Un incredibile e gravissimo episodio si è verificato da qualche minuto a Lipari. Per A.M.,una 51enne liparese, colta da infarto, è stato richiesto dall'ospedale di Lipari l'intervento dell'elisoccorso per un indispensabile trasferimento in una struttura specializzata.
Il velivolo, una volta giunto sull'isola, non è atterrato ed è tornato indietro. Da bordo avrebbero segnalato l'impossibilità di atterrare per via della forte foschia che grava sull'isola.
La donna, le cui condizioni sarebbero gravissime e che da circa due ore è in ospedale, è rimasta all'interno dell'ambulanza tra la giusta rabbia, mista a disperazione e paura, dei parenti.
In ospedale, nel momento in cui scriviamo, sono arrivati i carabinieri. Ovviamente la tensione è altissima.
Foschia o non foschia ma si può rischiare la vita così? Considerando che l'ospedale ce lo hanno ridotto ai minimi termini, in che mani siamo? Solo in quelle divine?
AGGIORNAMENTO - Si parla di un possibile nuovo tentativo da parte dell'elicottero del 118. In allerta anche la Guardia costiera.
ULTERIORE AGGIORNAMENTO -Al secondo tentativo l'elicottero del 118 è riuscito ad atterrare. La donna, che è intubata, è stata trasferita sul velivolo che si è alzato in volo verso il Policlinico di Messina. Ma sono trascorse già, oltre tre ore, da quando la donna è stata colta da infarto
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martedì 3 marzo 2015
Comune di Lipari. Ultimissimi passaggi per il bilancio di previsione
Il bilancio di previsione 2014 del comune di Lipari, la cui approvazione è fortemente attesa dagli ex Pumex e agli operai dei cantieri di servizio, è nelle mani e al vaglio del dottor Roberto Piemonte (revisore dei conti del comune).
Per il parere dovrebbero passare pochi giorni (giovedì - venerdì al massimo).
Poi tutto il "faldone" sarà a disposizione dei consiglieri, per dieci giorni, nella segreteria comunale
Se il parere di Piemonte arriverà entro mercoledì il bilancio potrebbe sbarcare in consiglio comunale già nella seduta del 16 marzo, già convocata per l’approvazione del rendiconto di gestione 2013.
SANITA': IOPPOLO, NUOVE PIANTE ORGANICHE NON SIANO FRUTTO DI OPERAZIONI DI RAGIONERIA"
"Per la definizione delle nuove piante organiche del personale sanitario delle singole aziende sanitarie che dovrebbe comportare lo sblocco delle assunzioni, si tenga conto non solo dei livelli di prestazioni in atto erogati ma di quelli che la nuova programmazione intende raggiungere per fare funzionare meglio la sanità e decidere nei singoli territori e assicurare livelli assistenziali ottimali in tutto il territorio non solo nei grandi centri metropolitani". Lo afferma il deputato di Lista Musumeci Gino Ioppolo, intervenendo nel corso dell'audizione che la commissione Sanità dell'Ars ha tenuto nella Sala Gialla dell'Ars in presenza dei manager delle Asp e dell'Assessore alla Salute Lucia Borsellino.
"È questa l'occasione nel quale un governo - ha aggiunto Ioppolo - se ne ha capacità e voglia, opera scelte e costruisce una politica sanitaria adeguata alle esigenze di una grande e complessa regione come la Sicilia, senza affidarsi ai numeretti ragionieristici. In caso contrario sarà l'ennesima occasione persa e in un momento nel quale l'immagine della sanità siciliana è, purtroppo, al suo livello più basso".ANTIMAFIA: DOMANI ALL'ARS GIOVANNI FIANDACA INCONTRA COMMISSIONE, DEPUTATI E DIRIGENTI SU POLITICA ED ETICA DELLE RESPONSABILITA'
Domani alle 10 nella Sara Rossa dell'Ars la Commissione regionale Antimafia incontrerà il professor Giovanni Fiandaca, ordinario di diritto penale nell'Università di Palermo che affronterà i temi della politica e dell'etica delle responsabilità.
L'evento è aperto ai deputati regionali, ai dirigenti del parlamento regionale e alla stampa.
Interverranno il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone e il presidente della commissione antimafia Nello Musumeci.
L'evento è aperto ai deputati regionali, ai dirigenti del parlamento regionale e alla stampa.
Interverranno il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone e il presidente della commissione antimafia Nello Musumeci.
Genitori rivendicano trasparenza sulla gestione amministrativa e didattica nelle scuole eoliane.
Riceviamo e pubblichiamo:
Siamo molti genitori delle scuole, del Comune di Lipari, di tutti i livelli. In questi giorni sui mezzi di informazione locale, la scuola, per motivazioni diverse è stata indubbiamente, uno dei temi principali. Riteniamo ciò un buon segno; dopo anni di scarso interesse, finalmente, forse perchè si è ormai toccato il fondo, per varie ragioni, i riflettori si sono puntati sulla scuola. D'altronde ciò sta avvenendo anche a livello nazionale.
Siamo stanchi dell'attuale situazione che non ci soddisfa affatto. Siamo consci che i problemi siano su diversi piani, nazionale, regionale, provinciale e locale, ma non vogliamo che i nostri figli, solo perchè residenti nell'isola di Lipari, ricevano un'istruzione che non sia allo stesso livello degli alunni che frequentano le scuole site sulla terraferma.
Siamo stati contrari all'autogestione dell'Istituto superiore Isa-Conti; siamo convinti che i risultati raggiunti potevano essere ottenuti semplicemente fissando un incontro, come poi è stato con le istituzioni competenti, senza per questo rinunciare alla regolare attività didattica. Non abbiamo condiviso nè la chiusura di tre giorni per il Carnevale, all'Istituto Superiore, (ulteriore perdita di ore di lezione), nè quella prolungata, deliberata a maggioranza dal Consiglio d'Istituto dell'Istituto Comprensivo Lipari 1, che ha suscitato non poche polemiche.-
Desideriamo che ci sia piena trasparenza sulla gestione amministrativa e didattica delle istituzioni scolastiche locali e che gli Organi istituzionali, in primis il Consiglio d'Istituto, siano messi nelle condizioni di svolgere le funzioni previste dalla Legge.
Tutti i rappresentanti eletti, negli Organismi collegiali, ed in particolare i Presidenti dei consigli d'Istituto, devono essere costantemente informati e coinvolti nella gestione della propria scuola, sempre nel rispetto delle normative vigenti; d'altronde si tratta della sicurezza, della formazione e del futuro dei nostri figli. Non vi è alcuna intenzione ostile, nei confronti di nessuno; non è nostra volontà ricercare lo scontro. Siamo aperti, infatti, alla piena collaborazione nel rispetto dei propri ruoli e secondo le proprie competenze professionali.
E' fondamentale che, a livello locale ed in forza dell'autonomia scolastica, ci sia una reale volontà per risolvere, concretamente, buona parte dei problemi, purtroppo comuni a tutti gli ordini e gradi delle scuole eoliane, in primis quello della continuità didattica e della presenza costante degli insegnanti.-
E' necessario un maggior confronto tra gli istituti scolastici, con il coinvolgimento dell'Amministrazione locale, che, oltre ad avere competenza sulla gestione di alcuni edifici scolastici, ha la responsabilità istituzionale di tutta la popolazione scolastica che rappresenta la prossima e futura generazione parte integrante del tessuto economico, sociale e politico del nostro territorio.
Desideriamo la massima legalità, trasparenza, informazione, disponibilità e impegno effettivo nella risoluzione dei problemi che affliggono la nostra scuola a cominciare da quelli a livello locale. Tuttavia, non siamo disposti ad essere presi in giro né, tantomeno, ad essere esclusi dalla gestione della scuola. Ci siamo prefissi degli obiettivi e cercheremo di raggiungerli. Siamo certi che il nostro impegno, sempre a favore degli istituti scolastici, non verrà travisato e che non potrà dare luogo a "ritorsioni scolastiche", di qualsiasi natura, sui nostri figli.
Auspichiamo che le nostre intenzioni e le nostre iniziative, a tutela della scuola, siano state comprese da tutti e invitiamo i genitori e non, interessati a svolgere un ruolo attivo per tutte le problematiche che interessano la scuola, a prendere contatti e a partecipare ai nostri prossimi incontri.
I GENITORI DELLE SCUOLE DEL COMUNE DI LIPARI
Lettera firmata
Siamo molti genitori delle scuole, del Comune di Lipari, di tutti i livelli. In questi giorni sui mezzi di informazione locale, la scuola, per motivazioni diverse è stata indubbiamente, uno dei temi principali. Riteniamo ciò un buon segno; dopo anni di scarso interesse, finalmente, forse perchè si è ormai toccato il fondo, per varie ragioni, i riflettori si sono puntati sulla scuola. D'altronde ciò sta avvenendo anche a livello nazionale.
Siamo stanchi dell'attuale situazione che non ci soddisfa affatto. Siamo consci che i problemi siano su diversi piani, nazionale, regionale, provinciale e locale, ma non vogliamo che i nostri figli, solo perchè residenti nell'isola di Lipari, ricevano un'istruzione che non sia allo stesso livello degli alunni che frequentano le scuole site sulla terraferma.
Siamo stati contrari all'autogestione dell'Istituto superiore Isa-Conti; siamo convinti che i risultati raggiunti potevano essere ottenuti semplicemente fissando un incontro, come poi è stato con le istituzioni competenti, senza per questo rinunciare alla regolare attività didattica. Non abbiamo condiviso nè la chiusura di tre giorni per il Carnevale, all'Istituto Superiore, (ulteriore perdita di ore di lezione), nè quella prolungata, deliberata a maggioranza dal Consiglio d'Istituto dell'Istituto Comprensivo Lipari 1, che ha suscitato non poche polemiche.-
Desideriamo che ci sia piena trasparenza sulla gestione amministrativa e didattica delle istituzioni scolastiche locali e che gli Organi istituzionali, in primis il Consiglio d'Istituto, siano messi nelle condizioni di svolgere le funzioni previste dalla Legge.
Tutti i rappresentanti eletti, negli Organismi collegiali, ed in particolare i Presidenti dei consigli d'Istituto, devono essere costantemente informati e coinvolti nella gestione della propria scuola, sempre nel rispetto delle normative vigenti; d'altronde si tratta della sicurezza, della formazione e del futuro dei nostri figli. Non vi è alcuna intenzione ostile, nei confronti di nessuno; non è nostra volontà ricercare lo scontro. Siamo aperti, infatti, alla piena collaborazione nel rispetto dei propri ruoli e secondo le proprie competenze professionali.
E' fondamentale che, a livello locale ed in forza dell'autonomia scolastica, ci sia una reale volontà per risolvere, concretamente, buona parte dei problemi, purtroppo comuni a tutti gli ordini e gradi delle scuole eoliane, in primis quello della continuità didattica e della presenza costante degli insegnanti.-
E' necessario un maggior confronto tra gli istituti scolastici, con il coinvolgimento dell'Amministrazione locale, che, oltre ad avere competenza sulla gestione di alcuni edifici scolastici, ha la responsabilità istituzionale di tutta la popolazione scolastica che rappresenta la prossima e futura generazione parte integrante del tessuto economico, sociale e politico del nostro territorio.
Desideriamo la massima legalità, trasparenza, informazione, disponibilità e impegno effettivo nella risoluzione dei problemi che affliggono la nostra scuola a cominciare da quelli a livello locale. Tuttavia, non siamo disposti ad essere presi in giro né, tantomeno, ad essere esclusi dalla gestione della scuola. Ci siamo prefissi degli obiettivi e cercheremo di raggiungerli. Siamo certi che il nostro impegno, sempre a favore degli istituti scolastici, non verrà travisato e che non potrà dare luogo a "ritorsioni scolastiche", di qualsiasi natura, sui nostri figli.
