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martedì 22 ottobre 2024

Anticipo consiglio per "Approvazione conto consuntivo 2023". Presidente Russo convoca riunione capi gruppo e Gullo torna alla carica


Sul gruppo Rinascita Eoliana, nel frattempo, il sindaco Gullo replica all'opposizione:  
“Mentre, con grande umiltà e sincero interesse – degno dei più diligenti scolari – i Consiglieri di Rinascita Eoliana prendono appunti e studiano la lezione di economia e finanza dei “docenti di opposizione”, una banalissima ricerca all’Albo Pretorio del Comune di Lipari racconta la discutibile gestione finanziaria del comune da parte dei precedenti amministratori e, quindi, anche di quelli che ora vogliono auto attribuirsi meriti.

Limitiamoci a quanto riguarda l’Amministrazione Gullo evidenziando quanto segue:

– Rendiconto di gestione anno 2020 : Approvato dal Consiglio Comunale il 6/9/2022 con 12 voti favorevoli (10 della maggioranza + 2 dell’opposizione).

E, in effetti, questo Rendiconto è proprio quello che i Consiglieri (3 dei quali erano assenti) oggi dicono che era già pronto all’insediamento dell’Amministrazione Gullo. Vale però la pena riportare alcuni passaggi del verbale di quella seduta:

“ Il dr Calabrese espone i contenuti della proposta e sottolinea la condizione deficitaria strutturale nella quale versa il Comune di Lipari in base alla tabella di riscontro 2020 …

Sottolinea che tale condizione discende soprattutto dalla scarsa esigibilità e della mancata riscossione dei tributi (in particolare TARI e tariffa idrica) oltre che alla elevata presenza di debiti fuori bilancio.”, mentre il  componente del Collegio dei revisori dei Conti, dr Panepinto, sottolinea a propria volta “ … la necessità di invertire con immediatezza la tendenza anche perché, a proprio giudizio, il Comune può rischiare il dissesto finanziario.”

Insomma, per dirla in parole povere, l’Amministrazione entrante si è ritrovata con le “pive nel sacco”,  cioè una situazione “Deficitarie Strutturale” foriera di pre-dissesto finanziario.

Appare superfluo sottolineare che nel 2022 si approvava il Rendiconto di gestione del 2020, e che questa era la difficile condizione di partenza che la nuova Amministrazione ha affrontato con coraggio, determinazione ed efficacia, tanto da garantire i servizi essenziali per sei mesi senza poter fare impegni di spesa, sopperendo con L’impegno e la generosità di tanti volontari e di tanti esemplari cittadini .

Rendiconto di gestione anno 2021 : Approvato dal Consiglio Comunale il 10/12/2022 con 10 voti (Tutti della maggioranza ).

Interessante, anche in questo caso, il verbale di quella seduta: il consigliere Sabatini propone di rinviare la discussione e, presenti 14, tutti i 4 dell’opposizione votano questa proposta che viene respinta. Al momento della votazione sul rendiconto, i 4 escono dall’aula.

E questo (insieme al successivo) è il rendiconto che i docenti consiglieri dicono di avere in qualche modo “permesso” all’Amministrazione Gullo di approvare. L’aiuto, come si evince dal loro comportamento, è consistito nell’abbandonare l’aula omettendo di onorare i propri doveri di consiglieri votando un consuntivo dell’Amministrazione precedente, lasciando l’aula e applicando quel famoso proverbio siciliano “U FUIRI E’ VIRGOGNA MA E’ SARVAMENTU I VITA ̀” per il loro operato, come si addice specificatamente a questa categoria di valorosi “docenti di opposizione”.

-Rendiconto di gestione anno 2022 : Approvato dal Consiglio Comunale il 27/09/2023 con 10 voti (tutti della maggioranza ), mentre i 5 consiglieri di opposizione sono tutti assenti .

E qui le cose sono due: o i “docenti di opposizione” sono riusciti nel corso di un anno a fare buona scuola ai Consiglieri di Rinascita Eoliana, oppure HANNO CONTINUATO LA LORO FUITINA PER QUELLO CHE LA MAGGIORANZA DI LORO AVEVA LASCIATO.

Rendiconto di gestione anno 2023 , la discussione portata in Consiglio il 18/10/2024 viene rinviata di 12 giorni perchè i consiglieri di opposizione e il Presidente del consiglio necessitano di chiarimenti .

Al riguardo, la prima cosa che non si comprende è la ragione di tale necessità, visto che venti giorni, ripetiamo venti giorni, di deposito del Consuntivo con tutti i pareri di legge, avrebbero dovuto consentire ai consiglieri (Presidente compreso rag. Russo) di chiedere tutti i chiarimenti possibili. E qui ci viene da supporre che “GATTA CI COVA” in ragione di qualche approfondimento che si sta effettuando in merito.

Al di là e oltre qualsiasi ragionamento, e raccontano di un modo chiaro di interpretare il ruolo di opposizione politica: non interesse comune, non critica o sollecitazioni costruttive, dibattiti accesi, anche duri se necessario, sul “merito” di questioni che riguardino la collettività,   che sta trasformando l’aula consiliare in UN’AULA DI TRIBUNALE, come ha più volte denunciato il consigliere Iacolino nei suoi interventi.

È bene ribadire che, quando il Consuntivo arriva in Consiglio comunale, sono già passati almeno 20 giorni da quando ha ottenuto i pareri del Collegio dei Revisori, a cui si aggiungono i giorni per la convocazione e tutti i consiglieri possono consultarlo, studiarlo e chiedere agli uffici tutti i chiarimenti di cui necessitano per poi “discuterne” in Consiglio, democraticamente e con cognizione di causa, e poi votarlo. Ma se, invece, lo scopo è 𝗣𝗔𝗥𝗔𝗟𝗜𝗭𝗭𝗔𝗥𝗘 𝗟’𝗔𝗧𝗧𝗜𝗩𝗜𝗧𝗔̀ 𝗔𝗠𝗠𝗜𝗡𝗜𝗦𝗧𝗥𝗔𝗧𝗜𝗩𝗔 allora non ci sarà mai un tempo sufficiente perché maggioranza e opposizione votino “insieme”, senza uscire dall’aula o abbandonare la votazione.

Il rinvio, evocando chissà quali responsabilità, comunque causa ritardi nell’utilizzo di alcuni residui e danni alla cittadinanza, ma ai Consiglieri che l’hanno votato questo pare che importi poco ! “

Il maresciallo dei carabinieri Carlà lascia Stromboli il suo saluto alla comunità di Stromboli e Ginostra

 Il saluto del maresciallo Giuseppe Carlà agli abitanti di Stromboli e Ginostra: 

"Buongiorno a tutti, in questa giornata ancora un po' grigia per la nostra isola e nell'accingermi a lasciare questa terra meravigliosa, vorrei ringraziarvi unitamente per ciò che mi avete trasmesso in questi anni. Abbiamo vissuto insieme diversi eventi, ed ho avuto modo di apprezzare proprio durante le diverse emergenze vissute, il legame viscerale con "Iddu" e con la sua terra. 

Ricorderò con affetto ognuno di Voi, indistintamente, e sono certo e convinto che quando sentirò parlare di Stromboli e Ginostra, mi sentirò orgoglioso e fiero di aver fatto parte, anche se per un breve periodo della mia vita, di quest'isola magica.

Buon compleanno a..

Sara Russo, Giovannino Bonsignore, Domenico Giacomantonio, Rosario Murabito, Gabriella Reitano, Bartola Mandarano, Daniela Gisella Saltalamacchia, Tamara Orto


Oggi, 22 ottobre: San Giovanni Paolo II

« Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l'uomo. Solo lui lo sa! »

Di solito, perché uno sia ufficialmente dichiarato santo, ne deve passare di acqua sotto i ponti del "Tevere, con il rischio che il suo ricordo si disciolga nel vischioso amalgama del tempo. Poche le eccezioni. Una ha riguardato papa Giovanni Paolo II, scomparso nel 2005. Con lui la burocrazia vaticana ha bruciato i tempi, accogliendo l'appello lanciato a gran voce dalle centinaia di migliaia di persone accorse a Roma a rendergli l'estremo riconoscente: «Subito santo!». 

Il ricordo del papa venuto dall'Est è ancora vivissimo nel cuore e nella memoria di moltissimi. Chi ha qualche anno di più lo ricorda affacciato al balcone di San Pietro, sconosciuto cardinale di Cracovia, rivolgere con voce robusta ben impostata e in un italiano un po' acerbo, il primo saluto ai fedeli romani, dopo la sua elezione a sommo pontefice. O le parole con cui ha inaugurato il suo pontificato, il 22 aprile 1978: «Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l'uomo. Solo lui lo sa!». 

