L'ordine del giorno
Cerca nel blog
mercoledì 8 marzo 2017
In omaggio alle donne per l'Otto Marzo (di Sylvie Le Cornec)
1917: DONNE IN LOTTA
Gli uomini sono andati al fronte, le fabbriche si sono riempite di operaie. All'inizio dell'anno 1917, la penuria alimentare, le condizioni di lavoro, insieme alle ineguaglianze di stipendi scatenano intensi movimenti sociali. In primavera, le Francesi fanno sciopero.
« Se le donne che lavorano nelle fabbriche si fermassero 20 minuti, gli alleati perderebbero la guerra ! » Questa battuta di Joseph Joffre, pronunciata nel 1915, anticipa il terrore che susciterà un movimento sociale che nessuno aveva visto venire. Nel 1917, 430.000 donne lavorano nelle fabbriche di armi, se la Francia e l'Inghilterra hanno attinto manodopera dagli imperi coloniali, le donne costituiscono la prima riserva.
In piedi dalle dieci alle quattordici ore al giorno, le operaie delle fabbriche di munizioni effettuano un lavoro sfibrante – le leggi di salubrità sono sospese. La situazione non è molto più brillante nell'industria vestiaria, che vede fiorire il lavoro a domicilio. Queste cucitrici che si spossano sulle loro Singer per 2 franchi la giornata sono qualificate « vittime più lamentevoli della guerra » dal sindaco di Lione, Edouard Herriot. Una precarietà aggravata dall'esplosione del costo della vita. Il carbone inglese non attraversa più la Manica mentre l'inverno è il più freddo della guerra – la Senna è presa nel ghiaccio, le temperature rimangono sotto zero fino ad aprile.
Gli uomini sono andati al fronte, le fabbriche si sono riempite di operaie. All'inizio dell'anno 1917, la penuria alimentare, le condizioni di lavoro, insieme alle ineguaglianze di stipendi scatenano intensi movimenti sociali. In primavera, le Francesi fanno sciopero.
« Se le donne che lavorano nelle fabbriche si fermassero 20 minuti, gli alleati perderebbero la guerra ! » Questa battuta di Joseph Joffre, pronunciata nel 1915, anticipa il terrore che susciterà un movimento sociale che nessuno aveva visto venire. Nel 1917, 430.000 donne lavorano nelle fabbriche di armi, se la Francia e l'Inghilterra hanno attinto manodopera dagli imperi coloniali, le donne costituiscono la prima riserva.
In piedi dalle dieci alle quattordici ore al giorno, le operaie delle fabbriche di munizioni effettuano un lavoro sfibrante – le leggi di salubrità sono sospese. La situazione non è molto più brillante nell'industria vestiaria, che vede fiorire il lavoro a domicilio. Queste cucitrici che si spossano sulle loro Singer per 2 franchi la giornata sono qualificate « vittime più lamentevoli della guerra » dal sindaco di Lione, Edouard Herriot. Una precarietà aggravata dall'esplosione del costo della vita. Il carbone inglese non attraversa più la Manica mentre l'inverno è il più freddo della guerra – la Senna è presa nel ghiaccio, le temperature rimangono sotto zero fino ad aprile.
In due mesi, il prezzo delle verdure si è quintuplicato ; i terreni incolti si sono trasformati in ortaggi di fortuna. Certo, per molto tempo, rispetto alla sorte dei poilus (nome dato ai soldati francesi della prima guerra mondiale), era considerato fuori luogo lamentarsi. Il femminismo, fiorente alla Belle Epoque, ha messo le sue ambizioni fra parentesi all'appello dell'unione sacra – così come hanno fatto i sindacati.
Nel mese di gennaio 1917, l'atmosfera non è più alla lotta di classe. Eppure, un primo movimento di sciopero scoppia a Parigi ; nella fabbrica Panhard-Levassor, due operaie finiscono in carcere in seguito a tafferugli. Stupore. Anche a Renault, e in diverse sartorie, le donne sono la punta dell'agitazione. C'è da dire che gli uomini che non sono al fronte, sono o vecchi o troppo giovani, o personale con competenze specifiche che sono scampati alle trincee grazie alle loro competenze specifiche e che non hanno interesse a farsi notare.
I lavoratori coloniali beneficiano di stipendi molto più elevati di quelli del proprio paese di origine. La differenza salariale tra uomini e donne, invece, è dal 20 al 30 % e fino al 40 % nella metallurgia, dove gli industriali trattengono dallo stipendio delle operaie la loro formazione alle macchine. In basso nella gerarchia sociale, le donne sono poco considerate dai sindacati, che ritengono che esse tirano le remunerazioni verso il basso ; così, il movimento spontaneo e fuori quadro sorprende tutti. Imbarazzato, il Governo evoca « movimenti isolati », rialza gli stipendi minimi nelle fabbriche di guerra, costituisce comitati di arbitraggio e installa delegati di atelier.
Nel mese di gennaio 1917, l'atmosfera non è più alla lotta di classe. Eppure, un primo movimento di sciopero scoppia a Parigi ; nella fabbrica Panhard-Levassor, due operaie finiscono in carcere in seguito a tafferugli. Stupore. Anche a Renault, e in diverse sartorie, le donne sono la punta dell'agitazione. C'è da dire che gli uomini che non sono al fronte, sono o vecchi o troppo giovani, o personale con competenze specifiche che sono scampati alle trincee grazie alle loro competenze specifiche e che non hanno interesse a farsi notare.
I lavoratori coloniali beneficiano di stipendi molto più elevati di quelli del proprio paese di origine. La differenza salariale tra uomini e donne, invece, è dal 20 al 30 % e fino al 40 % nella metallurgia, dove gli industriali trattengono dallo stipendio delle operaie la loro formazione alle macchine. In basso nella gerarchia sociale, le donne sono poco considerate dai sindacati, che ritengono che esse tirano le remunerazioni verso il basso ; così, il movimento spontaneo e fuori quadro sorprende tutti. Imbarazzato, il Governo evoca « movimenti isolati », rialza gli stipendi minimi nelle fabbriche di guerra, costituisce comitati di arbitraggio e installa delegati di atelier.
Un impedimento morale è saltato : fare sciopero in tempi di guerra. A questa prima scossa segue in primavera un episodio memorabile.
L'11 maggio, le 250 sarte dell'atelier « Jenny » sui Champs Elysées, sono informate che il loro stipendio settimanale sarà "amputato" del sabato pomeriggio, per compensare la riduzione degli ordini. Per loro, che le cadenze infernali forzano a mangiare un boccone in fretta e furia a mezzogiorno (sono chiamate per questo motivo « midinettes ») - perdere una mezza giornata di stipendio è altrettanto inaccettabile, anche in considerazione che le loro analoghe inglesi hanno il sabato pomeriggio non lavorativo e pagato : è la « settimana inglese ». Decidono quindi di entrare in sciopero e si portano verso le Grands Boulevards, dove trascinano altre sarte. Questa brusca riapparizione della lotta sociale nella vita parigina, al femminile per di più, stupisce. (foto)
L'11 maggio, le 250 sarte dell'atelier « Jenny » sui Champs Elysées, sono informate che il loro stipendio settimanale sarà "amputato" del sabato pomeriggio, per compensare la riduzione degli ordini. Per loro, che le cadenze infernali forzano a mangiare un boccone in fretta e furia a mezzogiorno (sono chiamate per questo motivo « midinettes ») - perdere una mezza giornata di stipendio è altrettanto inaccettabile, anche in considerazione che le loro analoghe inglesi hanno il sabato pomeriggio non lavorativo e pagato : è la « settimana inglese ». Decidono quindi di entrare in sciopero e si portano verso le Grands Boulevards, dove trascinano altre sarte. Questa brusca riapparizione della lotta sociale nella vita parigina, al femminile per di più, stupisce. (foto)
Il giornale « L'Humanité » descrive : « un lungo corteo avanza. Sono le « midinettes » parigine con le loro camicette fiorite con lillà e mughetto, corrono, cantano, ridono, eppure non è ne Santa Caterina, ne la fine della Quaresima . E' sciopero». Per la soddisfazione delle loro rivendicazioni andranno per strada tutte le professioni femminili della capitale, che sfileranno sotto segni distintivi improvvisati : giarrettiere di seta per le corsettaie, piume di struzze per le piumaie, stampati di prestito di guerra per le impiegate di banca... In totale, ci saranno più di 100.000 scioperanti in ben 73 settori di attività, di cui i due terzi nell'abbigliamento e la metallurgia.
Le interruzioni di lavoro sono spontanee, brevi, spesso esclusivamente femminili. I cortei pieni di cappelli, fiocchi tricolori e di fiori, sono allegri e si canta : «* on s'en fout/on aura la semaine anglaise/on s'en fout/on aura nos vingt sous ». La stampa saluta la « grazia e lo chic » delle manifestanti qualificate di « charmantes » e « sympathiques ».
Ma il tono cambia quando il movimento guadagna altre grande città del paese quale Rennes, Bordeaux, Tours, Marseille, e sopratutto le fabbriche di armamento. Le « midinettes » non spaventavano, le operaie delle fabbriche di armamento invece si. Gli slogan sono cambiati : « I padroni al fronte ! » « invece delle granate … i nostri poilus ». Gli uomini, anche se minoritari, sono considerati i capi, essendo inimmaginabile che le donne possano organizzarsi da sole. In due mesi, 390 donne saranno arrestate. Un giornale satirico canzonatorio scrive che le operaie trovano sempre abbastanza soldi per truccarsi.
I pochi pacifisti e internazionalisti non riusciranno ad inflettere il movimento ; ma la simultaneità con gli ammutinamenti e la rivoluzione russa getta il panico. Il ministro dell'interno, confesserà che le truppe erano state posteggiate nei pressi di Parigi « pronte ad intervenire se la situazione l'avesse richiesto ». Questa grande paura delle autorità partecipa alla drammatizzazione degli eventi. Eppure i movimenti rimangono più corporativisti che politici e ricadono una volta raggiunto lo scopo.