Auspichiamo che le nostre intenzioni e le nostre iniziative, a tutela della scuola, siano state comprese da tutti e invitiamo i genitori e non, interessati a svolgere un ruolo attivo per tutte le problematiche che interessano la scuola, a prendere contatti e a partecipare ai nostri prossimi incontri.
I GENITORI DELLE SCUOLE DEL COMUNE DI LIPARI
Lettera firmata
"La storia delle Eolie". Conosciamola attraverso lo storico G. La Greca. VI° puntata: Fuoco sui coatti
Fuoco
sui coatti
Il 3 marzo 1892 a seguito di una decisione del direttore della colonia dei confinati coatti, Monachesi, si verificò un gravissimo fatto di sangue, una strage.
La cronaca più estesa degli avvenimenti è narrata dal coatto politico, il socialista, Ettore Croce: “Anche per i preposti all’ordine pubblico la vita a Lipari si presentava assai dura in quanto ogni rilassatezza nella sorveglianza dava luogo a delle sommesse difficili ad essere represse senza l’uso della forza. Questo continuo stato di allarme aveva determinato un accentuato nervosismo nel carattere di ciascuno. La tensione portò ad un grave episodio verificatosi il 3 marzo 1892, episodio che destò negli isolani una grande impressione mista a raccapriccio. Erano state concesse in quel periodo ai coatti solo quattro ore di libertà giornaliera al mattino, per cui essi ritennero di ravvisare che la ragione del provvedimento fosse quella di tenerli al Castello dopo la distribuzione del sussidio onde costringerli a spendere il sussidio ricevuto solo in una cantina colà esistente e che ritenevano godesse la protezione delle autorità della colonia. Fu per tale causale che un giorno la quasi totalità dei coatti si riunì nella zona di Marina Corta ed alla tromba suonata in ora straordinaria per la ritirata a passo di corsa, non fu dato il dovuto ascolto.
Il Direttore della colonia, a seguito di ciò, fece
sbarrare tutti gli sbocchi delle vie adiacenti a Marina Corta dalle guardie, dai carabinieri e dai soldati, facendoli ad un dato segnale di tromba scagliare sopra i coatti che vennero tempestati di pugni, calci, sciabolate, e per la reazione di alcuni, numerosi furono i colpi di pistola esplosi contro gli ammutinati. Fu un vero e proprio massacro nel corso del quale i feriti furono numerosissimi. Il capitano comandante il presidio, reiteratamente invitato, reiteratamente rifiutò di ordinare il fuoco ai suoi soldati; un tenente fece, di motu proprio, aprire le fila, per dare agio a quei poveretti di fuggire; ma la caccia continuò, per ore, in tutto il Paese. La ferocia e la libidine del sangue erano arrivati a tanto che, non avendo più coatti da ferire, alcune guardie (storico!) si dettero a sventrare, a sciabolate, cani e cagne. Coloro che si distinsero nella repressione furono il direttore Monachesi, il noto brigadiere Bonocore (ironia dei nomi) ed il maresciallo dei R. C., Ferrer. Ai responsabili dell’ammutinamento, moltissime ed assai gravi furono le condanne inflitte dall’autorità giudiziaria, mentre altre punizioni, pure assai pesanti, furono date allo stesso Direttore della colonia.”
sbarrare tutti gli sbocchi delle vie adiacenti a Marina Corta dalle guardie, dai carabinieri e dai soldati, facendoli ad un dato segnale di tromba scagliare sopra i coatti che vennero tempestati di pugni, calci, sciabolate, e per la reazione di alcuni, numerosi furono i colpi di pistola esplosi contro gli ammutinati. Fu un vero e proprio massacro nel corso del quale i feriti furono numerosissimi. Il capitano comandante il presidio, reiteratamente invitato, reiteratamente rifiutò di ordinare il fuoco ai suoi soldati; un tenente fece, di motu proprio, aprire le fila, per dare agio a quei poveretti di fuggire; ma la caccia continuò, per ore, in tutto il Paese. La ferocia e la libidine del sangue erano arrivati a tanto che, non avendo più coatti da ferire, alcune guardie (storico!) si dettero a sventrare, a sciabolate, cani e cagne. Coloro che si distinsero nella repressione furono il direttore Monachesi, il noto brigadiere Bonocore (ironia dei nomi) ed il maresciallo dei R. C., Ferrer. Ai responsabili dell’ammutinamento, moltissime ed assai gravi furono le condanne inflitte dall’autorità giudiziaria, mentre altre punizioni, pure assai pesanti, furono date allo stesso Direttore della colonia.”
La notizia viene pubblicata sui quotidiani nazionali il 7 marzo; la Gazzetta Piemontese scrive: “dispacci da Messina annunciano disordini avvenuti nella colonia dei coatti a Lipari. vi sarebbero vari feriti, finora però non risulta che vi siano stati morti. La causa dei disordini deve ricercarsi nei disoccupati, negli ubriaconi della colonia, i quali non volevano osservare un ordinanza vietante l’uscita in certe ore per rendere meno facili le evasioni”.
Qualche dato sui feriti viene citato dall’On. Imbriani nella seduta della Camera dei Deputati del 14 marzo 1892, che parla di sessanta feriti di cui venti gravi.
Presso l’anagrafe del Comune di Lipari nelle giornata del 3 marzo 1892 non sono registrati decessi; gli unici due casi, registrati presso l’ospedale, nel corso del mese, precisamente il 16 ed il 19 marzo, riguardano rispettivamente, un tale Silvi Gaspare, di anni 51, di professione facchino, nato a Pontedera e Luigi Galvagno di anni 36, facchino, nato in Provincia di Torino, probabilmente feriti gravemente durante gli scontri.
(tratto da: La Lunga Notte di Lipari, Giuseppe La Greca, Ed. Centro Studi Eoliano, 2010)
Lipari. L'assoluzione di Biviano e Russo. L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi
LIPARI
SALVATORE SARPI
L'imprenditore edile Angelino Biviano e l'ex dirigente del IV° settore del comune di Lipari, dottor Domenico Russo sono stati assolti al tribunale di Barcellona dall'accusa di abuso d'ufficio in concorso, omessa vigilanza, falso e truffa. La sentenza è stata emessa dalla dottoressa Maria Celi che ha ritenuto non doversi procedere perchè il fatto non sussiste. L’accusa, sostenuta dal PM fabio Sozio, aveva richiesto una pena di diciotto mesi per entrambi. Biviano e Russo sono stati difesi dagli avvocati Saro Venuto, Giuseppe Soraci e Luigi Giacobbe.
La vicenda riguardava dei lavori di somma urgenza da effettuarsi al cimitero di Lipari e consistenti nella rimozione di intonaci ammalorati e ringhiere che costituivano pericolo per la pubblica incolumità. Siamo nel 2010 e i lavori, per circa 12 mila euro, stante l’urgenza, vennero affidati dall’allora dirigente Russo alla ditta di Biviano. Seconda una indagine dei carabinieri di Lipari, dalla quale è scaturito il procedimento davanti al tribunale di Barcellona, i lavori non sarebbero mai stati eseguiti. Tesi smentita, come evidenziato, dalla sentenza di ieri.
L’area interessata alla vicenda è quella dove è “pendente” dal 2001 un project financing, per il rifacimento di un centinaio di loculi, che si è aggiudicato la ditta dello stesso Angelino Biviano. Nonostante la grave carenza di posti nel cimitero di Lipari centro (sono disponibili, al momento, pochissimi posti nell’ultima fila della parete posta in cima al camposanto) i lavori non sono mai iniziati. Questo perché , rispetto a quanto previsto nel project financing del 2001, non solo sono sicuramente diversi i costi ma è anche cambiato l’oggetto dei lavori. Non vi è più da fare, infatti, l’estumulazione e la ritumulazione dei resti dei precedenti, secolari, defunti, che è stata affidata dal comune, in un secondo tempo, ad un’altra ditta.
Le strade da percorrere per uscire dallo stallo sono probabilmente due: l’ufficio tecnico comunale dovrebbe rifare i calcoli e fissare il nuovo importo del finanziamento oppure si dovrebbe rifare il bando visto che sono trascorsi ben quindici anni. In quest’ultimo caso si teme però un ricorso al Tar da parte della ditta Biviano. E mentre non si riesce a trovare il “bandolo della matassa” nel paese cresce il malcontento specie tra chi è avanti negli anni o ha congiunti in questa condizione.
Un malcontento che è anche di chi si vede costretto a fare seppellire i propri cari in quinta fila e che, specie se anziano o in condizioni fisiche non ottimali, non riesce ad arrampicarsi sulle scale per portare un fiore ai propri cari.
Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava dal 4 al 7 Marzo
Ancora tempo primaverile fino alla giornata del 4. Infatti sono in arrivo, dalle prime ore di Giovedi 5, forti venti di libeccio e ponente le cui raffiche durante la mattinata potranno toccare i 70-80 km orari. Di conseguenza il moto ondoso del mare sarà agitato con possibili mareggiate dal pomeriggio-sera quando si formeranno alti e ben formati marosi che,sospinti da forti colpi di vento di ponente-maestro raggiungeranno altezze di 3,5-4 metri.
Previsti nel corso della mattinata piovaschi intermittenti alternati a rovesci anche grandinigeni e locali deboli temporali pomeridiani.
Per Venerdi 6 le precipitazioni si presenteranno moderate durante l'arco della giornata, mentre il vento, pur se piu' attenuato, spirerà tra maestrale e tramontana, facendo diminuire le temperature di circa 10 C rispetto alle temperature registrate in questi giorni.
Quindi ci si attendono, temperature invernali con massime intorno ai 8 C e minime all'alba di Sabato 7 intorno ai 5 C .
Il moto ondoso oscillerà tra il molto mosso e agitato specie nel settore occidentale dell'arcipelago
AGGIORNAMENTI, CON ARTICOLI E MAPPE LI POTRETE TROVARE SULLA PAGINA FACEBOOK DI " METEO EOLIE" OVE POTETE POSTARE FOTO DELLE CONDIZIONI METEOMARINE.
Calcio a 5 . Domani derby fra Salina e Ludica Lipari. Diretta su Eolienews
Si giocherà domani al campetto Rapanui di Salina l'incontro di recupero della 18° giornata del campionato di C2 di calcio a 5 fra SALINA e LUDICA LIPARI.
Il derby si giocherà alle 15
Grazie alla collaborazione del presidente Carmelo Sparacino, il nostro giornale seguirà l'incontro con aggiornamenti, ogni dieci minuti, su risultato e marcatori
Il derby si giocherà alle 15
Grazie alla collaborazione del presidente Carmelo Sparacino, il nostro giornale seguirà l'incontro con aggiornamenti, ogni dieci minuti, su risultato e marcatori
Tangente da 100mila euro. Arrestato il presidente della Camera di commercio di Palermo
Il Presidente della Camera di commercio di Palermo, Roberto Helg è stato arrestato dai Carabinieri di Palermo mentre intascava una tangente.