Il suo è stato un pontificato lunghissimo, intenso e soprattutto missionario. Tantissimi i viaggi da lui intrapresi per incontrare lì dove vivono i cristiani di tutto il mondo e irrobustirli nella fede e sostenerli con la vicinanza nella carità. 

Aperto al dialogo con tutti, in particolare con le altre religioni, i cui rappresentanti egli ha voluto incontrare ad Assisi, nel 1986, per pregare insieme per la pace nel mondo. 

Attento ai giovani, che ricambiavano le sue attenzioni accompagnandolo e sostenendolo con il loro tonificante entusiasmo, specie nell'ultima fase della sua vita, debilitato dall'età e dalla malattia. A volte deciso, come nella Valle dei Templi ad Agrigento, quando, rivolgendosi ai mafiosi con inattesa durezza, ha invocato su di loro l'ira di Dio, se non si fossero convertiti. O quando ha puntato il dito minaccioso contro Augusto Cardenal, il mite monaco e poeta venezuelano, esponente della teologia della liberazione per lui, uomo vissuto sotto il regime comunista, pericolosamente imbevuta di marxismo rivoluzionario. 

Autorevole e decisivo sullo scacchiere mondiale, tanto che gli viene riconosciuto un ruolo importante nella caduta del regime comunista in Polonia, sua patria, e poi nel resto della galassia sovietica. 

Karol Wojtyla nasce a Wadowice, in Polonia, il 18 maggio 1920, ultimo di tre figli. Vive un'infanzia tranquilla in un paese mai tranquillissimo. A tempo debito, riceve i sacramenti dell'iniziazione cristiana e si iscrive alle scuole fino all'università Jagellonica di Cracovia, nel 1938. L'anno seguente la Polonia è occupata dalle truppe del Terzo Reich: fine della libertà e di ogni attività culturale. Le università chiudono i battenti e Wojtyla deve mettere da parte i libri e cercarsi un lavoro, che trova prima in una cava e poi nella fabbrica chimica Solvay. Così si guadagna da vivere ed evita la deportazione in Germania. 

Continua nella clandestinità a coltivare interessi culturali, come la passione per il teatro. Gli piace calcare le scene e nel 1939 recita nell'opera fiabesca Il cavaliere al chiaro di luna, messa in scena da una compagnia sperimentale, il Teatro Rapsodico. Intraprende anche lo studio delle lingue. Un'altra vocazione nel frattempo fa breccia nel suo cuore, la vocazione sacerdotale, cui dà seguito iscrivendosi nel 1942 ai corsi di formazione del seminario maggiore clandestino di Cracovia. 

La vocazione ha origine da un incidente occorsogli nel febbraio 1944. Sta rincasando dal lavoro quando un camion tedesco lo investe. Esce malconcio dall'incidente: trauma cranico acuto ed escoriazioni varie, una ferita alla spalla curata in due settimane d'ospedale. Vede nell'essersela cavata un segno della chiamata del Signore. 

Vive la tragedia dcl suo popolo. Nell'agosto 1944, durante la rivolta di Varsavia, sfugge alla deportazione. Quando la Gestapo perquisisce la città di Cracovia, casa per casa, alla caccia di polacchi maschi, Karol riesce a nascondersi in arcivescovado, dove rimane fino a guerra finita.

La notte del 17 gennaio 1945 i tedeschi abbandonano la città. Nella Polonia e nell'Europa, finalmente liberate dall'incubo nazista, la vita rinasce. Anche il seminario riapre i battenti e Wojtyla riprende gli studi, iscrivendosi alla facoltà di teologia dell'università Jagellonica e 1'1 novembre 1946 viene ordinato sacerdote. 

Giovane prete di eccellenti promesse, è mandato a Roma a coronare con la laurea un profittevole corso di studi. Due anni dopo, nel 1948, relatore padre GarrigouLagrange, consegue il dottorato in teologia discutendo una tesi sulla dottrina della fede in san Giovanni della Croce.

Ritornato in patria, alterna l'attività pastorale in alcune parrocchie con l'assistenza spirituale agli universitari. Nel 1951 riprende gli studi all'Università cattolica di Lublino, dove si laurea nuovamente con una tesi sulla possibilità di fondare un'etica cristiana a partire dal sistema etico del filosofo Max Scheler. Dopodiché, si dedica all'insegnamento della teologia morale e dell'etica nel seminario di Cracovia e nella facoltà di teologia di Lublino. 

Ha tutte le carte in regola per una promettente carriera ecclesiastica. Il primo passo gliela fa compiere Pio XII nel 1958 nominandolo vescovo ausiliare di Cracovia. Prosegue Paolo VI, facendolo arcivescovo, nel 1964, della stessa città e creandolo, tre anni dopo, cardinale. Nel frattempo partecipa al concilio Vaticano II (19621965) dando un contributo importante nell'elaborazione delle costituzioni Gaudium et spes e Dignitatis humanae. 

A Cracovia l'arcivescovo Wojtyla deve fare i conti con il duro regime comunista, ma non è tipo da subirne i soprusi senza battere ciglio. Si contrappone a esso con fierezza e coraggio, fino a sfidarne i burocrati pubblicando a puntate nel giornale diocesano libri colpiti dalla censura, come Ipotesi su Gesù di Vittorio Messori e Lettera a un bambino mai nato di Oriana Fallaci. 

Dopo la morte di Paolo VI, nell'agosto 1978, partecipa al conclave, che elegge a succedergli Albino Luciani, patriarca di Venezia, che prende il nome di Giovanni Paolo I. Trentatré giorni dopo, la Cappella Sistina accoglie i cardinali per un nuovo conclave. Luciani è prematuramente scomparso, stroncato da un infarto nel cuor della notte. 

Il 16 ottobre fumata bianca. I cardinali hanno eletto il giovane (ha solo cinquantotto anni) arcivescovo di Varsavia, cardinale Karol Wojtyla. Con il nome di Giovanni Paolo II, egli inizia il 22 ottobre successivo il suo pontificato, destinato a essere uno dei più lunghi della storia della chiesa: ventisette anni, ricchi anche di sorprese, come quella di vederlo sciare sui monti innevati del Terminillo, della Marmolada e dell'Adamello. 

Carissimi fratelli e sorelle,

siamo ancora tutti addolorati dopo la morte del nostro amatissimo Papa Giovanni Paolo I. Ed ecco che gli Eminentissimi Cardinali hanno chiamato un nuovo vescovo di Roma. Lo hanno chiamato da un paese lontano... lontano, ma sempre così vicino per la comunione nella fede e nella tradizione cristiana. Ho avuto paura nel ricevere questa nomina, ma l’ho fatto nello spirito dell’ubbidienza verso Nostro Signore Gesù Cristo e nella fiducia totale verso la sua Madre, la Madonna Santissima.

Non so se posso bene spiegarmi nella vostra... nostra lingua italiana. Se mi sbaglio mi corrigerete. E così mi presento a voi tutti, per confessare la nostra fede comune, la nostra speranza, la nostra fiducia nella Madre di Cristo e della Chiesa, e anche per incominciare di nuovo su questa strada della storia e della Chiesa, con l’aiuto di Dio e con l’aiuto degli uomini. 

Tra i primi passi del suo ministero, il pellegrinaggio alla tomba dei due patroni d'Italia: va ad Assisi a rendere omaggio a san Francesco e poi si reca nella basilica di Santa Maria sopra Minerva in Roma a venerare Caterina da Siena. 

I viaggi missionari sono un tratto caratteristico del pontificato di Giovanni Paolo II: ne fa ben 104, nel corso dei quali incontra milioni di fedeli in tutto il mondo; 146 sono le visite pastorali in Italia; come vescovo di Roma; poi, visita 317 parrocchie. Innumerevoli anche le udienze generali del mercoledì e le udienze speciali riservate a personalità del mondo della politica, della cultura e della scienza. 

Per i giovani avvia nel 1985 le Giornate mondiali della gioventù. Ed è presente a ben diciannove di esse in varie parti del mondo, con la partecipazione di milioni di giovani entusiasti e affascinati dalla parola di Dio che egli annuncia senza sconti. 

Un episodio lo segna a fondo nel corpo e nello spirito, l'attentato di cui è vittima il 13 maggio 1981 in piazza San Pietro. A colpirlo è un giovane killer turco, Mehmet Ali Agca. Su chi abbia armato la sua mano non è mai stata fatta completa luce: i servizi segreti di paesi del blocco sovietico, irritati per il suo apporto dato alla caduta del comunismo? Forse. 