Il 29 maggio, la camera dei deputati vota la settimana inglese nelle industrie dell 'abbigliamento, degli asili nido e del personale specializzato – le sovrintendenti di fabbriche – sono impostati negli atelier. L'uguaglianza salariale… aspetterà (e tutt'ora – un secolo dopo - è lontana di essere raggiunta. N.d.T.) ma quest'irruzione femminile dopo tre inverni di guerra, così improvvisa, resterà come un 'esperienza inedita di autonomia e di emancipazione.
*« Ce ne freghiamo/otteremo la settimana inglese/ce ne freghiamo/avremo i nostri venti soldi »
Testo ampiamente ispirato da un articolo di Timothée Vilars uscito nel hebdo francese L'Obs del 22 dicembre 2016 tradotto da Sylvie Le Cornec, in omaggio alle donne per l'8 marzo.
Le interruzioni di lavoro sono spontanee, brevi, spesso esclusivamente femminili. I cortei pieni di cappelli, fiocchi tricolori e di fiori, sono allegri e si canta : «* on s'en fout/on aura la semaine anglaise/on s'en fout/on aura nos vingt sous ». La stampa saluta la « grazia e lo chic » delle manifestanti qualificate di « charmantes » e « sympathiques ».
Ma il tono cambia quando il movimento guadagna altre grande città del paese quale Rennes, Bordeaux, Tours, Marseille, e sopratutto le fabbriche di armamento. Le « midinettes » non spaventavano, le operaie delle fabbriche di armamento invece si. Gli slogan sono cambiati : « I padroni al fronte ! » « invece delle granate … i nostri poilus ». Gli uomini, anche se minoritari, sono considerati i capi, essendo inimmaginabile che le donne possano organizzarsi da sole. In due mesi, 390 donne saranno arrestate. Un giornale satirico canzonatorio scrive che le operaie trovano sempre abbastanza soldi per truccarsi.
I pochi pacifisti e internazionalisti non riusciranno ad inflettere il movimento ; ma la simultaneità con gli ammutinamenti e la rivoluzione russa getta il panico. Il ministro dell'interno, confesserà che le truppe erano state posteggiate nei pressi di Parigi « pronte ad intervenire se la situazione l'avesse richiesto ». Questa grande paura delle autorità partecipa alla drammatizzazione degli eventi. Eppure i movimenti rimangono più corporativisti che politici e ricadono una volta raggiunto lo scopo.
Il 29 maggio, la camera dei deputati vota la settimana inglese nelle industrie dell 'abbigliamento, degli asili nido e del personale specializzato – le sovrintendenti di fabbriche – sono impostati negli atelier. L'uguaglianza salariale… aspetterà (e tutt'ora – un secolo dopo - è lontana di essere raggiunta. N.d.T.) ma quest'irruzione femminile dopo tre inverni di guerra, così improvvisa, resterà come un 'esperienza inedita di autonomia e di emancipazione.
*« Ce ne freghiamo/otteremo la settimana inglese/ce ne freghiamo/avremo i nostri venti soldi »
Testo ampiamente ispirato da un articolo di Timothée Vilars uscito nel hebdo francese L'Obs del 22 dicembre 2016 tradotto da Sylvie Le Cornec, in omaggio alle donne per l'8 marzo.
martedì 7 marzo 2017
A Filicudi a scuola nasce la cultura della coltura / Amministrative di Maggio. Si vota in tre Comuni su quattro. I 2 articoli del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi
Lipari (Salvatore Sarpi) Prosegue l'attività
didattica della Comunità "Filicudi Isola Slow", in collaborazione con
le insegnati e la dirigenza scolastica di "Lipari 1" e nell’ambito
del progetto degli "Orti didattici”.
Gli alunni della piccola scuola di Filicudi hanno
proseguito il loro percorso formativo per arricchire la loro "cultura
della coltura". Il progetto educativo, al suo secondo anno di attività, è
riuscito nell'obiettivo di instillare nei piccoli isolani, che rappresentano il
futuro dell'isola, curiosità e passione per l'intero processo produttivo degli
ortaggi più comuni, nel rispetto della stagionalità, con il valore aggiunto
dell'auto-produzione a km. zero. Produzione ancor più importante in un
territorio soggetto ad isolamento a causa dell'interruzione dei collegamenti
marittimi. La possibilità di avere un orto domestico, di prossimità o comune,
iniziando da quello didattico, è di sicuro valore per coloro che, crescendo, si
spera che decidano di non lasciare la loro isola.
Il progetto, per il suo valore etico e per
l'impegno profuso dalla referente di Comunità, Daniela Tagliasacchi, in
collaborazione con i tanti "soci attivi" dell'isola, è stato motivo
d'interesse da parte del Fondo di Preservazione delle Isole Eolie (AIPF) di
Londra, organismo che si interessa di progetti legati al sociale ed
all'ambiente dell'arcipelago, che ne ha finanziato la realizzazione.
L'intervento del presidente regionale di Slow Food Sicilia, Saro Gugliotta, della
rappresentante dell'Aeolian Islands Preservation Fund, Federica Tesoriero,
hanno reso ancor più importante l'incontro, con un visibile moto di orgoglio
dei piccoli agricoltori, che hanno voluto mettere in mostra "sul
campo" ciò che hanno fino ad oggi imparato.
Alla presenza del fiduciario e
del segretario di Condotta, Salvatore d'Amico e Marco Miuccio, è stato
presentato il responsabile tecnico di progetto, Biagio Rantuccio, imprenditore
agricolo mamertino che ha sposato questa causa, mettendo a disposizione tutta
l’esperienza acquisita negli anni. Tra i diversi ortaggi messi a dimora, è
stato realizzato un "tappeto di fragole". Agli alunni, tra le altre
cose, è stata spiegata la tecnica della "pacciamatùra", invitandoli a
"sporcarsi le mani" piantando una talea!.
AMMINISTRATIVE DI MAGGIO. SI VOTA IN TRE COMUNI SU QUATTRO
Lipari
(Salvatore Sarpi) Le amministrative di Maggio in Sicilia vedranno coinvolti tre
sui quattro Comuni eoliani. Saranno, infatti, chiamati alle urne i cittadini di
Lipari, Santa Marina Salina e Malfa.
A Lipari, salvo clamorosi colpi di scena,
al momento altamente improbabili, a contendere la poltrona di piazza Mazzini
all’uscente Marco Giorgianni sarà l’avvocato Francesco Rizzo di Vento Eoliano
che – proprio domenica – ha incassato l’adesione alla sua candidatura da parte
del neonato Movimento “Identità Eoliana”. Diversa la situazione per quanto
riguarda le liste d’appoggio dove ancora sono da riempire numerose caselle. Tra
i 32 aspiranti consiglieri (16 per parte) si preannuncia una consistente presenza
di consiglieri comunali uscenti o di “figli d’arte” : complessivamente
dovrebbero essere almeno 14. Con Giorgianni, inoltre, sembra scontato
scenderanno in campo anche tutti gli attuali assessori.
Corsa a due anche nel
Comune di Santa Marina Salina. In campo l’attuale vice-sindaco e reggente
(viste le vicissitudini giudiziarie di Lo Schiavo) Domenico Arabia e
l’architetto Domenico Giuffrè. Tanti nomi per le liste d’appoggio ma nulla di
concreto.
Più incerta la situazione a Malfa dove l’uscente Salvatore Longhitano
non potrà più ricandidarsi. I nomi che circolano con più insistenza sono quelli
di Clara Rametta, donna da tempo in prima linea nella politica del piccolo
Comune, al punto da essere ritenuta il “sindaco-ombra” e di Mario Virgona. Ma
sono solo “spifferi” ancora ben lontani da una eventuale concretizzazione. Si
susseguono, invece, i “no, grazie”. L’ultimo, in ordine di tempo, per motivi
d’incompatibilità professionale, quello del dottor Giancarlo Baldanza.
Ovviamente, in alto mare, anche la composizione delle liste
Imperversa il maltempo. Acquacalda, ostaggio dell'impetuosità dei marosi (foto e video di Giovanna Giuffrè)
Imperversa il maltempo e - come è ben visibile dalle immagini - il litorale Acquacalda, privo di adeguata protezione, è ostaggio dei marosi. Una situazione più volte lamentata dagli abitanti e che non trova tutt'ora - nonostante proclami e promesse, lavori di protezione iniziati e abbandonati - soluzione.
Il video
Lo Cascio plaude all'operato di Sidoti sull'attività di consulente per la riqualificazione delle ex-cave di pomice
Riceviamo e pubblichiamo:
Non credo
che il dott. Angelo Sidoti abbia bisogno di difese d’ufficio, ma visto che
fioccano giudizi sul suo operato, desidero esprimere anche io alcune brevi
considerazioni sull’attività svolta come consulente per la riqualificazione delle
ex-cave di pomice, poiché ritengo che queste rappresentino uno degli
luoghi-cardine del nostro territorio e le scelte che le riguardano una tra le sfide
più importanti per il futuro della nostra comunità.
In un’isola dichiarata
Patrimonio dell’Umanità, è indispensabile che queste debbano riflettere una
visione di più ampio respiro possibile e con finalità davvero sostenibili. In
questo senso, credo che Sidoti abbia colto appieno tale necessità, e lo
dimostra il fatto che ha ritenuto – finalmente – di coinvolgere soggetti che
hanno vasta esperienza nel campo del recupero e della pianificazione, il cui
apporto dovrebbe fungere da stimolo e costituire un preciso indirizzo di azione
futura; sulla scorta di una o più ipotesi progettuali che tengano conto delle
indicazioni condivise dall’UNESCO – ovvero la riconversione delle cave in un
vasto parco geo-minerario – sarà possibile infatti avanzare prima o poi la
richiesta di un supporto finanziario a quel Ministero dell’Ambiente
direttamente responsabile della gestione dei World Heritage Sites designati per
i valori naturalistici e ambientali (come il nostro).