Helg, personaggio assai noto in città è attualmente anche Vice Presidente della Gesap, la società di gestione dell'aeroporto Falcone Borsellino di Palermo, carica che ricopre unitamente a quella di vertice della Camera di Commercio. «Proprio nella veste di rappresentante Gesap, l'Helg ha chiesto e ottenuto il pagamento di una somma di denaro di 100.000 euro ad un esercente del settore della ristorazione, affittuario di uno degli spazi commerciali dell'aeroporto, il quale si era rivolto a lui per ottenere la proroga triennale del contratto a condizioni favorevoli - spiegano gli inquirenti - La richiesta e la consegna del denaro - fasi entrambe integralmente monitorate dalla polizia giudiziaria - ha fatto registrare la classica sequenza estorsiva consistente nella prospettazione, da parte di Helg, della difficoltà dell'operazione di rinnovo se non supportata dal suo prezioso intervento e, da parte del commerciante, nell'adesione all'illecito pagamento, in ordine al quale l'uomo pubblico ha preteso, oltre alla consegna di una somma in contanti di 50.000 euro, l'impegno da parte del commerciante alla corresponsione rateale di 10.000 euro al mese con il contestuale rilascio, in funzione di garanzia dell'impegno, di un assegno in bianco del residuo importo di 50.000euro».
Al sopraggiungere della polizia giudiziaria nella stanza del Presidente Helg attorno alle 17 di ieri questi aveva già ricevuto il titolo, subito riposto nella tasca della giacca, e sulla sua scrivania era presente una busta con 30.000 euro contanti. «Il contestuale colloquio intercettato dalla p.g. era in termini del tutto coerenti con la vicenda estorsiva - dicono gli investigatori - Interrogato dai magistrati della Procura, a fronte di specifiche e dettagliate contestazioni, Roberto Helg ha fatto rilevanti ammissioni sulle quali sono in corso indagini».
L'operazione conclusa ieri ha avuto inizio da un proficuo spunto collaborativo ad opera del commerciante palermitano il quale, rivoltosi all'Arma, ha rivelato i dettagli dell'illecita richiesta di denaro e delle sue modalità estorsive. Le investigazioni sono svolte dai militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Palermo sotto il comando del Maggiore Alberto Raucci e con il coordinamento del Comandante del Reparto Tenenete Colonnello Salvatore Altavilla e del Comandante Provincialle Colonnello Giuseppe De Riggi. L'indagine è condotta da magistrati del II° Dipartimento (reati contro la pubblica amministrazione), in particolare dai Sostituti Battinieri e Ferrari con il coordinamento del Procuratore aggiunto Petralia e la supervisione del Procuratore della Repubblica Lo Voi che ha personalmente partecipato all'interrogatorio notturno. Roberto Helg si trova in stato d'arresto associato alla Casa Circondariale Pagliarelli di Palermo.
Non è stata ancora fissata l'udienza di convalida dell'arresto davanti al gip. Il suo legale, l'avvocato Fabio Lanfranca, ha chiesto alla procura la concessione dei domiciliari per Helg per motivi di età - il presidente ha quasi 80 anni - e per motivi di salute essendo affetto da una grave cardiopatia
7 marzo "Donne e Scienza. Come cambia la deontologia dell'informazione"
Giornata formativa per giornalisti e ricercatori
Sabato 7 marzo alle 10.00 si terrà presso l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) - Via di Vigna Murata, 605 - una giornata formativa per giornalisti e ricercatori dal titolo "Donne e Scienza. Come cambia la deontologia dell'informazione". Al centro della giornata, organizzata da Ingv, Comitato unico di garanzia-Ingv (Cug) e rivista Donna in Affari, la responsabilità professionale del giornalista scientifico e ambientale.
Smarrite chiavi a Canneto
E' stato smarrito a Canneto, presumibilmente in prossimità dell'ex panificio Martino/inizio torrente Boccetta, un mazzo di chiavi. Per la precisione ci sono le chiavi di un'auto e di una vespa.
Chi le ha trovate può contattare il nostro direttore al 339.5798235 che le consegnerà al propietario
Chi le ha trovate può contattare il nostro direttore al 339.5798235 che le consegnerà al propietario
Parliamo di libri... Rubrica settimanale della Biblioteca Comunale di Malfa a cura di Antonio Brundu. Oggi: Mercanti di mare
"Mercanti di mare" di Marcello Saija (docente di Storia Costituzionale nella Facoltà di Scienze Politiche all'Università di Messina prima e, attualmente, nell'Università di Palermo) e di Alberto Cervellera (storico e appassionato cultore delle Eolie). L'opera è il frutto di una approfondita ed interessante ricerca storica su Salina in un periodo che va dal 1800 sino al 1953 e che ha caratterizzato la florida ed operosa attività agricola, commerciale e marinara degli Eoliani e Salinari in particolare in quelle epoche. Il corposo volume è composto da 323 pagine. È integrato da numerose foto d'epoca inedite appartenenti, principalmente, alla collezione di Alberto Cervellera; inoltre comprende una introduzione di Marcello Saija ed una presentazione singola dei tre Sindaci di Salina (l'antica Dydyme).
Il libro è suddiviso in tre capitoli principali:
- "A vele spiegate verso lo sviluppo" ed abbraccia il periodo che va dal 1800 sino al 1860;
- "L'età delle golette", che arriva sino al 1890 ed il "modello assistito" che ci porta sino al 1953.
Segue, quindi, un'appendice sui velieri di Leni, Malfa e S. Marina con note dettagliate e l'indice dei nomi citati nella pubblicazione. Alla fine del '500 è avvenuto il ripopolamento di Salina, incoraggiato dal vescovo di Lipari, desideroso di vedere coltivate le fertili terre dell'Isola. Così attorno alle chiese di Santa Marina, della Madonna del Terzito, di San Lorenzo e di Sant'Onofrio si trovarono a vivere insieme uomini e famiglie provenienti dall'intero bacino del Basso Tirreno. Nel corso del XIX si è sviluppata una marineria basata sui rapporti di scambio fra le Eolie e la terraferma e, nella metà dell'Ottocento, si è venuta a formare, a Salina , una vera e propria flotta di velieri armati di piccoli e medi patroni marittimi. "La comunità di allora – afferma Marcello Saija nella sua introduzione – pur essendo eterogenea per provenienze geografiche, culturali e sociali, riesce ad annodare i mille fili dello sviluppo e con lo stesso coraggio con cui affronta il mare per i suoi commerci, si da regole, accumula valori e trasmette cultura. E quando questa organizzazione cade, ciò non avviene per mali interni, ma a causa della fillòssera che distrusse i vigneti e della vorticosa trasformazione di una epoca che ha minato le fondamenta su cui l'Isola si era retta ed aveva prosperato per più di un secolo. Durante il '900 si innescano meccanismi nuovi e si tentano vie alternative; infatti con le rimesse degli emigrati arrivano la Banca, la Cooperativa di produzione e lavoro, l'Azienda Elettrica ed i vapori della Società "Eolia". Ma tutto ciò non è sufficiente. In seguito il turismo scopre Salina semi spopolata, chiusa a riccio in una economia fondata sul pubblico impiego e su marginali fatti locali, subalterna persino nel mercato dei capperi e della malvasia che potrebbe ancora costituire il volàno della ripresa socio-economica con un rilancio dell'agricoltura pregiata".
Il volume, approfondisce con rigore scientifico la storia dell'isola a partire dall'Ottocento e mette in evidenza l'operosità di una generazione, l'intelligenza e la sagàcia dei "padroni marittimi" che hanno avuto il merito di diffondere nei paesi del Mediterraneo il nome delle Eolie insieme ai pregiati prodotti della terra di Salina. Agli autori va riconosciuto, altresì, il merito di avere riportato alla luce la memoria storica di un passato che era sepolto.
Il libro è suddiviso in tre capitoli principali:
- "A vele spiegate verso lo sviluppo" ed abbraccia il periodo che va dal 1800 sino al 1860;
- "L'età delle golette", che arriva sino al 1890 ed il "modello assistito" che ci porta sino al 1953.
Segue, quindi, un'appendice sui velieri di Leni, Malfa e S. Marina con note dettagliate e l'indice dei nomi citati nella pubblicazione. Alla fine del '500 è avvenuto il ripopolamento di Salina, incoraggiato dal vescovo di Lipari, desideroso di vedere coltivate le fertili terre dell'Isola. Così attorno alle chiese di Santa Marina, della Madonna del Terzito, di San Lorenzo e di Sant'Onofrio si trovarono a vivere insieme uomini e famiglie provenienti dall'intero bacino del Basso Tirreno. Nel corso del XIX si è sviluppata una marineria basata sui rapporti di scambio fra le Eolie e la terraferma e, nella metà dell'Ottocento, si è venuta a formare, a Salina , una vera e propria flotta di velieri armati di piccoli e medi patroni marittimi. "La comunità di allora – afferma Marcello Saija nella sua introduzione – pur essendo eterogenea per provenienze geografiche, culturali e sociali, riesce ad annodare i mille fili dello sviluppo e con lo stesso coraggio con cui affronta il mare per i suoi commerci, si da regole, accumula valori e trasmette cultura. E quando questa organizzazione cade, ciò non avviene per mali interni, ma a causa della fillòssera che distrusse i vigneti e della vorticosa trasformazione di una epoca che ha minato le fondamenta su cui l'Isola si era retta ed aveva prosperato per più di un secolo. Durante il '900 si innescano meccanismi nuovi e si tentano vie alternative; infatti con le rimesse degli emigrati arrivano la Banca, la Cooperativa di produzione e lavoro, l'Azienda Elettrica ed i vapori della Società "Eolia". Ma tutto ciò non è sufficiente. In seguito il turismo scopre Salina semi spopolata, chiusa a riccio in una economia fondata sul pubblico impiego e su marginali fatti locali, subalterna persino nel mercato dei capperi e della malvasia che potrebbe ancora costituire il volàno della ripresa socio-economica con un rilancio dell'agricoltura pregiata".
Il volume, approfondisce con rigore scientifico la storia dell'isola a partire dall'Ottocento e mette in evidenza l'operosità di una generazione, l'intelligenza e la sagàcia dei "padroni marittimi" che hanno avuto il merito di diffondere nei paesi del Mediterraneo il nome delle Eolie insieme ai pregiati prodotti della terra di Salina. Agli autori va riconosciuto, altresì, il merito di avere riportato alla luce la memoria storica di un passato che era sepolto.
lunedì 2 marzo 2015
Calcio a 5 . Dopodomani derby fra Salina e Ludica Lipari. Diretta su Eolienews
Si giocherà dopodomani al campetto Rapanui di Salina l'incontro di recupero della 18° giornata del campionato di C2 di calcio a 5 fra SALINA e LUDICA LIPARI.
Il derby si giocherà alle 15
Il derby si giocherà alle 15
Grazie alla collaborazione del presidente Carmelo Sparacino, il nostro giornale seguirà l'incontro con aggiornamenti, ogni dieci minuti, su risultato e marcatori
L'imprenditore Biviano e l'ex dirigente Russo assolti dall'accusa di abuso d'ufficio in concorso, omessa vigilanza, falso e truffa.
L'imprenditore edile Angelino Biviano e l'ex dirigente del IV° settore del comune di Lipari, dottor Domenico Russo sono stati assolti al tribunale di Barcellona dall'accusa di abuso d'ufficio in concorso, omessa vigilanza, falso e truffa.
La sentenza è stata emessa dalla dottoressa Maria Celi che ha ritenuto non doversi procedere perchè il fatto non sussiste.
L’accusa, sostenuta dal PM fabio Sozio, aveva richiesto una pena di diciotto mesi per entrambi. Biviano e Russo sono stati difesi dagli avvocati Saro Venuto, Giuseppe Soraci e Luigi Giacobbe.
La vicenda riguardava dei lavori di somma urgenza da effettuarsi al cimitero di Lipari e consistenti nella rimozione di intonaci ammalorati e ringhiere che costituivano pericolo per la pubblica incolumità.
Siamo nel 2010 e i lavori, per circa 12 mila euro, stante l’urgenza, vennero affidati dall’allora dirigente Russo alla ditta di Biviano.