Il pontefice ferito è sottoposto a un difficile intervento chirurgico. Si salva e lui attribuisce la salvezza all'intervento della Madonna, apparsa a Fatima, appunto, un 13 di maggio. L'anno successivo, ristabilitosi, si reca in Portogallo a ringraziarla e fa incastonare il bossolo del proiettile nella corona che cinge la testa della Vergine. 

La vicenda ha un seguito. Interrogandosi sul senso di quanto accadutogli e su alcune coincidenze e conoscendo il contenuto dell'ultimo dei segreti confidati dalla Madonna ai pastorelli di Fatima e non ancora svelato, intravede se stesso nei tratti del vescovo vestito di bianco colpito a morte, descritto nel segreto, e collega il tutto a quanto successogli quel 13 maggio. 

Vive con intensità e slancio, nonostante il progredire inesorabile della malattia, la preparazione al terzo millennio e poi la celebrazione del giubileo del 2000, promuovendo grandi celebrazioni e iniziative, dalle quali si attende un profondo rinnovamento spirituale della chiesa. Rilancia in seguito proclamando l'anno mariano e l'anno dell'eucaristia. 

L'evangelizzazione di chi non ha ancora subito il fascino del Vangelo di Cristo, e la rievangelizzazione di chi a quel fascino si è poi sottratto sono la nota dominante del suo pontificato e dei suoi interventi: sinodi (14), lettere encicliche ed esortazioni apostoliche (15), libri (5), Catechismo della chiesa cattolica... 

Il tutto, naturalmente, accompagnato da una profonda fede personale, da una filiale devozione alla Madre del Signore e da un grande amore per il prossimo, soprattutto per i più deboli, bambini, anziani e malati, nelle cui file passa lui stesso l'ultimo tratto di vita, offrendo un umanissimo e luminoso esempio di sopportazione e di coraggio nel cercare un senso al dolore che accompagna la vita di ciascuno. 

Giovanni Paolo II muore in Vaticano il 2 aprile 2005. Davanti alla sua bara, esposta in San Pietro, sfilano più di tre milioni di pellegrini. Benedetto XVI lo proclama beato maggio 2011 e viene canonizzato il 27 aprile 2014 da Papa Francesco.

PRATICA O nostro amatissimo padre Giovanni Paolo II aiutaci ad amare la Chiesa con la stessa gioia e intensità con cui tu l'amasti in vita.

PREGHIERA O Trinità Santa, ti ringraziamo per aver donato alla Chiesa il Beato Giovanni Paolo II e per aver fatto risplendere in lui la tenerezza della tua paternità, la gloria della Croce di Cristo e lo splendore dello Spirito d’amore.

Buongiorno...così!


 

Tremano nella notte Vulcano e Lipari

Una scossa di terremoto di magnitudo 2.9 è stata registrata, stanotte alle 23 e 19, ad otto chilometri circa dall'isola di Vulcano e 9 chilometri di profondità.

L'evento sismico è stato avvertito in diverse aree di Vulcano e Lipari.

Nella stessa area un'altra scossa di magnitudo 1,4 è stata registrata alle ore 2 e 52 ad una profondità di 10 chilometri

Non si registrano danni a persone e cose.

lunedì 21 ottobre 2024

Due articoli su Ginostra dalla Gazzetta del sud del 21 ottobre 2024


Maltempo, deliberato stato di emergenza regionale: stanziati 2,8 milioni di euro. Previsti interventi su Stromboli e Ginostra

Stato di emergenza regionale per le zone della Sicilia colpite gravemente dagli eventi alluvionali degli ultimi due giorni. Lo ha deliberato la giunta di governo convocata con urgenza per questo pomeriggio dal presidente della Regione, Renato Schifani.

Stanziati 2,8 milioni di euro dal Fondo di riserva per le spese impreviste del bilancio regionale per effettuare, nel più breve tempo possibile, gli interventi ritenuti indispensabili per rimuovere le situazioni di pericolo e ripristinare lo stato dei luoghi colpiti dai fenomeni meteorologici avversi del 19 e del 20 ottobre 2024. Commissario straordinario per l’emergenza è stato nominato il dirigente generale del dipartimento Tecnico dell’assessorato regionale delle Infrastrutture, Duilio Alongi.

«Dopo aver seguito costantemente l’evolversi della situazione dei giorni scorsi – dice Schifani – stiamo procedendo con tempestività e immediatezza, sia sul piano operativo sia su quello finanziario, per fronteggiare le criticità riscontrate in diverse zone della Sicilia. Nostro obiettivo fondamentale è quello di garantire innanzitutto la sicurezza dei cittadini e ripristinare la viabilità regionale lì dove è stata danneggiata gravemente».

Nello specifico, sono cinque gli interventi prioritari, nelle aree maggiormente colpite, individuati a seguito dei sopralluoghi del dipartimento Tecnico con gli uffici del Genio civile, dell'Autorità di bacino e della Protezione civile. Alla foce del fiume Salso, a Licata, nell’Agrigentino, sarà avviato un intervento urgente per rimuovere i detriti alluvionali che ostruiscono il regolare deflusso delle acque verso il mare, con l'obiettivo di ripristinare la normale funzionalità. Sul fiume Dittaino, si interverrà con il rifacimento degli argini attraverso il posizionamento di massi ciclopici.

A Enna, dove una frana di notevoli dimensioni ha causato la chiusura al transito dell'intera sede stradale e la sospensione di alcune attività commerciali, verranno intraprese misure di messa in sicurezza dell’area per consentire la riapertura della viabilità e ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Sull’isola di Stromboli, verranno effettuati interventi per la rimozione dei detriti che ostacolano la circolazione lungo alcune arterie compromettendo la normale mobilità; in particolare, nella frazione di Ginostra saranno rimossi i residui alluvionali che rendono impraticabili diverse strade del centro abitato, con l'intento di ristabilire l'accesso all’area e garantire la sicurezza degli abitanti.

La giunta, inoltre, su proposta dell'assessore all'Agricoltura Salvatore Barbagallo ha dato incarico al dipartimento competente di delimitare le aree agricole della Piana di Licata maggiormente colpite, quantificando i danni alle infrastrutture, alla produzione agricola e alle attrezzature. La copertura finanziaria sarà garantita da apposite risorse del Programma di sviluppo rurale.

Le "figurone" dell'opposizione a Lipari (di Gianni Iacolino)

di Gianni Iacolino
𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐚𝐜𝐜𝐚𝐝𝐞𝐯𝐚 𝐚 𝐋𝐢𝐩𝐚𝐫𝐢 ,𝐝𝐚 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞, 𝐢𝐧 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐚𝐝 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐀𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐫𝐧𝐨 , 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐬𝐭𝐞 ? 𝐈 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚, 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐞 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢, 𝐬𝐢 𝐢𝐧𝐚𝐥𝐛𝐞𝐫𝐚𝐯𝐚𝐧𝐨, 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐧𝐞𝐧𝐝𝐨𝐬𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐢𝐨 , 𝐬𝐚𝐩𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐢𝐫𝐞 𝐬𝐨𝐥𝐨 "𝐦𝐢 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐧𝐠𝐨" , 𝐟𝐢𝐧𝐠𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝐭𝐫𝐨𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐯𝐚𝐥𝐢𝐝𝐚 𝐦𝐨𝐭𝐢𝐯𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞.
Venti anni e più di questo andazzo e la macchina amministrativa si era fermata definitivamente. Si è forse vista qualche nuova opera pubblica realizzata dopo l'esperienza Giacomantonio? Nessuna, a dispetto di interminabili fuffe , atteggiamenti e dichiarazioni altisonanti che nascondono un vuoto abissale ed una totale assenza di interesse per il bene comune.
È risaputo che l'Italia è il paese che ha dato i natali a Pulcinella , ma cercare di imitare Totò e Peppino ,in consiglio comunale , è eccessivo e per giunta del tutto fuori luogo . Riunirsi in consiglio col solo intento di ostacolare l'iter, già laborioso di suo , per l'approvazione del bilancio , la dice lunga su un'opposizione che, pur sapendo di mentire , si dichiarò invece da subito costruttiva.
Ma costruttiva di cosa ? Del caos? Dell'immobilismo amministrativo? Su quest' aspetto c'erano riusciti bene quando litigavano in passato fingendo di amministrare. Ci vogliono riprovare ancora una volta , ponendo ostacoli su tutti i provvedimenti più utili ed inderogabili. A costoro non importa nulla dell'interesse comune. Figuracce su figuracce . Nella loro cultura basta cambiare qualche lettera e le figuracce diventano subito figuroni.
Rinviare immotivatamente la discussione sul rendiconto 2023 ? Un figurone ! Bocciare con protervia l'edificazione di una struttura sanitaria ? Altro figurone ! Ostacolare ,senza peraltro riuscirci , l'avvio dell'iter del Piano dei porti atteso da 40 anni ? Un ulteriore figurone . E via di questo passo, confondendo figuracce e figuroni, nella speranza di fiaccare nel tempo un'amministrazione , per pura vendetta elettorale .
Manca ancora l'assalto al Campidoglio di trampiana memoria . Interventi, discussioni colorite , condite da paroloni , disquisizioni giuridiche e gesticolazioni per dar forza a supercazzole non possono essere addotte a sostegno di comportamenti che di politico , per la polis, non hanno nulla. Il lupo perde il pelo ma non il vizio? È anche vero, però, che al cuor non si comanda e quando la cultura politica è quella, allora non c'è niente da fare ; vai sempre a perderti nei meandri dove ti sei formato .
Seguendo la logica del commercialista che chiede il rinvio del primo punto , pur di ritardare l'approvazione del bilancio comunale, si può allora giustificare anche la logica di un medico che ordina il controllo della prostata da effettuarsi presso un carrozziere. A tutte queste macchinazioni negative per il paese, deve conseguire necessariamente il bisogno di una narrazione che possa far presa sui propri elettori, anche quelli che ti avevano votato perché apprezzavano, invece , il programma Gullo.
Per capire meglio tutto questo, bisogna tornare ancora una volta alla commedia italiana. I maldestri tentativi di imbonimento dell'opinione pubblica mi ricordano la "bestia" , la macchina propagandistica di Salvini che funzionava grazie anche ai sentimenti ,in genere negativi, di certi utenti dei social .
Questa commedia all'italiana l'abbiamo ancora una volta rivissuta nel corso dell'ultimo consiglio comunale. Il Marchese del Grillo strillava : "quanno se scherza bisogna essere seri ". Ricordate Totò che , serio, si fingeva proprietario della fontana di Trevi per venderla con un giro di parole ad un allocco turista americano? Il dialogo della trattativa Totò , onde evitare ripensamenti, lo concludeva così : "a me non importa proprio niente , hai capito ? Allora l'affare è fatto ! " Quasi come le parole pronunciate dal Presidente a conclusione frettolosa dell'ultimo consiglio comunale.