Senza progetti
del genere, invece, molto probabilmente tra dieci anni ci ritroveremo ancora a
guardare un’area mineraria dismessa che viene erosa dalla pioggia, dal tempo e
dall’oblio; nel frattempo, magari, qualcuno sarà riuscito a espugnare un
immobile, confidando in un piano particolareggiato “amico” che gli consenta di
cambiarne la destinazione d’uso e trasformarlo in albergo con spiaggia privata.
In questo
caso, su un’isola già inflazionata dagli alberghi e contestualmente priva di
servizi o di elementi di attrazione turistica, qualcuno può spiegarmi quali
benefici trarrebbe la nostra comunità?
A me pare
che l’attività di Sidoti come consulente vada invece verso quella che si
profila essere la direzione più opportuna, ma soprattutto l’unica perseguibile
se finalmente vogliamo liberarci da logiche localistiche e trasformare una
grande incognita in una proficua, futura opportunità a uso di tutti e non dei
soliti noti.
Per questo
mi sento sinceramente di ringraziarlo come cittadino; voglio ringraziarlo anche
come consigliere comunale che – seppur non appartenente alla maggioranza che sostiene
questa amministrazione – si ritiene sufficientemente indipendente per esprimere
un giudizio sereno su uno dei (non molti) meriti che gli vanno riconosciuti,
ovvero avere avviato un dibattito su un tema cruciale e averlo fatto, almeno
fino ad oggi, in maniera trasparente.
Pietro Lo
Cascio
Femminicidio, rinviato a venerdì allestimento scarpe rosse su ponte a Marina Corta
COMUNICATO
Si comunica che l’allestimento di scarpe rosse per ricordare le vittime di femminicidio, in programma per l’8 Marzo sul ponte sito tra la Salita di San Giuseppe e la Piazza di Marina Corta a Lipari, è rinviato a causa delle cattive previsioni meteo a venerdì 10 Marzo p.v. e si svolgerà dalle ore 15.00 alle ore 19.00.
Si comunica che l’allestimento di scarpe rosse per ricordare le vittime di femminicidio, in programma per l’8 Marzo sul ponte sito tra la Salita di San Giuseppe e la Piazza di Marina Corta a Lipari, è rinviato a causa delle cattive previsioni meteo a venerdì 10 Marzo p.v. e si svolgerà dalle ore 15.00 alle ore 19.00.
Nuovi punti di sbarco del pescato nasceranno a breve a Santa Marina Salina. Opportunità per pescatori e popolazione. Lo rende noto il vice-sindaco Arabia
Il vice-sindaco Domenico Arabia |
Nuovi punti di sbarco del pescato, infatti, saranno a breve istituiti nel territorio di Santa Marina Salina in aggiunta a quello attualmente attivo presso il porto di Lipari. Grazie, infatti,ad una stretta sinergia tra Comune, Capitaneria di Porto e Asp di Messina sono state avviate le procedure per poter richiedere l’istituzione dei punti di sbarco anche a Salina.
“Tutto nasce dalle richieste avanzate dal ceto pescatori locale” commenta il Vice Sindaco Domenico Arabia “ le cui difficoltà oggettive riscontrate nel poter vendere direttamente sull’isola il proprio pescato erano evidenti. Come Amministrazione, quindi, abbiamo posto in essere tutti gli adempimenti di nostra competenza e grazie ad una proficua collaborazione con la Capitaneria di Porto e con il Servizio Veterinario dell’Asp di Messina nel corso dei prossimi mesi saranno istituiti i nuovi punti di sbarco per il prodotto ittico”.
Il Comune di Santa Marina Salina infatti, attraverso il GAC Isola di Sicilia, ha ottenuto nel 2016 un finanziamento in attrezzature per poter allestire l’attuale banchina pescatori di Pozzo d’Agnello, grazie al quale sono stati soddisfatti i requisiti richiesti dall’ASP per poter avallare ed autorizzare il punto di sbarco principale, ed un nuovo finanziamento di attrezzature è stato richiesto sempre tramite il GAC a valere sulla relativa programmazione europea, per completare il lavoro già iniziato.
“Grazie ai finanziamenti reperiti tramite il GAC abbiamo potuto installare sul molo pescatori attrezzature quali respingenti, anelli per l’ormeggio, una colonnina per erogazione acqua e luce, un gazebo amovibile per il punto d’ombra e alcuni carrelli in acciaio per il trasporto del pescato dalla barca ai mezzi idonei, alle quali abbiamo aggiunto con fondi comunali, l’illuminazione della banchina stessa in modo da permettere ai pescatori di poter lavorare in sicurezza” continua il Vice Sindaco Arabia “consentendo agli organi competenti di poter individuare in quella banchina il punto di sbarco principale”.
In un recente sopralluogo presso gli ambiti portuali del territorio effettuato su richiesta ed in collaborazione con la locale Delegazione di Spiaggia e l’ASP, sono stati individuati, in aggiunta a quello principale, altri due punti di sbarco alternativi rispettivamente all’interno dell’ambito commerciale del porto ( nei pressi della sede della Delegazione di Spiaggia ) e presso il molo di Lingua, il cui utilizzo sarà regolamentato successivamente.
“Abbiamo ritenuto utile dover individuare ulteriori punti di sbarco alternativi da utilizzare in casi particolari, come ad esempio condizioni meteo, sovraffollamento del punto principale o semplicemente per decongestionare il potenziale traffico veicolare che si potrebbe registrare nei pressi del punto principale” conclude Domenico Arabia “e che nel prossimo futuro, consentirà a tutti i pescatori professionisti di poter sbarcare il proprio pescato anche a Santa Marina Salina e Lingua in luogo dell’unico punto attualmente autorizzato presso il porto di Lipari, riducendo così i costi di gestione per i pescatori e permettendo a tutta la popolazione locale di poter acquistare direttamente dalle imbarcazioni il pescato”.
In cammino verso la Pasqua (a cura di Padre Antonino Costa). Riflessione del 7 Marzo
Vangelo secondo Matteo.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
a) Meditazione:
Ecco una delle dimensioni fondamentali di questo periodo di preparazione alla Settimana Santa e alla Pasqua, e di ogni impegno serio di crescita spirituale: la preghiera. San Benedetto diceva: la preghiera è L'Opus Dei, l'opera per eccellenza di Dio. Sant'Agostino: la preghiera è l'incontro della sete di Dio con la nostra sete. Dio ha sete che noi abbiamo sete di lui. Santa Teresa di Gesù Bambino diceva che la preghiera è uno slancio del cuore, un semplice sguardo gettato verso il cielo, un grido di gratitudine e di amore nella prova come nella gioia. Nel vangelo di oggi il Signore ci offre la preghiera più bella. Lui, il Maestro, ci insegna la preghiera. Ci dice: pregate così: Padre nostro... Ma ci insegna anche che non è il numero delle nostre parole che farà sì che Dio ci ascolti, ma la disponibilità e l'apertura alla sua volontà e all'amore vicendevole, che si concretizza anche nel perdono. La preghiera è la via sicura che ci aiuta, per la grazia di Dio, a liberarci dai peccati: dall'egoismo, dall'ingiustizia, dall'orgoglio, dalla superbia, e a seguire la via giusta nell'accogliere il prossimo, di vivere e di pregare con Cristo e con gli altri. Con la preghiera il cristiano conferma la virtù della fede che è dono di Dio. Essa ci spalanca le porte del cuore di Dio per celebrare degnamente i santi misteri e di ricevere il perdono del Padre. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, è l'unico momento, il momento per eccellenza per chiedere a Dio una comunione intima e profonda. Il pane è anzitutto la Parola di Dio, la parola d'amore e che si è fatta carne per noi. Cristo, Pane del Padre, si è offerto gratuitamente per la remissione dei peccati. Il Cristo è il sacramento della riconciliazione e della nuova Alleanza. Il Padre nostro è una preghiera che ci invita alla comunione con Dio per mezzo di Gesù Cristo. La preghiera è allora un dialogo, dialogo d'amore con un Padre buono che ci ascolta, è la scoperta e l'approfondimento del fatto di essere amati d'un amore infinito: "Ti ho amato di amore eterno". Chi prega comincia pian piano a sperimentare questo amore e viene riempito da una grande fiducia verso il Padre. E man mano prega tanto più si fida... È per questo che il salmista oggi ci fa cantare: "Ho cercato il Signore e mi ha risposto e da ogni timore mi ha liberato". Chiediamo oggi perché possiamo capire sempre più che la preghiera è l'alimento che ci sostiene nel nostro cammino e la luce che ci guida sulla strada verso Lui.