Seconda una indagine dei carabinieri di Lipari, dalla quale è scaturito il procedimento davanti al tribunale di Barcellona, i lavori non sarebbero mai stati eseguiti. Tesi smentita, come evidenziato, dalla sentenza di ieri.
L’area interessata alla vicenda è quella dove è “pendente” dal 2001 un project financing, per il rifacimento di un centinaio di loculi, che si è aggiudicato la ditta dello stesso Angelino Biviano
Neppure un progetto per Sicilia e Calabria nei 71 presentati all’Unione europea. Investimenti infrastrutturali per 12 miliardi ma solo al Nord e al Centro
L’amara considerazione del prof. Michele Limosani ha riassunto il senso d’impotenza e di sconcerto della comunità messinese. Di cosa si parla, quando si ipotizzano suggestivi scenari nell’Area dello Stretto, quando poi non c’è uno straccio di progetto concreto e si perde anche la speranza di vedere finanziate opere infrastrutturali per i prossimi dieci anni? Lo Stretto di Messina non figura nell’elenco delle zone geografiche (quasi tutte ovviamente localizzate nel Centro-Nord) individuate dal ministero dei Trasporti e inserite nell’elenco dei 71 interventi per i quali il Governo nazionale chiede il finanziamento all’Unione europea. Della torta dei 12 miliardi messi a disposizione da Bruxelles (prima tranche di un importo complessivo di 25 miliardi), neppure una “fetta” tocca alle città delle due sponde. Trentadue progetti riguardano il settore ferroviario, quindici i trasporti marittimi, nove le strade, tre il comparto aereo. Non c’era proprio spazio per l’area dove erano stati stanziati miliardi di euro in previsione della costruzione del Ponte? Quelle risorse sottratte allo Stretto gridano ancora vendetta. Per le opere ferroviarie il ministero dei Trasporti chiede i fondi europei concentrati, come detto, nelle regioni centro-settentrionali. Tre progetti si riferiscono agli studi sulle sezioni transfrontaliere del Tunnel del Brennero e della linea dell’Alta velocità tra Torino e Lione. Altri 14 progetti sono firmati da Rete ferroviaria italiana e comprendono i corridoi “Ten-T”. Si va dalla realizzazione del Terzo Valico dei Giovi al nodo di Genova, dal potenziamento delle linee Milano-Venezia, Treviglio-Brescia e Torino-Milano-Venezia ai nodi di Roma e Napoli. Incredibile, poi, leggere la previsione dell’adeguamento infrastrutturale sulle linee ferroviarie di collegamento con i porti di Livorno e La Spezia nell’ambito del Corridoio scandinavo-mediterraneo. E poi ancora i collegamenti del Corridoio Baltico-Adriatico e il nodo di Bologna. Altri progetti concernono gli aeroporti di Venezia, Fiumicino, Malpensa e di Genova. Mentre per il settore marittimo gli investimenti riguarderanno i porti di Ravenna e Trieste, le piattaforme logistiche di Trieste, Venezia e Vado Ligure, le opere d’accesso ai porti di Livorno e Venezia, nuovi collegamenti di Autostrade del mare a Civitavecchia. È o non è umiliante continuare ad assistere a questo scempio di speranze e di fiducia nel futuro per chi vive sulle rive dello Stretto?
CAS: urgenti lavori di bitumazione nella ME CT e nella tratta Buonfornello-Barcellona
Via libera ai lavori di pavimentazione nei punti di maggiore criticità in entrambe le direzioni di marcia della autostrada Messina-Catania e della tratta Messina-Barcellona (autostrada ME-PA) per complessivi € 400.000,00= in attesa che si concluda l’iter procedurale per interventi più consistenti.
I lavori sono già stati consegnati, secondo la normativa vigente, alle imprese Costruzioni Bruno Teodoro spa di Sant’Agata di Militello e Costruzioni Generali Infrastrutture srl di Catania e dovrebbero concludersi entro sei giorni.
Gli interventi consistono in una iniziale scarificazione delle zone di intervento con eliminazione del materiale di risulta quindi nella messa in opera di emulsione bituminosa per poi procedere alla successiva messa in opera di un nuovo conglomerato bituminoso in due strati (binter + tappetino).
Limitazioni e deviazioni della viabilità saranno evidenziate da apposita segnaletica.
I lavori sono già stati consegnati, secondo la normativa vigente, alle imprese Costruzioni Bruno Teodoro spa di Sant’Agata di Militello e Costruzioni Generali Infrastrutture srl di Catania e dovrebbero concludersi entro sei giorni.
Gli interventi consistono in una iniziale scarificazione delle zone di intervento con eliminazione del materiale di risulta quindi nella messa in opera di emulsione bituminosa per poi procedere alla successiva messa in opera di un nuovo conglomerato bituminoso in due strati (binter + tappetino).
Limitazioni e deviazioni della viabilità saranno evidenziate da apposita segnaletica.
Il PD tra musica, finzione e realtà (di Giuseppe Ziino)
Ormai da oltre un mese su tutti i notiziari
online si leggono indiscrezioni, voci, bisbigli sulla nomina del nuovo
assessore in quota PD. Seguo con interesse la vicenda, conquistato dall’impegno
e dalla totale dedizione con cui l’assessore in carica ha svolto il proprio
ruolo politico-amministrativo, nonostante si accingesse ad essere neo mamma.
Da giovane sognatore, amante della politica
seria e costruttiva, aspetto con grande trepidazione comunicati ufficiali sulla
questione.
Dimissioni? Nuovo assessore? Quota rosa?
Non capisco nulla….E mi chiedo: “Son le
solite balle giornalistiche??? Saranno forse questi giorni carnevaleschi???”
Intanto giungono le dichiarazioni del
segretario del PD: “ Le dimissioni, per
ovvi motivi, di Tiziana De Luca intanto non sono ufficiali ma è chiaro che
arriveranno a giorni. Noi comunque abbiamo già iniziato il confronto per
indicare il futuro assessore, ovviamente sempre in quota rosa, al sindaco Marco
Giorgianni”
Il paese si accende… Si illumina… Inizia lo
show… Inizia il Toto Assessore!!!!!
Tra un’allegoria, un maracaibo e una
bottiglia di rum passano i giorni…. Nessuno parla, nessuno decide, tutto
tace!!!
Alcuni esponenti del partito, reduci dai
postumi del Martedì grasso, tra i tavoli della
“Precchia”, continuano a cantare: “il
nostro è un partito serio (ceeerto) disponibile al confronto (d’accooordo)
nella misura in cui alternativo aliena ogni compromesso”
Intanto
mentre il popolo si gratta nel PD c’è chi fa la patta…..!!!!
Chiudo gli occhi, voglio credere che tutto
sia solo frutto della mia immaginazione, oltre il confine apparente!!!
IBI EST
INFERNUS PD!!!!
Voci si rincorrono nell’aria simili ad un
lamento, pensieri aggrovigliati… Un’anima ritornante pensa a quel partito che
rappresenta il 10% della popolazione, a quei due consiglieri che rappresentano
da soli quasi la totalità di quel partito, a quei elettori che hanno votato
quello stesso partito solo per quei due consiglieri, alle competenze del futuro
assessore, a quel “carrettu chi ava
essere tiratu massimu in due”.
Scorrono immagini frammentate di una
inesistente edilizia scolastica, priva di una programmazione socio-culturale
alle porte della stagione estiva, di una programmazione ambientale illogica e
inconcludente, spezzoni delle frazioni abbandonate e degradate!!!
Una canzone di Gaber assilla i miei pensieri:
“Mi scusi segretario ma questo partito
che Voi rappresentate, mi sembra un po’ sfasciato. E’ anche troppo chiaro agli
occhi della gente che tutto è calcolato
e non funziona niente… Sarà che gli eoliani per lunga tradizione son troppo
appassionati di ogni discussione….perfino nel direttivo c’è un’aria
incandescente si scannano su tutto e poi… NON CAMBIA NIENTE…..!!!Mi scusi
segretario ormai ne ho dette tante c è un’altra osservazione che credo sia
importante….rispetti i voti degli Eoliani…faccia scegliere a chi ha
rappresentato… il partito con i fatti…perché saranno loro a rispondere del
teatrino”.
Può darsi che io mi sbagli, che sia una bella
idea richiamare l’Arch., ma temo che diventi una brutta poesia.
Nun ve
reggae più!!!!!
Riapro gli occhi…. Sono dentro la realtà!!!
P.S Si
ringrazia per i testi (Rino Gaetano, Giorgio Gaber, Marco Manni)
Giuseppe Ziino
Satira su PD e sull'assessore che non arriva (di Dimitri Greco e Piero Roux)
PD affetto da gravidanza isterica (prena a ventu). Il Sindaco (padre) in trepidante attesa …ma è tutto da rifare
CONFERENZA UNIFICATA - COMUNICATO ANPCI
La delegazione Anpci ha partecipato alla conferenza unificata (Stato-Regioni-Città ed autonomie locali) nella seduta giovedì 26 febbraio 2015. In tale conferenza sono stati trattati quindici punti all’ordine del giorno più un sedicesimo portato fuori sacco per un accordo tra MEF, Presidenza del Consiglio (Ministero Affari Regionali) e Ministero dell’Interno.
Prima di ogni altra considerazione occorre rimarcare che tale accordo recepisce molte delle rivendicazioni avanzate dall’Anpci in questo ultimo periodo.
In particolare i punti salienti sono i seguenti:
a_ Allentamento del Patto di stabilità per i Comuni sia in materia di sanzioni per il 2014 sia per il 2015 (eventuali);
b_ Approvazione dei Bilanci entro il 30 maggio 2015, salvo proroghe;
c_ Sblocco del turn-over per le assunzioni a tempo indeterminato ed a quelle a tempo determinato (auguriamoci che non sia il trasferimento del personale in esubero delle province)
d_ Ripescaggio e riparto dei residui dei fondi tenuti dal MEF per i Piccoli Comuni.
A fronte dei quattro punti sopra richiamati, in settimana ci sarà un ulteriore incontro per trovare altre risorse che possono soddisfare le esigenze poste dalle delegazioni degli Enti Locali e delle Regioni per tenere fuori dal conto del patto di stabilità interno gli investimenti.
Di rilievo per gli Enti Locali è che a far data dal 31 marzo 2015 per i pagamenti di qualsiasi tipologia dovuti a prestazioni esterne vi è l’obbligo della fatturazione elettronica.
Contrariamente alla posizione dell’Anci (aveva chiesto la proroga della scadenza di soli tre mesi), sono state approvati in Commissione e dal Governo emendamenti al “Milleproroghe” che rinviano al 30 settembre l’acquisizione di beni e servizi attraverso le Centrali di Committenza, nonché il rinvio di un anno per quanto attiene l’obbligatorietà delle gestioni associate delle funzioni rilevando la incapacità della legge 56/2014 (Delrio) a risolvere i problemi.
Per quanto attiene la problematica relativa all’IMU agricola per i terreni montani l’ANPCI ha proposto, per equità, che i terreni siano esenti anche se ubicati in Comuni parzialmente montani ed inoltre siano esentati quelli degradati ubicati in Comuni riconosciuti in dissesto idrogeologico.
Il sottosegretario Baretta in sede di conferenza ha espresso impegno a compensare il minor gettito dell’IMU agricola a consuntivo di bilancio e sempre che non vi sia fondata responsabilità degli amministratori.
L’ANPCI continuerà, comunque, a fare battaglie in tutte le sedi istituzionali e politiche perché vengano riconosciute le giuste richieste dei Sindaci e dei cittadini di quelle aree.
E’ stata poi definitivamente approvata la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e affidando i ricoverati a strutture protette spesso ubicate nei Piccoli Comuni.