Diabete, la Regione avvia le procedure per l'acquisizione del glucagone spray

La Regione Siciliana annuncia l'intenzione di avviare le procedure necessarie per l'acquisizione del farmaco Baqsimi, il glucagone in versione spray nasale destinato ai casi di ipoglicemia più gravi. La decisione è stata ufficialmente comunicata dal presidente Renato Schifani in una lettera indirizzata al Ministero della Salute e all'Aifa.

Il farmaco, classificato in fascia "C" da circa un anno, è attualmente a carico del paziente. Tuttavia, numerose Regioni, tra cui alcune sottoposte a piano di rientro come la Sicilia, hanno adottato provvedimenti specifici per continuare l'erogazione gratuita del medicinale. Baqsimi, infatti, è considerato indispensabile nel trattamento delle emergenze diabetiche grazie alla sua somministrazione rapida e non invasiva.

Nella lettera, il presidente Schifani ricorda che sulla riclassificazione del farmaco dalla fascia "A" a quella "C" c'è attualmente in corso una procedura negoziale con l'Aifa, ma che, nell'attesa dell'esito, la Regione procederà autonomamente all'acquisto di limitati quantitativi di farmaco, anche attraverso il coinvolgimento della Centrale unica di committenza, da distribuire in via diretta a selezionate categorie di pazienti diabetici, al fine di evitare ingiustificate iniquità territoriali nell'accesso a questa terapia.

Filicudi: Summer school dell’Ordine e della Fondazione degli Ingegneri della provincia di Catania e dell’Università etnea

Le Eolie, oltre ad essere un immenso scrigno di biodiversità, sono un innovativo laboratorio di progetti di riqualificazione del patrimonio ambientale, paesaggistico e culturale. Nell’isola di Filicudi, considerata un paradiso terrestre per bellezze naturalistiche e ambientali, sia in terra che in mare, si è svolta la “Summer School”, dell’Ordine e della Fondazione degli Ingegneri della provincia di Catania e dell’Università etnea, per studiare il rapporto tra ingegneria e natura, territorio e architettura, tecniche strutturali e digitale. 

Con numeri sempre in crescita, anche quest’anno, la Summer School ha visto impegnati giovani e professionisti. Particolare attenzione è stata rivolta all’area di Zucco Grande, isolata e con strutture e abitazioni da recuperare, secondo un principio chiaro: la riqualificazione del patrimonio costruito rappresenta una ricca opportunità di sviluppo per il territorio. Tra gli obiettivi, infatti, la rigenerazione che preserva il patrimonio esistente, l’utilizzo di energie rinnovabili e la realizzazione di collegamenti con il resto dell’isola, puntando su soluzioni green e mobilità dolce.

Ginostra: E' tempo di sopralluoghi ma occorre fare presto

Giornata di sopralluoghi oggi a Ginostra dopo il violento nubifragio che, sabato scorso, ha causato la tracimazione dei vari torrenti, mettendo, letteralmente, in ginocchio la frazione, causando danni di una certa portata, generando situazioni di potenziale pericolo e rendendo impraticabili le stradine che, ricordiamolo, per gli abitanti rappresentano, insieme all’approdo di Protezione civile, l’unica via di fuga, in caso di eruzione dello Stromboli. 
Con la motovedetta dell’Arma è giunto, nella frazione, il comandante della Compagnia dei carabinieri di Milazzo, capitano Alberto Del Basso che, unitamente ai militari, in servizio nella stazione di Stromboli, ha effettuato una ricognizione sul territorio, soffermandosi anche con qualche residente. 
Un ulteriore sopralluogo è stato compiuto dai tecnici del Genio Civile di Messina, in previsione dell’indispensabile intervento di somma urgenza per la rimozione dalle stradine di fango, pietre e detriti vari sollecitato sia dall’amministrazione comunale che dal locale comitato di cittadini, coordinato da Gianluca Giuffrè. La ricognizione sul territorio avrebbe riguardato, inoltre, anche l’insabbiato scalo Pertuso e la constatazione di altre, potenziali, situazioni critiche da affrontare, una volta superata la fase emergenziale. 
Per domani, se le condizioni meteo lo permetteranno, è previsto l’arrivo dei tecnici dell’Autorità di bacino.
I ginostresi, comunque, auspicano che i tempi degli interventi sulle stradine siano i più celeri possibili e prima di un eventuale peggioramento delle condizioni meteo

Tragedia a Messina, bimba di 8 anni muore nella notte al Policlinico. Era arrivata con la febbre altissima. Shock settico per batterio aggressivo

Una bimba messinese di otto anni è morta nella notte nel reparto di terapia intensiva pediatrica del Policlinico. La piccola era stata portata dai genitori con la febbre altissima nella notte tra sabato e domenica scorsi. I sanitari hanno fatto il possibile per salvarla ma non c'è stato nulla da fare. 
La bambina già da qualche giorno avesse la febbre alta, i genitori preoccupati hanno anche richiesto l'intervento domiciliare del pediatra fino a quando poi hanno deciso di portarla al pronto soccorso del Policlinico. Qui la bimba arrivata con disidratazione e febbre. Già dai primi esami eseguiti è emersa la presenza di una infezione. Trasferita subito in terapia intensiva pediatrica dove le sono state somministrate le terapie previste in questi casi. Qui, però, il suo cuore ha cessato di battere alle 4.15 della notte scorsa. 
Sono in corso ulteriori approfondimenti per individuare che cosa possa aver generato l’infezione, ma alla base ci sarebbe uno shock settico dovuto ad una infezione provocata da un batterio molto aggressivo. 
La piccola ,che avrebbe compiuto 9 anni a dicembre, frequentava la scuola primaria di primo grado alla Mazzini-Gallo ed è qui che ha iniziato a sentirsi male giovedì scorso.

Politiche sociali, corsi di formazione per assistenti familiari. Albano: «Valorizziamo la figura del cargiver e miglioriamo i servizi»

Corsi di formazione specifici per i cargiver familiari. Li prevede un avviso dell'assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali rivolto agli enti per la formazione di assistenti familiari e il consolidamento e ampliamento dei servizi socio-assistenziali. La dotazione finanziaria - a valere sul PR Sicilia FSE+ 2021/2027 - ammonta complessivamente a 12,6 milioni di euro.
«I servizi sociali accessibili ed efficaci rappresentano un presupposto fondamentale per garantire adeguata assistenza a soggetti svantaggiati - ha dichiarato l'assessore Nuccia Albano -. Vogliamo così contribuire alla politica di rafforzamento dell’offerta formativa su tutto il territorio regionale, relativa ai servizi di sostegno alle persone non autosufficienti. Riteniamo che formare la figura di sostegno qual è l'assistente familiare, che si occuperà della cura e del benessere in generale, può migliorare la qualità di vita di chi è assistito. Attraverso i percorsi formativi, inoltre - ha aggiunto l'assessore - valorizziamo la figura del cargiver familiare per favorirne il riconoscimento e l’integrazione nell’ambito del sistema regionale dei servizi sociali, socio-sanitari e sanitari».