b) Preghiera:
"Ho offuscato la bellezza della mia anima, o Creatore; l'oscurità ha invaso il mio cuore e il mio desiderio si è legato alla terra, ho fatto a brandelli i vestiti originari che tu mi avevi tessuto. Ho contemplato la bellezza dell'albero del male e il mio spirito ne è stato sedotto. Mi sono trovato nudo e mi sono nascosto. Non ho risposto, Signore, quando mi chiamavi per nome". Ma oggi nel deserto di questa Quaresima ho di nuovo sentito la tua voce, e non chiuderò più il mio cuore; entra nella tenda della mia carne affinché da questo tempio spirituale si innalzi il sacrificio di una preghiera continua.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
a) Meditazione:
Ecco una delle dimensioni fondamentali di questo periodo di preparazione alla Settimana Santa e alla Pasqua, e di ogni impegno serio di crescita spirituale: la preghiera. San Benedetto diceva: la preghiera è L'Opus Dei, l'opera per eccellenza di Dio. Sant'Agostino: la preghiera è l'incontro della sete di Dio con la nostra sete. Dio ha sete che noi abbiamo sete di lui. Santa Teresa di Gesù Bambino diceva che la preghiera è uno slancio del cuore, un semplice sguardo gettato verso il cielo, un grido di gratitudine e di amore nella prova come nella gioia. Nel vangelo di oggi il Signore ci offre la preghiera più bella. Lui, il Maestro, ci insegna la preghiera. Ci dice: pregate così: Padre nostro... Ma ci insegna anche che non è il numero delle nostre parole che farà sì che Dio ci ascolti, ma la disponibilità e l'apertura alla sua volontà e all'amore vicendevole, che si concretizza anche nel perdono. La preghiera è la via sicura che ci aiuta, per la grazia di Dio, a liberarci dai peccati: dall'egoismo, dall'ingiustizia, dall'orgoglio, dalla superbia, e a seguire la via giusta nell'accogliere il prossimo, di vivere e di pregare con Cristo e con gli altri. Con la preghiera il cristiano conferma la virtù della fede che è dono di Dio. Essa ci spalanca le porte del cuore di Dio per celebrare degnamente i santi misteri e di ricevere il perdono del Padre. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, è l'unico momento, il momento per eccellenza per chiedere a Dio una comunione intima e profonda. Il pane è anzitutto la Parola di Dio, la parola d'amore e che si è fatta carne per noi. Cristo, Pane del Padre, si è offerto gratuitamente per la remissione dei peccati. Il Cristo è il sacramento della riconciliazione e della nuova Alleanza. Il Padre nostro è una preghiera che ci invita alla comunione con Dio per mezzo di Gesù Cristo. La preghiera è allora un dialogo, dialogo d'amore con un Padre buono che ci ascolta, è la scoperta e l'approfondimento del fatto di essere amati d'un amore infinito: "Ti ho amato di amore eterno". Chi prega comincia pian piano a sperimentare questo amore e viene riempito da una grande fiducia verso il Padre. E man mano prega tanto più si fida... È per questo che il salmista oggi ci fa cantare: "Ho cercato il Signore e mi ha risposto e da ogni timore mi ha liberato". Chiediamo oggi perché possiamo capire sempre più che la preghiera è l'alimento che ci sostiene nel nostro cammino e la luce che ci guida sulla strada verso Lui.
b) Preghiera:
"Ho offuscato la bellezza della mia anima, o Creatore; l'oscurità ha invaso il mio cuore e il mio desiderio si è legato alla terra, ho fatto a brandelli i vestiti originari che tu mi avevi tessuto. Ho contemplato la bellezza dell'albero del male e il mio spirito ne è stato sedotto. Mi sono trovato nudo e mi sono nascosto. Non ho risposto, Signore, quando mi chiamavi per nome". Ma oggi nel deserto di questa Quaresima ho di nuovo sentito la tua voce, e non chiuderò più il mio cuore; entra nella tenda della mia carne affinché da questo tempio spirituale si innalzi il sacrificio di una preghiera continua.
"I barconi che arrivano alle Eolie sono un danno ? No, sono una risorsa poco sfruttata!.". La posizione e le proposte degli armatori del settore emerse in un "dibattito" su Controcorrente Eoliana
Questo è quanto venuto fuori da un "dibattito" che ieri si è sviluppato nel gruppo fb "Controcorrente Eoliana" dove si è parlato dei barconi ed è intervenuto anche un imprenditore calabrese, uno dei principali armatori. Oltre a lui sono intervenuti cittadini e commercianti locali.
Cosa ne è venuto fuori? Proviamo ad evidenziare quanto emerso e lo facciamo riportando considerazioni e proposte degli addetti ai lavori:
"I barconi non vogliono sbarcare a Marina Corta, vorrebbero sbarcare a Sottomonastero".
Perchè e quali sono le proposte che arrivano dagli imprenditori del settore navigazione/escursionistica?
"Approdare a Sottomonastero consentirebbe agli escursionisti di avere un'ora in più per girare nel centro storico, visitare le attività commerciali e non correre - come accade adesso- come dei dannati per le vie del Corso con macchine parcheggiate ovunque e marciapiedi occupati. Si potrebbero sviluppare interessanti collaborazioni per sfruttare le offerte del territorio.
Arrivare a Marina Corta comporta: Un caos di mezzi pubblici che devono lavorare e con loro lavoriamo da decenni. Poi, sbarcati a Marina corta, i nostri clienti devono andare a piedi sino a Sottomonastero per prendere i pulman per fare le escursioni (due ditte ci lavorano;) finita l’escursione in bus, ritornare a Marina corta a piedi, il tutto con il caldo, con bambini e anziani a seguito. Andare e tornare a piedi da Marina corta tempo stimato di 55 minuti e deve andarci bene.
Mai questa o altre amministrazioni ci hanno offerto di fare pacchetti alternativi, nel senso: venite alle Eolie, vi facciamo trovare oltre alle escursioni (terra), alternative con aree di prodotti artigianali, escursioni e proposte mirate ecc ecc.
Quindi auspichiamo che questa amministrazione o quella che verrà sia propositiva: noi siamo imprenditori, voi siete il territorio.
Quindi auspichiamo che questa amministrazione o quella che verrà sia propositiva: noi siamo imprenditori, voi siete il territorio.
Sempre arrivando alle Eolie a prescindere da dove sbarchiamo, abbiamo bisogno di trovare i servizi quali: Bagni pubblici (e non far fare file interminabili nei bar), qualche banchetto di informazione turistica, cestini per i rifiuti e soprattutto per i turisti, che non effettuano escursioni, adeguata segnaletica turistica.
Con riferimento a Stromboli:
Noi veniamo due volte la settimana a Stromboli (escursione notturna). I barconi di Lipari vanno giornalmente e portano di media 1000/1200 persone. E’ l’escursione più richiesta del Tirreno !
Quando andiamo di mattina a Stromboli, abbiamo lo stesso numero di passeggeri di quelli che vanno nel pomeriggio. Siamo consapevoli che Stromboli e Panarea, a differenza delle altre isole, hanno più problemi a tollerare questa forte massa. Una regolamentazione si, ma ci dovrebbe essere date alternative, anche dietro nostra proposta!
L’Amministrazione Comunale e le imprese locali, sia commerciali che artigianali, devono parlarsi e proporsi con le varie compagnie dei barconi, ma queste cose si fanno prima della stagione turistica o a ridosso della stagione.
In breve, le attività dei barconi di Lipari, della Sicilia e della Calabria, con le loro attività, a norma di legge, propongono le varie escursioni, ma, nonostante il notevole flusso di turisti che portano, mai nessuno ha fatto in modo che anziché creare caos…diventassero una risorsa…
Infine, in considerazione del fatto, che se è vero come è vero che tutti insieme sfruttiamo i 200/220 mila arrivi, il ticket di sbarco a 5 € penalizza tutti. In poche parole, invece, di dare "un oscar" a chi visita le Eolie gli si aumenta la tassa!".
Sin qui quanto emerso nel "dibattito" su Controcorrente, Eolienews mette a disposizione lo spazio per eventuali repliche e/o elencazione di proposte diverse. La mai è s.sarpi@libero.it
Maltempo, Siremar sospende tutte le corse con le isole minori
Siremar comunica che a causa dell’ulteriore peggioramento delle condizioni metereologiche tutti i collegamenti dalla Sicilia verso le isole minori sono stati sospesi.
A Filicudi da un mese non arriva la posta (di Maria Grazia Bonica)
Finalmente abbiamo ottenuto, dopo tante richieste, la riapertura del locale ufficio postale per tre giorni settimanali e un impiegato del luogo che garantisce il servizio egregiamente.
Il problema adesso è un altro. A Filicudi da circa un mese non arriva la posta . Questo vuol dire che le bollette della luce, del telefono e la posta ordinaria , in generale, non arriva.
Arrivano solo le raccomandate.
Sappiamo che il problema è gia stato rappresentato ai dirigenti preposti. Vorremmo capire come mai il servizio non sia stato ancora adeguatamente ripristinato.e dove stazioni la posta destinata a Filicudi.
Grazie per l 'ospitalità.
Cordiali saluti.
Maria Grazia Bonica
Carnevale Eoliano 2017 nel video di Francesca Falconieri
Chiudiamo questa ampia pagina che abbiamo dedicato al Carnevale con questo video realizzato dalla nostra collaboratrice Francesca Falconieri
Gli auguri ai festeggiati di oggi
Maltempo, Siremar: sospese partenze per le Egadi e Milazzo-Eolie. Salta lo scalo di Vulcano, “Isola di Vulcano” si ferma a Milazzo
Comunicato Stampa
Milazzo, 7 marzo 2017
Maltempo, sospese
partenze per le Egadi e Milazzo-Eolie. Salta lo scalo di
Vulcano, “Isola di Vulcano” si ferma a Milazzo
Siremar comunica che le motonave “Vesta” a causa delle
avverse condizioni metereologiche ha sospeso tutte le partenze odierne da
Trapani per le Egadi.
Per gli stessi motivi la “Filippo Lippi” non ha
effettuato la corsa prevista per le 7 sulla tratta Milazzo-Eolie mentre la nave
veloce “Isola di Vulcano” è stata costretta a non approdare a Vulcano
interrompendo dopo l’arrivo a Milazzo tutte le corse previste per le Eolie.
Burrasca in corso e mare agitato anche domani. Previsioni meteomarine Eolie a cura di Giuseppe La Cava
AVVISO DI CONDIZIONI METEO AVVERSE
NELLA MATTINATA DI OGGI SI PREVEDE UNA FORTE BURRASCA FORZA 7-8 DI PONENTE IN ROTAZIONE A MAESTRALE CON RAFFICHE CHE POTRANNO RAGGIUNGERE PUNTE DI 70-80 KM/ORARI ( FORZA 9)
PREVISTE MAREGGIATE NEI VERSANTI ESPOSTI AI FORTI VENTI, CON MOTO ONDOSO MOLTO AGITATO NEL POMERIGGIO CON MAROSI ALTI 4 METRI .
NELLA MATTINATA DI OGGI SI PREVEDE UNA FORTE BURRASCA FORZA 7-8 DI PONENTE IN ROTAZIONE A MAESTRALE CON RAFFICHE CHE POTRANNO RAGGIUNGERE PUNTE DI 70-80 KM/ORARI ( FORZA 9)
PREVISTE MAREGGIATE NEI VERSANTI ESPOSTI AI FORTI VENTI, CON MOTO ONDOSO MOLTO AGITATO NEL POMERIGGIO CON MAROSI ALTI 4 METRI .
