modello
“Open” di circa 5 mt - che era rimasto con il motore in panne a circa 5 miglia
dalla costa, a largo di Villafranca.
Immediatamente, veniva
allertata la MV CP 875 che, dopo aver raggiunto la zona segnalata, iniziava le
ricerche della suddetta imbarcazione: le stesse erano rese oltremodo
difficoltose sia per l’oscurità che per le condizioni meteo marine in
peggioramento.
Dopo aver
verificato l’assenza di imbarcazioni nella zona di mare antistante Villafranca,
le ricerche venivano estese anche nelle zone di mare limitrofe, con particolare
riferimento alla zona di Capo Rasocolmo.
Dopo vari
contatti telefonici con il conduttore dell’unità da diporto e con la Sala
Operativa della Capitaneria di Porto di Messina - che nel frattempo provvedeva
ad inviare in zona la MV CP 852 - , si decideva di estendere le ricerche in
direzione est.
Dopo circa due ore dal momento della prima segnalazione,
l’imbarcazione veniva intercettata - ed il suo conduttore (R.G. di anni 36 di
Messina) tratto in salvo dalla MV CP 875 di Compamare Milazzo.
Al sopraggiungere della MV CP 852 di Messina il naufrago veniva
trasbordato su quest’ultima unità che provvedeva, anche al rimorchio del
natante.
Si rammenta che
il Numero Blu 1530 d’emergenza in mare è un servizio gratuito attivo 24 ore su
24 ed utilizzabile sia da rete mobile che mobile, la cui comunicazione è
ricevuta, nel primo caso dalla Centrale Operativa del Comando Generale del
Corpo delle Capitanerie di Porto che la trasmette all’Autorità Marittima
competente per territorio, e nel secondo caso direttamente da quest’ultima.
Sempre
nell’ambito dell’Operazione Mare Sicuro, nella mattinata odierna, durante
programmata attività di controllo a Milazzo, zona Vaccarella, personale
militare dipendente della Guardia Costiera di Milazzo accertava la presenza di
n° 2 venditori ambulanti che al ciglio della strada ponevano in vendita circa Kg.
15 di novellame di sarda la cui cattura,
trasporto e vendita è vietata ai sensi dell’art. 7 comma 1 lett. b del Decreto
Legislativo n° 4 del 2012.
Contestualmente
si è proceduto a deferire all’Autorità Giudiziaria i responsabili che, ai
sensi, dell’art. 8 comma 1 dello stesso Decreto sopracitato rischiano l’arresto
da due mesi a due anni o l’ammenda da 2000 a 12000 Euro.
Il
prodotto della vendita illecita, dopo il controllo da parte del veterinario che
lo ha giudicato idoneo al consumo umano, e previa autorizzazione dell’Autorità
Giudiziaria, è stato devoluto in beneficienza ad un istituto caritatevole.
A tutela dei consumatori, proseguiranno nei
prossimi giorni i controlli nell’ambito dei sorgitori di propria giurisdizione
e negli esercizi commerciali al fine di accertare e reprimere ogni genere di
comportamento illecito, con particolare attenzione al fenomeno della pesca e
della commercializzazione illecita del novellame di sarda che, proprio in
questo periodo tende ad intensificarsi notevolmente.