L'avviso prevede il riconoscimento di crediti formativi in accesso ai percorsi di assistente familiare. I destinatari delle attività formative sono disoccupati, inoccupati e inattivi, mentre i soggetti che possono presentare istanza di partecipazione all’avviso sono gli enti di formazione con sede operativa in Sicilia, accreditati alla macro-tipologia “Formazione continua e permanente”.

La presentazione dell’istanza di finanziamento dovrà avvenire esclusivamente mediante il supporto del Sistema informatico, che sarà disponibile all’indirizzo www.fse.regione.sicilia.it. Per visualizzare la sezione del portale contenente gli avvisi attivi bisogna accedere tramite Spid. A questo link l'avviso pubblicato sul portale della Regione Siciliana nella sezione dipartimento della Famiglia.

Dalla Gazzetta del sud del 21 ottobre 2022 un articolo di Salvatore Sarpi


 

Buon compleanno a...

... Francesca Leone, Maria Clara Martinelli, Graziella Mandarano, Cristina Favaloro, Enrico Mantineo, Bartola Saltalamacchia

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Il valore delle cose

Oggi, 21 ottobre: Beato Giuseppe Puglisi

Don Giuseppe Puglisi nacque a Brancaccio un quartiere di Palermo il 15 settembre 1937 da Carmelo, calzolaio, e Giuseppa Fana, sarta.

Entrò nel seminario diocesano di Palermo nel 1953 e venne ordinato sacerdote dal cardinale Ernesto Ruffini nel 1960. Nel 1961 venne nominato vicario cooperatore presso la parrocchia del SS.mo Salvatore nella borgata di Settecannoli sempre a Palermo, e dal 27 novembre 1964 operò anche nella vicina chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi a Romagnolo.

Dopo essere divenuto confessore delle suore basiliane Figlie di Santa Macrina nell’omonimo istituto iniziò anche la carriera di insegnante. Nel 1967 fu nominato cappellano presso l’istituto per orfani “Roosevelt” all’Addaura e vicario presso la parrocchia Maria Santissima Assunta a Valdesi. Nel 1969 fu nominato vicerettore del seminario arcivescovile minore. Nel settembre di quell’anno partecipò ad una missione nel paese di Montevago, colpito dal terremoto.

Seguì in particolare modo i giovani e si interessò delle problematiche sociali dei quartieri più emarginati della città. Seguì con attenzione i lavori del Concilio Vaticano II e ne diffuse subito i documenti tra i fedeli, con speciale riguardo al rinnovamento della liturgia, al ruolo dei laici, ai valori dell’ecumenismo e delle chiese locali. Il suo desiderio fu sempre quello di incarnare l’annunzio di Gesu’ Cristo nel territorio.

Il primo ottobre 1970 venne nominato parroco di Godrano paese in provincia di Palermo a quei tempi segnato da una sanguinosa faida riuscendo a riconciliare le famiglie dilaniate dalla violenza con la forza del perdono.

Il 9 agosto 1978 fu nominato pro-rettore del seminario minore di Palermo e il 24 novembre dell’anno seguente fu scelto dall’arcivescovo Salvatore Pappalardo come direttore del Centro diocesano vocazioni. Il 24 ottobre 1980 fu nominato vice delegato regionale del Centro vocazioni e dal 5 febbraio 1986 divenne direttore del Centro regionale vocazioni e membro del Consiglio nazionale. Agli studenti e ai giovani del Centro diocesano vocazioni dedicò con passione lunghi anni realizzando, attraverso una serie di “campi scuola”, un percorso formativo esemplare dal punto di vista pedagogico e cristiano.

Promotore di numerosi movimenti tra cui: Presenza del Vangelo, Azione cattolica, Fuci, Equipes Notre Dame, Camminare insieme. Dal maggio del 1990 svolse il suo ministero sacerdotale anche presso la “Casa Madonna dell’Accoglienza” a Boccadifalco, dell’Opera pia Cardinale Ruffini, in favore di giovani donne e ragazze-madri in difficoltà.

Il 29 settembre 1990 venne nominato parroco a San Gaetano, a Brancaccio, e dall’ottobre del 1992 assunse anche l’incarico di direttore spirituale del corso propedeutico presso il seminario arcivescovile di Palermo. Il 29 gennaio 1993 inaugurò a Brancaccio il centro “Padre Nostro”, che divenne il punto di riferimento per i giovani e le famiglie del quartiere.

Giuseppe fu sempre attivo nel suo quartiere per rivendicare i diritti civili della borgata, denunciando collusioni e malaffari e subendo minacce e intimidazioni. Venne ucciso dalla mafia in piazzale Anita Garibaldi 5, il giorno del compleanno, 15 settembre 1993. La salma fu tumulata presso il cimitero di Sant’Orsola, nella cappella di Sant’Euno e ad aprile 2013 la salma fu poi traslata nella cattedrale di Palermo.

La sua attività pastorale costituì il movente dell’omicidio, i cui esecutori e mandanti mafiosi furono arrestati e condannati con sentenze definitive fatto che spinse subito i fedeli al riconoscimento del martirio che avvenne nel dicembre del 98 ad opera del Cardinale Salvatore De Giorgi. Fu beatificato il 25 maggio 2013 al “Foro Italico Umberto I” di Palermo.

Buongiorno...così


 

domenica 20 ottobre 2024

Vulcano, si è conclusa la campagna di misure geochimiche e geofisiche


Si è conclusa ieri la campagna di misure geochimiche e geofisiche svolta nella Baia di Levante e Faraglione #vulcanoisland, nell'ambito del progetto INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Pianeta Dinamico - WUnderVul, di cui abbiamo scritto nei giorni scorsi.
Alcune misure finali saranno effettuate anche la prossima settimana, ma ormai il più è stato fatto!

DUE ARTICOLI SU GINOSTRA, STROMBOLI NELL'AMPIA PAGINA DELLA GAZZETTA DEL SUD DEL 20 OTTOBRE

GLI ARTICOLI DIVENTANO LEGGIBILI CLICCANDOCI SOPRA
 

Calcio, Prima categoria: Buon pari del Lipari sul difficile campo della Mamertina

Primo punto in trasferta per il Lipari IC ottenuto, grazie ad 1 ad 1, sul difficile campo della Mamertina. Per i rossoblù a segno G. Foti.

Questi gli altri risultati: Futura - Stefano Catania 0 - 1 ; OR.SA. - Sinagra 1 - 1 ; Pro Falcone - Comprensorio del Tindari 1 - 1 ; Melas - Folgore Milazzo 2 - 2 ; Sfarandina - Nuova Fenice 1 - 3

In testa si è isolato il Pro Falcone con 10 punti. Seguono: Futura 9; Stefano Catania, Melas 8 ; OR.SA. e Mamertina 7; Comprensorio del Tindari 5; Lipari 4, Nuova Fenice 3; Folgore e Sinagra 2; Sfarandina 0.