ATTENZIONE ALLE CONDIZIONI DEL MARE IN STATO DI GROSSO NEL SETTORE OCCIDENTALE DELL'ARCIPELAGO ( ALTEZZA ONDE 5-5,5 M)
SONO PREVISTI TEMPORALI DI MODERATA INTENSITA', CON LOCALI GRANDINATE
MARE AGITATO ANCHE NELLA GIORNATA DI MERCOLEDI E ROTAZIONE DEI VENTI DA SETTENTRIONE.
ATTENUAZIONE MOTO ONDOSO NELLA GIORNATA DI GIOVEDI
SONO PREVISTI TEMPORALI DI MODERATA INTENSITA', CON LOCALI GRANDINATE
MARE AGITATO ANCHE NELLA GIORNATA DI MERCOLEDI E ROTAZIONE DEI VENTI DA SETTENTRIONE.
ATTENUAZIONE MOTO ONDOSO NELLA GIORNATA DI GIOVEDI
lunedì 6 marzo 2017
Amministrative di Maggio. Verso una corsa a due a Lipari e Santa Marina Salina. Giorgianni/Rizzo e Arabia /Giuffrè. A Malfa "tutto in alto mare"
Le
amministrative di Maggio in Sicilia vedranno coinvolti tre sui quattro Comuni
eoliani. Saranno, infatti, chiamati alle urne i cittadini di Lipari, Santa
Marina Salina e Malfa.
A Lipari, salvo clamorosi colpi di scena, al momento altamente improbabili, a contendere la poltrona di piazza Mazzini all’uscente Marco Giorgianni sarà l’avvocato Francesco Rizzo di Vento Eoliano che – proprio ieri – ha incassato l’adesione alla sua candidatura da parte del neonato Movimento “Identità Eoliana”.
Diversa la situazione per quanto riguarda le liste d’appoggio dove ancora sono da riempire numerose caselle. Tra i 32 aspiranti consiglieri (16 per parte) si preannuncia una consistente presenza di consiglieri comunali uscenti o di “figli d’arte” e "amici del cuore" : complessivamente dovrebbero essere almeno 14.
Con Giorgianni, inoltre, sembra scontato scenderanno in campo anche tutti gli attuali assessori.
Corsa a due anche nel Comune di Santa Marina Salina. In campo l’attuale vice-sindaco e reggente Domenico Arabia e l’architetto Domenico Giuffrè.
Tanti nomi per le liste d’appoggio ma nulla di concreto.
Più incerta la situazione a Malfa dove l’uscente Salvatore Longhitano non potrà più ricandidarsi. I nomi che circolano con più insistenza sono quelli di Clara Rametta, donna da tempo in prima linea nella politica del piccolo Comune, al punto da essere ritenuta il “sindaco-ombra” e di Mario Virgona.
Ma sono solo “spifferi” ancora ben lontani da una eventuale concretizzazione.
Si susseguono, invece, i “no, grazie”.
L’ultimo, in ordine di tempo, per motivi d’incompatibilità professionale, quello del dottor Giancarlo Baldanza. Ovviamente, in alto mare, anche la composizione delle liste
A Lipari, salvo clamorosi colpi di scena, al momento altamente improbabili, a contendere la poltrona di piazza Mazzini all’uscente Marco Giorgianni sarà l’avvocato Francesco Rizzo di Vento Eoliano che – proprio ieri – ha incassato l’adesione alla sua candidatura da parte del neonato Movimento “Identità Eoliana”.
Diversa la situazione per quanto riguarda le liste d’appoggio dove ancora sono da riempire numerose caselle. Tra i 32 aspiranti consiglieri (16 per parte) si preannuncia una consistente presenza di consiglieri comunali uscenti o di “figli d’arte” e "amici del cuore" : complessivamente dovrebbero essere almeno 14.
Con Giorgianni, inoltre, sembra scontato scenderanno in campo anche tutti gli attuali assessori.
Corsa a due anche nel Comune di Santa Marina Salina. In campo l’attuale vice-sindaco e reggente Domenico Arabia e l’architetto Domenico Giuffrè.
Tanti nomi per le liste d’appoggio ma nulla di concreto.
Più incerta la situazione a Malfa dove l’uscente Salvatore Longhitano non potrà più ricandidarsi. I nomi che circolano con più insistenza sono quelli di Clara Rametta, donna da tempo in prima linea nella politica del piccolo Comune, al punto da essere ritenuta il “sindaco-ombra” e di Mario Virgona.
Ma sono solo “spifferi” ancora ben lontani da una eventuale concretizzazione.
Si susseguono, invece, i “no, grazie”.
L’ultimo, in ordine di tempo, per motivi d’incompatibilità professionale, quello del dottor Giancarlo Baldanza. Ovviamente, in alto mare, anche la composizione delle liste
Basket Eolie..weekend con tris di vittorie
Weekend favorevole, quello appena concluso, per le formazioni giovanili della Basket Eolie, concludendosi infatti con un bilancio di tre vittorie su altrettanti incontri. Venerdì 3 marzo u.s. è stata la formazione Under 16 maschile a violare il campo della Cestistica Torrenovese conquistando una meritata vittoria in trasferta per 54-41, dimostrando maturità nella gestione del punteggio e delle situazioni di gioco, impedendo di fatto il ritorno in gara della squadra di casa. Nelle partite previste domenica 5 al PalaBiviano invece si segnala la vittoria a tavolino per la cat. Esordienti a causa della rinunzia alla gara degli avversari, tra l’altro già sconfitti nella gara di andata, e vittoria, con uno scarto di +60, sempre dell’Under 16 maschile contro i messinesi del Basket School. Partita nel corso della quale hanno avuto la possibilità di esordire ed anche segnare alcuni atleti annata 2003, segno dell’attenzione posta dalla società per lo sviluppo dei programmi per gli anni a venire.
Nel prossimo futuro in programma per l’U16 l’8 marzo gara in casa contro il Peppino Cocuzza, ed a seguire l’11 ed il 13 marzo due trasferte insidiose, rispettivamente contro l’Orlandina e Sport è Cultura Patti. Per gli esordienti invece appuntamento il 12 marzo a Torrenova per la disputa di ben due incontri, Torrenova ed a seguire Orlandina. Insomma ancora un fine settimana ricco di impegni, nell’attesa inoltre che partano i campionati 3vs3 cat. U15 e cat. U17 maschili e femminili ai quali la società Eoliana parteciperà con ben quattro squadre, nonché i Trofei Minibasket dedicati alle cat. Scoiattoli ed Aquilotti.
Buon basket a tutti…
Nel prossimo futuro in programma per l’U16 l’8 marzo gara in casa contro il Peppino Cocuzza, ed a seguire l’11 ed il 13 marzo due trasferte insidiose, rispettivamente contro l’Orlandina e Sport è Cultura Patti. Per gli esordienti invece appuntamento il 12 marzo a Torrenova per la disputa di ben due incontri, Torrenova ed a seguire Orlandina. Insomma ancora un fine settimana ricco di impegni, nell’attesa inoltre che partano i campionati 3vs3 cat. U15 e cat. U17 maschili e femminili ai quali la società Eoliana parteciperà con ben quattro squadre, nonché i Trofei Minibasket dedicati alle cat. Scoiattoli ed Aquilotti.
Buon basket a tutti…
Nella foto: Il settore giovanile Under16 maschile e femminile
In cammino verso la Pasqua (di Padre Antonino Costa) Riflessione del 6 Marzo (II° parte)
a) Vangelo secondo Matteo:
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria.
Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: "Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi".
Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?".
E il re risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me".
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: "Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato".
Anch'essi allora risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?". Allora egli risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l'avete fatto a me". E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».
b) Meditazione:
C'è un momento finale dinanzi al quale il Signore anticipatamente ci pone, che da soli non avremmo potuto mai prevedere o immaginare. Ci trasferisce in un'altra dimensione, quando il Figlio dell'uomo, Cristo Signore, ci si porrà dinanzi come giusto giudice di tutte le genti. Egli vuole anzitutto raccogliere i frutti della redenzione e dare il meritato premio a coloro che gli sono rimasti fedeli, chiama infatti i suoi «Benedetti dal Padre». C'è una inevitabile selezione tra capri e pecore; l'individuazione avviene in base ad un esame sull'amore che abbiamo espresso nei confronti di Cristo o sul rifiuto della sua persona. È interessante costatare come la persona del Cristo s'identifichi con le estreme debolezze degli uomini: tutti noi sin da bambini siamo stati educati alla fede orientata verso l'eucaristia. Sin dalla prima comunione abbiamo fermamente creduto che Gesù si nasconda in un ostia consacrata, la via che egli stesso ha scelto per donarsi totalmente a noi. Non altrettanto è avvenuto nei confronti del Cristo nascosto nell'affamato, nell'assetato, nel forestiero, nell'ignudo, nel malato e nel carcerato. Eppure proprio su questa fede e su questo amore saremmo giudicati e per questo saremo premiati e introdotti nel regno di Dio o cacciati via nel regno dell'odio e della morte. Vuole insegnarci il Signore Gesù sin da ora, che esiste un indissolubile legame tra l'eucaristia sacramentale e quella legata alle estreme povertà degli uomini: li unisce l'elemento essenziale del sacramento che è l'amore legato ai segni: la candida ostia e le miserie umane. Dobbiamo guardare con pari intensità di fede le due eucaristie. Non ci è consentito ricevere il Cristo come cibo e bevanda di salvezza e poi non dare amore concreto allo stesso Cristo nascosto nel povero che incontriamo sulle nostre strade. È lui il povero, l'assetato, il forestiero, il nudo, il malato, il carcerato: «Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi». È quindi un dovere consequenziale per noi credenti, inondati gratuitamente dall'amore da Cristo, ridargli amore e gratitudine in coloro nei quali Egli s'identifica, solo così adempiremo il comandamento nuovo, che ci orienta a Dio e al nostro prossimo.
c) Preghiera:
Signore, io non ho seguito la via dei giusti e dei patriarchi, non sono stato innalzato nella luce con Enoc, non sono salito con Noè nell'arca della salvezza. Ho seguito invece l'omicida Lamec e il fratricida Caino, li ho imitati nella durezza del cuore, perché non ho osservato quanto piace al Signore. Non sono riuscito a distinguere il volto del Figlio dell'uomo nel carcerato a cui nessuno fa visita, non ho considerato i più piccoli degli uomini come il vero tesoro della Chiesa. Non ho diviso i miei averi con colui che ha un misero salario; mi sono dunque allontanato da te pur continuando a cercarti, Cristo nostra salvezza
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria.
Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: "Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi".
Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?".
E il re risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me".
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: "Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato".
Anch'essi allora risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?". Allora egli risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l'avete fatto a me". E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».
b) Meditazione:
C'è un momento finale dinanzi al quale il Signore anticipatamente ci pone, che da soli non avremmo potuto mai prevedere o immaginare. Ci trasferisce in un'altra dimensione, quando il Figlio dell'uomo, Cristo Signore, ci si porrà dinanzi come giusto giudice di tutte le genti. Egli vuole anzitutto raccogliere i frutti della redenzione e dare il meritato premio a coloro che gli sono rimasti fedeli, chiama infatti i suoi «Benedetti dal Padre». C'è una inevitabile selezione tra capri e pecore; l'individuazione avviene in base ad un esame sull'amore che abbiamo espresso nei confronti di Cristo o sul rifiuto della sua persona. È interessante costatare come la persona del Cristo s'identifichi con le estreme debolezze degli uomini: tutti noi sin da bambini siamo stati educati alla fede orientata verso l'eucaristia. Sin dalla prima comunione abbiamo fermamente creduto che Gesù si nasconda in un ostia consacrata, la via che egli stesso ha scelto per donarsi totalmente a noi. Non altrettanto è avvenuto nei confronti del Cristo nascosto nell'affamato, nell'assetato, nel forestiero, nell'ignudo, nel malato e nel carcerato. Eppure proprio su questa fede e su questo amore saremmo giudicati e per questo saremo premiati e introdotti nel regno di Dio o cacciati via nel regno dell'odio e della morte. Vuole insegnarci il Signore Gesù sin da ora, che esiste un indissolubile legame tra l'eucaristia sacramentale e quella legata alle estreme povertà degli uomini: li unisce l'elemento essenziale del sacramento che è l'amore legato ai segni: la candida ostia e le miserie umane. Dobbiamo guardare con pari intensità di fede le due eucaristie. Non ci è consentito ricevere il Cristo come cibo e bevanda di salvezza e poi non dare amore concreto allo stesso Cristo nascosto nel povero che incontriamo sulle nostre strade. È lui il povero, l'assetato, il forestiero, il nudo, il malato, il carcerato: «Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi». È quindi un dovere consequenziale per noi credenti, inondati gratuitamente dall'amore da Cristo, ridargli amore e gratitudine in coloro nei quali Egli s'identifica, solo così adempiremo il comandamento nuovo, che ci orienta a Dio e al nostro prossimo.
c) Preghiera:
Signore, io non ho seguito la via dei giusti e dei patriarchi, non sono stato innalzato nella luce con Enoc, non sono salito con Noè nell'arca della salvezza. Ho seguito invece l'omicida Lamec e il fratricida Caino, li ho imitati nella durezza del cuore, perché non ho osservato quanto piace al Signore. Non sono riuscito a distinguere il volto del Figlio dell'uomo nel carcerato a cui nessuno fa visita, non ho considerato i più piccoli degli uomini come il vero tesoro della Chiesa. Non ho diviso i miei averi con colui che ha un misero salario; mi sono dunque allontanato da te pur continuando a cercarti, Cristo nostra salvezza
Megaparcheggio. Come da noi anticipato, la Giunta Giorgianni ci riprova e noi vi rispieghiamo perchè è follia
Come da noi scritto nei giorni scorsi, riprendendo una dichiarazione del vice - sindaco Gaetano Orto a Controcorrente eoliana, la giunta Giorgianni riprova ad affidare a privati il megaparcheggio.
Con la delibera di giunta 27 del 3 Marzo è stata abbassata la "pretesa" dai 132.000,00 euro ai 105.760,00 annuali (- 20%).
RIPORTIAMO A SEGUIRE l'ARTICOLO PUBBLICATO NEI GIORNI SCORSI RIBADENDO CHE "SOLO UN FOLLE PUO' ACCETTARE DI GESTIRE LA STRUTTURA NELLE CONDIZIONI ATTUALI (richiesta economica del comune, piano del traffico e della viabilità inesistente, spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, stipendi, luce, acqua, rifiuti).
Ma siccome sono abituato a parlare con i fatti(cifre in questo caso) vi spiego perchè solo un folle potrebbe avventurarsi.
Partiamo dalla somma che il Comune intende ottenere annualmente con la locazione (abbiamo calcolato il 20% in meno rispetto al bando precedente e lo abbiamo diviso per 12) ovvero: Euro 8.813,33 mensili
- Stipendi e contributi per almeno 4 dipendenti : Euro 7.500 mensili circa
- Energia elettrica : Euro 1.500 circa mensili
Totale spese mensili: 17.813,33 circa
Per coprire solo queste spese il gestore dovrebbe incassare una media di 593,777 euro al giorno. Pura follia (in un parcheggio dove posso dire, con cognizione di causa, in alcuni giorni invernali se si incassavano due euro era un traguardo)...e non è finita!!!!
A queste spese bisogna aggiungere quelle di manutenzione ordinaria, Tredicesima ai dipendenti, Tassa rifiuti (alquanto pesante considerando le dimensioni della struttura) e acqua.
Ed ancora la cifra per interventi ordinari e straordinari sulla struttura che i tecnici comunali hanno quantificato in 154.400,00 euro.
Vero è che il Comune ha previsto il suo rimborso, ma lo farà in sei anni, mentre chi gestisce dovrà anticiparli in un "colpo solo".
Ah...dimenticavo...altre spese se nel nuovo bando sarà previsto, come nel precedente, l'adeguamento del canone di locazione alla variazione dell'indice ISTAT.
Sin qui le cifre...adesso scatta la ricerca di un "Buon samaritano" o di un folle/banda di folli...
Con la delibera di giunta 27 del 3 Marzo è stata abbassata la "pretesa" dai 132.000,00 euro ai 105.760,00 annuali (- 20%).
RIPORTIAMO A SEGUIRE l'ARTICOLO PUBBLICATO NEI GIORNI SCORSI RIBADENDO CHE "SOLO UN FOLLE PUO' ACCETTARE DI GESTIRE LA STRUTTURA NELLE CONDIZIONI ATTUALI (richiesta economica del comune, piano del traffico e della viabilità inesistente, spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, stipendi, luce, acqua, rifiuti).
Ma siccome sono abituato a parlare con i fatti(cifre in questo caso) vi spiego perchè solo un folle potrebbe avventurarsi.
Partiamo dalla somma che il Comune intende ottenere annualmente con la locazione (abbiamo calcolato il 20% in meno rispetto al bando precedente e lo abbiamo diviso per 12) ovvero: Euro 8.813,33 mensili
- Stipendi e contributi per almeno 4 dipendenti : Euro 7.500 mensili circa
- Energia elettrica : Euro 1.500 circa mensili
Totale spese mensili: 17.813,33 circa
Per coprire solo queste spese il gestore dovrebbe incassare una media di 593,777 euro al giorno. Pura follia (in un parcheggio dove posso dire, con cognizione di causa, in alcuni giorni invernali se si incassavano due euro era un traguardo)...e non è finita!!!!
A queste spese bisogna aggiungere quelle di manutenzione ordinaria, Tredicesima ai dipendenti, Tassa rifiuti (alquanto pesante considerando le dimensioni della struttura) e acqua.
Ed ancora la cifra per interventi ordinari e straordinari sulla struttura che i tecnici comunali hanno quantificato in 154.400,00 euro.
Vero è che il Comune ha previsto il suo rimborso, ma lo farà in sei anni, mentre chi gestisce dovrà anticiparli in un "colpo solo".
Ah...dimenticavo...altre spese se nel nuovo bando sarà previsto, come nel precedente, l'adeguamento del canone di locazione alla variazione dell'indice ISTAT.
Sin qui le cifre...adesso scatta la ricerca di un "Buon samaritano" o di un folle/banda di folli...
E' venuta alla luce Giorgia Grasso, primogenita di Antonio e di Genny Martelli
Cercasi ragioniera/e per lavoro in ufficio.
Richiesta buona conoscenza di dispositivi informatici e del pacchetto office, automunita/o
Inviare curriculum a caseolie@gmail.com
Richiesta buona conoscenza di dispositivi informatici e del pacchetto office, automunita/o
Inviare curriculum a caseolie@gmail.com
L'otto marzo...un momento in memoria di Giuseppina. L'iniziativa dell'assessore Centurrino
COMUNE DI LIPARI
Assessorato ai Servizi Sociali
COMUNICATO
In occasione della Giornata Internazionale della Donna, l'Amministrazione Comunale desidera dedicare un momento di raccoglimento e confronto in memoria di Giuseppina Mandile, che è stata per lunghi anni presenza costante ed integrante della comunità liparese.
La cittadinanza è invitata alla semplice cerimonia che si terrà in Via Madre Florenzia Profilio – accanto al Monumento di Padre Pio – mercoledì 8 marzo 2017 alle ore 12,00.
Dalla Residenza Municipale, 6 marzo 2017
L'Assessore
( Fabiola Centurrino)
Assessorato ai Servizi Sociali
COMUNICATO
In occasione della Giornata Internazionale della Donna, l'Amministrazione Comunale desidera dedicare un momento di raccoglimento e confronto in memoria di Giuseppina Mandile, che è stata per lunghi anni presenza costante ed integrante della comunità liparese.
La cittadinanza è invitata alla semplice cerimonia che si terrà in Via Madre Florenzia Profilio – accanto al Monumento di Padre Pio – mercoledì 8 marzo 2017 alle ore 12,00.