Sul trasporto locale il Governo accredita subito il 60% del fondo disponibile e mantiene la metodologia di riparto nonostante che l’Anci avanza in nome e per conto delle Città Metropolitane l’attribuzione di tutta la competenza delle risorse per il trasporto pubblico locale.
LA PRESIDENTE NAZIONALE
Franca Biglio
Prima di ogni altra considerazione occorre rimarcare che tale accordo recepisce molte delle rivendicazioni avanzate dall’Anpci in questo ultimo periodo.
In particolare i punti salienti sono i seguenti:
a_ Allentamento del Patto di stabilità per i Comuni sia in materia di sanzioni per il 2014 sia per il 2015 (eventuali);
b_ Approvazione dei Bilanci entro il 30 maggio 2015, salvo proroghe;
c_ Sblocco del turn-over per le assunzioni a tempo indeterminato ed a quelle a tempo determinato (auguriamoci che non sia il trasferimento del personale in esubero delle province)
d_ Ripescaggio e riparto dei residui dei fondi tenuti dal MEF per i Piccoli Comuni.
A fronte dei quattro punti sopra richiamati, in settimana ci sarà un ulteriore incontro per trovare altre risorse che possono soddisfare le esigenze poste dalle delegazioni degli Enti Locali e delle Regioni per tenere fuori dal conto del patto di stabilità interno gli investimenti.
Di rilievo per gli Enti Locali è che a far data dal 31 marzo 2015 per i pagamenti di qualsiasi tipologia dovuti a prestazioni esterne vi è l’obbligo della fatturazione elettronica.
Contrariamente alla posizione dell’Anci (aveva chiesto la proroga della scadenza di soli tre mesi), sono state approvati in Commissione e dal Governo emendamenti al “Milleproroghe” che rinviano al 30 settembre l’acquisizione di beni e servizi attraverso le Centrali di Committenza, nonché il rinvio di un anno per quanto attiene l’obbligatorietà delle gestioni associate delle funzioni rilevando la incapacità della legge 56/2014 (Delrio) a risolvere i problemi.
Per quanto attiene la problematica relativa all’IMU agricola per i terreni montani l’ANPCI ha proposto, per equità, che i terreni siano esenti anche se ubicati in Comuni parzialmente montani ed inoltre siano esentati quelli degradati ubicati in Comuni riconosciuti in dissesto idrogeologico.
Il sottosegretario Baretta in sede di conferenza ha espresso impegno a compensare il minor gettito dell’IMU agricola a consuntivo di bilancio e sempre che non vi sia fondata responsabilità degli amministratori.
L’ANPCI continuerà, comunque, a fare battaglie in tutte le sedi istituzionali e politiche perché vengano riconosciute le giuste richieste dei Sindaci e dei cittadini di quelle aree.
E’ stata poi definitivamente approvata la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e affidando i ricoverati a strutture protette spesso ubicate nei Piccoli Comuni.
Sul trasporto locale il Governo accredita subito il 60% del fondo disponibile e mantiene la metodologia di riparto nonostante che l’Anci avanza in nome e per conto delle Città Metropolitane l’attribuzione di tutta la competenza delle risorse per il trasporto pubblico locale.
LA PRESIDENTE NAZIONALE
Franca Biglio
domenica 1 marzo 2015
"La storia delle isole Eolie"...conosciamola attraverso lo storico Giuseppe La Greca. Quarta puntata: Il sindaco Faraci
Giuseppe Faraci
Sindaco di Lipari
26 febbraio 1849
Giuseppe Faraci,
avvocato e notaio, era nato a Lipari il 26
febbraio 1849, la sua carriera politica è particolarmente ricca di scontri,
cadute e rivincite.
Il 1° mandato da sindaco è del 9 settembre 1902 per
terminare al 27 settembre 1903. Si trattò di un mandato di breve durata, 1
anno, raggiunto all’età di 53 anni, ed a seguito delle elezioni del 1902. Il
mandato è contraddistinto da una profonda spaccatura legata alla concessione Haan
per le cave pomicifere e dallo scontro con Giovanni Caserta. Nel corso del 1°
mandato le altre iniziative sono legate alla transazione con gli amministratori
della fallita società “L’Eolia” e la destinazione delle somme per il
completamento del Palazzo degli Uffici. Due delibere, infine, sono dedicate
alla richiesta di provvedimento per la tassa all’imbarco della pomice, l’ultima
del 6 agosto 1903.
Le successive elezioni tenute il 14 febbraio 1904
consegnano una nuovo consiglio comunale, riunitosi il 22 febbraio 1904 sotto la
presidenza del R. Commissario Edoardo Cipriano, che procedere, prima a
rassegnare un’ampia relazione per il periodo del suo mandato, e successivamente
alla votazione del nuovo sindaco.
Elezione del sindaco - il
presidente riferendosi all’ordine del giorno invita il consiglio a procedere
alla elezione del sindaco per mezzo di schede segrete. Fatte distribuire le
schede ciascun consigliere ha scritto il proprio voto, raccoltele in apposita
urna il presidente, assistito dagli scrutatori, ha proceduto allo scrutinio che
ha dato il seguente risultato:
consiglieri assegnati al comune n. 30, presenti 28, votanti 28. Schede
portanti il nome dell’avvocato Faraci Giuseppe n. 17, schede bianche 11.
In conseguenza di tale votazione il sig. Faraci avv. Giuseppe, avendo
ottenuta la maggioranza assoluta di voti è proclamato sindaco del Comune.
Il
secondo mandato inizia ufficialmente
con l’elezione del 22 febbraio 1904, per
terminale al 30 dicembre 1906. L’avvio del secondo mandato è
caratterizzato da uno scontro e da uno scambio di accuse tra il sindaco Faraci
e l’avvocato Onofrio Carnevale, capo della minoranza.
Sarà il primo di una lunga serie di scontri che si protrarranno per un
quinquennio, con alti e bassi, con momento di tensione e momenti di
pacificazione. Una
parentesi di convergenza all’interno del consiglio comunale si raggiunge in
alcune sedute del consiglio comunale, quelli del 25 maggio 1905 e del 20 giugno 1905, che prendeva in esame il
sistema di applicazione del diritto di percezione. Nel primi mesi dell'anno 1905 l’Amministrazione
concesse ai Farmacisti Luigi Mancuso e Nunzio Esposito di Domenico (già
consiglieri comunali), con trattativa privata, la locazione dello Stabilimento
di San Calogero.
Con il rinnovo del consiglio comunale del 1906 si apre
la resa dei conti. Il nuovo consiglio eletto il 22 luglio, si riunì per la
prima volta il 16 agosto con una maggioranza favorevole all’avvocato Onofrio Carnevale; risultato le dimissione
di Faraci da sindaco.
Giuseppe
Faraci viene rieletto consigliere nella tornata del 16 luglio 1907. Nel
rinnovato consiglio Comunale non assume alcun incarico particolare, anche se
partecipa attivamente alla stesura di alcuni ordini del giorno da inviare a
Roma per sollecitare l’approvazione della legge 5 gennaio 1908 n. 10.
Nel corso di una seduta del 23
maggio 1908, assente la minoranza, il consiglio Comunale, rivolge un plauso al
Consigliere Giuseppe Faraci.
Il presidente è lieto di annunziare al consiglio
che l’on.le G.P.A. nella tornata di ieri ha approvato il regolamento per
l’esecuzione della legge 5 gennaio 1908. Trova parole opportune di gratitudine
verso coloro che tanto efficacemente si cooperarono per la venuta ad essa legge
che toglierà il comune dal baratro finanziario, ed elogia in special modo l’avv. Faraci quale uno dei principali
fattori dell’attuale stato di cose. Il consiglio deliberò a voti unanimi un
plauso all’operato assiduo indefesso coerente dell’avvocato sig. Faraci e gli
esterna voti di sentita riconoscenza.
Giuseppe Faraci termina la propria esistenza terrena il 2
febbraio 1911 a Napoli.
Le delibere di commemorazione alla memoria del sindaco
Faraci
Diversi i momenti di commemorazione dedicati alla
memoria del sindaco Faraci nel corso del 1911. Il primo atto ufficiale è una
delibera della Giunta del 3 febbraio 1911, con all’ordine del giorno: Funerali
all’assessore Avv. Giuseppe Faraci. Erano presenti, oltre in sindaco Franza,
gli assessori Oreste Palamara, Onofrio Paino e Felice Ferlazzo. Il presidente con l’animo commosso comunica
che l’avv. Faraci, fra atroci sofferenze morì in Napoli. Noi che sapevamo della
gravità del male non ci lusingammo e sol pareva che i voti di tutta una
cittadinanza mantenessero ancor sospeso il coperchio della bara per la
conservazione di un uomo che tanto bene ha fatto al suo natio Paese. L’attuale
ricchezza del Comune e a Lui dovuta in quanto che, con tenacia più unica che
rara, l’ideò, la volle e l’ottenne. La Giunta, rende omaggio al Faraci che
“spese tutta la sua vita in prò di esso (Comune) e che per l’opera sua ardua
quanto efficace, il Comune, dal baratro finanziario in cui versava, si trova
oggi all’apogeo della ricchezza. L’avvocato Faraci era l’anima del popolo di
Lipari.
Delibera
che il Sindaco in forma ufficiale si rechi a Napoli per riceversi il cadavere, che nulla si tralasci onde il tutto avvenga
solenne in onore di un tanto uomo…
I successivi atti coinvolgono il consiglio comunale, il
primo il 16 marzo 1911, e il successivo il 17 maggio 1911. Nel corso della
prima seduta il consiglio, per
commemorare la scomparsa dell’avvocato Faraci deliberò la sospensione della
seduta in segno di lutto.
Il signor Presidente nel
commemorare con commoventi parole la immatura dipartita dell’illustre assessore
avv.to Faraci quale amministratore, cittadino e padre, prega il consiglio
sospendere per un’ora la seduta in segno di lutto. Esprime alla famiglia
dell’estinto le condoglianze del consiglio.
Nel corso della seconda
seduta, si presero in esame le spese sostenute dall’Amministrazione per i
funerali.
Il presidente riferisce che
appena si ebbe da Napoli la funesta notizia della morte del compianto assessore
Faraci la Giunta facendosi interprete dei sentimenti del consiglio e di tutta
la cittadinanza, con sua deliberazione presa d’urgenza deliberò che le onoranze
funebri, spese di trasporto della salma da Napoli a Lipari, funerali andassero
a spese del Comune, allocando sul relativo bilancio la somma di lire 2000.
Che sottoposta tale
deliberazione al visto dell’autorità tutoria, l’ill.mo signor Prefetto della
provincia non ha credito vistare la deliberazione in parola perché di
competenza del consiglio.
Ricorda il bene apportato al
Comune dallo assessore Faraci specie pel conseguimento della legge 5 gennaio
1908, e quindi mostrare la civica rappresentanza oggi un sentimento di
riconoscenza al caro estinto è opera più che di liberalità doverosa.
Presenta allo esame del
consiglio le varie note di tutta la spesa ammontante in totale a lire 1.540,85
e lascia libera la parola ai singoli consiglieri, i quali concordemente
applaudiscono la deliberazione presa dalla Giunta il 3 febbraio u.s. ed il
consiglio a voti unanimi per alzata e seduta delibera approvare la spesa di che
sopra in lire 1.540,84 che saranno tratte dall’art. 100 del bilancio corrente.
Significative le ultime
parole inserite nel testamento olografo del sindaco Faraci: (...) “Saluto
cordialmente gli amici, specialmente i popolari, i quali mi hanno prodigato
tanto affetto, raccomando ad essi la tutela della legge sulla pomice da me
iniziata e che costituisce e deve formare la felicità economica del mio amato Paese.