Domenica prossima il Lipari affronterà tra le mura amiche la Futura

Chiara Giorgianni (FI): "Noi, indipendenti in consiglio comunale". E sull'ex minoranza oggi maggioranza "una oscenità dal punto di vista politico"

Riprendiamo e pubblichiamo: 

(di Chiara Giorgianni)  Lipari - seduta di Consiglio Comunale del 18/10/2024

In Consiglio Comunale le maggioranze si costruiscono volta per volta sui singoli argomenti e temi in discussione. Lo si fa nell'interesse del paese e per garantire i cittadini.
Questa pantomima secondo cui ci sarebbe una ex maggioranza e una ex minoranza adesso maggioranza, oltre a non essere la verità, in un paese con tanti problemi come il nostro, è una vera oscenità dal punto di vista politico.
Forza Italia - lo ribadiamo con forza - non fa parte di questa bizzarra nuova maggioranza o ex minoranza adesso definita maggioranza.
Forza Italia rivendica, invece, attraverso il suo capogruppo Gaetano Saltalamacchia, la sua indipendenza in Consiglio Comunale.
Si tenta in tutti i modi di ridicolizzare il ruolo del Consiglio Comunale e di sciancare una amministrazione votata per governare.
Anche se non si condivide il percorso della attuale amministrazione bisogna avere rispetto per il voto espresso dai cittadini e svolgere il proprio ruolo di opposizione o di indipendenza in seno al Consiglio Comunale sempre con grande equilibrio e rispetto, agendo in modo costruttivo.
Di certo, chi con buon senso porta avanti il compito di rappresentare i cittadini non può pagare l'inesperienza degli altri. Ne tantomeno può pagare la libertà di votare nel rispetto delle proprie convinzioni e fuori dal recinto delle strumentalizzazioni.
Rispetto alla mancata discussione del primo punto, il Rendiconto di gestione anno 2023, nel corso della seduta di Consiglio Comunale di venerdì 18, pur non condividendo il rinvio di tutto il Consiglio Comunale - in quanto serviva capire se vi fossero aspetti ancora da chiarire o allegati da recuperare - mi chiedo perché non è stato chiesto al Segretario comunale di esprimersi a garanzia del Consiglio Comunale.
Perché non lo ha fatto il Presidente del Consiglio Comunale? Avrebbe dovuto.
Il Presidente del Consiglio Comunale è tenuto, infatti, a mantenere il dovuto coordinamento con il Sindaco ed i diversi Settori dell' Amministrazione.
Un Consigliere comunale non può non tenere conto, al momento del voto, delle dichiarazioni del Presidente del Consiglio. E se lo stesso rileva, durante la seduta di Consiglio, l'assenza di documentazione importante su un determinato argomento è evidente che, in assenza di pareri diversi, un Consigliere comunale debba tenerne conto al momento del voto.
Ma chi, invece, riteneva non vi fossero impedimenti per procedere alla discussione del primo punto, perché non ha chiesto che venisse messo ai voti, con la proposta di rinvio del consiglio, anche la proposta di rinvio di tutti gli argomenti tranne il primo che è importantissimo.
Probabilmente, serve la prossima volta fermarsi un attimo e discuterne .
E' prevista infatti dal regolamento la sospensione del Consiglio anche per pochi minuti..
Mi stupisce però - tanto - l'assenza di chiarimenti e del parere per procedere al voto.
Mi stupisce , a volte, il silenzio.

Sarebbe andato in pensione a breve l'operaio dell'antincendio della Forestale morto ieri a Tortorici

Sarebbe andato in pensione tra pochi mesi l’operaio della Forestale morto ieri pomeriggio nell’incidente avvenuto in via Roma a Tortorici. Insieme ad altri due colleghi rimasti feriti, era su un’autobotte precipitata in un burrone. 
Un volo di circa 20 metri che non ha lasciato scampo a Sebastiano Calà Campana, 61 anni di Tortorici, forestale del gruppo 151 dell’antincendio. Rimasti feriti gli altri due operai. Uno è stato trasportato in elisoccorso al Policlinico di Messina, le sue condizioni sarebbero serie, meno grave invece l’altro operaio che è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Sant’Agata Militello. Ancora in corso di ricostruzione la dinamica dell’incidente da parte dei carabinieri della Compagnia di Sant’Agata Militello che hanno effettuato i rilievi coordinati dalla procura di Patti.

Secondo quanto accertato finora i tre operai erano impegnati in un’attività antincendio, improvvisamente l’autobotte è precipitato nel vuoto. Per recuperare il mezzo sono intervenuti una squadra dei vigili del fuoco di S. Agata Militello e l’autogru. L’incidente ha profondamente scosso la comunità di Tortorici e dei centri vicini dove risiedono i tre operai.

Dal comitato " Per Ginostra" parte una richiesta di interventi urgenti ed in chiave futura

Al Ministro della Protezione Civile On. Nello Musumeci; Al Presidente della Regione Siciliana On. Renato Schifani; Al Capo Dipartimento della Protezione Civile Dott. Fabio Ciciliano; Al Direttore Generale della Protezione Civile Regionale Ing. Salvatore Cocina; Al Prefetto di Messina Dott.ssa Cosima Di Stani; Al Sindaco del Comune di Lipari Dott. Riccardo Gullo

 e.p.c 

 Alla Stazione Carabinieri di Stromboli

 Oggetto:- Richiesta urgente interventi nella frazione di Ginostra- Isola di Stromboli a seguito straripamento torrenti, a causa delle piogge, del 19/10/2024 

Con la presente si segnala che in data 19/10/2024, a seguito di una breve ma intensa pioggia, sono venuti giù dalla montagna detriti e sabbia vulcanica creando lo straripamento di tutti i torrenti di Ginostra. Le acque, il fango ed i detriti hanno invaso le strade e le abitazioni. Tale evento, destinato a ripetersi nei prossimi giorni, ha provocato notevoli danni a strutture pubbliche e private. Ciò si è verificato per una serie di eventi concatenanti tra cui l’incuria e la mancata manutenzione, negli anni, dei torrenti di sfogo. Fortunatamente non vi sono stati morti o feriti anche se si è dovuto procedere all’evacuazione temporanea di alcuni abitanti.

I danni:

Tutte le strade principali del borgo sono state invase da materiale fangoso e massi rendendole impraticabili.

Sono stati tranciati i cavi elettrici, idrici e della rete telefonica (attualmente la rete elettrica è stata temporaneamente e precariamente riattivata).

Lo scalo d’alaggio del Pertuso é stato insabbiato.

Alcune strade sono letteralmente scomparse.

Il costone dello scalo Pertuso è stato danneggiato ulteriormente e la rete di contenimento sta per cedere.

Numerose abitazioni e attività hanno subito danni.

Giardini privati e barche sono stati distrutti dalla furia impetuosa del fango.

Alla luce di tutto ciò si chiede nell’immediato:

L’invio di uomini ed attrezzature per pulire e sgombrare le strade dal fango e dai detriti per consentire un parziale ripristino della viabilità completamente compromessa e che renderebbe impossibile eventuali evacuazioni in caso di necessità legate allo Stromboli.

Ad oggi, a parte un tecnico comunale e qualche volontario locale non si è visto ancora nessuno.

Risulta necessario, nell’immediato provvedere a passare, in corrispondenza dei torrenti, dei pali su cui poggiare la linea elettrica, quella telefonica e quella idrica. Attualmente i cavi elettrici tranciati sono stati ripristinati in maniera precaria ma alla prossima pioggia salteranno nuovamente, lasciando il borgo al buio, trovandosi scoperti e proprio sui canali dei torrenti.

 Si chiede inoltre, superate le prime criticità, di intervenire per rimuovere i pericoli esistenti e ripristinare le normali condizioni di vivibilità.

Occorre una pulizia periodica dei torrenti di sfogo e una serie di interventi su di essi per mitigare la violenza durante le eventuali esondazioni.

La bonifica dello scalo del Pertuso.

La risistemazione delle varie strade.

Il ripristino ordinario e definitivo della linea elettrica, della rete idrica e delle linee telefoniche.

Un sistema di regimentazione delle acque a valle che attualmente si convogliano tutte nella parte bassa del paese.

La messa in sicurezza del costone roccioso del Pertuso fortemente danneggiato dagli ultimi eventi.

Un ristoro economico per i danni effettivi subiti dagli abitanti. 

Qualora lo riteneste necessario per velocizzare gli iter ed il Comune di Lipari, non disponesse delle relative risorse di uomini, mezzi, economiche e tecniche per fronteggiare la situazione, vi chiediamo di attivare tutte le competenze necessarie per far fronte a questa grave emergenza ed evitare che il piccolo borgo rimanga impantanato nei meandri della burocrazia come a Stromboli, dall’altra parte dell’isola, nonostante le risorse economiche messe in campo.

 Restiamo fiduciosi ed inviamo:

 Distinti Saluti

Comitato Per Ginostra

Il Coordinatore

Gianluca Giuffrè

 Ginostra, 20/10/2024

La bravissima liparese Anna Favaloro a Tù sì que vales di Canale 5 (video)

Per visualizzare il filmato cliccare sulla foto


Maltempo, Schifani convoca giunta per lunedì

Il presidente della Regione Renato Schifani ha deciso di convocare la giunta regionale per lunedì, 21 ottobre. In quella sede, sarà valutato l’elenco dei danni subiti a causa del maltempo e saranno stanziate le prime risorse urgenti e necessarie ad effettuare gli interventi in somma urgenza.

Buon compleanno a...