Dalla Residenza Municipale, 6 marzo 2017
L'Assessore
( Fabiola Centurrino)
Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo nel Comune di Lipari. Interrogazione dei consiglieri comunali di Vento Eoliano
Al
Sindaco del Comune di Lipari
Rag.
Marco Giorgianni
OGGETTO: Interrogazione consiliare
sull’ Adozione del Piano Utilizzo
Demanio Marittimo del Comune di Lipari
Considerato
che nel
giugno scorso, ai fini dell’adozione del Piano di Utilizzo Demanio Marittimo, è
stato richiesto l’intervento sostitutivo da parte dell’Assessorato Regionale
del Territorio ed Ambiente ma ad oggi nessuna nuova informazione è pervenuta
rispetto a tale strumento, con la presente si chiede di riferire nel dettaglio
:
Se è stato designato il Commissario ad acta e in tal caso si chiede di riferirne il nominativo;
A che punto è l’iter di approvazione dello strumento e quali saranno gli step successivi;
Se a fronte delle osservazioni dei cittadini avanzate agli Uffici Comunali, sono state apportate modifiche agli elaborati presentati al Consiglio, e se si, quali;
Se i preposti Enti hanno previsto ulteriori modifiche in corso di approvazione;
Chi è il responsabile tecnico del procedimento incaricato dall’Amministrazione;
Certi di una celere risposta porgiamo
A che punto è l’iter di approvazione dello strumento e quali saranno gli step successivi;
Se a fronte delle osservazioni dei cittadini avanzate agli Uffici Comunali, sono state apportate modifiche agli elaborati presentati al Consiglio, e se si, quali;
Se i preposti Enti hanno previsto ulteriori modifiche in corso di approvazione;
Chi è il responsabile tecnico del procedimento incaricato dall’Amministrazione;
Certi di una celere risposta porgiamo
Cordiali saluti
Dott.ssa Annarita Gugliotta e Rag. Gianluca Giuffrè (Cons. Com. Vento Eoliano)
8 Marzo. Ingresso gratuito per le donne al "Bernabò Brea"
COMUNICATO STAMPA
Si comunica che l'Assessore Regionale dei Beni Culturali e dell'I.S., condividendo l'iniziativa del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ha disposto, per la giornata di mercoledì 8 marzo, l'ingresso gratuito delle donne ai luoghi di cultura regionali.
Per la "Giornata Internazionale delle Donne", pertanto, anche il Museo Archeologico "L. Bernabò Brea" di Lipari potrà essere visitato gratuitamente.
IL DIRETTORE
Dott.ssa Maria Amalia Mastelloni
Si comunica che l'Assessore Regionale dei Beni Culturali e dell'I.S., condividendo l'iniziativa del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ha disposto, per la giornata di mercoledì 8 marzo, l'ingresso gratuito delle donne ai luoghi di cultura regionali.
Per la "Giornata Internazionale delle Donne", pertanto, anche il Museo Archeologico "L. Bernabò Brea" di Lipari potrà essere visitato gratuitamente.
IL DIRETTORE
Dott.ssa Maria Amalia Mastelloni
Lavori a bordo della “Laurana”, sospesa partenza Milazzo-Eolie-Napoli. "Isola di Vulcano" salta scalo di Santa Marina Salina
Comunicato Stampa
Milazzo, 6 marzo 2017
Lavori a bordo della “Laurana”, sospesa partenza Milazzo-Eolie-Napoli
Siremar comunica che a causa del protrarsi dei lavori di manutenzione a bordo della motonave “Laurana” la corsa prevista per le 13,50 sulla tratta Milazzo-Eolie-Napoli è stata sospesa.
Forte vento, salta lo scalo di S. Marina di Salina
Siremar comunica che a causa del forte vento la nave veloce “Isola di Vulcano” in servizio sulla tratta Eolie-Milazzo è stata costretta a non approdare a S.Marina di Salina.
Ripartirà da Rinella verso Milazzo alle 14,40
Milazzo, 6 marzo 2017
Lavori a bordo della “Laurana”, sospesa partenza Milazzo-Eolie-Napoli
Siremar comunica che a causa del protrarsi dei lavori di manutenzione a bordo della motonave “Laurana” la corsa prevista per le 13,50 sulla tratta Milazzo-Eolie-Napoli è stata sospesa.
Forte vento, salta lo scalo di S. Marina di Salina
Siremar comunica che a causa del forte vento la nave veloce “Isola di Vulcano” in servizio sulla tratta Eolie-Milazzo è stata costretta a non approdare a S.Marina di Salina.
Ripartirà da Rinella verso Milazzo alle 14,40
Pallavolo. Campionato PGS. Club Meligunis "schiaccia tutti". Sette vittorie su sette
(di Samanta Lo Schiavo) Settima partita giocata,settima vittoria consecutiva per i ragazzi del Club Meligunis che si trovano in vetta alla classifica del campionato Pgs Libera Misto.
Vincendo ieri a Messina contro la squadra San Giovanni Paolo per 3 set a 0 conquistano altri tre punti, arrivando così al punteggio pieno di 21.
La Sinistra Eoliana sostiene lo sciopero generale delle donne l'8 Marzo
LottoMarzo: sciopero globale delle donne!
La Sinistra Eoliana sostiene lo sciopero generale delle donne dell’8 Marzo promosso dal movimento “Non una di meno” e indetto dai sindacati Flc Cgil, Usi, Slai Cobas, Cobas, Confederazione dei Comitati di Base, Usb, Sial Cobas, Usi-Ait, Usb e Sgb. Uno sciopero internazionale, indetto in 40 paesi del Mondo. Uno sciopero per non rassegnarsi ad una “festa” innocua. Per non fermarsi a mimosa e cioccolatini. Uno sciopero per ricordare e ricordarci che la “questione femminile” non è ancora chiusa. Per ricordarci che l’8 Marzo è innanzitutto una giornata di lotta.
SCIOPERIAMO PERCHÈ
Contro il femminicidio e la violenza di genere. Per quanto in arretramento, è ancora troppo radicata l’idea maschilista secondo cui, in certe circostanze, la violenza sulle donne sia giustificabile. La violenza va respinta in ogni caso, sia essa verbale, fisica o psicologica, e vanno rafforzati e difesi i centri anti-violenza. Per l’aborto libero sicuro e gratuito, per l’abolizione dell’obiezione di coscienza e la liberalizzazione della Ru486.
In Italia il 70% dei ginecologi è obiettore di coscienza, l’80% in Sicilia. Questo costituisce un limite oggettivo, in termini di costi e disagi, al perseguimento del diritto duramente conquistato e garantito dalla legge. Contro le disparità di salario e di ruolo tra uomini e donne nei luoghi di lavoro. A parità di mansione e di titolo di studio lo stipendio di una donna è del 10% inferiore rispetto a quello di un uomo, e la maggior parte delle donne è ancora esclusa dai vertici della vita sociale, economica e politica. Mentre la cura dei figli e della casa poggia ancora prevalentemente sulle spalle del genere femminile, la carenza di asili nido pubblici rende difficile conciliare lavoro e famiglia, e spesso la maternità costituisce motivo di licenziamento o di ostacolo alla carriera.
TUTTE E TUTTI POSSONO SCIOPERARE
Lo sciopero ha copertura sindacale, quindi tutte le lavoratrici e i lavoratori, qualunque sia la propria categoria di appartenenza, in tutta Italia, possono scioperare, senza necessità di dare alcun preavviso. Per maggiori informazioni è possibile leggere qui: https://nonunadimeno.wordpress.com/2017/03/02/attenzione-le-lavoratrici-di-tutte-le-categorie-l8-marzo-possono-scioperare/.
COME SCIOPERARE
Se sei lavoratice dipendente puoi astenerti da lavoro senza alcuna comunicazione. Se non lavori o sei casalinga, astieniti dalle attività domestiche, da consumo, dagli acquisti. Se sei precaria e non ti è garantito il diritto di scioperare, puoi chiedere un permesso (per esempio per andare a donare il sangue) e astenerti dal lavorare. Inoltre, per rendere visibile lo sciopero, durante tutta la giornata vestiti di nero e fucsia; sciopera dai lavori di cura, dal lavoro domestico, da tutte quelle attività che quotidianamente ti senti costretta a fare in quanto donna.
Se le nostre vite non valgono, noi scioperiamo!
#NonUnaDiMeno
#LottoMarzo
nonunadimeno.wordpress.com
facebook.com/nonunadimeno
La Sinistra Eoliana sostiene lo sciopero generale delle donne dell’8 Marzo promosso dal movimento “Non una di meno” e indetto dai sindacati Flc Cgil, Usi, Slai Cobas, Cobas, Confederazione dei Comitati di Base, Usb, Sial Cobas, Usi-Ait, Usb e Sgb. Uno sciopero internazionale, indetto in 40 paesi del Mondo. Uno sciopero per non rassegnarsi ad una “festa” innocua. Per non fermarsi a mimosa e cioccolatini. Uno sciopero per ricordare e ricordarci che la “questione femminile” non è ancora chiusa. Per ricordarci che l’8 Marzo è innanzitutto una giornata di lotta.
SCIOPERIAMO PERCHÈ
Contro il femminicidio e la violenza di genere. Per quanto in arretramento, è ancora troppo radicata l’idea maschilista secondo cui, in certe circostanze, la violenza sulle donne sia giustificabile. La violenza va respinta in ogni caso, sia essa verbale, fisica o psicologica, e vanno rafforzati e difesi i centri anti-violenza. Per l’aborto libero sicuro e gratuito, per l’abolizione dell’obiezione di coscienza e la liberalizzazione della Ru486.