Lipari,
6 gennaio 1911
Calcio. Terza Categoria: Tris di sconfitte per le eoliane
Sconfitte tutte e tre le formazioni eoliane impegnate nel campionato di terza categoria di calcio.
Filicudi e Stromboli hanno ceduto l'intera posta in palio a quelle che sono le attuali capoliste del girone messinese (A).
Il Filicudi ha perso per 2 a 0 l'incontro casalingo con la Saponarese.
Lo Stromboli è stato sconfitto di misura (2 a 1) sul campo del Contesse.
Sconfitta anche per il Malfa superato per 3 a 0 in trasferta dalla Juvenilia.
Lo Stromboli (17 punti) deve recuperare 4 gare. Malfa (8 punti) e Filicudi (12 punti)ne devono recuperare 3
Milazzo: Arriva la tassa di soggiorno. Approvata la delibera. Esentati gli eoliani
Anche a Milazzo arriva la tassa di soggiorno.
La giunta municipale ha approvato la relativa delibera. Questa prevede esenzioni per i residenti alle Isole Eolie, oltre ad alcune categorie indicate nel regolamento: minori di 13 anni, guide turistiche, autisti di pullman, volontari presenti sul territorio in caso di calamità naturali. Ovviamente esentati i milazzesi
A pagare l'imposta di soggiorno saranno quindi i vacanzieri che pernotteranno fino a cinque notti in hotel, bed and breakfast, case-vacanze, campeggi.
Nella delibera è prevista anche una classificazione di tariffe: un euro per alberghi e bed and breakfast a una e due stelle, campeggi e ostelli, case per vacanze, affittacamere e agriturismi; un euro e cinquanta per alberghi e B&B a tre stelle; due euro per alberghi a quattro stelle.
Con l'applicazione della tassa di soggiorno, il Comune prevede di incassare delle somme che andranno in un capitolo vincolato e che saranno utilizzate esclusivamente per finanziare interventi in materia di turismo e promozione della città. Saranno gli stessi albergatori a inoltrare al Comune le somme incassate comunicando trimestralmente il numero degli ospiti.
L’imposta di soggiorno troverà applicazione dal primo giorno del mese successivo all’approvazione del Regolamento, che consta di 12 articoli, da parte del commissario straordinario De Joannon.
Nella delibera è prevista anche una classificazione di tariffe: un euro per alberghi e bed and breakfast a una e due stelle, campeggi e ostelli, case per vacanze, affittacamere e agriturismi; un euro e cinquanta per alberghi e B&B a tre stelle; due euro per alberghi a quattro stelle.
Con l'applicazione della tassa di soggiorno, il Comune prevede di incassare delle somme che andranno in un capitolo vincolato e che saranno utilizzate esclusivamente per finanziare interventi in materia di turismo e promozione della città. Saranno gli stessi albergatori a inoltrare al Comune le somme incassate comunicando trimestralmente il numero degli ospiti.
L’imposta di soggiorno troverà applicazione dal primo giorno del mese successivo all’approvazione del Regolamento, che consta di 12 articoli, da parte del commissario straordinario De Joannon.
A proposito di ospedale e punti nascita (di Anna Spinella)
A proposito di ospedale e punti nascita...effettivamente non riesco a capire come la politica locale continui a tacere, e a non supportare le iniziative dell' Anspi!
Il sig. De Gregorio e' stato per caso convocato da qualcuno dell' amministrazione?
Chiedo pubblicamente ad Annarita Gugliotta, Linda Sidoti, Giuseppe Finocchiaro,Giacomo Biviano, Davide Starvaggi, Antonio Casilli, Ciccio Rizzo, Pietro Lo Cascio e Massimo Lo Schiavo di appassionarsi nuovamente a tale vicenda.
Ricordo che anni fa qualcosa si era iniziato a muovere.
Mi sono permessa di contattare tali persone, perché conoscendole personalmente so che, al di la' di simpatie e antipatie politiche, sono giovani che hanno a cuore il bene della società in cui vivono e sono in grado di affrontare insieme problemi di una certa entità ......lavorandoci sodo, sono capaci di raggiungere delle soluzioni!
Potrebbe anche essere utile chiedere il supporto o la consulenza dell avv. Giancarlo Niutta, persona che stimo e che mi sembra si sia mostrata sempre disponibile al dialogo.
Negli ultimi mesi, mi è capitato spesso di frequentare l' ospedale di Lipari, ne sono rimasta piacevolmente colpita sia per professionalità che per efficienza. Ammetto che in passato invece, ero molto scettica sull' argomento.
Questo e' il posto dove abbiamo deciso di vivere e di far crescere i nostri figli.
Questo e' il posto dove abbiamo deciso di vivere e di far crescere i nostri figli.
La sanità, ma in particolare la buona sanità .....e' un nostro diritto!
Facendo gioco di squadra, possiamo fare dell' insularità il nostro punto di forza, e non la nostra principale debolezza.
Anna Spinella
PD Lipari. Non c'è il nome dell'assessore. Merlino potrebbe dimettersi?
Ancora un "nulla di fatto" in casa PD a Lipari
Anche stamani non solo non è arrivato il nome da "presentare" al sindaco Marco Giorgianni, e che dovrebbe prendere il posto in giunta dell'assessore Tiziana De Luca, ma non si è tenuta neppure la prevista riunione. Non erano, infatti, presenti nè il vice-sindaco Gaetano Orto, nè i consiglieri comunali Giacomo Biviano e Claudio Sgroi. Quest'ultimo, come si ricorderà, aveva anticipato la decisione di lasciare il direttivo.
A questo punto- da quanto trapela- il segretario Saverio Merlino dovrebbe incontrare Orto, Biviano e Sgroi. Non è escluso - che se anche da questo incontro non venisse fuori un nome da sottoporre al direttivo e, poi, al sindaco - che lo stesso Merlino possa dimettersi
Anche stamani non solo non è arrivato il nome da "presentare" al sindaco Marco Giorgianni, e che dovrebbe prendere il posto in giunta dell'assessore Tiziana De Luca, ma non si è tenuta neppure la prevista riunione. Non erano, infatti, presenti nè il vice-sindaco Gaetano Orto, nè i consiglieri comunali Giacomo Biviano e Claudio Sgroi. Quest'ultimo, come si ricorderà, aveva anticipato la decisione di lasciare il direttivo.
A questo punto- da quanto trapela- il segretario Saverio Merlino dovrebbe incontrare Orto, Biviano e Sgroi. Non è escluso - che se anche da questo incontro non venisse fuori un nome da sottoporre al direttivo e, poi, al sindaco - che lo stesso Merlino possa dimettersi
Evento sismico nel mare eoliano
Alle 08.48 di stamani, una scossa di di magnitudo 2.3 è stata registrata dall'Ingv di Roma nel mare delle Eolie ad una profondità di 139.5 km.
L'evento sismico non è stato avvertito dalla popolazione
L'evento sismico non è stato avvertito dalla popolazione
Accordo italo-francese per studiare gli oceani
Si è tenuto il 24 febbraio, presso il Palazzo Marigny a Parigi, il Summit Francia-Italia 2015. Due i temi chiave dell’incontro: l’ambiente e il cambiamento climatico. In questo contesto l’oceano ha un ruolo chiave per la comprensione del cambiamento del clima, per l'osservazione degli ecosistemi e la salvaguardia della biodiversità, per l'esplorazione e lo sfruttamento sostenibile delle risorse e delle materie prime delle profondità oceaniche e per la valorizzazione dell'ambiente costiero.
Ed è proprio nell’ambito della ricerca marina che l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e l’Istituto francese di ricerca per l’esplorazione sostenibile del mare (Ifremer), hanno colto l’occasione per sottoscrivere un accordo bilaterale di cooperazione scientifica per lo sviluppo e la valorizzazione di osservatori multidisciplinari sottomarini, un settore in cui collaborano ormai da più di venti anni, alla presenza del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini, e del Ministro francese per l'Istruzione Superiore e la Ricerca, Genevieve Fioraso.
Dal 2006, inoltre, i due istituti sono impegnati per conto dei loro rispettivi Paesi nella grande infrastruttura di ricerca europea, EMSO (European Multidisciplinary Seafloor and water-column Observatory; sito web: www.emso-eu.org), fortemente voluta dalla Commissione Europea e costituita da una rete di osservatori di fondo mare per l’acquisizione di dati utili allo studio dei processi geologici, geochimici, geofisici e oceanografici ambientali che influenzano intensamente la vita del Pianeta.
“La collaborazione tra Ifremer e Ingv ha contribuito in modo decisivo all’affermazione di EMSO”, afferma il dirigente di ricerca dell’Ingv e coordinatore del programma EMSO, Paolo Favali. “Negli anni a venire, gli sforzi comuni si concentreranno sulla gestione e la piena messa a disposizione dei dati a vantaggio della comunità scientifica internazionale”.
“Ifremer e Ingv hanno messo a frutto la loro collaborazione anche promuovendo lo scambio di ricercatori tra le due istituzioni”, aggiunge Laura Beranzoli, dirigente tecnologo e coordinatore scientifico di EMSO per l’Ingv. “Si è così contribuito all’arricchimento delle conoscenze e buone pratiche dei gruppi di ricerca e favorito nuove opportunità di collaborazione scientifica”.
Le due istituzioni sono anche partner nel progetto europeo MARsite (2013-2015) coordinato dalla Turchia (KOERI) per lo studio di una zona di comune interesse, il Mar di Marmara. Dal 2009, osservatori sottomarini francesi e italiani forniscono informazioni preziose sulle attività del segmento sommerso della Faglia Nord-Anatolica, con particolare attenzione alle possibili relazioni tra sismicità ed emissione dei fluidi.
“Ifremer e Ingv sono grandi istituti nazionali che nell’ambito delle scienze e delle tecnologie marine hanno conoscenze e competenze complementari e costituiscono da lungo tempo un esempio di eccellenza nella collaborazione scientifica fra Italia e Francia”, sottolinea il Presidente dell’Ingv, Stefano Gresta. “Entrambi i Paesi hanno una lunga e consolidata tradizione di ricerche d’avanguardia nel campo della geologia, geofisica e oceanografia e questo accordo ne è una ulteriore conferma. Mi auguro, inoltre”, conclude il Presidente dell’INGV, “che i giovani ricercatori possano trarre vantaggio da questa fertile collaborazione attraverso progetti e programmi di ricerca comuni”.
Ed è proprio nell’ambito della ricerca marina che l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e l’Istituto francese di ricerca per l’esplorazione sostenibile del mare (Ifremer), hanno colto l’occasione per sottoscrivere un accordo bilaterale di cooperazione scientifica per lo sviluppo e la valorizzazione di osservatori multidisciplinari sottomarini, un settore in cui collaborano ormai da più di venti anni, alla presenza del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini, e del Ministro francese per l'Istruzione Superiore e la Ricerca, Genevieve Fioraso.
Dal 2006, inoltre, i due istituti sono impegnati per conto dei loro rispettivi Paesi nella grande infrastruttura di ricerca europea, EMSO (European Multidisciplinary Seafloor and water-column Observatory; sito web: www.emso-eu.org), fortemente voluta dalla Commissione Europea e costituita da una rete di osservatori di fondo mare per l’acquisizione di dati utili allo studio dei processi geologici, geochimici, geofisici e oceanografici ambientali che influenzano intensamente la vita del Pianeta.
“La collaborazione tra Ifremer e Ingv ha contribuito in modo decisivo all’affermazione di EMSO”, afferma il dirigente di ricerca dell’Ingv e coordinatore del programma EMSO, Paolo Favali. “Negli anni a venire, gli sforzi comuni si concentreranno sulla gestione e la piena messa a disposizione dei dati a vantaggio della comunità scientifica internazionale”.