 ... Marco Favaloro, Giuseppe Cirino, Laura Lo Ricco, Massimo Lo Schiavo, Rosellina Neri, Alessandro Ficarra, Alessia Sarpi, Robert Mondello





Lipari, il gruppo d'opposizione: Il teatro del sindaco Gullo e dei suoi "Rinascita Eoliana": una tragicommedia di incompetenza e vecchi trucchi



COMUNICATO Il teatro del Sindaco Gullo e dei suoi "Rinascita Eoliana": una tragicommedia di incompetenza e vecchi trucchi

È davvero sorprendente leggere l’ultimo comunicato del Sindaco Gullo e del suo gruppo, "Rinascita Eoliana". Tra accuse deliranti, tentativi goffi di giustificare l'indifendibile e un vittimismo che sfiora il patetico, sembra che stiate cercando di trasformare la vostra incapacità amministrativa in un'eroica lotta contro forze oscure. Complimenti, signor sindaco: una narrazione degna del peggior feuilleton! 
Partiamo dall'accusa più ridicola: il rinvio della seduta del consiglio comunale sarebbe un atto irresponsabile e un "rallentamento" intenzionale. Ah certo! Perché, nella vostra fantasia, discutere con superficialità un bilancio consuntivo, senza nemmeno approfondire meglio e chiarire alcune spese che pongo più di un interrogativo, è l’apice della responsabilità, vero? Il fatto che il consiglio richieda spiegazioni e più tempo per esaminare alcune voci non vi passa neanche per la testa. Forse vi aspettavate un timbro automatico, come se la gestione della cosa pubblica fosse un vostro affare personale, dove tutto è deciso senza alcun bisogno di rendere conto, una vostra piccola bottega privata. 
Ma vediamo qual è la vostra vera preoccupazione: non l’approvazione e modifica di regolamenti edilizi e di suolo pubblico, né quella di provvedimenti che favoriscono dilazioni di pagamento per i cittadini e le attività commerciali. No, signor Gullo, la vostra unica preoccupazione era che il consiglio “ratificasse”, senza discussioni, il rendiconto di gestione 2023. Un documento che avrebbe dovuto essere approvato entro il 30 aprile e che è stato inserito in Consiglio, nel rispetto dei termin idi deposito, solo il 18 ottobre. Siamo consapevoli delle difficoltà degli uffici comunali, soprattutto dopo lo smantellamento di alcuni servizi e le dimissioni a catena causate dalle vostre scellerate decisioni. Tuttavia, non potete pretendere che il consiglio approvi un rendiconto pieno di dubbi e lacune in una sola seduta, con ogni consigliere limitato a interventi di soli cinque minuti, per ordine di "Sua Maestà Gullo". 
Ed ecco l’altro cavallo di battaglia: "il bilancio è già stato controllato e approvato dai Revisori dei Conti". Siamo seri, Sindaco. Davvero crede che basti questo per mettere a tacere ogni richiesta di trasparenza? I Revisori fanno il loro lavoro, ma ciò non significa che i consiglieri debbano accettare ciecamente ogni riga del bilancio. Se ci sono dubbi, vanno chiariti; se ci sono spese sospette, vanno spiegate. Questa è la democrazia. Ma forse per voi, abituati a un'amministrazione opaca e autoritaria, questo concetto risulta incomprensibile. 
Non c’è nulla di irresponsabile nel chiedere chiarezza, soprattutto su spese ed entrate che, pur vagliate dai Revisori, necessitano di un’ulteriore verifica. Il ruolo del consiglio comunale è quello di garantire trasparenza e assicurare che ogni dettaglio, anche il più piccolo, sia chiaro ai cittadini. Rinviare di 12 giorni, e anche di più, non è un atto ostruzionistico, ma una decisione volta a garantire maggiore chiarezza e trasparenza. Anzi, definirlo “irresponsabile” è una mossa sfacciata e mistificatoria.
Le dovrebbe essere ben chiaro che i pareri dei Revisori dei Conti e dei Dirigenti non esonerano i consiglieri dalle proprie responsabilità di fronte alla Corte dei Conti. I consiglieri sono corresponsabili e, di conseguenza, passibili di sanzioni in caso di danni erariali. Il rendiconto di gestione è il documento chiave che espone la situazione finanziaria e patrimoniale del Comune. In esso sono racchiuse le entrate, le uscite e le eventuali criticità. Questo rendiconto, però, presenta numerosi dubbi che meritano un approfondimento serio, non una semplice "ratifica" imposta dall'alto. Signor Sindaco Gullo, lei che tanto ama parlare di legalità, dovrebbe anche rispettare il Consiglio Comunale e le sue prerogative, soprattutto quando si tratta di documenti contabili che, dopo l’approvazione, verranno sottoposti al vaglio della Corte dei Conti. Quella che lei descrive come una manovra ostruzionistica non è altro che una normale pratica di controllo e vigilanza, necessaria per prendere decisioni informate e responsabili. Evidentemente, questo tipo di controllo le dà fastidio, ma è parte integrante di una sana democrazia. Forse non ci è abituato. E poi, arriviamo al capolavoro della comicità: l’idea che la sua amministrazione rappresenti una "politica nuova". Nuova? Suvvia, Sindaco, non facciamo ridere. Non c’è nulla di nuovo nel vostro modo di amministrare. La vostra è la solita vecchia politica, mascherata da innovazione, fatta di giochi di potere, dove si cerca disperatamente di aggrapparsi alla poltrona. Viene da ridere quando ci accusate di essere noi a cercare potere, mentre voi non fate altro che inventare narrazioni per giustificare il vostro attaccamento alle poltrone, come dimostrato dalla farsa delle dimissioni. Non ci faccia ridere, Sindaco, cercando di dipingere una lotta generazionale tra “giovani in cerca di potere” e “anziani amministratori che lavorano per il bene del paese”. Se c’è qualcuno che sta giocando con gli interessi personali, probabilmente si riferisce a sé stesso o ai suoi fedelissimi. Le richieste di chiarimento e la necessità di maggior tempo per esaminare i principali documenti contabili, anche alla luce dei risicati tempi concessi dal regolamento al dibattito in aula, non sono un ostacolo, ma il pilastro di una buona amministrazione.

Invece di lamentarsi come una vittima di una cospirazione immaginaria, le suggeriamo di fare ciò per cui è stato eletto: governare. I cittadini meritano un’amministrazione seria, trasparente e responsabile, non un circo di illusioni e accuse infondate. Se ne faccia una ragione, Sindaco Gullo. E la prossima volta, piuttosto che scadere nel ridicolo, beva una bella camomilla e si prenda un po' di tempo per riflettere: il Comune non ha mai amato i dittatori né i consigli comunali farsa, meri esecutori di ordini dall’alto.

I Consiglieri Comunali: Gaetano Orto, Cristina Dante, Raffaele Rifici, Adolfo Sabatini, Giorgia Santamaria

𝐈𝐋 𝐂𝐎𝐍𝐒𝐈𝐆𝐋𝐈𝐎 𝐂𝐎𝐌𝐔𝐍𝐀𝐋𝐄 𝐃𝐄𝐈 “𝐅𝐈𝐆𝐆𝐇𝐈𝐎𝐋𝐈 𝐃𝐄𝐋 𝐑𝐀𝐆𝐈𝐎𝐍𝐈𝐄𝐑𝐄” 𝐎 𝐃𝐄𝐈 “𝐓𝐔𝐑𝐂𝐇𝐈 𝐀𝐋𝐋𝐀 𝐌𝐀𝐑𝐈𝐍𝐀”?

 

Riprendiamo dal gruppo fb di "Rinascita eoliana - Riccardo Gullo sindaco " e pubblichiamo: 

𝐈𝐋 𝐂𝐎𝐍𝐒𝐈𝐆𝐋𝐈𝐎 𝐂𝐎𝐌𝐔𝐍𝐀𝐋𝐄 𝐃𝐄𝐈 “𝐅𝐈𝐆𝐆𝐇𝐈𝐎𝐋𝐈 𝐃𝐄𝐋 𝐑𝐀𝐆𝐈𝐎𝐍𝐈𝐄𝐑𝐄” 𝐎 𝐃𝐄𝐈 “𝐓𝐔𝐑𝐂𝐇𝐈 𝐀𝐋𝐋𝐀 𝐌𝐀𝐑𝐈𝐍𝐀”?