In Italia il 70% dei ginecologi è obiettore di coscienza, l’80% in Sicilia. Questo costituisce un limite oggettivo, in termini di costi e disagi, al perseguimento del diritto duramente conquistato e garantito dalla legge. Contro le disparità di salario e di ruolo tra uomini e donne nei luoghi di lavoro. A parità di mansione e di titolo di studio lo stipendio di una donna è del 10% inferiore rispetto a quello di un uomo, e la maggior parte delle donne è ancora esclusa dai vertici della vita sociale, economica e politica. Mentre la cura dei figli e della casa poggia ancora prevalentemente sulle spalle del genere femminile, la carenza di asili nido pubblici rende difficile conciliare lavoro e famiglia, e spesso la maternità costituisce motivo di licenziamento o di ostacolo alla carriera.
TUTTE E TUTTI POSSONO SCIOPERARE
Lo sciopero ha copertura sindacale, quindi tutte le lavoratrici e i lavoratori, qualunque sia la propria categoria di appartenenza, in tutta Italia, possono scioperare, senza necessità di dare alcun preavviso. Per maggiori informazioni è possibile leggere qui: https://nonunadimeno.wordpress.com/2017/03/02/attenzione-le-lavoratrici-di-tutte-le-categorie-l8-marzo-possono-scioperare/.
COME SCIOPERARE
Se sei lavoratice dipendente puoi astenerti da lavoro senza alcuna comunicazione. Se non lavori o sei casalinga, astieniti dalle attività domestiche, da consumo, dagli acquisti. Se sei precaria e non ti è garantito il diritto di scioperare, puoi chiedere un permesso (per esempio per andare a donare il sangue) e astenerti dal lavorare. Inoltre, per rendere visibile lo sciopero, durante tutta la giornata vestiti di nero e fucsia; sciopera dai lavori di cura, dal lavoro domestico, da tutte quelle attività che quotidianamente ti senti costretta a fare in quanto donna.
Se le nostre vite non valgono, noi scioperiamo!
#NonUnaDiMeno
#LottoMarzo
nonunadimeno.wordpress.com
facebook.com/nonunadimeno
In cammino verso la Pasqua (a cura di Padre Antonino Costa). Riflessione del 6 Marzo (PRIMA PARTE)
Ti sento così vicino, quest’oggi, Gesù, perché ti vedo proprio come me nei deserti della vita, confrontato con la tentazione.
Hai fame, Gesù, quella fame che dal profondo agita le mie viscere: fame di pane, certo, ma anche di consolazione, di sostegno, di simpatia, di benevolenza, di accoglienza, di amore.
Il tentatore è lì, pronto a suggerirci di risolverla magicamente questa fame, ma non ci sono scorciatoie
se si vuol essere fedeli al progetto del Padre tuo.
Hai bisogno di sentire il Padre accanto a te, in ogni frangente della tua esistenza, soprattutto quando sarà messa a dura prova dall’ostilità, dalla cattiveria, dall’odio.
E’ quello che domando anch’ io quando attraverso le regioni desolate della malattia, del fallimento, della morte.
Il tentatore è lì, pronto a spingerci verso il dubbio, verso la richiesta di gesti spettacolari, di prove eccezionali, ma c’è una sola strada, quella della fiducia, l’abbandono dei figli tra le braccia del Padre.
Avverti anche tu il miraggio della potenza, della ricchezza, della gloria.
Non sono queste da sempre il sigillo di Dio?
E invece sarà attraverso il sentiero dell’Amore, disarmato e disarmante, che il Padre darà compimento alla salvezza.
Hai fame, Gesù, quella fame che dal profondo agita le mie viscere: fame di pane, certo, ma anche di consolazione, di sostegno, di simpatia, di benevolenza, di accoglienza, di amore.
Il tentatore è lì, pronto a suggerirci di risolverla magicamente questa fame, ma non ci sono scorciatoie
se si vuol essere fedeli al progetto del Padre tuo.
Hai bisogno di sentire il Padre accanto a te, in ogni frangente della tua esistenza, soprattutto quando sarà messa a dura prova dall’ostilità, dalla cattiveria, dall’odio.
E’ quello che domando anch’ io quando attraverso le regioni desolate della malattia, del fallimento, della morte.
Il tentatore è lì, pronto a spingerci verso il dubbio, verso la richiesta di gesti spettacolari, di prove eccezionali, ma c’è una sola strada, quella della fiducia, l’abbandono dei figli tra le braccia del Padre.
Avverti anche tu il miraggio della potenza, della ricchezza, della gloria.
Non sono queste da sempre il sigillo di Dio?
E invece sarà attraverso il sentiero dell’Amore, disarmato e disarmante, che il Padre darà compimento alla salvezza.
Scarpe rosse sul ponticello di Marina Corta. Tantissime scarpe da donna per ricordare le vittime di femminicidio.
Lipari,
8 marzo 2017
Scarpe rosse sul ponticello di
Marina Corta. Tantissime scarpe da donna per ricordare le vittime di
femminicidio.
Le
socie della sezione F.I.D.A.P.A. (FEDERAZIONE ITALIANA DONNE ARTI PROFESSIONI
AFFARI) delle Isole Eolie collocheranno, mercoledì 8 marzo dalle ore 15.00 alle ore 19.00, sul ponte sito tra la Salita di San Giuseppe e la Piazza di Marina Corta a Lipari, decine di scarpe rosse per ricordare le donne
morte assassinate
per mano del marito, del fidanzato o di un ex compagno e le loro terribili storie
di violenza; per rappresentare in un allestimento collettivo la
marcia delle donne invisibili, cancellate dalla violenza.
La collocazione delle scarpe rosse nelle piazze, nelle strade e nei luoghi di interesse storico e culturale è, come noto, una iniziativa sostenuta dalle associazioni e dai movimenti femminili, nella ricorrenza della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il 25 novembre. La Presidente Nunziatina D’Alia dichiara: “Vogliamo vivere questa giornata dedicata alla donna evidenziando ogni atto di violenza fondata sul genere e ricordando tutte le vittime di femminicidio. Lo faremo attraverso la collocazione di decine di scarpe rosse, in uno dei luoghi più belli della nostra isola, per denunciare un crimine odioso ed assolutamente inaccettabile.”
Negli ultimi dieci anni, in Italia le donne uccise da padri, fratelli, mariti, fidanzati, ex conviventi ed ex fidanzati sono state 1.740 (128 donne uccise nel 2015; 152 donne uccise nel 2014; 179 donne uccise nel 2013; 157 donne uccise nel 2012; 137 donne uccise nel 2011; 127 donne uccise nel 2010). Sempre secondo i dati Istat di giugno 2015, 6 milioni 788 mila donne, nel nostro paese, hanno subito nel corso della propria vita una violenza fisica o sessuale. E se negli ultimi 5 anni sono leggermente diminuite le violenze fisiche o sessuali, è invece aumenta la percentuale dei figli che vi assistono. La Presidente della sezione aggiunge: “Intendiamo avviare e sostenere anche sul nostro territorio un percorso strutturato di iniziative di sensibilizzazione contro la violenza alle donne che coinvolga le Istituzioni locali, e in particolar modo la scuola. E’ necessario, infatti, rafforzare l’educazione dei giovani al rispetto e alla libertà dell’altro. E’ nostro dovere sostenere quanti svolgono con impegno e fatica questo importante compito. Riproporremo questa iniziativa nella ricorrenza della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, così come avviene, già da anni, in centinaia di piazze italiane. Come detto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: La violenza sulle donne è una ferita inaccettabile per l’intera società, una piaga ancora aperta in Italia e nel mondo.”
All’iniziativa promossa dalla sezione F.I.D.A.P.A. delle Isole Eolie chiunque potrà intervenire dando un personale contributo. Le socie della locale sezione invitano i cittadini a partecipare all’allestimento collettivo portando scarpe inutilizzate rosse, o di qualsiasi colore che verranno tinte direttamente in piazza Marina Corta. “Abbiamo tutti il dovere - conclude la presidente Nunziatina D’Alia - di partecipare attivamente alla costruzione di una società più civile in cui si consolidi la parità fra i generi e sia cancellata ogni forma di violenza.”
Gli auguri di Eolienews ai festeggiati di oggi
Buon Compleanno a Fabrizio Famularo, Samuele Amendola, Deborah Galletta, Agata Sapuppo, Melissa Cappadona, Lucia Costanzo, Ferdinando Motta, Rosa Biviano, Salvatore Furnari, Luca Furnari , Zsuzsana Kerekes, Catia Cacace, Silvia Lodi, Schon Tedros, Mihaela Butnaru, Diego Bianchi e Joseph R. Bonica
Cattedrale. Cresime e riconoscimento per Castrogiovanni e Lo Rizio
Alla fine Mons. Sardella ha ringraziato Domenico Castrogiovanni e Giuseppe Lo Rizio per i 30 anni di permanenza nel consiglio per gli affari Economici donando loro una targa ricordo. Sono stati presentati coloro che ne prenderanno il posto Nino Lo Rizio e Roberto Restuccia.
Oggi 6 Marzo alle 17,15 la Processione.
domenica 5 marzo 2017
"Battesimo" per Identità Eoliana. Presenti in 200
Presentato stamane in un hotel di Lipari il Movimento "Identità Eoliana".
Al "battesimo", che è coinciso con tutta una serie di interventi che hanno spaziato dai giovani, alla sanità, alla portualità, hanno presenziato circa 200 persone.
Tra gli interventi che ci sono piaciuti di più, senza nulla togliere agli altri, quelli di Giancarlo Baldanza, Salvatore De Gregorio e Vittorio Megna
Nel corso dell'incontro è stato ufficializzato l'appoggio a Ciccio Rizzo, nelle prossime amministrative di Lipari.
Lo stesso Rizzo è intervenuto.
Al "battesimo", che è coinciso con tutta una serie di interventi che hanno spaziato dai giovani, alla sanità, alla portualità, hanno presenziato circa 200 persone.
Tra gli interventi che ci sono piaciuti di più, senza nulla togliere agli altri, quelli di Giancarlo Baldanza, Salvatore De Gregorio e Vittorio Megna
Nel corso dell'incontro è stato ufficializzato l'appoggio a Ciccio Rizzo, nelle prossime amministrative di Lipari.
Lo stesso Rizzo è intervenuto.
Iscriviti a:
Post (Atom)