“Ifremer e Ingv hanno messo a frutto la loro collaborazione anche promuovendo lo scambio di ricercatori tra le due istituzioni”, aggiunge Laura Beranzoli, dirigente tecnologo e coordinatore scientifico di EMSO per l’Ingv. “Si è così contribuito all’arricchimento delle conoscenze e buone pratiche dei gruppi di ricerca e favorito nuove opportunità di collaborazione scientifica”.
Le due istituzioni sono anche partner nel progetto europeo MARsite (2013-2015) coordinato dalla Turchia (KOERI) per lo studio di una zona di comune interesse, il Mar di Marmara. Dal 2009, osservatori sottomarini francesi e italiani forniscono informazioni preziose sulle attività del segmento sommerso della Faglia Nord-Anatolica, con particolare attenzione alle possibili relazioni tra sismicità ed emissione dei fluidi.
“Ifremer e Ingv sono grandi istituti nazionali che nell’ambito delle scienze e delle tecnologie marine hanno conoscenze e competenze complementari e costituiscono da lungo tempo un esempio di eccellenza nella collaborazione scientifica fra Italia e Francia”, sottolinea il Presidente dell’Ingv, Stefano Gresta. “Entrambi i Paesi hanno una lunga e consolidata tradizione di ricerche d’avanguardia nel campo della geologia, geofisica e oceanografia e questo accordo ne è una ulteriore conferma. Mi auguro, inoltre”, conclude il Presidente dell’INGV, “che i giovani ricercatori possano trarre vantaggio da questa fertile collaborazione attraverso progetti e programmi di ricerca comuni”.
Judo. Per Enya Livoti terzo posto al "Judo Turin Cup 2015"
COMUNICATO
Ieri lo Sporting Club Judo Lipari ha partecipato al "JUDO TURIN CUP 2015" con 2 atleti agonisti, Enya Livoti (Esordiente A) classificatasi al terzo posto e Andrea De Salvo (Esordiente B) che si è fermato, purtroppo, all'undicesimo posto in classifica.
Comunque una bella gara da parte di entrambi. Un incentivo per costruire su qualche errore commesso.
Adalgisa Ferlazzo
Ieri lo Sporting Club Judo Lipari ha partecipato al "JUDO TURIN CUP 2015" con 2 atleti agonisti, Enya Livoti (Esordiente A) classificatasi al terzo posto e Andrea De Salvo (Esordiente B) che si è fermato, purtroppo, all'undicesimo posto in classifica.
Comunque una bella gara da parte di entrambi. Un incentivo per costruire su qualche errore commesso.
Adalgisa Ferlazzo
CORTE DEI CONTI: In Sicilia sprechi nella formazione
Nel 2014 la Sezione giurisdizionale della Corte dei conti ha pronunciato condanne per danno erariale per un importo complessivo di oltre 39 milioni. Il dato è stato riferito da Luciana Savagnone, presidente della Corte dei conti, nella relazione per l'inaugurazione dell'anno giudiziario che si svolge a Palermo a Palazzo Steri. Le condanne più significative riguardano la formazione professionale. Il presidente ha parlato di "grave anomalia del sistema", eccessiva spesa di fondi pubblici.
1914, l'eccezionale discesa all'interno del cratere di Stromboli (ricerca M. Ristuccia)
Nel 1914 l'ingenere ed esploratore Arpad Kirner, compie l'impresa di scendere nel cratere dello Stromboli, dichiarando di essere il primo, la notizia viene riportata più diffusamente anni dopo, nel 1933, da vari giornali e riviste, c'è chi parla di 300 chi di 800 metri in fondo al cratere, resta comunque, per i tempi impresa eccezionale, dagli strumenti usati sembra un film fantastico!
Ma ecco cosa scrive Arpad Kirner su Popular Science aprile 1933.
Un filo bianco sottile, una corda di amianto, è salito dritto sopra la mia testa verso il bordo della scogliera. Sotto di me ribollivano lava e fluttuanti fumi. Dondolando alla fine della corda. Venivo abbassato 800 piedi nella bocca di un vulcano attivo! Un casco in acciaio proteggeva la mia testa da rocce volanti. Il mio vestito, le scarpe, i guanti, sono stati tutti fatti di amianto. Legato alla schiena, erano bombole di ossigeno che mi hanno permesso di respirare tra i fumi. Stavo realizzando una avventura scientifica che avevo programmato per anni. I miei amici pensavano che fossi pazzo quando ho annunciato la mia intenzione di esplorare il cratere di un vulcano attivo, a scendere nelle profondità della sua enorme fossa, per fotografare l'infernale sfiato in aria mentre si fumava e brontolavano, per andare dove le esplosioni si susseguono rapidamente e dove, ancora misterioso, si verificano costantemente fenomeni. Nessuno di quelli che mi avevano preceduto in studi vulcanici aveva osato una discesa in un cratere in piena attività. Essi si erano accontentati di semplici escursioni alla bocca del Vesuvio o dell'Etna durante i periodi di quiescenza. Se sono riuscito nel mio piano, sapevo che avrei testimoniato fenomeni visti da nessuno prima. Se sono tornato all'aria aperta alla luce del sole, dopo questo viaggio in un inferno, vorrei riportare campioni, solidi e gassosi, di eccezionale interesse. Così ho deciso di fare lo sforzo. La mia scelta è caduta su di
Stromboli, il cono vulcanico in aumento dal nord del Mediterraneo di Sicilia. Perché Stromboli? Perché è l'unico vulcano in Europa, di attività ininterrotta. Qui ho rischiato di morire. Nel suo cratere ero sicuro di trovare lo spettacolo che desideravo. Per me, questo vulcano è una vecchia conoscenza. Avevo studiato molte volte. Avevo scalato le sue pendici, vicino la bocca e sapevo che, di anno in anno, la forma del suo vertice ha subito modifiche. Per scegliere il luogo più favorevole per la mia discesa, ho visitato di nuovo. Poi ho preparato la mia attrezzatura. Tutto era pronto! E 'stato "con la più grande difficoltà che abbiamo issato le attrezzature sul lato di Stromboli, che aumenta rapidamente dall'acqua, senza la minima spiaggia. Nel punto selezionato in precedenza, ho preparato per il test. Sono stato assicurato alla corda di amianto per mezzo di una cintura di cuoio pesante simile a quella utilizzata dagli alpinisti. Controllo della mia discesa stata è gestita dall'alto mediante un verricello impostato diversi metri dal bordo del cratere. Per evitare che la corda venga portata via raschiando contro le rocce, una carrucola è stata messa a bordo del cratere. Molti amici, e alcuni dei nativi dell'isola scelti per la loro forza, mi avevano accompagnato e lavorato il verricello a cui era attaccata la mia corda. Come mezzo di loro segnalazione dopo il mio ingresso nel cratere, ho portato una lampada elettrica a mano. Fili che scende la corda di amianto fornito la corrente per il potente poca luce. Ho capito chiaramente il pericolo da me affrontato mentre scivolavo oltre il bordo del cratere e venivo abbassato lentamente nello spazio. Sapevo che il mio ritorno era problematico. Le mie precauzioni potrebbero rivelarsi insufficienti. Il mio cuore e polmoni potrebbero non sopportare la tensione dei gas e il caldo terrificante. Sospeso nello spazio, non sapevo dove stavo andando né dove avrei posato i miei piedi. Quello che mi aspettava alla fine della mia discesa? Rocce solide? Ebollizione di lava? Un puro, sporgenza scivoloso con il fuoco sotto? Non ho potuto dire. Come io sprofondai nella fossa, ho studiato le pareti del cratere, nero, rosso, giallo, trafitto con fori da cui vapori sulfurei versato. Ho visto sotto di me immense aperture velate in fumo. Quando alzai gli occhi, ho stimato la distanza che avevo disceso e mi sono chiesto: "Sarà la corda sopportare la tensione? Possono mai mi tirare di nuovo? ".. Improvvisamente, la discesa era finita. Sono atterrato su una sporgenza di 800 metri sotto la cima del cratere. La roccia era estremamente calda, ma ferma. Potrei stare in piedi. Ho misurato la temperatura della roccia e ha scoperto che in alcuni luoghi è stata fino a 212 gradi F. L'aria intorno a me aveva una temperatura di 150 gradi ed è stata saturata con vapori sulfurei velenosi. Grazie al mio outfit di ossigeno, sono stato in grado di respirare e così ha iniziato un tour nel fondo del cratere. Scuotere la mia corda, ho deciso per le aperture reali del vulcano, immensi pozzi verticali dieci a trenta metri di
diametro.. A intervalli, con esplosioni formidabili, queste bocche gettarono via getti di lava. Le fosse, però, inclinate in modo tale che la lava sempre discese su un lato. Con tempi le esplosioni, sono stato in grado di correre per le bocche e, in alcuni casi, in realtà magra su di loro, tra eruzioni, guardando perpendicolarmente verso l'interno come si guarda in un pozzo. Cosa ho visto lì? Al di là di uno schermo di fumo e vapori stranamente colorati, ho visto un mare incandescente di lava liquida, agitato, bollitura, scosso da convulsioni. Mentre guardavo, questo mare fusa sgorgò. La forza misteriosa che muove stava per espellerlo violentemente. Era giunto il momento per l'esploratore di fuggire dal suo posto di osservazione. Appena secondi passarono prima dell'esplosione è venuto, l'orifizio sputa fuori il suo getto di lava, scagliandola centinaia di metri in aria. Grandi masse fiammeggianti ricadde nel cratere. Il resto, gettato lontano, rotolò e delimitata lungo i fianchi della montagna e immerso! in mare, con un sibilo di vapore. Tre ore passate mentre ho perseguito mie esplorazioni, i tempi il ritmo delle esplosioni, la raccolta di campioni di gas e minerali, studiando i luoghi indimenticabili intorno a me e scattare foto con la mia macchina fotografica. Percependo esaurimento vicino, ho dato i miei amici il segnale predisposto con la lampada a mano per tirarmi fuori. La salita era dolorosa oltre le parole. La mia volontà, tesa al punto di rottura, mi ha abbandonato. La riserva di ossigeno è stata esaurita e sono stato costretto a respirare l'aria carica di fumi sulfurei. Mentre ero trascinato sopra il bordo del cratere all'aria aperta, i miei polmoni tartassati cedettero e ho subito una forte emorragia. Quando mi ripresi, mi sentivo infinitamente calmo. Ero felice che ero riuscito in un'impresa ritenuta impossibile da ognuno. Qualche tempo dopo, accompagnato dal mio amico Paul Muster, ho avuto un'altra emozionante avventura sul fianco dello stesso vulcano. Da un lato è un pendio, un gigantesco piano inclinato di cenere larga più di mezzo miglio, conosciuta come la "Sciara del Fuoco." Giù le rocce e scorie e enormi blocchi di lava, rollio e legata verso il mare. Nessuno si avvicina a questo pendio. Le navi che circondano l'isola si tenevano a distanza di sicurezza. Ordine, Muster e io pepariamo per fare la salita con le telecamere cinematografiche. Ai fini, avevo preparato due armature in lamiera d'acciaio. No ci avrebbero, ovviamente, preservavato da grandi blocchi di lava, ma ci avrebbero protetto dai piccoli scogli che spesso cadevano nelle docce. Abbiamo iniziato la salita. Dopo ore di sforzo doloroso, abbiamo raggiunto un punto in cui abbiamo potuto impostare le nostre macchine fotografiche per fotografare le rocce che scagliati dal cratere di fuoco. Con i nostri film esauriti, ci siamo preparati a scendere di nuovo la pendenza. Un blocco immenso di lava, immerso nella cenere, una certa distanza dalla parte superiore, ci ha dato rifugio temporaneo. Poi Muster ha osservato una roccia nera, una quindicina di metri di distanza, che lo interessava. Lasciare il nostro rifugio, si stese a pancia in giù e si divincolava verso l'immenso cenere. Mentre stavo guardando la sua lenta avanzata, ammirando il suo coraggio, ho sentito un gran clamore che sale dal bordo del mare. Mi voltai di scatto su. I nostri amici, ai piedi del monte piangevano con terrore e cenno verso il cratere. Alzai gli occhi appena in tempo per vedere una gigantesca roccia staccarsi, descrivono un arco immenso attraverso l'aria, sciopero la cenere, li vomitare come un'esplosione, e rimbalzare di nuovo in aria. Inorridito, ho visto che era diretto verso di noi. E 'caduto ancora e ancora. Poi, con un suono infernale, ruggì quaranta metri sopra le nostre teste. La corrente d'aria ci ha gettato violentemente la cenere. Abbiamo avuto appena il tempo di prendere fiato quando nuovi problemi ci hanno assalito. Mossi dal urti successivi, il letto di scorie e pietre coprono il fianco del vulcano cominciava a muoversi. Grandi masse si staccarono, venuti scivolare verso di noi. Senza consultare, Muster siamo arrivati alla stessa idea. Con un unico movimento, ci siamo svestiti della nostra armatura, che abbiamo fatto rotolare giù per il pendio. Poi abbandonandoci alle leggi di gravità, abbiamo seguito nella loro scia. Quanto tempo che alla rinfusa, a rotta di collo scivolo continuato Non lo so. Per qualche miracolo abbiamo né rotto le spalle né fratturato nostri crani. Lacerato da ceneri frastagliate e coperto di sangue, abbiamo raggiunto ai piedi del vulcano. Qui i nostri amici ci hanno portato a mano, vestite le nostre ferite, e ci sono congratulati sulla nostra fuga.