𝐋𝐀 𝐑𝐀𝐏𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄𝐍𝐓𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐕𝐀 𝐈𝐍 𝐒𝐂𝐄𝐍𝐀
ATTO I
Tre punti all’ordine del giorno é un rinvio del tutto immotivato, impossibile da spiegare, incomprensibile anche ai più maliziosi osservatori.
Il primo punto, il più importante, era il Rendiconto di gestione anno 2023, il famoso Bilancio consuntivo, rispetto al quale i ritardi oggettivi dovuti ai tanti soggetti che sono chiamati a partecipare alla sua compilazione – Dirigenti, Responsabili, Uffici, Revisori ecc., ecc. - comportano difficoltà nella gestione ed erogazione dei servizi ai cittadini.
La cosa più incredibile in merito è proprio la posizione del Presidente del Consiglio che, per mettere in cattiva luce l’Amministrazione, prima ne sollecita la conclusione dell’iter e dopo, una volta completato, convoca il Consiglio per poi proporre irresponsabilmente il rinvio della seduta di 12 giorni.
Il Bilancio in questione è stato analizzato, spulciato e controllato dal Collegio dei Revisori dei Conti, ottenendo tutti i pareri di legge e la piena approvazione, ma c’è sempre in questo Consiglio Comunale chi ne sa più di loro; come, tra l’altro, è sempre avvenuto in passato.
Ieri, nel corso di un consiglio comunale gestito ancora una volta con assoluta “parzialità” e totale mancanza di educazione civica, il Presidente del Consiglio ha proposto il rinvio del dibattito perché necessita di chiarimenti rispetto ad alcune spese sostenute.
Chiarimenti da parte di chi? Ogni spesa è documentata da un atto, ogni atto registrato e sostenuto da un impegno. Quali chiarimenti necessita un rendiconto già ampiamente revisionato da organi competenti della materia?
Eppure, incredibile ma vero, i suoi consiglieri, quelli che il ragioniere Russo affettuosamente chiama “figghioli” durante le sedute, hanno votato il rinvio al 30 ottobre. Altri 12 giorni che hanno l’unico scopo manifesto di rallentare, ostacolare e appesantire l’amministrazione del paese.
Un dispetto, una prova di forza, un atto irresponsabile. Totalmente irresponsabile: perché non è il Sindaco a rimetterci, ma l’intera comunità, e un paese che merita di essere amministrato con giudizio, non in balia dello spirito vendicativo e speculativo di alcuni che “hanno perso il pelo ma non il vizio” , come dimostra la triste storia Amministrativa di questo Comune. Ricordate quel Santo Natale quando uno di questi che ha perso il pelo …. si dimise per “mandare a casa”l’Amministrazione di cui faceva parte?
ATTO II
Un Consiglio Comunale pirandelliano dove un avvocato, capogruppo di uno dei gruppi di opposizione, scissi per “fusione liparitana”, chiede un parere legale al Segretario della seduta, che avvocato non è, se le commissioni che loro hanno tenuto sono legittime o meno.
Salvo poi essere redarguito dal suo stesso collega di capogruppo, proveniente dalla stessa lista elettorale, che non ha interesse ad approfondire la faccenda, in quanto in tale illegittimità sembra quasi, ad intuito, che “ci sguazzi”.
Ma si registra, finalmente, l’ombra del dubbio su una procedura del tutto scorretta: infatti, i “figghioli” convocano, riuniscono e verbalizzano riunioni di commissioni sia speciali che permanenti che, o non si potevano istituire, o non si sono mai compiutamente insediate e che, per questo, di fatto non possono operare, come ha sempre sostenuto il Capo Gruppo di Rinascita Eoliana.
Commissioni speciali nominate illegittimamente e di cui non si parla più, commissioni permanenti che operano illegittimamente, regolamenti portati in Consiglio senza il previsto deposito di 10 giorni e poi ritirati in fretta e furia, argomenti importanti rinviati, ecc., testimoniano il ritorno al consigli delle bocciature, dei rinvii e della mattanza del suolo pubblico per distruggere la vivibilità ristabilita e la tutela di tutti i cittadini a favore delle solite clientele che hanno portato alle dimissioni di tanti Sindaci del passato.
Si ode il fragore dei nuovi “Turchi alla marina”!
Ma l’Amministrazione Gullo va avanti, e non si presta ai giochi di una politica “vecchia” e che ha ampiamente manifestato i suoi fallimenti. Perché si potrà fare tutta l’ironia del mondo sull’età anagrafica di Sindaco e Assessori, ma la verità è una: i “giovani figghioli del passato” combattono per il loro potere; gli “anziani amministratori” del presente lavorano senza sosta per il bene del paese, senza smanie di potere, e con uno spirito nuovo che si chiama “Rinascita eoliana.”

LA PAROLA - Commento al Vangelo di domenica 20 ottobre 2024

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Sostanza e apparenza

Oggi, 20 ottobre: Santa Maria Bertilla Boscardin

Anna Francesca Boscardin nacque a Brendola, nel Vicentino, il 6 ottobre 1888. 
Angelo, il padre, a differenza della sua virtuosissima sposa e della pia e ingenua figliuola, era tutt'altro che un angelo di bontà. Quando i fumi del vino, cui era dedito, gli salivano al cervello, e una tetra e infondata gelosia per la sua sposa lo invadeva, allora l'uomo diventava una bestia. La sua cattiveria aveva delle insane esplosioni di collera che mettevano paura. Anna tentava sempre, ma spesso inutilmente, di difendere la mamma e rabbonire il babbo. Il suo carattere mite e dolce e la sua devozione nelle preghiere erano anche per il babbo — e sarà lui stesso a confessarlo — un forte richiamo al dovere di correggersi, di pregare. 
Annetta non fu una cima di intelligenza, ma in compenso aveva sortito un cuore mite e sensibilissimo, un a volontà tenacissima e intraprendente, per cui, anche se a scuola passò per ignorantella, si distinse sempre per l'ottima condotta. 
« Quando sarò grande anch'io mi farò suora », aveva detto una volta alla mamma vedendo al suo paese alcune suore che giravano alla questua. Questa ispirazione si trasformò presto in proposito. Né l'incertezza del parroco, nè l'esitazione del babbo a lasciarla partire valsero ad estinguere in lei la fiamma della vocazione. 
L'8 aprile 1905 Annetta, accompagnata dai genitori, entra nella casa Madre delle Suore Dorotee di Vicenza. « Sii buona, Anna... pensa solo a farti santa... prega per noi... per il babbo tuo!... », le disse la mamma. 
La buona figliuola aveva preso sul serio le consegne della mamma : la sua vita sarà la pratica costante di tutte le virtù fino all'eroismo. 
L'8 dicembre 1907, festa dell'Immacolata, Suor Bertilla si consacrò definitivamente a Dio emettendo i santi voti nella casa Madre di Vicenza. Fu in seguito mandata a Treviso per sostituire una consorella infermiera. Suor Bertilla che aveva sempre lavorato in cucina come sguattera, si rivelò quasi d'improvviso una infermiera abilissima, apprezzata e ricercata dai medici nei casi più difficili e delicati, benvoluta dai malati. Destinata per molto tempo al reparto dei bambini difterici, ebbe per loro le più attente e materne cure. Altri reparti e altri ammalati, ai quali fu successivamente destinata, ammirarono in Suor Bertilla l'angelica infermiera dalla carità eroica. La sua presenza e le sue parole erano una benedizione, una consolazione. 

Le incursioni aeree su Treviso durante la prima guerra mondiale portarono il terrore e lo scompiglio nella città e anche nell'ospedale dove era Suor Bertilla. In quei momenti difficili e tristi ella si inginocchiava in mezzo al reparto a recitare il Rosario fino a che il pericolo fosse cessato. 
Il suo amore per la Madre di Dio ebbe tutta la tenerezza, la fiducia, l'incantevole semplicità di una figlia per la sua madre. A tutti raccomandava la devozione alla Madonna. E nel Cuore di Lei metteva tutti i suoi assistiti. 

La sua attività instancabile, le veglie continue, la sopportazione silenziosa del suo male che da tempo nascondeva con eroica pazienza, consumarono in breve la salute robusta dell'umile suora. Il 16 ottobre 1922, per volere della Superiora, un professore venne chiamato a visitare Suor Bertilla. La diagnosi rivelò la necessità di un intervento chirurgico per estirpare un fibroma. L'indomani ebbe luogo l'operazione, ma ormai era troppo tardi. Tre giorni di acutissimi dolori passati in santa rassegnazione e assoluta sottomissione al divino volere bastarono per preparare l'incontro di Suor Berlina col suo Sposo Celeste. 

PRATICA. Sforziamoci di fare nostro il programma di Suor Bertilla: «A Dio tutta la gloria, al prossimo
tutta la gioia, a me tutto il sacrificio ». 


PREGHIERA. O beata M. Bertilla, otteneteci dal Signore la vostra umiltà e semplicità per cui tanto gli piaceste, quella fiamma di purissimo amore che tutta vi consumò, le grazie dì cui abbiamo bisogno e il premio eterno nel cielo. 

Buongiorno e buona domenica...così