Ma ecco cosa scrive Arpad Kirner su Popular Science aprile 1933.
Un filo bianco sottile, una corda di amianto, è salito dritto sopra la mia testa verso il bordo della scogliera. Sotto di me ribollivano lava e fluttuanti fumi. Dondolando alla fine della corda. Venivo abbassato 800 piedi nella bocca di un vulcano attivo! Un casco in acciaio proteggeva la mia testa da rocce volanti. Il mio vestito, le scarpe, i guanti, sono stati tutti fatti di amianto. Legato alla schiena, erano bombole di ossigeno che mi hanno permesso di respirare tra i fumi. Stavo realizzando una avventura scientifica che avevo programmato per anni. I miei amici pensavano che fossi pazzo quando ho annunciato la mia intenzione di esplorare il cratere di un vulcano attivo, a scendere nelle profondità della sua enorme fossa, per fotografare l'infernale sfiato in aria mentre si fumava e brontolavano, per andare dove le esplosioni si susseguono rapidamente e dove, ancora misterioso, si verificano costantemente fenomeni. Nessuno di quelli che mi avevano preceduto in studi vulcanici aveva osato una discesa in un cratere in piena attività. Essi si erano accontentati di semplici escursioni alla bocca del Vesuvio o dell'Etna durante i periodi di quiescenza. Se sono riuscito nel mio piano, sapevo che avrei testimoniato fenomeni visti da nessuno prima. Se sono tornato all'aria aperta alla luce del sole, dopo questo viaggio in un inferno, vorrei riportare campioni, solidi e gassosi, di eccezionale interesse. Così ho deciso di fare lo sforzo. La mia scelta è caduta su di
Stromboli, il cono vulcanico in aumento dal nord del Mediterraneo di Sicilia. Perché Stromboli? Perché è l'unico vulcano in Europa, di attività ininterrotta. Qui ho rischiato di morire. Nel suo cratere ero sicuro di trovare lo spettacolo che desideravo. Per me, questo vulcano è una vecchia conoscenza. Avevo studiato molte volte. Avevo scalato le sue pendici, vicino la bocca e sapevo che, di anno in anno, la forma del suo vertice ha subito modifiche. Per scegliere il luogo più favorevole per la mia discesa, ho visitato di nuovo. Poi ho preparato la mia attrezzatura. Tutto era pronto! E 'stato "con la più grande difficoltà che abbiamo issato le attrezzature sul lato di Stromboli, che aumenta rapidamente dall'acqua, senza la minima spiaggia. Nel punto selezionato in precedenza, ho preparato per il test. Sono stato assicurato alla corda di amianto per mezzo di una cintura di cuoio pesante simile a quella utilizzata dagli alpinisti. Controllo della mia discesa stata è gestita dall'alto mediante un verricello impostato diversi metri dal bordo del cratere. Per evitare che la corda venga portata via raschiando contro le rocce, una carrucola è stata messa a bordo del cratere. Molti amici, e alcuni dei nativi dell'isola scelti per la loro forza, mi avevano accompagnato e lavorato il verricello a cui era attaccata la mia corda. Come mezzo di loro segnalazione dopo il mio ingresso nel cratere, ho portato una lampada elettrica a mano. Fili che scende la corda di amianto fornito la corrente per il potente poca luce. Ho capito chiaramente il pericolo da me affrontato mentre scivolavo oltre il bordo del cratere e venivo abbassato lentamente nello spazio. Sapevo che il mio ritorno era problematico. Le mie precauzioni potrebbero rivelarsi insufficienti. Il mio cuore e polmoni potrebbero non sopportare la tensione dei gas e il caldo terrificante. Sospeso nello spazio, non sapevo dove stavo andando né dove avrei posato i miei piedi. Quello che mi aspettava alla fine della mia discesa? Rocce solide? Ebollizione di lava? Un puro, sporgenza scivoloso con il fuoco sotto? Non ho potuto dire. Come io sprofondai nella fossa, ho studiato le pareti del cratere, nero, rosso, giallo, trafitto con fori da cui vapori sulfurei versato. Ho visto sotto di me immense aperture velate in fumo. Quando alzai gli occhi, ho stimato la distanza che avevo disceso e mi sono chiesto: "Sarà la corda sopportare la tensione? Possono mai mi tirare di nuovo? ".. Improvvisamente, la discesa era finita. Sono atterrato su una sporgenza di 800 metri sotto la cima del cratere. La roccia era estremamente calda, ma ferma. Potrei stare in piedi. Ho misurato la temperatura della roccia e ha scoperto che in alcuni luoghi è stata fino a 212 gradi F. L'aria intorno a me aveva una temperatura di 150 gradi ed è stata saturata con vapori sulfurei velenosi. Grazie al mio outfit di ossigeno, sono stato in grado di respirare e così ha iniziato un tour nel fondo del cratere. Scuotere la mia corda, ho deciso per le aperture reali del vulcano, immensi pozzi verticali dieci a trenta metri di
diametro.. A intervalli, con esplosioni formidabili, queste bocche gettarono via getti di lava. Le fosse, però, inclinate in modo tale che la lava sempre discese su un lato. Con tempi le esplosioni, sono stato in grado di correre per le bocche e, in alcuni casi, in realtà magra su di loro, tra eruzioni, guardando perpendicolarmente verso l'interno come si guarda in un pozzo. Cosa ho visto lì? Al di là di uno schermo di fumo e vapori stranamente colorati, ho visto un mare incandescente di lava liquida, agitato, bollitura, scosso da convulsioni. Mentre guardavo, questo mare fusa sgorgò. La forza misteriosa che muove stava per espellerlo violentemente. Era giunto il momento per l'esploratore di fuggire dal suo posto di osservazione. Appena secondi passarono prima dell'esplosione è venuto, l'orifizio sputa fuori il suo getto di lava, scagliandola centinaia di metri in aria. Grandi masse fiammeggianti ricadde nel cratere. Il resto, gettato lontano, rotolò e delimitata lungo i fianchi della montagna e immerso! in mare, con un sibilo di vapore. Tre ore passate mentre ho perseguito mie esplorazioni, i tempi il ritmo delle esplosioni, la raccolta di campioni di gas e minerali, studiando i luoghi indimenticabili intorno a me e scattare foto con la mia macchina fotografica. Percependo esaurimento vicino, ho dato i miei amici il segnale predisposto con la lampada a mano per tirarmi fuori. La salita era dolorosa oltre le parole. La mia volontà, tesa al punto di rottura, mi ha abbandonato. La riserva di ossigeno è stata esaurita e sono stato costretto a respirare l'aria carica di fumi sulfurei. Mentre ero trascinato sopra il bordo del cratere all'aria aperta, i miei polmoni tartassati cedettero e ho subito una forte emorragia. Quando mi ripresi, mi sentivo infinitamente calmo. Ero felice che ero riuscito in un'impresa ritenuta impossibile da ognuno. Qualche tempo dopo, accompagnato dal mio amico Paul Muster, ho avuto un'altra emozionante avventura sul fianco dello stesso vulcano. Da un lato è un pendio, un gigantesco piano inclinato di cenere larga più di mezzo miglio, conosciuta come la "Sciara del Fuoco." Giù le rocce e scorie e enormi blocchi di lava, rollio e legata verso il mare. Nessuno si avvicina a questo pendio. Le navi che circondano l'isola si tenevano a distanza di sicurezza. Ordine, Muster e io pepariamo per fare la salita con le telecamere cinematografiche. Ai fini, avevo preparato due armature in lamiera d'acciaio. No ci avrebbero, ovviamente, preservavato da grandi blocchi di lava, ma ci avrebbero protetto dai piccoli scogli che spesso cadevano nelle docce. Abbiamo iniziato la salita. Dopo ore di sforzo doloroso, abbiamo raggiunto un punto in cui abbiamo potuto impostare le nostre macchine fotografiche per fotografare le rocce che scagliati dal cratere di fuoco. Con i nostri film esauriti, ci siamo preparati a scendere di nuovo la pendenza. Un blocco immenso di lava, immerso nella cenere, una certa distanza dalla parte superiore, ci ha dato rifugio temporaneo. Poi Muster ha osservato una roccia nera, una quindicina di metri di distanza, che lo interessava. Lasciare il nostro rifugio, si stese a pancia in giù e si divincolava verso l'immenso cenere. Mentre stavo guardando la sua lenta avanzata, ammirando il suo coraggio, ho sentito un gran clamore che sale dal bordo del mare. Mi voltai di scatto su. I nostri amici, ai piedi del monte piangevano con terrore e cenno verso il cratere. Alzai gli occhi appena in tempo per vedere una gigantesca roccia staccarsi, descrivono un arco immenso attraverso l'aria, sciopero la cenere, li vomitare come un'esplosione, e rimbalzare di nuovo in aria. Inorridito, ho visto che era diretto verso di noi. E 'caduto ancora e ancora. Poi, con un suono infernale, ruggì quaranta metri sopra le nostre teste. La corrente d'aria ci ha gettato violentemente la cenere. Abbiamo avuto appena il tempo di prendere fiato quando nuovi problemi ci hanno assalito. Mossi dal urti successivi, il letto di scorie e pietre coprono il fianco del vulcano cominciava a muoversi. Grandi masse si staccarono, venuti scivolare verso di noi. Senza consultare, Muster siamo arrivati alla stessa idea. Con un unico movimento, ci siamo svestiti della nostra armatura, che abbiamo fatto rotolare giù per il pendio. Poi abbandonandoci alle leggi di gravità, abbiamo seguito nella loro scia. Quanto tempo che alla rinfusa, a rotta di collo scivolo continuato Non lo so. Per qualche miracolo abbiamo né rotto le spalle né fratturato nostri crani. Lacerato da ceneri frastagliate e coperto di sangue, abbiamo raggiunto ai piedi del vulcano. Qui i nostri amici ci hanno portato a mano, vestite le nostre ferite, e ci sono congratulati sulla nostra fuga.
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